MISCELLANIA
NON SOLO - SANITA' di luigi
sedita.
Il
futuro mi interessa perché è lì che ho deciso di
trascorrere i miei prossimi anni - Uno studente a
Berkeley, 1968
I
problemi di tutti vanno risolti da tutti
"Il
sottosegretario assume la figlia al Ministero"
(Corriere della Sera: pag. 17 - 15 febbraio 2005) -
Elisabetta Casellati (FI), sottosegretario al Ministero
della Salute, ha assunto sua figlia Ludovica, come capo
della segreteria con un contratto da 60 mila euro l'anno,
cioè quasi il doppio di quanto guadagna un funzionario
ministeriale del 9° livello con quindici anni di
anzianità. Molte, ovviamente, le polemiche dei maliziosi
che mettono in dubbio la conoscenza in materia di salute
o sanità del nuovo capo della Segreteria del
Sottosegretariato di Stato e l''aspra selezione' fatta
per affidarle l'incarico. Ma Ludovica Casellati assicura,
anche a nome della madre, che non si tratta di
'clientelismo'. - <http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7884>
Dirigenza
Medica - Sciopero della sanità e dei medici il 4 marzo
La decisione arriva
dopo la rottura delle trattative con la parte pubblica
per il rinnovo del contratto della dirigenza medica. ''La
sostanziale assenza della controparte al tentativo di
conciliazione,
, e' un'ulteriore dimostrazione del
disinteresse delle istituzioni per i problemi sollevati
dai dirigenti del Ssn''. ''Lo stesso disinteresse
dimostrato dal Governo che, a una settimana dalla
dichiarazione di voler avviare un tavolo a Palazzo Chigi
per affrontare i problemi contrattuali di medici e
pubblico impiego, non ha dato alcun seguito
all'iniziativa, cosi' come avevamo presagito''. S.
Zucchelli Anaao
''Invece del contratto,
volgari accuse per i medici''. E' il commento di Stefano
Biasioli, presidente nazionale di Cimo-Asmd. ''In
tempi di rinnovo del contratto compaiono regolarmente
articoli provocatori contro la classe medica e contro il
Sistema sanitario nazionale. L'arma impropria delle liste
d'attesa viene utilizzata, come clava, in modo
pretestuoso, provocatorio e volgare contro i medici,
implicitamente accusati di lavorare poco e male, e contro
il sistema sanitario, giudicato costoso ed
inefficiente''. Per la Cimo, ''e' un modo falso di fare
informazione
Il medico e' oggi vittima del sistema
e opera senza rinnovo contrattuale mettendo
professionalita' e serietà al servizio dei cittadini.
Sarebbe ora che Governo e Regioni facessero altrettanto.
Il fallimento del
tentativo di conciliazione oggi al ministero del Lavoro,
a cui erano assenti sia le Regioni sia i tecnici del
dicastero, ''rappresenta un'ulteriore conferma della
volonta' di lasciare senza contratto i medici, portando
la sanita' pubblica allo sfascio''. Lo sottolinea Massimo
Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, una
delle sigle della dirigenza Ssn che hanno proclamato lo
sciopero del 4 marzo. All'incontro e' intervenuto il solo
rappresentate del ministero della Funzione Pubblica.
I medici - sostiene
Garraffo della Cisl - a quasi quattro anni dell'ultimo
contratto di Lavoro, non chiedono unicamente i soldi,
come inopportunamente ha affermato l'Aran, ma regole
nuove e un assetto normativo non penalizzante, che
salvaguardi l'autonomia professionale e la
responsabilita' del medico.
1 |
La prevenzione evita 9 tumori
al colon su 10 |
2 |
Sanità, per Bush un altro
buco |
3 |
Farmaco antinicotina combatte
l'Alzheimer |
4 |
Il Governo francese vuole
limitare gli extra sconti dei farmacisti |
5 |
La contraccezione non piace
alle italiane |
6 |
Gl'immigrati «merdacce levantine
e mediterranee»), «Papalia, il più terrone che
ci sia», «Papalia, va' in Turchia», brandiva
«randelli depapalizzatori», scopriva una lapide
in marmo «Qui giace Papalia»
Questo è
il Bene, il Partito dell'Amore
Nessun
terzista, nessun «riformista», nessun
«liberale» ha sentito il bisogno di
intervenire. Si attendono con ansia i loro
prossimi appelli ai magistrati, ai girotondi e
all'Unità ad abbassare i toni, aprirsi al
dialogo, non arroccarsi, non demonizzare, non
dire sempre no, e soprattutto «non odiare».
Quo usque tandem
! Fino a non molto
tempo fa, a scolpire lapidi per i magistrati, a
minacciarli con croci o proiettili in busta
chiusa, erano i criminali, soprattutto mafiosi.
Ora sono ministri e sottosegretari. |
7 |
Tre milioni di italiani
"sesso dipendenti" |
8 |
La depressione si tramanda |
9 |
La mammografia fa bene |
10 |
Tra S. Valentino e S. Faustino |
11 |
I politici "visti"
da Trilussa |
12 |
Dieta e rischio
cardiovascolare, non tutti i grassi sono uguali |
13 |
Oil for food - Tutti gli
italiani nellinchiesta Onu - Oil for migoni
- «nulla mi viene contestato, perché nulla mi
può essere contestato». e allora il "Sole
24 ore" fa partire un altro missile: le
lettere che provano come nel 1998 fece pressioni
su Baghdad per un contratto allAlenia
|
14 |
Morti sul lavoro e malattie
professionali |
15 |
Rep. Ceca - Gli assurdi prezzi
dei taxi di Praga - Italia - Rimuovere la
pubblicita' troppo licenziosa |
16 |
Austria -Il turismo della
banca del seme - Germania / I filetti di tonno
congelati sono spesso trattati con coloranti |
17 |
Austria - Attenti alla lira
turca: e' simile ai due euro, ma vale 50
centesimi - Cina - 15 mila in galera per il gioco
d'azzardo |
18 |
Spagna / Approvare l'uso
clinico dell'eroina per i tossicomani - Austria /
Lo spreco d'energia attraverso il semplice
standby |
19 |
Sotto la chioma, mente di
Marco Travaglio -
È stato Paolo
Guzzanti a scrivere «mascalzone bavoso». Ma non
di Berlusconi: di Prodi.
|
20 |
Una lettera di Luttazzi a
Dagospia |
21 |
Il Peluffo di Ciampi va alla
Corte dei Conti |
22 |
Un interessante botta e
risposta fra Sirchia e il pres. di Farmindustria:
il ministro finalmente si accorge di certi
fenomeni
|
23 |
Tar Veneto - Licenziamento per
giusta causa in ospedale |
24 |
Il nuovo Codice della Pubblica
Amministrazione Digitale: più diritti per il
cittadino on line - In pratica nessun gestore
di servizio può obbligare più i cittadini a
fare una fila allo sportello per presentare
documenti cartacei, per firmare domande o
istanze, per avere chiarimenti. Dovrà essere
sempre e comunque disponibile un canale on line
certificato e con piena validità giuridica che
permetta di accedere alla Pubblica
Amministrazione dal proprio computer. |
25 |
Italia / Sette italiani su
dieci sono disposti a pagare piu' tasse in cambio
di maggiori servizi - USA / Una giudice della
Corte Suprema di New York ha abolito il divieto
di matrimonio tra coppie dello stesso sesso - USA
/ McDonald's paghera' 8,5 milioni di dollari per
l'uso di grassi insaturi - Italia / Vietato
affiggere la pubblicita' che ricorda il quadro
dell'ultima cena |
26 |
Italia / Nel 2004 i contributi
Inps evasi sono aumentati del 110% - Rimborso ai
cittadini per i danni dello sciopero - Antitrust
contro il monopolio per il Superenalotto |
27 |
Spagna / Primo programma di
distribuzione controllata di eroina in carcere -
Spagna / Arrivano i bambini terapeutici - U.E. /
Allarme contraffazione |
28 |
Usura e gioco dazzardo.
la denuncia del procuratore Vigna cade nel vuoto
di uno Stato biscazziere. Se questo gioco fosse
liberalizzato
. |
29 |
I blocchi del traffico contro
linquinamento da polveri sottili. a che
servono e a chi giovano? |
30 |
Multe autovelox. maggiori
possibilita di successo nei ricorsi. La
necessita di rivedere tutto in materia |
31 |
Varato il Piano Sanitario
Toscano 2005/2007 |
32 |
Sirchia, indagata la
segretaria - Il Ministro si fa interrogare dai Pm |
33 |
Qualcosa da copiare dagli USA:
farmaci sicuri, nuovo ente di controllo |
34 |
Sconto Irpef per chi acquista
medicinali mediante carta magnetica |
35 |
USA: aziende farma assumono
investigatori privati |
36 |
Ho due o tre persone che non
sono state tanto cattive quanto te. Ne lascerò
andare una e tu ne prenderai il posto |
37 |
Corte di Cassazione - Per le
assenza dal lavoro, serve il medico del Ssn |
38 |
Non sempre naturale uguale a
salutare |
39 |
Il nuovo Codice della Pubblica
Amministrazione Digitale: più diritti per il
cittadino on line - In pratica nessun gestore
di servizio può obbligare più i cittadini a
fare una fila allo sportello per presentare
documenti cartacei, per firmare domande o
istanze, per avere chiarimenti. Dovrà essere
sempre e comunque disponibile un canale on line
certificato e con piena validità giuridica che
permetta di accedere alla Pubblica
Amministrazione dal proprio computer. |
40 |
Indagine Bocconi-Demoskopea -
Quello dei dirigenti e dei quadri espulsi dalle
imprese è un aspetto, particolarmente penoso, di
un dramma più generale - A 50 anni si
ricomincia: troppo vecchi già a 45 anni.
Emarginati. Pure licenziati. Una ricerca
dimostra che nelle aziende l'età è un difetto.
Specie per i manager. A cui non resta che
reinventarsi |
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1 |
La prevenzione evita 9 tumori
al colon su 10 |
(Il
Sole 24 Ore: pag. 13 - 10 febbraio 2005) - In
Italia il tumore colon-rettale uccide 17.500
persone all'anno. Uno screening di massa, partito
in Veneto e già allargato a 11 Regioni, sta
dimostrando che si può contrastare l'espansione
della malattia. I risultati indicano che tale
patologia può essere curata e guarita in 9 casi
su 10 se individuata precocemente. Questa
campagna di controllo è stata realizzata nella
ULSS 7 di Conegliano e Vittorio Veneto e vi hanno
partecipato oltre 38.000 cittadini. Fabio Gava,
Assessore alla Sanità del Veneto, afferma che
tale esperimento è un vero e proprio
investimento: 'a fronte di una spesa locale di
300.000 euro c'è un risparmio sociale nel medio
periodo stimato in almeno 3 mln di euro'. - <http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7857> |
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2 |
Sanità, per Bush un altro
buco |
(Il
Sole 24 Ore: pag. 5 - 10 febbraio 2005) - Un buco
di 720 mld di dollari di spesa per le medicine
per gli anziani in 10 anni nel programma
Medicare, contro una stima originaria di 400 mld,
ha creato non pochi problemi al Presidente George
W. Bush. Le proiezioni iniziali erano relative al
periodo 2004-2013, le nuove stime sono invece
riferite al periodo 2006-2015, in cui le medicine
gratuite per gli anziani cominceranno ad essere
erogate. Secondo Bush, alcune modifiche previste
nel suo piano di bilancio dovrebbero compensare
almeno una parte degli ammanchi, ma le reazioni
da parte dei democratici e di alcuni repubblicani
sono state durissime. Nell'anno fiscale 2006 la
Casa Bianca ha previsto un disavanzo in calo a
390 mld di dollari; ma il Segretario al Tesoro
Snow ancora non aveva incluso i 320 mld di
dollari di spesa in medicine in più per i
prossimi 10 anni. - <http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7856> |
|
3 |
Farmaco antinicotina combatte
l'Alzheimer |
(@lfa
Il Sole 24 Ore: pag. 13 - 10 febbraio 2005) -
Ricercatori dell'Università di Irvine
(California) hanno individuato un nuovo farmaco
che potrebbe essere utile a combattere la
dipendenza da fumo. La nifrolidina si lega ai
recettori cerebrali della nicotina, intervenendo
nel processo di rilascio della dopamina, molecola
responsabile dell'assuefazione. Tale sostanza
potrebbe essere impiegata anche per la diagnosi
precoce dell'Alzheimer, in quanto un indice della
presenza della malattia è legato alla
diminuzione dei recettori della nicotina. Lo
studio, pubblicato su Journal of Nuclear
Medicine, è ancora alle fasi iniziali e non è
ancora cominciata la sperimentazione sull'uomo. -
<http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7852> |
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4 |
Il Governo francese vuole
limitare gli extra sconti dei farmacisti |
(Les
Echos online - 9 febbraio 2005) - Il Ministro
della Salute francese vuole porre un limite al
rilancio dei generici. Grazie a questo florido
mercato i farmacisti traggono vantaggi di oltre
250 mln di euro all'anno, sotto forma di extra
sconti. E' merito dei farmacisti se i generici si
sono imposti in Francia, registrando, a fine
dicembre 2004, il 13,3% in volume del mercato dei
farmaci rimborsabili. Per favorire lo sviluppo
dei generici ha iniziato, le aziende produttrici
hanno sottoscritto contratti di cooperazione
commerciale molto vantaggiosi per i farmacisti.
