ALCUNE RISPOSTE ALLE NOSTRE EMAIL

Perche' ci vuole coraggio per dire che ci hanno fregati ? E non da oggi che la cosiddetta sinistra e' al "governo" per governare e fare comunque leggi che non mi aiuteranno mai, anche se sono ragazza madre, divorziata con il problema del mutuo da pagare e alla quale fra dieci g staccheranno il gas perche' non puo' pagarlo !!!!!  chi li vado a chiedere 600 euro per saldare la bolletta la presidente della Repubblica oppure a Mastella oppure a prodi oppure al Santo Padre che come si dice condanna l'aborto ma non solo lui e cosi' se sei cattolica hai pure il male ad abortire e un'altra bocca da  sfamare in nome di Dio e' salva ? Se volevi questa risposta sorella oppure compagna come preferisci essere chiamata ? (Io ho rinunciato da tempo a farmi chiamare compagna non foss'altro per le fregature che mi hanno da sempre dato i compagni) ho sempre lottato e continua a farlo ma nessuno mi si fila , per i miei diritti per poterli ottenere e sempre da sola e in proma fila !!!!! Ora ti sluto sorella un abbraccio

Marina

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La quinta colonna ha finalmente mostrato il suo volto.
Dopo il ricatto di una finta richiesta subdola e disonorevole che
sapeva impossibile da accettare, e che se fosse stata accettata
avrebbe comunque infangato inammissibilmente la dignità del governo.

La crisi della politica italiana è la crisi di un sistema fondato
sull'incongruenza di un consenso formale e provvisorio, che nasce dal
fittizio dei sensazionalismi del momento, dagli effimeri bisogni
costruiti da chi, sull'assuefazione a tali bisogni, conta per creare e
sostenere il proprio potere e i propri interessi.
Nell'assurdo per cui la gente, la popolazione stessa, titolare
nominale della decisione e del potere, dimostra apertamente di non
avere alcuna fiducia nella politica, ovvero nel risultato delle
proprie stesse decisioni elettorali, mostrando di preferire piuttosto
la guida e il decisionismo autocratico delle figure carismatiche di
turno disponibili, siano esse un Papa o un Berlusconi.
Il miserevole spettacolo di una classe dirigente che, più che
all'obbiettività della ragione, preferisce affidare le proprie
decisioni alle indagini di opinione, all'ansiosa e affannosa
consultazione degli oracoli autoreferenziali delle mode e delle
tendenze da "happy hour".
Compito di una politica responsabile e consapevole è oggi la presa di
coscienza di questa evidente contraddizione e la ricerca, teorica
dapprima e concretamente costruttiva poi, di nuove forme di
rappresentanza e di governo, forme più efficaci ed autorevoli, più
consone alla effettiva natura e condizione della società attuale.
Si richiede coraggio, il coraggio della consapevolezza che sola può
nascere dall'osservazione spregiudicata ed obbiettiva di quanto ci
circonda, il coraggio e la spregiudicatezza di trarne le conclusioni e
di assumersene la sostanziale responsabilità.

Roberto Amato

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Sulla Campania ne so abbastanza (sono italiana anch'io! E da sempre molto attenta a decodificare la realtà) da poter dire che sono veramente stufa di considerare che la gente non possa ribellarsi alla camorra (se preferisci, chiamala pure in un altro modo; ma non cambia la sostanza). Ci si è ribellati con il sangue alle più tremende dittature! Negare, poi, che esista (ma questo vale non soltanto per la Campania) una cultura mafiosa significa intestardirsi a non voler analizzare seriamente la società in cui viviamo. Perché si ha generalmente questo rifiuto? Perché si continua a pensare che la "gente" non possa ribellarsi a nulla? Perché si giustificano i comportamenti delle persone con la sempiterna storia 'la gente ha paura di parlare e di agire "contro"'? Tra l'altro, se è vero che non ci si può ribellare, in cosa consistono queste (o altre) proteste? Ma ci stiamo davvero prendendo in giro? La "monnezza" - altamente o mediamente inquinante che sia - la produciamo tutti (oppure vogliamo arrivare ad affermare che i campani vivono di aria, magari anche pura???). Ne siamo sommersi tutti. Che poi i rifiuti tossici vengano "preferibilmente" trasportati nei luoghi più poveri e impoveriti del mondo non è una novità. Parliamo, però, allora dell'Africa...   I compagni - quelli veri - ritengono che, per esempio, assumersi le responsabilità sia fondamentale nella vita. E, infatti, anche in Campania ci sono coloro (pochi!) che lo fanno. Senza vittimismi.     Riguardo a Grillo, che viaggi a destra da sempre non mi risulta. Ma non è questo il punto... Continuo a ritenere che non si possa responsabilmente (a proposito di responsabilità) dire che parlare di libertà di informazione e rifiutare un'intervista siano due cose in evidente contraddizione.  

