A tutte le amiche mie e di
Ettore Pens che davanti alla quasi certezza che l'Italia entri in guerra noi donne, chiamate a essere le custodi della vita, dovremmo manifestare il nostro NO con particolare fermezza. Per questo ho scritto al presidente della Repubblica la lettera che trovate in calce a questo messaggio. Propongo anche voi di scrivere (e di fare scrivere) a Ciampi perché egli si renda conto che esiste anche un'Italia che non si arrende all'idea che il terrorismo vada combattuto steminando una popolazione. I messaggi per e-mail vanno inviati al seguente indirizzo: Presidenza.Repubblica@quirinale.it. Vanno firmati con nome, cognome e indirizzo postale. Un abbraccio Clotilde Masina Buraggi Signor presidente, sono madre di tre figli e nonna di quattro nipotine. I mass-media mi mostrano tutti i giorni lo sterminio dei bambini afghani a causa di un conflitto che espande la violenza di un terrorismo certamente feroce e da perseguire ma che altrettanto certamente non si può estirpare con le bombe. Si sta guerreggiando una guerra che si pretende non sia tale; e lo si fa, con sempre maggiore chiarezza, agli ordini non dell'ONU ma di una superpotenza che si arroga di decidere per tutti. Lavoro inoltre come psicoterapeuta e so quanto l'aggressività agìta non risolva i conflitti ma li aggravi. Dopo ogni guerra, come ben ci ricordiamo, ci vogliono anni per riparare nella psiche i danni della violenza collettiva. La prego quindi di fare quello che può e che deve perché sia rispettata la nostra Costituzione che ripudia la guerra. Con ossequio dott. Clotilde Masina Buraggi |