BRUCIA CULTURA BRUCIA

 

Le origini dell'ignoranza.

Se c'e' un film che mi è rimasto nella testa, oltre tanti altri, è quello di Truffaut FAHERENHEIT 451, nel quale si vede come lo STATO distrugge e brucia i libri scomodi al potere, quindi le persone per ricordare e tramandare la cultura imparavano, nel film, i libri a memoria esattamente come ancora oggi fanno gli Aborigeni che di scritto della loro storia hanno poco e la tramandano soprattutto oralmente. Non si puo', parlando di questo film non fare un accenno sul come è nato. Alla meta' del Giugno del 1970 il grande regista Truffaut apprendeva che la CAUSE DU PEUPLE, giornale della sinistra proletaria, di cui J.P.SARTE aveva assunto la direzione era stato posto sotto sequestro e la polizia incriminava e arrestava coloro che diffondevano la pubblicazione.

TRUFFAUT rispondeva in merito : Non ho mai fatto attività politica, e non sono maoista, più di quanto non sia pompidoliano, perché mi è impossibile nutrire alcun genere di sentimento per un capo dello Stato, chiunque esso sia. Vero è però che amo i libri e i giornali e che sono piuttosto affezionato alla libertà di stampa e all’indipendenza della giustizia. Così com’è vero che ho girato un film intitolato Fahrenheit 451 che descriveva, con l’intento di stigmatizzarla, una società immaginaria in cui il potere brucia sistematicamente tutti i libri; ho dunque voluto far coincidere le mie idee di cineasta con le mie idee di cittadino francese.

RIFLESSIONE

Spesso ci siamo chiesti tutti per quale motivo l'Italia e quindi il nostro popolo vive oggi, rispetto al mondo, una delle stagioni ed epoche piu' ignoranti. I mali di questa sottocultura populista sono stati spesso indicati nella TV, soprattutto quella prodotta da Silvio Berlusconi. Ma la domanda che ci siamo posti con frequenza non forniva la TV come l'orrore principale e quindi la causa del menefreghismo sicuramente indotto. Diciamo che se il popolo italiano è vergognosamente populista oggi, lo è stato anche prima di Mussolini e successivamente e nuovamente con Berlusconi o tutto quello che rappresenta il partito della LEGA. E aggiungiamo che purtroppo la RESISTENZA in queste due fasi non ha attecchito culturalmente in larga maggioranza, altrimenti ci trovavamo molto meglio. Ma se il populismo ha fatto trionfare Mussolini cosi' come lo ha condannato, in quell'epoca non c'era la tv e allora la causa va analizzata nell'altro mezzo di comunicazione che è stato ed è importantissimo come non mai per qualsiasi popolo, il linguaggio scritto, nel cosi' detto libro.

LA STORIA DEI LIBRI

con l'invenzione dei caratteri mobili di GUTEMBERG, alla meta' del XV secolo, i libri erano diventati il principale veicolo culturale ma soprattutto di possibili trasgressioni. Strumenti capaci di diffondere rapidamente e su una scala senza precedenti il contagio di opinioni pericolose.

AGLI INQUISITORI generali, venne quindi attribuito, fin dalla fondazione il potere di ordinare la soppressione dei libri secondo loro eretici. Quindi la chiesa stipulo' la prima stesura ufficiale dell'INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM, cioe' l'elenco dei libri considerati pericolosi per la fede e la morale dei cattolici. La lista venne preparata dalla CONGREGAZIONE della sacra romana e universale INQUISIZIONE DEL 1557.

Naturalmente c'erano due tipi di INQUISIZIONE, una torturava, puniva, incarcerava tutte le persone contrarie al potere della chiesa, soprattutto le donne ed era sicuramente la piu' mostruosa e l'altra era appunto quella culturale. Il papa che avvio' questa procedura vergognosa era il rigorosissimo GIAN PIETRO CARAFA salito al trono con il nome di PAOLO IV.

NELLA PRIMA LISTA REDATTA DA QUESTI SOMARI AL POTERE DELLA CHIESA … ma somari è dir poco vista la loro violenza storica esercitata non solo sui libri ma soprattutto sulle persone, vi figuravano IL DECAMERON di Boccaccio, IL PRINCIPE di Macchiavelli, IL NOVELLINO di Masuccio e le opere di ERASMO da ROTTERDAM, che era il massimo degli umanisti di allora, colpevole di reclamare una riforma della chiesa per condurla alla purita' delle origini e guarda caso CENSURATO.

REPRESSIONE TOTALE

nei confronti dei libri e quindi degli scrittori si scateno' nel 1559 …

L'INQUISIZIONE COSI' ORDINAVA :

Nessuno osi ancora scrivere, pubblicare, stampare, vendere, comprare, dare in prestito, in dono o qualsiasi altro pretesto, ricevere, tenere con se', conservare o far conservare qualsiasi dei libri o scritti elencati in questo INDICE del SANTO UFFIZIO.

Ogni papa si faceva il suo INDICE di opere da reprimere, una nuova edizioni di particolare importanza è quella promossa da papa PIO IV dopo la conclusione del concilio di Trento. La accompagnavano dieci regole o norme, rimaste in vigore fino al 1896. fra queste, il divieto per i laici di leggere la BIBBIA tradotta nelle rispettive lingue volgari e che l'unica era quella della VULGATA latina. Piu' erano ignorante i vertici della chiesa piu' la cultura veniva BRUCIATA.

