B"H__

APPELLO URGENTE

LVenerdì 18 Gennajo 2002 5 Shevàth 5762

L’ attentato di jeri 17 Gennajo 2002 a Hedera, almeno 5 morti e decine di feriti a una festa di nozze, dopo una "quasi" pausa in seguito all’ arresto di decine di terroristi , conferma quanto Barry Chamish scrive nei suoi libri. Proprio jeri si è debolmente udita la voce di Oliver Stone: "Anche gli attentati dell’ 11 Settembre 2001 negli Stati Uniti sono una guerra condotta da alcuni potentati Americani contro il resto degli USA e del Mondo. Lo stesso Usama Bin Ladèn è fantoccio di quei gruppi di petrolieri contro il resto dell’ Umanità"….

Preghiamo chiunque possa ci ajuti a trovare un EDITORE che stampi questi libri in I TAL YA.

Noi possiamo soltanto continuare la traduzione e nei limiti delle nostre piccole forze darvi gli aggiornamenti. Buona lettura, buon lavoro, Shabàth Shalòm !!! MOLCA

Testi trasmessi da Barry Chamish in I TAL YA in Inglese al MOLCA, tradotti a partire da

Domenica 13 Gennajo 2002 --29 Tevèth 5762

Nuovo libro di Barry Chamish

Israèl tel 00972 08 9720804

Davìd Perkins 00972 02 6723703

Fàkkes 0097226259239

perkins@netvision.net.il <mailto:perkins@netvision.net.il>

Joel Bainerman

isratech@netvision.net.il <mailto:isratech@netvision.net.il>

chamish@netvision.net.il <mailto:chamish@netvision.net.il>

nella speranza gli abbiano tolto il blackout, sito

www.webseers.com/rabin <http://www.webseers.com/rabin>

Davìd Perkins Rehòv Giladi 10 (Reh Hevròn) Arnona JERUSALEM ISRAE’L

Traduzione di Maritsì & Franco JAL Joseph Arturo LEVI MOLCA

Movimento per la lotta contro l’ antisemitismo

Muoviti, o Levi colpirà ancora

Via Fratelli Fraschini 7 20142 GRATOSOGLIO Milano di SOTTO I TAL YA Isola della Rugiada Divina- Pianeta Terra

PhFX +39 0289301262 cell 3492217868 3492218113

levidlmontemolcazion@libero.it <mailto:levidlmontemolcazion@libero.it>

 

 

 

THE LAST DAYS OF ISRAE’L by Barry Chamish

Prima del nuovo libro di Chamish, "Israèl, nave da affondare", segue qui il nuovo capitolo 9 del libro "Gli Ultimi giorni di Israèl", aggiunto nell’ edizione uscita nel Gennajo 2001. Il Libro ha nelle sue primissime pagine una serie di recensioni, che qui riportiamo. "Israèl, NAVE DA AFFONDARE", parla anche delle tragedie, a New York e a Washington, dell’ 11 Settembre 2001.

"Nessuno al mondo ha informazioni dirette, di prima mano, e affascinanti, su Israèl e sul Medio Oriente, quanto Barry Chamish. Ormai è impossibile capire la situazione, senza leggere le sue opere. E la "Cultura alternativa Internet". Chamish è disarmante nella sua onestà, e non tira colpi bassi". Robert Sterling, Redattore Capo, www.Konformist.com <http://www.Konformist.com>;

inserito da Conspire.com tra i dieci massimi esperti al Mondo di complotti congiure cospirazioni ====

Barry Chamish ha il dito sul polso d’ Israèl, e del Mondo. E’ affascinante leggere i suoi libri.

Whitley Strieber, autore di COMMUNION , del bestseller THE COMING GLOBAL SUPERSTORM, e di THE LAST VAMPIRE

La sbalorditiva radiografia della corruzione in Israèl, ai massimi livelli. Una rete internazionale d’ intrighi, mafia, con le peggiori finalità. Contro Israèl. Ecco dall’ interno la storia di una Nazione tradita, e, scrive l’ autore, prossima alla fine, o allo sconvolgimento completo. La partecipazione di Chamish ai miei programmi ci arricchisce tutti di dati che scottano. Chiari, logici e profondamente inquietanti. E toglie il sonno ai nostri ascoltatori.

Questo libro deve essere letto da chiunque abbia un po’ d’interesse per Israèl, e per la pace nel Pianeta. Basta leggere i titoli dei paragrafi, e non si riesce più a chiudere la pagina. Giornalista brillante, Barry Chamish ha impatto profondo su Israèl, sui suoi dirigenti, e sui legami loro reconditi coi veri detentori del potere nel Mondo. Chamish è uno dei più brillanti investigatori dei nostri tempi. Se ti chiedi perché il Medio Oriente rimanga in crisi estrema, e perché la Regione Mediorientale, se non il Mondo, sia seduto su un barile di polvere, i libri di Chamish ti danno la risposta…..

Jeff Rense

The Jeff Rense Program e www.Rense.com <http://www.Rense.com>

E’ difficile evitare termini come "Profeta della moderna Israèl", per descrivere la sostanza dell’ importante contributo di Chamish allo studio, e alla comprensione, delle forze in guerra contro lo Stato di Israèl. Forze esterne, e forze interne. Leggete quanto previsto da GLI ULTIMI GIORNI DI ISRAE’L, e quanto previsto da ISRAE’L TRADITA. E confrontatelo con quanto Chamish aveva previsto un decennio prima con THE FALL OF ISRAE’L, la caduta di Israèl.

Avete già il biglietto da visita di UN MODERNO PROFETA DI ISRAE’L , per il suo Popolo

Joel Bainerman, autore di CRIMES OF A PRESIDENT

Barry Chamish è l’ investigatore più coraggioso che io conosca. Denuncia corruzione e crimine ovunque li incontri. Nella sua Patria, Israèl, e su fino ai massimi livelli degli Stati Uniti d’ America, dove è nato. Se vuoi sapere quel che accade in Medio Oriente, e perché, Barry te lo spiega.

