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Nulla c’è di legale nella nuova sede del "Centro Peres per la Pace" a Giaffa, come nulla di legale c’è nelle sue attività.

UN IMPIEGATO DEL "CENTRO RABI’N" APRE LA BOCCA SULL’ ASSASSINIO

A PROPOSITO DEI "Centri per la Pace", guardate quel che accade di fronte, sulla stessa strada, al "Centro Yitzhàk Rabìn Per Gli Studii su Israèl". Un salariato del Centro sta parlando, e la cosa è venuta fuori addirittura su HA-ARETZ, di certo il più d’ estrema Sinistra fra i mass-media d’ Israèl.

HA-ARETZ. DAL CENTRO RABI’N CRITICHE ALLA SINISTRA, E INTERROGATIVI SULL’ ASSASSINIO

IL RABI’N NUOVO E MIGLIORATO, di Uriya Shavìt- Supplemento fine-settimana di HA-ARETZ, 13 Aprile 2001

"

Nel Gennajo 1995, 11 mesi prima che Yitzhàk Rabìn venisse assassinato alla fine del comizio per la Pace a Tgel Avìv, il Rabbino Yaakov Meidan del blocco d’ insediamenti Gush Etziòn sulla West Bank mandò a HA-ARETZ un’ aspra lettera di critiche. Cinque anni dopo, in uno di quegli ironici capovolgimenti dei quali la breve storia d’ Israèl è costellata, lo stipendio al Rabbino Meidan è versato proprio dal Centro, che fu creato per perpetuare l’ opera e il ricordo del Premier assassinato, l’ "Yitzhàk Rabìn Center for Israel Studies".

Il fatto avrebbe sollevato null’ altro che un po’ di triste ironia, se non fosse che Meidan è l’ autore dello statuto ufficiale e programmatico del Centro, insieme con Ruth Gavison, professoressa di Diritto a Gerusalemme, all’ Università Ebraica. Ha titolo: "Fondazione per un nuovo patto sociale in Israèl, fra i religiosi osservanti, e i nonreligiosi". E’ stato scritto nell’ ambito dello "Shalòm Hartman Institute", e è stato adottato dal Centro Rabìn nel Settembre 2.000 . E’ costato parecchio: negli ultimi quattro mesi del 2.000 , sono stati investiti NIS (Nuovi Shekalìm Israeliani, allora uno Shèkel valeva circa 600 £it) 186.749, nel lavoro e nella promosione del patto. In esso, il Centro investirà altri NIS 600.000 . Il Rabbino Meidan, e il Prof. Gavison godono d’ uno stipendio di 6.000 NIS ciascuno al mese. Il Centro intende convocare un "Congresso Nazionale" per discutere il documento.

L’ introduzione al testo, opera di Meidan, è affascinante, e vi spicca una foto di Rabìn: "Negli ultimi anni è intervenuto un mutamento, che io ritengo metta in questione l’ appartenenza all’ umanismo della comunità laica". Meidan continua con un pesante attacco alla via seguìta da Rabìn, e pure alla Polizia, e alla Corte Suprema.

Una serie di argomenti solleva questioni, cui non è facile rispondere, sulla pretesa che la cultura laica sia il bastione della democrazia. Il comportamento non democratico della Polizia nella sua attività contro i dimostranti per il sangue che era stato versato. I dubbi che hanno cominciato a emergere su quanto la Corte Suprema abbia contribuito al consolidamento della democrazia. Il fatto che quasi nessuno, nel pubblico laico, chieda il processo a Avishai Ravìv, il quale flagrantemente istigò a assassinare Yitzhàk Rabìn (Il Ricordo suo in Benedizione Z.L. Zikhronò Livrachàh). E più recentemente il fatto che sono stati condotti negoziati da parte di un governo di transizione, non legittimato dal voto del pubblico. E il fatto che molti intellettuali al massimo livello della èlite Israeliana ora dicano esplicitamente: non perderanno l’ occasione di far pace con la nazione Araba, soltanto a causa di principii democratici. E si dicono pronti a calpestare deliberatamente qualsiasi cosa interferisca con loro.

Tutto ciò solleva domande, la cui risposta non è necessariamente facile…."

Rivelazioni nascoste

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Questa settimana Rav Meidan ha detto:"Quanto io scrivo è la verità, ma non posso dirvi che mi sembri direttamente logico, se un passaggio come questo compare nel Centro Rabìn."

