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5 CAPITOLO CINQUE

IL CFR STRINGE LA PRESA SU ISRAE’L

EEEEEEECCO QUI IL CFR

Il CFR č uscito dal nascondiglio. Ricorda la data, 17 Luglo 1998,e il luogo, THE JERUSALEM POST. Nel posto giusto al momento giusto Henry Siegman, come scrive il JP "Autorevole esponente al Council on Foreign Relations a New York", minaccia Isračl di estinzione ove ella Isračl non obbedisca ai desideri e agli auspici dell’ America (CFR9.

Scrive Siegman: "E’ una tattica cui Netanyahu ha fatto ripetutamente ricorso per camuffare le violazioni di reciprocitā del governo suo" l’ offerta del ritiro dal 13,1% dei Territori in cambio del rispetto da parte dell’ OLP degl’ impegni firmati. In altre parole, certi fatterelli vanno ignorati, o, meglio di tutto, perdonati perché č Isračl che vėola gli accordi, rifiutandosi di cedere fino a che l’ OLP non avrā rispettati i patti. Fatterelli come: l’ OLP non ha midificato la sua Costituzione, non ne ha eliminate le clausole che esėgono la distruzione d’ Isračl con la violenza. Non ha estradati gli assassini di Israeliani. Anzi, alla sua "Polizia" ha aggiunti altri 40.000 uomini i quali hanno permesso che…. Ecc ecc.

Scavalchiamo il resto di tale stupida analisi, e arriviamo alle minacce, a quanto il CFR organizzerā ove gl’ Israeliani non facessero quanto loro si dice.

L’ apocalisse verrā nel Maggio 1999, quando si arriva alla scadenza dell’ Accordo di Oslo. Ciō che seguirā č "una improvvisa spirale

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verso il precipizio, che farā ripiombare la Regione nel conflitto e nella violenza che la caratterizzavano da circa mezzo secolo."

E la colpa a chi sarā da attribuire? Ma naturalmente a Netanyahu. Citando Ha-aretz, Herr Siegman avverte: la situazione č simile a quella dei giorni precedenti la Guerra del Kippųr . Innescata dal CFR nel 1973 (Vedi Kissinger, Henry- "Yom Kippųr War" nel mio precedente libro "TRAITORS AND CARPETBAGGERS IN THE PROMISED LAND). La Guerra del 1973 "Fu un disastrocausato e dallo stallo diplomatico, e da superfiducia in sé da spacconi, e da disprezzo per l’ avversario Arabo, e da una Nazione che seguiva i suoi leader Moshč Dayan, Golda Meir, Yitzhāk Rabėn etc ciecamente, sino all’ apatia distruttiva."

Stavolta la guerra in serbo per Isračl sarā molto pių brutta, "Data la imminente proliferazione di missili e armi per la distruzione di massa." E una volta Isračl trasformata in macerie, gl’ Israeliani non potranno attribuire la colpa a nessuno fuorché a se stessi."

Ma una via d’ uscita esiste. Isračl č una Democrazia, dunque ergo e pertanto la "Knesset puō sbatter fuori il Primo Ministro". E ora nel paragrafo finale la minaccia orrenda ove Bibi non fudesse estromesso:

"Non lo hanno estromesso, e di conseguenza avranno poche recriminazioni contro altri nel fare i conti con le conseguenze del fallimento. Non puoi ripudiare gli sforzi diplomatici degli USA in nome della Democrazia d’ Isračl, e poi pretendere che gli USA intervengano nel conflitto scatenato da quel ripudio, al fine di salvare l’ unica Democrazia del Medio Oriente."

Tutto chiaro gente sotto il naso. Dalla penna di Henry Siegman, capo della famigerata Task Force del Luglio 1997, che esigeva il ritiro d’ Isračl ai confini del 1948 ovunque, Gerusalemme inclusa. La Democrazia puō fare la schizzinosa, ma appena appena. Se non fili sul filo giusto per filo e per segno, preparati alla fine, e non aspettarti che veniamo noi a pararti il fondoschiena.

Avevo prima detto che, essendo Netanyahu stato allattato dal CFR, loro ce lo avevano in tasca. Dopo le rampogne di Herr Siegman contro di lui, ora riconosco: č nel mezzo di un

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salto mortale, i suoi ex capi si sono rivoltati e dicono che si č rivoltato lui. Netanyahu avrā bisogno di tutto l’ appoggio che ci riesce di mettere insieme, per garantire la vittoria contro il male assoluto.

NOTA: Nel Febbraio 1999, Ronald Lauder fu eletto Capo della Presidenza delle Principali Organizzazioni Ebraiche negli USA, mentre Charles Bronfman fu nominato Chairman di una nuova Organizzazione Sovra-Ebrāica creata fondendo UJA (United Jewish Appeal), UIA (United Isračl Appeal) e CJA (Council of Jewish Federations). Una volta saldamente al potere, Lauder ha detto a Ma’Arėv di essere strenuo fautore del "Processo di Pace", e di preferire Rabėn a Netanyahu. E tutt’ e due i capi hanno fratelli membri del CFR: Leonard Lauder e Edgar Bronfman. Combinati con Siegman, il CFR si č preso il controllo quasi totale delle istituzioni benefiche Americane, delle fondazioni, delle federazioni, delle Sinagoghe, dei giornali….. della robbbba. E di ogni iniziativa.

GUARDA GUARDA CHI GESTISCE I MASS MEDIA D’ ISRAE’L IN ENGLISH

La mia corrispondenza e le mie conversazioni private riguardano tante persone che definiscono futile il mio tentativo di mettere gli Ebrei in guardia dai loro nemici pių grossi quantunque nascosti. La manipolazione del loro pensiero da parte di poderosi mass media ha creata una visione del Mondo radicata troppo profondamente, perché riescano mai a accettare una nuova realtā.

Inghiottite tutto o non credenti. Inghiottite fin che vi pare, ma almeno prendčtevi il disturbo di andar a vedere chi in Isračl sta influenzando le vostre opinioni, e chi sta dirigendo l’ orchestra e le regole del dibattito dei mass media in lingua Inglese pure in Isračl.

Il Council of Foreign Relations a Manhattan č formato da TREMILA membri soltanto. DUE di essi posseggono i pių grandi giornali scritti e parlati d’ Isračl.

THE JERUSALEM POST appartiene alla Hollinger Corporation, tra i pių generosi clienti della "Henry Kissinger Associates". Suo Chairman č Conrad Black, uno dei pių influenti e autorevoli membrik del CFR.

Nel Luglio 1996 Henry Kissinger volō a Gerusalemme con Black sul jet privato di questi, e la coppia fece visita subito al palazzo del Jerusalem Post

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per dire al personale: "Bisogna fare imparare a Netanyahu che il Processo di Pace č buono per Isračl."

Il JERUSALEM REPORT appartiene a Edgar Bronfman, uno dei pių vecchi membri del CFR. La rivista da lui creata getta la maschera: altro non č se non "The Voice of Oslo", avvocato e apologeta per il Programma di Pace in Vicino Oriente….Del CFR. Oltre a vendere ai lettori d’ Isračl accettazione del principio: Isračl deve essere complice della propria distruzione, Bronfman dā robuste iniezioni ai progetti sociali dell’ estrema sinistra, milioni di dollari al who’s who nel "Campo della Pace" attraverso il NIF, New Israel Fund o Fondo per la Nuova Isračl.