Saluti. Alessandra

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CHI SONO I PEGGIORI E I MIGLIORI GIORNALISTI ITALIANI E PERCHE' ?  una domanda che se mi avessero fatto durante il mio percorso universitario di Economia (e Politica, 45 anni fa) mi avrebbe fatta saltare sulla seggiola e lasciato l'esame in corso. Ero ad Economia a Bologna e c'erano tra i docenti economisti, politici, giornalisti,  notissimi e di qualunque tendenza politica, malgrado quello che si andava allora dicendo che Economia era solo Rossa.... perchè ci vuoi sempre imbrigliare con tali domande? tanto dovrei dire e tanto vorrei dire e non dire...
Ho appena finito di ascoltare l'intervista ad Alessandro Gilioli e quello che dice mi trova completamente consenziente.


La libertà di stampa, di INFORMAZIONE  VERA, è un diritto dovere di un cittadino.
Esistevano anche allora, quando andavo all'Università, le sovvenzioni da parte dell'Ente per la Carta, esistevano le imposizioni sul reddito dell'editoria, eccetto per quella scientifica che viveva di quote sociali di iscritti alle Associazioni, di contributi CNR e non poteva fare pubblicità, se non recensioni di nuovi testi scientifici. Credo che le cose non siano cambiate nel complesso per l'editoria pulita. La cosa che mi fa urlare sono tutti i falsi giornaletti dei falsi giornalisti editi da gruppuscoli partitici di varie tendenze, giornaletti dove si parla di nulla se non di un partito da parte della moglie, del figlio, della figlia di quel Tal Politico che ne risulta magari Direttore ir-Responsabile.

L'Informazione tutta deve essere alla portata di tutti, che sia politica, scientifica, religiosa, filosofica,...magari di pasticceria (abito in Inghilterra e credo che gli stessi inglesi non sappiano quali paste la Regina mangi a colazione ed io l'ho imparato dall'intervista di Gilioli...mi sorge il dubbio ha detto il nome delle pasterelle?) Direi che c'è da distinguere tra informazione su carta e informazione televisiva ( quella su Internet se uno sa navigare e ragionare è tantissima): i giornali sono tanti e comunque molti pubblicano anche su Internet e quindi in un modo o nell'altro l'informazione arriva, le televisioni....brutto tasto , esiste l'oligarchia o quasi nei telegiornali. Per certe reti e per una in particolare saprei ogni giorno dirti l'informazione prima che il Suo Direttore ( non facciamo nomi per carità, l'avevo promesso) apra a bocca e per fortuna che ora si è un po' limitato con le sue Vallette.... Su questo Canale esistono comunque una rubrica di satira e un programma a tarda sera di critica e confronto che penso valga la pena ascoltare....ma mi sorge il dubbio non saranno anche quelle un pastrocchio per darla da bere ai soliti benpensanti e far loro voltar gabbana in quanto avvicinabili solo in quel modo? Ciao a presto