Che cosa c’è che il pubblico non conosce sull’ assassinio di Rfabìn, ma è importante che esso conosca?

"Una grande quantità di cose. Voi mi state domandando bombe, che io non sono pronto a darvi in questo momento, in questa intervista"

Forse puoi spiegare i punti principali

"Ci sono cose che voi gente non capite. Prima: l’ impossibile angolo nel quale ci avete spinti. La Sinistra ha spintonato le persone che dovevano correre fra le pallottole giorno e notte, per riuscire a seppellire i loro morti. Secondo, voi non avete compresi i condizionamenti che hanno influenzato Yigàl Amìr. Non da parte nostra, bensì da direzioni del tutto differenti. Avishai Ravìv, che non era uno dei nostri [Ravìv era un Agente di sicurezza dello Shìn Bet, che operava tra gli attivisti di estrema destra] ne fu uno. Terzo: voi manco cominciate a capire il vasto golfo che separa parole furiose, gravi fin che si vuole, dal [premere] il grilletto e perpetrare omicidio."

Tu che intendi, nel riferimento che il tuo documento fa a Avishai Ravìv?

"Signore mio, è o non è stato lui quello che ha fabbricata una foto di Yitzhàk Rabìn con indosso una divisa delle SS ? Fu lui o no a dire a Yigàl Amìr --e ci sono 35 testimoni di questo-- "Facci vedere che sei un vero uomo, uccidendo Rabìn ", ? Una persona del genere non è stata processata, e nessuno apre la bocca per protestare.

Il Centro Rabìn -e io sto dicendo parole dure verso il Centro che mi dà lo stipendio- è sconvolto dal fatto che Margalit Har-Shefi [ora in prigione, condannata per non avere cercato di prevenire l’ assassinio di Rabìn da parte di Yigàl Amìr] sia stata intervistata in TV. Ma il "Centro Rabìn" non sta dicendo una parola davanti al fatto: Avishài Ravìv gira libero, e sino a poco fa riceveva stipendio di 10.000 NIS il mese. Se non ci sono proteste davanti a queste cose, allora qualcosa qui non è reale. C’è stato il tentativo di scatenare il pubblico contro il Sionismo Religioso, qualcosa di molto simile a ciò che venne fatto sulla scia dell’ assassinio di Arlozoroff [riferimento a Chaìm Arlozoroff, assassinato dai nazisti nel 1933. Tutte le accuse furono riversate dai Laburisti suoi compagni contro i Sionisti Religiosi e nazionalisti]. "

Stai dicendo che Avishai Ravìv ha voluto che Yigàl Amìr uccidesse Rabìn ?

"Avishai Ravìv ha consapevolmente istigato Ravìv a farlo, e non è stato processato. Come è possibile che voi gente non protestiate per questo?"

Stai dicendo che lo Shin Bet sapeva di questo?

"Che differenza fa? Mi domandi se lo Shin Bet ne fosse al corrente. E’ un’ altra domanda. Io non rispondo. Alcuni libri ne hanno già discusso. Ora sto parlando di questo: non c’ è stata "soddisfazione" per il sangue di Rabìn versato. Dalla terra il sangue di Rabìn grida, contro una personaq a piede libero… I dirigenti del Paese e i dirigenti della Sinistra sono responsabili di quel versamento di sangue".

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Meidan sta andando fuori strada, e lo ammette. Sta prendendo la strada sbagliata nel suo complesso.

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Ravìv non ha istigato Amìr a assassinare Rabìn, perché Amìr ha sparato a salve, e in crimine è stato perpetrato da Yoràm Rubìn, guardia del corpo di Rabìn. PERO’ ecco un dipendente del "Centro Rfabìn" che domanda la verità, e che minaccia di "far esplodere bombe" nel momento che riterrà opportuno. E’ una svolta profonda dai flagranti crìmini del "Centro Peres", finalmente una boccata di aria fresca, che Yitzhàk Rabìn amerebbe inalare.