Questi extra sconti rappresentano, in media, il
25% del prezzo di vendita, ma possono arrivare al
70% per i prodotti 'vedette'. - <http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7848> |
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5 |
La contraccezione non piace
alle italiane |
L'Italia,
insieme alla Spagna, in coda alla classifica
europea per impiego di contraccettivi Niente
contraccettivi per una coppia italiana su tre e
per un'adolescente su due. E le teenager meno
protette - avvertono gli esperti - sono quelle
senza partner fisso, che invece ne avrebbero piu'
bisogno. ''Passano da un compagno all'altro per
'sperimentare' e rischiano di contrarre malattie
sessualmente trasmesse: un problema in crescita
anche nel nostro Paese, che aumenta di 8-10 volte
il pericolo di infertilita' e di sei volte quello
di gravidanze extra-uterine''. Sui contraccettivi
circolano tuttora ''troppi pregiudizi e falsi
miti'', ha spiegato il professor Annibale Volpe,
ginecologo dell'universita' di Modena e
presidente della Sic (Societa' italiana della
contraccezione, nata l'estate scorsa), ieri a
Milano per presentare il Primo Congresso Sic su
'Benessere della donna e contraccezione' (Modena,
16-18 giugno). Errate convinzioni o ''favole'' -
le ha chiamate il professor Gian Benedetto Melis,
ginecologo dell'universita' di Cagliari e vice
presidente Sic - che spiegano perche' l'Italia
sia, insieme alla Spagna, in coda alla classifica
europea per impiego di contraccettivi: se una
coppia su quattro utilizza la pillola, una su
quattro il profilattico e una su cinque spirale,
diaframma, spermicidi e metodi naturali, ''una su
tre non usa alcun metodo oppure si fida del coito
interrotto''. Ed e' particolarmente
contradditorio l'atteggiamento delle ragazze,
fotografato da un'indagine condotta nel 2003
dalla Societa' italiana di ginecologia e
ostetricia: ''Del 40% che ha rapporti prima dei
17 anni - ha riferito il professor Gianfranco
Scarselli, ginecologo dell'universita' di Firenze
e vice presidente Sic - la meta' non usa
contraccettivi, mentre l'altra meta' si divide
essenzialmente tra profilattico (18-20%) e
pillola (4%). Comunque poco usati, se si pensa
che il 99,4% delle intervistate dice di conoscere
bene il condom e il 95% anche la pillola''. |
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6 |
Gl'immigrati «merdacce levantine
e mediterranee»), «Papalia, il più terrone che
ci sia», «Papalia, va' in Turchia», brandiva
«randelli depapalizzatori», scopriva una lapide
in marmo «Qui giace Papalia»
|
Lo
scontro di civiltà in corso in Italia fra il
Bene e il Male, ovvero fra il partito
dellAmore e quello dell'Odio, si
arricchisce di nuovi, preziosi contributi. Il
cosiddetto ministro Gianduja Calderoli,
agghindato in toga per il Carnevale, ha voluto
festeggiare il San Valentino a Verona, la città
di Giulietta e Romeo. Lì, sentimentale com'è,
ha guidato un corteo di camicie verdi al fianco
di altri statisti del calibro di Borghezio,
Bricolo, Gobbo, Speroni e Salvini. La marmaglia
verdastra malediceva gl'immigrati («merdacce
levantine e mediterranee»), urlava «Papalia, il
più terrone che ci sia», «Papalia, va' in
Turchia», brandiva «randelli depapalizzatori»,
scopriva una lapide in marmo («Qui giace
Papalia») e scavava una fossa per il procuratore
che ha appena fatto condannare - come prescrive
la legge - sei razzisti per razzismo. Poi il
presunto ministro delle Riforme Istituzionali
chiedeva di «far eleggere i procuratori dal
popolo», cioè dai suoi squadristi. E
proseguiva: «Quando litigate, date una
coltellata: si rischia meno che dire
"scemo". Ora qualcuno dirà che ho
incitato ad accoltellare gli zingari. Non l'ho
mica detto! Magari l'ho pensato...». E ancora,
sull'ipotesi di essere denunciato: «Io cresco di
un metro a ogni condanna». Poi prendeva la
parola Giampaolo Gobbo, sindaco di Treviso e
neosottosegretario alle Riforme: «Papalia, la
gente ne ha pieni i coglioni!». Chiudeva
Borghezio, nel solito dolce stil novo: «Papalia,
Forleo: scolpite i nomi di queste facce di
merda!». E questo è il Bene, il Partito
dell'Amore. Infatti, sui giornali di ieri, nessun
terzista, nessun «riformista», nessun
«liberale» ha sentito il bisogno di
intervenire. Si attendono con ansia i loro
prossimi appelli ai magistrati, ai girotondi e
all'Unità ad abbassare i toni, aprirsi al
dialogo, non arroccarsi, non demonizzare, non
dire sempre no, e soprattutto «non odiare». Poi
via all'attualissimo dibattito sulla falce e
martello. Ma c'è almeno una frase, nel delirio
della marcia su Verona, da salvare. L'ha
pronunciata il sottosegretario Gobbo: «Andate
nei rioni di Napoli, guardate cosa fa il popolo
quando arrestano un capobastone. E noi niente,
noi polentoni, testoni, accettiamo tutto senza
reagire. Usque tandem, Papalia?». A parte il
sottile accenno al tandem, tipico delle domeniche
a piedi, giriamo la frase ai semiologi, per uno
studio del linguaggio della nostra classe di
governo. Fino a non molto tempo fa, a scolpire
lapidi per i magistrati, a minacciarli con croci
o proiettili in busta chiusa, erano i criminali,
soprattutto mafiosi. Ora sono ministri e
sottosegretari. A scendere in piazza contro le
sentenze era la malavita più o meno organizzata,
stretta intorno ai suoi boss per impedirne
l'arresto. Ora è il governo. E visto che nessuno
interviene a revocare la delega a questi
squadristi da Carnevale, bisogna farsene una
ragione. Se milioni di cittadini onesti
manifestano in difesa della magistratura, il
governo (e non solo) li accusa di aprire la
strada al terrorismo e seminare odio. Se ministri
e sottosegretari scendono in piazza contro le
sentenze dei giudici, o se l'ex sottosegretario
Taormina domanda «Il giudice Carfì non è
ancora morto? Lo odio», è la cosa più normale
del mondo. Un tempo era Luciano Liggio, in una
celebre intervista Enzo Biagi, a definire
«matti» i magistrati. Ora è il presidente del
Consiglio. Difficile capire chi plagia chi. Il
giovane Jucker, che ha assassinato la fidanzata e
ottenuto in appello uno sconto di pena grazie al
rito abbreviato, denuncia l'«accanimento
giudiziario» ai suoi danni: sembra di sentir
parlare il premier. Achille Lollo, interpellato
dal "Corriere" sulla prescrizione della
sua pena per il rogo di Primavalle, si stupisce
dello stupore: «Con tutte le prescrizioni che
avete in Italia, proprio della mia vi andate a
interessare?». Forse non lo sa, ma il presidente
del Consiglio di prescrizioni (processuali) ne ha
avute sei. E ogni anno inaugura l'anno
giudiziario in Cassazione, in rappresentanza
degl'imputati prescritti. Ciampi, invece, a nome
degl'incensurati. Perfino Cesare Battisti, il
terrorista latitante in Francia, si scaglia
contro i «giudici comunisti»: lo fa la sua
difesa nella memoria depositata al Consiglio di
Stato per scampare all'estradizione. «L'estrema
sinistra - si legge nel documento - denunciava
all'epoca il tradimento del Partito comunista che
considerava passato nel campo delle forze
borghesi al potere. E s'è così tirata addosso
un odio feroce da parte del Pci, che non le
perdonava queste accuse», e dei «giudici
comunisti». Ecco perchè il governo Berlusconi
si scalda tanto per far estradare Battisti: «Per
ottenere benevolenza dai giudici rossi», dei
«giudici comunisti», che lo processano a
Milano. E' incluso nella lista - si apprende
dalla memoria - anche Corrado Carnevale, che nel
1991 confermò l'ergastolo a Battisti. «Rosso»
anche lui. E, aggiungerebbe il Cavalier
Bellachioma, «matto». Chissà che direbbe la
buonanima di Luciano Liggio, se fosse ancora tra
noi. |
|
7 |
Tre milioni di italiani
"sesso dipendenti" |
Sono
oltre 3 milioni gli italiani 'sesso-dipendenti',
ben il 5,8% della popolazione. Mentre piu' di 4
milioni e mezzo di cittadini del Belpaese (8,3%)
rasentano il livello di guardia in una condizione
di 'borderline'. La dipendenza da sesso e' piu'
diffusa tra gli uomini (10% contro il 2% delle
donne), single (8% contro il 5% degli
'accoppiati') e con un basso livello di
scolarizzazione. I malati di sesso sono infatti
piu' numerosi tra coloro che hanno un diploma di
licenza media superiore (9,9%), seguiti dai
diplomati (6,8%), e laureati (4,7%) 'fanalino di
coda' della singolare classifica. I 'numeri'
arrivano da una ricerca condotta
dall'Associazione italiana per la ricerca in
sessuologia (Airs) su un campione di 1.046
italiani 'over 18'. L'Airs ricorda che i
dipendenti dal sesso, ''oltre a vivere un forte
disagio psicologico, deteriorano progressivamente
i rapporti affettivi e relazionali e
compromettono la loro attivita' lavorativa ed
economica''. |
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8 |
La
depressione si tramanda |
La
depressione riguarda cinque milioni di italiani,
di cui un milione in forma grave. Nonostante
questo, però, l'Italia investe poco in terapie e
prevenzione, visto che, secondo gli ultimi dati,
dei 70 miliardi di euro impegnati per la salute,
solo 2 sono riservati alla depressione, contro
gli 8 previsti nei paesi dell'Unione Europea. Ma
che cosa causa la depressione? Si pensa ormai con
certezza che sia dovuta ad alterazioni
biochimiche a livello cerebrale, cioè alla
carenza di noradrenalina, dopamina e serotonina.
Un fatto ormai accertato è che in molti casi di
depressione maggiore, caratterizzata dalla
presenza quotidiana, per almeno due settimane
consecutive, di umore depresso, esista una chiara
predisposizione familiare, visto che la malattia
colpisce frequentemente i parenti di primo grado
di soggetti che ne sono già affetti. Ma oltre il
primo grado? Di questo si è occupata una ricerca
statunitense, pubblicata sugli Archives of
General Psychiatry. I risultati rafforzano
l'ipotesi della familiarità. Lo studio
statunitense Sono molti gli studi che hanno
documentato l'associazione tra depressione
maggiore e familiarità, con un aumento del
rischio di 2 volte nei parenti di primo grado dei
pazienti depressi se confrontati con i casi
controllo. Pochi studi, però, si sono spinti
oltre le due generazioni e hanno sviluppato un
disegno longitudinale. Sembra che esista,
comunque, dai dati retrospettivi una
manifestazione precoce dei primi sintomi che
aumenterebbe il rischio di tre volte in bambini e
adolescenti appartenenti alla famiglia del
paziente depresso. Per questo i ricercatori hanno
preso in esame la prole di genitori depressi e
non (prima generazione) per almeno 20 anni. La
prole (seconda generazione) ha, a sua volta, in
molti casi generato (3° generazione). Gia
risultati preliminari avevano evidenziato come i
nipoti di famiglie con una "lunga
tradizione" di depressione erano ad alto
rischio di psicopatologia. Lo studio si è così
soffermato su le prime due generazioni e su 161
nipoti. I risultati? Sono state evidenziate, ma
era del resto atteso, alte percentuali di
disturbi psichiatrici, in particolare di ansia,
nei nipoti delle due generazioni con depressione
maggiore, con il 59,2%, dei giovani considerati,
età media 12 anni, già con un disturbo
psichiatrico. L'ansia, del resto, come già hanno
mostrato altri studi, è seguita il più delle
volte da fenomeni depressivi. A incidere comunque
in modo significativo è lo status depressivo dei
nonni. Rimane confermato un aumentato rischio di
ansia (rischio relativo 5,17) e di altri disturbi
della sfera psichiatrica (rischio relativo 5,52)
rispetto ai soggetti senza genitori depressi. Il
dato sicuro, perciò, è che la depressione
maggiore familiare ha un forte impatto sulla vita
complessiva della terza generazione, senza che
altre variabili interferiscano sulla forza di
questa associazione. L'auspicio è di poter
anticipare il più possibile l'intervento. Nel
frattempo nuovi studi di neuorimaging, nonché
genetici e biologici hanno un nuovo target da
prendere in considerazione. Marco Malagutti Fonte
Weissman MM et al. Families at High and Low Risk
for Depression. Arch Gen Psychiatry.
2005;62:29-36 |
|
9 |
La mammografia fa bene |
Un'iniziativa
presa in Danimarca circa quindici anni fa è
stato lo spunto e lo scenario di un studio che ha
permesso di valutare la validità dei programmi
di screening nella prevenzione dei tumori. Nella
fattispecie il tumore in questione era quello che
colpisce il seno e l'esame proposto è stata la
mammografia. Un esame salvavita Si tratta di un
esame che è attualmente l'unica prevenzione
possibile per questo tipo di tumore. La strategia
fondamentale è intercettarlo prima che possa
avere conseguenze gravi, cosa possibile con
l'effettuazione periodica della mammografia, con
la quale si diagnosticano carcinomi ancora in
fase iniziale. Una diagnosi precoce permette il
trattamento della malattia in uno stadio con una
migliore prognosi e l'applicazione di terapie
chirurgiche e mediche meno aggressive e meno
invalidanti. Si tratta di un esame indispensabile
dopo i 50 anni ma sicuramente consigliabile a
partire dai 40 anni di età, con un intervallo
consigliato di un anno, e in ogni caso non più
di due. Programma decennale Nel 1991 a Copenaghen
è stato avviato un programma di esami
mammografici organizzati ed estesi alla
popolazione femminile, che invitava le donne ogni
due anni (quindi in totale cinque inviti) ad
andare a sottoporsi alla visita. Le destinatarie
erano circa 40 mila donne tra i 50 e i 69 anni,
dal secondo invito anche fino a 71 anni, che sono
state seguite per dieci anni oppure fino alla
morte. Hanno aderito più di 30 mila donne cioè
il 71% delle destinatarie, a testimonianza di
grande interesse e sensibilità rispetto al
problema. Nello studio è stata valutata la
mortalità per tumore del seno e come gruppo di
controllo è stata usata la popolazione femminile
nelle regioni della Danimarca non raggiunte dal
programma. In effetti i risultati ci sono stati e
in linea con i migliori possibili: infatti la
mortalità è stata ridotta del 25% rispetto a
quanto ci si aspettava in assenza di uno
screening decennale. Estrapolando i risultati
sulla base della selezione applicata per
includere le donne nello studio il rischio
relativo già basso, 0,75 scendeva a 0,63,
corrispondente a una mortalità del 37% più
bassa di quella attesa senza screening. I motivi
sono presto detti: la malattia scoperta in fase
iniziale, quando le dimensioni del tumore sono
ridotte, ha probabilità di guarigione molto
alte. In caso di una piccola lesione, inferiore a
un centimetro di diametro, la sopravvivenza a 15
anni è superiore al 90%. Quando le dimensioni
aumentano le possibilità di sopravvivenza a
distanza si riducono considerevolmente. E i
vantaggi sono anche terapeutici: in fase iniziale
i trattamenti necessari sono spesso più semplici
e comportano, nella maggior parte dei casi , un
intervento chirurgico di tipo conservativo.
Simona Zazzetta Fonti Olsen AH et al. Breast
cancer mortality in Copenhagen after introduction
of mammography screening: cohort study. BMJ
2005;330:220 |
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10 |
Tra S. Valentino e S. Faustino |
La
festa del vescovo e martire Valentino si
riallaccia agli antichi festeggiamenti di Greci,
Italici e Romani che si tenevano il 15 febbraio
in onore del dio Pane, Fauno e Luperco. Questi
festeggiamenti erano legati alla purificazione
dei campi e ai riti di fecondità. Divenuti
troppo orridi e licenziosi furono proibiti da
Augusto e poi soppressi da Gelasio nel 494. La
Chiesa cristianizzò quel rito pagano della
fecondità anticipandolo al giorno 14 febbraio
attribuendo al martire ternano la capacità di
proteggere i fidanzati e gli innamorati
indirizzati al matrimonio. Valentino, vescovo di
Terni, fu infatti decapitato a Roma il 14
febbraio 273 dopo aver condotto una vita
esemplare per la sua carità e umiltà. Molte
sono le leggende sul santo martire, ma tutte
dicono che amasse particolarmente le rose, fiori
profumati che regalava alle coppie di fidanzati
per augurare loro ununione felice. Oggi la
festa di San Valentino è celebrata ovunque come
santo dellamore, da intendere non solo come
amore tra un uomo e una donna, ma anche come
amore del prossimo e per Dio. Nellamore
risiede la solidarietà e la pace, lunità
della famiglia e dellintera umanità.
Questa giusta interpretazione della festa di San
Valentino può essere uno spunto per riflettere
sullamore e sulla pace tra gli uomini,
lasciando da parte i regali costosi tra le coppie
di innamorati legati solo ad un modo consumistico
di intendere la festa. Sarebbe bello in questo
giorno damore regalarne un po a chi
ne ha veramente bisogno. Il 15 febbraio, giorno
dopo San Valentino, festa degli innamorati, si
festeggia San Faustino e San Giovita, che da
qualche anno è diventato il giorno della festa
dei single, forse in virtù di quella par
condicio che oramai controlla ogni nostra azione!
Il culto dei due martiri bresciani si era diffuso
in città fin dal IV secolo, allorché sul luogo
del loro martirio (nei pressi dellodierna
Porta Cremona) venne edificata la chiesa di
"San Faustino ad sanguinem" (ora S.
