ALBANIA di giovanni trupo
Se Bush vuole aprire basi
militari nei Balcani, Blair da parte sua
preferisce i lager: le nuove forme di delocalizzazione
della "produzione"
occidentale
State programmando un viaggio in Albania? Se e cosi, il
Foreign Office ha
qualche consiglio da darvi. "La sicurezza pubblica e
notevolmente migliorata
in Albania... ma la criminalita e la violenza
costituiscono ancora un grave
problema in alcune aree", mette in guardia
solennemente il suo sito
ufficiale. "Bevete solo acqua in bottiglia e latte
UHT. Le strutture mediche
(ivi incluse quelle di pronto soccorso) sono molto
scarse. Sconsigliamo di
utilizzare servizi dentistici". Particolarmente
pericolose sono l'epatite e
la rabbia (a causa dell'alto numero di "cani
randagi") e le encefaliti da
zecca ("consigliamo ai viaggiatori di tenere coperte
tutte le parti del
corpo quando sono vicini ad arbusti e di controllarsi
sempre per individuare
eventuali zecche"). In ogni caso, meglio essere
sicuri piuttosto che
pentirsi in un secondo tempo: assicuratevi che la vostra
assicurazione
medica copra l'evacuazione mediante elicottero, nel caso
in cui il peggio
dovesse succedere.
Un quadro complessivo che, sicuramente, mettera di buon
umore gli oltre
100.000 turisti all'anno che presto potrebbero mettersi
sulla via di Tirana.
Secondo svariati articoli pubblicati nel corso
dell'ultima settimana, il
governo di Londra ha trovato una nuova soluzione ai suoi
continui grattacapi
con il numero crescente di profughi che cercano asilo in
Gran Bregana.
Invece di sommergerli di denaro e alloggiarli in lussuosi
alloggi
municipali, come accade attualmente, oppure costruire
centri di accoglienza
d'avanguardia nei quali possono risiedere tutti insieme
con un enorme senso
di sicurezza, il segretario agli interni sembra essere
convinto che si
meritino una vacanza sull'Adriatico nell'attesa che le
loro domande vengano
evase. I profughi che arrivano in Gran Bretagna,
suggeriscono gli articoli,
verrebbero fatti fluire verso l'Albania,
indipendentemente dal loro paese di
origine, nel momento stesso in cui i loro piedi
toccherranno il suolo
britannico e potranno benificiare dell'ospitalita del
paese balcanico.
Nonostante la frettolosa smentita data ieri dal Ministero
degli Interni
sull'esistenza di tali piani, non e difficile capire
perche una tale
soluzione potrebbe essere appetibile per l'Albania. Ha
una piccola
popolazione (poco piu di 3,5 milioni di abitanti), molte
montagne dove
potrebbero essere costruiti alloggi di tipo termale e,
con un tasso di
disoccupazione compreso tra il 17% e il 30%, una
produzione continua di
"ospiti" stile Butlins in grado di garantire
che i visitatori ricevano la
piu calorosa delle accoglienze. Ha anche un Prodotto
Interno Lordo pro
capite di 730 sterline, un tasso di mortalita del 38,6
per 1.000 e un terzo
della sua popolazione vive al di sotto della soglia di
poverta, e quindi un
afflusso di contanti diventerebbe indubbiamente utile. Le
principali
attivita industriali dell'Albania riguardano il cemento,
l'olio, il cromo,
il nickel, il rame e l'energia idroelettrica - perche non
aggiungere alla
lista quella dei profughi in cerca di asilo? Dopo tutto,
noi paghiamo altri
paesi affinche smaltiscano la nostra spazzatura e le
nostre scorie
nucleari - perche non farlo affinche accolgano i profughi
che non vogliamo
nel nostro cortile di casa? Potrebbero addirittura
prendersi la tintarella,
mentre vi rimangono in attesa. Una soluzione che farebbe
contenti tutti.
Ieri nessuno all'Ambasciata albanese ha potuto confermare
se il presidente
del paese Alfred Moisiu, che visitera Londra questa
settimana, si incontrera
con funzionari del Ministero degli Interni per discutere
il progetto. Ma ci
sono chiari segni di un aperto sostegno alla sua
presidenza, se e vero che,
solo un mese dopo che l'Albania e stata definita libera
da ogni forma di
persecuzione politica e aggiunta alla "lista
bianca" britannica dei paesi
per i quali ogni richiesta di asilo verra considerata
infondata, David
Blunkett ora ritiene l'Albania il posto ideale per
inviarvi persone che
fuggono dalle persecuzioni cui sono esposte in Iraq,
Sudan o addirittura
Zimbabwe.
Gli albanesi con i quali il "Guardian" ha
parlato ieri non sono molto
convinti della proposta. "Se si guarda alla cosa da
un punto di visto
esclusivamente economico, e attraente, perche l'Albania
ha bisogno di soldi
e anche di relazioni con altri paesi", dice Tomorr
Kokona, un ballerino e
coreografo di Londra che ora insegna cittadinanza ai
profughi in arrivo. "La
collaborazione con il governo britannico sarebbe in
generale una cosa
positiva. Ma non a queste condizioni, che costerebbero
molto care
all'Albania. Non posso proprio dire che me ne sentirei
fiero. Soprattutto
alla luce dell'accoglienza che molti albanesi hanno
ricevuto qui quando sono
venuti in Gran Bretagna a cercare asilo".
"Quale sara la prossima? Contatteremo la NASA e le
chiederemo se possono
tenerci sotto controllo un po' di gente sulla Luna fino a
quando decideremo
se e abbastanza buona per potere entare in Gran
Bretagna?", chiede Gazim
Alpion, lettore presso l'Universita di Birmingham,
proveniente dal nord-est
dell'Albania. "Mi sentirei tremendamente insultato
se il governo albanese
dovesse accettare la proposta, indipendentemente dal
denaro che gli verra
offerto". Alpion intende sollevare la questione di
fronte al presidente
Moisiu oggi, quando si incontreranno a un ricevimento per
gli albanesi che
vivono qui.
Cosa potranno quindi aspettarsi i nostri turisti
traumatizzati e stanchi del
viaggio, quando arriveranno in Albania? Si tratta di un
posto accogliente,
per esempio? "Oh si," dice Alpion. "Siamo
molto ospitali. Dal settimo secolo
dopo Cristo in poi, per esempio, siamo stati il primo
paese a dare i
benvenuto a ondate di profughi slavi". Si ferma.
"In realta, abbiamo pagato
un prezzo molto pesante per questo. Siamo stati molto
ingenui. Comunque,
siamo stati molto accoglienti. E lo saremo ancora".
A patto che i turisti se ne stiano lontani dall'acqua di
rubinetto e dai
cani randagi.
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