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LO STANNO FACENDO UN’ ALTRA VOLTA

Tre giorni prima di morire, Rehavàm Zeevi attaccò molto di brutto Shimon Peres, alla riunione del Consiglio dei Ministri. Disse al Primo Ministro Sharòn che, se non avesse licenziato Shimon Peres, egli si sarebbe dimesso da Ministro del Turismo, e avrebbe portato con sé sette On HK (Parlamentari) fuori della maggioranza, il Partito Moledet, e il Partito Yisraèl Beitenu. Sharòn si rifiutò di licenziare Peres, così Zeevi scrisse il suo ultimo saggio per il sito Web di ARUTZ SHEVA. Eccone una parte:

"Ma quanto viene compreso a Washington, manifestamente non è capito qui. Il Primo Ministro Sharòn, che per molti anni ha personalmente combattuto il terrorismo Arabo, non è abbastanza forte o coerente in questa lotta durante il suo lavoro di Primo Ministro. AL fine di tenere Shimon Peres nel Governo di unità nazionale, cede alle imposizioni di Peres, e gli consente di dialogare coi massimi calibri dell’ infame Autorità Palestinese, che è un quartier generale del terrorismo, in ogni senso.

Peres conduce negoziati diplomatici, mentre i Palestinesi continuano a sparare contro le nostre comunità, e contro gli Ebrei. E sta facendo tutto ciò proprio al fine di far resuscitare il "Processo di Oslo", che ha scatenata la catastrofe addosso a noi, e potrebbe alla fine portare al collasso dello Stato degli Ebrei. Pere sta facendo ciò forse perché ci crede -o forse perché vuol salvare il suo posto, e la sua reputazione, nella Storia."

Zeevi scende sul terreno di guerra contro Peres, strategia poco saggia. Altri ci hanno provato, e sono morti.

In numerosi articoli precedenti, io Barry Chamish ho sottolineate le tante connessioni fra Peres, e la French Connection, nell’ assassinio di Rfabìn. Identiche connessioni stanno emergendo nell’ assassinio di Zeevi, e quanti ne rivendicano la responsabilità, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP). Ricordate, è stato il Presidente Francese Mitterrand, che ha fatto curare a Parigi, nei suoi ultimi giorni di vita, George Habash, fondatore del FPLP.

Aggiunge Zeevi:

"

L’ affare George Habash è chiuso. Così ha dichiarato Francois Mitterrand il 4 Febbrajo, in una pugnace intervista in TV. Il funzionario della Presidenza, e tre alti funzionari civili che avevano evitato di informare Mitterrand dell’ accoglimento in Francia del leader Palestinese per cure mediche presunte urgenti, sono stati "sanzionati ", ha detto. Il Che significa "Licenziati".

I ministri coinvolti non si dimettono, ha aggiunto il Presidente, perché l’ affaire non era abbastanza grave. Riguardava un "errore di giudizio" su un "terrorista in pensione", grossolanamente gonfiato dalla stampa e dalla TV. Non ci sarà cambio di Primo Ministro, rimpasto di Governo, elezione anticipata, inchiesta parlamentare. L’ opposizione avrà l’ occasione per presentare una mozione di sfiducia al Governo a una speciale seduta del Parlamento il 7 Febbrajo. Tutto lì. Il Governo di Edith Cresson non cadrà, non ancora comunque. I Socialisti (incluso un ex-Primo Ministro, e probabile candidato alla Presidenza, Michel Rochard) che si erano uniti a chi protestava, chiedendo la testa di alcuni Ministri, ora devono stare al giuoco. I Comunisti, che temono elezioni anticipate almeno quanto i Socialisti, hanno annunciato che i loro Parlamentari non voteranno al fianco dell’ opposizione, per buttar giù il Governo. Poiché i conservatori non hanno abbastanza voti per far ciò da soli, una mozione di censura è destinata a fallire.

Benché limitato, il danno ha ulteriormente indebolito il Governo, e diffonde ancor più l’ impressione che al vertice ci sia confusione, o peggio. Monsieur Mitterrand dice di non essere stato informato della visita di George Habash, se non quasi 12 ore dopo che Habash era già arrivato a Parigi il 29 Gennajo. Sfortunatamente per lui, meno di metà dei Francesi, secondo un sondaggio, gli crede".

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Facile per Shimon Peres, e per i Francesi, ordinare al FPLP di eliminare Zeevi. Ci resta da dimostrarlo, datecene il tempo, sarà fattibile. Intanto guardiamo il nuovo cover-up che emerge. Proprio come in sèguito all’ assassinio di Rabìn, la Shabàk ha già ordinata la propria Commissione d’ Inchiesta sull’ assassinio di Zeevi. E chi c’è nella Commissione?