Afra). Sembra che il culto dei due santi sia
giunto in Valtrompia soltanto nella prima metà
del IX° secolo ad opera del Capitolo della
Cattedrale e dei benedettini del monastero di S.
Faustino che in valle contavano numerosi
possedimenti fondiari. Bisogna risalire a circa
1.200 anni fa, allepoca carolingia, quando
il vescovo di Brescia, Ramperto, (a. 821 - 844),
nella zona nord-occidentale della città fece
edificare il celebre monastero faustiniano. In
quegli anni le spoglie dei due santi furono
traslate dal luogo della primitiva sepoltura
nella nuova chiesa di S. Faustino annessa al
monastero. Gli statuti di Bovegno e Cimmo,
risalenti al sec. XIV, stabilivano che la festa
patro-nale del 15 febbraio si doveva celebrare in
ogni comune della valle. Un tempo, tra la folla
di fedeli accorsi, si intrufolavano talvolta dei
furfanti o malintenzionati, gente che
approfittava della ressa per compiere ribalderie
o peggio ancora. Tra le bancarelle e le giostre
si aggirava luomo del
"verticale", il cantastorie al suono
dellorganetto narrava il triste destino di
ragazze tradite ed abbandonate
dallinnamorato; il foglio con la patetica
storia scritta in poesia si poteva acquistare per
pochi centesimi. In omaggio alla tradizione
secondo la quale S. Faustino dava alle ragazze
lopportunità di un incontro, la sera del
lunedì crocchi di giovani si attardavano fino a
notte inoltrata nella speranza di trovare il
"moroso". La festa poteva dirsi finita
quando gli ultimi giocatori di "morra"
lasciavano losteria e annusando laria
dicevano: "San Faüstì, mercant de
nef". |
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I politici "visti"
da Trilussa |
Trilussa
non dedicò molto spazio alla politica scrivendo
solo alcuni sonetti per mettere in evidenza gli
atteggiamenti politici sotto la specie
dellinteresse, del personale tornaconto,
movente che determina La crisi de coscenza di
Checco e quella del droghiere dello stesso nome,
in Paesetto, due personaggi che ragionano
"cor tornaconto de la convenienza" in
base al quale determinano appunto e si risolvono
le più grosse crisi di coscienza, una eredità
che Meo del Cacchio non dimenticherà nel suo
testamento: A lavvocato Coda, perchè
impari a vive co la massima prudenza, je
lascio quela "crisi de coscenza" che
serve spesso a sistemà laffari e a mette
ne lo stesso beverone la convenienza co la
convinzione... Ma Trilussa non sopportava la
malafede che si esprime appieno quando parla
della Vipera convertita: Appena che la Vipera
saccorse desse vecchia e sdentata,
cambiò vita. Sera pentita? Forse. Lo disse
ar Pipistrello: - Me ritiro In un orto de monache
qui intorno, e farò penitenza fino ar giorno che
mesce fôri lurtimo sospiro. Così
riparerò, con un bellatto, a tanto male
inutile chho fatto... - Capisco - je
rispose er Pipistrello -la crisi de coscenza è
sufficiente per aggiustà li sbaji der cervello:
ma er veleno chhai sparso fra la gente
crisi o nun crisi, resta sempre quello. |
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12 |
Dieta e rischio
cardiovascolare, non tutti i grassi sono uguali |
7
Febbraio 2005 - Non è tanto la quantità totale
di grassi ingeriti con la dieta a influenzare il
rischio cardiovascolare, quanto il tipo di grassi
consumati: sono infatti lacido linoleico e
gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) i grassi
"buoni", responsabili della riduzione
del rischio cardiovascolare a prescindere dagli
altri grassi introdotti. Lo studio Lo sostiene
una ricerca apparsa sugli Archives of Internal
Medicine (Arch. Intern. Med. 2005; 165:193-199)
condotta da David E. Laaksonen e i suoi colleghi
delluniversità di Kuopio, in Finlandia. I
ricercatori hanno preso in esame lintroito
di grassi (totali, acido linoleico e acidi grassi
polinsaturi o PUFA) di 1551 uomini di mezza età,
attraverso questionari sul cibo e test ematici
per la valutazione della glicemia e della
colesterolemia. I partecipanti sono stati seguiti
per 15 anni, durante i quali si sono registrati
gli eventi cardiovascolari in modo da analizzare
la correlazione fra i grassi ingeriti con la
dieta e il rischio cardiovascolare. I risultati
Durante il follow-up si sono verificati 78
decessi per cause cardiovascolari e 225 per altri
motivi. Lanalisi dei dati ha dimostrato
che: · Chi aveva una dieta ricca di acido
linoleico, grassi insaturi omega-6 e soprattutto
PUFA registrava un rischio di morte per cause
cardiovascolari di tre volte inferiore rispetto a
chi ne consumava di meno; · Solo il consumo di
acido linoleico e PUFA è correlato a una
riduzione del rischio di patologie
cardiovascolari, e non lintroito totale di
grassi. Il commento Alcuni studi in passato hanno
dimostrato che i PUFA riescono a ridurre il
livello sierico di colesterolo LDL, mentre i
grassi saturi hanno leffetto opposto.
"Questa ricerca aggiunge unulteriore
informazione: la qualità dei grassi introdotti
con la dieta sembra più importante della
quantità nellinfluenzare il rischio
cardiovascolare. Pertanto ha senso consigliare i
pazienti di sostituire i grassi saturi della
dieta con i PUFA", scrivono gli autori.
"Lo studio scopre lacqua calda",
taglia corto il professor Carlo Cannella,
direttore dellIstituto di Scienza
dellAlimentazione delluniversità La
Sapienza di Roma, "è da molto che gli
specialisti sanno tutto ciò e hanno ben presenti
le qualità dei grassi polinsaturi. Gli studi
finora condotti confermano sia l'importanza
dell'apporto di PUFA della serie omega-3 nella
prevenzione delle malattie cardiocircolatorie che
il ruolo della serie omega-6 nel metabolismo
lipidico. Semmai, è bene puntualizzare alcuni
aspetti spesso trascurati da medici e
specialisti. Lacido linoleico, contenuto
nei semi dei cereali e nelle leguminose, è un
acido grasso omega-6 e assieme allacido
linolenico è uno degli acidi grassi essenziali
(AGE); gli acidi grassi polinsaturi, invece,
consistono prevalentemente in grassi omega-3 e si
trovano soprattutto nel pesce. I Livelli di
assunzione raccomandati di energia e nutrienti
per la popolazione italiana (LARN) indicano per
gli omega-6 una quantità pari a 5 o 6 grammi al
giorno e per gli omega-3 1-1.5 grammi quotidiani;
le ricerche in Italia dimostrano che questi
grassi rendono conto del 6% dellintroito
calorico giornaliero, che significa circa 120
calorie. In poche parole, ogni giorno un italiano
ingerisce in media 12 grammi di omega-6 e 1
grammo di omega-3: quantità più che sufficienti
a coprire il fabbisogno giornaliero dei
"grassi buoni". Inutile, quindi,
ricorrere a integratori di omega-3, tanto
pubblicizzati oggi". Le conseguenze
"Tutto questo significa che AGE e PUFA sono
molto utili per un sistema cardiovascolare in
salute, come conferma questa ennesima ricerca, ma
anche che la nostra dieta li fornisce a
sufficienza", prosegue Cannella, "non
è il caso, quindi, di consigliare a chi segue
una dieta variata e ricca di pesce, frutta e
verdura unintegrazione a base di acidi
grassi o unalimentazione ancor più
abbondante in tali nutrienti. Le pillole a base
di omega-3 tanto sponsorizzate come
"salva-arterie" sono utili,
fluidificano il sangue e modificano in senso
positivo il sistema immunitario, ma nella
stragrande maggioranza delle persone non servono
a molto: possono essere opportune nel corso di
certe terapie o in alcuni soggetti, ma non è
necessario prescriverle a tutti né incentivare
un maggior consumo degli acidi grassi
"buoni" in chi è già abbondantemente
al di sopra del fabbisogno quotidiano.
Oltretutto, molti studi sconsigliano luso
di miscele di acidi grassi in quantità e
proporzioni non ben definite". Carlo
Cannella è professore ordinario di scienze
dellalimentazione presso luniversità
La Sapienza di Roma, dove dirige lIstituto
di Scienza dellAlimentazione e il Centro di
Eccellenza per la Qualità, Sicurezza Alimentare
e Nutrizione designato dall'Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e
l'Agricoltura. Ha condotto numerose ricerche
relative al consumo di integratori alimentari e
di acidi grassi polinsaturi per valutarne gli
effetti sulla |
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Oil for food - Tutti gli
italiani nellinchiesta Onu - Oil for migoni
- «nulla mi viene contestato, perché nulla mi
può essere contestato». e allora il "Sole
24 ore" fa partire un altro missile: le
lettere che provano come nel 1998 fece pressioni
su Baghdad per un contratto allAlenia
|
Dal
corriere del 13.2.2005 - Linchiesta
internazionale dellOnu sulla gestione del
programma «Oil for food» (petrolio in cambio di
cibo) è stata avviata nella primavera 2004 e
riguarda 266 soggetti di 52 nazioni: aziende o
individui sospettati di aver beneficiato di
assegnazioni di contratti petroliferi a prezzi di
favore. Tra i nomi più in vista, lex
ministro degli Interni francese Charles Pasqua,
chiamato in causa per 25 milioni di barili con
luomo daffari Patrick Maugein (legato
al presidente Jacques Chirac); il partito
comunista russo del leader nazionalista Vladimir
Zhirinovskij; Khalid Nasser, figlio dellex
presidente egiziano Gamal Abdel Nasser; politici
siriani e libanesi; produttori cinesi di armi; e
perfino personaggi dellOnu. Come Benon
Stevan, che era il responsabile del programma
«Oil for food». E Kojo Annan, figlio del
segretario generale dellOnu. LOnu
indaga sui favoritismi nelle assegnazioni del
petrolio iracheno. E soprattutto
sullipotesi che i soggetti beneficiati
abbiano restituito il favore versando tangenti al
regime di Saddam. Secondo la Corte dei conti
americana (Gao) gli uomini dellex dittatore
avrebbero accumulato 4 miliardi e mezzo di
dollari con queste corruzioni e altri 5,5
vendendo petrolio di contrabbando, fuori dal
programma «Oil for food». Ieri Il Sole 24 Ore
ha rivelato che il regime di Saddam avrebbe
corrotto anche lispettore portoghese
Armando Carlos, della Saybolt, la società
incaricata dallOnu di controllare i carichi
delle petroliere. La commissione dinchiesta
dellOnu ha pubblicato in febbraio un primo
rapporto generale sullo scandalo e ora si
attendono le indagini sui casi specifici. Negli
atti dellOnu cè anche un capitolo
dedicato allItalia che indica 9 soggetti: 5
società petrolifere (citate come West Petrol,
Etrolic, Italtec, Abs, Italian Oil) e 4 persone
fisiche. Oltre a Formigoni (24,5 milioni di
barili) compaiono un broker petrolifero
siciliano, Salvatore Nicotra (15,5 milioni); un
politico ex dc, Gian Guido Folloni (6,5), già
ministro del governo DAlema; e un sacerdote
francese che vive da anni in Italia, padre
Jean-Marie Benjamin (4,5). La commissione
dellOnu dovrà accertare, come per i nomi
che emergono dalle altre nazioni, se hanno
effettivamente beneficiato di assegnazioni di
petrolio; se ditte da loro segnalate le abbiano
comprate a prezzi di favore e rispettando o meno
i limiti del programma Onu. Ma soprattutto se
qualche soggetto abbia ripagato il favore
versando fondi neri sui conti segreti di Saddam.
Tutte le persone coinvolte hanno finora smentito
qualsiasi illecito. Ma con versioni diverse.
Nicotra già lanno scorso ha ammesso
apertamente di aver ricevuto assegnazioni di
petrolio, ma solo in qualità di broker, cioè
come un normale intermediario professionale, per
quanto «amico dellIraq». Padre Benjamin,
che è famoso anche come segretario della
fondazione Beato Angelico ed ex assistente del
cardinale Casaroli, ha invece «smentito
categoricamente di aver ricevuto qualsiasi
finanziamento o assegnazione». «Mi sono stati
offerti contributi - ha dichiarato - ma li ho
sempre rifiutati. Su questo nel 2001 ho scritto
anche una lettera a Tareq Aziz». Solo attraverso
Formigoni sono entrate nellinchiesta altre
due aziende italiane, Cogep e Nrg Oils, che il
politico avrebbe raccomandato con un fax al
regime iracheno. Lingegner Alberto Olivi,
proprietario della Nrg, ha nominato un difensore
solo dopo la perquisizione disposta dai pm
milanesi: «Prima non ho mai avuto un avvocato.
Finora credevo di poter al massimo perdere i
punti della patente passando col rosso... Noi
abbiamo sempre seguito la via dellOnu,
siamo sempre stati corretti. Nel 2001 ho fatto un
affare con la Cogep comprando un carico di
greggio iracheno, ma io sono un mercante e ho
fatto il mio lavoro». Lo stesso Olivi conferma
che la Cogep ha bruciato le tappe del successo:
«La sua crescita è stata certo fuori media -
commenta - ma non per questo devessere
vista con sospetto. Io sono del mestiere, non me
la sentirei di tirarle addosso la croce
immaginando chissà quale retroscena. Ma in tutta
franchezza non metterei nemmeno la mano sul fuoco
per loro». P.B. Oil for migoni -
«nulla mi viene contestato, perché nulla mi
può essere contestato». e allora il "Sole
24 ore" fa partire un altro missile: le
lettere che provano come nel 1998 fece pressioni
su Baghdad per un contratto allAlenia
Claudio
Gatti per Il Sole 24 Ore «Nulla mi viene
contestato, perché nulla mi può essere
contestato» ha dichiarato Roberto Formigoni a
seguito dell'inchiesta pubblicata ieri dal
Sole-24 Ore e dal Financial Times sullo scandalo
«Oil for food», il programma con cui, dal 1996
al 2003, le Nazioni Unite regolamentarono
l'import-export iracheno. Il presidente della
Regione Lombardia non ha però smentito alcunché
di ciò che è stato scritto. L'inchiesta ha
spiegato che da svariati documenti di
contabilità interna della società petrolifera
irachena risulta che Formigoni è stato
indirettamente beneficiario di "buoni"
per l'acquisto di petrolio a prezzi di favore. In
quei documenti, a fianco al suo nome, c'era
quello della Cogep, la società milanese che
converti i "buoni" in contratti con
l'aiuto di Marco De Petro, l'emissario di
Formigoni che si recò di persona a Baghdad a
firmare il primo di quei contratti. Vari
esponenti dell'opposizione, sia a livello
regionale che nazionale, hanno chiesto al
presidente della regione, Lombardia e al Governo
di fornire spiegazioni dettagliate su questi
fatti. Il presidente della Regione Lombardia non
è invece voluto scendere in particolari sul suo
rapporto con De Petro, respingendo ogni accusa e
dichiarandosi «orgoglioso di aver difeso e
aiutato il mondo economico». Formigoni ha
sottolineato il fatto di aver «guidato decine e
decine di missioni lombarde in tutti i Paesi del
mondo, sempre e ovunque promozionando le aziende
lombarde». In realtà, da documenti in possesso
degli investigatori dell'Onu, risulta che, almeno
in Irak, Formigoni fece lavoro di promozione
anche per ditte non lombarde. Lo attesta una
lettera da lui scritta il 24 ottobre 1996 a Tarek
Aziz, all'epoca vicepremier, e portata a mano a
Baghdad dal suo uomo di fiducia, Marco De Petro.
