Antonio
Catricalà Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Avvocato,
consulente giuridico dei ministeri, segretario generale a
Palazzo Chigi e, dal 2005, presidente dellAutorità
garante della concorrenza e del mercato. Antonio
Catricalà, 59 anni, a ventidue anni si è laureato con
lode in legge a Roma ed è stato nominato assistente del
prof. Pietro Rescigno alluniversità La Sapienza,
Facoltà di Giurisprudenza. Per due anni ha studiato
economia, sociologia, storia e scienza
dellamministrazione presso lIstituto Luigi
Sturzo di Roma, dove è stato allievo di Federico Caffè.
A ventiquattro anni ha vinto il concorso in magistratura
ordinaria e ha superato lesame di abilitazione
allesercizio della professione forense. Ha vinto i
concorsi per procuratore dello Stato e, a ventisette
anni, per avvocato dello Stato. Ha vinto il concorso per
consigliere di Stato con decorrenza dal 1982. Dal 2006 è
Presidente di sezione del Consiglio di Stato in posizione
di fuori ruolo. Presidente e componente di collegi
amministrativi, ha collaborato con lUfficio
legislativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri
ed è stato Capo di Gabinetto e consigliere giuridico nei
Ministeri. E stato segretario generale
dellAutorità per le garanzie nelle comunicazioni,
e segretario generale della Presidenza del Consiglio dei
Ministri. Da presidente dellAntitrust ha lanciato
pochi mesi fa, nel corso della sua relazione annuale,
lallarme per le mancate liberalizzazioni, che
"sono scivolate via dallagenda politica",
mettendo a rischio "la vitalità, già compromessa,
del sistema economico".
Corrado
Passera Sviluppo e Infrastrutture
È stato il più
politico dei banchieri. La sua è una carriera che
approda in banca dopo un lungo e articolato percorso.
Laurea alla Bocconi e master in Business Administration
alla Wharton School di Philadelphia (USA), Corrado
Passera nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque
anni. Successivamente intraprende una lunga
collaborazione con il gruppo di Carlo De Benedetti che lo
vede inizialmente impegnato in Cir, la holding del
Gruppo, dove ricopre la carica di Direttore Generale fino
al 1990. Nel 1991 diventa direttore generale di Arnoldo
Mondadori Editore e, a seguire, del Gruppo Editoriale
L'Espresso. Sempre nel corso della collaborazione con il
Gruppo CIR, Passera è co-amministratore delegato del
Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996),
periodo durante il quale l'azienda ristruttura
drasticamente il settore informatico e si espande nel
settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e
Infostrada.Nel 1996 viene nominato amministratore
delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano
Veneto, alla cui guida fra l'altro porta a termine la
prima grande operazione di consolidamento bancario con
Cariplo, uno dei più importanti istituti bancari
italiani. Nel 1998 il Governo lo nomina amministratore
delegato delle Poste Italiane. Sotto la sua gestione le
Poste entrano nei servizi finanziari attraverso la
costituzione di Banco Posta. Il Piano d'Impresa 1998-2002
ha previsto anche il taglio di oltre 20,000 posti di
lavoro. Nel 2002 l'azienda registra il primo utile di
bilancio. Nel 2002 Passera lascia l'incarico alle Poste e
viene chiamato a ricoprire la carica di amministratore
delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall'integrazione
di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Nel 2006 Corrado
Passera è tra gli artefici del processo che porterà
all'integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando
vita a Intesa Sanpaolo.
Giampaolo
Di Paola Difesa
Un ammiraglio alla
guida della Difesa. Giampaolo Di Paola, 67 anni, campano
di Torre annunziata ed attuale presidente del Comitato
militare della Nato, è il nuovo ministro della Difesa:
l'ultima volta che un militare ha ricoperto questo
incarico è stato 16 anni fa, quando il generale Domenico
Corcione entrò a far parte del governo Dini, dal gennaio
'95 al maggio 1996. Di Paola indossa l'uniforme da circa
48 anni. Entrato all'Accademia navale nel 1963, è stato
nominato guardiamarina nel 1966. Quindi una serie di
promozioni, fino a quella di ammiraglio di Squadra, il
primo gennaio 1999. È un sommergibilista. Dopo la
specializzazione presso la Scuola sommergibili, infatti,
dal 1968 al 1974 ha prestato servizio con vari incarichi
a bordo dei sommergibili convenzionali Gazzana e Piomata.