C’è " SH ", scrive MA’ARI’V. Il quale SH era responsabile della sicurezza personale di Peres la sera dell’ assassinio di Rabìn. Credo sia Yuvàl Schwartz. E c’è " A " , che è l’ attuale capo del "Dipartimento Ebraico della Shabàk2, proprio la gang capitanata da Eli Baràk, che gestì il provocatore Avishai Ravìv prima dell’ assassinio di Rabìn, e che ebbe ruolo centrale nell’ assassinio stesso.

Gli assassini di Rabìn sono tornati. Stavolta a coprire l’ assassinio di Zeevi. E guardate come lo fanno.

Primo. Raccontano che Zeevi è responsabile della propria morte, perché ha rifiutata la protezione della Shabàk. Sfortunatamente per loro, una decisione della Corte Suprema del 1997 ha decretato: anche se la rifiuta, un Ministro deve avere la protezione della Shabàk. Ma questo è swolo l’ inizio. Perché Zeevi non era l’ unica personalità che stesse fra i VIP all’ ottavo piano dello Hotel Hyatt. Con lui c’ era l’ ON. HK Yaìr Peretz, dello Shàs, improbabile candidato per l’ assassinio; e Gideon Ezra, già Vicedcapo della Shabàk, e Viceministro della Sicurezza Interna, molto appetitoso per i rapitori e per gli assassini.

LA Shabàk può strillare sinchè vuole: "L’ ottavo piano non aveva guardie, perché così voleva Zeevi." Ma spieghino perché non era protetto nemmeno Ezra. Buona fortuna.

Ora la Peres connection. Dal JERUSALEM POST:

«

Il Primo Ministro Ariel Sharòn aveva promesso al Ministro del Turismo, poi assassinato, Rehavàm Zeevi, che non avrebbe più consentito alcun futuroincontro fra il Ministro degli Esteri Shimon Peres, e Yasser Arafàt. Così ha riferito Zeevi al suo Partito, poco prima della sua morte. Zeevi mostrò a sette HK una nota, scritta da Sharòn, con la promessa. La promessa è arrivata dopo che Zeevi aveva scritto a Sharòn, attraverso il Segretario dell’ Ufficio del Governo, Gideon Saar, chiedendogli chiarimenti a proposito di un annunciato incontro fra Peres e Arafat in Grecia, a una riunione della Internazionale Socialista.

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ANCORA UNA VOLTA, LE COSE FUNZIONANO PROPRIO COSI’

Avevamo Sperato che la decisione, in apparenza irrazionale, di Shimon Peres, di nominare Carmi Gillòn Ambasciatore di Israèl in Danimarca, aprisse a tutti gli occhi sul ruolo suo, e di entrambi, nell’ assassinio di Rabìn. Sinora ciò non è accaduto, ma accadrà.

Intanto, dalla fonte più inattesa, viene fuori il ruolo di Gillòn nella preparazione, e nella esecuzione, del massacro di Hebròn, nel Febbrajo 1994. Leggiamo quanto scrive Linda Efroni sul quotidiano finanziario Israeliano GLOBES, tanto autorevole quanto nojoso:

"

Dobbiamo ricordare che Carmi Gillon, oltre a essere capo della Shabàk, è stato personaggio centrale nel massacro, alla Caverna dei Patriarchi. In quel caso si raccontò che la Shabàk si era addormentata alla guida, al volante.Ma forse non andò così. In ambo i casi, la Commissione Investigativa guidata dall’ allora Presidente della Corte Suprema, Meir Shamgàr, ha esclusa la responsabilità di Gillòn…

Uscito dal servizio, qualcuno si è presa cura di Gillon dandogli un posto come ChAriman del "Peres Centrer For Peace", con stipendio pari a quello d’ un CEO (Chief Executive Officer) d’ una grande banca. Nulla più impedisce di discutere della pericolosa connection fra Peres, e il Governo. Oggi quale Ministro degli Esteri Peres continua a prendersi cura di Gillòn. Perché Peres ha nominato questo KLUTZ, questo gaglioffo privo di preparazione diplomatica, Ambasciatore di Israèl in Danimarca? E perché il Governo sottoscrive questa disastrosa nomina, che mette in pericolo la reputazione di Israèl in Europa? Chiaro, Gillòn ha le informazioni necessarie per azzannare un bel po’ di politicanti nelle loro parti molli".