Angela Bonora

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Bassolino, Jervolino: jatevenne int'o chiusino! Sindaco, Governatore: ce vò o' termoconvertitore:   mo' ce simm' sfastiriate de sti' storie ca cuntate:   Bassulì, miettete scuorno, tu t'avisse levà a' tuorno: c' hai  futtuto sti miliune e ci 'abbrucian ' e' marune:   ma qua' Sodoma e Gomorra, si tu o' Boss d'a  Camorra!     Co' Rusetta, capa e' pezza  ve  jettasse int'a munnezza!   Ma facitece o' piacere: chiste nun so' fatt'e ajere: stu'  prubblema so vint'anne ca o' tenimmo tutte quante:   cu sti' tasse ca pagammo ca o' vero nun c'ha fammo!    Co e'  renare ca so asciute sta Camorra s'è pasciuta: lloro teneno a ricchezza, nuje tenimmo sta munnezza   ch'è arrivata o' terzo piano: jesce fora, e  stienn 'a mano ca tu o' vero a può tuccà senza manco t'abbassà...   Dice: "adda passà a nuttata"... ma mo' arriva a' Forza Armata: e, pe nun caccià renare so arrivate e' militare: via e' pistole, via e' fucile e pigliate sti badile pe spalà sti tunnellate de munnezza accumulate...   I', però, nu regalino c'ho facisse, a Bassulino: nu' quintale, o' cchiù fetente, c'ho purtasse, overamente, proprio annanz'a porta e' casa:   accussì ca quanno trase, co sta puzza sott' o nase se ne va una botta  'nterra e capisce ca' sta guerra   e' na cosa seria assai: stammo tropp' mmiez' e' guai: e nu' poco de diossina a vulesse  dà  a  Rusina:   si se spartono o' putere pure chist'  anna tenere...   Dint'all'inceneritore, o termoconvertitore, ecoballe, spazzatura, sti rifiuti d'a natura, nuje l'avissimo jettà, senza manco ce penzà....   ma nun basta o' monnezzaro: ce vulesse San Gennaro!  

  Amelia Nicolini

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Scrivo profondamente sfiduciato perché di cose sostenute da associazioni e comitati apolitici, semplici cittadini che osservano quanto accade nel resto del mondo civile, a proposito del disastro spazzatura in Campania, ma soprattutto a Napoli e Caserta, quali raccolta differenziata, separazione secco-umido, drastica diminuzione della produzione di imballaggi, consorzi di conferimento di vetro e plastica costituiti da commercianti e imprenditori con bonus fiscali, nessuna istituzione locale si preoccupa, ma anche la stampa sembra sorda per la maggioranza, tranne frange, a quanto sostenuto. Da quando è scattata l'emergenza, l'ultima di varie, nessuno più di tanto si è preoccupato ,nemmeno le grandi associazioni ambientaliste. A Napoli la Raccolta Differenziata è una parola araba, quasi nessuno la fa, nessuno la controlla, nessuno la sollecita. Non esiste assolutamente nessun piano per commercianti e imprese. E quel che si fa lo si fa male, senza criterio e in maniera saltuaria ed occasionale. Queste le verità, ma a chi interessano? Non certo a chi ci guadagna col trasporto di immondizia in Germania!    

Antonio di Gennaro

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Cara Luana, molte le cose vere nella tua sottostante nota...LA "CASTA" DEI
GIORNALISTI VA AZZERATA...senza alcun dubbio...E VA INTRODOTTO NEI GIORNALI
IL "DIFENSORE DEI LETTORI" ...ma nessuno ci sente...non ci sente l'
establishment editoriale ( editori e giornalisti...) Ma la "casta" riguarda
soprattutto i giornalisti dei grandi giornali ( Corsera,Repubblica,La
Stampa, il Messaggero, il Sole24Ore,ecc.) per non parlare dei giornalisti
Rai e Mediaset...Guarda che cosa é successo a Gianni Riotta...si é
"trasformato" da quando é diventato l' "onnipotente" direttore del TG1...E'
diventato AUTOREFERENZIALE, SI LODA E S' IMBRODA...appare in camicia e
cravatta "casual"...assume l' aria del "saccente", disquisisce e fa vedere
di essere BRAVO ad ogni costo...
Siamo messi male...Per contro ci sono centinaia di giovani giornalisti,
disoccupati, precari, che prendono qualche euro a pezzo ( se gli va bene...)
e che,di fatto, sono dei "poveri disgraziati" in cerca di...fortuna e
raccomandazioni...
Il giudizio su Daniele Luttazzi e sulla trasmissione a LA7 é assolutamente
NEGATIVO...E' un programma SPAZZATURA...E non vale parlare con una
volgarità, che non fa scandalizzare, ma che fa SCHIFO...E Luttazzi pare che
faccia questo per fare aumentare gli ascolti...
A presto,


