Cinque
buone ragioni per conoscere
"Azione
nonviolenta"
di Mao Valpiana
1. Fra le tante
creature di Aldo Capitini, colui che portò in Italia le
idee nonviolente di
Gandhi, il
Movimento Nonviolento e la rivista "Azione
nonviolenta"
erano quelle a
lui più care, come scrisse in Attraverso
due terzi del secolo,
il suo testamento spirituale.
Nel primo numero di "Azione nonviolenta"
scriveva: "Perché la persuasione
interiore diventi ben consapevole e largamente diffusa è
necessario
lavorare. Con "Azione nonviolenta" poniamo un
centro di questo lavoro".
Ecco un primo buon motivo per abbonarsi ad "Azione
nonviolenta": proseguire
il lavoro di Aldo Capitini per diffondere la persuasione
nonviolenta.
2. "Azione nonviolenta" esce regolarmente dal
1964. E' l'unica rivista che
con costanza e coerenza ha attraversato, incolume, tante
difficili stagioni
del nostro Paese. L'obiezione di coscienza, la guerra del
Viet-nam, il
Sessantotto, il terrorismo, l'autunno caldo, il
femminismo, l'equilibrio
del terrore, gli euromissili, l'obiezione alle spese
militari, i movimenti
per i diritti civili dell'est, il movimento studentesco
per la libertà
in Cina, il crollo del muro di Berlino, la guerra del
Golfo, la drammatica
crisi della ex Jugoslavia, le lotte nonviolente in
Sudafrica, in Cile, in
Guatemala, nelle Filippine, a Timor Est, in Algeria, in
Eritrea, le
testimonianze degli obiettori di coscienza in ogni parte
del mondo sono
alcuni degli avvenimenti che "Azione
nonviolenta" ha raccontato ai lettori,
guardando i fatti con la lente d'ingrandimento della
nonviolenza.
Ecco un secondo buon motivo per abbonarsi ad "Azione
nonviolenta": garantire
continuità ad una rivista storica che vuole guardare al
futuro.
3. "Azione nonviolenta" in oltre trentacinque
anni di vita non ha offerto solo
informazione e riflessione, ma si è fatta anche
promotrice di tante
iniziative: una rivista militante. Le campagne degli anni
'70 per il
diritto all'obiezione, per la nascita del servizio
civile, per l'obiezione alle spese militari,
il movimento contro le
centrali nucleari e contro i missili militari a Comiso,
le grandi
manifestazioni pacifiste, le marce per la pace da Perugia
ad Assisi hanno
sempre trovato in "Azione nonviolenta" un
formidabile strumento di
divulgazione e attivazione di tanti gruppi.
Capitini amava parlare della "forza preziosa dei
piccoli gruppi": sono
loro, infatti, che hanno dato vita alle grandi iniziative
nonviolente di
questi decenni.
Ecco un terzo buon motivo per abbonarsi ad "Azione
nonviolenta": dare forza
ad uno strumento di organizzazione nonviolenta.
4. Il decennio 2001-2010 è stato proclamato dall'O.N.U.,
su proposta del
Manifesto dei Premi Nobel per la Pace, "decennio per
l'educazione alla
nonviolenza per i bambini del mondo". E'
un'occasione straordinaria di
riconoscimento della proposta educativa e formativa della
nonviolenza,
sostenuta da Leone Tolstoj, Maria Montessori, Mohandas
Gandhi, Aldo
Capitini, Danilo Dolci, don Lorenzo Milani. Si tratta di
educatori il cui pensiero
e la cui opera sono approfonditi sulle pagine di
"Azione nonviolenta" e
che saranno oggetto di particolare attenzione proprio nel
prossimo decennio.
Ecco un quarto buon motivo per abbonarsi ad "Azione
nonviolenta": celebrare
degnamente il decennio dell'educazione nonviolenta, unica
speranza per un
futuro di pace.
5. Sono molte le persone che prestano volontariamente e
gratuitamente il
loro tempo, il loro lavoro e le loro competenze per
migliorare il contenuto
di "Azione nonviolenta". Questo permette di
mantenere il costo
dell'abbonamento ad un prezzo contenuto e di avere anche
un margine per
contribuire alle attività del Movimento Nonviolento.
"Azione
nonviolenta" vive esclusivamente con le quote degli
abbonamenti, non ha
pubblicità e non ha finanziamenti pubblici. Oggi gli
abbonati alla nostra rivista
sono circa millecinquecento;
per raggiungere una stabilità economica che
permetta anche lo sviluppo di nuove iniziative
bisognerebbe raggiungere per
il 2001 almeno i duemila abbonati. Ecco un quinto buon
motivo per abbonarsi:
assicurare un buon bilancio economico alla nonviolenza
organizzata, che è
orgogliosa di non avere né padroni né padrini, di non
essere foraggiata da
finanziamenti pubblici, ma di vivere solo con l'apporto
di chi crede in essa.
Abbonamento annuo
per dieci numeri: L. 40.000 da versare sul ccp n.
10250363 intestato ad "Azione nonviolenta", via
Spagna 8, 37123 Verona.
Chi desidera una copia saggio può chiederla anche a
mezzo posta elettronica allindirizzo:
azionenonviolenta@sis.it
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