BANDITI E QUINDI ELIMINATI venivano considerate le opere di TOMMASO D'AQUINO, uno dei piu' grandi filosofi, oppure eliminate tutte le opere che mettevano a nudo il corpo umano, cioe' quelle soprattutto scientifiche, eliminati altri filosofi come PLATONE E ARISTOTELE, coloro che potevano scaturire la riflessione e le domande, fuori i storici come ERODOTO – TACITO – TUCIDIDE, non sia mai che si venga a sapere da dove veniamo. Bruciati anche i classici come OVIDIO – VIRGILIO – ORAZIO – SALLUSTIO – LIVIO – PLUTARCO – OMERO – CATONE – PLAUTO – ESOPO. Ma soprattutto e con attenzione meticolosa, vennero bruciati i libri ebraici, sotto papa GIULIO III nel 1553. a trento si stabili' che gli ebrei avrebbero potuto leggerli di nuovo pero' in forma depurata, togliendo cioe' le parti in contrasto con il NUOVO TESTAMENTO. La religione CATTOLICA doveva essere una e imperare con qualsiasi mezzo, soprattutto con quello dell'ignoranza, sulla testa del popolo italiano e sulle altre religioni.

Naturalmente divertendosi meno, la congregazione di chi doveva inquisire i libri aveva meno fondi economici, di quella che invece doveva torturare e massacrare le persone scomode e soprattutto le donne. L'INQUISIZIONE DELLE TORTURE si riuniva due volte a settimana e una con la presenza del papa. Fra alti e bassi comunque la CONGREGAZIONE DELL'INDICE continuo' la sua avventura fino al XX secolo.

LIBRI LASCIATI LIBERI

l'inquisizione romana fu piuttosto severa con le opere in cui le dottrine politiche sembravano volersi presentare come una religione laica. Vennero condannati anche alcuni testi sul razzismo ma non il piu' pericoloso, vale a dire il famigerato MEIN KAMPF, contenente un programma che il suo autore, ADOLF HITLER avrebbe in parte attuato. Eugenio Pacelli prima come segretario di Stato poi come pontefice ha ritenuto inopportuno, guarda caso, aprire un conflitto con la potente GERMANIA NAZISTA del TERZO REICH, lasciando aperte le porte al MALE, che la chiesa afferma di contrastare, di espandersi nel mondo intero.

Piano piano e con il cambiare dei tempi L'INDICE DELL'INQUISIZIONE termino' la sua esistenza. Papa MONTINI mise quietamente a riposo questo uso vergognoso e repressivo della chiesa contro la cultura. Nell'operato di questo papa, destinato ad un pontificato drammatico c'era anche la consapevolezza che i libri oramai coprivano solo una parte e nemmeno la piu' vasta della circolazione delle idee. Nella cosi' detta CONTRORIFORMA il libro era diventato uno dei media in una vasta costellazione che comprendeva radio, cinema, televisione per non parlare di internet.

Ma il piu' era fatto, quel colpo alla cultura era stato dato … libri che esprimevano l'intero PENSIERO MODERNO erano stati falciati

BALZAC – BERKELEY – CARTESIO – D'LEMBERT – DARWIN – DEFOE – DIDEROT – DUMAS – FLAUBERT – HEINE – HOBBES – HUGO – HUME – KANT – LESSING – LOCKE – MALEBRANCHE – STUART – MILL – MONTAIGNE – MONTESQUIEU – PASCAL – PROUDHON – ROUSSEAU – SAN – SPINOZA – STENDHAL – STERNE – VOLTAIRE – ZOLA – ARETINO – BECCARIA – BRUNO – CROCE – FOGAZZARO – FOSCOLO – GALILEO – GENTILE – GIANNONE – GIOBERTI – GUICCIARDINI – LEOPARDI – MACHIAVELLI – MINGHTTI – MONTI – NEGRI – ROSMINI – SACCHETTI – SARPI – SAVONAROLA – D'ANNUNZIO – SETTEMBRINI – TOMMASEO – VERRI – fino agli ultimi DE BEAUVOIR – GIDE – MORAVIA – SARTRE.

Alcuni libri quando la chiesa era potente, bruciati sul campo, altri censurati con monito. Il danno era stato fatto, il nostro popolo non ha letto le opere quando nel resto del mondo circolavano tranquillamente. Le scelte ovviamente hanno avuto un grande peso sulla storia della chiesa, ma ne hanno avuto anche sulla storia italiana.

Facile dire ...è tutto finito. FALSO, recentemente la chiesa ha impedito e continua ad impedire la pubblicazione di IMPRIMATUR di Rita Monaldi e Francesco Sorti, entrambi si sono avvalsi di documenti e di ricerche rigorose per redigire una narrazione anche troppo dettagliata sul rapporto tra casa d’ Orange e Papa Innocenzo XI, nello scenario dell’ Europa degli eretici e di Fouquet. Che sia o no un bel libro, sta di fatto che in ITALIA dopo la prima edizione, è stato censurato dalla chiesa anche se viene regolarmente pubblicato in tutto il mondo, nella nostra nazione non possiamo leggerlo ed è impossibile da trovare.

Recuperare oggi tutta questa immensa cultura BRUCIATA e OPPRESSA con l'avvento di altra sottocultura televisiva, rapida e veloce è quasi impossibile, lo dovranno fare FORSEle nuove generazioni... noi per quanto possiamo dobbiamo tramandargli come nel film di TRUFFAUT, l'amore per i libri... nella culla accanto al biberon mettiamo un libro...perche' senza intelligenza non si cresce e si rimane VITTIME del potere che proprio sull'ignoranza e sulla schiavitu' continua a trionfare.

Redazione namir

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