Ha poi comandato il Cappellini e il Sauro e, nel
1984-'85, anche la fregata 'Grecale'. Dopo la promozione
a capitano di vascello ha comandato la portaerei
Garibaldi, negli anni 1989-'90. Si tratta di un ufficiale
dalla vasta esperienza internazionale. Nel 1981 Di Paola
ha frequentato il Nato Defence College a Roma; dall' '81
all' '84 ha prestato servizio a 'Saclant' (a Norfolk, in
Virginia), nel settore della pianificazione di lungo
termine, come ufficiale 'Asw' (guerra antisommergibile) e
addetto al programma di guerra subacquea. Nell'ambito
dello Stato maggiore della Marina ha assunto diversi
incarichi di rilievo, tra cui quello di capo del 3/o
Reparto piani e operazioni (1992/94). Dal '94 al 1998 è
passato allo Stato maggiore della Difesa, come capo
del Reparto politica militare. Il 30 novembre 1998
è stato nominato capo di gabinetto del ministro della
Difesa, all'epoca Carlo Scognamiglio. Un incarico che ha
mantenuto anche con il ministro Sergio Mattarella. Dal 26
marzo 2001 al 9 marzo 2004 Di Paola è stato Segretario
generale della Difesa e direttore nazionale degli
armamenti, e su quella poltrona è rimasto fino al 10
marzo 2004, quando è stato nominato capo di Stato
Maggiore della Difesa. In questa veste ha coordinato la
pianificazione di tutte le più recenti missioni
internazionali dell'Italia, dall'Iraq all'Afghanistan. Ed
è proprio la capacità dimostrata nel gestire queste
delicate operazioni fuori area - con senso
pratico, ma anche la necessaria diplomazia - che gli è
valsa quel consenso senza cui il 26 giugno 2008 non
sarebbe stato nominato presidente del Comitato militare
dell'Alleanza atlantica, posto ambito da diversi altri
Paesi. L'incarico dell'ammiraglio sarebbe scaduto a fine
giugno 2012, ma dovrà anticipare il rientro.
Anna
Maria Cancellieri - Interni
Anna Maria
Cancellieri romana esperta nel "problem
solving" e donna dalle spiccate capacità di
mediazione. Il suo Curriculum vitae riferisce di numerose
esperienze come Prefetto che l'hanno condotta ai quattro
angoli della Penisola: da Vicenza a Bergamo, da Brescia a
Catania, passando per Genova, Bologna e Parma. E la
seconda volta dal 1861 ad oggi che una donna si siede
sulla poltrona di ministro dell'Interno. La prima era
stata Rosa Russo Iervolino (ottobre 1998-dicembre 1999,
governo D'Alema). Nata a Roma nel 1943, sposata e con due
figli, nonna, laureata in Scienze politiche, giornalista
pubblicista, Cancellieri inizia nel 1972 la sua carriera
direttiva al ministero dell'Interno. Viene nominata capo
ufficio stampa e relazioni esterne della Prefettura di
Milano e responsabile del progetto Efficienza per la
pubblica amministrazione. Continua a svolgere diversi
incarichi nella prefettura del capoluogo lombardo - dove
ha casa - tra i quali quello di sub-commissario al
Comune. Nel luglio del 1993 viene nominata prefetto e
torna a Roma, alla Direzione centrale per la
documentazione presso la Direzione generale per
l'Amministrazione generale e per gli affari del
personale. Nel 1994 è a Parma come Commissario
straordinario del Comune. In seguito assume gli incarichi
di prefetto di Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania e
Genova. Nel 2009 va in pensione. Ma a fare la nonna resta
per poco tempo. Nel novembre di quell'anno viene infatti
nominata commissario straordinario del Teatro Bellini di
Catania. Nel febbraio 2010, il suo predecessore al
Viminale, Roberto Maroni, la chiama a guidare - sempre
nel ruolo di commissario - il Comune di Bologna, in
seguito alle dimissioni del sindaco Flavio Delbono,
travolto dal cosiddetto Cinzia-gate. Rimane nel capoluogo
emiliano fino alle elezioni del 2010, ottenendo grande
popolarità nella città e riconoscimenti bipartisan.
