DEBITO PUBBLICO

Il debito pubblico è stato creato con un abuso incostituzionale e

le tasse che paghi a causa di esso quindi incostituzionali.

• Banca d’Italia S.p.A., autorizzata a creare in modo autonomo denaro dal nulla senza garanzie auree o di altro

tipo, è illegalmente dal 1948 di proprietà privata.

• I suoi azionisti (detti "partecipanti") sono le altre banche private e assicurazioni private. Il debito pubblico

dello Stato, quindi dei cittadini, nasce a loro beneficio.

• Gli istituti di emissione monetaria, come la Banca d'Italia e la Banca Centrale Europea, realizzano enormi

profitti, vendendo il denaro, che producono a costo zero, in cambio di titoli di stato – profitti pari, grosso

modo, al debito pubblico – ma questi profitti non appaiono nei loro bilanci, quindi non vengono rimessi agli

Stati né pagano tasse, perché, nel bilancio, li si "copre" appostando come debito la massa monetaria, la quale

però assolutamente non costituisce debito per quelle banche né per altri.

• La Banca d’Italia dovrebbe, per statuto, vigilare sulla correttezza delle altre banche; ma essa stessa è di

proprietà di banche private, le quali nominano il suo governatore e i suoi direttori; quindi questi dovrebbero

sorvegliare chi li nomina – cosa del tutto improbabile.

• Le tasse vanno in gran parte a pagare il debito pubblico (salito in Italia al 105% del p.i.l.) e gli interessi su di

esso (ammontanti circa al 16% della spesa pubblica – v. DPEF 2004); quindi finiscono in tasca ai proprietari

privati della Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea, e non per spese di interesse collettivo.

• Per arricchirli, il debito pubblico viene continuamente fatto crescere – e ciò non solo in Italia e non solo di

recente.

• L’organizzazione a monte di questo sistema di potere bancario è internazionale: in quasi tutti gli altri Paesi,

infatti, la situazione è simile a quella italiana.

Caro Cittadino europeo, sapevi che...?

5

• Tale sistema, di cui i mass media si guardano bene di parlare (come pure i sindacalisti, i parlamentari, i

ministri, i presidenti) ha prodotto nel tempo, e ancor oggi sempre più produce, un enorme e sistematico

trasferimento di beni e di ricchezze dalle tasche dei cittadini a quelle dei banchieri, ma anche un

trasferimento del potere politico dalle istituzioni democratiche alle mani dei banchieri sovranazionali.

• Il vero potere politico ed economico, a livello mondiale e nazionale, sta in questi meccanismi, ignoti a

tutti o quasi; essendo sconosciuti, essi sono ancor più efficaci. L'origine dei parlamenti, della democrazia

rappresentativa, è appunto questa: far ratificare al popolo bue attraverso i suoi c.d. rappreswentanti le

leggi finanziarie del regime, ossia le leggi che autorizzano il regime a indebitare il popolo verso le

banche centralidel regime stesso.

• Il Trattato di Maastricht, l’Euro, la Banca Centrale Europea, sono strumenti di completamento di questo

trasferimento.

• La corrente mancanza di denaro, la crisi economica, i fallimenti e le privatizzazioni sono pilotati da

finanzieri internazionali attraverso governi a sovranità limitata, e vanno a loro vantaggio.

• La soluzione efficace è ben nota ed è stata ripetutamente proposta: restituire al popolo, quindi allo

Stato, la funzione sovrana dell’emissione del denaro, in modo che non si debba più indebitare.

• Il risultato sarebbe: tasse quasi eliminate, denaro a costo zero per lo stato e la Pubblica

Amministrazione, economia fiorente; potere politico democratico anziché in mano alle banche.

• Ovviamente, gli unici danneggiati da questa riforma sarebbero i banchieri.

• È anche stata proposta una soluzione parziale: la moneta complementare, sull’esempio di migliaia di

realtà nel mondo.

• Sono state proposte e talora attuate, nella storia, anche soluzioni radicali, e hanno funzionato:

l’emissione di denaro da parte dello Stato, direttamente e sovranamente, senza l’inutile intermediario di

una banca centrale di emissione.

• Se quanto sopra ti lascia un poco perplesso, continua a leggere, e tutto inizierà ad apparirti chiaro...

~ uroSchiavi e i segreti del Signoraggio ~

6

STATUTO

DELLA

BANCA D’ITALIA

Approvato con R. decreto 11 giugno 1936, n. 1067 e modificato con decreti

del Presidente della Repubblica 19 aprile 1948, n. 482, 12 febbraio 1963,

n. 369, 14 agosto 1969, n. 593, 20 luglio 1973, n. 607, 6 marzo 1992, 18 luglio

1992, e con delibera dell’Assemblea generale straordinaria dei partecipanti al

capitale del 19 marzo 1998, approvata con D.P.R. 24 aprile 1998.

7

COSTITUZIONE E CAPITALE DELLA BANCA D’ITALIA

ART. 1

La Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico ai sensi del regio decreto-legge 12 marzo

1936, n. 375. Essa esercita funzioni bancarie.

A partire dalla data indicata a norma dell’art. 11, comma 1, del decreto legislativo 10 marzo

1998, n. 43 (1), la Banca d’Italia, banca centrale della Repubblica italiana, è parte integrante

del Sistema europeo di banche centrali (SEBC). Svolge i compiti e le funzioni che in tale

qualità le competono, nel rispetto dello statuto del Sistema europeo di banche centrali e della

Banca centrale europea (statuto del SEBC). Persegue gli obiettivi assegnati al SEBC ai sensi

dell’art. 105.1 del trattato che istituisce la Comunità europea (trattato) (2).