«Eccellenza - scrisse Formigoni nella lettera,
oggi in possesso del Sole-24 Ore - il signor De
Petro (che Lei conosce già ed è portatore di
questa lettera) è nuovamente a Baghdad
esclusivamente per continuare la collaborazione
cominciata molto tempo fa con il ministero dei
Trasporti. Egli rappresenta anche molte
importanti società italiane impegnate in
svariati settori - prodotti alimentari e
farmaceutici inclusi - che vogliono ricominciare
immediatamente la collaborazione commerciale con
la sua Nazione. Sarebbe molto importante e utile
per tutti noi se lei potesse presentare il signor
De Petro a chi negli uffici governativi si occupa
dell'approvvigionamento di prodotti alimentari e
medicinali. Ma anche di altri settori, come le
infrastrutture e le tecnologie. La prego di fare
in modo che il signor De Petro possa ottenere un
"mandato" per rendere operativa questa
volontà di cooperazione. Spero di incontrarla
presto e poter rinnovare di persona tutta la mia
considerazione. Cordiali saluti». L'affare di
gran lunga più grosso di cui si occupò De Petro
in Irak, e cioè la ricostruzione degli impianti
radar di tutti gli aeroporti iracheni, non
riguardava affatto una ditta lombarda, bensì una
romana. De Petro e Formigoni si fecero infatti
sponsor dell'Alenia, società che già negli anni
'80 (quando si chiamava Selenia) aveva lavorato
molta in Irak. L'interlocutore principale di De
Petro in questa materia fu Mohamed Auda, il
direttore dell' Aviazìone Civile irachena. Con
lui l'emissario della regione Lombardia apri un
negoziato che si rivelò tanto lungo quanto
sfibrante. Il 30 settembre 1998, dovette
addirittura intervenire Formigoni con una lettera
estremamente dura a Tarek Aziz. II Sole--24 Ore
ne ha una copia: «Eccellenza, le sto scrivendo a
proposito di una questione che ritengo
estremamente grave e per chiedere il suo
autorevole e pronto intervento. Come Lei sa,
negli ultimi tre anni, la società italiana
Alenia, rappresentata dal nostro amico Signor De
Petro, ha collaborato con il General Management
dell'Aviazione Civile del Suo Paese, fornendo
tutta l'assistenza possibile e investendo risorse
considerevoli (...) Alenia è stata adesso
informata che l'Aviazione Civile sta prendendo in
considerazione altre offerte e che la fornitura
è in dubbio (...) Non posso nasconderLe il fatto
che giudico questa situazione estremamente seria,
sia per l'Alenia, visto tutto quello che ha fatto
in questo periodo che per la mia credibilità
personale, dato, che negli ultimi anni ho spinto
lAlenia a cooperare con il Suo Paese. E
questo è un fatto stranoto in Italia. Ma mi
lasci dire che se la fornitura dovesse all'ultimo
momento essere affidata ad altri anche la
credibilità del Suo Paese sarebbe danneggiata
agli occhi dì coloro che hanno sempre mostrata
amicizia nei momenti più difficili.
Personalmente credo che in occasione della firma
del contratto, ad Alenia si possa chiedere di
fare un ulteriore sforzò sui termini economici,
ma che il contratto stesso non possa essere messo
in dubbio. Poiché credo che Lei capisca e
condivida questo mio giudizio, mi rivolgo a Lei
per chiedere un Suo pronto e autorevole
intervento in modo da portare questa vicenda alla
sua dovuta conclusione. Con continua stima e
amicizia. Roberto Formìgoni». Alla fine, il
contratto non venne, comunque mai assegnato. Né
all'Alenia né ai suoi concorrenti. Gli americani
non avevano infatti alcun desiderio di vedere
riattivato il sistema radaristico iracheno. -
Dagospia 10 Febbraio 2005 |
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14 |
Morti sul lavoro e malattie
professionali |
Mi
è capitato casualmente di ascoltare la
conferenza stampa di oggi del ministro al
"welfare" ( in epoca prebassaniniana si
definiva "del lavoro") Maroni, ho così
appreso che ci sono, disponibili, come fondi
inutilizzati, presso l'INAIL, tre miliardi di
euro, cifra considerevole, che il ministro
vorrebbe restituire, per quanto possibile, alle
aziende o come incremento del "bonus"
per quelle con poche denunce di infortuni o, come
incentivi, sempre per le aziende, per
l'innovazione in materia di sicurezza. Lo stesso ministro ha
citato, in modo trionfalistico, la riduzione del
6% del numero totale degli infortuni e del 9% del
numero dei morti per infortuni, nessuna parola
sulle malattie professionali, neanche ipotizzata
da lontano la possibilità di incentivare i
contolli e, soprattutto, le verifiche delle morti
causate dalle nocività connesse alla produzione
ed alla gestione delle merci, ricordo come sia
noto che il numero di questi decessi,
riconosciuti ed indennizzati dall'INAIL, siano
sottostimati di almeno 20, ma forse anche 50, 100
o più volte. Al danno si associa la beffa. Anche
nelle Regioni dove governa l'opposizione,
purtroppo, niente viene previsto per difendere ed
aiutare questi lavoratori, più spesso le loro
vedove, lasciate sole davanti a lunghi, costosi
e, molte volte, perdenti, cause legali. Vergogna,
vergogna per tutta l'ideologia aziendalista che
ci viene imposta, vergogna per questa politica
trasversale, vergogna per tutto questo sporco
silenzio. Michelangiolo Bolognini |
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15 |
Rep. Ceca - Gli assurdi prezzi
dei taxi di Praga - Italia - Rimuovere la
pubblicita' troppo licenziosa |
Il
sindaco di Praga, P.Bem, ha scoperto che i
tassisti della capitale non si peritano ad
applicare, ai turisti, tariffe maggiorate del
500%. Sollecitato dal quotidiano "Mlada
Fronta Dnes", Bem ha preso in incognito un
taxi per un percorso turistico classico; quei tre
chilometri dalla piazza vecchia al castello gli
sono costati 785 corone (27 euro), il 500% in
piu' della tariffa normale. Di sicuro d'ora in
poi ci saranno piu' controlli. Italia
- Rimuovere la pubblicita' troppo licenziosa Il cartellone dello
scandalo ha visto dibattere prima il consiglio
comunale, fino ad arrivare all'intervento del
Sindaco: rimuovete quella pubblicita' perche'
troppo licenziosa, potrebbe distrarre gli
automobilisti. I fatti avvenuti a San Sepolcro
(AR) si riferiscono alla pubblicita' di un
negozio di calzature: una giovane donna con una
minigonna vertiginosa per pubblicizzare un paio
di stivali. |
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16 |
Austria -Il turismo della
banca del seme - Germania / I filetti di tonno
congelati sono spesso trattati con coloranti |
Sono
dodici anni che a Graz opera un ambulatorio di
andrologia e medicina riproduttiva. Dall'anno
scorso, la sua attivita' e' enormemente aumentata
"grazie" alla legge italiana sulla
fecondazione assistita, che costringe molte
coppie a recarsi all'estero. Perche' quella legge
vieta, tra l'altro, la fecondazione eterologa,
autorizzata in Austria dal 1992. Ecco perche' a
Graz fiorisce "il turismo della banca del
seme". Germania / I filetti di tonno
congelati sono spesso trattati con coloranti I filetti di tonno
congelati sono spesso trattati con coloranti, e
cio' mette a repentaglio la salute. Si tratta del
gas Co, non autorizzato, che da' al pesce una
colorazione rosso-lampone. Il rischio sta nel
fatto che il colore simula l'idea di freschezza
nel pesce deteriorato. Con questo tipo di cosmesi
aumenta il pericolo d'avvelenamento da istamina,
un ormone tessutario, che si trova in grado
elevato nel pesce non piu' fresco. |
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17 |
Austria - Attenti alla lira
turca: e' simile ai due euro, ma vale 50
centesimi - Cina - 15 mila in galera per il gioco
d'azzardo |
In
Austria c'e' il rischio che le macchinette
automatiche emettano monete diverse dagli euro
senza che il consumatore se ne accorga subito. Il
pericolo viene dalla nuova moneta da 1 lira
turca. Infatti, se l'apparecchio non e' ben messo
a punto, essa puo' essere scambiata per quella da
2 euro che e' molto simile. La differenza di
valore? Una lira turca vale 50 centesimi di euro.
Cina / 15 mila in galera per
il gioco d'azzardo Sono 15 mila le persone arrestate
nel quadro della campagna contro il gioco
d'azzardo, lanciata in novembre con il nome
"Attacco implacabile". Nel mirino sono
entrati soprattutto alti funzionari di partito e
manager di imprese statali che usano denaro
pubblico per tentare la fortuna nei casino' dei
Paesi confinanti. Il gioco d'azzardo e' vietato
dal 1949. |
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18 |
Spagna / Approvare l'uso
clinico dell'eroina per i tossicomani - Austria /
Lo spreco d'energia attraverso il semplice
standby |
Spagna / Approvare l'uso
clinico dell'eroina per i tossicomani L'eroina somministrata
come un farmaco aiuta a migliorare la salute e
l'integrazione dei tossicomani emarginati.
Partendo da questa conclusione la Junta andalusa,
la prima ad avere realizzato una sperimentazione
a base di eroina, ha chiesto all'agenzia spagnola
del farmaco di approvare l'uso clinico della
sostanza, visti i risultati del saggio fatto a
Granada con 62 pazienti e con l'eroina acquistata
in Scozia. Austria / Lo spreco d'energia
attraverso il semplice standby Lo spreco d'energia
attraverso il semplice "standby" e'
calcolabile in 550-850 kwh l'anno, e puo' costare
fino a 105 euro all'utente privato: un terzo
della bolletta elettrica. Lo sostiene il deputato
verde C.Chorherr, secondo il quale in Europa si
potrebbe fare a meno di 15 centrali nucleari se
un terzo dei possessori di televisore lo
spegnessero del tutto. |
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19 |
Sotto la chioma, mente di
Marco Travaglio -
È stato Paolo
Guzzanti a scrivere «mascalzone bavoso». Ma non
di Berlusconi: di Prodi.
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Debilitato
dai postumi della bronchite del Male, ma
soprattutto messo alle corde dalle incalzanti
domande di Anna La Garofana, l'altra sera il
Cavalier Peluria è apparso in leggera
difficoltà. Saranno state le vertigini provocate
dal cuscino a sei piazze sistemato sulla poltrona
per non dover segare le gambe alle telecamere,
saranno state le stigmate aperte sulla sacra nuca
dal vile cavalletto («ne porto ancora i
segni»): fatto sta che il Foltocrinito di Arcore
non ha ancora ripreso conoscenza. Dimentica,
rimuove, confonde. Prima denuncia la «canea di
giornalisti plaudenti», mettendo in allarme Anna
La Garofana, che temeva ce l'avesse con lei (poi
s'è chiarito che parlava del congresso Ds). Poi
cita ancora una volta l'Unità, sempre in cima ai
suoi pensieri (e non solo ai suoi): «Mi hanno
chiamato mostro bavoso, re dei bari, Peròn di
plastica». Eccoli, i danni irreversibili inferti
dal maledetto cavalletto: il Foltocrinito
confonde l'Unità col Giornale e con la Lega
Nord. È stato Paolo Guzzanti a scrivere
«mascalzone bavoso». Ma non di Berlusconi: di
Prodi. Che ora attende le sue scuse, prima di
confrontarsi in tv. Quanto al «baro» e al
«Peròn», è tutta farina del sacco di Bossi:
nel '94, prima che Bellachioma gli pagasse i
debiti, il Senatur lo chiamava «Peròn della
mutua» (23-12-94), «il baro» (5-4-94),
«piccolo tiranno dittatore» (20-12-94),
«Berluskaiser» (6-4-94), «Berluskaz»
(1-9-94), «qualcosa di nazistoide e di mafioso»
(13-4-95), «mafioso di Arcore» (8-2-95). Poi
c'è l'opera omnia di Roberto Calderoli, in arte
Gianduja. L'8 marzo '95 interroga il governo per
sapere «se a Palermo si indaga su Dell'Utri per
mafia», essendo «stonata e illogica la
definizione di stalliere per Vittorio Mangano».
Il 26 maggio '95 Dell'Utri è arrestato a Torino
per false fatture: «Gli uomini più vicini a
Berlusconi si sono posti fuori dalla politica,
dalla morale e dalla legge. Si smentisce la
presunta persecuzione contro Berlusconi. Mani
pulite non è finita, anzi per Berlusconi è
appena iniziata». Inchiesta All Iberian: «È
paradossale che Berlusconi fosse all'oscuro del
versamento di ben 10 miliardi dalla sua azienda a
Craxi. Quesito: Berlusconi è anche uno
spergiuro?» (23-11-95). Il Cavaliere si sottrae
agli interrogatori. E Calderoli: «A Milano non
c'è posto per chi ha come scopo la distruzione
del pool Mani pulite. Se Berlusconi pensa di
essere milanese, ha un modo per dimostrarlo: vada
dai giudici» (29-11-95). Ma Calderoli è anche
un luminare dell'odontoiatria: «A Berlusconi i
principi della democrazia sono insopportabili,
gli provocano uno shock allergico. Sarebbe
auspicabile, e lo dico da medico quale sono, che
il dottor Berlusconi si facesse visitare da un
buon internista. Sono a sua disposizione per
consigliargliene qualcuno, anche gratuitamente»
(19-2-96). Berlusconi ricandidato nel '96:
«Inquietanti ombre si stagliano sulla politica
italiana. C'è chi si candida alla guida del
Paese nonostante sia imputato di gravi reati.
C'è chi ha fondato un partito giudicato
appetibile e utile agli interessi dei vertici
della mafia. Invece di rinviare i processi,
bisognerebbe rinviare le elezioni per accertare,
prima, se siamo di fronte a uno statista o a un
tangentista» (20-2-96). «Berlusconi accusa Dini
di avergli copiato il programma. Strano, mi
risultava che fosse Berlusconi ad aver copiato il
programma di Licio Gelli» (28-2-96). Berlusconi
paragona il pool alla banda della Uno Bianca.
Calderoli lo fulmina: «Un'infamia. Berlusconi
sappia che "complici" di questo
"corpo deviato" dello Stato sono le
centinaia di migliaia di milanesi che sostengono
da anni i magistrati di Mani Pulite contro gli
attacchi del regime di Roma, al quale Berlusconi
era legato anche sentimentalmente, dato che Craxi
era suo testimone di nozze» (14-3-96). Appello
al voto, per una nuova Resistenza: «Fini dice
che Mussolini è stato il più grande statista
del secolo. Berlusconi è l'unico presidente del
Consiglio rinviato a giudizio per corruzione. Gli
elettori prima e il presidente della Repubblica
sanno cosa fare» (27-3-96). I miliardi di
Berlusconi a Craxi diventano 15: può mancare una
dichiarazione di Calderoli? Certo che no:
«Cos'ha dato Craxi a Berlusconi in cambio di 15
miliardi? Si sgretola la maschera televisiva di
Berlusconi e appare l'inconfondibile ghigna
dell'uomo di Hammamet» (31-3-96). Bicamerale:
«Forza Italia voleva barattare le riforme del
Paese con la fedina penale di Berlusconi»
(3-6-98). Prima pagina della "Padania":
«Berlusconi, rispondi: sei un mafioso?». Forza
Italia protesta. Calderoli: «Reazioni un tantino
scomposte e ingiustificate. È legittimo porsi
certi interrogativi» (19-8-98). «Potremmo
tappezzare la Lombardia con la prima pagina della
Padania che chiede se Berlusconi è un mafioso»
(27-8-98). Ora, non vorremmo aggravare le già
precarie condizioni del Cavalier Bellicapelli. Ma
ci corre l'obbligo di informarlo: a questa
rubrica collaborano, clandestinamente,
l'onorevole Bossi e il ministro Calderoli. Noi ci
limitiamo a depurare i loro testi dalle frasi da
querela. E a tradurli in italiano. |
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20 |
Una lettera di Luttazzi a
Dagospia |
Caro
Dago, è divertente vedere come sincazzano
i berlusconidi ogni volta che riesco a far
filtrare attraverso la mordacchia del padrone
qualche fatterello da niente ( DellUtri,
fondatore di Forza Italia ed ex presidente di
Publitalia, condannato a 9 anni per concorso
esterno in associazione mafiosa; Previti,
avvocato di Berlusconi e parlamentare di Forza
Italia, condannato a 11 anni per corruzione
giudiziaria e a 5 anni per corruzione semplice:
in seguito alla corruzione, la Mondadori passò a
Berlusconi e lIMI, cioè lo Stato, perse
1000 miliardi.) Reati gravissimi su cui nessuno
chiede conto al beneficiato
dallinsiemistica, uno che si salva sempre
dalle condanne o grazie allinterposta
persona ( DellUtri ) o grazie alle leggi
che si fa da sé ( falso in bilancio ) o grazie
alle attenuanti generiche ( sono già 7 i reati
gravi di Berlusconi, tutti prescritti o
amnistiati, cioè commessi ). Ricordo questi
fatti in una intervista su ReteA e subito (arf
arf ) i cani da guardia si mettono ad abbaiare.