Fino alla proposta di una candidatura a sindaco da parte
di una lista civica in seguito appoggiata dal
centrodestra. Lei, dopo averci pensato qualche giorno,
rifiuta per l«'indisponibilità ad essere espressione di
qualsiasi schieramento politico nazionale o locale».
Rimane quindi in stand-by per qualche mese e torna in
pista ancora come commissario, sempre in Emilia, ma
questa volta a Parma, dopo le dimissioni del sindaco
Pietro Vignali. Dopo neanche un mese c'è però la
chiamata del duo Napolitano-Monti, a caccia di 'quote
rosà nel gabinetto tecnico guidato dal professore. Anche
su questo il prefetto ha le idee molto chiare: «io - ha
detto - l'8 marzo l'abolirei, la donna non deve sentirsi
razza a parte perchè siamo molto meglio degli uomini».
Paola
Severino - Giustizia
La prima donna
ministro della Giustizia nella storia della Repubblica
italiana è uno dei più noti avvocati penalisti.
Sessantatrè anni, napoletana, Paola Severino arriva al
dicastero di Via Arenula con un curriculum di peso:
prorettore vicario dell'Università Luiss Guido Carli,
professore ordinario di diritto penale presso la stessa
Università della Confindustria e, soprattutto, avvocato
di clienti illustri. Ha difeso, tra gli altri, Romando
Prodi nel processo sulla vendita della Cirio, il legale
della Fininvest Giovanni Acampora nel processo Imi-Sir,
Francesco Gaetano Caltagirone nell'inchiesta di Perugia
su Enimont, Cesare Geronzi per il crac della Cirio, l'ex
segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni
nell'indagine sui fondi per la gestione della tenuta di
Castelporziano. Ha lavorato nello studio di Giovanni
Maria Flick prima che il professore fosse nominato
Guardasigilli del governo Prodi, ha rappresentato
l'Unione delle comunità ebraiche nel processo al nazista
Erich Priebke, e tra le società-colosso alle quali ha
dato assistenza legale ci sono Eni e Telecom. Paola
Severino si è laureata in Giurisprudenza all'Università
di Roma La Sapienza nel 1971. Gli inizi della sua
carriera universitaria sono al Cnr, vincitrice di una
borsa di studio dal '72 al '75. Dal '75 all'87 ricopre
l'incarico di assistente ordinario presso la seconda
cattedra di diritto penale dell'Università La Sapienza.
Poi il trasferimento all'ateneo di Perugia come
professore ordinario di diritto penale commerciale alla
facoltà di Economia. È titolare dell'insegnamento di
diritto penale alla Scuola ufficiali carabinieri di Roma.
Dal 30 luglio 1997 al 30 luglio del 2001 è stata - prima
donna in assoluto anche in questo caso - vicepresidente
del Consiglio superiore della magistratura militare.
Proprio mentre rivestiva quell'incarico ha vinto la
classifica dei manager pubblici più ricchi: nel 1998
dichiarò infatti un reddito da 3,3 miliardi di vecchie
lire.