In particolare, la Banca d’Italia emette banconote in applicazione di quanto disposto dall’art. 4,

comma 1, del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 43 (3).

8

ART. 3

Il capitale della Banca d’Italia è di 156.000 euro rappresentato da quote di partecipazione di 0,52

euro ciascuna (4). Le dette quote sono nominative e non possono essere possedute se non da:

a) Casse di risparmio;

b) Istituti di credito di diritto pubblico e Banche di interesse nazionale;

c) Società per azioni esercenti attività bancaria risultanti dalle operazioni

di cui all’ art. 1 del decreto legislativo 20.11.1990, n. 356;

d) Istituti di previdenza;

e) Istituti di assicurazione.

Le quote di partecipazione possono essere cedute, previo consenso del Consiglio superiore,

solamente da uno ad altro ente compreso nelle categorie indicate nel comma precedente. In ogni

caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale

della Banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di

voto sia posseduta da enti pubblici.

Come vedrete invece, i soci fino a poce tempo fa erano non solo

privati ma anche occulti; negli Atti Parlamentari i nomi degli

azionisti venivano omessi.

9

BILANCI, UTILI, SPESE E PERDITE, RISERVE

ART. 54

Ogni anno devono essere fatti il bilancio e l’inventario dell’attivo e del passivo dell’Istituto.

Deve essere pure fatto il conto dimostrativo dei profitti, delle spese e delle perdite

dell’esercizio annuale.

I profitti sono quelli conseguiti durante l’anno tanto dalle operazioni ordinarie quanto da quelle

straordinarie e dai ricuperi sulle sofferenze ammortizzate.Le spese comprendono quelle di

ordinaria amministrazione, quelle per rifornimento della riserva metallica, quelle per

l’emissione dei biglietti al portatore e simili, le tasse e gli altri oneri prescritti dalle leggi, e le

somme eventualmente erogate a scopo di beneficenza o per contributi a opere di interesse

pubblico nei limiti annualmente fissati dal Consiglio superiore.

Alle dette spese devono aggiungersi, per accertare l’ammontare degli utili netti disponibili,

anche le sofferenze dell’esercizio, gli occorrenti ammortamenti ed oneri consimili nonché le

rate di ammortizzazione delle spese che il Consiglio superiore giudicasse ripartibili in piú

esercizi.

Gli utili netti, conseguiti secondo il bilancio approvato, dopo di avere da essi prelevata la

somma che il Consiglio superiore crederà di stabilire per la graduale costituzione di un fondo

di riserva ordinariafino a concorrenza del 20% degli utili netti, sono assegnati ai partecipanti,

per la distribuzione di un dividendo fino ad una somma pari al 6% del capitale.

Utile massimo annuo previsto da Statuto: 154.000 x 6%= 9.360

Come vedrete fra poco invece i suoi guadagni sono enormi e non appaiono nei bilanci

10

Bankitalia: fino al Settembre 2005 Associazione segreta e monopolistica

Fino all’Autunno 2005, i soci di Bankitalia erano misteriosi. Solo risalendo ai bilanci delle

banche, il Sole 24 ore e Famiglia Cristiana erano riusciti a scoprire parte dei soci; in seguito alle

tristi vicende coinvolgenti l’Amministratore delegato di Bankitalia Fazio, sul sito www.

Bankitalia.it è ora possibile leggere la compagine sociale.

Il secondo comma dell'art. 18 della Costituzione italiana stabilisce che «Sono proibite le

associazioni segrete ». Secondo l'art. 1 della legge 25 gennaio 1982, n. 17, «Si considerano

associazioni segrete, come tali vietate dall'art. 18 della Costituzione, quelle che, anche all'interno

di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente

finalità e attività sociali ovvero, svolgono attività diretta ad interferire sull'esercizio delle

funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo,

di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale.».

11

I SOCI (‘PARTECIPANTI’) DELLA BANCA D’ITALIA (Sole 24 ore e Famiglie Cristiana, 2002)

Gruppo Intesa (27,2%),

BNL (2,83%)

Gruppo San Paolo (17,23%)

Monte dei Paschi di Siena (2,50%)

Gruppo Capitalia (11,15%)

Gruppo La Fondiaria (2%)

Gruppo Unicredito (10,97%)

Gruppo Premafin (2%)

Assicurazioni Generali (6,33%)

Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)

INPS (5%)

RAS (1,33%)

Banca Carige (3,96%)

Privati (5,65%) misteriosi ??????

12

Post Fazio-Gate:

Da Settembre 2005 su www.bankitalia.it

13

14

Chi controlla i controllori ?

Roma, il 19 ottobre 1992, in ottemperanza al D.M. del 22 gennaio 1992 che, nel quadro della

ripartizione degli obiettivi tra le varie Forze di Polizia, riconosceva all’Arma dei Carabinieri il

consolidato interesse nel settore del falso nummario, veniva costituito il

Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria

(posto alle dipendenze del Comando Carabinieri Banca d’Italia).

Dal 15 giugno 1999 il Nucleo è stato elevato a Comando di Corpo alle dipendenze del Comando

Divisione Carabinieri Unità Specializzate con la nuova denominazione di "Comando Carabinieri

Antifalsificazione Monetaria" (Comando CC A.F.M.). Come vi suona ora la frase "Fedeli nei

secoli"? Il Comando ha sede in Roma, Via Milazzo, 24 – 00185, e può essere contattato nei

seguenti modi:

* Tel. +39 06 4450391

* Fax +39 06 4457440

* e-mail: cafm@carabinieri.it

15

Chi sono i proprietari della Banca Centrale Europea BCE ?