Raffaele

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come hai ragione ed io che sono un uomo occidentale,mi vergogno di essere tale e di più ancora mi vergogno perchè sono bianco,perchè oltre tutto,chi ha distrutto e distrugge tutti i diritti di tutte/i ancor di più è questa evoluzione della razza (come sono detti i bianchi),che più di evoluzione trattasi di infamia e comunque io sono felicemente sposato con una afro brasiliana e quello che mi rende più felice è che mia moglie è come si sente e ti dirò che alle volte mi fa sentire un vero idiota,ma è quello che in pratica molte donne dovrebbero fare un pò di più con noi uomini,perchè in fin fine siamo soltanto un valore aggiunto alla vostra esistenza,pensa che mia moglie mi ha fatto capire delle cose anche sulla vostra sessualità,che ignoravo totalmente, come per esempio il vostro raggiungere l'orgasmo che non è un tantino,ma un abisso differente dal nostro e pensa ti dirò,che da quando facciamo un pò per uno,debbo dirti che fare all'amore è diventato più complesso per me ed all'inizio ci sono stati anche litigi per questo e perchè dico io?Perchè la componente egoistica dell'uomo voi donne la dovete debellare con la forza,perchè con la forza oggi come ieri vi impongono il nostro punto di vista senza obiezioni ed allora a costo di farci masturbare tutta la vita questa battaglia  o guerra che sia io ve l'appoggerò,perchè è l'ora di finirla con la barbarie e l'idiozia che mi rende schiavo di un'omologazione.

Baci Giuliano
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Ciao sono d del mfpr
Io a 15 anni ho subito uno stupro e per ben 12 anni sono stata sposata con
un uomo dal quale ho ricevuto altrettanta violenza fisica ma soprattutto
psicologica.
Sono andata via da casa portando via solo le mie poche cose personali, senza
un soldo (me li aveva tolti) ma così mi sono salvata, forse dalle sue
grinfie!, in caso contrario non so che fine avrei fatto.
L'oppressione accumulata è esplosa in rabbia, in ribellione che oggi sto
cercando di rendere utile lottando.
Sono organizzata nello slai cobas per il sindacato di classe e come donna
lavoratrice aderisco al movimento femminista proletario rivoluzionario.
La violenza sessuale è il frutto marcio della società capitalista e
imperialista in cui viviamo (non una mera questione di ordine pubblico!) che
attaccando instancabilmente le donne e i loro diritti (attraverso i governi,
la Chiesa...) crea un clima da moderno medioevo per riportaci indietro e
mentenerci in uno stato costante di subalternità.
Occorre organizzarsi per lottare per contro questa società.


saluti di lotta
d

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apprezzato e condiviso il tuo messaggio riguardo l'analisi sulla violenza alle donne. Purtroppo a volte la violenza è mascherata da un falso perbenismo, a tale proposito t'invio questo racconto :

"Uomo perbene"

Sono settimane mesi,che i giornali, i telegiornali ci avvisano dell’invasione di uomini-mostri.

Mostri che rubano, uccidono, stuprano.

Discussioni e chiacchiere alimentano ancor di più la paura.

Sono fortunata; non ho visto né incontrato nessun mostro.

Ricordo le parole di un apologo orientale:

Un saggio, guardando da lontano dice:

Vedo una belva avvicinarsi!!

Poco dopo, osservando la medesimi figura esclama:

Vedo un uomo venirmi incontro!

Ho incontrato lavoratrici -badanti ucraine e moldave; operai albanesi e rumeni, venditori magrebini marocchini, tunisini, ristoratori cinesi…  ho visto solo persone …nessun mostro… sicuramente la  mia è solo fortuna!

Ho conosciuto “l’uomo per bene” rispettabile, discreta istruzione, buona posizione socio-economica.

