"Ci troviamo di fronte alla
follia più assoluta. Siamo nelle mani di
pazzi. Hanno messo in pericolo la
vita di tutti. Non possiamo rimanere lì un
minuto di più, le nostre truppe devono
andarsene So che in questo momento bisogna
rendere omaggio a chi è morto, vorrei
che oggi si parlasse di Nicola, perché
sono persone come lui che tengono in piedi
questo Paese. Ma andiamo chi vogliono
prendere in giro! Un po' di rispetto per le persone che sono
morte! Gli americani dovrebbero
spiegare perchè; dopo aver ammazzato
Calipari, non hanno fatto
avvicinare nessuno. Ero lì quando è
arrivata quella telefonata.
Quando la
sparatoria è finita, nessuno è andato a
soccorrere Nicola e Giuliana. Sono
rimasti in macchina senza assistenza, lui
morto, gli altri feriti. Per
lungo tempo è stato impedito a tutti di avvicinarsi, di
portarli via all'ospedale.
Non hanno
voluto sentir ragione, gli hanno spento il
cellulare mentre cercavano di
parlare con l'Italia, di avvisare
l'ambasciatore, i colleghi.
Una
vergogna. Una follia. Le responsabilità non
possono ricadere su un ufficialetto spaventato. Spero
che il governo italiano tenga la schiena dritta. Qualcuno
dovrà spiegare perchè è stato aperto
il fuoco. Questo è un peso
insopportabile. Lui l'ha protetta. Ha
fatto una cosa grande eroica. Tante
volte mi aveva detto che rischiava gli
tagliassero la gola i sequestratori di Giuliana e
invece lo hanno ammazzato gli americani. Avevo
imparato a stimarlo. Guardandolo dritto negli
occhi, avevo capito che mi
potevo fidare, che con lui Giuliana
sarebbe tornata a casa.
E'
arrivata quella telefonata,
ho visto i
volti cambiare e allora glielo ho urlato "ecco
la vostra guerra!" Pier Scolari |