Banca Nazionale del Belgio (2,83%)

Banca centrale di Lussemburgo (0,17%)

Banca Nazionale della Danimarca (1,72%) (Non ha l’Euro)

Banca d’Olanda (4,43%)

Banca Nazionale della Germania (23,40%)

Oesterreichische Nationalbank (2,30%)

Banca della Grecia (2,16%)

Banca del Portogallo (2,01%)

Banca della Spagna (8,78%)

Suomen Pankki (1,43%)

Banca della Francia (16,52%)

Banca Centrale di Svezia (2,66%)

Banca Centrale d’Irlanda (1,03%)

Banca d’Inghilterra (15,98%) (Non ha l’euro)

Banca d’Italia (14,57%)

Si noti che Banca d’Inghilterra e Banche Nazionali di Danimarca e Svezia partecipano alla

BCE, quindi al signoraggio, sebbene non usino l’Euro. Il che comporta che esse sfruttano le altre

nazioni dell’Eurozona, sottraendo loro il 17,7% del valore di tutta l’emissione di Euro. Ciò è

palesemente ingiusto e incostituzionale.

16

Chi sono i proprietari della Federal Reserve Bank Corporation?

Rothschild Bank di Londra

Kuhn Loeb Bank di New York

Warburg Bank di Amburgo

Israel Moses Seif Banks d’Italia

Rothschild Bank di Berlino

Goldman, Sachs di New York

Lehman Brothers di New York

Warburg Bank di Amsterdam

Lazard Brothers di Parigi

Chase Manhattan Bank di New York

17

La BCE è privata e non è iscritta a registro imprese

Bankitalia ha cessato ufficialmente di emettere la Lira.

Dal 1° gennaio 2002 è subentrata la B.C.E. che ha sostituito la Lira con l’Euro.

Si è avvalsa e si avvale del braccio operativo della Banca d’Italia.

Prima Bankitalia s’impossessava del 100 % del signoraggio, ora solo del 92 % giacché l’8 %, per loro

accordi interni fra loro, va alla BCE.

La BCE non risulta iscritta in Italia al "registro delle imprese" e tuttavia svolge sul territorio

regolare attività imprenditoriale congiuntamente a Bankitalia, anche selLa BCE non svolge attività

imprenditoriale in Italia direttamente, in prima persona

Poiché secondo il nostro ordinamento giuridico la BCE era obbligata a dover depositare presso

l’ufficio del registro copia della procura con sottoscrizione, (art. 2205 – 2206 cc) ne deriva che

debbono essere applicati i criteri generali di riconoscimento, per cui la B. d. I. risulta rappresentativa

della B.C.E. a tutti gli effetti.

18

Le banche centrali delle singole nazioni europee, prima del Trattato di Maastricht, avevano

un'indipendenza dal potere politico variabile tra il 40 e il 65 %; oggi, dopo i cambiamenti determinati

dall'avvento dell'Euro, hanno raggiunto il 90 %. Dunque, mentre nessuna influenza può giungere dal

potere politico alla BCE, che è del tutto al riparo dai controlli democratici, dai vertici monetari

giungono al potere politico continue indicazioni, parametri cui attenersi, precisi paletti che coinvolgono

l'intera economia delle nazioni.

L'articolo 4 del Trattato non la menziona tra le istituzioni (Parlamento europeo, Consiglio,

Commissione, Corte di giustizia e Corte dei conti) della Comunità. Alla banca, però, il Trattato

conferisce personalità giuridica e lo Statuto riconosce la più ampia capacità di agire in ciascuno

degli Stati membri.

Sotto il profilo giuridico-formale, la banca centrale europea non è, dunque, un'istituzione

comunitaria.

Gli Stati della Comunità Europea hanno gli stessi rapporti con la BCE di qualsiasi Stato straniero,

e non possono interferire IN ALCUN MODO con le politiche economiche della BCE, che può

quindi sancire TUS, quantità di denaro da immettere sul mercato e quant’altro in modo indipendente.

L’Art. 12 esclude ogni responsabilità dei suoi Direttori. (!!)

BCE protetta dal Trattato birichino di Maastricht

19

Come nacque Maastricht?

7 Febbraio 1992

Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio assieme al Ministro degli Esteri Gianni de Michelis

(Membro dell’Aspen Institute) e il Ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore di Bankitalia) firmano

il Trattato di Maastricht, il 7 febbraio 1992 per l’entrata nell’Unione Europea.

Così facendo, l’autonomia delle banche centrale stava entrando in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione

Europea per effetto del Trattato (articolo 107).

Articolo 107 del Trattato di Maastricht

Nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal presente trattato e

dallo Statuto del SEBC, né la BCE né una Banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi

decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai

Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari

nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di

influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento

dei loro compiti.

Gli Stati aderenti rinunciano alla sovranità monetaria nazionale per trasferirla con l’articolo 105 alla

Banca Centrale Europea (BCE).

Articolo 105A del Trattato di Maastricht

1. La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità.

La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e

dalle Banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.

2. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l'approvazione delle BCE per quanto

riguarda il volume del conio.

20

La BCE è diventata un organo centrale totalmente privato, unico responsabile dell’emissione

di denaro (articolo 117 Maastricht), totalmente indipendente dall’influenza delle Nazioni

Europee, ed il suo esecutivo viene eletto dai misteriosi padroni, non certo dai cittadini.

La BCE è la sola a poter stampar denaro dal nulla, senza riserve di nessun tipo e metterlo in

circolo regolandone la quantità secondo proprie decisioni insindacabili

Nessun altro denaro può per legge circolare nella Comunità Europea: l’Euro è a "Corso forzoso",

ovvero imposto.