“L’uomo per bene” inizia con " i ti amo e i ti adoro",  in seguito urla insulta, impartisce ordini: alla fine: violenta e picchia!

La disgraziata è votata al silenzio se osa parlare rischia una denuncia per calunnia, “l’uomo per bene …ha il potere”... se coraggiosamente la sua compagna si ribella dai soprusi e violenze domestiche è etichettata: bugiarda , puttana, psicotica….Mostro di donna!

“L’uomo per bene”si auto-assolve  legittimato dal potere conferitogli dalla sua posizione sociale e di genere, può permettersi l'oblio e la non-responsabilità delle sue azioni ... tanto lui è UN UOMO PERBENE.

un abbraccio

ciao

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toccare con mano come questa violenza continui imperterita
a proliferare contro voi donne esattamente come in quei secoli che
giustamente sono stati chiamati bui. Io trovo asurdo che una donna non possa
girare sola di notte, che debba misurare le parole altrimenti..., che non
possa "scopare" senza essere tacciata di mignotta, che non possa recuperare
il suo "io" senza essere bistrattata ovunque e dovunque.

O sante o altro,
non c'è via di scampo. E tutto questo non ha niente a che fare con la realtà
femminile. Cosa siete veramente voi: devo dire che pur essendo maggiorenne
da qualche anno ancora non lo so completamente e forse non lo saprò mai
perchè il vostro io, la vostra personalità è stata per secoli e secoli
plasmata a nostro uso e consumo con il risultato che di voi sappaimo ben
poco e molti, tanti ne hanno paura e vi considerano solo una "fica" da
utilizzare. Sto usando volutamente parole forti perchè sono quelle che si
adoperano normalmente nei vostri confornti da parte  di tutti. Detto questo
io, ovviamante, non sono asessuato, lo posso garantire. Se una bella donna
mi incrocia la strada la guardo, eccome. Se la camicetta è scollata, la
guardo, eccome, ma non mi sognerei mai di violentare una donna solo perchè,
per qualche strano caso della vita, l'ho trovata sola in un sottopassaggio
fosse anche nuda. Mi sembrano poche considerazioni ma che faccio mie anche
se non so se troveranno molti altri o altre a condividerle. Io dico sempre
che l'emancipazione vera della donna passa sicuramante per l'uomo ma con
altrettanta forza passa per la donna. Può capitare, e capita, che mettersi
all'ombra di un uomo, chiunque esso sia, è un ottimo scudo anche economico
quindi...


Se ci metteremo tutti insieme a combattere allora si che la battaglia si può
vincere anche se venti oscuri tingono il cielo di nero. ma come dice il
poeta oltre la notte c'è sempre un nuovo giorno...non mi ricordo chi l'ha
detto ma stasera lo dico io.

ciao, Marco

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Ho letto grazie all’inoltro di una mia amica la tua mail.

Sono considerazioni molto interessanti le tue, purtroppo sempre attuali. Alle elementari m’hanno insegnato che si dice figli per intendere la nascita di più maschi, figlie per intendere quella di più femmine e dulcis in fundo figli per intendere sia la presenza di figli maschi che di femmine. Allora nell’apprenderlo mi chiedevo indignata...:e io dove sarei sparita nel caso avessi avuto un fratello? Scomparsa? Eppure mi dicevo sarei stata sempre io, c’era un errore, dovevano pur presentarmi in qualche modo... non avevo nemmeno 10 anni, ci stavano insegnando solo i plurali dei nomi, ma mi ricordo come se fosse ora che non ci stavo e insistevo che sarebbe stato corretto dire tot figli e tot figlie, cosa costava e a chi? In quel momento senza accorgermene sperimentavo su me stessa che la cultura è maschia. Ora ho 34 anni. Così come ho tristezza a riportare che l’insegnante delle mie elementari era donna, ho la stessa pesantezza nel riportare che tante altre insegnanti, senza che nessuno glielo avesse chiesto, ci trasferissero il loro convincimento che gli uomini sono più capaci e riescono di più solo per questo.

Questo per quanto riguarda il mio benvenuto nel mondo dell’istruzione. Non persone capaci o meno capaci, ma più o meno brave o importanti per un solo fatto di sesso.