Nel mese scorso il Post e il Report si sono fusi, e cosė il 90% delle notizie in Inglese che escono da Isračl ora sono in mano a Black/Bronfman/CFR, loro regolano tutti i rubinetti.

I BRONFMAN - GLI UOMINI DEL CFR IN ISRAE’L

Diamo un’ occhiata ai membri del Counicl on Foreign Relations (CFR), ecco Edgar Bronfman.

Membro e dirigente da lunga pezza. Per chi non avesse dimestichezza col CFR, trāttasi di un’ organizzazione con sede centrale a Manhattan. 3.000 membri, 8 dei quali siedono nel Governo Clinton. Come giā su notato, ogni diplomatico incaricato di manipolare il Medio Oriente, Warren Christopher, Dennis Ross, Indyk, la Albright e compagnia baella, si trova nella lista dei soci, oppure a guidare qualche think tank, o pensatojo del CFR.

Scopo dichiarato del CFR č creare un solo Governo del Mondo Intero. Non dichiarato invece č che questa programmata tirannide sarā gestita dagli eredi spirituali (e non soltanto spirituali) di boss dei tagliaborse e dei tagliagole. I baroni della mala di tutti i tempi e luoghi. I contrabbandieri di liquori del Proibizionismo ne sono i simboli viventi. Di quest’ ultima categoria nessuno č famoso quanto la famiglia Bronfman, discendente della dinastėa Seagrams.

I Bronfman hanno un ruolo in Isračl. Lavorano dietro alle quinte per assicurare che il "Processo di Pace" del CFR sia tenuto in carreggiata sino alla sua conclusione amara. All’ uopo si alternano i due figli maggiori del famigerato Samuel Bronfman, il quale ammassō

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la sua fortuna con contrabbando di liquori durante il Proibizionismo. Il ruolo di Edgar č politico; egli lavora zitto zitto dietro alle quinte, con gl’ infiltrati che gestiscono gli affari del Mondo.Per fare apparire legittime le sue attivitā, egli ha dato soldi ha fondata la propria organizzazione e la ha chiamata World Jewish Congress, WJC e si č eletto presidente. Charles ha il cōmpito di comprarsi le industrie-chiave in Isračl al fine di diventare la forza finanziaria pių poderosa del Paese. Esaminiamo le loro strategėe,e le finalitā;

1. Nel 1990 la fortuna dei Bronfman fu reclutata per alimentare due Fondi. Primo, il Claridge Fund, che investė in alcune delle compagnėe pių redditizie nei settori medico e delle comunicazioni. Secondo: il NIF, New Israel Fund, che riversa milioni di US$ a gruppi sociali di estrema sinistra. I destinatari di tanta generositā formano la crema del cosiddetto "Campo della Pace". Con orgoglio il NIF si autoproclama l’ "unica alternativa a tutti i "convenzionali" fondi Sionistici che sostengono progetti sociali d’ Isračl".

2. Nel 1991 i Bronfman fondano la rivista THE JERUSALEM REPORT. Assumono due autori noti per le loro dure opinioni sulla sicurezza d’ Isračl, Hirsh Goodman e Zeev Chefetz. Chefetz in precedenza era stato scelto dal Likųd quale capo dell’ Ufficio Stampa del Governo. Entrambi hanno cambiata opinione profondamente dopo, e quando il "Processo di Pace" č cominciato, sono divenuti gli apologeti del Governo Rabėn presso la Diaspora e il resto del Mondo. Una volta di pių, la rivista si autoproclama "l’ ųnica alternativa", stavolta al JERUSALEM POST, che commenta con qualche critica il "Processo di Pace".

3. Di rado ma succede, arriva una foto del ruolo dei Bronfman nel "Processo di Pace".Nel Gennaio 1996 Edgar Bronfman disse a Yitzhāk Ben Horėn, reporter di Ma’arėv:

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"Io ammetto d’ aver usata la mia influenza per garantire l’ elezione di Rabėn nel 1992, perché egli era un brillante stratega. Generalmente gli Americani non dovrebbero interferire con le elezioni Israeliane, ma in questo caso ho fatto violenza al ruolo mio, e ho aiutato Rabėn a vincere perché io credevo nel Processo di Pace".

Quale ProcessoDiPace ? ci permettiamo di domandare noi. Rabėn si candidō da falco che MAI avrebbe negoziato con l’ OLP, né mai avrebbe rinunciato alle Alture del Golān. L’ unico processo di pace che tutti gli altri conoscessero era il "Binario della Conferenza di Madrėd " appoggiato dal Likųd. A quanto risulta Bronfman ha detto d’ aver sostenuto Rabėn con tutte le sue risorse in quanto egli, Rabėn, ha accettato di sostenere un altro processo di pace, del quale Isračl era all’ oscuro. Come ho documentato nel mio libro "Traitors and carpetbaggers in the Promised Land" (Hearthstone Publishing Ltd.) questo "Processo di Pace" era stato covato dal CFR , e Rabėn era il loro obbedientissimo promotore della occulta diplomazia del CFR.

4.All’ inizio del 1995, Ehųd Barāk fu scelto come successore di Rabėn. Fra Marzo e Giugno, egli fu mandato in America per il suo apprendistato CFR. Cominciō con un compitėno nella scuola di Martin Indyk, al Washington Institute for Near East Studies, partecipō a qualche negoziato segreto coi Siriani, e finė il giro di studi incontrando a Washington Henry Kissinger, Charles Bronfman e Lawrence Tisch. Barāk spiegō che il triumvirato voleva spiegargli come si fa a combinare affari.

4. Il 1997 va facendosi terribile. Primo: la Famiglia ha comprato una quota d’ una grossa societā produttrice di televisori, e ora dell’ estate ha investito 350 milioni di dollari, comprandosi il 25% delle azioni delle Koor Industries. La Koor č la massima holding nel Paese, e controlla 300 aziende, in ogni settore dell’ economėa, appartenenti al Partito Laburista e alla Histadrųt, la Confederazione dei Sindacati.

Firmati i contratti, Charles Bronfman si č concesso a Ma’arėv, una luuuunga intervista. Fra le tante critiche alla diplomazia d’Isračl proclama: "Nessun altro

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investitore internazionale metterā i suoi soldi in Isračl, a meno che il Processo di Pace continui."

A parte l’ osservazione patentemente falsa, ora i Bronfman sono nella posizione di determinare il fato della Nazione. Controllano percentuali enormi dell’ economia, e lavorano con diligenza per acquisire i mass media, la fetta pių grossa.

Sappiamo quale sia l’ agenda dei Bronfman. I profitti dell’ alcoolismo vengono riversati in "progetti sociali" estremistici e senza copertura sufficiente, presentati come "promozione della pace e della comprensione"; ma se avranno il successo da loro auspicato, avranno il risultato ultimo d’ un drastico indebolimento della sovranitā d’ Isračl, mira del CFR comune verso tutti i Paesi del Mondo. Per realizzare il sogno, gli utopisti del CFR in Isračl si sono comprati i beni industriali e finanziari della massima importanza strategica.