Il suo lavoro non è privo di pericoli. Ha avuto attentati contro la sua vita, alcuni suoi collaboratori si sono ritrovato il cancro sviluppatosi in modi misteriosi; certa stampa anche in Israèl ha cercato di infangarlo. Parenti e amici sono in pericolo…. Ma Barry continua a scavare ovunque nel Mondo, in un intrico melmoso di omicidii, di sotterfugi, di prevaricazioni, di manipolazioni, e soprattutto di disinformazione.

Rayelan Allan, Editore di RMN News

Autore di "Diana, queen of Heaven - The New World Religion "

NOTA

Nel Gennajo 2002 a Gerusalemme, Barry Chamish ha consegnato alla gens molchita (MOLCA)

Sia il libro "Antico " suo

"A Journal of Israel’ s betrayal

TRAITORS AND CARPETBAGGERS IN THE PROMISED LAND"

Che se D-o vuole MOLCA tradurrà in sèguito, sia una edizione aggiornata del suo libro

THE LAST DAYS OF ISRAE’L

Con l’ aggiunta di un capitolo 9 che ci apprestiamo a tradurre qui

Pages 112-131 di questa edizione,A Dandelion Books Publication www.dandelionbooks.com <http://www.dandelionbooks.com>

A Gerusalemme Barry ha detto a MOLCA che l’11 Set2001 a Jew York gli aerei "Suicidi" furono radiocomandati da terra. A Tel Aviv Martedì 1 Gennajo 2002 Barry Chamish e autorevoli giuristi han tenuta una conferenza stampa per annunciare d’ aver ufficialmente chiesta la riapertura delle indagini e del processo sull’ assassinio di Rabìn. L’ indomani la stampa mondiale ha ignorato tutto, salvo due righe soltanto in Ivrìth su Ma’arìv.

La delegazione della FAITIL (Federazione Amicizia I TAL YA ISRAE’L ha incontrato Bubi Cuomo, uno degli assassini della FSI (Federazione Sionistica D’ I TAL YA), poi a Gerusalemme a Misràd Ha-Khutz (Ministero degli Esteri) ha incontrato un tirapiedi di Shimonito e dei suoi Peresiti, impedendo di scendere dall’ autobus, parcheggiato all’ esterno, a Franco JAL Joseph Arturo LEVI, il quale era pronto a farsi arrestare pur di ripetere dentro al Ministero: Shimon Peres è l’ assassino di Yitzhàk Rabìn. La più scatenata amica di Bubi Cuomo è Giorgia Greco, segretaria della FAITIL di Bologna. Indirizzo telefono etc ignoti a MOLCA. Più terrorizzata di tutti è la Carabiniera Chicca Falconei Scarabello, Presidente della FAITIL, amica di Cuomo e del defunto suo complice Emanuel Corinaldi, della cui vedova poi Chicca è stata ospite due giorni a Gerusalemme, dopo il rientro in I TAL YA del resto della delegazione.

Salvo recenti variazioni: Chicca Falconei Scarabello 00167 ROMA di Sopra Lgo Luigi Monti 1

PhFX +39 06 6622966

confederati@libero.it <mailto:confederati@libero.it>

poi Barry Chamish & Davìd Perkins han trasmesso al MOLCA via @Mail nuovissimo libro

forse ancora sanza Editore ovunque

HIS MAJESTY’S SINKING SHIP ISRAE’L

CHE CI APPRESTIAMO A TRADURRE.

Nel frattempo sono successe tante strane cose. L’ auto di Barry è stata sabotata almeno volte due.

E dopo avere ricevuto e impaginato in lingua I TAL Yana un po’ del lavoro trad8 dal MOLCA, è sparito il sito www.webseers.com/ <http://www.webseers.com/> rabin . Resusciterà?

GLI ULTIMI GIORNI DI ISRAE’L di Barry Chamish

9 CAPITOLO nove

JANUARY, 2001

1. PERCHE’ I PALESTINESI NON HANNO DIRITTO A UNO STATO

C’è così tanto da raccontare questa settimana. La morte di Leah Rabìn un anno dopo che lei aveva pubblicamente domandata la riapertura delle indagini sull’ assassinio di suo marito. Il sospetto silenzio dei suoi due figli quest’ anno, sulla altrettanto sospetta morte del Padre. Yigàl Amìr, innocente, calunniato e ingiustamente condannato per l’ assassinio di Rabìn, una volta di più è stato trascinato davanti alle telecamere di Canale Due a confessare: drogato, ricattato e minacciato.

L’ abuso della hostess di Canale Due, Ilana Dayan, come portavoce di disinformazione per la Shabàk.

Poi la verità che talora qualcuno pubblica. HATSOFE’ ha fatta a pezzi la "verità" del libro di Carmi Gillòn, e ha scritto che egli sta facendo il cover-up dei crimini proprii. Lo stesso HATSOFE’ ha finalmente pubblicati i sospetti sul coinvolgimento di Shimon Peres nell’ assassinio di Rabìn.

E l’ intervista su TEL AVIV MAGAZINE all’ avvocato, di recente licenziato, di Avishài Ravìv, provocatore della Shabàk. Eyal Shomron Cohen rivela d’ aver visti i 30 secondi tagliati dal film dell’ assassinio, "E ciò che rivela sconvolgerebbe la nazione".

Su Ma’arìv, Yoàv Yitzhàki denuncia la collaborazione fra Polizia, Procura, e CANALE UNO nella distruzione del film che mostrava la falsa cerimonia di iniziazione e di giuramento di EYAL, film che incriminava Avishai Ravìv. La rivista RATINGS MAGAZINE di Ma’arìv documenta il cover-up fatto dalla TV Israeliana sulla congiura per uccidere Rabìn… e altro.

Ma tutto ciò è stato messo in secondo piano, in seguito all’ assassinio di tanti innocenti da parte dell’ OLP. Due settimane fa, l’ autorevole sito politico "Rumors of War", mi ha chiesto di cominciare un dibattito on-line con analisti Arabi. Io non faccio mai dibattiti con Arabi, perché sento il loro punto di vista, su tutti i problemi per me importanti, infondato e pieno di pregiudizii. Ho accettato di cominciare tale dibattito se potevo scegliere gli argomenti: uno, per una volta un Israeliano non deve cominciare sulla difensiva. Il tema da me proposto per il dibattito era:"I Palestinesi meritano uno Stato ? ". Dopo due settimane, nessun analista Arabo si è preso il disturbo di partecipare alla discussione.