Cè chi scopre che 22 anni fa, da bravo
ragazzo cattolico, nonché capo scout, ero
consigliere comunale dopposizione a
Santarcangelo (sinistra DC): lo raccontai nel
1988 allEuropeo nella mia prima intervista
pubblica. Non lo definirei uno scoop. Cè
chi ricorda che ho lavorato a Mediaset ( me ne
andai dopo la censura a "Barracuda" ) e
che ho pubblicato per la Mondadori (me ne andai
dopo le censure al libro "Satyricon").
Oh, lo so: ai famigli riesce difficile capire che
se Berlusconi ti paga, non per questo ti compra.
Il punto è che la mia intervista a Marco
Travaglio (Satyricon, marzo 2001 ) e le sentenze
recenti fanno da spartiacque: adesso le cose si
sanno e una scelta si impone. A maggior ragione
dopo lukase bulgaro di Berlusconi: bieco
maccartismo vigliacco che ha significato per me
un danno professionale ed economico enorme, altro
che storie. Nonché un indiretto vantaggio
Auditel per Mediaset. (Luttazzi intervista
l'antiberlusconiano Marco Travaglio) Quanto alla
satira sulla sinistra, la faccio da sempre e
impietosa; ma la sinistra al governo garantiva la
libertà despressione in Rai. Che
differenza abissale col caudillo del lifting,
tronfio della Gasparri nella sua villa abusiva in
Sardegna (tranquilli, sè fatto da sé il
condono ). Grazie. - Daniele Luttazzi Dagospia 10
Febbraio 2005 |
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21 |
Il Peluffo di Ciampi va alla
Corte dei Conti |
A
Washington Bush ha promosso Karl Rove, lo
stratega della sua campagna elettorale, a vice
capo di gabinetto (ruolo strategico in tutte le
attività della Casa Bianca), tra polemiche dei
democratici ("Bush sa che Rove non è un
economista né un esperto di sicurezza
nazionale"). A Roma, invece, Carlo Azeglio
Ciampi, a differenza di Bush, sta smobilitando e
ha pensato bene di far promuovere il fedele Paolo
Peluffo, ex giornalista del Messaggero, attuale
direttore dellufficio stampa del Quirinale,
tra i consiglieri della Corte dei Conti. Che ci
azzecca un giornalista alla Corte dei Conti? Mah.
Comunque la nomina (governativa) è avvenuta due
settimane fa - ma a differenza di quella di
Rove-Bush - nel più completo silenzio-stampa. |
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22 |
Un interessante botta e
risposta fra Sirchia e il pres. di Farmindustria:
il ministro finalmente si accorge di certi
fenomeni
|
Sirchia
attacca medici e farmaceutiche Duro botta e
risposta 'in diretta', ieri a Milano, tra il
ministro della Salute, Girolamo Sirchia, e il
presidente di Farmindustria, Federico Nazzari.
''Le case farmaceutiche non sanno proporre una
vera politica del farmaco: chiedono e basta,
senza mai prendersi nessun rischio - ha attaccato
il ministro intervenendo in Assolombarda a un
convegno sul consumo di medicinali tra gli
anziani - Non producono nessuna nuova molecole,
ma spacciano per innovazione modifiche di
molecole vecchie solo per 'spuntare' prezzi piu'
alti: un gioco di prestigio che noi non
accettiamo''. E ancora. ''Se le multinazionali
usano questo Paese soltanto per vendere, e non
per investire, le aziende italiane, pur di fronte
a reali possibilita' di sviluppo, pretendono solo
detassazioni e maggiori rimborsi. Vogliono
pagamenti a fondo perduto - ha rincarato il
ministro - E' una politica impossibile''. Senza
contare ''la promozione di alcune classi di
medicinali presso i medici: un atteggiamento che
non serve il malato, bensi' altri interessi'', ha
ripetuto Sirchia. ''Io mi chiedo invece quale sia
la politica di questo governo, che da tre anni a
questa parte ci da' solo bastonate nei denti'',
ha replicato Nazzari dalla platea, interrompendo
il ministro. E al moderatore, che ha preso la
parola invitando al dialogo, Sirchia ha
ribattuto: ''Il dialogo, certo, ma senza
argomenti e' difficile''. ''Qualcuno - ha
continuato Sirchia - mi dovra' anche spiegare
perche' la spesa aumenta in modo consistente solo
in certe Regioni, che magari inseriscono nei Lea
pratiche di efficacia non dimostrata e poi
battono cassa''. E ''qualcuno - ha detto,
arrivando alle aziende - mi dovra' spiegare anche
la politica delle industrie farmaceutiche,
perche' proprio non l'ho capita. Non investono, o
se investono non lo fanno in Italia. Non vedo
nuove molecole, ne' studi di confronto tra un
nuovo farmaco e il medicinale di riferimento per
quella categoria, ma vedo solo modifiche di
vecchie molecole e studi di confronto con
placebo''. E ancora. ''Servono farmaci per
l'Alzheimer e le demenze, e invece vedo solo
statine. Tante che non sappiamo piu' dove
metterle''. Insomma, ''abbiamo tutti gli
strumenti per lavorare insieme in modo
costruttivo, ma bisogna capire se c'e' la
volonta' per farlo'', ha concluso il ministro,
precisando che ''l'etica del sistema viene prima
degli interessi commerciali''. Ma Sirchia non ne
ha solo per le aziende farmaceutiche ma anche per
i medici, ''I medici prescrivono farmaci non
indispensabili - ha osservato il ministro - e per
questo fuori prontuario. E' un atteggiamento
diffuso, tanto da generare periodicamente
campagne stampa spesso strumentali. Ma com'e'
possibile, con un prontuario come quello che
abbiamo? E qual e' la ragione per cui la spesa e
la ricettazione sono aumentate solo per due o tre
classi di farmaci? Qualcuno me lo dovra'
spiegare. Anche se la risposta la so e non la
ripeto perche' e' impopolare: sono ragioni che
nulla hanno a che fare con la salute, ma con
interessi commerciali, e sono percio'
intollerabili''. Immediata la risposta di
Nazzari. ''In tre anni - ha riferito ai
giornalisti, a dibattito concluso - questo
governo e' stato capace di prendere nove
provvedimenti a carico dell'industria
farmaceutica, sui prezzi o sugli aspetti fiscali.
Ed e' difficile pretendere da un comparto
industriale che deve pianificare i suoi
interventi per lo meno nel medio termine (ma nel
lungo, se parliamo di ricerca), se poi ogni
tre-quattro mesi lo prendi a bastonare sui denti.
E' per questo motivo che le aziende investono
fuori dall'Italia''. Nazzari ha inoltre precisato
che ''i prezzi italiani sono il 21% sotto la
media europea'' e che, ''dei 12 miliardi di spesa
2004, 800 milioni li sta restituendo l'industria
in base a una legge iniqua''. Infine, ''sul tetto
di spesa al 13%, che secondo il ministro nel 2005
sara' piu' alto'', Nazzari calcola invece che
''nel 2005 sara' sotto la spesa effettiva nel
2004''. |
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23 |
Tar Veneto - Licenziamento per
giusta causa in ospedale |
Sul
recesso per giusta causa dal rapporto di impiego,
per essere venuto meno il rapporto di fiducia con
l'azienda ospedaliera Massima La giusta causa è
configurabile in fatti ed elementi dal carattere
di gravità estrema, di per se stessi tali da
rendere intollerabile la prosecuzione anche
provvisoria del rapporto di lavoro. Un
comportamento, per quanto molto rilevante ma dal
carattere assolutamente episodico, ben puo'
essere legittimamente colpito da un'adeguata
sanzione disciplinare (www.dirittosanitario.net
<http://crm.dsmg.it/dm/r.aspx?i=37492296&u=http://www.dirittosanitario.net/>) |
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24 |
Cina / Produrre vino dai pesci
- G. Bretagna / Si puo' vivere normalmente anche
assumendo eroina - Belgio / La bara ecologica -
Spagna / Parte la cannabis terapeutica a
Barcelona |
Cina / Produrre vino dai pesci
Un
imprenditore del porto di Dalian (Nord-est della
Cina) intende produrre vino dai pesci. S.Keman
fabbrichera' la nuova bevanda nella birreria
biologica marittima da lui stesso costruita.
"Fatto unico nella tradizione millenaria
della produzione di birra, il birrificio pulira',
fara' bollire e fermentare il pesce per ricavarne
vino", spiega l'agenzia Nuova Cina. Pare che
quel vino possieda qualita' nutritive e contenga
poco alcol. G. Bretagna / Si puo' vivere
normalmente anche assumendo eroina Leroina puo
essere assunta sotto controllo per un periodo
ampio senza impatti negativi dal punto di vista
sanitario e sociale. Lo afferma una ricerca della
Caledonian University di Glasgow: i consumatori
di droghe di classe A sono in grado di svolgere
un impiego e altre attivita anche di
insegnamento, cosi come accade per le
persone che non sono tossicodipendenti. Belgio
/ La bara ecologica E' ecologica, bella, economica la
bara commercializzata da "Arteus
Europa", piccola azienda senza scopo di
lucro che propone un approccio diverso alla
morte. Anziche' pagare un occhio della testa per
una brutta bara di legno, pesante e spigolosa, si
sceglie un sarcofago in cellulosa riciclata e del
colore preferito. E' una rivoluzione nel mondo
funerario. L'obiettivo principale e' d'evitare
l'abbattimento di intere foreste ogni anno. Spagna
/ Parte la cannabis terapeutica a Barcelona A partire dal secondo
trimestre 2005 in 60 farmacie di Barcelona sara'
disponibile la marijuana in capsule, dietro
prescrizione medica. Il progetto pilota durera'
un anno e coinvolge 4 ospedali. L'idea del
Collegio dei farmacisti e della Comunidad
catalana e' di un "atto di
responsabilita'" verso quei pazienti che la
usano senza prescrizione. Concordi la Catalogna,
la Sanita' centrale e l'agenzia del farmaco.
Manca solo la firma. |
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25 |
Italia / Sette italiani su
dieci sono disposti a pagare piu' tasse in cambio
di maggiori servizi - USA / Una giudice della
Corte Suprema di New York ha abolito il divieto
di matrimonio tra coppie dello stesso sesso - USA
/ McDonald's paghera' 8,5 milioni di dollari per
l'uso di grassi insaturi - Italia / Vietato
affiggere la pubblicita' che ricorda il quadro
dell'ultima cena |
Italia / Sette italiani su
dieci sono disposti a pagare piu' tasse in cambio
di maggiori servizi Sette italiani su dieci sono
disposti a pagare piu' tasse in cambio di
maggiori servizi, e soprattutto garantiti a tutte
le fasce della popolazione. Il dato, a sorpresa,
emerge da un sondaggio di opinione sulla qualita'
della pubblica amministrazione e sulla qualita'
della vita realizzato da Ispos a gennaio e
presentato a Milano al Forum PA. USA /
Una giudice della Corte Suprema di New York ha
abolito il divieto di matrimonio tra coppie dello
stesso sesso Una giudice della Corte Suprema
di New York ha abolito il divieto di matrimonio
tra coppie dello stesso sesso, in quanto
violerebbe le liberta' fondamentali garantite
dalla Costituzione dello Stato e degli Stati
Uniti. La giudice D.Ling-Cohan ha emesso la
sentenza su richiesta del gruppo "Lambda
Legal Defense Fund" per conto di cinque
coppie omosessuali cui, l'anno scorso, fu negata
l'autorizzazione di celebrare il matrimonio. USA /
McDonald's paghera' 8,5 milioni di dollari per
l'uso di grassi insaturi McDonald's paghera' 8,5
milioni di dollari per l'uso di grassi insaturi
nella frittura delle patatine. Si e' conclusa con
un accordo la causa intentata da
Ban-TransFat.com, un'associazione per la
sensibilizzazione sulla pericolosita' di queste
sostanze. 7 mln Usd andranno all'American Heart
Association, mentre l'altro milione e mezzo
servira' ad informare sulle iniziative per
ridurre le quantita' di grassi negli olii da
cottura. Italia / Vietato affiggere la
pubblicita' che ricorda il quadro dell'ultima
cena L'ultima
cena di Leonardo con modelle e un ragazzo nudo di
spalle per pubblicizzare un marchio francese
d'abbigliamento. Prima l'istituto di
autodisciplina pubblicitaria di Milano aveva
espresso parere negativo per una parodia a fini
commerciali di un'opera che richiama le
fondamenta del credo cristiano, e che avrebbe
offeso "le convinzioni religiose" di
una parte della popolazione. Poi il Comune ha
vietato l'affissione del cartellone. |
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26 |
Italia / Nel 2004 i contributi
Inps evasi sono aumentati del 110% - Rimborso ai
cittadini per i danni dello sciopero - Antitrust
contro il monopolio per il Superenalotto |
Italia / Nel 2004 i contributi
Inps evasi sono aumentati del 110% Nel 2004 i contributi
Inps evasi sono aumentati del 110% rispetto al
2003, una somma che sfiora 1,2 miliardi.
All'impennata fa da contrappunto la situazione
riscontrata nelle aziende: tre su quattro, fra
quelle ispezionate, sono risultate irregolari.