E’ allora cosė strano, se l’ opinione pubblica Mondiale, in ispecie Americana, in ispecie l’ opinione degli Ebrei, da un po’ di anni č cosė divergente da quella degl’ Israeliani su tutti gli argomenti che riguardano il "Processo di Pace"? E’ cosė strano se soprattutto gli Ebrei Americani sono troppo "Liberal" a proposito delle concessioni che pretenderčbbono da Isračl? Se vi pare strano č strano č, fate bene a stare cāuti e a sospettare, in quanto adesso ne abbiamo la certezza, l’ opinione pubblica Mondiale, Ebraica in particolare, č manipolata dalle organizzazioni pių "influenti", ampiamente infiltrate dal CFR.

Prendete due blatanti esempi, l’ AJC (American Jewish Congress), e il WJC (World Jewish Congress). Capo dell’ AJC č Herr Henry Siegman (CFR), famigerato per aver guidata la Task Force del CFR del 1996, che scoprė: Isračl deve privarsi di tutti i Territori vinti in battaglia dal 1948. E il

Chairman, e President, e fondatore-erede del WJC č Edgar Bronfman, da lunga pezza dirigente CFR e Mecenate dal 1992 con incalcolabili quantitā di milioni di US$ del "Processo di Pace".

L’ AJC č il centro di controllo della cricca "Tedesca Ebraica d’ America" (leggete il libro OUR CROWD di Stephen Birmingham). I suoi pių

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potenti membri sono banchieri e finanzieri. Il loro Americanismo risale all’ alba delle generazioni, Eppertanto hanno alle spalle una robusta storia, da pedine usate dai supremi mediatori di potere della diplomazia Mondiale. Edwin Black, nel suo libro THE TRANSFER AGREEMENT(MacMillan,1985) dedica molti dettagli nello spiegare come l’ AJC bloccō un boicottaggio nazionale contro il regime nazista nel 1933, al fine di stimolare l’ immorale commercio fra i nazisti e i dirigenti Socialisti Ebrei della Palestina.

L’AJC era troppo esclusivo, e nei suoi alti corridoi del potere non volle includere gli ultimi arrivati, gli Ebrei dell’ Europa Orientale. E cosė la Famiglia Bronfman, guidata da Sam, un Ebreo riformato, contrabbandiere di Rhum, arrivato dalla Russia, fondō e finanziō il WJC, dichiarando di voler dare voce e rappresentanza anche agli Ebrei non Tedeschi.

Per ulteriormente rafforzare l’ immagine da lui stesso creatasi dell’ Ebreo professionista pių potente del Mondo, Edgar Bronfman prende tutto nelle sue mani, dalla denuncia del passato nazista di Kurt Waldheim, al salvataggio degli Ebrei dall’ Unione Sovietica, al recupero dell’ oro dalla Svizzera. Queste campagne vistose pių che visibili danno in qualche modo ai Bronfman il diritto di decidere clandestinamente e a quanto risulta unilateralmente il destino di Isračl.

Prendiamo l’ argomento della libertā per gli Ebrei Sovietici. Dagli anni 60 al 1990 quasi il 100% degli Ebrei Sovietici erano Sionisti convinti, che immigravano in Isračl, salivano a Sionne, compivano la Alyiāh (ascesi). Poi Bronfman prese in mano la gestione del Movimento Ebraico Americano, finchč la Glasnost non liberō le masse. Bronfman, nemico giurato del governo Likųd, riuscė a far dare a tanti Ebrei i visti… per gli USA ! La sua tattica ha realizzato un dirottamento completo, ora il 90% degli immigranti evitava Isračl, con profondo imbarazzo del Likųd. Gli Ebrei fuggiti dall’ URSS divennero carte o pedine nella segreta battaglia del CFR contro i dirigenti scelti liberamente dagl’ Israeliani.

M entre il CFR controlla anche la pubblica opinione Ebraica infiltrandosi nelle pių visibili organizzazioni Ebraiche, fa l’ impossibile per far prevalere una sola voce, eliminando la concorrenza. Nel 1993, i dirigenti dell’ AIPAC parevano una minaccia al "Processo di Pace".

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Cosė palate di fango furono scagliate addosso ai dirigenti dell’ AIPAC, uno per uno; risultato, tutti i tre massimi esponenti, incluso il chairman Tom Dine, si dimisero, per essere rimpiazzati da un pių "compiacente" chairman "Amico Della Pace", uno che si era dato un gran daffare nel Massachusetts per raccogliere fondiper Bill Clinton. I massimi livelli dell’opinione in mano al CFR, l’ influenza del CFR dilaga fra le Federazioni locali e nelle organizzazioni di assistenza, che controllano i mass media specialmente Ebraici d’America. Ecco perché gli Israeliani e il resto del Mondo non riescono a guardare con gli stessi occhiali nessun tema, manco la grezza sopravvivenza.

Il CFR si oppone alla religione, considerandola un blocco, un ostacolo grosso sulla via della "Pace". Questi dirigenti, che fanno dell’ Ebraismo il loro mestiere, creano deliberatamente fatti che dividono, uno dopo l’ altro. Dei leader Laburisti fanno un mito, sviliscono gli attivisti del Likųd, annacquano la religione e la fanno divorziare dai valori che in Israele sono la maggioranza, ecc. Il che nel complesso erōde l’ identificazione Americana Ebraica, e punta alla disintegrazione dell’ Ebraismo negli USA, e figuriamoci altrove.

QUALCUNO ASCOLTA I SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI

Nel giro di poche settimane due missioni Israeliane top secret sono state trasformate in fiaschi umilianti. Prima: una squadra operativa della Marina Militare č finita in un’ imboscata in Libano, e ha perso undici uomini nel tirarsi fuori dalla trappola. Poi due agenti di una squadra d’ assalto del Mossād sono stati colti in Giordania mentre tentavano di assassinare un terrorista.

Come previsto, i mass media hanno reagito cosė: Isračl perde colpi, i suoi servizi non sono pių quelli di una volta. Per qualche ragione segreta, niun giunse alla pių ovvia conclusione: l’ Intelligence di Isračl č stata profondamente compromessa. Il nemico aspettava la squadra della Marina. Aveva ricevuto informazioni in anticipo, si era ben organizzato e opportunamente armato. Quell’ imboscata fu il peggiore insuccesso operativo per le IDF in Libano dal 1982. Virgolette per la trappola di Amman, la peggiore

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dopo l’incidente di Lillehammer oltre due decenni prima. Sembra proprio che qualcuno abbia tradito i due agenti.

E’ tutt’ altro che improbabile: qualcosa, qualcuno monitorizza i Servizi Segreti d’ Isračl, e riferisce tutto al nemico. Le operazioni, in Libano e in Giordania, non erano soverchiamente complicate, dozzine di operazioni simili si erano svolte in precedenza senza intralci e senza grinze. Chi č il traditore? Non ci sono molti candidati alla carica. Violare la rete di comunicazioni d’ Isračl richiede tecnologie profondamente sofisticate, del tipo che oltre all’ America ben pochi posseggono.

L’ Intelligence Americana č giā stata certamente usata contro Isračl in passato. Ci sono prove documentate. Per esempio nel 1967 durante la Guerra dei Sei Giorni la nave spia LIBERTY passava agli Egiziani i piani di battaglia d’ Isračl. Nessun dubbio, durante la guerra in Libano una spia Americana č stata scovata ai massimi echelon, ai massimi livelli delle IDF.