Dunque, ecco qui i principali punti che non erano mai stati discussi su "Romors of War". Mai è esistito uno Stato Arabo indipendente chiamato Palestina. Nella sua migliore

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situazione, la Palestina fu una provincia isolata dal Mondo, della Turchia. Pertanto, non c’ erano pellegrinaggi alla "Santa" Moschea di Al Aqsa. Gerusalemme NON E’ il terzo Luogo Santo dell’ Islàm. La Mecca, e Medina, sono Sante. Gerusalemme non fu MAI menzionata nel gruppo, sino a che, nel 1967, gl’ Israeliani liberarono il Monte del Tempio.

I Palestinesi, e i loro capi politici, portano guerra e instabilità ovunque risiedano, sia in Giordania, sia in Libano, sia negli stessi Territori che recentemente Israèl ha loro consegnati. Nessuno li vuole come vicini, perché sono troppo egotisti, teste calde, egoisti e immaturi per qualificarsi come Nazione responsabile. E nessuno firmerebbe un significativo accordo con alcun leader Palestinese, perché gli accordo vengono sempre violati. Israèl lo ha imparato nel modo più duro: i diplomatici Arabi non hanno etica alcuna, e mentono con impunità. Saranno sempre i diplomatici di un’ organizzazione del terrore, mai di una nazione, perché le nazioni devono rispettare i loro impegni.

I Palestinesi non possono sperare di poter mai onestamente eleggere i loro dirigenti. Nella migliore delle ipotesi, questa accozzaglia tenuta stracciona di popoli del Medio Oriente accetterà qualsiasi tiranno, che si dimostri il più in scrutabile e che guidi la loro tribù dopo Arafat.

I Palestinesi mandano i loro bambini alla morte per guadagnare punti propagandistici sulla stampa. Le nazioni vere si prendono cura dei loro giovani. L’ OLP e le organizzazioni Islamiche sue alleate praticano il sacrificio dei bambini sotto guisa di martirio.

L’ OLP non ha morale, né nazionale né d’ altra natura. L’ unica sua motivazione è inculcare l’ odio, da una generazione all’ altra.

L’ OLP ha portato soltanto miseria ai suoi seguaci. Ai Palestinesi viene negata la possibilità di apprendere qualsiasi elemento sulla creazione della bellezza, non si impegnano in nessuna seria attività scolastica, e non trasmettono nulla di grandezza attraverso le età. Il retaggio loro è puramente di distruzione.

I dirigenti Palestinesi, e i loro factotum, sono totalmente corrotti, e rubano ogni penny di danaro pubblico su cui riescono a allungare le mani. Nessuno seriamente crede che gli ajuti finanziari mai raggiungeranno il popolo. E nessuno farà un investimento di affari nei Palestinesi, a causa delle bustarelle e delle creste indispensabili per aprire bottega. E per che cosa? Per un’ azienda che verrà chiusa, o distrutta, dal terrorismo e dalla guerra civile? Le tattiche di pugno di ferro dell’ OLP hanno fatto arrivare soltanto abbastanza soldi "Della protezione" per comprare armi, e per pagare le milizie, e mai fondi onesti sufficienti per avviare una prospera nazione.

L’ OLP e la sua polizia torturano le gente che non gradiscono. Condannano a morte le persone senza il dovuto processo legale. Qualsiasi tribunale palestinese esista, nessuno fa nulla per proteggere i diritti degli accusati.

L’ OLP non tollera nessuna libera espressione; arresta e tortura i giornalisti che criticano il regìme.

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L’ OLP non garantisce alcun diritto alle donne. Fra i suoi seguaci, soltanto nella Comunità Cristiana le donne possono frequentare le scuole superiori, e avere lavori di responsabilità.

Non esiste lingua Palestinese.

Non esiste religione Palestinese.

Gerusalemme non è mai menzionata dal Corano.

Maometto non ha mai affermato di essere stato a Gerusalemme.

La Moschea di Al Aqsa, e la Moschea di Omar, sono state costruite sopra agli antichi Templi Ebraici.

Gli Ebrei hanno esercitata la sovranità su Gerusalemme per 1.300 anni, gli Arabi per tempo brevissimo.

Fino al 1964, non è mai esistito nessun movimento nazionalista Arabo Palestinese.

Stando agli studii demografici degli Inglesi, la maggioranza dei "Palestinesi" è arrivata in Israèl dopo il 1917, alla ricerca di opportunità economiche.

Nessuno offre compensi o riparazioni agli 800.000 Ebrei Sefarditi, i cui beni furono rubati quando essi furono costretti a fuggire dai Paesi Arabi negli anni 1940 e 1950. Israèl ha accolti e integrati i suoi profughi. Gli Arabi hanno tenuti nei campi i loro 500.000 .

I Palestinesi hanno già una Nazione, la Giordania. Ivi la maggioranza indigena è governata da Re Beduini giunti dalla Mecca. I Giordani tennero il controllo della West Bank, o Sponda Occidentale, o Giudea e Samaria, o Yesha, dal 1948 al 1967, e mai una volta offrirono ai Palestinesi uno Stato. Perché no? Gli Egiziani tennero la Striscia di Gaza per molto più tempo: Perché non crearono uno Stato Palestinese, se là viveva il Popolo Palestinese?

Non esiste storia Palestinese antica. Non esistono artisti Palestinesi di fama mondiale, o scienziati, né capolavori letterari Palestinesi, nessuna cultura specifica, nessuna invenzione…. Nulla che distingua i Palestinesi come popolo.

Non sono né un unico popolo, né un popolo separato con una propria Storia. I Palestinesi non meritano una Nazione perché una Nazione non sono.

Punto, e basta.

2. L’ ESERCITO ISRAELIANO NON PUO’ VINCERE

7 Gennajo 2001… Mercoledì sera il Consiglio di Yesha (Giudea e Samaria, le locali Comunità Ebràiche), animerà una grande manifestazione nel centro di Gerusalemme, sotto lo slogan: "Vincano le Forze della Difesa di Israèl (IDF)".

E’ uno slogan vuoto, fatto di sciovinismo e basta. Peggio, è anche sbagliato. Le IDF non possono vincere, perché non vogliono. Ma il Consiglio di Yesha è di gran lunga troppo superficiale, per capire il perché.