Giulio
Maria Terzi di SantAgata - Esteri
Dalla prestigiosa
poltrona di ambasciatore italiano a Washington alla guida
della Farnesina. L'ambasciatore Giulio Terzi di
Sant'Agata, chiamato oggi a far parte della squadra
dell'esecutivo di Mario Monti, sarà il nuovo capo della
diplomazia italiana, succedendo a Franco Frattini. Per
Terzi, il ritorno alla Farnesina da ministro rappresenta
il coronamento di una lunga carriera diplomatica che lo
ha visto ricoprire alcuni dei principali incarichi della
diplomazia italiana. Bergamasco, classe 1946, Terzi è
entrato in diplomazia nel 1973 dopo una laurea in
giurisprudenza, specializzandosi in diritto
internazionale. Tra i vari incarichi ricoperti quello di
Console Generale a Vancouver durante l'Expo '86, dove ha
promosso importanti eventi per il commercio e la cultura
italiana. Nel 1987 è tornato a Roma per prestare
servizio prima presso la Direzione Generale degli Affari
Economici, dove si è occupato soprattutto di nuove
tecnologie, e in seguito alla Direzione Generale del
Personale. Il suo successivo incarico all'estero è stato
a Bruxelles, dove ha ricoperto la carica di Consigliere
Politico presso la Rappresentanza d'Italia presso la
Nato, in un periodo particolarmente impegnativo segnato
dalla fine della guerra fredda, dalla riunificazione
della Germania e dalla prima guerra del Golfo. Dal 1993
al 1998 è stato a New York presso la Rappresentanza
d'Italia alle Nazioni Unite, dapprima come Primo
Consigliere per gli affari politici, e successivamente
come Ministro e Vice Rappresentante Permanente. Ha anche
prestato servizio presso il Ministero degli Esteri a Roma
come Vice Segretario Generale, Direttore Generale per la
Cooperazione Politica Multilaterale e Diritti Umani e
Direttore Politico, occupandosi principalmente di
sicurezza internazionale e di questioni politiche, con
particolare riferimento all'attività del Consiglio di
Sicurezza, dell'Assemblea Generale e del Consiglio per i
Diritti Umani delle Nazioni Unite oltre che quella di
organi quali il Consiglio Europeo, la Nato, il G8 e
l'Osce. Ha assistito il ministro degli Esteri sui temi
della sicurezza internazionale, in particolare
relativamente ad aree geografiche quali i Balcani
occidentali, il Medio Oriente, l'Afganistan, l'Africa
Orientale e a tematiche come la proliferazione nucleare,
il terrorismo e i diritti umani. Tra gli incarichi degli
anni scorsi di particolare rilievo all'estero vi è stato
quello di ambasciatore d'Italia in Israele tra il 2002 e
il 2004, un periodo caratterizzato dallo scoppio della
seconda Intifada, dal rafforzamento delle relazioni tra
Unione europea e Israele e da un rinnovato impegno da
parte delle autorità israeliane e palestinesi a sostegno
della Road Map. Dal 20 agosto 2008 al 30 settembre 2009,
l'Ambasciatore Terzi è stato Rappresentante Permanente
d'Italia alle Nazioni Unite a New York dove ha guidato la
delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza durante
l'ultimo periodo del biennio italiano come membro non
permanente nel 2007-2008 concentrandosi in particolare su
Afganistan, questioni umanitarie e protezione dei civili
nei conflitti. Per poi essere chiamato ad ottobre 2009
alla guida dell'Ambasciata di Washington.
Mario
Catania Agricoltura
Mario Catania,
neoministro delle Politiche agricole, è un supertecnico
esperto di politiche comunitarie, con un bagaglio di
importanti incarichi a Bruxelles. Attualmente
responsabile del Dipartimento delle politiche europee e
internazionali del dicastero delle Politiche agricole, è
il dirigente che ha finora trattato per l'Italia la Pac,
la proposta di politica agricola comune vera 'bestia
nerà per l'intero mondo agricolo nazionale. Romano, 59
anni, laureato in giurisprudenza, Catania sarà quindi il
ministro in prima linea a Bruxelles nelle trattative per
la messa a punto della Pac nei prossimi mesi, cercando di
mettere argine ai tagli dei finanziamenti previsti per
l'Italia. Con l'ingresso nel 1978 al ministero, quella di
Catania è stata una carriera tutta interna al dicastero
di via XX settembre, stretto collaboratore degli ultimi
tre ministri delle Politiche Agricole. Nel settembre 1997
è stato nominato esperto presso la rappresentanza
permanente a Bruxelles, nel 2008 è diventato direttore
generale del ministero, nell'ottobre 2009 nominato
nell'attuale incarico di capo del Dipartimento che cura
le relazioni comunitarie ed i rapporti internazionali in
sede bilaterale e multilaterale, compresi i lavori
dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e
dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
economico (OCSE) in raccordo con il Ministero degli
affari esteri.