 

Come episodio recente e importante invece scelgo quello del referendum sulla fecondazione medica assistita made in italy.

In vista del tristissimo referendum abrogativo sulla fecondazione assistita feci una sorta di campagna pro abrogazione della proposta di legge. Anche qui rimasi a bocca aperta, dalla reazione delle giovanissime che lavoravano a tempo determinato presso la mia azienda; disinteresse totale, risate risatine risatelle. Sono rimasta senza parole, stavano quasi denigrando me, come se il problema fosse mio e gli stessi chiedendo un favore. Io le spiegavo che era a rischio la loro salute qualora loro o i rispettivi compagni avessero avuto delle difficoltà a concepire e la loro reazione è stata di disinteresse assoluto. Nessuna si è assentata da lavoro per andare a firmare o m’ha detto di averlo fatto il giorno dopo. Nessuna. Ed erano ragazze di 18/20 anni, coloro le quali dovrebbero pretendere quante più tutele e libertà di scelta possibili! Ed a parlarle ero io, di soli 10 anni di più, quale tipo di disagio le avrei potuto mettere? Non m’hanno fatto nemmeno mezza domanda... Le poche che sono riuscita a convincere ad andare sono state le più mature, al limite della pensione, le stesse che avevano ormai già sfornato figli a volontà e che magari vanno pure a messa. Anche lì reazione inaspettata. Totalmente. Sapevo infatti che fuori dalle chiese davano volantino per sabotare il referendum e poi a loro cosa poteva più interessare l’argomento? Quelle signore grassottelle invece mi dicevano, si hai ragione, ti prometto che ci vado appena esco. Io queste cose nemmeno le sapevo, ma di te mi fido e perciò ti credo. So bene che il prete su queste cose dice un sacco di stronzate.

 

Ecco il solo punto che vorrei sottolineare è l’atteggiamento generalmente pessimo delle donne riguardo questi argomenti, non riflettono per se stesse e anzi, molte combattono e parlano, per giunta come se la cosa non le toccasse minimamente, contro le altre che tentano di rivendicare anche per loro parità di diritti opportunità e libertà di scelta, che spero poi sfruttino comunque tutte, in ogni caso.

Spesso è più il non voler prendere atto della discriminazione in atto. Di pensare, come molti maschi, che le donne sognano tutte di voler fare le veline e si meritano i nomignoli che si prendono. Che se si vuole si riesce, per merito. Punto e basta. Che poi loro siano sufficientemente pigre da non aver mai sbattuto contro il muro per tentare di riuscirci è altra storia. Perché non è così. Cito solo l’episodio di un professore della mia università che alle donne non dava mai 30 perché erano donne, al limite 28... e chi ti scrive è una laureata in fisica. E cito il mio presente, con la percentuale di manager donne della mia azienda: 15%. Potrei citare una valanga di concorsi dove le donne vengono messe fuori e se vincono, perché per miracolo non vengono ostacolate (né aiutate), vengono accusate di togliere il posto a padri di famiglia. Per non parlare delle richieste di prestazioni sessuali. Spesso mi dico perfino: brava e coraggiosa chi riesce a stringere i denti per seguire il suo meritato obiettivo (e realizzarsi) e tira dentro altre donne. Pensa un po’ che arrivo a pensare... come con la mafia. Per combatterla bisogna starci dentro.

 

A volte quando penso alla mia condizione di donna (né lesbo, né madre, nè moglie), penso due cose: la prima che non credevo che sarebbe cambiato così poco dai tempi in cui ero piccola io. Anzi non pensavo fosse stato così essere donne adulte, non me lo sarei mai aspettato. Speravo davvero che quando sarei stata grande io si sarebbe detto tot figli e tot figlie, io stessa avrei cambiato la cultura della mia gente intorno. Non ci sono riuscita non ci riesco e sono pure stanca. Sempre la stessa minestra. Possibile che la cultura sia così lenta ad aggiornarsi? Resto stordita quando sento colleghi più giovani di me che dicono che le donne sono solo delle t... che se non lo sono è perché non possono. Dal loro punto di vista hanno solo questi esempi femminili importanti da citarmi, non ne conoscono altri. Non ti dico che fatica faccio per difendermi e per tacere cose che non conviene dire.