Due settimane fa, uno degli Ufficiali più decorati nella storia delle IDF è venuto a trovarmi, a casa mia. Voleva tutto il resoconto sull’ assassinio di Rabìn.

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E io ho voluto capire per qual motivo le IDF si comportassero in maniera così codarda e inefficiente. Ha detto di rappresentare un gruppo di Ufficiali, che esigevano immediatamente risposte.

Per prima cosa, io gli ho date le mie prove sull’ assassinio di Rabìn, e lui le ha subito capìte, senza bisogno che io dovessi ripetere nessun punto due volte. Egli sapeva, senza questione, che Peres doveva essere stato l’ organizzatore dell’ assassinio, già in base a ciò che aveva visto. Non c’ è voluto molto tempo perché comprendesse: Rabìn stava disperatamente cercando di venire fuori dal "Processo di Pace", e che questo era stato il motivo primario del suo omicidio. E ha concluso sul posto: i mass-media di Israèl collaboravano attivamente nel cover-up, creando un falso Rabìn, un Rabìn che era morto per mani degli "Istigatori contro la Pace".

E proprio a causa di quel marchio d’ infamia fabbricato artificialmente, il Consiglio di Yesha aveva scelto uno slogan al bromuro e privo di senso. Non vogliono i "coloni" essere tacciati di "istigatori" e così non usano parole come "traditori" o frasi come "Mettete a processo i criminali di Oslo". Ciò, han concluso dopo cinque anni di lavaggio del cervello da parte della stampa scritta e parlata, potrebbe comportare altri omicidii politici.Così gli organizzatori di Yesha stanno fuorviando i loro seguaci, e consentono che si assumano la ingiustificata colpa dell’ assassinio di Rabìn. E ciò permette a Peres, e ai suoi complici della Shabàk, di controllare il territorio dell’ alta morale.

Nel frattempo Israèl è in fiamme, e non ha molto da vivere.

Il mio visitatore ha notato: gli ufficiali delle IDF che più sono stati promossi di grado, sono quelli più incompetenti. E aveva visto coi suoi occhi questi uomini in azione. Ha ricordato: "Rabìn era un disastro, sul campo. Ma era un eccellente amministratore, che aveva costruita una superba forza combattente. Ma individui come Lipkin-Shahàk, e Baràk, erano vigliacchi in battaglia, e corrotti amministratori . Perché sono stati scelti loro, per imporci questa "Pace" con l’ OLP? ".

Visto l’ argomento, gli ho mostrato il pieno quadro generale: facile cominciare, ecco i libri del Prof. Uri Milshstein, sulla storia delle IDF. Dimostrano che, sin dall’ inizio, gli ufficiali peggiori e al centro dei peggiori scandali, furono promossi, e poi entrarono nell’ alta politica, mentre gli uomini più coraggiosi restavano bloccati nei ranghi intermedii.

Poi gli ho fornita l’ intera documentazione e la ha capìta non appena ha avuta in mano la realtà sull’ assassinio di Rabìn. La vicenda comincia ai primi del secolo XX, quando certi baroni, veri criminali, Americani e Britannici, furono informati delle immense ricchezze del petrolio sotto alle sabbie del Vicino Oriente. La BP, British Petroleum, e la famiglia Rothschild, pensarono che uno Stato Ebraico leale a Londra sarebbe stato una base stabile per garantire il controllo della regione. Tra i principali moventi della prima guerra mondiale vi fu il desiderio del Regno Unito di prendersi i più ricchi giacimenti. A tale scopo dirottarono oltre un milione di soldati, terribilmente necessari, dal fronte Europeo, per mandar via gli Ottomani da quelle terre.

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Così i Britanni, con ajuto grande dal loro provocatore T. E. Lawrence. Il "Lawrence d’ Arabia", armarono due tribù Arabe per scacciare un altro alleato, il clan Hussein, dalle terre d’ Arabia ricche di idrocarburi, e come biscottino di consolazione spostarono gli Hussein a nord, verso la Giordania e l’ Iraq, a regnare su nazioni straniere, artificialmente create. Londra così conquistò il controllo dei campi petroliferi Sauditi attraverso i suoi fantocci, le tribù Ibn Saud e Wahabi.

Ma laggiù in America, poche famiglie davvero pericolose, in particolare i Rockefeller, ma poi i Bush, concupivano il petrolio altrettanto avidamente. Dunque usarono le loro ricchezze per armare e corrompere varie tribù sul Golfo (Persico o Arabico, attenti a come parlate e con chi), creandosi così i loro propri reami, personalmente scegliendosi i regnanti. La Standard Oil di Rockefeller prese il controllo delle ricchezze del Golfo, e facero ancor più arricchire i loro alleati altrettanto pericolosi, come i Bush, che crearono l’ industria petrolifera del Kuwait per la tribù Al Sabah.

I Britannici, e il clan Rockefeller, capirono: per conservare il controllo e mandare alle stelle il valore delle loro proprietà, dovevano crearsi alle spalle una potente organizzazione politica. Ergo nel 1911 due imperialisti Britannici, Cecil Rhodes e Lord Milner, fondarono la propria Tavola Rotonda, che ora del 1920 divenne THE ROYAL INSTITUTE FOR INTERNATIONAL AFFAIRS, per proteggere gl’ interessi Anglo-Saxon.

Due anni dopo, i Rockefeller unirono in pool i loro soldi con quelli e tanti dei J. P. Morgans, e fondarono il Council on Foreign Relations (CFR), coi mesmi fini, fra cui alla fine la creazione di Un Solo Governo Mondiale, dominato, provate a indovinare, da loro stessi. Per promuovere la loro causa, piazzarono i loro aderenti, ben pagati, i più privi di scrupoli, ai massimi livelli. Dei governi, del mondo accademico, della stampa.

Gl’ Inglesi gestirono la Palestina nello stesso modo nel quale mantenevano il controllo per tutto l’ impero. Si scelsero i più immorali quisling per gestire i governi delle loro colonie, a cominciare da Davìd Ben Gurion, e da Chaìm Weizmann. Entrambi fecero i lavori più sporchi per i Britanni, e in particolare arrestarono e incarcerarono quegli Ebrei che avevano scoperto quanto stava accadendo. Il più famoso di tutti è Menachèm Begin. Così coi soldi dei Rothschild, e con appoggio Britannico, uno stato Ebraico stava nascendo e simultaneamente abortendo.

