UNA LAMPADINA VI UCCIDERA'
VI PREOCCUPATE DELLA MASSONERIA DI PISA... di chi opera tra i potenti per annientarci e basta una semplice lampadina che hanno reso obbligatoria per fotterci tutti. Le lampadine fluorescenti compatte -CFL-(note come lampadine a basso consumo energetico) possono infatti provocare invece ulteriori gravi danni a fasce di popolazione affette da patologie quali il Lupus, forme di dermatite o eczema, elettrosensitivita, autismo, epilessia, emicrania, alcuni tipi di porfiria, e molte altre ancora che possono soffrire gravi e dolorose reazioni allilluminazione a basso consumo. RECENTEMENTE le regalano alle persone ansiane i FORNITORI DI ENERGIA ELETTRICA... attraverso pubblicita' che dovrebbero far pensare in realta' alla nostra salute. Radiazioni Elettromagnetiche. Misurazioni eseguite dimostrano che le LFC generano potenti campi elettromagnetici a poca distanza dalla sorgente, fino ad un metro di distanza (1). Il centro indipendente di ricerche francese CRIIREM (Centre de recherche et d´information sur les rayonnements electromagnetiques) sconsiglia pertanto di utilizzare lampadine a basso consumo energetico a brevi distanze, come ad esempio per illuminare i comodini delle camere da letto o le scrivanie (2). La messa al bando delle lampadine ad incandescenza portera quindi ad un aumento delle persone sottoposte ad alti livelli di radiazioni elettromagnetiche. Esistono, inoltre, indicazioni che il campo elettromagnetico generato dalle LFC puo viaggiare allinterno dei cavi elettrici esponendo le persone alla cosi detta "elettricita sporca" in tutta labitazione. Uno studio pubblicato nel giugno del 2008 dallAmerican Journal of Industrial Medicine segnalava che questa elettricita sporca aumenta di 5 volte il rischio di contrarre il cancro (3). Leffetto dannoso dellelettricita sporca e stato evidenziato anche dalle ricerche condotte dalla ricercatrice canadese Marta Havas (4). Le lampade alogene a basso voltaggio (12V) possono anchesse essere dannose a causa del campo elettromagnetico generato dal trasformatore. Cio succede in particolare con le radiazioni emesse dai "trasformatori elettronici" che possono contaminare anche le condutture generando elettricita sporca. Le lampade alogene a 220 V non hanno invece questo effetto. Mercurio Le LFC contengono da 3 a 5 mg di mercurio, una sostanza estremamente tossica per il cervello, il sistema nervoso, i reni ed il fegato. Sebbene si dica che le LFC hanno un basso contenuto di mercurio, questo quantitativo e piu che sufficiente a causare seri danni alla salute. In modo particolare sono a rischio le donne in stato di gravidanza ed i bambini piccoli, poiche il mercurio influisce sullo sviluppo del cervello e del sistema nervoso del feto e del neonato. Valutazioni eseguite dimostrano che quando una lampadina a basso consumo si rompe i vapori di mercurio si diffondono e le emissioni superano di gran lunga i livelli di sicurezza per svariate settimane dalla rottura (5). Le lampadine che non vengano smaltite correttamente potrebbero rompersi nei camion della spazzatura, diffondendo i vapori di mercurio sulla citta, o finire nelle discariche dove il mercurio puo contaminare aria, acqua e suolo. Di conseguenza, la messa al bando delle lampadine ad incandescenza ed il conseguente aumento dellutilizzo delle LFC portera centinaia di chilogrammi di mercurio direttamente nelle nostre case e nelle nostre strade. emettono una quantità superiore alla media di raggi ultravioletti e quindi potrebbero aumentare il rischio di cancro alla pelle soprattutto per chi lavora ore e ore vicino alle fonti di luce. Lallarme arriva dal quotidiano britannico Guardian. La Health Protection Agency (HPA) ha condotto uno studio sui vari modelli di lampadine a isponibili sul mercato, e ha verificato che il modello non incapsulato emette livelli troppo elevati di radiazioni UV-C in 9 casi su 53. A 2 centimetri di distanza dalla lampadina ci si trova esposti a un livello di emissione ultravioletta paragonabile a quello della luce solare diretta in un giorno destate. Le LFC senza il doppio guscio protettivo (ed anche alcuni tipi di lampade alogene) emettono radiazioni UV-B e tracce di UV-C. E ben noto che questo tipo di radiazioni sono dannose per la pelle (i.e. tumore della pelle) e per gli occhi (i.e. cataratta). Diversi studi, infatti, dimostrano che le lampade fluorescenti aumentano il rischio di contrarre tumori della pelle (6). La British Association of Dermatologists sostiene che le persone che soffrono di alcune malattie della pelle o che sono sensibili alla luce accusano un aggravamento dei loro sintomi in conseguenza delluso di lampadine a basso consumo energetico (7). Perfino