E allora, c’č quell’ incidente quanto mai peculiare, e ora nascosto incidente dell’inverno scorso. Pochi minuti dopo la collisione fra elicotteri, che uccise 73 soldati delle IDF, Israel Defence Forces, un jet di una nave spia degli USA si schiantō nel Mediterraneo, al largo di Haifa. Varie persone sospettarono che la missione del jet fosse correlata con l’ "incidente" dell’ elicottero. Forse aveva l’ incarico di confondere l’ elettronica dei due velivoli Israeliani condannati.

Perché l’ America in quel momento poi indulgeva in mortali attivitā segrete contro Isračl? Non č fuori posto ritenere che i veri DECISORI DECISIONISTI siano quanto mai insoddisfatti di Binyamin Netanyahu. Che sia stato allevato e promosso dal CFR (Council on Foreign Relations)č quasi indiscutibile. Sono arcinote le sue passate relazioni con Gorge Bush, con Gorge Shultz, con Richard Perle etc. Quando assunse il potere per la prima volta, Netanyahu certamente partecipō al giuoco del CFR, con le sue calorose strette di mano, e coi suoi abbracci con Yasser Arafat, e col ritiro da Hebrōn. Invece poi il Primo Ministro Netanyahu pare aver

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deciso di fare il giuoco suo, probabilmente con grande rabbia dei suoi padroni al CFR.

Non č saggio sfidare i padroni del vapore. L’ indisciplina di Bibi puō ben spiegare l’ondata di recenti attentati kamikaze a Gerusalemme, e lo schianto che l’ aereo di Nethanyahu ha sfiorato sorvolando l’ Austria. Ricordate? Menachčm Begin si rifiutō di stare al giuoco del NOM, Nuovo Ordine Mondiale, e fu premiato con i razzi Katyusha contro la Galilea, che lo trascinarono nel pantano del Libano. Quando Begin si rifiutō di piegarsi alla pressione, contro di lui fu montata una velenosa campagna dai mass media di tutto il Mondo. Poi l’ inflazione fu manipolata e dilagō oltre il QUATTROCENTOCINQUANTAPECCCCCIENTO.

Netanyahu sta sembrando un po’ troppo indipendente, per i gusti di certa gente, e Isračl ne paga il prezzo…. E i padroni del vapore continueranno a fare gli esattori, e a costo molto alto, sinchč le comunicazioni dei Servizi Segreti di Isračl non saranno state completamente rinnovate.

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6 CAPITOLO SEI

PERCHE’ RABI’N FU ASSASSINATO

Il Rabėn di Hoffman

Sono felice delle reazioni al mio confronto fra l’ attentato di Oklahoma City e l’ assassinio di Rabėn. Fra l’attentato di Oklahoma City come analizzato da Davėd Hoffman nel suo libro THE OKLAHOMA CITY BOMBING AND THE POLITICS OF TERROR (ed. Feral House) e il mio libro WHO MURDERED YITZHA’K RABI’N (ZIONIST BOOK CLUB-BROOKLINE BOOKS). Un esempio. Sul Forum dell’ Universitā di Tel Aviv, un partecipante mi ha scritto:"Barry Chamish, va’ all’ Inferno". Il paragone a lui non piace. Ma lui č stato soverchiato dagl’ insulti di numerosi altri Forumfili, che trovano validi tanto il mio paragone, quanto il mio lavoro in generale. Tuttavia mi si č chiesto ripetutamente se io non avessi tirato il libro di Hoffman per la testa e per i pič e per i capelli, pur di "adattarlo" al caso Rabėn. Risposta: lo stesso Hoffman ha visto la inquietante analogėa, dedicandole due pagine del libro. Dunque permettetemi di aggiungere una notarella al mio recente articolo, citando direttamente Hoffman dal libro suo, mentre aggiungo fra parentesi i miei commenti. I lettori Israeliani dovrebbero notare la differenza fra le osservazioni di Hoffman, autore Americano, e ciō che i mass media d’ Isračl hanno offerto. Differenza quanto mai rivelatrice del tipo di cover-up attuato da certi mass media, e di come in Isračl si soffochino alcune voci.

Dal libro di Davėd Hoffman THE OKLAHOMA CITY BOMBING AND THE POLITICS OF TERROR, ED. Feral House, 1998, pp 398-399:

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scrive Hoffman:

Uno dei pių recenti esempi dell’ uso di "bandiere false" e di Capri espiatori č l’ assassinio il 4 Novembre 1995 del Primo ministro Israeliano. Classico caso di demonizzazione politica, inquietantemente simile all’ attentato di Oklahoma City. Il pistolero, Yigāl Amėr, č stato posto sotto ai riflettori quale "fanatico di destra". Come scrive William Jasper:

‘’L’ asserito assassino, Yigāl Amėr, č stato definito un "fanatico Ebreo fondamentalista". Ancor pių, ci si ripete di continuo, egli faceva parte di una cospirazione "di estremisti religiosi", una congiura cosė nefasta e immensa, attenti, da avere raggiunta valenza meteorologica, al punto di creare un "clima di odio" e una "atmosfera di violenza". Scrive la rivista TIME: gli oppositori di Rabėn avevano creato climatologicamente "l’ equivalente dell’ ambiente di destra che negli USA portō all’ attentato di Oklahoma City". In pratica, ha scritto TIME, persino se avesse agito da solo, Amėr ha avuti molti cospiratori a livello d’ ideazione".

Ma diversamente dal massiccio cover-up che ha offuscato l’ attentato di Oklahoma City, gl’ investigatori non hanno avto bisogno di molto tempo per scoprire che Amėr era in realtā un informatore del Servizio Segreto Israeliano, la Shabāk.

(((Permettetemi di intromettermi nella narrativa di Hoffman. Per quanto ci piacerebbe se tale affermazione fosse provata, nessun ricercatore ha mostrato che Amėr fosse davvero sul libro paga della Shabāk. Di certo Avishai Ravėv lo era, ma i legami tra Amėr e la Shabāk rimangono nebulosi. Il pių stretto legame appurato č la quasi certezza che Yigāl Amėr ricevette addestramento alla sicurezza personale dalla Shabāk prima che nel 1992 egli cominciasse la sua misteriosa missione in Lettonia, a Riga.- Barry C.))).

Prima dell’ assassinio "suo" Amėr fu inspiegabilmente autorizzato a girovagare per l’ area sterile, o perimetro di sicurezza che avrebbe dovuto proteggere Rabėn.

(((E questo benché la guardia del corpo di Rabėn, Yoram Rubėn, fosse una vecchia conoscenza di Amėr alla Universitā Bar Ilān, e conoscesse bene le scatenate attivitā organizzative di Amėr contro Rabėn. -Barry C.))))

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Il complice di Yigāl Amėr -leader del gruppo estremistico di destra EYAL, Avishai Ravėv - risultō lui sė di essere un agente dello Shin Bet, l’ equivalente Israeliano dell’ FBI. Ironia: lo Shin Bet era controllato proprio da Yitzhāk Rabėn, e Rabėn ne aveva personalmente scelto il capo, e era il supremo comandante. In una politica sospettosamente simile alla situazione di Oklahoma City, invece di utilizzare lo Shin Bet per proteggere gl’ Israeliani dai terroristi Arabi -cōmpito suo primario- Rabėn li impiegō perché si infiltrassero e imbrattassero i suoi oppositori "di destra."

Politicizzando lo Shin Bet per i fini suoi, Rabėn cominciō a orchestrare una versione Israeliana del COINTELPRO. Ciō includeva la creazione di gruppi estremistici di destra falsi, come per esempio lo EYAL di Ravėv.

