L’INFORMAZIONE CORRETTA SCONFIGGE LA GUERRA E AIUTA LA PACE.

INTERVISTA A Maso Notarianni

Di Massimo D’Andrea.

Maso Notarianni e’ un uomo in prima linea, sia nella vita quotidiana che per Emergency, organizzazione e struttura per la PACE, che tutti noi conosciamo. Proprio ieri, sentendo un mio amico che mi descriveva Kabul, mi sono venute alla mente le parole che sotto riporto, la sintonia e’ perfetta, tutti noi pensiamo che l’amore e il rispetto per la vita e la dignitą’ dell’uomo devono essere non solo fonte di discussione, ma progettualitą’ da realizzare.

Quindi gli chiedo :

NON SAREBBE GIUSTO SCRIVERE SU QUESTE LENZUOLA BIANCHE CHE STATE INVITANDO, COME SIMBOLO DI PACE, AD APPENDERE FUORI DALLE FINESTRE - UNA FRASE : " PER LA LIBERTĄ’ DI STAMPA " ?

Potrebbe essere giusto, io ho smesso di fare il giornalista per come la stampa mondiale segue e riporta la guerra, ma c’e’ un problema di comunicazione, e per far comprendere al meglio questa, bisogna concentrarsi di volta in volta sui singoli argomenti, e approfondirli accuratamente.

ANCHE LE VOSTRE NOTIZIE, DI QUANDO ERAVATE IN AFGHANISTAN A RISCHIARE LA VITA PER SALVARE QUELLA DEGLI ALTRI, DEI FERITI DALLE BOMBE OCCIDENTALI, ARRIVAVANO CENTELLINATE E SE SAPPIAMO QUANTO ACCADEVA, LO DOBBIAMO ALLA VOSTRA ORGANIZZAZIONE E ALLA RETE CHE AVETE STABILITO, ALTRIMENTI NULLA, COME SI PUO’ VINCERE PACIFICAMENTE QUESTA GUERRA CONTRO L’INFORMAZIONE ?

Non so, anzi si, un modo ci sarebbe… cambiare l’attuale Presidente del Consiglio.

JACOPO FO, MI HA FATTO NOTARE CHE LA STAMPA NON PARLA DEI CAMPI LAGER CHE CI SONO IN AFGHANISTAN, MI PUOI DIRE QUALCOSA DI PIU ?

La situazione umanitaria in Afghanistan e’ devastante, noi abbiamo aperto dei punti di primo soccorso, proprio all’interno di alcune prigioni, in quei posti abbiamo a che fare quotidianamente con la violazione dei diritti umani. Qualsiasi giornalista lo puo’ vedere, basta mettere il naso fuori Kabul, cosa che hanno fatto in pochi, per notare una realta’ diversa. Sulle strade, ad esempio, ci sono dei cointener tutti bucherellati, uno puo’ pensare che ci si nascondevano dietro i soldati per proteggersi ed evitare di essere colpiti. Non e’ affatto cosi, si nota immediatamente l’anomalia, sono bucati dall’interno verso l’esterno, all’interno di questi cointener infatti, ci infilavano i prigionieri, e successivamente ci tiravano dentro delle granadine per farli a pezzettini. E questo accade recentemente, anche con la presenza degli occidentali E MI CHIEDO COME VOI, PERCHE’ NESSUNO NE PARLA ?

E LE BOMBE ALL’URANIO ?

Non lo escludo, e’ una cosa che fanno da dieci anni in Iraq, quindi figurati. In Iraq non hanno mai smesso di bombardare da dopo la guerra nel golfo, e’ pieno di bambini e anziani, donne e anche uomini, con cancro alla gola, leucemie, e non hanno neanche un’aspirina per curarsi un raffreddore, continuano a morire, per l’uranio impoverito, migliaia e migliaia di persone.

VOGLIAMO PARLARE DI QUESTA GUERRA IN IRAQ ?