Elsa
Fornero - Lavoro e politiche sociali
Una signora minuta
e gentile con carattere di ferro: Elsa Fornero, neo
ministro del Welfare, economista è una delle maggiori
esperte di previdenza in Italia. Nata a San Carlo
Canavese (Torino) nel 1948 è professore di Economia
Politica presso l'Università di Torino. Convinta
sostenitrice di una riforma strutturale e non
estemporanea della previdenza che comprenda l'estensione
del metodo «contributivo pro rata» per tutti Fornero ha
sottolineato anche più volte la necessità di una fascia
flessibile di uscita per uomini e donne tra i 63 e i 70
anni. Questo tipo di interventi oltre a essere equi e di
prospettiva potrebbero portare risparmi consistenti. Il
calcolo dell'importo della pensione, nel caso di
contributivo e di fascia flessibile di uscita, sarebbe a
questo punto collegato ai contributi versati e al momento
nel quale si decide di uscire dal lavoro. Fornero ha
inoltre ribadito più volte la necessità di un
intervento «universale» che elimini ogni sacca di
privilegio. Vice presidente del consiglio di sorveglianza
di Intesa-Sanpaolo e coordinatore scientifico del CeRP
(Center for Research on Pensions and Welfare Policies,
Collegio Carlo Alberto, Fornero è membro del collegio
docenti del dottorato in Scienze Economiche
dell'Università di Torino e docente presso l'Università
di Maastricht. È componente del Nucleo di valutazione
della spesa previdenziale del ministero del Welfare,
editorialista de Il Sole 24 Ore e membro del CdA di Buzzi
Unicem. Sposata con Mario Deaglio, economista ed
editorialista della «Stampa» ha due figli e tre nipoti.
Il lavoro difficile che questo Governo si prepara ad
affrontare non la spaventa ma cercherà di ritagliarsi
del tempo per tornare nella sua Torino e soprattutto il
week end in campagna per vedere i bambini e curare l'orto
di cui è appassionata.
Renato
Balduzzi - Salute
Renato Balduzzi,
nuovo ministro della salute, è un giurista esperto di
Sanità e presidente dell'Agenas, l'agenzia per i servizi
sanitari regionali e al ministero della Salute ha già
lavorato nell'ufficio legislativo del ministro di allora
Rosy Bindi. Nato a Voghera, 56 anni, sposato con tre
figli è professore ordinario di diritto costituzionale
nell'Universit
del Piemonte Orientale e professore
invitato nell'Universit
di Paris-Val de Marne
(Paris XII). Suo il contributo a scrivere impostanti
passaggi di leggi di riforma sanitaria varati durante il
governo Prodi, come le norme sul lavoro in esclusiva dei
medici del servizio pubblico. Nella sua biografia
compaiono anche numerose pubblicazioni sul diritto
regionale, l'organizzazione sanitaria, il diritto degli
enti locali, drafting legislativo e anche le
biotecnologie, tutti temi che fanno capo al dicastero che
dovrà guidare. Consigliere giuridico dei Ministri della
difesa (1989-1992) e della sanit
(1996-2000). Capo
dell'ufficio legislativo del Ministero della sanit
dal 1997 al 1999; tra il 1997 e il 1999 ha presieduto la
Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Dal
maggio 2006 consigliere giuridico del Ministro
delle politiche per la famiglia.