(((Non va pių in lā di questo Hoffman, nel suggerire coinvolgimento Americano nell’ assassinio di Rabėn. Egli ammette che gl’ "incidenti" sono "sospettosamente simili", e tira un paragone fra la Shabāk che ha formato "gruppi estremistici di estrema destra falsi", e il COINTELPRO, il famigerato programma d’ infiltrazione dell’ FBI negli anni ’60, responsabile di numerosi assassinii di oppositori politici. Come io ho notato, l’ assassinio di Rabėn ha tutte le impronte caratteristiche d’ un colpetto politico all’ Americana. -Barry C.)))

Nei sondaggi la popolaritā di Rabėn era calata a un misero 32%, e lui fece una escalation della campagna di trucchi sporchi, usando agenti provocatori perché calunniassero lui, il Primo Ministro, e ne combinassero di ogni colore, onde poter lui accusare gli oppositori quali sovversivi e peggio. Cōmpito di Ravėv era distribuire volantini e altri scritti fanaticamente anti-governativi, proprio al fine di alimentare quel "clima di odio" che asseritamene avrebbe motivato Amėr.

Il colpo di stato e di grazia in questa campagna di sotterfugi sarebbe arrivato sotto forma di un falso tentativo di assassinare lo stesso Rabėn. Lo Shin Bet avrebbe sventato i mortali colpi del killer all’ ultimo istante, e il Mondo avrebbe vista in primo piano e toccata con mano la prova della follėa dei cospiratori di destra.

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Ma come il tentativo di provocazione di Oklahoma City, risoltosi in disastrofe e catragedia, cosė questo intrigo andō peggio che storto. Sicuri che Yigāl Amėr avrebbe informato il suo mčntore in cui tanto credeva del momento preciso dell’ attacco, proprio come l’ FBI aveva presunto con Emad Salem nell’ attentato al World Trade Center (((((((((((((molti anni prima degli attentati dell’ 11 Settebre 2001 alle Torri Gemelle di New York, e al Pentagono a Washington, tragedie accadute ben dopo l’ uscita del presente libro "Israele tradita" di Barry Chamish -Nota del traduttore-Milano Gratosoglio Domenica 28OTT2001))))))))))))), quelli dello Shin Bet calarono la guardia, e Rabėn pagō il prezzo della sua propria mendacitā. Questo almeno č ciō che appare ovvio.

Non pare invece ovvio perché lo Shin Bet, che aveva ampio preavviso delle minacce alla vita del Primo Ministro, non riuscė a prevenirne la morte. Lo sottolineano autori come Uri Dan e Dennis Eisenberg: "Attorno a Rabėn non fu formato nessuno scudo umano. Lassa la sorveglianza sulla folla, Rabėn non indossava il giubbotto antoprojettili, e un ragazzo di 25 anni che pareva nessuno conoscesse fu in grado di avvicinarsi indisturbato a Rabėn."

Sin troppo familiari i paralleli con l’ attentato di Oklahoma City. Il Primo Ministro Shimon Peres, come il Presidente Bill Clinton a proposito di Oklahoma, ha promossa l’ idea che Yitzhāk Rabėn fosse stato ucciso da un estremista di destra di cattivo umore. E come la sua controparte Americana, Peres ha promesso di reprimere e di eliminare il "dissenso politico".

((((Ai miei lettori Israeliani io domando, vero che č rinfrescante leggere Hoffman, ricevendone alfine una onesta rassegna sull’ assassinio di Rabėn? Dovremmo chiedercelo tutti, perché il medesimo ovvio ponto di vista non č mai comparso sui principali mass media d’ Isračl? Esiste un altro definitivo parallelo fra il 69% degl’ Israeliani i quali escludono ogni possibilitā di congiura nell’ assassinio di Rabėn, e le loro controparti Americane, le quali si rifiutano di credere a alcunché del genere a proposito dell’ attentato di Oklahoma City.- Barry C.))))

Ancora, Hoffman aggiunge:

Molte di queste persone sono ingenue, e intellettualmente pigre, irragionevolmente indigenti. .. Tali persone non hanno fatto i compiti a casa in merito alla corruzione in questo Paese, ergo non posseggono base alcuna per capirla o per sfidarla. Guidati

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esclusivamente dall’ istinto e dall’ emozione, e parlando da un luogo d’ ignoranza, reagiscono con rabbia a quanti tentino di esporre la veritā, qualsiasi i fatti reali possano essere.

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Le due domande che pių spesso mi vengono poste sono: "Perchč Rabėn fu ucciso?", e:"Chi č stato?". Nel mio libro: " Chi č l’ assassino di Yitzhāk Rabėn?", io non rispondo a nessuna delle due domande. Io non dirō chi č stato, benché ritenga di saperlo, come ho in precedenza annunciato, perché č troppo rischioso. Tuttavia, presenterō il pių plausibile degli scenarii sul come e sul perché Rabėn morė, lasciando da parte la domanda: "Chi č stato?". Nel mio libro "TRAITORS AND CARPETBAGGERS IN THE PROMISED LAND" io sostengo, e penso dimostro:il Cosiddetto "Processo di Pace in Medio Oriente" fu covato a Manhattan da un pensatojo chiamato "the Council on Foreign Relations", il CFR. Fine del CFR č, non la Pace in MO, bensė il caos assoluto sotto la machera del Processo di Pace. Yitzhāk Rabėn era il veicolo, l’ instrumento verso tale scopo.

In questo articolo, io indicherō l’ appartenenza al Council on Foreign Relations aggiungendo le tre letterine CFR al nome di ciascun membro. E’ altissima la probabilitā che, nell’ estate del 1995, Rabėn si fosse ribellato alla gente del CFR, che lo aveva messo al potere, e che proprio ciō gli sia costata la vita. Nell’ Agosto 1995, Rabėn disse al NEW YORK TIMES, al columnist William Safire, di essere stato costretto a entrare nel "Processo di Pace" da George Bush (CFR) durante un incontro nel Maine, a Kennebunkport, il 17 Settembre 1992. Alla TV Israeliana nel Settembre 1995 Yitzhāk Rabėn arrivō a un passo dal dichiarare apertamente che Henry Kissinger (CFR) era l’ uomo di punta tanto per lui, quanto per Binyamin Netanyahu, allora leader dell’ opposizione. Per motivi che io ritengo avessero a che fare con la coscienza, Rabėn era sul punto di rivelare al pubblico la veritā.

Altrettanto pericoloso per lui, Rabėn parlava troppo, e diventava un libero battitore. E malato. Dopo aver firmati gli accordi del Cairo, Rabėn tornō all’ aeroporto Ben Gurion per una celebrazione da tempo in calendario, e fu intervistato in diretta per il popolare programma TV di Dan Shilōn. Molti spettatori capirono che l’ whisky gli arrivava fin sopra le branchie. E

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perché no? Aveva di nuovo tradito il suo popolo, e la maggioranza dei cittadini lo odiava per questo. Al momento della sua morte, Rabėn aveva soltanto il 32% dei consensi. Ovunque andasse, grandi folle lo fischiavano, e Rabėn si stava sgretolando sotto la pressione.

