Associazione Vegetariana Animalista Associazione di Volontariato Onlus affiliata allEVU via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 3339633050 c.c.p.n. 58343153; c.f.n. 97365030580 In collaborazione con ABIN (Associazione Bergamasca di Igiene Naturale) www.vegetariani-roma.it; www.universalismo.it; www.medicinanaturale.biz DIETA MEDITERRANEA E DIETA PIRAMIDE: PIU OMBRE CHE LUCI Franco Libero Manco La storia della dieta piramide inizia immediatamente dopo la seconda guerra mondiale quando negli Usa si andava divulgando un modello alimentare definito "ricco" fondato su basi considerate scientifiche, in contrapposizione al modello "povero" che aveva dominato fino allora basato su tradizioni ed empirismo adottato dalla generalità della popolazione italiana contadina e meridionale. In tale dieta si privilegiavano le proteine di origine animale ritenute ricche di aminoacidi essenziali i quali furono i veri protagonisti nel confronto tra le due diete. Il modello alimentare definito povero era costituito prevalentemente da frutta, verdura, cereali e legumi, mentre quello ricco era costituito in prevalenza da grassi, zuccheri industriali e proteine animali, definite nobili, da inserire nella dieta anche dei bambini appena svezzati. Tale modello, sotto pressioni di lobby alimentari, venne esportato dagli Usa in Europa. Da noi venne accettato senza alcuna obiezione da parte dei rappresentanti della scienza dellalimentazione i quali probabilmente lo ritennero più valido della nostra dieta tradizionale. Ma dopo poco tempo tale modello cominciò a provocare sempre più danni alla salute umana fino a costituire la cosiddetta patologia della civilizzazione. Così iniziarono a diffondersi patologie fino ad allora rare o sconosciute come: obesità, diverticolosi, stipsi, appendiciti, emorroidi, epatiti, colecisti, calcolosi, vasculopatie varie, disturbi metabolici, incremento dei casi di cancro specie del colon e della mammella, ecc. Tale inquietante quadro patologico allarmò la popolazione europea e quella degli Usa da dove era partita la proposta della dieta "ricca". La classe medica americana si convinse che la causa dovesse ricercarsi nellalimentazione, anche perché il prof. Doll aveva nei suoi studi evidenziato il fatto che le popolazioni più povere, che avevano conservato la loro tradizionale alimentazione, erano rimaste indenni a tali patologie. Così la scienza americana dovette fare marcia indietro e riconoscere che i fattori scatenanti stavano proprio nella dieta ricca. Sotto accusa furono messi ipernutrizione, eccessivo consumo di proteine e grassi animali, eccessivo consumo di sale e zucchero industriale e carenza di fibre. Quindi maturò la necessità di stabilire un modello alimentare correttivo per scongiurare i malanni provocati dalla dieta ricca e su iniziativa del prof. Ancel Keys fu proposto un modello alimentare dapprima battezzato Italian Style in quanto suggeriva lalimentazione povera del contadino italiano del Cilento. In un secondo tempo lindagine venne estesa anche alle diete tradizionali della Grecia e della Juogoslavia e fu così che la dieta venne chiamata mediterranea. Più tardi tale indagine incluse anche il Giappone, la Finlandia e il Sud Africa, perché in tali aree erano stati riscontrati livelli più bassi di colesterolo e pressione arteriosa, un minor numero di obesi e una minore quantità di mortalità per malattie cardio-vascolari. Conseguenza di tali fatti fu il varo della dieta piramide, presentata nellaprile del 1992 in Usa dallallora ministro allagricoltura Milligan; tale dieta con orientamento chiaramente filo vegetariano (in cui carne, pesce e uova vengono considerati cibi superflui) approda poi in Italia per opera dei prof. Ticca, Strata e Peri. Successivamente venne adottata in Finlandia, Svezia, Norvegia e Danimarca e divulgata nelle scuole di queste nazioni. A tale rivoluzionaria innovazione alimentare reagirono le grandi consorterie dellalimentazione, coltivatori di mangimi e allevatori di bestiame, con il tacito (ma non troppo) supporto di gran parte della classe medica, ostili alla dieta vegetariana, che paventavano il danno che avrebbe causato una tale dieta al turismo gastronomico in Italia. Cè chi sostiene che la dieta mediterranea sia stata progettata deliberatamente per eliminare solo una parte della patologie ad essa correlate. E anche se la riduzione del quantitativo proteico di derivazione animale di tal dieta fu imposto alla scienza dellalimentazione americana da fatti clinici e statistiche importanti, dopo aver vinto la battaglia contro i colossi degli allevatori e commercianti di carne, tali lobby imposero come scambio lo smercio sui mercati internazionali della soia, il cui contenuto proteico, come è risaputo, è più elevato di quello della carne, cioè imposero lo smercio di uningombrante sottoprodotto dellolio dai semi di soia, di cui gli Usa sono i maggiori produttori ed esportatori mondiali. Oggi ce la troviamo in un gran numero di prodotti alimentari: pane e pasta di soia, bistecche di soia, latte di soia e vari derivati. In sostanza la piramide alimentare fu adottata a seguito della pressione da parte dei lobbisti dellindustria alimentare allo scopo di vendere i loro prodotti in sostituzione della carne che la dieta mediterranea aveva ridotto. Ma il vero regista delloperazione "Dieta mediterranea" fu il ministro dellagricoltura americano, e per lui lUSDA (United States Department Agriculture), lo stesso organismo che ancora oggi destina circa l80% di cereali e soia agli allevamenti di animali, contribuendo a causare la fame nel Terzo Mondo, la distruzione delle foreste, linquinamento dellaria Molti esperti nutrizionisti americani dovettero ammettere che la dieta mediterranea non era in grado di debellare le patologie degenerative causate dalla cosiddetta civilizzazione e che tale dieta aveva unefficacia limitata. Infatti la sola riduzione del quantitativo proteico, di grassi saturi e prodotti di derivazione animale non sono sufficienti a scongiurare le molte patologie ad esse correlate. In sostanza fu persa unoccasione storica per indicare la dieta vegetariana come la sola adatta, giusta e salutare nellalimentazione umana. Ma era troppo passare da uno stato di carnivorismo ad uno vegetariano. E lo stesso prof. Strata, che aveva firmato un manifesto dal titolo "Carne e Salute" con il quale si attaccava il vegetarismo e si esaltava lalimentazione carnea (manifesto che fu affisso in tutte le macellerie dItalia), pochi mesi dopo il lancio della dieta piramide affermava che carne, pesce e uova erano da considerare cibi superflui. Così vanno le cose. ANIMALI UCCISI NEL MONDO Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare: 170 miliardi di animali ogni anno; oltre 14 miliardi di animali ogni mese; mezzo miliardo di animali ogni giorno; 19 milioni di animali ogni ora; oltre 300.000 animali ogni minuto; 5.390 animali al secondo. Il numero di animali uccisi ogni 3 ore nel mondo per la nostra alimentazione è pari al numero di abitanti dell'Italia. Nella sola Italia vengono uccisi per finire sulle nostre tavole: 2 miliardi e mezzo di animali ogni anno; 225 milioni di animali ogni mese; 8 milioni di animali ogni giorno. |