Francesco
Profumo Istruzione
Francesco Profumo
entra nella squadra di Governo dopo una lunga carriera
accademica. Ligure (è nato a Savona il 3 maggio del
'53), Profumo, ingegnere e docente universitario, dallo
scorso 13 agosto è Presidente del Consiglio Nazionale
delle Ricerche. Sposato, tre figli, ha iniziato la
carriera nel 1978 in Ansaldo a Genova come ingegnere
progettista. Nel 1985 si è trasferito a Torino dove ha
intrapreso la carriera di ricercatore universitario e nel
1995 è diventato Professore Ordinario di Macchine e
Azionamenti Elettrici nello stesso Ateneo. Ha quindi
assunto la carica di Presidente della Prima Facoltà di
Ingegneria del Politecnico dal 2003 al 2005; dal primo
ottobre del 2005 è diventato rettore dello stesso ateneo
(scadenza del mandato a settembre 2013). Il suo rettorato
è stato caratterizzato da una forte spinta verso la
collaborazione con diverse aziende internazionali (come
Microsoft, Motorola) e con una apertura della didattica
verso l'Estero. È stato «Visiting Professor» al
Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell'University of
Wisconsin-Madison (USA) nel periodo 1986-88, al
Dipartimento di Ingegneria Elettrica della Nagasaki
University (Giappone) nel periodo 1996-97, al
Dipartimento di Ingegneria Elettrica della Czech
Technical University-Prague (Repubblica Ceca) nel 1999 e
alla Facolt
di Ingegneria dell'Universit
di
Cordoba (Argentina) nel 2004 e nel 2005. Accanto alla
carriera nella propria Università, Profumo è stato
molto attivo in molti gruppi di lavoro internazionali,
con numerosi riconoscimenti in tutto il mondo e tante
pubblicazioni. Nel 2011 ha dato la sua disponibilità
alla candidatura di Sindaco di Torino per il Partito
Democratico, ma in seguito ha ritirato la candidatura.
Presidente di Columbus, del Forum Torino ha fatto anche
parte di un Panel del Comitato di Indirizzo per la
Valutazione della Ricerca (Civr) del ministero
dell'Istruzione. Già membro del Consiglio di
Amministrazione di Reply, di Fidia SpA, Unicredit Private
Bank, il 12 aprile 2011 è stato nominato membro del
Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia e ha
svolto ruolo di Consigliere per Il Sole 24 Ore e per
Pirelli.
Corrado
Clini Ambiente
È il negoziatore
climatico per l'Italia in campo internazionale
(nell'ambito della convenzione quadro delle Nazioni
Unite4 sui cambiamenti climatici), ma è anche l'uomo che
tiene insieme le aziende intorno all'idea di sviluppo
sostenibile. Corrado Clini, neo ministro dell'Ambiente,
si sposta di pochi metri: il suo ufficio attuale da
direttore generale del dicastero di Via Cristoforo
Colombo sale al piano nobile occupato precedentemente da
Stefania Prestigiacomo. Attualmente alla guida della
direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima
e l'energia, Clini - 64 anni, laureato in medicina del
lavoro e in igiene e sanità pubblica - è 'senior
research fellow' ad Harvard ed è autore di oltre 40
pubblicazioni scientifiche. È coordinatore della
Commissione tecnica del Cipe che ha elaborato il piano
nazionale per la riduzione delle emnissioni dei gas ad
effetto serra; è stato presidente del comitato nazionale
di gestione per le attività del protocollo di Kyoto
(2005-2009); focal point del protocollo di Montreal per
la protezione della fascia di ozono; è stato membro del
consiglio di amministrazione e vice commissario dell'Enea
(2004-2007); membro del China Council for International
Cooperation on Environment and Development; membro del
board dell'Agenzia europea dell'ambiente. Tra il 2002 e
il 2009 ha programmato e coordinato oltre 900 progetti,
soprattutto sulla modellistica e sulla valutazione dei
cambiamenti climatici, ricerca e sviluppo delle
tecnologie a basso impatto ambientale. Di particolare
rilievo, quelli nel Mediterraneo, in Medio Oriente e in
Cina. Inoltre, ha avuto un ruolo fondamentale durante il
G8 svoltosi in Italia nel 2009, nell'ambito del Forum
sulle tecnologie a basso impatto di carbonio (Trieste e
Bologna) e del vertice dei ministri dell'Ambiente a
Siracusa. Ha ricoperto la carica di presidente della
Global Bioenergy partnership (2005-2009), a cui
aderiscono 20 Paesi. Infine, da agosto è presidente del
Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica
di Trieste.
