Noi leggiamo - come favola ci pare -.

 

Troppo distratti dalla tv, dai giornaletti e ora anche dai computer. E’ la conclusione piu’ ovvia. NON E’ VERO !! Il bambino legge molto di piu’ di vent’anni fa. In un giorno feriale i bambini dai 5 ai 13 anni dedicano 28 minuti alla lettura, 30 minuti ai giornaletti, 2 ore e 30 alla tv, un’ora e trenta ai compiti ( e quindi anche scrittura ) e 3 ore al gioco. A questi dati c’e’ da agiungere che l’81 per cento delle famiglie con bambini ha un videoregistratore e il 31 per cento un computer.Altri dati interessanti - l’aumento costante delle proposte e delle vendite dei libri per ragazzi. Cosi’ pian piano si e’ venuta definendo una nuova tipologia di libro per ragazzi, una nuova - narrativa - trasgressiva, irriverente, vera, probabilmente meno consolatoria, meno - pedagogica - ma molto piu’ vicina al piccolo lettore. Un libro che arriva, sia attraverso il fantastico che attraverso una crudezza di vita vissuta - la solitudine - l’aggressione urbana - l’inquinamento - la violenza degli adulti - i conflitti e le contraddizioni dell’evoluzione della famiglia, nuove e vecchie paure da affrontare. Da allora si sono potuti leggere e rileggere autori come - Dahl - Garfield - Mahy - Westall - Ridley - Orlev - Hermes - o come gli italiani - Rodari - Piumini - Pitzorno - Ziliotto - Quarzo - Tognolini - Gandolfi - Rapaccini - e tanti altri, molto diversi tra loro ma tutti con una scelta comune, quella di prendere il bambino come interlocutore diretto e di non voler piacere ad ogni costo all’adulto genitore o insegnante che sia. Le librerie specializzate per l’infanzia in grado di fornire un servizio adeguato sono poche.Non basta avere i libri per ragazzi, si deve partire da una funzionalita’ della libreria e della professionalita’ del librario.Il lettore si forma da solo non si forma sui consigli degli adulti. Questa teoria che e’ alla base della Biblioteca - LA LIBERTA’ DEL LETTORE E’ AL PRIMO POSTO - viene spesso negata : - leggere e’ una cosa che ti deve far crescere, ti deve educare, che di deve far diventare colto e quindi il leggere deve essere funzionale ai diktat della didattica sociale -. CHE BARBA !!. - Evviva la lettura sensuale - quella che assorbe tutti i nostri sensi... un momento magico in cui perfino il senso dell’udito e’ catturato ( se si chiama il bambino che legge non risponde ) Il lettore e’ immerso in un mondo immaginario staccato, almeno in apparenza, dalla realta’. Si immerge in un mondo di evasione. Puo’ sembrare una brutta e cattiva parola e invece no. E’ UNA COSA BELLA !! , l’evasione in un mondo fantastico dove puo’ accadere di tutto - IL MONDO FANTASTICO E’ IL LUOGO DI TUTTE LE IPOTESI -.se noi portassimo il bambino ad immaginare mondi possibili, anche diversi da quello che viviamo non sarebbe poi tanto male. Il ragazzo legge sempre di piu’,in barba alla crisi dell’editoria, crea percorsi d’informazione alternativi e autonomi - i libri si vendono senza pubblicita’ da parte degli editori ma attraverso un tam tam generazionale - e libera per quanto puo’ la lettura dalla pedagogia. Insomma si rimpossessa del LIBRO !. Pensate a quel che potrebbe accadere se le strutture che si interessano dei libri per - ragazzi - diventassero espressivamente liberi come loro.

 

I dieci modi per insegnare ai ragazzi ad odiare la lettura

 

1 - Presentare il libro come alternativa alla tv. - 2 Presentare il libro come alternativa al fumetto - 3 - Dire al proprio bambino : - i bambini di una volta leggevano di piu’ .... non erano come te -. 4 - Ritenere che il bambino ha troppe distrazioni - 5 - Dare la colpa al bambino se non ama la lettura - 6 - Trasformare il libro in uno strumento di tortura - 7 - Rifiutarsi di leggere insieme al bambino - 8 - Non offrire una scelta sufficiente - 9 - Non presentare mai la lettura e il libro come un gioco - 10 - Non portare mai con se il bambino nelle biblioteche o librerie - perche’ disturba.. Le dieci regole sono tratte dal - Il giornale dei genitori - del 1966.