La quantità di denaro emessa è delegata totalmente alla BCE, che con il secolare trucco

dell’indebitamento era ben intenzionata a far credere mediante bugie e scuse di ogni tipo che la

valuta andava centellinata, con il solito spauracchio dell’inflazione sventolato da "esperti

economisti" compiacenti.

Insomma, la BCE ha in mano l’economia europea, ma è un organo privato il cui

interesse è giustamente quello dei soci, e non quello dei cittadini europei. Come

hanno fatto gli Stati Europei a mettere il sangue della loro economia, il denaro, in

mano a gente così spregiudicata? Quale alto tradimento è avvenuto? Chiedetelo ai

politici che li hanno rappresentati!

Uno Stato o un’unione europea privata di potere monetario, non ha potere economico, quindi non

ha autonomia né indipendenza Può al massimo occuparsi di matrimoni tra omosessuali, di tagli

alla spessa sociale, di complicare la burocrazia,di distruggere l’agricoltura, la scuola, le cultura,

la ricerca scientifica, e di ricattare i cottadini, di spiarne le telefonate private, etc

.

21

Caso Siim Kallas - 1 settembre 2005

Siim Kallas è membro della Commissione europea responsabile per gli affari amministrativi, l'auditing

e la lotta antifrode. Il nome di Kallas lo troviamo nel sito dell'OLAF, la polizia europea antifrode.

Nel suo curriculum spicca: "...nel 1991 il sig. Kallas venne nominato presidente della Banca

dell'Estonia. Egli fu uno dei principali architetti della riforma monetaria dell'Estonia. Nel 1992,

l'Estonia adottò la sua moneta NAZIONALE, le Kroons (Corone!), che erano basate sul marco tedesco

attraverso il meccanismo della "Currency Board". Come funzionano le Currency Board? Ogni

qualvolta devi stampare moneta locale, devi approvvigionarti di altrettanta moneta estera "a riserva".

Questo vuol dire che stai pagando il signoraggio ai pirati stranieri. Ai signori del signoragio sul marco

tedesco, in questo caso. Si tratta di tradimento di interessi delle Nazioni. Mentre uno stampa

Corone, e deve tenere a riserva i marchi, chi da i marchi può spendere le corone poiché non deve

tenere a riserva quella moneta da figurine Panini. E quando la spende, cosa fa? Si appropria dei beni

e/o servizi dei poveri estoni che nulla sanno della sovranità monetaria.Ovviamente, uno che fa una

cosa del genere viene mediatamente promosso.

A che cosa? A responsabile europeo dell'antifrode. E' la persona più adatta a fare chiarezza e

giustizia su frodi e falsi in bilancio della UE e della BCE? La truffa dell'euro e dei falsi in bilancio

giganteschi sono stati denunciati ed archiviati - dall'OLAF - come dossier n. OF/2005/0166

Ma il dossier di Kallas: che numero ha? Il dossier del vice-presidente della Commissione UE dal

novembre 2004: che numero ha?

Chi controlla i controllori della CE?

22

23

Che cosè il Debito Pubblico?

A parte la Banca Bassotti, chi

di voi lo sa?

24

Cosè il Debito Pubblico?

è il debito dello Stato e quindi dei Cittadini, che

nasce e cresce verso i proprietari privati di

Bankitalia e BCE, finti enti pubblici.

25

Disinformazione programmata

Economista Prof. Volponi

espertissimo in economia

Giornali, TV, libri del settore etc. han fatto in modo che la gente creda che…..

Walt Disney descrive alcune figure chiave del sistema

economico; lo spennato e lo spennatore……

26

Che il denaro sia creato dal governo attraverso la zecca della banca d’Italia, e che consista soprattutto in

banconote e monete.

In verità, solo il 2% del denaro è fisico – il resto è elettronico – e di questo una minima parte, di nuovo il 2%, consiste

in monete stampate dalla Zecca d’Italia ed è di proprietà degli italiani alla sua creazione, mentre le banconote sono

stampate dalla tipografia della Banca d’Italia e sono di proprietà della Banca d’Italia S.A. (società anonima, ossia

S.p.A.) che le cede allo Stato in cambio di titoli del debito pubblico gravati di interesse (TUS). Ora alla Banca d’Italia

si è sostituita la BCE, di cui Banca d’Italia è socia al 12,47%35

Che inflazione sia sinonimo di aumento dei prezzi

L’inflazione è un processo generale che si ha quando l’aumento del denaro circolante supera l’aumento dei beni

prodotti, generando così una rincorsa di prezzi e salari, con generalizzata perdita del potere d’acquisto del denaro. Ma

l’aumento dei prezzi si può avere anche senza inflazione – segnatamente, quando è dovuto al rincaro di un fattore di

produzione, come il petrolio, che si ripercuote sui costi di produzione e di trasporto. Quindi, inflazione implica

aumento dei prezzi, ma aumento dei prezzi non implica inflazione.

Che l’aumento della domanda e del denaro circolante, a parità di offerta di beni, generi automaticamente

inflazione

L’aumento del denaro circolante e della domanda genera inflazione se tutti i fattori produttivi del mercato sono

completamente impegnati. Se, invece, essi sono in parte non impegnati e l’afflusso di denaro e domanda li fa mettere in

produzione, allora, aumentando l’output, non vi è, se non forse per breve tempo, inflazione, perché i beni prodotti in

più grazie all’aumento del denaro a disposizione copre e sovente supera l’aumento del denaro a disposizione. Anzi, per

attivare la capacità produttiva latente di un Paese, è sovente indispensabile immettere denaro aggiuntivo, con cui si

possano realizzare le opere necessarie a questa attivazione (miniere, infrastrutture, fabbriche, bonifiche, etc.).

