IL CASO FORLEO

Ho davanti ai miei occhi una copia della famosa sentenza di Milano del giudice Carmelina Forleo,in cui alcuni imputati vengono assolti dall'accusa di terrorismo internazionale.Il giudice non ha alcuna competenza ad intervenire se in Italia si raccolgono fondi o documenti per aiutare in contesti sicuri i fratelli che rimangono ad operare per la guerriglia in un paese dove c'è la guerra.Nella fattispecie si sta parlando dell'Iraq.Si sono levati cori di protesta contro il giudice perchè di fatto riconosce che in quel paese non c'è (o non c'è solo) la tanto decantata missione di pace,ma c'è anche la guerra.Mi sembra che lo stesso Bush non ne faccia più un mistero.E' finito il tempo delle fandonie per le mai trovate armi di sterminio di massa.Onore ad un giudice che non ha le fette di salame sugli occhi e che sta lottando quasi da sola con querele contro le più alte cariche istituzionali che l'hanno offesa e dileggiata.L'Italia è in missione di guerra.Ha accettato di mettere le proprie truppe alle dipendenze di quelle inglesi,considerate forze occupanti.I cori di protesta dei politici mi hanno profondamente indignato.Vogliono confondere la gente.Costoro delegittimano costantemente la magistratura anche con insulti ad personam.Confondono la guerriglia con il terrorismo in modo bieco.In realtà demonizzano la resistenza di un popolo che,non potendo opporsi ad eserciti ben armati con metodi adeguati,li contrastano nel modo possibile.A volte colpiscono anche vittime innocenti,ma quante vittime innocenti hanno fatto gli americani con i loro bombardamenti chirurgici?

Cordialmente Ivano Franzini