Questa guerra in Iraq, e’ come tutte le guerre mostruosa e peggio di tutte le altre. Come tutte le guerre e’ inutile e colpisce nel 90 per cento dei casi i civili, 30 per cento dei quali sono bambini. Come tutte le guerre non serve a riportare la democrazia, e quando va bene, serve a cambiare un dittatore con quello di importazione, la guerra e’ solo un gran casino inumano. Quando questa colpisce per il 90 per cento soltanto strutture civili, strade, fabbriche eccetera eccetera, destabilizza anche chi sopravvive, quindi una guerra distrugge anche la vita futura, non batte soltanto l’altro esercito. Un’operazione militare, che tende a destabilizzare un paese, la chiami guerra o la chiami terrorismo, non cambia nulla.

L’OLEODOTTO CHE DEVE PASSARE DA QUELLE PARTI, E CHE SERVE AD INTERESSI PERSONALI USA, CHE COSA NON DICONO I GIORNALI DI QUESTA SPORCA GUERRA ?

Non dicono tante cose. Non dicono che l’Afghanistan e’ vicino alla Cina, e strategicamente e’ importante, perche’ come affermano in molti, il prossimo nemico degli Stati Uniti, potrebbe essere proprio la potenza cinese. Bada bene, questo ripeto, non lo dico io, lo dicono i manuali della strategia militare americana, sembra che il prossimo nemico da inventarsi sara’ cinese, quindi avere da quelle parti delle basi militari, e’ opportuno. I giornali poi non dicono che c’e’ un problema di petrolio e che questo deve passare in quei luoghi e non in altri, in modo da sottrarre potere economico alle repubbliche ex sovietiche. Non si dice nulla di questa guerra, ma la cosa tremenda e’ che non si scrivono due righe sull’effetto della guerra, che sono le vittime civili.

SAI, NON E’ CHE NON SI DICE NULLA DELLA GUERRA, NON SI DICE PIU’ NULLA ANCHE DELLA PACE …

Non si dice nulla perche’ la pace e’ costruire, chiamiamole - OPERE DI PACE - che possono essere ospedali, scuole case, pozzi, e farlo onestamente, non come fanno gran parte della agenzie internazionali. SE COSTRUISCI - FAI LA PACE - la materializzi, questa serve a sconfiggere il nemico piu’ delle bombe non ne ho alcun dubbio, e costa economicamente anche molto meno di una guerra.

COSA C’ENTRA LA CRISI DEL NEOLIBERISMO IN TUTTO QUESTO ?

Io mi occupo di ospedali non di politica economica, ma sono certo che dietro le guerre ci sono sempre interessi economici.

DELLA PACE NON SE NE PARLA, ANCHE PERCHE’ GLI USA NON VOGLIONO SENTIR PARLARE DI MANIFESTAZIONI PER LA PACE - TROPPO RISCHIOSE - . QUINDI DEI PACIFISTI CHE HANNO MANIFESTATO IN CENTO PIAZZE, I TG1 E TG2 DELLA SERA NE HANNO PARLATO IL PRIMO UNA DECINA DI SECONDI E L’ALTRO LA META’, RIPORTANDO QUANTO AVEVA DETTO UN POLITICO DELLA LEGA, CHE IN MEZZO AI PACIFISTI SI NASCONDONO TERRORISTI, COSA NE PENSI DI QUESTE ASSURDITĄ’ E CENSURE ? SAI CHE ANCHE I GIORNALI DI SINISTRA NE HANNO PARLATO REALMENTE POCO ?

Non so delle censure in atto, posso dirti che anche negli usa l’aria sta cambiano, ci sono manifestazioni contro la guerra e mobilitazioni che stanno crescendo per bloccare le iniziative di Bush. Che in Italia non si parli delle migliaia di persone che hanno manifestato contro la guerra, non mi stupisce per nulla, non mi stupisce neanche che i giornali della sinistra non ne parlano. Io non vorrei essere troppo cattivo e scortese, nel ricordare a tutti che sul punto della guerra, Berlusconi e D’Alema , non hanno fatto cose diverse.

