Scuola

Alessandra di Pietro

Non dovrebbe essere in discussione lo stipendio degli insegnanti come questione a sé, ma il problema andrebbe ricondotto alle sue radici, in questo modo se ne chiarirebbero gli aspetti salienti , oggi trascurati.
1- In una graduatoria dei mesteri più faticosi, stilata tenendo conto di alcuni parametri medi validi per ogni tipi di mestiere, l'insegnante viene al secondo posto dopo il Minatore...
2- Ma purtroppo solo chi ha praticato il mestiere se ne può rendere conto...
3 -Gli insegnanti hanno scarsissimo potere contrattuale ( se si ferma la scuola...il paese , si pensa , può andare avanti
lo stesso)
4- dunque non c'è alcuna consapevolezza del ruolo fondamentale che la scuola riveste nella nazione
5 -non c'è alcun interesse a evidenziare , potenziare questo ruolo (non ci sono soldi)
6- dunque come possiamo , noi insegnanti, chiedere di più, date queste premesse?
7- ma, date queste premesse, (nessuno é consapevole né della fatica, né dell'importanza del ruolo) è evidente che la maggioranza creda che l'insegnante guadagni il giusto...
8- Saremo lasciati alla nostra fatica e al nostro ruolo infimo, alle prese con i giovani del nostro futuro, formandoli, istruendoli, faticando ogni giorno nelle parole, nel pensiero, nell'esempio...
pensando che forse sarebbe stato meglio andare a fare assistenza ai lettori di carte di credito...
cordialmente,
un'insegnante di Filosofia

 

Risposta degli utenti :

Il problema, non e' quanto fatica un minatore, o quanto fatica un insegnate, il problema e' quanto guadagna un minatore e quanto guadagna l'insegnante. Insomma, gli insegnanti un tempo si erano organizzati per chiedere il loro diritto all'aumento, i famosi Cobas incontrollabili, poi appena avuto l'aumento, sono scomparsi per tanti anni. Ci viene da domandarci che cosa ci avete insegnato, che come avete migliorato la qualita' della VOSTRA categoria avete smesso di organizzarvi per difendere la categoria del Minatore ?

Ecco perche' riteniamo che gli insegnanti debbano ancora lavorare molto, ma soprattutto in capacita' collettive, per essere la vera forza necessaria alle nuove gnerazioni.

Redazione Namir.