SOTTO LA CRISI LA GUERRA CAMPA TRA le tante domande che bisogna farsi oltre che essere CONTRO - è per quale motivo hanno da poco, IN ITALIA E IN PIENA CRISI, comprato AEREI DA GUERRA - F35 spendendo oltre 22 miliardi di euro. E SEMPRE PER ESSERE PRECISI E MAI POPULISTI ECCO CHI E COME HA VOTATO IN FAVORE : Procedura: Parere su atti del GovernoXVI Legislatura Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2009, relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF - anche denominato F35 Lightning II) e realizzazione della associata linea FACO/MRO&U (Final Assembly and Check Out/Maintenance, Repair, Overhaul & Upgrade) nazionale (n. 65)Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2009, relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF - anche denominato F35 Lightning II) e realizzazione della associata linea FACO/MRO&U (Final Assembly and Check Out/Maintenance, Repair, Overhaul & Upgrade) nazionale (Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 65) IniziativaPresentato da: Ministro della difesa (Governo Berlusconi-IV), il 10 marzo 2009; annunciato nella seduta n. 173 del 17 marzo 2009 4ª Commissione permanente (Difesa)(Consultiva su atti del Governo) Seduta n. 58 del 25 marzo 2009 (ant.) (Resoconto)Interventi:
Seduta n. 64 dell'8 aprile 2009 (ant.) (Resoconto)Interventi:
Dichiarazioni di voto:
Esito: favorevole con osservazioni - Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 65 Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2009, relativo all'acquisizione del sistema d'arma Joint Strike Fighter (JSF - anche denominato F35 Lightning II) e realizzazione della associata linea FACO/MRO&U (Final Assembly and Check Out/Maintenance, Repair, Overhaul & Upgrade) nazionale Riferimenti normativi della proceduraRegolamento SenatoReg. Senato, art. 139-bis Classificazione TeseoDIFESA NAZIONALE QUINDI AVENDO VISTO TUTTO QUESTO - CI SIAMO ATTIVATI E ABBIAMO COMINCIATO A SOMMARE LE NOTIZIE DI GUERRA PERCHE' AEREI DEL GENERE NON SI COMPRANO PER FARE LA PACE NE' PER ESPORTARE LA DEMOCRAZIA NEGLI ALTRI PAESI COME VERGOGNASOMENTE ABBIAMO DETTO PER FARE ALTRE RECENTI GUERRE : LIBIA Il governo provvisorio della Libia obbediente a Washington ha accettato di inviare armi e combattenti in Siria per aiutare i «ribelli» locali. Il capo del Consiglio Militare di Tripoli, Abdulhakim Belhadji (un tempo indicato dagli USA come terrorista di Al Qaeda) ha incontrato i capi dellArmata di Liberazione della Siria (Free Syrian Army) ad Istanbul e ai confini con la Turchia. La cosa si è scoperta perché una brigata rivale di ribelli che controlla laeroporto di Tripoli ha arrestato Belhadji perché aveva un falso passaporto; lutile ex terrorista è stato liberato dopo lintervento del presidente libico ad interim, Mustafa Abdul Jalil. (Leading Libyan Islamist met Free Syrian Army opposition group: Belhadji è stato il capo del Libyan Islamic Fighting Group ed ha combattuto in Afghanistan a fianco dei Talebani; inoltre i suoi militanti sono stati il secondo gruppo di jihadisti venuti dallestero per combattere gli americani. Catturato dalla CIA in Malaysia nel 2003, Belhadji è stato spedito dalla medesima CIA al colonello Gheddafi, onde lo imprigionasse e trattasse a modo suo. Secondo uno studio della Accademia di West Point, la zona di Bengasi-Derna-Tobruk dove comanda Belhadji, è la principale zona di reclutamento di terroristi suicidi. (West Point Terror Center Confirms Al Qaeda in Libya: http://www.prisonplanet.com/west-point-terror-center-confirms-al-qaeda-in-libya.html Missili israeliani in movimento Vari
testimoni oculari segnalano «insoliti» movimenti di
grandi autocarri militari israeliani che stazionano