Sanzioni comminate: raddoppiano e raggiungono
quota 501 milioni. Questi i dati salienti resi
noti dall'Inps il 4 febbraio. Rimborso
ai cittadini per i danni dello sciopero Un giudice di pace di
Milano ha condannato l'Atm al risarcimento di 522
euro verso un avvocato che, nel corso dello
sciopero dei suoi dipendenti che il 1 dicembre
2003 paralizzo' il capoluogo lombardo, non
riusci' a raggiungere il tribunale per una causa
e dovette farsi sostituire a volo da un suo
collega che, per l'appunto gli costo' 522 euro. Antitrust
contro il monopolio per il Superenalotto Secondo l'Antitrust,
sarebbe lesiva della concorrenza la decisione del
Governo di prorogare, senza l'espletamento di
alcuna gara, la concessione alla Sisal spa della
raccolta in esclusiva delle giocate del
Superenalotto. La Sisal gestisce dal 1996 questo
genere di giocate. Il rapporto gia' prorogato una
volta, sarebbe scaduto il prossimo 31 marzo, ma
per l'appunto il Governo e' intervenuto
prorogandolo di altri due anni. |
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27 |
Spagna / Primo programma di
distribuzione controllata di eroina in carcere -
Spagna / Arrivano i bambini terapeutici - U.E. /
Allarme contraffazione |
Spagna / Primo programma di
distribuzione controllata di eroina in carcere Sessanta detenuti del
carcere di Nanclares de la Oca (Alava) saranno i
protagonisti del primo programma di distribuzione
controllata di eroina in carcere, realizzato in
Spagna. L'esperimento, stimolato da
"Direccion de Drogadependencias" del
Governo basco, iniziera' a fine anno e
riguardera' i tossicomani che hanno fallito il
trattamento metadonico. L'esperimento si fa in un
carcere dove il 54,5% dei 740 reclusi e'
tossicodipendente. Spagna / Arrivano i
bambini terapeutici Si' ai "bambini
terapeutici", il Governo autorizzera' la
preselezione genetica, affinche' le famiglie con
un figlio ammalato possano concepirne un altro
sano e compatibile per un trapianto di cellule
staminali. Il progetto di legge preannunciato
dalla ministra della Sanita' dovrebbe essere
approvato dal Parlamento entro il 2006.
Soddisfazione dall'Istituto Valenciano di
Infertilita' che ha gia' diverse richieste
pendenti. U.E. / Allarme contraffazione Una montagna di
giocattoli falsi cinesi, ma anche fiumi di cd e
dvd taroccati in arrivo dall'Est, tanti pacchi di
Viagra adulterato intercettati dagli uffici
postali inglesi e perfino un'intera stazione di
servizio contraffatta con pompe di benzina
marchiate Bp. L'allarme viene dal commissario
alle Dogane, Laszlo Kovacs: un aumento del 9% nel
2003 per 92 milioni di articoli. Il 60% proviene
dalla Cina. |
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28 |
Usura e gioco dazzardo.
la denuncia del procuratore Vigna cade nel vuoto
di uno Stato biscazziere. Se questo gioco fosse
liberalizzato
. |
Il
procuratore nazionale antimafia Piero Luigi
Vigna, parlando in un convegno a Roma, ha detto
"Non e pensabile educare cosi le
persone ad un uso responsabile del denaro.
LItalia e -non voglio dire una
Repubblica- fondata sul gioco, alimentato dallo
Stato attraverso giochi, giochini e lotterie. Ci
sono stati 22 miliardi di euro giocati
sempre piu spesso si legge di gente che si
impicca e si spara per problemi legati al gioco.
E una battaglia di responsabilizzazione che
va combattuta". Parole che, dette da persona
si autorevole, sono a nostro avviso pesanti
come macigni. Scagliate sul sistema schizofrenico
monopolista del settore, producono un effetto
deflagrante che, pero crediamo che
fara solo "boom". Vediamo
perche. Lo Stato, direttamente o
indirettamente, gestisce tutto il gioco
dazzardo legale, e dovrebbe anche
impegnarsi per combatterlo. Schizofrenia?
Si, ma non laggravante che e
tale non come malattia ma come scelta. Ne
piu ne meno di quanto avviene per
quel monopolio dei tabacchi che proprio ieri ci
e stato detto che nel 2004 ha aumentato il
gettito fiscale? No. Peggio. Perche se ai
tabacchi e vietata la pubblicita e i
pacchetti di sigarette sembrano raccoglitori di
slogan macabri, non e altrettanto per il
gioco dazzardo: la pubblicita e
ovunque, i giornali, le rubriche dei giornali e
le trasmissioni televisive ad esso dedicato si
sprecano, mentre i supporti delle giocate sono
tuttaltro che macabri. Cioe, per lo
Stato il gioco dazzardo, a differenza del
tabacco, non nuoce alla salute, per cui e
un vizio piu gradito di quanto non lo sia
il tabacco. In questo contesto, dove finiranno le
parole del procuratore Vigna "e una
battaglia di responsabilizzazione che va
combattuta"? A nostro avviso, dal libro dei
buoni propositi, transitando per quale messaggio
domenicale di qualche politico, religioso o
amministratore, finiranno direttamente nel
cestino della spazzatura. Stante la situazione,
cosa dovrebbe/potrebbe fare lo Stato? Darsi una
mannaia sui piedi fiscali e non solo?
Impossibile. Una strada ci sarebbe, ma quanto
sarebbe disposto il procuratore Vigna, ed
eventuali altri amministratori, a sostenerla? La
liberalizzazione del gioco dazzardo e la
conseguente uscita economica dello Stato dal
settore, che gli consentirebbe -non piu
Stato-biscazziere- di essere credibile nelle sue
campagne di prevenzione e cura, e di trovare le
energie in proposito (anche attraverso le tasse
dei privati che farebbero business nel settore).
E lenorme mercato del gioco dazzardo
clandestino avrebbe una mazzata non indifferente.
E la politica della convivenza con i vizi
umani, che piu si conoscono meglio si
gestiscono. Perche proibendoli si
otterrebbero risultati opposti di quelli sperati:
come, per esempio, avviene nellambito di
quelle droghe illegali che, vietatissime, sono
sempre in crescita con mercati sempre piu
differenziati. Ma oggi, nel gioco dazzardo,
non e in corso una politica di convivenza,
ma di assoluta incentivazione. <http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=162&id=105790> |
|
29 |
I blocchi del traffico contro
linquinamento da polveri sottili. a che
servono e a chi giovano? |
Secondo
i dati dellAci di Milano e dellArpa
della Lombardia, le citta non sarebbero
inquinate per colpa della circolazione delle
vetture private, ma essenzialmente per colpa
degli impianti di riscaldamento, i mezzi di
trasporto pubblico e i diesel commerciali. Per
limmissione nellatmosfera del PM10
(polveri sottili), solo una percentuale del 10
e per colpa delle automobili private,
mentre sarebbe al 70% la responsabilita
degli altri fattori sopra indicati.
Complessivamente il trasporto su strada e
responsabile di questo inquinamento al 39%: 20%
veicoli commerciali, circa 10% autobus e moto e
altrettanto 10% per le automobili (che in
citta come Milano, diventa anche 15%). Il
dubbio che le politiche fino ad ora perseguite e
che sono in corso in questo momento, da parte
delle singole amministrazioni, sia un po
fuori tiro, e quantomeno lecito. Targhe
alterne, domeniche cosiddette ecologiche, vari
limiti al traffico anche per piu giorni
consecutivi
a che servono? Un mezzo
pubblico circola nei giorni dei divieti e viene
sempre incentivato; visto che singolarmente
inquina come 600/700 automobili, non sarebbe
meglio che i passeggeri che puo contenere
(che sono certamente meno di 600) andassero
ognuno con una propria automobile? Ci rendiamo
conto che il problema dellinquinamento da
traffico urbano non e solo una questione di
polveri sottili. Ce anche il rumore,
la congestione, la quantita di forze
dellordine impiegate, la mancanza di
parcheggi, che rendono tutto ancor piu
difficile. Ma se qualcuno ha pensato che i
blocchi sotto varie forme del traffico possono
servire anche per la diminuzione delle PM10, dopo
questa indagine si puo dire che non sa di
cosa stia parlando. Noi auspichiamo che queste
nuove informazioni siano prese in considerazione
e possano servire a rivedere le scelte delle
singole amministrazioni in materia di
inquinamento da polveri sottili. Una cosa e
evidentissima: la colpa maggiore non e nei
singoli cittadini, ma nelle amministrazioni che
non attuano politiche sufficienti per usare mezzi
meno inquinanti per il trasporto pubblico,
diffondere i carburanti ecologici e incentivare
la conversione a metano degli impianti di
riscaldamento. <http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=162&id=106572> |
|
30 |
Multe autovelox. maggiori
possibilita di successo nei ricorsi. La
necessita di rivedere tutto in materia |
Sono
ancora maggiori le possibilita di successo
nei ricorsi contro le multe per infrazione ai
limiti di velocita. Lo scorso 8 novembre,
in seguito ad una richiesta da parte del Comune
di Treviso, il ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, con il prot.3610, aveva risposto
che gli attuali dispositivi di controllo della
velocita' non possono essere adoperati in assenza
dell'operatore di polizia. Nota ora anche
confermata dalla circolare 4/2005 del
dipartimento per gli Affari interni e
territoriali del ministero dell'Interno, datata
28 gennaio 2005. Attenzione, pero: non
vuole dire che esiste la liberta di non
rispettare i limiti di velocita, ma solo
che le norme devono essere rispettate da tutti,
soprattutto da coloro che sono preposti alla
vigilanza. Il buon esempio dellistituzione,
e larma prioritaria per combattere
lillegalita. Stiamo parlando di multe
che tutti i Comuni utilizzano per fare cassa,
collocando limiti di velocita in posti
assurdi, con un proliferare di rilevatori
appositamente occultati, si da garantire il
rilievo dellinfrazione, ma lasciando che il
pericolo rappresentato da una velocita
oltre i limiti continui ad esser tale. Un sistema
cioe, solo punitivo ed educativo per la
paura della multa, senza alcuna
responsabilizzazione individuale. Multe quindi
odiatissime da gran parte degli automobilisti,
che si sentono vessati piuttosto che
giustamente multati per aver creato una
situazione di pericolo, e quindi alla prima
occasione continuano a farsi furbi, ingegnandosi
su come violare il codice della strada. Per
questo abbiamo approntato una specifico facsmile
a questo indirizzo:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=100446
Forse e la volta buona di metter mano
pesante a tutte quelle norme introdotte nel
Codice della Strada nellagosto del 2003,
che hanno dato ampi poteri discrezionali ai
Comuni, tutto a svantaggio degli automobilisti.
Necessita sempre piu impellente anche
grazie alla sentenza n.27/2005 della Corte
Costituzionale, che ha dichiarato
lilleggittimita della sottrazione dei
punti al proprietario di un mezzo che non e
stato fermato mentre il proprio mezzo commetteva
uninfrazione. |
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31 |
Varato il Piano Sanitario
Toscano 2005/2007 |
Il
Consiglio regionale della Toscana ha approvato il
Piano sanitario regionale 2005-2007. Il nuovo
piano corre sul filo delle scelte strategiche del
precedente, come dimostrano gli assi portanti:
politica sanitaria profondamente inserita nel
tessuto sociale ed economico, con il
coinvolgimento e l'integrazione di tutti i
livelli istituzionali e organizzativi; assoluta
centralità degli utenti e universale
programmazione dell'assistenza sanitaria;
evoluzione del sistema aziendale, con funzioni
tecnico amministrative delle aziende sanitarie da
gestirsi attraverso i consorzi di Area vasta. Per
quanto riguarda il contenuto specificamente
innovativo, il piano presenta dodici progetti
speciali di interesse regionale, questi in
sintesi: azioni per la prevenzione e la cura dei
tumori; interventi di sorveglianza attiva a
favore della popolazione anziana; controllo del
dolore come diritto del cittadino; odontoiatria
come percorso sostenibile, dove l'intervento
pubblico diventa meccanismo regolatore di
mercato; nascere in Toscana; artroprotesi
dell'anca ortopedia chirurgica come modello di
programmazione; miglioramento del sistema di
emergenza urgenza intra ed extra ospedaliero;
nuovo modello organizzativo territoriale per le
unità di cure primarie; obiettivo di qualità
per le visite specialistiche; alimentazione e
salute; salute nei luoghi di lavoro; sicurezza
alimentare. (Fonte: Consiglio Regionale della
Toscana del 16/02/2005) |
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32 |
Sirchia, indagata la
segretaria - Il Ministro si fa interrogare dai Pm |
(Corriere
della Sera: pag. 1 - 17 febbraio 2005) Indagata
la segretaria particolare del Ministro della
Salute per ipotesi di corruzione. Per 20 anni, e
fino al 1998, a pagare lo stipendio della
segretaria di Sirchia, all'epoca primario del
Policlinico di Milano, è stata la società
farmaceutica Ortho-Clinical Diagnostics, che nel
contempo figurava anche tra i fornitori
dell'ospedale. Nell'inchiesta sulla sanità
milanese spunta, inoltre, un'altra somma di circa
110 mln di lire all'anno, dal 1997 al 2001,
pagata da Jannsen-Cilag (collegata alla Ortho) a
Sirchia. Nonostante dietro questa somma ci sia un
dato formale ineccepibile, i Pm Maurizio
Romanelli e Eugenio Fusco hanno deciso di
verificare la cornice di questi compensi a
Sirchia, al cui nome Immucor, nel periodo
1999-2000, aveva indirizzato tre assegni di
11.000 marchi l'uno a compenso di 'consulenze'
che il Ministro continua a negare. - <http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7916> Il
Ministro Sirchia si fa interrogare dai Pm (Corriere della Sera:
pag. 29, la Repubblica: pag. 30, Il Messaggero:
pag. 9 - 16 febbraio 2005) Il Ministro della
Salute, Girolamo Sirchia, sarebbe già stato
ascoltato venerdì in Questura a Milano riguardo
l'inchiesta su presunte irregolarità nelle
forniture di apparecchiature al Policlinico di
Milano nel periodo in cui era primario al centro
trasfusionale. Sull'interrogatorio l'avvocato del
Ministro ha pronunciato un secco 'no comment'. <http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=7909> |
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33 |
Qualcosa da copiare dagli USA:
farmaci sicuri, nuovo ente di controllo |
(Il
Sole 24 Ore: pag. 1, Les Echos online, The
Financial Times online - 16 febbraio 2005)
L'amministrazione Bush ha annunciato la creazione
di una nuova 'authority' indipendente, il Drug
Safety Oversight Board, incaricata di controllare
i nuovi medicinali dopo l'autorizzazione di FDA
alla commercializzazione. Questo nuovo organo di
sorveglianza dovrà informare medici e
consumatori su qualunque aggiornamento dei rischi
o dei benefici terapeutici dei prodotti. Il Drug
Safety Oversight Board sarà composto da esperti
di FDA e da scienziati provenienti da altre
divisioni del Ministero della Sanità, ma si
appoggerà anche a medici esterni e alle
associazioni di difesa dei diritti dei pazienti e
dei consumatori. |
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34 |
Sconto Irpef per chi acquista
medicinali mediante carta magnetica |
(Il
Sole 24 Ore: pag. 23 - 16 febbraio 2005) Con la
risoluzione 19/E del 15 febbraio 2005, l'Agenzia
delle Entrate stabilisce che il contribuente che
acquista medicinali mediante una carta magnetica,
che riepiloga tutti i farmaci acquistati in un
anno, ha il diritto allo sconto Irpef del 19%
sulle spese per i medicinali acquistati. Per
l'Agenzia delle Entrate, la prova della spesa
sostenuta può essere desunta non solo dallo
scontrino fiscale, ma anche dal documento
riepilogativo nominativo, nel quale sono elencati
tutti gli acquisti memorizzati nella carta
magnetica personalizzata. Tale prospetto dovrà
contenere: i dati identificativi della farmacia
emittente, la data e l'ora di acquisto, la
descrizione del prodotto, il prezzo unitario, la
quantità, il prezzo complessivo, oltre al numero
dello scontrino fiscale emesso per ogni acquisto.
