CA 90212-1825 (USA)
Il passato: frequenta
l'high school of Music and Art a New York, quindi i
corsi di Stella Adler e Lee Strasberg che lo portano
a recitare inizialmente sui palcoscenici dei teatri off-Broadway e, in seguito,
in alcune pellicole indipendenti.
Esordio: nel 1965 in un
film girato in Francia "Tre camere a
Manhattan", dove compare per pochissimi minuti.
Primo successo: nel 1974
nel ruolo del
giovane Vito Corleone in "Il Padrino parte
II" di Francis Ford Coppola , che gli frutta anche un premio
Oscar come miglior attore non protagonista . L'anno prima si era fatto notare
nel ruolo dello
sbandato anarchico Johnny Boy in "Mean
streets" di Martin Scorsese . La fama internazionale arriva
però nel 1976 con "Taxi Driver" sempre di Martin Scorsese , che lo consacra come uno dei più raffinati e problematici
attori della sua generazione.
Il personaggio: la sua
capacità di trasformazione è impressionante e la
sua recitazione compende ogni genere di ruolo. L'unico denominatore comune dei suoi personaggi è che è sempre e
comunque uno sconfitto.
Segni particolari: la sua devozione al mestiere è maniacale,
tanto da fargli guadagnare 20 chili per impersonare
Jack La Motta e Al Capone, da fargli imparare a
suonare il sax per essere un credibile jazzista in
"New York, New York" e da fargli
trascorrere tre mesi con la tribù di indios Wanuna
per recitare in "Mission". È un grande amico di Martin Scorsese , una delle poche persone alle quali è
concesso disturbarlo al telefono. Recentemente ha
fondato una sua casa di produzione, la Tribeca.
La critica: è,
semplicemente, una leggenda vivente. Lo hanno definito l'attore per antonomasia,
l'incarnazione del
cinema. Tutti i personaggi che ha interpretato sono
assolutamente incredibili per la precisione con la
quale ha saputo rendere ogni singola personalità. Ad un
attore come lui va stretta qualsiasi definizione.
Premi: Oscar come miglior attore
non protagonista nal
1974 per "Il Padrino parte II"; nomination
all'oscar come miglior attore protagonista nel 1976
per "Taxi driver"; nomination all'Oscar
come miglior attore protagonista nel 1978 per
"Il cacciatore"; Oscar come miglior attore
protagonista nel
1980 per "Toro scatenato"; Coppa Volpi come
miglior attore protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1981 per
"L'assoluzione".