giulietto chiesa -
megachip - franca rame - dario fo - giornale namir -
e tanti altri
che stanno aderendo al progetto :
CANALE
ZERO
Appello per una informazione libera
Cari amici e amiche, compagne e compagni di un'Italia che
non si arrende. Lo sfacelo della situazione e della
classe politica e una vera e propria emergenza
democratica impongono di rompere indugi e timidezze,
divisioni e recriminazioni.
Dobbiamo, in primo luogo, difenderci. E possiamo
contrattaccare.
Per farlo è ormai indispensabile dotarci di strumenti di
comunicazione di massa che realizzino un'informazione
democratica e che ingaggino una battaglia per la difesa
della democrazia e del Bene Comune.
Noi riteniamo che milioni di persone, in Italia,
aspettino questa proposta e siano pronti a sostenerla.
Ma farla richiede un impegno finanziario non
indifferente. Non vi sono partiti, sindacati,
imprenditori disposti a finanziarla. Se vi fossero
vorrebbero controllarla. Cioè non servirebbe allo scopo.
Quindi dobbiamo fare per conto nostro. Ciascuno di noi,
di voi, diventi editore e protagonista.
E' tra voi, tra i cittadini, che dobbiamo raccogliere la
somma necessaria per avviare l'esperimento. Che è
grande, immenso, ma che dobbiamo fare con gli spiccioli.
Un Davide contro i sette Golia. Ma non occorre avere
decine di miliardi di euro per fare una informazione
decente e libera. Anzi, i miliardi di euro sono proprio
quelli che la imbavagliano e la impediscono.
Noi riteniamo che lo si possa fare anche con una cifra
modesta di partenza. Per farlo occorre una struttura
organizzativa essenziale. Anche questa costa. Per
avviare questa macchina di raccolta è indispensabile
sapere in anticipo quanti siamo, quante persone e gruppi
sono disponibili.
Non chiediamo, per ora, denaro.
Chiediamo, a tutti coloro che sono disposti a versare
almeno 100 euro a fondo perduto, di comunicarci il loro
impegno, con una semplice e-mail, accompagnata dai dati
essenziali: nome e cognome, e-mail, luogo di residenza ed
eventuale recapito telefonico da inviare a :
giornale@namir.it
I dati raccolti resteranno riservati. Verranno resi noti,
nel corso dei tre mesi necessari per questa
"campagna di impegno", soltanto i totali, per
aree geografiche, con cadenza settimanale.
Al termine dei tre mesi valuteremo se esistano le
condizioni di partenza e, in caso affermativo, avvieremo
la raccolta del denaro. E useremo questi mesi per
definire tutti gli aspetti amministrativi, legali,
organizzativi necessari.
Il sito di riferimento per la "campagna di
impegno" sarà www.megachip.info che riporterà in maniera centralizzata
le informazioni essenziali. Ma coinvolgeremo una serie di
siti amici, di blog, di emittenti radiofoniche e mezzi di
comunicazione che vorranno appoggiare e diffondere il
messaggio della raccolta.
Le tappe
Stiamo definendo una redazione giornalistica che
lavorerà a tempo pieno, e i cui componenti avranno un
contratto di collaborazione regolare per lintera
durata iniziale del progetto: 18 mesi.
La redazione avrà un direttore, nominato da questo
collettivo e da un ampio gruppo di sostenitori, con
analoga, elevata professionalità. E che non avrà altri
vincoli che quelli di una corretta deontologia
professionale e quelli dettati da un semplice documento
d'intenti comprendente questi punti:
1) Difesa della Costituzione e della legalità
democratica.
2) No a ogni guerra.
3) Difesa dei diritti sociali e civili dei cittadini.
4) Difesa dell'ambiente e del territorio.
5) Difesa della laicità dello stato.
Prevediamo di definire, in base a una ampia
consultazione, un comitato di garanti, super partes,
scelti tra le personalità democratiche che godono della
fiducia generale per le loro qualità professionali,
culturali, scientifiche, di azione sociale. Il loro
compito sarà di verificare che queste impostazioni
ideali siano rispettate. A tal proposito vi chiediamo sin
dora di esprimere il nome di una persona che,
secondo voi, possa assicurare lapplicazione dei
principi di cui sopra.
Lindipendenza degli operatori sarà totalmente
garantita. Ogni fase della costruzione del progetto sarà
resa pubblica nel più totale rispetto della trasparenza,
attraverso strumenti di verifica diretta dei suoi
finanziatori. In primo luogo attraverso la Rete, ma anche
con una articolazione di comitati e di assemblee
nei territori.
Primi firmatari
Giulietto Chiesa, don Aldo Benevelli, Anna Maria Bianchi,
Caparezza, Sergio Cararo, Franco Cardini, Paolo Ciofi,
Tana de Zulueta, Arturo Di Corinto, Laura Di Lucia
Coletti, Claudio Fracassi, Luciano Gallino, don Andrea
Gallo, Udo Gumpel, Sabina Guzzanti, Serge Latouche, Lucio
Manisco, Gianni Minà, Roberto Morrione, Diego Novelli,
Moni Ovadia, Riccardo Petrella, Carlo Petrini, Lidia
Ravera, Ennio Remondino, David Riondino, Roberto Savio,
Antonio Tabucchi, Gianni Vattimo, Vauro, Elio Veltri,
Dario Vergassola, Alex Zanotelli
(Lelenco è aperto ad altre adesioni, che saranno
tempestivamente rese note).
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