UN MONDO
DIVISO IN DUE:
Il nostro pianeta e diviso in due: un Nord
sempre piu ricco che vive alle spalle di un Sud
sempre piu povero. Viviamo in un mondo nel
quale la poverta e in aumento insieme alle
disparita sociali, sembra non esserci freno
allinquinamento ambientale e genetico, le risorse
sono sfruttate senza alcun limite, e la qualita
della vita e del lavoro peggiora. Il 20% dell'umanita'
fa suo l'86% dei consumi privati, mentre il restante 80%
più svantaggiato vive in poverta: le persone
costrette a sopravvivere con meno di 1 dollaro al giorno
sono stimate in un miliardo e mezzo. Scelte economiche e
politiche irresponsabili ci hanno condotto in questa
drammatica situazione.
OGGI PERO' CI TROVIAMO DI FRONTE AD UN BIVIO.
Continuiamo
su questa strada continuando a sfruttare e distruggere le
risorse e le persone, oppure iniziamo a costruire
unaltra societa fondata su altre regole
economiche ?
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO E' POSSIBILE
Lobiettivo di centinaia di ONG in tutto il mondo
(il famoso "popolo di Seattle", che non
e' quello violento che vi fanno vedere in tv),
e proporre e realizzare un nuovo modello di
sviluppo per il pianeta.
Un
modello che si basi sul rispetto delluomo,
dell ambiente, attraverso rinnovati rapporti
sociali ed economici. E nostro dovere costruire
un sistema che garantisca un FUTURO alle generazioni che
ci seguiranno
La strada e tutta in salita...innanzitutto bisogna
rendersi conto che e necessario CAMBIARE LE REGOLE
DEL GIOCO. Il raggiungimento di una societa
piu giusta avverra solo attraverso una
concretizzazione dellimpegno di tutti: ognuno di
noi deve fare delle scelte, essere coerente con i
propri valori e prendere in seria considerazione i mezzi
che abbiamo per CAMBIARE IL NOSTRO STILE DI VITA.
E' facile dire sono di sinistra, oppure sono cattolico:
bene, lasciamo da parte le buone parole e le bandiere, e
dimostriamolo con i fatti concreti, ogni giorno.
Nno riduciamoci a "sognare
l'alternativa", senza viverla concretamente, e
soprattutto senza BATTERSI PER ESSA...
ESISTONO LE RISPOSTE:
1) Boicottaggio e consumi critici:
Indotti dalla pubblicita delle multinazionali, ci
stiamo lanciando in un consumismo sfrenato, circondandoci
di prodotti di cui non abbiamo realmente bisogno. Se
volessimo garantire il nostro tenore di vita a tutti gli
abitanti del pianeta, avremmo bisogno di altri 5 pianeti.
I consumatori hanno nelle loro mani un grande
potere: quello di decidere quali prodotti comprare e
quali no: oggi è possibile consumare prodotti
"puliti": prodotti, cioè,
nel rispetto delle persone e dell'ambiente. Ed è
possibile BOICOTTARE quelle multinazionali che non
rispettino criteri etici di produzione (cioe
ricorrono al lavoro minorile, calpestano i diritti dei
lavoratori, danneggiano lambiente, sono implicate
nel commercio di armi, ecc.)
2) Commercio
equo e solidale
"Il Commercio equo promuove la giustizia sociale ed
economica, lo sviluppo sostenibile, il rispetto per le
persone e l'ambiente, attraverso il commercio, la
crescita della consapevolezza dei consumatori,
l'educazione, l'informazione e l'azione politica"
(dalla Carta italiana dei Criteri).
Il commercio equo solidale ci permette di incidere
fortemente sui processi economici, spingendo la
collettivita verso acquisti consapevoli e solidali,
pagando ai produttori del terzomondo IL GIUSTO PREZZO PER
IL LORO LAVORO, e favorendo il reale sviluppo
e senza alcuna speculazione economica (come invece
avviene in tutti i supermercati).
In Italia esistono circa 300 cosiddette "Botteghe
del Mondo", che vendono i prodotti del Sud del Mondo
senza alcun fine di lucro. Caffe', te', cioccolato,
pasta, riso, articoli di artigianato, e tanto
ancora...trovate di tutto.