Nell’ Ottobre 1995, rABėN ANDō A Washington, e davanti al pubblico si rivolse al Presidente Clinton (CFR) chiamandolo "President Nixon". Rabėn era in cattiva forma. Vediamo che altro accadde durante il viaggio, e come quel viaggio in Egitto comportō l’ ordine di allontanare Rabėn dal potere con ogni mezzo, anche violento. Segue quanto un reporter scrisse sul JERUSALEM POST il 22 Ottobre 1995. Descrive la giornata di Rabėn del 20 Ottobre 1995, senza comprensione alcuna del significato dei fatali eventi. Io cerco di fornire i retroscena.

RABI’N DICHIARA A WARREN CHRISTOPHER (CFR) CHE L’ APPOGGIO DELLA SIRIA AL TERRORISMO DANNEGGIA LE TRATTATIVE

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L’ appoggio della Siria al terrorismo sta danneggiando le trattative con Isračl. Da fonte Israeliana apprendiamo che il Primo Ministro Rabėn ha dichiarato questo jeri sera a New York al Segretario di Stato Warren Christopher (CFR).

Rabėn ha detto al capo della Diplomazia Americana (CFR) che Isračl č interessata a riavviare il dialogo secondo l’ intesa raggiunta nel Giugno scorso. Ha perō sottolineato che l’ appoggio fornito dalla Siria agli Hizbullah, e l’ intensificarsi delle attivitā terroristiche, sostenuto dal governo a Damasco, ‘’Invėa segnali negativi, che non sono di ajuto per le trattative’’.

Christopher (CFR) all’ inizio di questa settimana incontrerā anche Farouk Shara, Ministro degli Esteri Siriano. Rabėn, Christopher e Shara sono tre fra i tanti dirigenti Mondiali, che questa settimana partecipano alla festa per il cin quantesimo compleanno delle Nazioni Unite. "

Qui vediamo ciō che davvero accadde. Cito due paragrafi dalla mia newsletter INSIDE ISRAEL:

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La reporter di Ma’arėv, Orly Adulai-Katz, nel suo nuovo libro sulla sconfitta elettorale di Shimon Peres scrive : Yitzhāk Rabėn aveva promesso al Presidente Clinton (CFR) il ritiro completo d’ Isračl dalle Alture del Golān, sino ai confini pre-1967. Questa primizia le era stata donata da Peres. Il che ha spinto alcuni osservatori a chiedersi per qual motivo Peres abbia scelto di infangare sino a sto punto la reputazione di Rabėn." (INSIDE ISRAEL).

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Senza saperlo Alųf Ben, reporter di Ha-aretz, rivela un altro buon motivo per assassinare Rabėn. Rivela che, durante l’ ultimo suo incontro con il ‘’Team della Pace", Rabėn ha dato in campanelle con Warren Christopher (CFR) e con Dennis Ross. A quanto ora risulta, Christopher (CFR) aveva strumentalizzata una domanda sardonica pronunciata fuori dei denti da Rabėn l’ anno precedente, e la aveva riciclata in politica ufficiale. Come sardonica ipotetica domanda, Rabėn aveva chiesto a Christopher (CFR) come Hafčz Al-Assad, Presidente Siriano, avrebbe reagito ove egli, Rabėn, avesse proposto un ritiro d’ Isračl sino al "Mare" di Galilea. Nell’ Ottobre 1995 Christopher (CFR) informō Hafčz Al-Assad che Rabėn aveva accettato di ritirarsi dal Golān sino alle sponde di quel laghetto. Su tal base, l’ America era pronta a fungere da intermediaria facendo ripartire i negoziati. Rabėn si infuriō nell’ apprendere di quella lettera inviata a Damasco da Christopher, e ne disse di tutti i colori contro Christopher (CFR) e contro Ross. " (INSIDE ISRAEL).

Cosė stanno le cose. Rabėn e tutti o quasi i Politiconi del Mondo partecipavano alle danze per il compleanno delle NU, il cui Palazzo di Vetro era stato costruito dalla Dinastia Rockefeller, la quale pure ha fondato il CFR. Christopher (CFR) aveva stransfugnate le parole di Rabėn, e andava a incontrare il Capo della Diplomazia Damascena per svendergli le Alture del Golān sino all’ ultimo pollice. A sto punto, informato delle condizioni per la ripresa delle trattative, Rabėn perse le staffe e accusō Christopher (CFR) e Ross di tradimento.

E’ molto poco saggio scatenare fiumi di critiche sui principali, ma Rabėn non si fermō qui. Riferė il suo sfogo a fonti senza nome dei mass media. Girō cosė voce che Rabėn non avrebbe pių tollerato il terrorismo della Siria contro gli Ebrei. Egli, in

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termini quanto mai in diplomatici, annullō la ripresa delle trattative. Il CFR non tollera questo tipo di ribellione.

(JERUSALEM POST): "Re Hassan del Marocco, pure a New York per le celebrazioni delle NU, ha incontrato Rabėn Venerdė sera, e gli ha detto che presto verranno intrapresi ulteriori passi per normalizzare le relazioni fra i due Paesi. Dal 1993 questo č il terzo incontro fra Re Hassan e Rabėn, e in origine non era sull’ itinerario di Rabėn… Venerdė sera, durante l’ incontro il Re ha detto che il Marocco sta prendendo in considerazione di chiedere alla Lega Araba di finirla col boicottaggio contro Isračl, cosė riferiscono fonti a New York. Un annuncio in tal senso, riferiscono le fonti, potrebbe arrivare durante la Conferenza di Ammān sulla economėa le settimana ventura. "

Vecchio amicone di Rabėn, Re Hassan era stato mandato per insaponarlo e ammorbidirlo bene affinché mollasse il Golān, lusingato dalla promessa di nuovi amici Arabi nella regione. Se avesse abboccato, sarebbe stata diffusa la grande notizia al simposio per lo sviluppo economico ordito dal CFR in Giordania per la settimana successiva: finisce il boicottaggio commerciale contro Isračl.

Tuttavia le dolci parole pare non siano riuscite a funzionare stavolta con Rabėn.

(JERUSALEM POST): "Ha detto un funzionario Israeliano:scopo della discussione di jeri sera fra Rabėn e Christopher (CFR) era ‘’preparare l’ incontro con Shara, e verificare con Rabėn che cosa Shara abbia da dire affinché Warren Christopher (CFR) venga nella Regione’’. A seconda della posizione Siriana, tale visita potrebbe svolgersi nella prima settimana di Novembre. "

RABI’N fu assassinato il 4 Novembre 1995, giusto quando Warren Christopher (CFR) sarebbe voluto essere in Isračl.

(JERUSALEM POST):"Warren Christopher (CFR) giā doveva essere nella Regione per il simposio di Ammān sull’ Economėa, alla fine del mese, ma deve ritornare immediatamente negli USA per inaugurare nell’ Ohio le trattative per la Pace nei Balcani"

Che settimana impegnativa e occupatissima per il NOM, Nuovo Ordine Mondiale! Ci si puō domandare come Christopher (CFR) sia riuscito a tirar fuori dal suo cappello a cilindro due atti di guerra e insieme a masticare

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la sua ciccingomma. A quanto risulta, ha fatto un grande lavoro incendiando i Balcani, ma Rabėn non era altrettanto disponibile.