Ma soprattutto dopo il 1930, i fantocci Arabi della Round Table, e del CFR, cominciarono a fare rivolte contro la presenza Ebraica, e ormai erano muscolosi a basta per influenzare i loro padroni. Vedete, i Rockefeller evitarono di pagare le loro tasse Americane, grazie a una spiritosa legge da loro partorita. Invece di dare al fisco degli Stati Uniti, versavano "appannaggi" ai loro corrotti sceicchi. La Standard Oil dissanguava gli Americani alle pompe di benzina, e riversava miliardi di dollari nelle casse del proprio CFR, mentre gli sceicchi tenevano il coltello per il manico, e il cerchio della truffa si chiudeva.

Conscia della propria posizione precaria, la Tavola Rotonda/CFR e le sue gang cercarono di stroncare la nascente Israèl, bloccando l’ immigrazione degli Ebrei, proprio mentre tentavano di salvarsi dal nazismo. Il piano stava funzionando bene, grazie alla collaborazione di Ben

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Gurion, all’ inizio. Ma lui perfino aprì gli occhi, si rendeva conto che I suoi boss lo stavan tradendo.

E finalmente, quasi troppo tardi, unì le sue forze alla ribellione contro i Britannici, nella misura in cui riusciva a farlo senza mettere in pericolo la propria esistenza. Era un lavoro di equilibrio delicato. Dava più che poteva, il che si rivelò davvero troppo, mentre si sforzava di tener viva la sua Nazione.

La fine della seconda guerra mondiale portò dal Mondo ajuti e soldi al nuovo Stato di Israèl, che raddoppiò la popolazione. Gli Arabi si sentirono traditi, e senza successo attaccarono Israèl. Dopo il primo insuccesso, i diplomatici del Royal Institute/CFR promisero ai loro sceicchi che avrebbero logorata Israèl sino alla scomparsa.

Primo passo: corrompere le IDF. A Ben Gurion fu ordinato di promuovere i suoi ufficiali più fiacchi e di prepararli per poi "servire il pubblico" in politica. Comprese il piano a lungo termine, e come al solito scelse il compromesso. Questi ufficiali terribilmente inetti, come l’ impenitente contrabbandiere di antichità Moshè Dayan, e come Yitzhàk Rabìn (il quale sparò agli indifesi uomini che fuggivano a nuoto dalla nave incendiata, la "Altalena"), assursero ai massimi ranghi militari, e politici. Una volta lassù nominarono persone della stessa pasta, a posti sempre più su.

Queste donne e questi uomini dovevano il loro potere al CFR, che continuò a finanziare e a ungere le loro sempre più brillanti carriere. Non è differente la storia di Ehùd Baràk, di Ariel Sharòn, di Amnon Lipkin-Shahàk, etc acc atc. Erano stati tutti comprati, e avevano debiti da rimborsare al CFR. Rabìn eroicamente alla fine li ha rinnegati quei debiti, e è stato assassinato per questo. Ehùd Baràk sa di dover stare al giuoco di quelli, o subirà lo stesso fato.

Non consentirà mai alle IDF di vincere, e il Consiglio di Yesha dà false illusioni ai suoi seguaci.

Però qualcosa di nuovo va accadendo in Israèl. Gli Ufficiali di gradi intermedi cominciano a brontolare e a "Congiurare". Tengo tante conferenze ogni settimana, e alla fine d’ ogni serata mi vogliono parlare varie persone bene informate, dall’ interno. Un ufficiale delle IDF mi ha detto: "Noi tutti sappiamo ciò che va fatto. L’ ANP va privata di ogni rifornimento. Elettricità, carburanti, cibo, nulla deve arrivar loro finchè non ci restituiranno le armi che noi abbiam dovuto dare loro. Il Mondo sarà istigato a condannarci, non importa quel che faremo, o no. Ci vuole un embargo, o bombardamenti quasi a tappeto. Baràk ha scelto di vendicare i massacri sparando razzi su edifici vuoti. Quella strategìa costerà il nostro sangue sino alla fine. Se non agisce, potrà esserci una ribellione dall’ interno delle IDF."

Eppure, sapendo che le IDF sono troppo leali per ribellarsi, Baràk non irriterà i suoi padroni difendendo davvero il suo Paese. Così il Consiglio di Yesha sta sprecando fiato, e il tempo di tutti.

Se i suoi cittadini vogliono davvero preservare l’ esistenza propria, e quella dello Stato Ebràico, faranno molto meglio a organizzare una massiccia

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dimostrazione, per pretendere la riapertura delle indagini e del processo sull’ assassinio di Rabìn. Varrà un milione delle loro attuali dimostrazioni senza contenuto e senza frutto.

3. UN ALTRO HERZOG DEVIATO PUO’ SALVARE I LORO FONDOSCHIENA

Unmembro DI una delle famiglie criminali dei Laburisti "Sionisti", che ci hanno regalato questo bel "Processo di Pace", potrebbe salvare la loro faccia, coi suoi crìmini. Si tratta di Yitzhàk Herzog, segretario dell’ Ufficio del Primo Ministro Ehùd Baràk.

Tanto per cambiare, i titoli dei giornali di oggi (7 Dicembre 2.000), illustrano i crimini del giro di Ehùd Baràk. Si parla soprattutto del grande criminale Yizhàk Herzog; per due ore interrogato dalla Polizia Israeliana, non ha aperta bocca. Invece ha diffuso una proclamazione scritta di innocenza. Ha poi spiegato. Non è tenuto a cooperare con gli sbirri, sinchè l’ Attorney General (A.G) dello Stato, Elyakìm Rubinstein, non avrà deliberato sugli aspetti giuridici.

Intende: aspetterà sinchè Rubinstein non arriverà una volta di più in suo soccorso, con le sue solite delibere corrotte, per salvare il fondoschiena alla classe dirigente. Ma stavolta anche l’ A.G. è nei guai. Ha persa troppa popolarità, a furia di salvare i capi dalle denunce per il cover-up delle denunce, in sèguito all’ assassinio di Rabìn, e alle istigazioni della Shabàk. Non trova più formule per ingannare il Popolo come prima.

