LA POLITICA DEL TEMPO PIENO.

io di politica me ne intendo poco... la seguivo quando ero ragazzo con papa' sul divano che mi diceva... zitto - quando parla andreotti devi fare le orecchie lunghe come le sue ed esagerare d'intelligenza per capirlo...

ora - che di politica scrivo ogni tanto... mi spavento nel vedere quanto tutto sia facile - quanto tutto sia marginale e semplice da comprendere... tanto semplice che la gente come me si stupisce per aver compreso come vanno certe cose.

non voglio dire che rimpiango il passato, ma certo e' che il presente non e' migliore e quindi bisognerebbe comunque sbloccare un certo modo di non fare politica.

c'e' stata dopo L'ERA DI MANI PULITE - un colpo sulla nostra scena teatrale del paese... presi tutti coloro che avevano le mani nel fango di tangentopoli.... si sono salvate solo le avanguardie della sinistra, quelle che venivano dalla retroguardia di un vecchio PCI che ha ancora nei suoi schemi, vedi il partito BERTINOTTI, e anche nei DS, un certo modo di pensare che l'imperatore e' imperatore, insomma un modo di fare diverso da quello berlusconiano ma simile.

voglio dire, berlusconi silvio, mantiene i suoi uomini politici a bada con la sua potenza economica, nella sinistra esiste ancora un modo di fare da partito russo, stalinista, non c'e' potere economico ma quello totalmente politico, tanto che a massimo d'alema, tutti gli riconoscono di essere un maestro in materia e nessuno osa metterlo in discussione realmente.

DOPO QUEGLI ANNI - la sinistra non trovando piu' confronti politici e' diventata sorprendentemente intelligente, o forse lo era sempre stata ma avendo davanti uomini come andreotti e cossiga - la vita per apparire in pubblico gli era difficile, seppur dopo la caduta del muro di berlino, al contrario dell'arroccata democrazia cristiana, ha fiutato che le cose stavano cambiando e di conseguenza ha avuto il coraggio di cambiare.

ORA IL NOSTRO SILVIO BERLUSCONI ha detto che i politici sono tutti dei ladri, perche' altrimenti, essendo dei professionisti della politica, non si capisce come hanno potuto fare i soldi, conclusione .... li hanno rubati... e non solo lo fa capire ma lo dice chiaramente.

LUI - E GIOVANARDI - TREMONTI ... eccetera eccetera... non sono politici, ma gente prestati alla politica... e' come se io... dicendola semplicemente... oggi mi metto a fare politica...sono prestato a questa... non sono un politico.

mi meraviglia dibattere sull'argomento... sempre mio padre che era un partigiano... mi diceva spesso che la politica e' tutto... e' comprendere come vanno le cose in economia... nel nostro paese... e' capire gli operai le classi deboli... e quindi se fai o non fai politica e' sciocco dirlo... la vivi inevitabilmente tutti i giorni.

E' LOGICO che berlusconi - si sia prestato alla politica per salvare i suoi interessi economici... dopo l'era craxi non poteva chiedere piu' favori a nessuno - e quindi ha deciso di scendere in campo... visto anche la fortuna che gli aveva dato essere presidente del milan e padrone delle televisioni private che tanto cambiamento sottoculturale avevano portato in italia con la visione di tette e culi che la democrazia cristiana voleva farci vedere soltanto in paradiso.

ha fatto un partito che si chiama come la nostra nazionale... i polli ignorantoni che avevano votato sempre DC perche' si chiamava - CRISTIANA - e quindi c'era DIO, che la proteggeva... e tutti i cattolici.... sono diventati sportivi e hanno votato il calcio .... tutto meno che l'inesistente comunismo.

QUINDI BERLUSCONI SILVIO e' un politico - fa parte e fara' parte della storia di questo paese quando si parlera' di politica... o forse lui e' e rimane un imprenditore che voleva proteggersi con il potere politico e basta ?

dai fatti l'ipotesi sopra citata mi sembra evidente... ma il problema e' che la politica ad un certo punto ha subito una frattura... una frattura ideologica... ed e' diventata, anche grazie alla sinistra, che per prima ha portato i - tecnici - in politica, una sorta di mestiere senza senso.

BERLUSCONI QUINDI sbaglia quando lui non si definisce un politico perche' e' al governo per questo - - perche' ad esempio GIANFRANCO FINI lo e' e fa parte del suo governo... ma sbaglia anche la sinistra a pensare che quella matassa di cianfrusaglie che il presidente voleva dire non abbia qualche logica al suo interno.