Importante sarebbe che questo denaro immesso in aggiunta fosse denaro senza contrarre debiti che dovrà pagare

mediante imposizione di tasse. L’inflazione è causata, invero, da questo debito e da questo interesse, che altro non sono

che il guadagno del signoraggio, una tassa che l’economia del Paese paga ai banchieri in cambio di niente.

L’inflazione, precisamente, è data in buona parte dal fatto che le tasse che imprese e cittadini devono pagare allo Stato

affinchè lo Stato paghi a sua volta il signoraggio ai banchieri privati, costringono imprese e cittadini a domandare più

denaro, più credito, per sostenere l’uscita fiscale. E la massa di denaro generata in questo modo, cioè solo per pagare il

signoraggio, non essendo coperta da beni realmente esistenti, ha effetto inflativo.

27

Che la mancanza di denaro attuale sia dovuta all’esigenza di risanare i conti pubblici o a misteriosi fenomeni di

macroeconomia difficilmente spiegabili

Questa è una delle principali mistificazioni che i mass media sono impegnati a diffondere per conto dei loro proprietari.

È una assoluta bufala. Il risanamento dei conti pubblici è possibile solo se lo Stato smette di prendere il denaro a

prestito o a pagamento dalle Banche Centrali e ricomincia a emetterlo in proprio. Al contrario, le balorde politiche

finanziarie ed economiche dei governi non fanno altro che deprimere i consumi, gli investimenti, l’economia – quindi

anche il gettito fiscale. Lo riprova la circostanza che il governo Berlusconi bis si scontra col fatto che le previsioni di

gettito fiscale della legge finanziaria per il 2005 erano basate su un aumento del p.i.l. dell’1,2%, mentre non vi è alcun

aumento reale, sicché il gettito fiscale risulta minore del previsto, quindi si amplia il deficit di bilancio. La mancanza di

denaro attuale è la normale fase di accaparramento che le banche usano da anni per appropriarsi tutto ciò che possono,

poiché i cittadini non hanno i soldi per pagare i debiti. Il ciclo normale è: boom economico, crisi, deflazione,

stagflazione, guerra, distruzione, ricostruzione, boom, crisi, etc. etc.; tale ciclo è causato dal solito debito pubblico e

dalle banche creatrici e prestatrici del denaro, che ci legano in una corsa crescente verso il baratro. Aogni ciclo le

banche diventano più ricche in rapporto alla popolazione e più potenti in rapporto alle istituzioni democratiche.

Quanto bene i privati proprietari delle banche investono i soldi derivati dalle tasse

Marco Saba risponde a chi gli chiede cosa c’è dietro alla manovra per cui in questo giorni una banca spagnola vuole

comperare la BNL, Banca Nazionale del lavoro. Le cifre in ballo sono alte, si parla di 7 miliardi di Euro:

"Molto semplice. Se è vero che Banca d’Italia prende 147 milioni di euro al giorno di signoraggio, BNL come socia ne

prende il 2,83%. Con semplici calcoli aritmetici si può capire in quanti giorni il Banco Bilbao y Vizcaya rientrerà

dell’investimento di 7 miliardi di euro dell’OPA. Rientrerà in 1688,61 giorni, ovvero in 4.74 anni".

28

Che la Banca Centrale Europea (BCE) sia un organo pubblico che aiuta il commercio nell’Europa La BCE è diventato

un organo centrale totalmente privato, unico responsabile dell’emissione di denaro (articolo 117 Maastricht), totalmente

indipendente dall’influenza delle Nazioni Europee, e il suo esecutivo viene eletto dai misteriosi padroni, non certo dai

cittadini. I singoli Stati non possono intervenire con le loro banche in caso di difficoltà legate all’EURO. LA BCE è la

sola a poter stampar denaro e può farlo dal nulla, senza riserve di nessun tipo e metterlo in circolo regolandone la

quantità secondo proprie decisioni insindacabili. L’offerta di denaro e le condizioni di questa offerta, nei Paesi

dell’Eurozona, sono in balia della BCE, arbitro assoluto e sovrano in quanto a questo potere, ma proprietà perlopiù di

capitale privato in quanto ai suoi azionisti. Capitale privato che, attraverso di essa, si è organizzato per dotarsi di un

potere inaudito e unilaterale sulle economie, quindi sulle sorti dei popoli dei Paesi aderenti. Capitale privato che, in

questa sua posizione, porta avanti la tradizionale strategia già denunciata da Thomas Jefferson (v. pag. 128), basata sulla

creazione di crisi economiche strumentali a un crescente indebitamento verso se stesso delle nazioni e degli Stati – nel

nostro caso specificamente sotto il pretesto del risanamento finanziario, che maschera una pianificata demonetizzazione

del mercato. Insomma, la BCE ha in mano l’economia europea, ma è un organo privato il cui interesse è giustamente

quello dei soci, e non quello dei cittadini europei. Come hanno fatto gli Stati Europei a mettere il sangue della loro

economia, il denaro, in mano a gente così spregiudicata? Quali governanti e capi di stato si sono prestati a questa

operazione? I loro nomi si possono leggere in calce al trattato. Il premio Nobel per l’economia Franco Modigliani, in un

articolo su Il Tempo del 22 Ottobre 2000, stigmatizzava come segue la condotta della BCE: "Non è pensabile che una

Banca centrale isolata, che non ha alcuna responsabilità né obbligo di spiegare quello che fa, possa continuare a

creare disoccupazione, mentre i governi stanno zitti". "Il vero limite della Bce è quello di non capire qual è il problema

dell’Europa: dovrebbero lasciare andare l’inflazione – che non c’è e che non conta – e concentrarsi invece su come

dare forza agli investimenti". Ma non lo farà mai, amenoché "l’autorità eletta abbia un’influenza decisiva sulla politica

della Banca Centrale". Accanto alla crescita dei prodotti interni dei paesi europei, vi è una sproporzione incredibile fra

potere d’acquisto incamerato dalle banche, la situazione economica della popolazione e quella delle banche.