Lorenzo
Ornaghi - Beni Culturali
Lorenzo Ornaghi
arriva nella squadra di Governo dopo una lunga carriera
accademica. Nato a Villasanta (Monza) il 25 ottobre del
1948, è dal 1 novembre 2002 Rettore dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore. Nello stesso Ateneo ha
conseguito la laurea in Scienze politiche nel 1972 e dal
1990 è titolare della cattedra di Scienza politica.
Sempre alla Cattolica, è stato allievo di uno dei padri
della Lega, lo storico Gianfranco Miglio. Dal 1998 è
membro del Consiglio di Amministrazione del quotidiano
Avvenire, di cui dal 2002 è vicepresidente. È anche
Direttore della rivista Vita e Pensiero e componente del
comitato scientifico di numerose riviste, tra cui
Filosofia politica, Quaderni di scienza politica, Teoria
politica. Autore di numerosi volumi e saggi pubblicati su
riviste italiane e internazionali, Ornaghi, oltre che
alle indagini sulle trasformazioni del sistema politico e
sul concetto di rappresentanza e organizzazione degli
interessi, si è dedicato allo studio dell'integrazione
politico-istituzionale dell'Europa. Ornaghi, che non è
sposato e non ha figli, nel 2005 ha ricevuto la laurea
honoris causa in Giurisprudenza, conferita
dall'Università Cattolica Pazmany Peter di Budapest. Dal
2001 al 2006 è stato il primo Presidente dell'Agenzia
per le Onlus. Dal 1996 è Direttore dell'Alta scuola di
Economia e relazioni internazionali (Aseri), destinata
alla formazione post-universitaria di esperti di sistemi
economici e politici globali.
Enzo
Moavero Milanesi - Affari europei Il neoministro agli
Affari Europei
Enzo Moavero
Milanesi, è giudice presso la Corte europea di Giustizia
di Lussemburgo. Avvocato, 57 anni, specializzato in
antitrust, è stato fino al 2006 direttore generale del
'Bureau of European Policy Advisors' della Commissione
europea. Vice segretario generale dell'esecutivo Ue dal
2002 al 2005, era stato in precedenza direttore del
Servizio Antitrust (2000-2001), e capo di gabinetto
dell'allora commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti
(1999-2000) e con lo stesso incarico aveva affiancato il
neo premier anche quando era alla guida del Mercato
Interno (1995-1999). Dopo la laurea in legge alla
Sapienza nel 1977, e un tirocinio in uno studio legale di
diritto internazionale, Moavero nel 1982 si è
specializzato al noto College of Europe di Bruges. Un
anno dopo, ecco un altro titolo di specializzazione in
diritto internazionale presso la University of Texas, a
Dallas. Fra 1992 e 1994 rientra spesso a Roma come
consigliere dei governi Amato e Ciampi.
Andrea
Barca - Coesione territoriale
Incaricò a
sorpresa per Fabrizio Barca, nominato da Mario Monti a
ricoprire il ruolo di ministro al dicastero della
Coesione territoriale. Laurea in Scienze statistiche e
demografiche (indirizzo economico) all'Università di
Roma; master of Philosophy in Economia all'Università di
Cambridge e visiting professor presso le Università Mit
e Stanford, Barca vanta un curriculum di studi
internazionale. Ha insegnato nelle Università di Siena,
Bocconi, Roma 'Tor Vergatà, Modena, Urbino. È capo del
dipartimento delle Politiche di Sviluppo del ministero
dell'Economia e delle Finanze. Il neoministro può
vantare anche una conoscenza specifica, rispetto
all'incarico che andrà a ricoprire. Infatti a partire
dal 1998 ha contribuito, al ministero del Tesoro, agli
studi sullo sviluppo economico italiano e alla
rifondazione delle politiche territoriali di sviluppo,
studi che prima aveva condotto presso la Banca d'Italia
come direttore di Area. La sua esperienza sul territorio
è proseguita anche in seguito, quando nel 1999 è stato
nominato presidente del comitato per le Politiche
territoriali dell' Ocse. Barca ha inoltre scritto
numerosi saggi e volumi sull'impresa, sul governo
societario, sul capitalismo italiano.