La farmacia e il contribuente, infine, dovranno
attestare la veridicità del documento
riepilogativo emesso sulla scorta degli acquisti
memorizzati nella carta magnetica, con apposita
annotazione in calce allo stesso. |
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35 |
USA: aziende farma assumono
investigatori privati |
(Herald
Tribune: pag. 15 - 16 febbraio 2005) - Pfizer e
altre aziende farmaceutiche americane stanno
utilizzando agenti privati con l'obiettivo di
combattere le prescrizioni false e l'acquisto
incontrollato di farmaci via Internet. Questi
investigatori affiancano agenzie come FDA, che
non hanno uno staff adeguato per contrastare il
fenomeno. Pfizer, l'anno scorso, ha bloccato
circa 9 milioni di pillole false, soprattutto in
Asia ed in Sud America. La società si avvale
della collaborazione di 40 investigatori a
NewYork, Londra e Hong Kong. |
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36 |
Ho due o tre persone che non
sono state tanto cattive quanto te. Ne lascerò
andare una e tu ne prenderai il posto |
Un
giorno, come daltro canto succederà a
tutti, Silvio Berlusconi muore e finisce di
filato all'inferno, dove Belzebu lo sta
aspettando. "Non so cosa fare",
esordisce il Diavolo, "Sei nel mio elenco ma
non ho più posto per te. D'altro canto devi
obbligatoriamente stare qui". Dopo averci
pensato su, il Diavolo prosegue: "Sai cosa
faccio? Ho due o tre persone che non sono state
tanto cattive quanto te. Ne lascerò andare una e
tu ne prenderai il posto. Anzi, ti lascio
addirittura scegliere quale liberare". A
Silvio la proposta sembra accettabile e cosi il
Diavolo apre la prima porta. Li dentro, in una
grande piscina, nuota Craxi che si immerge
ripetutamente tentando di portare in superficie
un immenso e sfavillante tesoro, riemergendo
però sempre desolatamente a mani vuote. E si
immerge e riemerge, e ancora e ancora. Questo e
il suo destino, all'inferno. "No" dice
il Cavaliere " non ci siamo, non sono un
gran nuotatore e poi a mani vuote non posso
restare, non potrei fare questo per
l'eternità". Il Diavolo lo conduce nella
stanza successiva dove trovano Cossiga, che con
un enorme piccone deve frantumare giganteschi
massi di pietra durissima; e poi altri ed altri
ancora. "No, sai che ho un problema alla
spalla, mi farebbe male picconare in
continuazione per l'eternità". Il Diavolo
apre la terza porta. All'interno, l'ex presidente
degli U.S.A. Bill Clinton, sdraiato sul
pavimento, con le braccia dietro la nuca e le
gambe larghe; china su di lui c'e Monica Lewinsky
intenta nell'ormai famosa attività. Berlusconi
osserva incredulo e dopo un po' dice: "Si,
si puo fare, vada per questo".
"OK" dice il Diavolo "Monica, puoi
andare". Segnalata da Gabriella & Emilio
Masseti |
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37 |
Corte di Cassazione - Per le
assenza dal lavoro, serve il medico del Ssn |
Sulla
figura del medico competente e sull'obbligo del
datore di lavoro di avvalersi solo dei medici del
SSN per verificare la legittimita' dell'assenza Massima
Mentre l'art. 5 della legge 300/1970, riferendosi
a tutti i datori di lavoro, ha portata generale,
gli artt. 2 lett. d), 16 e 17 D.LGS. 626/1994,
hanno portata settoriale, perchè si applicano
solo alle aziende che espongono i lavoratori a
specifici rischi per le quali è positivamente
prescritta la sorveglianza sanitaria sui luoghi
di lavoro. Nelle aziende in cui è istituito il
"medico competente" ai sensi del D.
LGS. 626/1994, il datore di lavoro che voglia
controllare lo stato di salute di un lavoratore
per verificare la legittimità di un'assenza a
titolo di malattia o infortunio, non puo'
ricorrere al medico aziendale, pena la violazione
dell'art. 5 legge 300/1970, ma dovrà attivare
soltanto i medici del servizio sanitario
regionale. Per la tutela della salute e sicurezza
dei lavoratori "a rischio" il
legislatore prescrive, che il datore di lavoro si
avvalga della collaborazione di un medico di sua
fiducia; ma per verificare la regolarità delle
prestazioni lavorative in caso di malattia o di
infortunio, il legislatore impone che il datore
di lavoro ricorra al controllo imparziale di
medici del servizio sanitario pubblico, che soli
possono garantire il rispetto della dignità del
lavoratore (www.dirittosanitario.net
<http://crm.dsmg.it/dm/r.aspx?i=37770033&u=http://www.dirittosanitario.net>) |
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38 |
Non sempre naturale uguale a
salutare |
E
apparso, pubblicato diversi giorni fa, sul
quotidiano "Corriere della Sera", un
impensabile articolo. Il giornalista che
lha redatto, ha esposto, a nostro avviso,
delle cose non vere e, come sovente, attraverso
una promiscua capacita di visione
dinsieme. Il tema e quello degli
Organismi Geneticamente Modificati, la
bonta della ricerca e del progresso delle
tecnologie avanzate, che elimineranno la fame dal
mondo
Con il titolo "IN MOLTI VEGETALI
ESISTONO SOSTANZE ANTINUTRIENTI E TOSSICHE,
PERSINO VERI E PROPRI CANCEROGENI", ecco la
parte che a nostro avviso qualifica il tutto:
"La zingara mi ferma, e prima che io me ne
accorga mi prende un capello dalla testa, lo
chiude nel pugno, poi apre la mano e mi dice che
presto mi sposero, con una donna bionda
bellissima e avro due figli maschi e
vivro molto a lungo felice. Poi mi chiede
dei soldi, e al mio rifiuto (motivato dall'essere
sposato con una bruna ed avere figlie
femmine!) passa all'insulto. Questa scena mi
e tornata in mente mentre leggevo i soliti
articoli sulla tutela del prodotto tipico
agro-alimentare, della biodiversita
,
della naturalita
delle buone vecchie
cose della nostra tradizione, affiancata alla
denigrazione del progresso agro alimentare, e in
particolare i diabolici OGM. La zingara in
versione agro-alimentare ci dice che se mangeremo
le lenticchie di Valdisotto, il lardo di
Valdisopra, la caciottina di Valdimezzo, prodotti
da "sempre" nello stesso modo usando le
stesse materie prime (= tradizionali), nello
stesso paesello di quella regione (= tipici),
allora vivremo a lungo, saremo felici e godremo
di buona salute (= salutare), perche avremo
ingerito qualcosa che non e artefatto dalla
tecnologia". Per fortuna sono sempre di meno
i lettori che si lasciano coinvolgere in queste
storielle. Cerchiamo di comprendere un po
meglio
Larticolo, attraverso alchimie
azzardate, e alla ricerca della
assogettazione e della persuasione di masse di
consumatori-utenti, facendo leva sulla
bonta delle biotecnologie alimentari,
figlie del progresso... quale? E del tutto
banale osservare come lautore esperimenta
una bomba: "sfruttare" limmagine
innocua di una zingarella,con quella delle
produzioni cosiddette Doc )denominazione di
origine controllata). Ma e una bomba che
potrebbe scoppiargli tra le mani
"qui
gladio ferit,gladio perit". Larticolo,
scarso di contenuti ma ricco di stereotipi,
e un tentativo di organizzare e deviare le
scelte dei consumatori. Ma in questo ambito siamo
ad una tale saturazione, che la stragrande mole
di consumatori, attenti alla propria salute, non
si lascia piu convincere, e non cade
piu in trappola. E chiaro inoltre il
tentativo di indurre scelte commerciali ed
economiche precise. Tentativo che si esaurisce
con la banalita di una figura poco
rappresentativa come quella citata, la
zingarella, e la sua identificazione nei prodotti
Doc, di cui il nostro Paese e uno dei
maggiori produttori in tutto il mondo. Il modo di
rappresentarli, non solo denigra i nostri
connazionali occupati nelle genuine produzioni e
nello sforzo di mantenere un marchio di autentica
qualita, ma denigrando si cerca di
nascondere verita incontrastabili: il
prodotto di qualita regionale risponde a
quanto la natura ci insegna, lesistenza di
biodiversita. Ad esempio, il vino Barolo,
non puo essere prodotto in Sicilia. Uva
e in Sicilia come in Piemonte, ma il Barolo
e solo in Piemonte, ed il Nero DAvola
solo in Sicilia, e la differenza la fa il macro
ed il microclima, che attraverso il terreno
creano delle diversita biologiche
peculiari, che non possono essere riprodotte in
laboratorio. La certezza della sconfitta della
tecnologia nei confronti della natura, si
esercita cosi con tali sistemi. Mentre la
biotecnologia alimentare e al massimo
sforzo, per assicurarsi mercato e successo
economico, servendosi dei nostri soldi attraverso
ricerche inutili quali quelle del "carciofo
probiotico" (ultima trovata partorita da
illustri specialisti che lavorano al Cnr) (non
chiedetemi a cosa serve, chiedetelo a
loro
), e quindi i tentativi di
rivoluzionare lagro-alimentare mondiale
attraverso i sistemi modificazione genetica.
Potranno forse ingannare noi, ma non inganneranno
mai e poi mai Madre Natura. Si continua a fingere
e a nascondere, circa la pericolosita della
globalizzazione e della dispersione della
diversita biologica delle specie vegetali.
Eppure, non sono pochi gli esperti che continuano
a gridare allarmi su allarmi. Rimane molto
pericoloso disperdere le diversita
biologiche -frutto di un lento millenario
adattamento- attraverso selezioni che solo la
natura ha potuto compiere, ma sopratutto
perche la biodiversita e una
specifica identita biologica, che assicura
la stessa vita sulla terra, per cui non
proteggerla significherebbe un pericolo per la
stessa esistenza. I meccanismi biologici alla
base di questi allarmi sono molto complessi, non
riportabili in un articolo divulgativo, tuttavia
esprimibili nella facilita di una
comprensione Olistica del mondo, dove i principi
delle leggi naturali, se alterati, modificano gli
equilibri. La perdita di biodiversita
iniziata piu di un secolo fa, infatti, ha
accelerato la sua corsa fino a raggiungere un
ritmo mille volte superiore a quello naturale. Un
disastro mai visto prima, se si pensa che a
causare le crisi precedenti ci sono voluti
svariati milioni di anni e delle catastrofi
naturali. Nel lanciare l'allarme, si sono
ritrovati un migliaio di scienziati, ecologisti e
rappresentanti di circa 30 Paesi, riuniti lo
scorso gennaio presso la sede Unesco di Parigi.
La Conferenza Internazionale
"Biodiversita: scienza e
governo", ha puntato il dito contro
l'inquinamento e la frammentazione
dell'ecosistema causati dagli esseri umani. Non
si comprende a tal punto come sia accettabile
immaginare di dover mangiare un carciofo
probiotico. Ma cosa significa? Per proteggere il
nostro organismo dal depauperamento e dalla
alterazione della naturale flora batterica?
Smettiamola! Iniziamo a non ingurgitarci di
antibiotici, antinfiammatori, di tutte quelle
innumerevoli specialita medicinali che
potrebbero essere evitate. ''Il bando della
coltivazione commerciale delle piante Ogm a uso
alimentare e dei cibi che ne contengono, e
l'avvio di ricerche indipendenti, e
attualmente del tutto insufficiente, per la
conoscenza dellimpatto degli Ogm
sull'ambiente e sulla salute umana''. A parlare
e' Roberto Romizi, Presidente dell'associazione
Medici per l'ambiente - Isde Italia. ''Sulla base
della propria esperienza quotidiana -afferma
Romizi- i medici italiani si stanno sempre piu'
rendendo conto della necessita' di impegnarsi non
solo in campo diagnostico terapeutico, ma anche
in quello della prevenzione e
dell'identificazione dei fattori di rischio. Oggi
la scienza non e' in possesso degli strumenti per
capire cosa accade esattamente con una
manipolazione genetica, tanto meno in una
previsione a medio e lungo termine". E
continua: ''sussistono preoccupazioni per la
mancanza di test di verifica dell'impatto degli
alimenti ogm sia sulla salute umana, che
sull'ecosistema da cui dipendiamo e ne siamo
figli". Dovremmo favorire le risorse
naturali e lagricoltura biologica, invece
gli investimenti e gli sforzi sono tutti diretti
alle diavolerie figlie di un tecnicismo che non
ci convince. La salute e un bene
inviolabile, va applicato il principio della
saggia precauzione. Malgrado il Governo italiano
abbia adottato il giusto principio della saggia
precauzione, emanando alcune modifiche
legislative, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale
n. 22 del 28 gennaio 2005 concernente le
disposizioni legislative n.5 del 28/1/2005
"Conversione in legge, con modificazioni,
del decreto-legge 22 novembre 2004, n. 279,
recante disposizioni urgenti per assicurare la
coesistenza tra le forme di agricoltura
transgenica, convenzionale e biologica". Il
provvedimento, approvato in via definitiva dal
Senato il 25 gennaio scorso, assicurera la
coesistenza fra colture transgeniche,
convenzionali e biologiche, impedendo che i
diversi generi di coltura vengano a contaminarsi,
attuando i criteri comunitari gia in
vigore. Viene sancito il diritto, che la
preesistenza di un genere di coltura, non possa e
non debba essere motivo di danno verso un altro
genere di coltura. Sono previste sanzioni per gli
agricoltori che attuano piantagioni ogm senza
aver avuto lautorizzazione alla coesistenza
da parte delle rispettive autorita
regionali. Non possiamo dire che
lintervento governativo sia del tutto
cattivo, ma e certamente ancora poco: si
deve fare di piu e meglio. Ad esempio,
ormai risultano essere diverse le
specialita alimentari di derivazione
geneticamente modificata, con le quali i
consumatori italiani si cibano, senza nemmeno
esserne a conoscenza. Lobbligo di
permetterne la rapida identificazione -pena
sanzioni gravissime- impedirebbe che gli italiani
si cibino di alimenti di cui non vogliono
cibarsi. Ancor piu che un principio di
saggia precauzione, queste disposizioni sarebbero
le fondamenta dellinviolabile principio
alla salute, sancito dalla nostra Carta
Costituzionale, e molto spesso mal applicate.
Giuseppe Parisi - <http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=162&id=106764&TipiDoc_id=medi> |
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39 |
Il nuovo Codice della Pubblica
Amministrazione Digitale: più diritti per il
cittadino on line - In pratica nessun gestore
di servizio può obbligare più i cittadini a
fare una fila allo sportello per presentare
documenti cartacei, per firmare domande o
istanze, per avere chiarimenti. Dovrà essere
sempre e comunque disponibile un canale on line
certificato e con piena validità giuridica che
permetta di accedere alla Pubblica
Amministrazione dal proprio computer. |
Numerose
le novità in materia di maggiori diritti per il
cittadino. E' una vera e propria rivoluzione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - News, 14-02-2005]
Il Ministro Lucio Stanca ha presentato nei giorni
scorsi il nuovo Codice della Pubblica
Amministrazione Digitale; è disponibile on line,
in un sito dove si possono anche inviare
richieste di charimento e di informazione, e
raccoglie in circa 80 articoli i diritti e i
doveri del cittadino rispetto alla pubblica
amministrazione on line, cioè al complesso dei
servizi dello Stato a cui si può accedere dal
Web. Non si può negare che si tratti di una vera
e propria "rivoluzione digitale" che in
prospettiva, se verrà ben attuata, potrà
sveltire i rapporti del cittadino e delle
imprese, con la burocrazia stale e locale,
facendogli risparmiare tempo e denaro. Vediamo le
principali novità: all'articolo 3 del Codice si
sancisce, per cittadini e imprese, il diritto di
usare la modalità informatica per tutti i
rapporti con qualsiasi amministrazione statale;
in pratica nessun gestore di servizio può
obbligare più i cittadini a fare una fila allo
sportello per presentare documenti cartacei, per
firmare domande o istanze, per avere chiarimenti.
