Tavole rotonde e calde spagnole Il rituale che compio tutti i giorni alle nove di mattina piú o meno dopo il secondo caffé, é sedermi davanti alla tele e sciropparmi un programma di interviste ai VIP della politica spagnola. Da un mese a questa parte sono quasi tutte donne : le nuove presidentesse, ministre, consigliere o direttrici generali entrate in massa e di forza grazie allauspicata politica delle quote . Codeste dame, siano esse del Partito Popolare o Socialiste, si presentano ormai come cloni dello stesso modello femminile in voga anche da noi: faccini precocemente invecchiati dallabuso delle luci degli studi televisivi e dalla responsabilitá del potere, false giovinette in odore di verginitá e frigiditá, un tocco di lacca di troppo e come se non bastasse limmancabile foulard al collo, firmato e pacchiano. Oggi per il gaudio generale hanno invitato la madre di tutte le donne politiche di Spagna, Loyola de Palacio. Mi sono ricordata di lei, di quando sorvolava in bimotore con i capoccioni di Brussel gli sterminati campi di olivi in plastica, appositamente piantati la notte prima dai poveri contadini andalusi. Un volo dopo laltro lallora Ministra dellAgricoltura ottenne in breve tempo una pioggia non dacqua ( sebbene fosse stata veramente necessaria) ma di fondi europei per il settore dellolio e del vino. Si chiamano ancora fondi di coesione e sono stati rinnovati, piú che grazie a lei, alla poltrona che occupa in Commissione quale vicepresidente, fino al 2006. Famosa per non dire mai nulla ma sapendolo dire molto bene e in qualitá di Commissario competente cosí ha risposto a proposito del problema del traffico urbano e delle energie rinnovabili: " Primum che sia chiaro, la responsabilitá dellassunto resta in mano ai singoli Stati Membri, lí la UE non centra., il traffico urbano é problema dei Sindaci, in ogni caso vi consigliamo di utilizzare di piú autobus e metropolitane, secondo se la Convenzione di Kioto non é stata ratificata non é colpa mia. Domanda: crede forse che il prezzo della benzina sia destinato a crescere? Risposta: Sí forse, ma di quanto non sa. Non sará che dietro la politica dei cartelli del greggio si nasconde un gigantesco progetto speculativo? Risposta: sí certo, anche i consumatori cominciano a sospettarlo, si dovrebbe anzi cercare di porre un freno alla crescita dei prezzi...sí certo, ma come? Beh, questo non si sa, ma insomma bisogna smettere di pensare unicamente in termini di prezzi, di costi, svoltiamo in senso modernista verso concetti come maggiore qualitá dei prodotti unitamente a nuove idee come ecologismo e ambientalismo anzi parliamo direttamente daltro come ad esempio lampliamento della comunitá europea, che pure influenza tutto. La giornalista dal profilo di pappagallo terrorizzato insiste cocciuta: si poterbbero almeno abbassare le tasse sulla benzina e gasolio...risposta : sí ma non é bega mia, ma del commissiario preposto. Ancora, sulla mucca pazza. É vero, corriamo tutti un grandissimo pericolo, ma ció che é veramente fondamentale é proteggere il mercato interno, costi quel che costi.... Ora tocca al giornalista uomo, impiegato nel programma per ragioni di pari opportunitá: Che pensa la signora della debolezza ormai congenita delleuro, in pericolo di caduta libera anche durante la farsa delle elezioni americane, e dellinstabilitá isterica delle Borse? Risposta : quale farsa? Il dollaro é forte perché anche la democrazia nord-americana lo é..abbiamo tutto da imparare...e qui nessuno si permetta di osservare il contrario, per favore, la causa della fragilitá delleuro é da ricercarsi altrove.... Dove? Non lo spiega ma aggiunge che non bisogna smettere di essere ottimisti... A questo punto registro un calo di attenzione, lo stesso che mi prende a tre minuti dallinizio di Porta a Porta, verso questa signora dallaspetto di un travestito borghese e verso il falso duello televisivo, un altro modello da noi esportato con successo, che scommetto sia finito a tarallucci e vino dopo tanti finti musi duri, nel baretto giú di sotto. |
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