La seconda: che va bene gli uomini di merda, e tanti. Ma che sta a noi rivendicare spazio, pretenderlo quasi per legge e non perché siamo il secondo sesso o il sesso debole da tutelare. Io non sono a favore del concetto delle quote rosa, di più. Sono da sempre stra-favorevole ad una rappresentanza, per legge, che sia funzione della popolazione. Se in italia ad esempio fossimo al 50% donne, anche negli incarichi pubblici dovrebbe essere rispettata tale percentuale, che questa rispecchi finalmente la popolazione reale. Per legge. Punto e basta. È solo così che possiamo adoperarci per un cambiamento culturale. Imponendolo per legge.

 

Io non scrivo bene quanto te e mi sono pure dilungata troppo. M’andava però di provare a scrivere ad una donna che si sta battendo, su campi e in tempi duri, anche per me, complimentandomene. Volevo invece sottolinearti di insistere sempre sul fatto che dobbiamo essere protagoniste noi. Crederci per prime noi. Citare esempi femminili di tutto rispetto noi. Insomma di prenderci spazio proprio per ciò che ci contraddistingue. Di brutta gente, uomini e donne che siano, n’è da sempre pieno il mondo.

In ultimo, invidio così tante qualità degli uomini che come posso prendo lezioni!!!!

Se vuoi puoi rispondermi a questo indirizzo o prendere spunto da qualsiasi cosa che ho scritto, ingigantendola migliorandola o altro, se può servire...

Baci abbracci e in bocca al lupo!

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Egregi amici e amiche,
Penso che sia giusto rispettare una
sorta di "PAV CONDICIO", quindi, dar voce ad ogni punto di vista. Pertanto,
mi perdonate se mi prendo l'ardire di disturbarvi, sottoponendo alla vostra
gentile attenzione il seguente testo, trovato in rete. Per conto mio, faccio
presente che:
a) sono felicemente sposato (da quasi venti anni);
b) mi onoro dell'amicizia con una leader, non pentita (almeno non
del tutto)  del "nucleo storico" dell'ala dura del più estremisticamente
arrabbiato
anarco-femminismo rivoluzionario degli anni '60. Ripeto, non del tutto
pentita, ma che oggi si pone delle domande del tipo "abbiamo svincolato le
donne dall'autorità dei mariti, che, comunque, erano persone che le amavano,
per consegnarle nelle mani di autorità impersonali e fredde, tipo la classe
medica" (di cui la mia amica di cui sopra, oltre tutto, fa parte).
Tante cordialità


Raffaele Minimi

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Non ho potuto vedere e ascoltare la vostra intervista sul sito, ma mi fa piacere che finalmente nella "sinistra" qualcuno sollevi il problema della discriminazione sessuale che in certi popoli e tradizioni non solo viene tollerata o silenziata, viene anche detta a voce forte con orgoglio e in totale legalità.

Non è il mio problema, per fortuna, sono stata sempre bene attenta alla mia libertà e uguaglianza.

Spero che le donne si sveglino finalmente, soprattutto alcune di sinistra che non si rendono conto dei grandi passi indietro che sta facendo la cultura occidentale -che con tutti i suoi difetti per la donna risulta oggi, alla fine, la più evoluta- accettando comportamenti per la paura di essere segnati come "non democratici".

Scelte imposte ad una donna o a qualsiase persona con minacce da terzi non sono da rispettare, condotte violente che vietano diritti o recano danno fisico o psicologico non sono da accogliere in nome di una cultura multirazziale o della democrazia.

Non si può considerare la tradizione "cannibale" per esempio, neanche la tradizione di "donne sottomesse agi uomini" come ordina la legge in certe nazioni.

Certe abitudine culturale non vanno accolte, solo si accettano una rieducazione alla libertà e uguaglianza dovrebbero rimanere in queste terre.

Forze donne, ci sono poi tanti uomini che hanno le idee ancora più chiare di tante donne.

Buona fortuna.

Luzhonda.

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