NON DIMENTICARE

Copertina al libro scortica[1].

Suono del vento, delle anime lamento.

Numero in elenco tace barrato.

Tinteggio dell’ anima specchio muta

Imbarcazione[2] seziona[3], colerà[4].

Ineletto peccato arde, ringrazierà[5].

Bambino in buio cimitero chiede.

Soave angelica natura infibulata[6].

Goccia scende secca a non far rumore.

Confessa[7] perché vivi.

[8] Speranza spettro[9] le porte aprirà.

Giuseppe Murabito



[1] Gli esperimenti si praticavano anche sul colore della pelle. Richiama anche alla seconda riga: un libro senza copertina è come decontestualizzato

[2] Intendo metaforicamente l’ Arca con la quale il patriarca Noè si proponeva di salvare dal naufragio una coppia di ogni specie animale.

[3] I campi di concentramento dividevano gli uomini dalle donne per evitare la riproduzione.

[4] Il lemma indica – l’operazione che fa passare un liquido attraverso un filtro per purificarlo, oppure- un natante che affonda, un natante che privato della riproduzione affonderà al più presto.

[5] È il fascismo ( il popolo degli eletti, degli ariani )a parlare.

[6] La cruenta ed inspiegabile immagine è evocata dal dualismo oppositivo degli aggettivi “soave e angelica” Vs “infibulata”.

L’infibulazione consiste nell’avvicinamento delle grandi labbra mediante l’applicazione di anelli metallici o punti di sutura per impedire l’accoppiamento.

[7] Questo verbo vuole evocare la tortura fisica.

[8] Lo spazio di sospensione separa di netto l’ operato crudele (prima parte della poesia) dalla “speranza”, mai dismessa ed unica sorella ebrea, per la fine delle crudeltà. In mezzo –nota n. 9- c’è l’ impossibilità dello scrittore di fornire ogni attenuante, ogni spiegazione all’ olocausto. Il silenzio quindi ha valore di preghiera affinché ciò non si ripeta.

[9] Un grido dell’anima a chiunque possa ascoltare: un uomo in carne ed ossa, un Dio cristiano, buddista….