Così, se Rabìn non butterà giù Ehùd Baràk, ci riuscirà Herzog, stavolta. La triste storia comincia nei mesi precedenti le ultime elezioni. Il Presidente Bill Clinton ha mandata una squadra di bari professionisti delle elezioni, guidati da James Carville, per garantire la vittoria a Baràk. Una truffa intercontinentale ha raccolto massicci fondi, derubando gli Ebrei delle Americhe. I dettagli più schifosi sono stati organizzati da Herzog, e dal cognato di Baràk.

Usando l’ influenza politica di Ehùd Baràk, la solita rete di Ebrei benestanti doveva avere la possibilità di dare offerte a organizzazioni benefiche, aiutando giuste cause come la lotta contro la disoccupazione, e l’ educazione alla democrazia di tutti specie dei bambini, la costruzione di centri sportivi nei luoghi più poveri ecc. Solo, tali organizzazioni benefiche non esistevano: erano facciate di cartapesta, per la campagna elettorale di Baràk. I meglio intenzionati fra gli Ebrei hanno donati i loro soldi per aiutare i meno fortunati fra gl’ Israeliani, e i loro dollari, decine di milioni, sono finiti dritti in tasca a Baràk.

I truffatori han battuta cassa soprattutto in Canada, dove la bella Shiri Herzog ha guidate le danze. Lei insiste: non sapevo niente, di nessuna illegalità. Ma Haìm Herzog "Quasi" certamente sapeva, visto che è stato tirato su in un’ atmosfera di crìmine.

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CHAI’M HERZOG IL GRANDE PAPA’

Suo padre, Chaìm Herzog, si è presentato al Mondo come l’ immagine della morale, e della correttezza. Ha studiato a Oxford, è stato Rabbino Capo dell’ Irlanda. Prima di essere eletto Presidente di Israèl, fondò uno dei massimi studii legali del Paese, "Herzog Fox Neeman", e poi si è preso per socio il figlio Yitzhàk. Di sicuro, egli era al di sopra della corruzione.

Così pensava l’ elettorato d’ Israèl, finchè Chaìm Herzog non mostrò le sue carte popco prima di lasciare la Presidenza ai primi del 1993. Il 31 Dicemb re 1992, egli fu portato a spasso qui e là, dalla Cina al Kazakhstan, sull’ aereo privato del più ricco businessman d’ Israèl, Shaul Eisenberg. Yitzhàk Rabìn, Premier, fu messo in guardia: compatrioti esemplari come Uzi Baràm, allora Ministro dei Problemi Religiosi, proclamarono che viaggiare su un jet privato era inconcepibilmente non etico, e domandarono a Rabìn che il governo pagasse il conto per i viaggi aerei del Presidente. Altrimenti, avvertirono Rabìn, sarebbe scoppiato un grande scandalo.

Ma Rabìn preferì rischiare lo scandalo. E poi obbligò il Tesoro a accrescere da 50 a 400 Milioni di US$ i fondi per favorire l’ export d’ Israèl verso Kazakhstsan e dintorni. Dopo arrivò in Israèl il Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, e lo scandalo scoppiò.

A quanto pare il Governo degli Stati Uniti, zitto zitto, aveva sganciati 400 milioni di US$ di crediti per "Israeli-American joint projects" in Kazakhstan. Né Eisenberg, né Herzog, vollero dire per che cosa andassero usati quei crèditi. Né perché Rabìn avesse deciso di assicurarli, sempre al ritmo di 400 milioni di Dollari USA. Una piccola soffiata alla stampa suggerì che i piccioli servissero per una piantagione, di cotone.

Al confine con l’ estremista Iràn, e pure ricco di petrolio, il Kazakhstan non è diventato la capitale tessile dell’ Asia Centrale. Eisenberg, e Herzog, non miravano a diventare i Re del Cotone. Di certo, Herzog ha ricevuto robusti ringraziamenti, per i servigi resi da Presidente, anche se ancora non si conosce il tipo di favori. Tuttavia un fatto solo basta per dimostrare l’ immensità della mancanza di scrupoli di Herzog. Egli ha graziati quegli Ufficiali della Shabàk, i quali avevano mentito a proposito dell’ uccisione di due terroristi nel famigerato "Scandalo dell’ Autobus 300". E così facendo, ha creato la Shabàk-mostro, che ha usato il killeraggio indiscriminato, anche del Primo Ministro Rabìn, pur di favorire il Processo "di Pace" di Oslo.

Vedete, quando il regime Laburista aveva bisogno di cortesie politiche colossali, fu mandato Eisenberg a saldare i conticini. Due esempi bastano. Durante la Guerra nel Golfo, 1991, Moshè Arens non fece esattamente nulla per difendere il suo Paese dagli attacchi Irakeni con gli Scud. Lo stesso giorno nel quale lasciò l’ incarico, Arens fu nominato alto dirigente della ditta di Eisenberg.

Ricordate Gonen Segev? Abbandonò il partito "di Destra" Tsomet, per sostenere il Processo "di Pace" di Rabìn, quale Ministro dell’ Energìa. Una volta ritiratosi dalla politica, Segev venne assunto con generoso stipendio

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quale capo di un progetto congiunto Giordano-Israeliano per l’ Energìa, avviato da Eisenberg.

E’ uno dei tanti esempi, di come Chaìm Herzog abusò della sua influenza presidenziale per conquistarsi i favori dei potenti ricchi corrotti. Prima, lo Studio Legale di Herzog aveva comprate le memorie di Robert Maxwell. Poi il presidente Chaìm Herzog, e Maxwell, hanno fatto un oscuro baratto coi Russi che avevano fornito alta tecnlogìa aeronautica Israeliana alla allora URSS. Si disse allora e non se ne è più saputo nulla: Herzog e Maxwell avevano venduto ai Sovietici l’ aereo Lavi, che la pressione degli Stati Uniti aveva obbligata Israele a archiviare.