In Germania ad esempio, dal 1959 al 1999:

il P.I.L. è aumentato di 18 volte,

il debito dei cittadini di 51 volte, e

la ricchezza delle banche di 81 volte36.

34. (ref."Money, Banking and the Canadian Financial System", di H.H.Binhemmer).

35. (ref. "Geld ohne Zinsen und Inflation", di Margrit Kennedy 2003).

29

Legge della domanda e dell’offerta: un bene costa tanto più, quanto più forte é la sua domanda e quanto più raro è quel

bene: se sul mercato viene immesso più petrolio, o se la richiesta di petrolio cala, il prezzo del petrolio diminuisce; e

viceversa.

Inflazione: si ha, in base alla legge della domanda e dell’offerta, quando la quantità di denaro circolante (cartamoneta,

crediti) aumenta troppo rapidamente rispetto all’aumento dei beni disponibili sul mercato, e ciò fa salire il prezzo dei

beni.

Euflazione: giusto denaro a disposizione del mercato rispetto alle merci disponibili e agli investimenti da farsi: ciò

mantiene costante di solito il costo dei beni, ma soprattutto consente una costante crescita degli investimenti, quindi della

produzione e della ricchezza.

Deflazione: all’inverso dell’inflazione, si ha quando il denaro disponibile sul mercato è insufficiente rispetto alle merci

disponibili e al bisogno di fare investimenti: questo abbassa di solito il costo dei beni, ma induce anche a produrne meno.

Stagflazione: feroce inflazione con profonda recessione (crisi delle vendite)

Bancario: della banca, per esempio "Assegno bancario", "impiegato bancario"

Banchiere: proprietario di Banca, tutti quelli che hanno azioni di banche

Debito pubblico: più propriamente debito con Bankitalia e ora con la BCE; somma degli utili dovuti al TUS sulle cifre

erogate negli anni.

Moltiplicatore bancario: rapporto tra riserva frazionaria e impegni consentiti. Se il rapporto è 1/50, il moltiplicatore è 50,

ovvero la banca può fare credito 50 volte il denaro che possiede chiedendo interessi su 50 volte il "capitale proprio". In

concreto, sul denaro che tu depositi, la Banca paga a te interesse dell’1% una sola volta, mentre lo presta 50 volte all’8%.

Quindi dà interesse passivo di 1 e incassa interessi attivi di 8x50 = 400 sulla medesima somma!

Riserva Frazionale: la quantità di denaro che la banca può imprestare, ovvero con cui può fare aperture di credito rispetto

al denaro che possiede (e per un’irregolarità finanziaria essa risulta proprietaria del denaro che depositate sui vostri conti

e libretti !!! )

Governatore della Banca d’Italia s.p.a.: l’Amministratore delegato della stessa: il nome "governatore" serve a far

credere che abbia a che fare col governo. Il che è falso.

La Proprietà privata è il diritto di godere e di disporre di una cosa in modo esclusivo nei limiti previsti dalla

Costituzione. Il posesso invece è uno stato di fatto corrispondente a una situazione di diritto (come già detto)

Definizione economiche basilari; Keynes vs. Gesell

30

Signoraggio: è il guadagno realizzato dal soggetto (re, governo, banca centrale) attraverso l’emissione di nuovo denaro,

ed è pari al valore facciale (ad es., $ 100, 10) meno il valore dell’oro contenuto nel denaro medesimo, meno il costo per

coniare o stampare il denaro. Ad es.: se la Bank of England emette una moneta aurea del valore facciale di 100 Sterline,

ma contenente oro per sole 30 Sterline, e con una spesa di 10 pence per la zecca, il guadagno di signoraggio è 100 – 30 –

0,10 = 69 Sterline e 90 pence. Poiché oggi il denaro non contiene oro, ma è fatto di carta o di impulsi elettronici, e non è

coperto da riserve auree, il guadagno di signoraggio è praticamente il 100% del valore del denaro: su 100 Euro che

emette, la Banca Centrale Europea guadagna di signoraggio praticamente il 100%, e non paga tasse su questo guadagno.

TUS, o Tasso di sconto: guadagno della BCE sul denaro da lei erogato. La cifra è calcolata sul valore del denaro,

stampato o elettronico, che la BCE eroga. Se ad esempio nel 2004 il TUS era 2.5%, e la BCE ha erogato 1000 miliardi di

Euro, la cifra richiesta ai cittadini per il servizio di erogazione di quel lotto erogato è di 25 miliardi annui, per tutti gli

anni a venire, a cui si aggiungono le % equivalenti dei lotti del 2003, 2002 etc. Tale valore viene deciso in modo

totalmente autonomo dalla stessa BCE; ovvero colui che presta, decide anche a quanto presta.

Usura: l’azione di prestare denaro a fronte di un interesse da pagarsi per l’uso di quel denaro; oggi si parla di usura solo

se il tasso di interesse è molto alto, ovvero Rispetto alla media dei tassi di piazza.

"Banca d’Italia": nome improprio: il vero termine è: "Banca dei Banchieri e delle

Assicurazioni d’Italia"

La Costituzione è l’insieme delle leggi fondamentali di uno Stato, ovvero le leggi che sono state accettate come base

dello Stato stesso al momento della sua creazione. La Costituzione Italiana risale al 1948 ed è è formata da 139 articoli

.Tutte le leggi emanate successivamente devono essere conformi alla Costituzione, pena l’illegittimità di esse, sancita da

una apposita Corte, detta Corte Costituzionale. Alcune di tali leggi fondamentali sono un sine qua non dell’essenza dello

Stato italiano: ad esempio, il diritto al lavoro, la forma repubblicana, la proprietà privata. Eccezionalmente la

Costituzione può essere modificata tramite un processo detto di revisione costituzionale, appositamente previsto.

