Sconcertante decisione del Ministro dellIstruzione Letizia Moratti: "AllAssociazione "Libera" di don Ciotti non riconosciamo lo status di Ente di Formazione perché le sue finalità sono poco chiare" "Libera", il network di oltre 700 associazioni impegnate nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, presieduta da don Ciotti si è visto negare lo status di Ente di Formazione da parte della Ministro dellIstruzione Letizia Moratti perché, secondo lei, "sono poco chiare le sue finalità" (sic!). "Laltro giorno mi ha scritto il ministero" ha detto proprio don Ciotti nella sua relazione introduttiva all'assemblea nazionale dell'associazione in svolgimento nella Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, "comunicandomi la decisione". "Non lo dico in senso polemico, ben vengano voci diverse, purché ha spiegato il leader del gruppo Abele ricordando progetti e iniziative già attuate con migliaia di insegnanti si venga messi tutti in grado di poter operare. Hanno riconosciuto altre associazioni che fanno parte di Libera e del nostro grande progetto, forse Libera disturba un pochettino perché ha connotati di grande trasversalità...". Se don Ciotti non accentua la polemica, sono le reazioni politiche ad essere le più accese. Le parole più dure vengono proprio dalla maggioranza di cui il ministro è espressione: "Mi vergogno della risposta data dal ministero dell'Istruzione, anche perché si tratta di una risposta burocratica nell'accezione più deteriore del termine". Le parole sono di Roberto Centaro, di Forza Italia, presidente della Commissione parlamentare Antimafia. "Giusto lunedì scorso, Letizia Moratti mi ha assicurato di condividere la mia proposta di introdurre a regime nelle scuole medie e superiori lo studio dell'educazione civica come educazione alla legalità. In un percorso didattico di questo tipo, l'esperienza maturata da Libera non può e non deve essere persa". "Raccoglieremo sottoscrizioni da tutti i parlamentari e da tutte le parti politiche - sottolinea Luciano Violante, capogruppo Ds alla Camera - perché il ministro dell'Istruzione riveda la sua decisione. Mi sembra strano che si definiscano poco chiari gli scopi di un'associazione che ne rappresenta oltre 800 e lotta da anni contro la mafia". "Nella lotta alla mafia, la repressione non basta - ha ricordato Piero Grasso, procuratore della Repubblica di Palermo -. L'educazione alla legalità è importantissima, ed è una delle finalità che Libera e le associazioni che la compongono perseguono con encomiabile impegno. Quelle finalità che il ministero dell'Istruzione ha ritenuto poco chiare...". Parla Don Ciotti: "Il nostro impegno meriterebbe molto di più" Don Ciotti, Libera ha già lavorato in collaborazione con il ministero delllIstruzione, per quale motivo ora vi viene negata liscrizione allalbo degli enti di formazione? "Tra Libera e il ministero dellIstruzione cè dal 1999 un protocollo di intesa che ci permette di lavorare con molti provveditorati e diverse scuole: abbiamo coinvolto migliaia di insegnanti in un lavoro che abbiamo portato avanti nel corso di questi anni, attraverso i nostri progetti e percorsi. Credo che il nostro sia un impegno che meriterebbe un riconoscimento. Non conosco esattamente le motivazioni che hanno spinto il ministero a prendere questa decisione, ma in ogni caso preferisco che si ritorni a parlare dei contenuti di Libera, primo fra tutti lincontro con il presidente della Repubblica, previsto per lotto marzo, e la partenza, domenica, della Carovana nazionale Antimafia. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro, ma ci piacerebbe poter portare avanti questo impegno con la collaborazione delle istituzioni; definire non chiare le nostre finalità è un paradosso che tutti hanno colto. Il dato è che ci giudicano senza conoscenza, con qualche pregiudizio e forse anche un pò di strumentalizzazione. Più critica con il rifiuto del ministero è invece Pia Blandano, responsabile del gruppo nazionale di Educazione alla legalità di Libera. "Sono io - racconta - ad aver presentato la domanda di accreditamento, per istituire un rapporto istituzionale con il ministero. Abbiamo inviato la documentazione ad ottobre ed ora è arrivata la notizia ufficiale in cui ci è stata comunicata la non accettazione della pratica". Per quale motivo lei pensa il ministero abbia deciso di non avvalersi istituzionalmente della vostra attività? "Le motivazioni sono due sostanzialmente: a detta del ministero, Libera è carente di innovazione tecnologica e alcune sue iniziative non sono chiare per quel che riguarda le finalità, gli obiettivi ed i contenuti. Non abbiamo avuto nessun ulteriore chiarimento". Sino ad oggi che tipo di rapporto avete avuto con il dicastero dellIstruzione? "Noi abbiamo firmato nel 1999 un protocollo dintesa, con lallora ministro Berlinguer, che scadrà nel giugno del 2002. Prima di inviare le pratiche per liscrizione, nello scorso settembre, abbiamo anche mandato una lettera alla Moratti per riprendere un dialogo che si era interrotto nel marzo del 2001, con lultima iniziativa fatta con il dicastero. Non abbiamo avuto nessuna risposta a questa nostra lettera, e nessuno ci ha mai invitato a discutere per capire come ricominciare il dialogo. A noi ora interessa solamente capire cosa cè in realtà che non ci permette di intessere un rapporto continuativo con il ministero". E tu Cosa fai per impedire che questo schiaffo allimpegno civile contro le mafie rimanga nellimpunità? NON FARE LINDIFFERENTE INVIA O COMMENTA QUESTO MESSAGGIO A TUTTE LE PERSONE CHE CONOSCI! |