ENTRA IL FRATELLO YOE’L

Yoèl, fratello di Yitzhàk Herzog, ha fatto un ottimo matrimonio. Sua moglie è figlia del multimilionario Svizzero Nissim Gaòn. E nel 1978, Nissìm Gaòn favorì la nascita in Israèl di un nuovo centro finanziario, North American Bank. Naturalmente, mise nel consigli di amministrazione il genero Yoèl. La Banca non perse tempo, unse subito fior di politicanti, fra cui l’ allora Ministro della Sanità, Ehud Holmert: ebbe un "prestito" senza interessi di 50.000 Dollari, mai restituiti. Non un centesimo, né la restituzione era prevista. Poi, nel 1984, due dirigenti della Banca, uno era il Direttore Generale, semplicemente saccheggiarono e svuotarono tutto, squagliandosela a Parigi con 32 Milioni di US$, letteralmente tutti i beni liquidi della North American Bank.

Alla fine sono stati acciuffati, e son finiti in prigione con quattro altri dirigenti coinvolti nello scherzetto. Il nome di uno solo dei dirigenti coinvolti nel furto (allora) più grande nella storia d’ Israèl non è mai uscito: Yoèl Herzog.

Ma nel 1996, la sua fortuna finì. Pare Yoèl volesse proprio gestire un casinò in Francia, a Cannes. Così regalò bustarelle al Sindaco perché gli desse la licenza. Perciò fu arrestato e incarcerato. Da fonti bene informate sappiamo che l’ influenza familiare ne ha abbreviato il soggiorno nelle celle della Francia.

MICHA’L, MOGLIE DI YITZHA’K HERZOG

Michàl Herzog, moglie di Yitzhàk, dirige la Marc Rich Foundation in Israèl. Il suo boss da quasi due decenni è sulla lista dei più ricercati al Mondo dall’ FBI e dall’ INTERPOL. Nel 1979 il Governo degli Stati Uniti mise l’ embargo all’ Iràn, che aveva sequestrato il personale dell’ Ambasciata USA a Teheran, vietando di commerciarne il petrolio. Rich considerò questo un’ occasione d’ oro, e funse da mediatore per il greggio persiano ben scontato. Arrestato per tradimento e frode dall’ FBI, liberato su cauzione, se la svignò in Svizzera, dove i suoi sporchi milioni lo aspettavano su un conto "offshore". Gli Svizzeri, eternamente a lui grati per le mance, ne hanno impedita l’ estradizione.

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E così pure Israèl, altrettanto grata. Marc Rich, nel corso degli anni, ha versati "contributi" a una varietà di politici Laburisti, in ispecie a Shimon Peres, e a Ehùd Baràk. Per tali motivi è stato accolto in Israèl a braccia aperte dozzine di volte.

E chi distribuisce tanto ben di D-o, se non Michàl Herzog?

Giusto per dare un buon esempio di come il danaro sporco sia usato per sporcare la democrazia d’ Israèl… il "Movimento per un Governo di Qualità" si presenta come Comitato di Cittadini comuni che combatte la corruzione politica. Due settimane fa Yediòt Achronòt, il quotidiano a massima tiratura, ha pubblicata una bomba: il più generoso di offerte al "Movimento" è Marc Rich, il che bene spiega parchè Baràk, malgrado le smentite, sia immune dagli Strali Del Movimento Per Un Governo di Qualità, e perché il Movimento si rifiuti di usare la propria influenza affinché riprendano le indagini sull’ assassinio di Rabìn.

ANCORA YITZHA’K HERZOG

Un anno fa la Corte dei Conti ha diffuso il suo rapporto sulle illegalità nella campagna elettorale. La settimana prossima dovrebbe pubblicare un nuovo rapporto, coi dettagli sui crìmini, e del Likùd, e dei partiti dell’ opposizione. Ma non sarà scritta una parola sui Laburisti, perché l’ Amministrazione Clinton impedisce alla Polizia Israeliana di fare indagini negli States, e perché Yoèl Herzog tiene sempre la bocca chiusa, proteggendo Baràk.

Naturalmente se intervenisse il Ministero Israeliano della Giustizia, potrebbe obbligare Yoèl a cantare, con una serie di pesanti atti d’ accusa. Ma Yossi Beilin, Ministro della Giustizia, è non soltanto un padre fondatore del Processo di "Pace" di Oslo, che potrà condividere una cella con Herzog, se emergesse la piena verità sulla sua diplomazia. E’ pure ricattato per omosessualità, è sempre tenuto d’ occhio da tutti, per certi suoi peccatucci con un impiegato, in ufficio.

Intanto Israèl è in fiamme, e Ehùd Baràk, boss di Yoèl Herzog, cerca nuovi sentieri per aprire il "Processo di Pace" che i suoi parimenti deviati predecessori Laburisti gli han passato.

4. ADESSO PARIGI VUOLE ANDARE AL SODO

Oggi è giunto in Israèl Hubert Vedrine, Ministro degli Esteri Francese. E’ il segnale: quanti scatenarono la guerra contro Israèl vogliono andare al sodo. I Francesi, con il loro agente Shimon Peres, hanno assassinato Yitzhàk Rabìn, e non per sport. Vogliono passare all’ incasso, e hanno persa la pazienza, il suicidio di Israèl è troppo lento.

Vogliono ciò che Shimon ha loro promesso: la consegna di Gerusalemme Vecchia alle NU. Le Nazioni Unite permetteranno a Arafat di fare la Capitale Palestinese nelle aree sotto il suo controllo, e al Vaticano di aver l’ egemonia sui Luoghi Santi. Anche, e specialmente,

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sul Monte del Tempio. E non scherzano più, vogliono che il patto sia rispettato sùbito.

Un bastone fra le ruote molesta le connivenze Francesi: i potenti di Londra e edi New York vogliono che gli Ebrèi spariscano dal Monte del Tempio, e che al posto loro vada l’ OLP, ma chiaro, non sono entusiasti dei Francesi e del Vaticano che gestiscono le prossime scene. E così stanno creando un’ aperta alleanza coi proprii servi, Ehùd Baràk, e Bibi Netanyahu.

