PALESTINA

Sono arrabbiato, arrabbiatissimo: le immagini, proiettate e trasmesse dal televisore da questa notte, mi indignano. Proiettili mirati sul quartiere abitato dai Palestinesi per distruggere e punire sconsideratamente i militari e i civili di un popolo che non possiede cannoni e bombe "H", ma solo i cinque sassi di David, solo tanta indignazione e la propria vita da far saltare in aria, pur di colpire Golia.

Mi sembra di rivedere l’esercito tedesco colpire le case e le vite di tanti polacchi francesi belgi olandesi inglesi con il loro poderoso armamentario e con la arroganza di chi ha la vittoria in pugno.

Anch’essi, come i loro feroci predecessori e carnefici, gestiscono la loro pronta legge della rappresaglia contro un popolo che non può e non vuole abbandonare la sua terra. Così, stanotte gli Ebrei hanno ripetuto contro il popolo palestinese la lezione data dalle SS. tedesche ai civili italiani, nelle cave delle Fosse Ardeatine. La storia si ripete; ma, ahimè, le vittime di ieri si ergono oggi a carnefici.

Quelli che hanno agognato un paese d'elezione, ora vogliono negare la loro patria ai Palestinesi.

Quelli che erano senza parola, perché non contavano davanti ad Hitler, ora dettano condizioni unilaterali, protetti come si sentono dagli U.S.A. I loro difensori non sanno vedere quanta barbarie c’è nella loro arrogante concezione e cieca prassi della forza, come si evidenzia continuamente nelle condanne a morte di persone che spesso sono incapaci di intendere e di volere o che, in ogni caso, possono e hanno il diritto di redimersi.

Mentre ieri eravamo a nascondere e a sottrarre alla morte gli ebrei, oggi la grande collera che abbiamo in corpo per questa ingiusta prepotenza infiltrerebbe tra le pieghe della nostra indignazione una domanda astorica e insana: perché Hitler non li ha sterminati tutti, questi semiti?!

Boris Longojev

longoborina@tiscalinet.it

 

 

 

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