INTERVISTA
FABIO REFRIGERI
Assessore alle infrastrutture politiche abitative e ambiente Regione Lazio.
Redazione Namir - Massimo
D'Andrea
LEI E' L'ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE POLITICHE ABITATIVE E AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO. IN QUESTO PERIODO DI CRISI QUALE SOLUZIONI PREVEDE DI ATTUARE IN MERITO? Ritengo che compito delle istituzioni, oggi, sia quello di fornire strumenti. Se, da una parte, è chiara la mancanza di risorse, è anche palese lesigenza di ristrutturazione del sistema-Paese, a partire dallAmministrazione pubblica. Fornire strumenti significa costruire dispositivi che, dallambito normativo a quello economico, determinino progettualità, pianificazione, azioni, con lobiettivo di prima provocare e, poi, stabilizzare inversioni di tendenza. SI RIFERISCE AI DEFICIT DI BILANCIO? PENSO AL COMUNE DI ROMA MA ANCHE ALLA REGIONE LAZIO Ribadisco: fornire strumenti è unazione che coinvolge la totalità dei settori come delle competenze. In questottica, posso descrivere lapproccio che, insieme alla Giunta e al presidente Nicola Zingaretti, ho innescato fin dai primi mesi di attività in qualità di assessore. Il compito è stato quello di coniugare potenzialità di settori strategici considerati da sempre antitetici. Si pensi solo ad ambiti come infrastrutture e ambiente. Ecco: aprendosi ad una visione unitaria, sinergica, sociale, produttiva, abbiamo accettato la sfida di interpretare lobiettivo non come criticità ma come opportunità. Al tempo stesso, nel rispetto del ruolo ricoperto, abbiamo innanzitutto scelto di operare nella chiave della Pubblica amministrazione, ovvero di competenze spettanti allistituto regionale. E QUALI SAREBBERO LE VOSTRE COMPETENZE? La Regione ha competenza in ambito legislativo, in quello della pianificazione e distribuzione delle risorse, nel controllo e nella verifica dei risultati ottenuti. La novità che però abbiamo introdotto voglio sottolinearla, qui la determinazione, graduale ma ferma, ad escludere attività di gestione in favore degli enti locali, a partire dai Comuni. Per troppo anni, cioè, lAmministrazione regionale è stata forzata alla conduzione di attività gestionali, attività per nulla consone a quanto previsto per listituto Regione. Allinterno di questo scenario abbiamo focalizzato alcune priorità, tra cui la preparazione di una legge sulla riforma del ciclo delle acque, quella di una legge sulle politiche dellabitare, ladozione di un nuovo regolamento sulle concessioni e sulla bioedilizia, una diversa strutturazione del mondo Ater, la preparazione di una legge sulle linee guida per lenergia alternativa. SI PARLA DI PRIVATIZZAZIONI E SVENDITE PER RISANARE I CONTI. LA REGIONE LAZIO COME INTENDE MUOVERSI IN MERITO ? Vendere in favore dei privati ha senso solo per due ordini di ragioni: realizzare introiti, permettere lo svolgimento di un servizio altrimenti inefficiente. Ciò detto, il nodo privatizzazione riguarda le competenze del Bilancio, le parti sociali, gli acquirenti. Per la parte spettante le competenze dellAssessorato che conduco, mi sembra interessante una prospettiva diversa, una prospettiva che abbiamo dischiuso con la delibera sullemergenza abitativa. RISANAMENTO, EFFICIENTAMENTO, O COSA? Rigenerazione urbana: uno strumento che cui Regione, Enti locali, Demanio, insomma tutti gli attori istituzionali, dovranno riassumere il patrimonio disponibile per stabilire come attivarlo. Questa delibera è un primo passo volto a stabilire la nuova programmazione ordinaria, necessaria ad una politica della casa che punta ad essere efficace. Con unoperazione inclusiva, il dispositivo ha il pregio di aver messo sul piatto oltre 257 milioni di euro pronta cassa, di cui almeno l'80% andrà a Roma. Utile sottolineare che, varando il provvedimento, siamo stati attenti ad aggiornarlo allodierno stato delle cose, registrando la realtà in evoluzione, stabilendo chi fa cosa e le risorse. Le Ater, adesso, stanno svolgendo il proprio lavoro, di concerto con le amministrazioni locali, in testa il Comune di Roma. Presto avremo chiari fabbisogno reale e disponibilità. Ricordo che la delibera concede la possibilità di acquistare eventuali alloggi invenduti, innescando un approccio pragmatico al problema. Ecco, credo che così sia stato