Aspro dire di un capo che sparacchiaa LIRA
BIRELLUSCORNICA NE ARROCHISCE Sbragamondo si sbraga di Luigi Melilli Dire di Rodomonte sarebbe
sbagliato: non risulta infatti che questeroe
immortalato da un poeta fosse anche un composto di
forzieri, casseforti e banche dai contatti che non
funzionano più, ma su cui si contò molto. Non fu il
salvatore che si sperava, ma la pretesa era genuina. Potrò arrischiarmi a
ricordare di ciò che ebbe a scrivere Marx o dovrò
tremare perché il nostro digrigna i denti? Beh, chi non risica non
rosica e io ci provo a non farmi rosicare. Marx scrisse
dunque che i grandi eventi storici dopo poco tempo si
ripetono in farsa. E il tempo passato
trascorso dalle imprese del duce non è tanto: gloria a
Marx! Il nostro lo riduce a una macchietta! Ma il paragone non sarebbe
corretto neppure se si pensa alla complessione e
allaltitudine del cervello pensante di Rodomonte e
del nostro: il nostro è piccolino come la papera che la
vecchia canzone che associa ai papaveri. Forse è per questo che i
toni sono vieppiù aspri. Accusano lincertezza di
colui che poggia i piedi sulla sabbia, e ad ogni ritorno
della risacca vi affonda un pochino. Se si ostinerà a non voler
cambiare punto di appoggio, al contrario di Archimede
affonderò in questo mondo, che non lo vuole più
sostenere. Mai una parola di dovuto
riguardo per gli avversari, che considera ormai sempre
più nemici da abbattere: ma chi glielha fatta
unatente iniezione di veleno? Mai un riconoscimento del
diritto che hanno coloro che non sono con lui e ne
conoscono i modi: lunico modo di menzionarli è il
disgusto e linsulto: io maspetto che da un
momento allaltro vi aggiunga lo scaracchio! Sic stantibus rebus
incontrarlo per la strada, (dove non scende mai da solo)
ci potrebbe far senso se non siamo dei del suo strascico. Voleva reggere
lItalia con ducesca mano ed invece, incapace
comè, lha lasciata affondare. Succurre Magdalena, questuomo senza lena alla fine ci svena. O capo, capo, capo, o cetriolo dal sapore
sciapo ma perchè non diventi
almeno un mapo? Ibrido forse saresti
temperato: nè acre e né dolce, ma solamente un pochettino
sciapo. Ohé! ma chi osa intramezzarti in affari che non richiamano lattenzione degli inquirenti? Tranquillo, tu gli puoi
cavare i denti Dacché a punirti i
cittadin son lenti Ma pure al sommo della
stagione bella, annotta alla fine. Né consolarti può andare
a cantine, con la tante madonne
fiorentine. Già! Le madonne
fiorentine, forse lhai conosciute e cantate mentre
londa del mare ti dondolava e i viaggiatori
battevan le mani. Ma poi venne il domani
tanto bello che ti invitò ad entrar sicuro in ballo,
fino a toglierti luso del cervello. Un grandioso castello per
ogni banca è rifugio sicuro. Ma fuga tutti i mali?.... Su, canticchia con me: ti
passa tutto! Perché come si dice? Tu lo sai bene: canta
che ti passa.
E tesce un
raglio!... Rieti, 26 febbraio 2005 |