OGGI ABBIAMO visto il correntone LA LISTA PRODI uscire dall'aula per non votare NO contro i finanziamenti alla guerra... perche' in IRAQ ci sono i nostri soldati e non mi sembra di poter dire che stanno facendo solo una missione di pace.

ECCO CHE la sinistra tutta insieme - LA GRANDE LISTA PRODI - non ha avuto il coraggio di dire NO a quella strage voluta solo per interessi economici - ma certo non poteva neanche dire SI - e quindi dopo riunioni e riunioni.... hanno estrapolato dalla politica una idea geniale... che politica non e'....e dai tecnici una mossa...ma politica non e'.... e si sono assentati dal voto.

in poche parole per fare politica ci vuole ideologia - capacita' di pensare che vai al governo perche' intendi difendere una tua idea condivisa collettivamente con il resto del tuo partito e con la base, con la gente che ti ha votato....

IDEOLOGICAMENTE LA SINISTRA DOVEVA VOTARE NO ai finanziamenti per i soldati in IRAQ e altre vicende simili... altrimenti poi si arriva a questo punto...

per finire... ricordo altri grossi casini - in cui si e' trovata la DC - eppure non mi sembra che abbia mai abiurato la sua formazione ideologica... anche un CERTO ALDO MORO... non mi pare che stesse facendo grosse cose per la sinistra... insomma rimaneva legato a tutti i suoi apparati, seppur stava dando contro le regole spinto da una forte determinazione personale politica e ideologica avversa a chi la pensa da comunista.

SIAMO QUI' quindi a sentire un certo BERLUSCONI che dice che i politici sono tutti ladri... e' vero o non e' vero non ci interessa poi molto... quello che mi interessa dire e' che la politica ha perso la partita dal momento stesso che ha dimenticato la sua ideologia - ha dimenticato il suo vivere quotidianamente con gli ideali che rappresenta....

oggi la ritrovo - la politica - se incontro lo sguardo di certo presidente storace... che mi fa sentire tutto il suo peso politico perche' ancora ideologico e avverso al mio modo di vedere la vita... ma se incontro qualcuno di sinistra... non sento lo stesso modo di vivere socialmente... di essere umano e di pensare agli altri in antitesi alla destra.

e allora ci ritroviamo cosi'- con un governo di vignettoni... che stanno ancora discutendo di idiozie - ma nessuno a sinistra ha ancora il coraggio fermo di dire che la politica e' tutto - non da quando si stringe istituzionalmente... che berlusconi e' un politico - perche' e' un uomo che si e' presentato politicamente e disgraziatamente e' stato anche votato... che non riesce ancora oggi a staccarsi dal suo conflitto d'interessi... tanto che pur essendo un politico difende la sua classe da imprenditore e lo dimostra quotidianamente tutti i santi giorni con le leggi che cerca di farsi in suo favore.

LA SINISTRA - deve comunque ricollegarsi con la base... e non si spiega come abbia potuto far fuori un certo cofferati - o bassolino - senza domandarsi dal vertice se e' ora o non e' ora di liberarsi di quel centro che non porta nulla se non freni e timori quando c'e' da difendere il popolo che se la passa male.

questo esempio poi, viene ripreso da tutti i capi e capetti che occupano vertici istituzionali, fateci caso, sono gli uomini di sinistra, messi fuori gioco da uomini di sinistra, invece che aiutati a divenire altro per il bene di cio' che si rappresenta.

PRIMA L'OPERAIO VENIVA FREGATO DAL PADRUN... e c'era anche gusto ad incazzarsi per bene contro questo... oggi, grazie ad una sinistra che non c'e' - ti ritrovi il padrone di sinistra che blocca tutte le idee di sinistra che vivono nella sua - azienda - .... e l'operaio si domanda... ma cazzo ... questo e' pure comunista... e mi fa fuori cosi' ?

e' l'esempio del partito... non si lamentano contro certi vertici - perche' il partito cosi' ordina... non ci si lamenta e si subisce... anche se questa politica non sembra rendere... tanto che sono venuti alla luce I MOVIMENTI - e non si sa per quanto tempo ancora la sinistra puo' escluderli dalla esistente realta'.

mio padre non ci penso' due volte ad imbracciare il fucile e a lottare contro i fascisti e nazisti... mio padre poi lotto' anche contro i stessi partigiani che volevano il partito... perche' pensava libero... l'errore fu fatto...

un giorno mi disse... se il partito puo' lottare per le stesse idee della liberta' che abbiamo difeso... facciano pure... voglio proprio vederlo.... ma se non lo fa - io avro' lottato per la liberta' di questo paese...e loro avranno il peso della nostra sconfitta.

ora per favore - FATE POLITICA.

max max.

20 febbraio 2004