Le Mani nere sulla Città

Le Mani nere sulla Città

segnalato da pierpaolo



Un "Comitato d'affari" di stile massonico, formato da pupazzi eletti nel
Consiglio Comunale, costruttori, faccendieri e banchieri fanesi, si è
impadronito della città.  "Il Comitato" ha un solo obiettivo: fare soldi,
farne tanti nel più breve tempo possibile.


Il metodo usato è vecchio, ma efficace, in cambio di favori d'ogni tipo si
svendono agli "amici" i beni pubblici.
Il principale obiettivo del "Comitato" è stato azzannare il piano regolatore
per modificarlo a proprio uso e consumo.


Si costruisce ovunque, non c'è luogo della città, del comune che sia stato
risparmiato. Nemmeno gli americani, con i loro bombardamenti, o i tedeschi,
che minarono la città durante la ritirata del '44, furono capaci di tanto.
Come durante l'occupazione tedesca, al pari del famigerato comandante
Fisher, un sindaco Aguzzino tiene in ostaggio la popolazione fanese. Non
indossa la divisa ma il doppio petto d'ordinanza degli uomini di rispetto.
Certo, ne ha fatta di strada, il neo-comandante Fisher, da quando, ancora
giovanotto, si aggirava per il contado procacciando voti e affari per il
Partito.


Un bel giorno però, la carriera del pro/cacciatore nostrano s'interruppe;
venne fatto fuori dalla presidenza dell'ASET per mano dell'ex sindaco
Carnaroli, fu allora che il nostro novello Scipione si rifugiò per qualche
tempo in fabbrica dai Paci.


Ma Aguzzi al contrario dell'Africano, non si diede pace e, foraggiato per
l'appunto dai Paci, iniziò ad ordire la vendetta, fondando assieme ad altri
superstiti di retate precedenti, la lista civica "La tua Fano", infine si
alleò con la destra e grazie anche al suicidio del centro sinistra, per il
rotto della cuffia vinse le elezioni.


Una vittoria tanto desiderata che lo induceva ad aprire, quando ancora non
era insediata la Giunta, una succursale dell'ufficio urbanistico nei
tavolini di Piazza Marconi, dove l'assessore in pectore già distribuiva
pareri e concessioni.


Appena insediata invece, la Giunta militare fanese, guidata dal nostro
campione del trasformismo, inciampava nelle assunzioni di mogli, cugini e
parenti vari.


Non bastasse questo, "Trasformer" ha pure "regalato" alle banche palazzi
strategici di enorme valore architettonico, in cambio di qualche ufficio.
Sono state organizzate gare d'appalto teleguidate, come lo è stata quella
per la gestione della piscina Dini Salvalai, regalata a società sportive
amiche, che tanto si erano impegnate durante la campagna elettorale per
cacciare via i "rossi".


Come candidamente confessano gli esponenti della Giunta fanese, "un favore
non si nega a nessuno", soprattutto se sei cugino del Sindaco o meglio
ancora padrone di pacchetti di voti, o titolare di un lauto conto in banca,
oppure semplicemente ti chiami Paci, Taus, Petrucci, Minardi e compagnia.
Persino ai componenti della pseudo-opposizione di centro sinistra sono stati
elargiti millesimi di favore!


Il meccanismo è semplice: quando la giunta militare rendeva edificabile il
giardino di qualcuno degli eletti in Consiglio Comunale o di qualche loro
parente, l'interessato, o l'interessata proprietaria del medesimo, usciva
dall'aula.


Mi fai costruire tre ville? Non ti preoccupare, il parcheggio davanti a casa
me lo faccio da me!
Nel frattempo costoro, svendevano i terreni comunali, le case coloniche,
anch'esse di proprietà pubblica, a prezzi di favore, quasi sempre ad amici
riconoscenti o parenti.


Ma il caso più clamoroso di appalto teleguidato, la porcheria più eclatante
che a parte Sorcinelli, tutti a Fano conoscono, è stata la concessione della
famosa spiaggia VIP, vinta, si fa per dire, da un prestanome di un grande
orologiaio, forzaitaliota, ex uomo Fininvest. A lui dobbiamo essere grati
per l'arrivo a Fano della Lecciso, o l'invenzione del gran ballo in maschera
nel Teatro della Fortuna. Lui è Cordella, professione Vampiro.
La commissione che ha "regalato" la spiaggia a lui e al compagno della sua
ex fiamma era composta da Falcioni, Carloni, e da altri due caporali di
giornata. 


Al Vampiro evidentemente piace vincere facile!
Ben pochi sono gli atti legislativi deliberati dal Fisher di Bellocchi e
dalle sue Sturmtruppen che non abbiano avuto un tornaconto personale,
diretto o indiretto.


Con buona pace purtroppo, di Savonarola D'Anna. Il quale, in tutti gli anni
in cui era all'opposizione ci ha spaccato i maroni un giorno sì e l'altro
pure con tre argomenti: l'elettrosmog, lo zuccherificio, e i "famosi" fanghi
velenosi del porto.


Il primo, l'elettrosmog.
Le antenne per la telefonia mobile sono spuntate come funghi in ogni dove,
sui tetti, in mezzo alle rotatorie, addirittura dentro al perimetro dei
campi da tennis della Trave, invece i fili dell'alta tensione lì erano e lì
sono rimasti.


Il secondo, lo zuccherificio.
Per togliere dalle grinfie dei veri Pupari della politica fanese quel
territorio, il Savonarola nostrano propose la costruzione di un parco
pubblico. Grazie al nuovo Piano Regolatore, oggi in quella zona i Pupari
potranno costruire centinaia d'appartamenti.
Il terzo, i fanghi velenosi.


Per chi non fosse aggiornato, vogliamo fare un breve riassunto delle puntate
precedenti. Durante i lavori per la costruzione del porto turistico, si
provvide al dragaggio dell'area interessata, si asportarono fanghi che,
secondo il campione della destra d'imbòn, erano velenosi, addirittura
radioattivi o giù di lì. I fanghi furono depositati a Gimarra, apriti cielo,
vi furono interrogazioni parlamentari, analisi e controanalisi con relative
denuncie alla Magistratura da parte di colui che aveva fatto della difesa
dell'Ambiente e della Fanesitudine il suo cavallo di battaglia. Una volta
vinte le elezioni, però, quei fanghi, depurati dal mare e trasportati dalla
corrente, si trasformarono nella scintillante spiaggia VIP! (quando si dice
avere, la faccia come il sedere.)


Finalmente folgorato, solo sulla via di Damasco purtroppo, il capomanipolo
nostrano scopre l'acqua calda della "questione morale".
Nel frattempo i figli della lupa del suo partito, dopo avergli falsificato
la firma, si sono precipitati a ribadire che la questione morale non esiste:
"E' solo una leggenda metro/palermitana." e ancora una volta, l'intero
centro destra si stringe a difesa del Sindaco Stefano Ciancicimino Aguzzi.
E tutti loro, continuarono, tra cene, balli in maschera e comparsate varie,
a vivere felici e contenti. magistratura permettendo.

 "boatos"