missili di grandi dimensioni alla periferia di
Gerusalemme e nei Territori Occupati. Due le ipotesi di questi strani movimenti: o è una preparazione allattacco contro lIran, oppure sono in relazione alla situazione in Siria, come preparazione di un attacco della NATO contro Damasco, che può avere conseguenze per Israele, per esempio il lancio di missili di Hezbollah in Libano o dalla stessa Siria. Il presidente Assad, in un incontro con il ministro degli Esteri turco Davutoglu, avrebbe minacciato, in caso di aggressione occidentale contro Damasco, «in meno di sei ore il trasfertimento di centinaia di missili nelle Alture del Golan». (Eye witnesses claim unusual movement of Israeli missiles: http://kleinonline.wnd.com/2011/11/28/unusual-movement-of-israeli-missiles/ Portaerei russa in visita in Siria La
portaerei «Ammiraglio Kuznetsov» con il suo gruppo di
battaglia si appresta a giorni a compiere una visita di
cortesia al porto di Tartus in Siria, che è anche
lunica base navale di cui Mosca dispone nel
Mediterraneo. Sarà linizio di una lunga serie di
visite, sempre di cortesia, che porteranno la squadra
russa a Beirut, Genova, Malta e Cipro e che dureranno
molti mesi. Nel frattempo, la portaerei sarà raggiunta
dallincrociatore pesante anti-som «Ammiraglio
Chabanenko», in movimento dal mare di Barents, e dalla
fregata Ladny, della Flotta del Mar Nero. La notizia delle «visite di cortesia» è stata data da Mosca poco dopo che la portaerei nucleare americana «George HW Bush» è apparsa al largo della Siria, accompagnata dalla sua intera squadra dappoggio. La Sesta Flotta USA sta pattugliando la stessa area. Ha commentato lammiraglio Kravchenko: «Ovviamente, le forze navali russe nel Mediterraneo sono incommensurabili rispetto a quelle della Sesta Flotta... Ma oggi, nessuno parla di possibili scontri militari, dal momento che unaggressione contro una nave russa sarebbe considerata una dichiarazione di guerra con tutte le relative conseguenze». La «Ammiraglio Kuznetsov» porta otto Sukhoi SU-33 ognitempo, un numero significativo di MiG 29K (intercezione e combattimento aereo) e un armamento navale molto pesante (12 missili antinave Granit, due sistemi ASM UDAV-1, un sistema terra-aria Kinzhal e otto batterie di cannoni per la difesa aerea ravvicinata). Sicuramente dispone di contromisure elettroniche e di ascolto, che possono costituire da sè una difesa passiva della Siria. Quasi sicuramente Mosca ha consegnato a Damasco batterie di missili S-300, temutissimi dalla Marina USA per la loro estrema velocità che li rende inintercettabili. (Sea alert: Russian warships head for Syria: http://rt.com/news/russian-aircraft-carrier-syria-363/ Pakistan: attacco NATO, e ritorsione Sabato scorso elicotteri NATO hanno violentemente aggredito una base militare pakistana in una zona di frontiera del Pakistan, la Mohmand Agency, uccidendo 28 militari pakistani. Lattacco e il bombardamento sono proseguiti per due ore, e non sono stati interrotti benchè i comandi militari pakistani avessero contattato le forze della coalizione chiedendo loro di cessarli. Come ritorsione, il governo del Pakistan ha bloccato tutti i trasporti per i rifornimenti delle truppe NATO in Afghanistan, che risalgono la lunga camionabile dalla coste pakistane al Punjiab. Migliaia di autocarri sono fermi. Il blocco è inteso come «permanente», ha dichiarato il ministro dellInterno pakistano. (NATO supply stopped permanently: Malik: http://paktribune.com/news/NATO-supply-stopped-permanently-Malik-245439.html Un memorandum teste rivelato testimonia di un accordo fra il presidente pakistano Zardari e lammiraglio Mike Mullen per eliminare tutti i capi militari e dellintelligence pakistani