3) Finanza
etica
Il denaro non e piu un mezzo per realizzare
il benessere sociale, ma e diventato un
obiettivo
fare soldi cercando il massimo profitto
possibile. Finanza etica significa permettere a
tutti di usufruire del diritto al credito,
garantendo sviluppo e reale benessere.
Significa investire nel futuro della societa, favorendo
la creazione di lavoro ricercando il
massimo beneficio sociale e non il massimo
rendimento dei capitali.
Questa e la strada intrapresa in Italia da MAG2
e BANCA ETICA.
Impariamo a utilizzare
questi potenti mezzi che abbiamo a disposizione per fare
giustizia, cambiando il nostro stile di vita, e
dimostrando nei fatti la coerenza delle nostre
parole.
E' UN
MOMENTO DI GROSSE OPPORTUNITA' DI CAMBIAMENTO.
Le grandi istituzioni economiche e politiche (G8, Onu,
Wto, Fmi, Bm, ecc.) forse si rendono appena conto
che la poca democrazia e la ricerca del massimo profitto
hanno condotto il pianeta alla soglia della catastrofe
ecologica e sociale, ma non vogliono cambiare direzione.
Guardate solo le condizioni dell' 80% del pianeta, il
"nostro" Sud del Mondo, dove lo sviluppo e'
sempre tenuto a freno, lo sapete meglio di me.
Dal 1999, come mai era avvenuto prima nella storia, si e'
creato un movimento transnazionale anti-globalizzazione,
che riunisce i piu' diversi gruppi (sindacati, centri
sociali, associazioni cattoliche, ambientaliste,
pacifiste, commercio equo, ecc.).
Lopposizione concreta ad un sistema economico che
ruba la vita di milioni di poveri per ingrassare le
tasche dei pochi gia sfacciatamente ricchi, le
ingiustizie delle multinazionali che impunemente tolgono
la speranza di rinascita ai paesi del sud del mondo, la
sete di giustizia degli sfruttati: questi sono i motivi
che ci hanno spinto a intraprendere la
nostra battaglia.
Basterebbe solamente far capire alla gente che la somma
spesa dell'Occidente per i cosmetici potrebbe risolvere
il problema dell'alfabetizzazione in tutto il Pianeta.
Basterebbe dire alla gente che solo con il semplice gesto
di acquistare una banana "non-equa" si
alimentano sempre piu' gli sfruttamenti e le ingiustizie.
Basterebbe far sapere la verita'.
Della verita' ha avuto paura il Wef a Davos, arrivando
addirittura a chiudere le frontiere in faccia alla gente.
E'vero, il disinteresse sembra vincere, la televisione,
arma di questo sistema, propone un modello sempre piu'
apatico e virtuale...ma nonostante tutto questo, la
contestazione cresce in ogni angolo del pianeta per voce
dei "globalizzati".
La Rete di Lilliput, il coordinamento italiano che
riunisce centinaia di gruppi e associazioni che si
rifanno all'esperienza partita da Seattle, sta
contribuendo all' organizzazione del "ControG8"
(il controsummit che ci sara' a Genova del luglio
prossimo).
Tutto il mondo del volontariato italiano e' gia' in
fermento da mesi, in vista di questo appuntamento, che
sara' un memorabile evento di piazza, durante il quale
centinaia di associazioni, le piu' diverse tra loro,
chiederanno a gran voce un mondo costruito per le persone
e non per i mercati.
Il recente Forum Social di Porto Alegre in Brasile, deve
farci riflettere profondamente sulle nuove forme di
mobilitazione e partecipazione.....i lillipuziani possono
davvero legare il gigante, con la forza della cultura e
della non-violenza.
Ci sara' una mobilitazione internazionale per Genova, per
un grande forum della società civile globale e una
enorme manifestazione popolare di massa: a questo
appuntamento dobbiamo arrivarci tutti insieme.
La battaglia contro i G8 PER UN'ECONOMIA UMANA E
SOLIDALE, e' la battaglia di ognuno di noi.
Ricordiamoci che il cambiamento e' nelle nostre mani, sta
solo a noi spingerlo nella direzione giusta.
E se ognuno di noi ci crede profondamente, ce la possiamo
fare.
Per ogni approfondimento
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Davide
Barillari
Presidente dell'Associazione no-profit Tatavasco
"Solo quelli
che sono cosi' folli da pensare di cambiare il
mondo....lo cambiano davvero"
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