Dovrà essere sempre e comunque disponibile un
canale on line certificato e con piena validità
giuridica che permetta di accedere alla Pubblica
Amministrazione dal proprio computer. Tutti gli
atti e i procedimenti amministrativi in cui un
cittadino è parte interessata devono essere a
lui accessibili in modalità digitale, in modo
sicuro e trasparente. All'articolo 5 si
stabilisce il diritto del cittadino a effettuare
qualsiasi pagamento in forma digitale: entro il 1
Gennaio 2006 tutte le imprese avranno il diritto
di effettuare in modo sicuro qualsiasi pagamento
verso le pubbliche amministrazioni, utilizzando
le tecnologie informatiche e telematiche.
L'articolo 6 stabilisce che i cittadini e le
imprese che ne facciano richiesta hanno diritto a
ricevere, da tutte le pubbliche amministrazioni,
le comunicazioni che li riguardano a un indirizzo
e-mail che avranno dichiarato. La posta
proveniente dalla PA sarà certificata, nel senso
che sarà certificata la data della spedizione,
quella della sua ricezione e la provenienza; i
documenti ricevuti in questo modo avranno
validità giuridica anche verso altre persone o
aziende. L'articolo 8 addirittura è una novità
quasi assoluta anche a livello internazionale: il
cittadino ha diritto di esercitare i propri
diritti politici usufruendo delle possibilità
delle nuove tecnologie. L'articolo 58 invece
prevede il diritto a trovare on line tutti i
moduli e i formulari aggiornati utili per le
pratiche verso tutte le pubbliche
amministrazioni; entro due anni tutte le
pubbliche amministrazioni sono tenute a
rispettare questo obbligo. L'articolo 9
stabilisce che anche gli "sportelli unici
per le imprese", nati per semplificare la
burocrazia per le imprese, che hanno bisogno di
autorizzazioni e licenze da amministrazioni
diverse, dovranno gestire i servizi tramite
Internet e posta elettronica. Vi sono poi le
novità che riguardano la Pubblica
Amministrazione al suo interno e i rapporti tra
pubbliche amministrazioni on line, che potranno
tradursi in un notevole recupero di efficienza e
in risparmi per lo Stato. L'articolo 37, per
esempio, introduce la conferenza dei servizi
on line: qualunque procedimento pubblico
(un'opera pubblica come una strada, un ponte, un
restauro) coinvolge più soggetti e per
semplificare il suo svolgimento viene indetta una
"conferenza dei servizi" a cui
partecipano i responsabili di tutti gli enti
coinvolti. Il Codice nuovo prevede la
possibilità che queste conferenze si svolgano on
line, evitando viaggi e spese di trasferta. Nasce
il fascicolo informatico: tutte le pubbliche
amministrazioni devono gestire i procedimenti
utilizzando la modalità informatica; possono
raccogliere in un unico fascicolo informatico i
documenti relativi allo stesso procedimento
amministrativo, anche se provenienti da
amministrazioni diverse. Le basi dati di
interesse nazionale devono essere interconnesse e
comunicanti fra loro, anche per eliminare la
richiesta di certificazioni che una Pubblica
Amministrazione rivolge a un'altra: fra Pubblica
Amministrazione centrale, Regioni, Province e
Comuni, enti come Inps, Inpdap, Agenzia delle
Entrate e viceversa. Il Codice introduce l'uso
della posta elettronica certificata (avente pieno
valore giuridico) come mezzo ordinario (e
obbligatorio) di corrispondenza e relazione tra
le varie Pubbliche Amministrazioni; il risparmio
delle spese postali potrebbe aggirarsi, secondo
una stima definita prudente dal Ministero per
l'Innovazione, intorno ai 360 milioni di euro
all'anno. Anche i documenti e i certificati che
le varie pubbliche amministrazioni si scambiano o
rilasciano al cittadino perché le produca presso
altre pubbliche amministrazioni dovranno essere
trasmesse e condivise on line in formato
digitale, con ulteriori risparmi per lo Stato e
per le imprese: si calcolano infatti in 35
milioni all'anno i certificati prodotti. Anche
gli atti e i documenti dovranno essere conservati
in formato digitale in archivi informatici,
riducendo costi e tempi di gestione e
manutenzione degli archivi, risparmiando spazi
occupati da ingombranti archivi cartacei e
rendendo più facile e veloce il reperimento
delle informazioni. |
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40 |
Indagine Bocconi-Demoskopea -
Quello dei dirigenti e dei quadri espulsi dalle
imprese è un aspetto, particolarmente penoso, di
un dramma più generale - A 50 anni si
ricomincia: troppo vecchi già a 45 anni.
Emarginati. Pure licenziati. Una ricerca dimostra
che nelle aziende l'età è un difetto. Specie
per i manager. A cui non resta che reinventarsi |
A
gennaio non avevo più un soldo... «Quando esco
di casa mi sento addosso l'occhiata penetrante e
quasi di rimprovero del portinaio che non mi vede
più uscire tutti i giorni alla stessa ora».
«La sera quando mia moglie rientra dal suo
lavoro e mi chiede com'è andata la giornata, mi
sembra che mi stia controllando». «Ho sofferto
anche a livello fisico: ero sempre nervoso,
depresso, al mattino mi svegliavo in un bagno di
sudore». «Mi son sentito dire dai figli:
"Vorrà dire che tra un po' ti manterremo
noi"». Sono alcune testimonianze - e non le
più tragiche, in alcuni casi si accenna al
suicidio - di manager rimasti senza lavoro
intorno ai 50 anni e che hanno sperimentato sulla
propria pelle quanto sia difficile, e a volte
impossibile, trovare una nuova attività. Quello
dei dirigenti e dei quadri espulsi dalle imprese
è un aspetto, particolarmente penoso, di un
dramma più generale: la tendenza sempre più
marcata a estromettere dai cicli produttivi gli
over 45, per sostituirli con soggetti assai più
giovani. Addirittura pare che progressivamente
finiscano nel tritacarne sempre più quarantenni,
e non solo cinquantenni. Parafrasando una tecnica
contabile di valutazione delle rimanenze in
magazzino ("last-in, first-out"),
questa sorta di turn-over accelerato e malato è
stato cinicamente ribattezzato "young-in,
old-out". Il fenomeno è oggetto di una
ricerca coordinata dal Laboratorio Armonia della
Sda-Bocconi in collaborazione con
Astra-Demoskopea e con il contributo di
Fondazione Adecco e Boehringer Ingelheim. Ne
anticipiamo i risultati, spesso sorprendenti.Ben
un milione e 600 mila italiani dai 45 anni in su
sono convinti di aver subito discriminazioni sul
posto di lavoro a causa della loro età non più
verdissima: trattasi dell'11 per cento di quanti
lavorano o hanno lavorato come dipendenti. Si va
dalle angherie minori - come il raffreddamento
dei rapporti con colleghi e superiori o la
percezione di minor rispetto e collaborazione - a
quelle più brucianti, come la constatazione che
l'azienda privilegia i più giovani o che si
viene messi da parte, fino al licenziamento
(queste ultime esperienze avrebbero interessato
900 mila over 45). Delirio di persecuzione
collettivo di una fascia d'età dai fragili
equilibri psicologici? Nient'affatto, poiché la
discriminazione dei lavoratori maturi non è
avvertita solo dai diretti interessati, ma da
un'ampia quota della popolazione: il 24 per cento
degli italiani afferma di conoscere personalmente
dipendenti brizzolati e discriminati; il 53 per
cento ritiene che vi sia motivo di allarme alto o
altissimo nelle dinamiche del mercato del lavoro
per la classe degli "anta". Tra i 40 e
i 60 si rischia di essere licenziati più
facilmente, sostiene il 35-40 per cento della
popolazione. Peggio ancora: la metà degli
italiani è convinta che gli over 40 buttati in
strada fatichino più degli altri a reimpiegarsi
a un livello equivalente. Non è una sensazione
sbagliata. «Ho aiutato l'azienda nelle riduzioni
del personale, nel modo più "fair"
possibile. E anch'io alla fine me ne sono andato,
cercando un accordo». «Ero a conoscenza della
chiusura dello stabilimento: ho cercato un altro
posto senza creare problemi». Di nuovo parlano
due top manager intervistati per il rapporto
Bocconi-Demoskopea. Se tutti i lavoratori maturi
rischiano il posto più degli altri, i manager
tendono spesso a comprendere il punto di vista
delle proprie aziende e ad andarsene in punta dei
piedi, consolandosi con il solo viatico di un
incentivo monetario da aggiungere alla
liquidazione. «Vengono convinti con la carota»,
sintetizza Cristina Bombelli, docente di
Organizzazione del lavoro alla Bocconi e
fondatrice del Laboratorio Armonia che si occupa
di "integrazione delle diversità",
«poi però son bastonate, soprattutto per gli
esperti di marketing e di strategie, mentre gli
iper-specializzati hanno maggiori possibilità.
L'età può non essere un fattore di
discriminazione solo ai livelli altissimi, da
amministratore delegato». A volte le
"dimissioni consensuali" vengono
sottoscritte «dopo aver subito pratiche di
mobbing, di isolamento, di progressiva
dequalificazione professionale», ha denunciato
nel corso di un'audizione parlamentare Armando
Rinaldi, presidente dell'Atdal (Associazione per
la tutela dei diritti acquisiti dei lavoratori),
una delle due organizzazioni - l'altra è Lavoro
over 40 - che, spesso agendo di conserva, cercano
di sensibilizzare i politici e trovare soluzioni
concrete al problema degli ultraquarantenni senza
lavoro. In generale, i manager che lasciano
accontentandosi di qualche soldo si sentono
ancora nel fiore dell'età e sono certi che
tanto, con la loro professionalità, non
tarderanno a reinserirsi. Cantonata galattica.
Tornati a casa, aprono il giornale alle pagine
delle offerte di lavoro e scoprono che il 42,4
per cento delle inserzioni pone un vincolo
esplicito di età e che questo tetto, nell'87 per
cento dei casi, è inferiore ai 44 anni. E
l'esperienza di lungo corso? Le aziende per lo
più la snobbano. Nel 57,2 per cento degli
annunci è sì richiesta una precedente
esperienza di specifica durata ma, nell'88,9 per
cento dei casi, ne basta una inferiore ai cinque
anni. Gli altri 15 o 20 anni maturati dall'over
45 sono pura zavorra. Sono obsoleti e non se
n'erano minimamente accorti. Per loro non c'è
niente; grasso che cola se trovano lavoretti
temporanei e qualche consulenza. Molti sarebbero
disposti ad accettare serie decurtazioni di
stipendio pur di riallocarsi. Ma non serve quasi
mai. Il dirigente X. Y. è tra le eccezioni:
«Formalmente sono ancora dirigente, ma guadagno
la metà. E alla fine sono contento, perché tra
il 50 per cento e il niente c'è differenza».
Lui però ha riconquistato una busta paga non per
le miti pretese, ma «per un rapporto di
amicizia, i canali professionali non hanno dato
nessun risultato». Nel processo di vera e
propria rottamazione degli over 45, per le
aziende vi sono due tipi di incentivi. Quello
monetario, poiché spesso i nuovi assunti vengono
pagati la metà. Ma soprattutto quello del
maggior potere dispotico in azienda: i giovani
sono più flessibili, più obbedienti, più
formabili. Inoltre, come nota un ex dirigente del
personale (che confessa: «Anch'io facevo
screening dei curricula in base all'età»,
«l'amministratore delegato non vuole al suo
fianco persone più vecchie di lui, perché
anzianità e livello di gerarchia devono ancora
essere collegati».Così il bilancio complessivo
è tragico: dai dati raccolti dalla commissione
Lavoro del Senato, che ha promosso un'indagine
conoscitiva e non ancora ultimata sulla
"condizione dei lavoratori anziani", vi
sono in Italia tra 600 e 700 mila persone di età
compresa tra 45 e 65 anni che sono state espulse
precocemente dal lavoro e non l'hanno ritrovato,
finendo nell'affollata trappola dei "troppo
giovani per la pensione, troppo vecchi per
lavorare". Si calcola che solo uno su
quattro dei silurati ritrovi un impiego fisso.
Nel 2002 in quella fascia d'età avrebbero perso
il posto in 70 mila di cui, secondo la
Federdirigenti, 6 mila manager. Dice il
presidente di Lavoro over 40, Giuseppe Zaffarano:
«È un fenomeno grave per tutti, ma certo le
difficoltà di reinserimento sono direttamente
proporzionali al livello di professionalità (le
basse qualifiche hanno più chances) e all'età:
un quarantacinquenne ha maggiori speranze di
tornare al lavoro di un cinquantacinquenne». Abolire
i limiti di età nei concorsi pubblici, creare
nei centri per l'impiego (gli ex uffici di
collocamento) sportelli dedicati ai lavoratori
maturi, fare corsi di formazione specifici,
incentivare la creazione di cooperative tra
ultraquarantenni con le agevolazioni previste per
le coop sociali, offrire facilitazioni
contributive alle imprese che li assumono,
favorire in vari modi il raggiungimento dei
requisiti pensionistici minimi:queste e altre
misure sono previste da un disegno di legge
elaborato da Antonio Pizzinato, ex segretario
della Cgil e ora senatore. L'ex operaio
precoce Pizzinato, a lungo leader delle tute blu
italiane, paradossalmente si preoccupa dei
manager di mezza età senza poltrona: «Occorre
anche uno sportello ad hoc, magari regionale, per
le figure di alto profilo professionale: fino a
pochi anni fa i processi di ristrutturazione
raramente comportavano l'espulsione di quadri
dirigenti. È un fenomeno nuovo, un cambiamento
epocale, e per queste persone è più difficile
ricollocarsi che per i lavoratori manuali.
Oltretutto spesso non hanno ammortizzatori
sociali (indennità di disoccupazione, cassa
integrazione) e soprattutto non hanno voce
all'esterno perché privi di rappresentanza
sindacale. Anzi, per dirla tutta, fino a ieri
erano la controparte del sindacato. Se è fuori
discussione che in generale si debba puntare
all'allungamento della vita di lavoro, per queste
figure bisogna anche inventarsi regole speciali
di transizione al pensionamento». Ma la legge
Pizzinato non è mai stata messa all'ordine del
giorno, pur essendo sottoscritta da una
sessantina d'altri senatori dell'Ulivo e avendo
raccolto apprezzamenti anche nella maggioranza.
Il centro-destra, poi, ha già espresso la sua
totale contrarietà alle norme per favorire
l'accompagnamento verso la pensione degli over
45: non ci sono le risorse e si deve invece
spingerli a reinserirsi. Comunque c'è un filo di
speranza che a primavera 2005, al termine
dell'indagine del Senato, il disegno di legge
torni alla ribalta. L'espulsione degli
"anta" dall'attività è un problema
contingente? Quando la congiuntura economica
volgerà al bello si ridurrà? Improbabile: la
regola del "young in, old out" è oggi
un perno dell'innovazione aziendale. Certo è che
incide negativamente su una patologia strutturale
già molto grave: il tasso di occupazione
italiano per la popolazione tra i 50 e i 54 anni
è del 58,1 per cento (media Ue: 70), tra 55 e i
64 anni è pari al 28,9 per cento, tra i più
bassi d'Europa. L'Unione europea si è data per
il 2010 l'obiettivo, per quest'ultima fascia di
età, di un'occupazione pari al 50 per cento. Una
distanza per noi incolmabile in così breve
tempo, anche se alcune regole più restrittive
per le baby pensioni e il "superbonus"
potranno temporaneamente aumentare la
partecipazione degli "anziani". Ma
sicuramente il divario finirà per crescere se il
reinserimento di quarantenni e cinquantenni
presunti "decotti" continuerà a essere
arduo come lo è oggi. (Paolo Forcellini -
LEspresso: N.50 del 16.12.2004 |
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