Lo Stato è un insieme organizzato di persone, insediate o meno su un territorio, che si danno un ordinamento giuridico e

che non riconoscono nessun altro organismo superiore a sé.

31

Deposito bancario: o irregolare, il risparmiatore dà i soldi alla Banca, che ne diventa

proprietaria e li usa, col solo dovere di restituire una pari somma al cliente quando la

richiederà. Ossia, diventa un prestito, un mutuo sotto le mentite spoglie di deposito.

Deposito vero: o regolare, tu lasci a me in deposito supponiamo un quadro o un gioiello o

l’automobile affinchè io lo custodisca. Durante il deposito, rimane di tua proprietà e alla

fine te lo devo vendere.

Il punto centrale è che le banconote tesaurizzate fruttano alla banca, e molto, grazie al sistema della

riserva monetaria / moltiplicatore bancario. Mentre al cittadino o imprenditore normale NOJ fruttano, anzi si

svalutano.

Anomalie bancarie e imbrogli terminologici

32

Come dovrebbe essere.

Notare che i Beni dello Stato rimangono intatti, ed i Cittadini ricevono affidato del denaro per fare gli

scambi commerciali. A bocca asciutta Bankitalia &co.

1 - Un dipartimento del Ministero

dell’Economia stampa liberamente

le banconote e conia le monete

Euro, diciamo 100 miliardi (Euro

100B) con spesa irrisoria; li

VENDE al Governo, e percepisce

il costo tipografico per il servizio.

Li riceve poi eventualmente in

gestione, (ma perché no un’altra

banca, se costa meno e fa meglio il

servizio?) e li impresta ai Cittadini

a TUS zero o negativo, gestisce i

dati a computer, verifica le frodi

etc…. per Euro 0.1 B all’anno su

cui deve ovviamente pagare le

tasse.

Valorizzazione dei

Beni dello

Stato

2 - Il governo incarica Bankitalia o altro ente

competitivo a creare i denari che valuta

opportuno. cercando di mantenere la quantità di

denaro circolante adeguata alla merce

disponibile. Evita in tal modo inflazione e

deflazione: mira all’Euflazione. Investe in

opere pubbliche. Paga i dipendenti statali con i

denari creati. Iscrive al passivo del proprio

bilancio le spese tipografiche corrisposte alla

tipografia qualunque sia, al passivo le somme

utilizzate per investimenti ed all’attivo

i beni creati. Così aumenta il valore dello

Stato.

Euro 100 B

Euro 0,001 B

Le tasse non sono necessarie: vengono

tassati i beni a monte, non i redditi a

valle, con gran risparmio di

burocrazia, controlli, sotterfugi, leggi,

etc.

3- Le banche ricevono in uso a costo

zero il denaro, e lo imprestano all’1%

NON composito

BOT e CCT

33

Già in epoca tardo–rinascimentale gli Stati (regni di Spagna, Francia, Inghilterra), per le loro

spese di guerra, opere pubbliche etc., emettevano troppo denaro, troppi biglietti di stato, in

rapporto alle riserve auree che possedevano e ai loro introiti; perciò essi fecero ripetutamente

bancarotta, ossia insolvenza (parziale o totale, temporanea o definitiva, sul capitale, sugli

interessi o su entrambi) nei confronti dei loro creditori (banchieri toscani, genovesi, poi anche

tedeschi e olandesi). Successe allora, dalla fine del XVII secolo in poi, una vera rivoluzione del

sistema di potere e della struttura dello Stato, la quale configura lo Stato come oggi noi lo

troviamo. Successe, in sostanza, che le aristocrazie regnanti nei vari Paesi europei si allearono

con i banchieri creditori di questi Paesi, fondarono banche private in società con loro e

trasferirono in queste banche il potere sovrano di emettere denaro – potere che prima veniva

esercitato dallo Stato, dal Re. Lo trasferirono a queste banche in via quasi sempre esclusiva –

ossia queste banche divennero monopoliste dell’emissione del denaro e del suo prestito,

ciascuna nel suo Stato. La prima a sorgere, sotto la pressione del crescente indebitamento

dello Stato per le guerre in corso, fu la Bank of England, nel 1694, sotto Guglielmo III di

Orange; essa acquisì le prerogative suddette nel corso di pochi lustri dalla sua fondazione.

Che cosa sono le Banche Centrali?

34

Sistema Bancario Europeo

Un bel giorno, la Grande Finanza Europea decise di portare tutte le Banche Centrali Nazionali sotto la Banca Europea da loro

controllata, in modo da sottrarre i loro affari e maneggi a qualsiasi controllo democratico. Neacque così il Trattato di Maastricht,

che introduce anche i cosiddetti Criteri di Convergenza, che stabiliscono i requisiti dei Paesi che vogliono far parte dell’Euro, a

riguardo dei limiti dell’Inflazione, del disavanzo di bilancio, del Debito Pubblico.

Si costituì il SEBC, o Sistema Europeo Banche Cnetrali, con la seguente struttura:

BCE

SEBC;

in cifre, lapercentuale sull’utile da Signoraggio

BCN

BCN

BCN BCN

BCN

BCN 8%

92%

35

Dovrebbe costare quanto costa coniare monete, stampare banconote e mantenere il

controllo della valuta elettronica.