aperto un varco per fornire risposte alle esigenze dellabitare, unoperazione che dischiude opportunità locative senza toccare un millimetro quadrato di suolo. Cè insomma unidea che utilizzando presupposti del tutto consoni al meccanismo dellintervento pubblico apre la strada a diverse soluzioni, senza disdegnarne né deificarne alcuna. Piccolo particolare: tutto questo non sarebbe stato possibile se , il 13 giugno scorso, non avremmo ripristinato la convenzione con la Cassa depositi e prestiti (a cui attingono tutte le regioni), convenzione che la precedente amministrazione aveva fatto decadere, non rinnovandola. Riattivare la convenzione ha aperto nuovamente la porta di accesso ai fondi, disponendo entro tempi tecnici accettabili i primi pagamenti per i progetti presentati di edilizia sovvenzionata. Ripristinare la regolarità del percorso amministrativo, ha dunque permesso di avviare la ripresa delle presentazioni di progetti per accedere anche ad altri fondi relativi alle annualità successive. Lo ripeto, è importante fornire strumenti. NON CREDE CHE QUESTO APPROCCIO FINISCA PER FAVORIRE I SOGGETTI PIU FORTI? Dipende da cosa si intende per soggetti più forti. Appartengo ad una cultura politica che riconosce pienamente il ruolo dei grandi portatori di interesse ma, al contempo, il peso specifico delle istanze locali e del territorio. Per questo non ho dubbi sul ruolo della Regione, soggetto servente, non ostativo, dialogante ma consapevole del proprio protagonismo programmatorio e di prospettiva, quindi di interprete di assunzioni di responsabilità. Credo che la nuova legge sulla gestione dellacqua pubblica, approvata dal Consiglio regionale in questo mese di marzo, interpreti bene tale ruolo. LEI CREDE CHE SIA UNA LEGGE REALMENTE IN CONTINUITA CON QUANTO SANCITO DALLA VITTORIA REFERENDARIA DEI COMITATI PER LACQUA PUBBLICA? CE CHI DICE DI NO. Lo rispetto, ma so che sottovaluta un risultato che forse riteneva inaspettato. Questa legge ha permesso al Lazio di mettere sul piatto uno strumento che non esisteva prima: cioè uno schema puntuale, inerente i principi generali per la tutela, il governo e la gestione pubblica dellacqua. Approvare allunanimità questa norma ha dimostrato il livello di partecipazione e la maturità del confronto raggiunti da cittadinanza ed istituzioni. Una vittoria di tutti, ad iniziare dai comitati e dai movimenti dei cittadini, che hanno offerto il proprio contributo con massima apertura, ai 39 comuni che sul territorio hanno concretizzato la prima opera di collegamento tra le esigenze dellente locale ed un servizio fondamentale come quello della gestione dellacqua, sino ai consiglieri della Pisana che, con lapporto della Giunta regionale, hanno prima in Commissione e poi in Aula lavorato un testo equilibrato, coerente, in linea con le istanze del risultato referendario e, soprattutto, scevro da possibili ombre di impugnabilità. COME VANNO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE NELLA REGIONE LAZIO ? La contrazione fortissima di risorse pubbliche nei settori nevralgici delleconomia laziale quali quelli delle costruzioni edili e più complessivamente delle risorse destinate agli enti locali, i ritardi nei pagamenti,hanno avuto come inevitabile conseguenza la crisi delle piccole e medie imprese. Con laccesso ai fondi, del decreto 35, e con una robusta opera di ristrutturazione della spesa regionale, si sta cercando di garantire una maggiore puntualità nei pagamenti che unitamente ad alcune azioni sugli investimenti, ritengo possano rappresentare un elemento di speranza per il futuro prossimo. NON POSSO NON FARLE QUESTA DOMANDA CI SONO STATI NUMEROSI INDAGATI IN REGIONE LAZIO E DI RECENTE ANCHE AL GOVERNO COME RISOLVERE QUESTO PROBLEMA ? Sono garantista per cultura e credo che la magistratura in Italia svolga bene il proprio compito . Dopo di che, se qualcuno è condannato non mi pare ci siano altre strade che quelle dellallontanamento dalla cosa pubblica. LEI E' DEL PD. CI CREDE IN QUESTO RINNOVAMENTO DEL PARTITO E DOVE STATE ANDANDO? Credo che il Pd sia oggi una delle poche realtà partitiche che possono assumersi lonere di governare il Paese: per storia, consistenza elettorale e classe dirigente. Il rinnovamento è nei fatti. PREVEDE ELEZIONI ? Non credo si possano escludere. |