Piero
Gnudi Turismo
Piero Gnudi è
nato a Bologna il 17 maggio 1938. Dottore commercialista
iscritto all'Ordine di Bologna dal 1964 ed al Registro
dei Revisori Contabili dalla sua istituzione nel 1995 è
fondatore dello Studio Gnudi. Consigliere di
Amministrazione di Unicredit, è membro del Consiglio
Generale e della Giunta direttiva di Assonime, del
Comitato Esecutivo e del Consiglio Generale dell'Aspen
Istitute, del Comitato Direttivo del Consiglio per le
Relazioni tra Italia e Stati Uniti. È stato presidente,
membro del Consiglio di amministrazione, e Sindaco di
importanti Società a cominciare da Enel (di cui è stato
presidente), all'Iri, di cui è stato presidente e ad. È
stato inoltre presidente di Rai Holding, presidente
Locat, presidente Astaldi.
Piero
Giarda Rapporti con il parlamento
Laureato in
economia e commercio nell'Università Cattolica di Milano
nel 1962, il neoministro per i Rapporti con il Parlamento
Piero Giarda, ha studiato nelle Università di Princeton
e Harvard nel periodo 1965-69. È responsabile del
Laboratorio di Analisi Monetaria dell'Università
Cattolica. Componente del Comitato direttivo della scuola
per il dottarato in Economia e finanza delle
amminsitrazioni pubbliche. Ha svolto attività di
consulenza alla Presidenza del Consiglio e al Ministero
delle Finanze. È stato Presidente della Commissione
Tecnica per la Spesa pubblica presso il Ministero del
Tesoro dal 1986 al 1995. È stato Sottosegretario di
Stato al Ministero del Tesoro dal 1995 al 2001. Libero
docente di Scienza delle finanze e diritto finanziario
nel 1970. Ha insegnato all'Università Cattolica dal 1968
fino al 1976 in qualità di professore incaricato; dal
1976 al 2001 in qualità di professore ordinario di
Scienza delle finanze. Ha insegnato anche alla
Università degli Studi della Calabria dal 1972 al 1975 e
all'Università di Harvard nel 1970. Vice-Presidente
della Fondazione Milano per la Scala Presidente della
Fondazione Internazionale Monte Rosa Componente del
Consiglio di amministrazione del Teatro dell'Opera di
Roma, Collaboratore de «La Voce», socio di «ASTRID» e
dell'Aspen Institute. Responsabile del progetto di
ricerce tra Regione Lombardia e Università Cattolica su:
«il federalismo fiscale».
Andrea
Riccardi Cooperazione internazionale
Al ministero della
Cooperazione Internazionale e Integrazione Andrea
Riccardi approda forte del suo impegno per la pace e per
la cooperazione con la Comunità di Sant'Egidio, che
fondò nel 1968, Riccardi, nato a Roma il 16 gennaio del
1950, è ordinario di Storia contemporanea
all'Università degli Studi Roma Tre, noto come studioso
della Chiesa in età moderna e contemporanea. Al di là
del suo impegno accademico, Riccardi è conosciuto come
fondatore della Comunità di Sant'Egidio: il 7 febbraio
del 1968, ancora studente, Riccardi si riunì per la
prima volta con un gruppo di liceali, nell'Oratorio della
Chiesa Nuova, il santuario di san Filippo Neri. Da quel
primo incontro nascerà appunto la Comunità di
Sant'Egidio che nel settembre 1973 stabilì il proprio
centro in Piazza Sant'Egidio, a Roma, in un ex convento
di monache carmelitane. Con la Comunità Riccardi ha
concretizzato un forte impegno per la pace che lo ha
visto nel ruolo di mediatore in diversi conflitti e ha
contribuito al raggiungimento della pace in alcuni Paesi,
tra cui il Mozambico, il Guatemala, la Costa d'Avorio.
16/11/2011
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