COSTA TROPPO.

TUTTE le assicurazioni di COSTA CROCIERA si stanno muovendo per tentare di pagare meno possibile il disastro commesso da un comandante in piene funzioni BUNGA BUNGA. la storia fino ad ora accertata è semplice. il comandante rimorchione voleva far vedere come si fa un inchino con la nave all'isola... l'isola quella sera ha i suoi momenti ... come tutte le donne... e quel pacchiano incontro non lo sopporta.

il comandante ha bevuto sbanda si avvicina troppo ma sinceramente non e' questa la vergogna. LA VERGOGNA sta nel ritardare la richiesta di aiuto, negare che la NAVE era lacerata e stavano affondando... c'e' una lunga telefonata con COSTA CROCIERA e forse proprio la stessa COSTA gli dice di non chiamare subito i soccorsi, perche' la nave e' di 300 metri e quindi avrebbero dovuto pagare chi andava in loro aiuto, parecchi milioni di euro.

il comandante esegue... non avverte i soccorsi e a chi lo chiama ripetutamente ripete... STIAMO LANCIANDO FIORI ... molti passeggeri pescano ... insomma normale amministrazione facciamo della dance sull'isola del giglio e ripartiamo. il comandante attendeva che gli aiuti fossero quelli di COSTA CROCIERA... ma intanto la nave imbarcava acqua e la VITA cominciava ad annegare... bisognava intervenire e si sa chi ha dato il via.

l'assicurazione come ho sempre detto in poche righe ora dovra' pagare, COSTA ORA DOVRA' RISARCIRE... milioni di euro che navigano per arrivare anche a 2 miliardi... tutti danari che voleva intascarsi solamente COSTA CROCIERA se riusciva ad intervenire, traghettare e nascondere tutto come un normale incidente.

IL BUNGA BUNGA E' COLOSSALE... oramai il danaro ha superato qualsiasi DIGNITA' tanto che oggi il presidente di COSTA CROCIERA al corriere della sera afferma che si ... forse SCHETTINO E' SCIVOLATO sulla barca di salvataggio... lui e i suoi tre sottufficiali scivolando appunto...l'hanno centrata in pieno... poi si dice che sfortuna la vita, loro che volevano fare gli eroi ... si salvano e vanno in albergo... avallando con questa affermazione non solo i milioni di euro da intascare... ma la vergogna italiana che oramai davanti ai danari non ha piu' limiti... e calpesta vittime o come fanno i soldati americani, ci pisciano sopra.

questa CROCIERA COSTA TROPPO ...per povera gente CON DIGNITA'.

L'INTERVISTA.

ROMA - «Questo è il peggior momento della mia vita dopo la morte di mia madre. Non ci dormo la notte». A parlare è Pier Luigi Foschi, presidente e ad di Costa Crociere che in una intervista al Corriere della Sera ammette il «ritardo gravissimo» con cui è stato dato l'allarme dalla Costa concordia prima di naufragare. 

«Quest'ora e passa di ritardo» tra l'avviso del naufragio e l'evacuazione, afferma, «non è cosa normale, non è giustificabile». «La nave non era in asse - aggiunge - però abbandonandola prima non avremmo perso vite umane». Sul colloquio tra Schettino e il responsabile dell'unità di crisi della Costa, Ferrarini, Foschi afferma: «Sappiamo cosa disse il comandante a Ferrarini perchè è registrato a bordo. Ferrarini ascoltava. Il codice di navigazione attribuisce al comandante potere assoluto, l'armatore non può intervenire a modificare le decisioni». 

Foschi respinge poi l'idea che l'evacuazione sia stata ritardata per evitare di dover pagare i risarcimenti ai passeggeri: «Assicuro in modo assoluto che nessuno ha ragionato in termini economici. Sarebbero scelte che violano la nostra etica». Di Schettino, l'ad di Costa crociere dice che è stato «sempre considerato molto valido tecnicamente ma potrebbe avere qualche piccolo problema caratteriale». In ogni caso, aggiunge, «non gli pagheremo l'avvocato, lo abbiamo sospeso e ci siamo costituiti parte offesa». 

Al momento dell'impatto, osserva ancora Foschi, «credo che Schettino fosse alterato emotivamente. Personalmente credo che non sia stato onesto con noi» ma «c'è un'indagine» e «non ho elementi per dire se fosse lucido». «Le ragioni per cui Schettino è sbarcato - prosegue - sono da appurare. Forse è proprio caduto, scivolato nella lancia. Ci risulta da altre testimonianze. Certo, poteva cercare di risalire». Sulla ragazza moldava che sarebbe stata in compagnia di Schettino la sera del naufragio, Foschi afferma: «Era una hostess di lingua russa, ha lavorato due mesi con noi. È sbarcata. È risalita il 13 come passeggera. Perfettamente registrata. Ho i documenti da mostrare ai magistrati». Amica di Schettino? «Non lo so».

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