Giovedì scorso, Netanyahu era negli States, e ha ricevute istruzioni dal re del CFR, George Shultz. Bibi si è precipitato a casa per qualche ora, ha incontrato Baràk, ha partecipato a un Bat Mitzvàh, la Maggiorità religiosa delle fanciulle, per mostrare al Mondo di essere un buon Ebreo, e è subito saltato sul primo aereo per gli USA, onde riprendere il suo giro di conferenze, che rende un po’ di soldi. L’ indomani Baràk ha annunciate elezioni anticipate.

Baràk ha capito il messaggio : i ragazzi grandi vogliono elezioni, con me, Netanyahu, lanciato bene. Sharòn comincia a sentire rimorsi, e la sua coscienza non gli permette di consentire lo scempio sino in fondo. Deve correre. E chiunque fra noi vinca la corsa, completerà la svendita, ma stavolta con maggioranza parlamentare.

Nel frattempo Parigi ha ordinato a Peres di neutralizzare i religiosi, i "coloni", e, in pratica, chiunque faccia sentire voci di protesta contro l’ inevitabile morte di Israèl. Un fatto è significativo più di ogni altro. Peres ha fatto una visita di solidarietà a Chaìm Didovsky, proprietario di una influente testata giornalisticas a Hebròn, la cui moglie è stata uccisa la settimana scorsa dai ragazzi dell’ OLP. Visita finalizzata a ridurre l’ esasperazione di Didovsky, bisogna pur tenere a freno le notizie del campo avverso.

Non si capisce come, ma queste visite fanno sempre effetto. Nessun giornale ha scritto che Didovsky si è rifiutato di accettare la presenza di Peres, né che glie ne ha dette di tutti i colori per aver Peres fornite armi all’ OLP, e per aver la CIA fornito loro addestramento da tiratori scelti, cause dell’ uccisione di sua moglie.

Pertanto, con un altro giornalista alla opposizione intimidito e avvertito, dovrò fornire io alcune informazioni che possono salvare la Nazione, e che nessun altro vuol riferire.

A.

SHLOMO MOFAZ - Abbiamo appreso questa settimana che l’ OLP ha messo sulla lista dei bersagli Shlomo Mofàz, fratello del Capo di Stato Maggiore delle IDF. Poi silenzio, si è saputo soltanto che egli è "Un alto ufficiale dell’ Intelligence delle IDF". Ma c’ è molto molto di più. Dicono fonti eccellenti, anche un Alto Ufficiale delle IDF con base a Hebròn, e Davìd Bedein, fondatore dell’ "Israèl Media Cednter": nel Febbrajo 1994, il giorno prima del massacro a Hebròn, il locale capo della Shabàk, Shlomo Mofàz, incontrrò lo zimbello ignaro destinato a prendersi la colpa della strage, il Dott. Barùch Goldstein.

TUTTI i superstiti, Ebrei e Arabi, hanno testimoniato alla Commissione Shamgàr d’ inchiesta sul massacro di Hebròn: nella Moschea della morte, Goldstein entrò NON DA SOLO. Quasi tutti i testi

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hanno riferito di avergli visti accanto altri due soldati. I quali hanno lanciato sui fedeli in preghiera due granate a stordimento; e hanno sparato sei pallottole a salve. Tutti, Ebrei e Arabi, han sentiti i colpi. La Polizia ha trovate le cartucce. I due soldati poi sono fuggiti dalla Moschea, e han chiuso dentro a chiave il solo Goldstein, tutto solo faccia a faccia con la folla dei fedeli in pieno panico.

A questo punto delle udienze della Commissione uno dei compon enti, il Giudice Zuabi, ha notato: "Allora deve esserci stato un complotto, Goldstein non può aver chiusa lui a chiave la porta dall’ esterno." Alcuni Ebrei che erano essi pure lì a pregare hanno riferito di avere sentito Goldstein supplicare che qualcuno aprisse la porta, ma chiunque avesse la chiave non lo ha fatto.

E nel salone, Goldstein non ha sparato per uccidere. Tutte le ferite erano da frammenti. Ha mirato al suolo, per tenere a bada la folla, e ha sparato due volte in aria, tutto dimostrato, perché due delle sue pallottole sono state tolte dal soffitto del salone delle preghiere, dove si erano conficcate. Nella Moschea sono morte persone anziane, calpestate nel caos.

Ma testimoni della crema della crema della società Araba di Hebròn (un medico, funzionari del Wakf, politici ) hanno testimoniato. I due soldati sono rimasti all’ esterno dell’ uscita del salone, e hanno sparato a chiunque tentasse di scappare, 29 morti.

E Shlòmo Mofàz ha avuto ruolo centrale in questa atrocità infernale. Non sappiamo ancora perché l’ OLP abbia deciso di eliminarlo. Sicuramente non è solo perché è fratello del Capo di Stato Maggiore delle IDF. C’è molto di più.

B.

Poiché i nostri nemici vanno al sodo, ci vado anch’ io. In nome della legittima autodifesa della Nazione, rivelerò notizie che ho tenute nascoste per qualche tempo, temevo potessero demoralizzare il "campo anti-Pace".

Durante le mie interviste a ex-membri di EYAL, mi è stato riferito un fatto sconvolgente. HK, o parlamentare del Partito Moledet (Israèl tutta intera, di "Destra"), Benny Elon era l’ arruolatore di Avishai Ravìv, il provocatore della Shabàk. Andava alle dimostrazioni, cercava regazzini insicuri, li spingeva nelle fauci di Ravìv perché li rendesse ultra-estremisti, e magari li trasformasse in assassini politici.

Un giovanotto terrorizzato mi ha detto: "Facevo parte d’ un gruppo che protestava davanti alla Orient House . Benny Elòn è venuto da me, e mi ha detto: "C’è qualcuno che devi incontrare". E mi ha presentato a Ravìv. Non fosse stato per Elòn, non avrei mai fatto parte di EYAL".

Ancora. La nipotina di Elòn, Margalit Har Shefi, era una "attiva" della Shabàk all’ Università Bar Ilan. Lei, Ravìv e Yigàl Amìr avevano il còmpito di attirare studenti idealisti dentro a EYAl, dove le legittime proteste sarebbero state rese criminali attraverso attività fanatiche. E ho saputo: "Immediatamente dopo l’ arresto di Har Shefi, Ravìv fu messo in cella con lei. Cosa inaudita, specie per detenuti religiosi. Per metterla sotto pressione.