individui senza problemi cutanei preesistenti possono sviluppare sul viso sintomi allergici e/o lesioni simili alle ustioni da sole (8). La protezione supplementare del doppio guscio sulle LFC puo circoscrivere il problema delle radiazioni UV, ma fintantoche saranno vendute LFC senza doppia protezione, le razioni UV continueranno ad essere un alto fattore di rischio. "Una esposizione ai raggi UV-C, anche limitata, causa danni al DNA", spiega Anthony Carr della Sussex University. "Il rischio più immediato soprattutto per le categorie professionali che lavorano sotto la luce ravvicinata e continua di queste lampade, come gli orafi è un arrossamento della pelle simile a una scottatura, ma è presente anche un limitato rischio di cancro della pelle". Ulteriori problemi Altri problemi correlati alluso delle LFC comprendono il tremolio della luce che puo provocare mal di testa, affaticamento della vista e problemi di concentrazione (9) e lalta percentuale della componente blu della luce che, come e risaputo, diminuisce la produzione di melatonina, che a sua volta puo causare disturbi del sonno, tumori, attacchi di cuore. Cosa fare? Ricordiamo altresì che si stanno diffondendo altre tecnologie, sicuramente più efficienti, come lilluminazione a led, che risolvono in parte tutti questi problemi. Dobbiamo anche ricordare che la luce migliore rimane la luce naturale, che potremmo sfruttare al massimo anche allinterno delle nostre abitazioni. Per il resto potremmo continuare ad usare le lampadine fluorescenti con maggiore coscienza e parsimonia, ricordandoci di smaltirle in modo corretto. Una vecchia lampada ad incandescenza se accesa con moderazione potrà darci sicuramente una luce più calda e gradevole. Tutte le autorità internazionali però stanno spingendo per la diffusione globale delle lampadine DICONO per motivi ecologici e economici. Lampade a basso consumo, la Svizzera - dove ci sono i ricchi - invita a stare lontani"
Non avvicinatevi a meno di trenta centimetri dalle lampade a risparmio energetico. È il suggerimento diffuso dallUfficio federale della sanità pubblica svizzera in seguito ad unindagine condotta dalla «ItIs Foundation» (Fondazione di ricerca sulle tecnologie dellinformazione nella società) di Zurigo diretta dal professor Niels Kuster del locale Politecnico. La ricerca voleva determinare con precisione, grazie ad un nuovo metodo di misura, i campi elettromagnetici generati dalle nuove lampade a risparmio ora utilizzate in seguito alla decisione dellUnione Europea di mettere al bando le tradizionali lampade ad incandescenza entro il 2012. In particolare interessava stabilire gli effetti generati sul corpo umano e a tal proposito si precisa che i valori di intensità rilevati a 30 centimetri dalle lampade considerate sono inferiori (10 per cento) alla soglia raccomandata dalla International Commission for Nonionizing Radiation Protection. Se però ci si avvicina al di sotto dei tre decimetri i valori misurati crescono rapidamente fino a superare in alcuni casi i limiti stabiliti. Per questo «a titolo prudenziale» lufficio della sanità pubblica di Berna invita a mantenere lopportuna distanza soprattutto se le lampade restano a lungo accese come nel caso di quelle poste sulla scrivania. La ricerca è stata condotta utilizzando quattro manichini che rappresentavano un uomo, una donna, un bambino di 6 anni e una bambina di 11 scandagliati in posizioni diverse e a varie distanze. Le lampade a risparmio energetico sono dotate di un trasformatore ed emettono campi elettrici e magnetici a bassa e media frequenza che possono generare nellorganismo correnti elettriche le quali, a partire da una certa intensità, sono in grado di provocare infiammazioni dei nervi e dei muscoli. In passato era stato sollevato anche il problema dellinquinamento perché al loro interno contengono pure una quantità esigua di mercurio (inferiore ai 5 milligrammi) che in caso di rottura del bulbo può disperdersi nellaria. Inoltre le lampade a basso consumo con tubo fluorescente, in certe condizioni, lasciano filtrare una piccola parte dei raggi ultravioletti per cui ad una distanza inferiore a 20 centimetri dopo una lunga esposizione non si possono escludere eritemi cutanei. «La decisione svizzera è un buon provvedimento che dovremmo seguire precisa Settimio Grimaldi, biofisico dellIstituto di neurobiologia e medicina molecolare del Cnr . E non solo per le lampade ma anche per frigoriferi e lavatrici. Anchessi emettono campi elettromagnetici e lunico modo di difendere la nostra saluta eliminando gli effetti negativi è quello di mantenere le distanze suggerite dallindagine di Zurigo».
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