La stampa di una moneta da 100 Euro costa 3 centesimi, e la valuta messa in circolo nel

2004 potrebbe essere il 7% del PIL (1.400 Miliardi di Euro), ovvero 100 miliardi di Euro.

Di questi, sappiamo che solo il 2% è valuta stampata, il resto è valuta elettronica. Per cui il

costo di stampa di 2 miliardi di Euro in pezzi da 100 è di 600.000 Euro. Queste le spese

vive.

Per mantenere il controllo della valuta elettronica siamo generosi, e valutiamo la spesa

essere 1 milione di Euro.

Totale: Euro 1.600.000 = 0.0016 miliardi

Quanto costa mettere in circolazione 100 B di valuta?

uro 0.0016 miliardi (B)

36

Come mai?

100 miliardi spariscono subito dall’introito dei BOT e CCT dati in cambio degli uri;

I TUS di ogni anno moltiplicati per la somma messa in circolo quell’anno scadono diabolicamente ogni

anno; per pagarli lo Stato raggranella soldi con le tasse, che finiscono in tasca a Bankitalia privata……

Sommiamo tutti i conti richiesti da Bankitalia per gli anni precedenti, ed arriviamo rapidamente al

Debito pubblico attuale, ovvero 1.460 miliardi di Euro. Pagabili a rate. Con i soldi chiesti in prestito a

chi? A Bankitalia. Ma questo non genera un circo vizioso?

CERTO! E’ li che sta il trucco: indebitati in eterno, senza via d’uscita. Perché la banca centrale vuole

tutto il capitale, ossia tutto il denaro che ha emesso, più l’interesse. E dove si va a prendere il denaro per

pagare questo interesse? Dalla banca centrale, di nuovo, e a prestito. Così, non si finirà mai di pagare il

prestito iniziale.

Quanto ci fa pagare Bankitalia invece tale servizio?

uro 100.000.000.000 (100 miliardi) subito

T.U.S.x100.000.000.000 uro (uro 2.5 miliardi) tutti gli anni a venire

per sempre, per tutti i lotti emessi !!!!

37

Signoraggio primario

1 - Bankitalia S.p.A. stampa o

crea a computer (98%) Euro,

diciamo 100 miliardi (Euro 100B)

con spesa irrisoria. Amministr.

delegato: Fazio. Ex-Amministr.

delegato: Ciampi

2 - Per contro, il Ministero del tesoro

stampa o crea a computer BOT e CCT

per Euro 100 B, con spesa irrisoria. Il

Presidente della Repubblica attuale è

stato Governatore di Bankitalia S.p.A.,

con chiaro conflitto di interessi fra

l’incarico precedente e l’attuale

4 - Bankitalia e le banche associate

vendono BOT e CCT ai Cittadini; in

cambio ricevono Euro 100 B, che vanno a

pareggiare contabilmente i 100 B creati

dal nulla. Ma dove finiscono?

5 - I ricavi della vendita dei BOT e

CCT, (4% circa), li paga lo Stato dopo

ever incassato l’equivalente in tasse:

una partita di giro, in quanto torna ai

cittadini quello che prima ha preso a

loro, o crea altri debiti con Bankitalia,

indebitandosi con nuovi interessi

eterni. Lo Stato prende con le tasse i

soldi per pagare il TUS di Bankitalia;

se non riesce a mungere abbastanza i

cittadini, vende beni di Stato (l’Altare

della Patria, le spiagge etc,) che

vengono comperati da "privati" che

sono sempre gruppi di banche e

assicurazioni facenti capo a Bankitalia.

Così il ciclo è conlcuso: il cittadino è

derubato, e lo Stato svenduto.

6 - In più, Bankitalia chiede allo Stato il TUS (2.5%

circa) sul denaro scambiato. Lo Stato paga 2.5% di

TUS + 4% dividendi BOT e CCT = 6.5% all’anno

per tutti gli anni a venire e per tutti gli anni passati

sui denari della tipografia di Bankitalia e sui BOT

scontati da Bankitalia. La somma di ciò (dal

dopoguerra in poi) dà il Debito pubblico, Euro

1.450 B, debito dello Stato con i Banchieri di

Bankitalia.

3 - Bankitalia "sconta" al Ministero del

Tesoro Euro 100B in cambio di BOT e CCT

del valore di Euro 100B. Contabilmente,

Bankitalia mette 100 B in uscita. (!!)

Beni dello

Stato

Cittadini

Utile. BOT 4%

Euro veri 100 B

Utile dei BOT

Debito "Pubblico"

Privatizzazioni

TUS 2.5%

dal 1948 a oggi

(debito "pubblico"

1.450 B)

AntoMic

S.I.M.

Banche

Commerciali

Tasse

Cayman

Islands?

Dipendenti statali,

Opere pubbliche

Deflazione monetaria

BOT

In blu: BOT e CCT

In rosso: uro

In marrone: Tasse

38

Signoraggio secondario

Cittadini

Le banche socie di Bankitalia creano dal nulla e screano a

piacere denaro che imprestano ai cittadini arricchendosi

dell’interesse e dei beni sequestrati per insolvenza.

Riserva frazionale 2-8%

0.01%

10%

Moltiplicatore bancario: rapporto tra riserva frazionaria e impegni consentiti. Se il rapporto è 1/50, il moltiplicatore è 50,

ovvero la banca può fare credito 50 volte il denaro che possiede chiedendo interessi su 50 volte il "capitale proprio". In

concreto, sul denaro che tu depositi, la Banca paga a te interesse dell’1% una sola volta, mentre lo presta 50 volte all’8%.

Quindi dà interesse passivo di 1 e incassa interessi attivi di 8x50 = 400 sulla medesima somma!