SEGALA CONTRO GLICEMIA

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Ero in macchina, ed ascoltavo la radio, è intervenuto in diretta, uno dei maggiori esperti per la cura e la prevenzione del Diabete, il quale alla fine risponde alla domanda della cronista...

CI PUO' DARE UN CONSIGLIO PRATICO PER TENERE SOTTO CONTROLLO LA GLICEMIA COSA BISOGNA FARE ?

RISPOSTA ... mangiare il pane nero e pommodori.

NON CONOSCEVO IL PANE NERO... cosi' ho chiesto in giro e un signore sugli ottanta anni, mi ha detto che era il PANE DELLA GUERRA... come il pane della guerra ? si ... il pane di farina di SEGALA...

da quel giorno ho fatto due azioni, la prima è stata trovare cosa affermava scientificamente questo dottore ed e' quello che espongo, CIOE' LA FARINA DI SEGALA CONTROLLA E MANTIENE I LIVELLI DI GLICEMIA ... la seconda è stata trovare la farina.

DA ALLORA MANGIO IL PANE DI SEGALA... me lo faccio da sola ... è buono, è salutare, sazia, non ingrassa e come dice la ricerca fa bene alla salute... e allora mi sono chiesta per quale motivo non ci si fa anche la pasta, o non si produce questo pane ovunque... LE MULTINAZIONALI... sempre loro, devono venderci farina bianca scarsissima di pessima qualita' super prodotta e transgenica... siamo numeri, per loro siamo numeri, moriamo o no, devono vendere e guadagnare.

Alcuni studi sul pane di segale

Uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, nell'ambito del progetto Healthgrain, mostra che il pane fatto con farina di segale bianca (ricavata dalla parte interna dei grani di segale) mantiene più controllati i livelli d'insulina e di zuccheri nel sangue rispetto al pane fabbricato con farina di frumento e crusca di segale.

Secondo Liza Rosen che ha condotto la ricerca nell'Università di Lund, «esistono diverse varietà di segale e non tutte hanno lo stesso effetto».

Il gruppo dei ricercatori ha anche scoperto che i partecipanti allo studio che avevano consumato grani di segale cotti al mattino, erano più sazi e mangiavano significativamente meno a colazione rispetto ai partecipanti che avevano mangiato pane bianco. Lo stesso per il pane e i cereali caldi fatti con segale bianca e segale integrale, i quali risultavano più sazianti rispetto al pane bianco.

Secondo uno studio eseguito da alcuni ricercatori finlandesi dell'Università di Helsinki e pubblicato dalla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Disease il consumo regolare del pane di segale ricco in steroli vegetali aiuterebbe a ridurre la percentuale di colesterolo nel sangue.

Stando alle dichiarazioni di Päivi Soderholm, uno dei principali autori dello studio, «il risultato conferma ancora una volta il beneficio degli steroli vegetali non esterificati nell'abbassare i livelli di colesterolo».

Secondo diverse ricerche (alcune però parzialmente contraddittorie) i pentosani e la conseguentemente maggiore durata della permanenza del bolo alimentare nell'apparato digerente potrebbero avere sull'organismo umano un'azione anticancerogena.

Le proprietà di cottura della farina di segale sono sostanzialmente diverse da quelle della farina di grano. Questo dipende principalmente dal fatto che nella pasta di segale le molecole di glutine (una proteina collosa) non possono costruire alcuna struttura collante per il trattenimento dei gas a causa della presenza di pentosani (sostanze viscose). Queste sostanze viscose svolgono nella segale la stessa funzione del glutine nel grano. Sono importanti per legare e mantenere l'acqua durante la preparazione della pasta e nel processo di cottura. I prodotti da forno a base di segale si distinguono - contrariamente ai prodotti da forno a base di grano - per la pasta più scura, dura e aromatica. Il pane di segale è costituito principalmente da amido gelificato; la sua mollìca è più fitta e contiene meno pori, pertanto è meno aerata rispetto al pane di frumento. Spesso si producono con la farina di segale quindi pane multicereali e pane integrale. In anni di raccolti umidi spesso sussiste il rischio della maturazione precoce dei chicchi sullo stelo. Durante tale processo vengono prodotte le amilasi, enzimi che distruggono l'amido.