(JERUSALEM POST): "Un funzionario Israeliano presente all’ incontro al Regency Hotel riferisce: ‘’Non sono state discusse date specifiche. A sto punto puntiamo a continuare il dialogo Israelo-Siriano a Washington.’’ Jeri Rabėn ha detto che non gli consta svolta significativa niuna nei negoziati con la Siria. Non esisteva alcun motivo per continuare le trattative, perché il risultato dell’ ultima visita di Christopher (CFR) nella Regione non ha generato frutti, ha egli aggiunto, secondo la Radio Israeliana"

(JERUSALEM POST):"Rabėn parlava in sčguito a un incontro con l’ ex Segretario di Stato USA Henry Kissinger (CFR). Per la prima volta Kissinger (CFR) ha pubblicamente espresso il suo benestare all’ accordo di Pace Israelo-Palestinese."

Kissinger (CFR) era l’ agente personale del CFR presso Rabėn dal 1968, quando Rabėn cominciō il mandato di Ambasciatore d’ Isračl a Washington. Kissinger (CFR) da lunga pezza sul libro paga della famiglia Rockefeller, č una leggenda per il NOM, č famoso per la sua propensione a uccidere milioni di persone in Nazioni del Mondo intero, mentre si fa vedere da tutti quale diplomatico costruttore di Pace. Non č questo il luogo ove fornire prova di tale affermazione; se non altro su Internet si trova facilmente vasta letteratura in proposito.

Non affermerei accusa tanto grave, se non fossi convinto che č vera. E’ certo che durante il primo giorno della Guerra dello Yom Kippųr, nel 1973, Kissinger (CFR) ordinō alla Premier Golda Meir di non sparare il primo colpo. Tale ordine comportō la morte di centinaja di soldati Israeliani nel primissimo giorno della battaglia. Poi Kissinger (CFR) bloccō per nove giorni le armi a Isračl, e nel mentre altri 2.OOO soldati Israeliani m rirono. E affinché Golda potesse ricevere quelle armi, ci sono fior di prove: Kissinger pretese che lei desse le dimissioni, e nominasse Yitzhāk Rabėn suo successore.

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Rabėn doveva la sua posizione a Kissinger (CFR), eppertanto al CFR. Ora li stava sfidando, un giuoco d’ azzardo mortale. E Rabėn deve averlo saputo. Sino allora Kissinger (CFR) aveva negato il suo appoggio all’ Accordo di Oslo con l’ OLP, facendo valere la sua influenza presso terzi, affinché l’ accordo fosse abbandonato. Furioso co n Rabėn, per vendtta Kissinger (CFR) offrė il suo appoggio pieno e sperticato per l’ accordo di Oslo.

(JERUSALEM POST) "Rabėn ha pure incontrato il segretario Generale delle Nazioni Unite. Ha detto a Boutros Boutros-Ghali: ‘’Il Khomeinismo senza Khomeini č una tra le maggiori minacce per la Regione. L’ estremismo Islamico mette in pericolo la pace, la tranquillitā e la stabilitā nella Regione attraverso il terrorismo e altre attivitā violente.’’. Rabėn ha chiesto che l’OLP freni i gruppi terroristici nelle aree sotto il suo controllo. ‘’Chiediamo che Arafat sia pių efficace nel far fronte a questi gruppi del terrore. Ci aspettiamo che si comporti meglio nel confronto del terrorismo’’. "

Ora l’ intrigo si fa ancora pių intricato. Rabėn ha rimproverato Kissinger (CFR), Ross, Christopher (CFR) e Re Hassan, cosė Boutros Boutros-Ghali viene aizzato contro Rabėn, con minacce che si possono soltanto immaginare se egli non abbandona l’ intero Golān, e incaricano Christopher di preparare i bagagli e di partire verso la "Regione". Tuttavia Rabėn fa ricorso a vaste riserve di coraggio, tiene la testa alta davanti alle intimidazioni delle Nazioni Unite e di tutto il loro potere sanzionatorio. Per la prima volta da quando č stato eletto, Rabėn manifesta integritā senza compromessi. Si rende conto del disastro nel quale ha trascinato il suo Popolo, e ha deciso di dire basta.

La situazione assume anche aspetti bizzarri, gli fanno la festa in ogni senso. Rabėn non va a parlare alle Nazioni Unite, il Primo Ministro cede il podio al Ministro degli Esteri. Shimon Peres fa un’ ammissione grave:"Il Processo di Pace in Medio Oriente č politicamente sbagliato, ma giusto storicamente". Gl’ Israeliani si domandano: se politicamente č sbagliato, č giusto per la storia di chi?

(JERUSALEM POST): "Rabėn č stato anche festeggiato dal Bel Mondo. Venerdė sera c’ era il fior fiore degli Uomini d’ affari Ebrei, persino Edgar

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Bronfman (CFR), e Mort Zuckerman (CFR), e pure celebritā dell’ informazion e televisiva come Dan Rather (CFR), e Barbara Walters (CFR) si sono uniti nei festeggiamenti a Chaėm Herzog e a Abba Eban".

Il CFR ha rotto ogni freno, facendo arrivare minacce dai pių potenti Ebrei Americani, dai loro factotum e factotem del giornalismo; ha mobilitato anche i pių incensati fra gl’ Israeliani ai suoi ordini, rendendo impossibile la vita a Rabėn che non stava pių al suo giuoco. Sappiamo, non ha pių obbedito, e cosė Warren Christopher non ha pių fatto il "Viaggio Di Pace nella Regione" previsto per quel momento. Invece Rabėn due settimane dopo era morto.

Gli assassini erano pronti per l’incarico sino dal 1993, quando un rametto della Shabāk (GSS i Servizi Generali di sicurezza d’ Isračl) mutarono politica. Invece di prevenire gli attentati terroristici Arabi, intrappolavano gli oppositori del "Processo di Pace". Un agente provocatore della Shabāk, Avishai Ravėv, aveva giā mobilitato alcuni potenziali assassini, i quali dovevano essere attirati nella trappola dell’ assassinio di Rabėn, bene organizzato. Si trattava soltanto di scegliere i tempi per ultimare l’ operazionea nome e per conto della PACE. Il 20 Ottobre 1995, Yitzhāk Rabėn disse ai Capi e ai Caponi del NOM, Nuovo Ordine Mondiale, di averne le scatole piene. Non avrebbe pių partecipato alla distruzione d’Isračl. Il suo destino era segnato.

L’ ordine di ucciderlo fu impartito in New York, perō senza alleati ai massimi livelli della politica e della sicurezza d’ Israel l’ assassinio non poteva essere attuato. Non puō esserci oltre una dozzina di persone in Isračl con tale e tanta autoritā; un semplice ragionamento per eliminazione rivela chi, quanto mai probabilmente, fosse nella congiura per eliminare Rabėn.

GLI ULTIMI GIORNI DI RABI’N

Nel mio precedente articolo dal titolo "Perché Rabėn fu assassinato", sottolineo l’ importanza della visita di Rabėn alle celebrazioni per il 50esimo anniversario delle Nazioni Unite

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a New York dal 20 al 23 Ottobre 1995. Lė Warren Christopher (CFR) , Segretario di Stato come dire Ministro degli Esteri degli USA, intimō a Rabėn di accettare un totale ritiro d’ Isračl dalle Alture del Golān, sino alle sponde del "Mar di Galilea", che poi č un laghetto. Quando si rifiutō, tutte le forze disponibili della diplomazia internazionale furono puntate su Rabėn, eppure egli ancora disobbedė. Pertanto, io credevo, il 20 Ottobre 1995, fu impartito l’ ordine di ucciderlo.