onde rimpiazzarli con personalità più amichevoli verso gli Stati Uniti, e ciò con «il supporto politico e militare degli USA»: in pratica, un colpo di Stato, che conferma gli annosi sforzi americani per destabilizzare il Pakistan. (Secret memo on Pakistan to Adm. Mike Mullen: http://www.washingtonpost.com/wp-srv/world/documents/secret-pakistan-memo-to-adm-mike-mullen.html) Obama contro la Cina Nel suo recente viaggio in Estremo Oriente, il presidente Obama ha avvertito la Cina che gli USA sono nel Pacifico «per restarci» come «potenza residente», ed ha intimato a Pechino di «giocare secondo le regole». Per dare un esempio, ha stretto un accordo con lAustralia per insediarci una base americana con qualche migliaio di Marines. Unaltra base americana sarà presto aperta a Singapore. Sul suo sito Antiwar.com, Justin Raimondo fa un elenco interminabile delle aggressioni, occupazioni, infiltrazioni, sovversioni e basi americane nel pianeta, «un ritmo crescente di violenza e interventismo» che secondo lui «ha il senso della disperazione, o di qualche folle piano per dominare o rovinare». (The Price of Empire: http://original.antiwar.com/justin/2011/11/27/the-price-of-empire-3/ Ma forse la giustificazione della follia si può trovare nella seguente citazione (da non citare nei salotti-bene) delleconomista francese Paul Jorion: «La concentrazione delle ricchezze ha toccato i massimi negli Stati Uniti nel 1929 e nel 2007. Allora la macchina economica sè grippata perché tutte le somme mobilitate per la produzione e il consumo danno luogo a versamenti di interessi, processo che non fa altro che aumentare questa concentrazione e libera delle somme considerevoli per attività speculative, le quali provocano variazioni di prezzo che non fanno che aggravare ulteriormente gli squilibri. I rimedi alla concentrazione delle ricchezze sono noti: 1) ridistribuzione pacifica del patrimonio (solo esempio conosciuto: il New Deal di Roosevelt) 2) la rivoluzione che espropria e ridistribuisce per un periodo ma non attaccando le vere cause della concentrazione di ricchezza rapidamente rimpiazza la vecchia aristocrazia con una nuova, e infine, 3) la guerra che, distruggendo tutto, distribuisce la ricchezza tramite un grande livellamento dal basso. La guerra è la soluzione più semplice perché non implica alcuna autocritica da parte di nessuno, e al contrario permette a ciascuno di assolversi delle proprie colpe additando un colpevole altrove, da qualche parte». (LAVANTAGE DES SOLUTIONS SIMPLES: http://www.pauljorion.com/blog/?p=31381 Da leggere insieme alla citazione non-citabile di Winston Churchill, dal suo libro The Second World War, Berna 1960: «Il delitto imperdonabile della Germania prima della Seconda Guerra Mondiale fu il suo tentativo di sganciare la sua economia dal sistema di commercio mondiale, e di costruire un sistema di cambi indipendente di cui la finanza mondiale non poteva più trarre profitto». E questa: «Non fu la politica di Hitler a lanciarci in questa guerra. La ragione fu il suo successo nel costruire una nuova economia crescente. Le radici della guerra furono linvidia, lavidità e la paura». (Generale J. P. C. Fuller, storiografo della Seconda Guerra Mondiale). E questa, di James Baker, ministro degli Esteri USA, 1992: «Abbiamo fatto di Hitler un mostro, un demonio. Sicché non abbiamo pouto sconfessare questo dopo la guerra. Dopotutto, avevamo mobilitato le masse contro il diavolo in persona. Così siamo stati obbligati a recitare la nostra parte in questo scenario diabolico dopo la guerra. In nessun modo potevamo dire al nostro popolo che la guerra era solo una misura economica preventiva». Una misura economica preventiva. |