DISSENZO. Con
la guerra i fantasmi sono destinati ad aumentare, dopo
Osama Bin Laden
ora circolerà anche quello di Saddam Hussein. Le ragioni
di una guerra che
sta dietro alla eliminazione di una persona ha il ruolo
di uccidere il
primato della politica e insieme quello della
ragione. Meraviglia che si
continui a pensare in termini simbolici; ovvero
identificando nel diavolo
una singola persona. Ieri era Hitler, Mussolini come
Stalin, Pol Pot o
Bokassa, oggi sono Milosevic, Saddam, Bin Laden come
Castro o Gheddafi. E'
cambiato forse qualcosa? Ma è veramente così? Provate
ad invertire le
ideologie in campo: Bush il paladino della democrazia
diventa il leader di
un unico sistema (un nuovo totalitarismo); Saddam, il
dittatore sanguinario,
diventa invece il libertario, il depositario di una nuova
democrazia basata
sul consenso partecipato del popolo. Bush per questo
sente di eliminare le
sacche di resistenza e pericolose alla sua visione
mondiale e attacca
Saddam. Chi sono i giusti e i vincitori?
Si parla delle armi di distruzione di massa con uno
stupido script mentale:
come se uccidere in fondo sia solo un problema numerico:
due o tre come
forse cento va bene, mille forse no e duemila senz'altro
inaccettabile.
Bontà loro: ai bravi mercanti e costruttori di armi
intelligenti e
chirurgiche nonché portatrici di libertà e democrazia;
in verità contano i
conti economici come quelli di costi e ricavi. Il
terrorismo in questa
economia contabile diventa una variabile indipendente, un
fattore
destabilizzante o giusto contraltare allo sterminio fatto
con le divise, con
i codici cavallereschi, con la retorica degli eroi e
delle patrie. Si
combatte il terrorismo si dice, si uccidono con la guerra
le cause? No, si
uccidono uomini che magari saranno il diavolo per certuni
il quale il Male è
sempre dell'altro.
Io sento il dovere di manifestare un dissenso.
Giorgio Boratto
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