E’ semplice il mio metodo per mettere insieme i dati, e giungere a conclusioni. E se questa mia raccolta di articoli diverrā mai un vero e proprio libro, il metodo potrā ampliarsi. Io ho utilizzato gli archivii su CDC-ROM del Jerusalem Post per ricostruire le attivitā di Rabėn in quel periodo. Per questo articolo uso lo stesso metodo, ma ricostruisco le attivitā non soltanto di Rabėn, ma anche delle persone pių importanti nella sua diciamo vita.

Ho scritto chiaro nel mio saggio precedente. La mia ricerca mi ha portato alla conclusione:il "Processo Di Pace In Medio Oriente" fu concepito nei corridoi di un pensatojo con sede centrale a Manhattan. Si tratta del CFR (Council on Foreign Relations). Ne indico I membri con CFR. Io dichiaro con la massima convinzione: questa organizzazione controllava Rabėn, e lui era il loro mezzo per realizzare un piano che avrebbe sicuramente comportata la fine d’ Isračl. Negli ultimi giorni di vita Rabėn aprė gli occhi, si rese conto della tragedia che stava promuovendo,e apertamente si ribellō contro i suoi boss. Questo fu il motivo del suo assassinio.

Ora, guardiamo il comportamento dei Romani (i tremila del CFR) e di Rabėn-Spartaco nelle tre ultime settimane di vita, come riferite dal Jerusalem Post. Scrivo la data d’un giorno prima rispetto al quotidiano, per stabilire esattamente quando i fatti accaddero.

12 Ottobre 1995- "Rabėn dice non č l’ attacco fisico che mi fa paura. Dā al Likųd la colpa dell’ istigazione alla violenza, e afferma di non temere per la propria persona. Jeri il Primo Ministro Yitzhāk Rabėn a proposito di eventuali violenze contro di lui da parte di dimostranti antigovernativi ha sottolineato: ‘’Io non scapperō e loro non otterranno il mio silenzio.’’ Rabėn ha direttamente data al Likųd la colpa di ciō che egli ha etichettata

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la ‘’violenza di destra’’. Il Likųd, ha detto, fornisce il retroscena lo sfondo e l’ ispirazione’’ a quanti attaccano lui e i suoi ministri."

Rabėn sta preparando il palcoscenico per ciō che gli č stato detto essere un piano di contingenza ove il "Processo Di Pace" cadesse sino all’ orlo del collasso. Un finto suo assassinio ma molto verosimile, che tutti credano quasi vero, con il Likųd e altri di destra pronti per esserne incolpati. La trama dell’ assassinio č stata messa in moto, aspetta soltanto l’ ordine finale di agire.

18 Ottobre - "Rabėn sottolinea l’ importanza di blocchi d’ insediamenti nell’ Accordo Finale. Per la seconda volta in due settimane, jeri il Primo Ministro Yitzhāk Rabėn ha parlato pubblicamente del suo concetto di composizione finale coi Palestinesi, sottolineando l’ importanza degl’insediamenti in questo accordo finale. Rabėn ha sottolineato che i confini definitivi d’ Isračl includeranno -oltre a Gerusalemme unificata- anche Maleh Adumėm, Gush Etziōn, Efrat, Betār, e ‘’altri insediamenti a est della Linea Verde.’’ Rabėn ha pure parlato della definitiva formazione di blocchi d’ insediamenti in Giudea e Samaria, e ha dichiarato che Isračl non tornerā ai confini del 4 Giugno 1967".

Questa era la previsione di Rabėn, ma non cosė la vedeva il NOM creato dal CFR. Il cui piano sarebbe stato esposto fin troppo chiaramente, ma per il pubblico troppo tardi, nel "CFR Task Force Report" del Luglio 1996: Isračl si ritira ai confini del 1948, e Gerusalemme sarā divisa per diventare due capitali di due Nazioni. Giā ai primi di Ottobre Rabėn diceva chiaro e tondo che non avrebbe accettato un completo ritiro dalla Sponda Occidentale, né avrebbe tollerata una divisione della sua capitale, Gerusalemme. Ciō non era quanto i suoi boss del CFR volevano lui annunciasse.

19 Ottobre - "USA e Europa raggiungono un compromesso sulla Banca del Medio Oriente. Un summit economico a Amman questo mese annuncerā un compromesso fra Europa e Stati Uniti per creare due istituzioni finalizzate a sviluppare il Medio Oriente. Washington e parecchi stati d’ Europa avevano litigato sulla necessitā di una

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Banca per lo sviluppo del Medio Oriente. Gli USA erano favorevoli, ma alcuni Europei preferivano una istituzione pių piccola… Il Ministro degli Esteri, Shimon Peres, ha detto ai reportger che al summit di Amman sarā annunciata la creazione di una Banca Per Lo Sviluppo Regionale, con sede centrale al Cairo. Alla riunione, ha detto Yossi Beilin, Ministro dell’ Economia, dovrebbe essere creata pure una seconda istituzione finanziaria… tale istituzione, con sede centrale a Amman, tratterā progetti specifici, e cercherā fondi, senza avere un fondo permanente. L’ Ambasciatore degli Stati Uniti, Martin Indyk, ha detto che la Banca Per Lo Sviluppo avrā una capitalizzazione autorizzata di 5 Miliardi di Dollari, con 1,25 Miliardi di Dollari di Capitale versato… Oltre 60 Paesi saranno rappresentati al simposio dei Tre Giorni, si va a incominciare il 29 Ottobre 1995",

Una poderosa festa del NOM č in programma in Giordania il 29 Ottobre 1995, con 60 Paesi che mandano delegazioni. I nemici di Rabėn nel Partito Laburista, Peres e Beilin, e gl’ intermediari Americani, vogliono creare almeno una banca con soldi (potenziali) sui 5 miliardi di US$,ma gli Europei sono contrari. Sulla superficie, la loro opposizione pare giustificata. Nella pių pura tradizione NWO, IMF (international Monetary Fund) e WB(World Bank), questa non sarā pių la West Bank, la Sponda Occidentale del Giordano, bensė un sifone per il riciclaggio delle cose pių sporche come il "Processo Di Pace". La Bank servirā per ungere i funzionari recalcitranti, e per fare il pieno a operazioni oscure, e per garantre pensioni serene a vari capi di Stato. Se gli Europei sono contrari, č perché li stanno tagliando fuori.

20 Ottobre 2001-"Clinton Lancia Iniziativa di compromesso sulla Legge per l’ Ambasciata. L’Amministraione Clinton(CFR) venerdė ha lanciato un tentativo dell’ ultimo istante per indurre il Senato a un compromesso su una Legge che prevede lo spostamento a Gerusalemme dell’ Ambasciata degli USA. Il promotore della Legge, il leader della Maggioranza al Senato Dole(CFR), venerdė ha annunciato che una votazione su questa Legge si svolgerā domani. Il Coordinatore speciale degli USA per il Medio Oriente, Dennis Ross, ha fatto le ronde su Capitol Hill cercando di annacquare la Legge. L’ AIPAC, che ha fatto la lobby affinché la Legge passi, ha diffuso una dichiarazione per sottolineare che si tratta du un documento d’ importanza "storica", in quanto stabilisce una politica che il Congresso sostiene da lungo tempo: mutare la politica degli States riconoscendo Gerusalemme come capitale di Isračl…."