...Venio nunc ad voluptates agricolarum..

Scriveva questo Cicerone, nel "De senectute", "vengo ora ai piaceri degli agricoltori, piaceri che mi affascinano in modo incredibile". Loda la vita di campagna, le fatiche dei piccoli contadini " che devono fare i conti con la terra". Questa mattina ho comperato 3 quotidiani, ed anche io comincio a rivalutare seriamente la possibilita’ di ritirarmi in un piccolo pezzo di terra con quattro galline e 2 file di viti. Peccato pero’, che non e’ piu’ cosi’ facile, come una volta, vivere dei "frutti della terra": mucca pazza e afta ci soffiano sul collo ogni volta che ci avviciniamo al banco delle carni del piu’ maestoso supermercato. Peccato che anche i piccoli agricoltori, prima di comperare una gallina o una pecora, devono avere o, una laurea in veterinaria, o un gran sedere! Ma ormai questa storia e’ diventata noiosa, almeno per me, che non ho mai pensato, nemmeno lontanamente, di essere nutrita con cibi genuini al 100%, Mc’Donalds o il ristorantino dell’Emilia possono darti immense fregature: le legge del mercato non ha pieta’. Cio’ che invece mi appassiona terribilmente, in tutta questa grande abbuffata e’ l’Europa, le reazione degli Stati membri. Ascolto e leggo attonita frasi di convenienza, che hanno l’unico scopo di "abbassare il tono dell’allarme". Il nostro egregio connazionale Prodi, ci rassicura, o per lo meno crede di farlo, dicendoci che " e’ soltanto un problema economico, e non sanitario" il commissario europeo alla sanita’, Byrne, rincara la dose, affermando che non e’ una malattia pericolosa per l’uomo. Insomma il primo, ci dice che cio’ che lo preoccupa non e’ la salute dei cittadini europei, ma il mercato mondiale delle carni, il secondo invece vuole convincerci che non l’uomo non corre pericoli, forse dimentica che nemmeno la rabbia dei cani e’pericolosa per l’uomo, solo che se veniamo morsi da un cane che ha la rabbia ce la becchiamo pure noi. Premetto, anzi mi scuso per non averlo detto prima, io sono una incompetente in materia. Ma la grande Europa non si ferma qui, inorridisce alle misure precauzionali prese da Stati Uniti e Canada, che non hanno fatto altro che imporre un embargo per le carni provenienti dal vecchio continente, per cercare di circoscrivere l’epidemia e salvaguardare il proprio bestiame; l’hanno chiamato un embargo ingiustificato, una misura sproporzionata...caro Prodi, cosi’ va l’economia, si cerca di prevenire per evitare una crisi del mercato mondiale. Cosa e’ accaduto ieri, nel grande mercato finanziario? Wall Street cade, la seguono come un mitraglietta tutte le borse europee...ed e’ crisi, milioni di persone perdono centinaia di bei verdi soldoni, e domani le grandi compagnie, le maestose ed imperanti sedi del capitalismo dovranno fare i conti con le perdite, e magari dovranno licenziare qualche poveraccio che non conosce il Nasdaq, ma sa bene cosa significa riportare un milione a casa, per sfamare la propria famiglia. Non sono un’esperta nemmeno in questo campo, conosco poco i meccanismi borsistici, ma una sola cosa so per certo: quando i titoli azionari vanno giu’ e le vendite si moltiplicano, mio padre e’ incavolato nero e stringe la cintura delle spese! Capisco solo che in fin dei conti, chi ci rimette e’ sempre e solo la povera gente, ignara delle grande manovre e strategie, che si preoccupa di tirare a campare, di arrivare alla fine del mese con un tetto sopra la testa ed un materasso su cui riposare poche ore, per loro ci sono mondi che esistono solo virtualmente. Le borse mondiali, le pecore affette da afta epizootica, le conseguenze economiche e politiche sono una rappresentazione teatrale post-moderna, impossibile da capire, ma a cui devono adeguarsi.

Elisa

vitellozzo78@hotmail.com


 

 

 

prima pagina.

 

 

 

contatore http://artenamir.interfree.it - WWW.NAMR.IT

e forum