MA L’ULIVO OGGI SI E‘ SPACCATO SULL’INVIO DEI NOSTRI ALPINI IN AFGHANISTAN..

Vale la riposta che ti ho dato prima. La guerra non e’ una cosa di sinistra o di destra, non so neanche quanto senso ha, oggi, dire sinistra o destra. Il governo di Massimo D’Alema ha portato l’Italia in guerra per la prima volta, violando clamorosamente la carta Costituzionale nell’articolo 11. Quindi non mi stupisce il fatto che si siano divisi su questo argomento, perche’ e’ evidente che anche nella sinistra c’e’ chi pensa alla guerra come strumento utile.

NOI SIAMO UN PICCOLO SITO INTERNET, NATO PROPRIO PUBBLICANDO DELLE EMAIL DI SERBI CHE SUBIVANO LE NOSTRE BOMBE PUR ESSENDO CONTRO MILOSEVIC, DIMOSTRANDO CIOE’ CHE LA GUERRA NON PUO’ MAI ESSERE UNO STRUMENTO PER LA PACE, QUALI SONO I VERI STRUMENTI DA APPLICARE ?

Gli strumenti di pace sono tanti. Ma posso raccontarti quello che ho visto personalmente senza fare grandi teorie. La prima volta che sono andato in Afghanistan dopo l’11 settembre 2001, in un villaggio vicino al Pakistan, un banchetto di Al - Qaeda , raccoglieva adesioni per la la guerra. In un paese di 5000 mila anime, ne ha raccolte 500 solo quella mattina. Perche’ in quel paese mancava tutto, non c’era l’acqua ne la luce, le case erano di paglia e fango e la gente moriva come mosche, perche’ in quel paese ci sono 10 milioni di mine antiuomo, e la mattina quando uno si alza non sa se la sera sara’ ancora vivo o se saranno ancora vivi i suoi figli o la sua famiglia. Manca cioe’ la speranza di vita. Dove noi abbiamo costruito ospedali, cioe’ la speranza, con tutte un’altra serie di attivita’ collaterali, come delle strutture per ripararsi, riposarsi, e mangiare, l’odio, incredibilmente e’ stato sconfitto. Questo fa , che se arriva qualcuno che ti offre dieci dollari per andare in guerra, tu non lo ascolti e viene mandato via e l’integralismo con tutto il resto non fa presa.

IN PROPOSITO, PER QUANTO RIGUARDA LE CULTURE DIVERSE, IN ITALIA PER SOSTENERE LA GIUSTA CAUSA DELLA GUERRA CI FU UNA CAMPAGNA PIETOSA CONTRO IL BURKA DELLE DONNE AFGHANE E DELLE LORO CONDIZIONI, QUASI CHE A SILURARGLI IL MARITO CON FIGLI, NON FOSSE UN’OPERA DI DOLORE E DISGRAZIA INFINITA, MA UN’OPERA DI LIBERAZIONE. VOGLIAMO DIRE QUALCOSA IN PROPOSITO ?

Si mi ricordo l’assurdita’ della propaganda. Le culture diverse sono da capire e da rispettare, e con questo non voglio dire che sia giusto o sbagliato che le donne in Afghanistan vadano in giro con il burka. Le capisco e le rispetto quando scelgono di farlo. Per esempio nella valle del Panshir, dove gia’ comandava l’alleanza del nord prima della presa di Kabul, io donne senza burka non ne ho viste mai. A Kabul ci sono tornato in Agosto, e donne senza burka ne ho viste davvero poche. Quella e’ una loro scelta, che certo deriva da tante cose, positive e negative, ma e’ una scelta loro. Di sicuro la guerra non ha portato cambiamenti. Proprio oggi ho aperto il supplemento del Corriere della sera, dove ci sono delle foto, Kabul 2001, con le donne coperte dal burka, e quando giri pagina, Kabul 2002 le donne senza burka. Tolta la semplicita’ con cui viene riportata tutta la questione, che ripeto e‘ culturale e complessa, ma anche drammatica visto le bombe che gli hanno tirato sulla testa, dove le hanno trovate queste donne senza burka non saprei dirtelo, perche’ tutti quelli che sono stati a Kabul, si sono resi conto che le donne continuano a portare il burka, ma anche per una loro scelta. Poi si puo’ lavorare in modo da far crescere l’idea di un mondo diverso, si deve lavorare perche’ non sia un’ imposizione, ma anche il cambiamento deve essere una scelta.

La cultura occidentale ha fatto grandi cose, e prima di tutto ha fatto la democrazia. La cultura occidentale ha una storia incredibile dentro il suo popolo, ma non puo’ imporre se stessa agli altri. L’unica cosa giusta e buona che trovo su questa faccia della terra e’ che le culture si incontrino vivendo in pace e che si integrano per migliorarsi.

ALLORA POSSIAMO DIRE CHE QUESTA GUERRA SI NASCONDE DIETRO IL TERRORISMO, MA C’E’ DELL’ALTRO, VISTO CHE IN AFGHANISTAN MI PARE DI CAPIRE CHE TUTTO E’ COME PRIMA E SI PENSA ALL’IRAQ ?

Posso assicurarti che e’ cosi’, l’unica differenze che noti in Afghanistan, le noti a Kabul, dove sono arrivati centinaia di milioni di dollari, per le grandi agenzie di Cooperazione, per cui spiccano, oggi in quei luoghi deserti, tante belle jeep bianche e nuove, appena lavate, con tante belle antenne satellitari che girano sopra i loro tettucci, e poi niente - il nulla assoluto.

QUINDI I DOLLARI NON PASSANO PE LE MANI DEL POPOLO DI KABUL ?

Se passano per qualcuno passano nelle mani dei signori della guerra.

COSA STA FACENDO EMERGENCY, OLTRE QUESTA INIZIATIVA PER LA PACE CHE LANCIAMO ANCHE NOI SUL NOSTRO SITO ?

In questo momento, oltre naturalmente all’attivita’ quotidiana di Emergency, che riguarda la costruzione di ospedali nelle zone di guerra, proprio ora, mentre stiamo parlando, ne stiamo costruendo uno nuovo in Afghanistan, stiamo aprendo posti di pronto soccorso in molte zone del paese eccetera. Il nostro sforzo, oggi, e’ in gran parte concentrato in questa campagna FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA, che per il nostro paese rappresenta un punto cruciale.

SE ACCADRA’ LA GUERRA IN IRAQ SARETE PRESENTI CON LE VOSTRE STRUTTURE ?

Noi siamo gia’ in Iraq, con due ospedali due centri di riabilitazione, centri di prontosoccorso, siamo gia’ presenti.

MA LE POPOLOZIONI CHE INCONTRATE, COME VI ACCOLGONO ?

Molto bene, perche’ vedono che facciamo le cose seriamente. L’unica volta che abbiamo avuto problemi e’ stato quando i talebani hanno deciso di intervenire perche’ nei nostri ospedali di Kabul c’era troppa promiscuitą’ tra uomini e donne, ma il tutto e’ stato risolto rapidamente. L’ospedale di Kabul lo abbiamo riaperto sotto il regime talebano, prima ancora che arrivasse l’alleanza del nord nella citta’. Insomma con le popolazioni locali, per quello che fai e dai, c’e’ sempre un rapporto di vero amore.

QUINDI POSSIAMO FINIRE AFFERMANDO CHE CON I FATTI LA PACE SI COMPRENDE ?

Assolutamente si !

Ti ringraziamo sia per l’intervista che per tutto quello che fate con coraggio e dignita’ umana indescrivibile, cio’ l’occidente sembra aver dimenticato.

 

 

 

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