Almeno, un giornale di quelli che vanno per la maggiore, ha sollevato il ruolo di Gillòn nel massacro di Hebròn, nonché la probabilità che Gillòn stia ricattando Peres, e altri politici, in merito alla verità sul massacro. Al pubblico era stato raccontato che il medico Barùch Goldstein, "Estremista della Destra Religiosa", era entrato nella Moschea della Caverna Dei Patriarchi a Hebròn, da solo, e aveva massacrati 51 Musulmani in preghiera. Ma non giunge a tale conclusione chi abbia letti i verbali della Commissione Shamgàr d’ inchiesta sulla strage.

Nella Moschea, nessuno, Arabo o Ebreo, vide che a sparare era stata una sola persona. Ma questo è soltanto l’ inizio. I tre soldati che facevano la guardia all’ ingresso del Complesso della Grotta, hanno testimoniato: Goldstein entrò alle 4:45 del mattino, portando un fucile M-16. La commissione Shamgàr conclude: Goldstein arrivò alle 5:20, portando un fucile d’ assalto Glilòn.

Goldsteinentrò nella Grotta con due soldati. Essi lanciarono granate e spararono alla folla in preghiera. Fuggirono dalla Moschea, e si chiusero a chiave la porta dietro, così intrappolando all’ interno Goldstein, davanti alla folla nel pànico. A questo punto un Arabo nella Commissione, il Giudice Zuabi , nota: " Ci fu una cospirazione.

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Goldstein era all’ interno, non può aver sprangata la porta dall’ esterno. Avrebbe avuto bisogno di ajuto per questo."

E c’ è molto di più. AI lettori consiglio di comprare dal Ministero della Giustizia tutti i verbali della Commissione. Tutti i testimoni oculari superstiti dimostrano: Goldstein fu uno zimbello, che non uccise nessuno.

Ma uno zimbello per chi? Allora Carmi Gillòn era il capo del "Dipartimento Ebraico della Shabàk, con base a Hebròn, ma allora chi sa come non era ancora stato chiamato a testimoniare alla Commissione Shamgàr. Facile sistemare le cose, visto che Ilan Gillòn, fratello di Carmi Gillon, era il cancelliere del Tribunale, e lui decideva chi dovesse stare sulla lista dei testimoni.

Grazie alla folle decisione di Shimon Peres, di nominare Gillon Ambasciatore d’ Israèl in Danimarca, sui "grandi" giornali Israeliani almeno sta emergendo il ruolo di Gillòn quale pianificatore, e esecutore, del massacro di Hebròn.

RIVELATO IL PATERACCHIO SPORCO PER MARGALIT HAR SHEFI

Sappiamo che la saga di Margalit Har Shefi, incredibilmente dannosa, era basata su qualche sorta di losco patto. Insistendo che non sapeva che Yigàl Amìr voleva uccidere Rabìn, la Har Shefi ha riportata la verità indietro di parecchi anni, e è finita (brevemente) in prigione. Mentre stava dentro, l’ On. Benny Elòn, Onorevole HK, non ha detta una parola sulla ingiustizia che la nipotina soffriva. In qualche modo, i sostenitori della Margalìt si sono fatta sfuggire l’ importanza del suo silenzio.

Avvocato di Margalit era Yosef Elòn, di estrema sinistra, fratello di Benny. Ha preparata lui la strategìa che ha garantito a Margalit lo sbugiardamento, e la galera. Intanto il fratello Benny fa parte della Commissione che elegge i giudici. Grazie al giornale HATSOFE’, abbiamo appreso: la commissione dell’ On. Benny Elon ha deciso di nominare Giudice Menachem Elòn. Buon premio, per aver Margalit Har Shefi sabotata la ricerca della verità sull’ assassinio di Rabìn.

Malgrado i tentativi di sabotaggio, la ricerca continua. Un testimone oculare nell’ Ospedale Ichilov ha visto il ruolo primario di Peres nell’ assassinio del Premier, e vengono confermati dettagli della testimonianza. Ha affermato che all’ Ospedale arrivarono insieme il Prof. Gabi Barabash, e il giornalista Eitan Haber: erano insieme alla stessa festa. Il testimone è stato preciso, al millimetro. Un altro mio amico lettore-corrispondente mi ha scritto:ù

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Barabash e Haber insieme, esatto. Venivano dalla casa di Ido Disenchik, dove tutti aspettavano che arrivasse pure Rabìn. Poiché arrivarono all’ Ospedale insieme, fu Barabash che indicò a Haber la strada per entrare dentro i corridoi con precisione. La testimonianza di Haber, secondo cui egli vagò senza meta per i corridoi, è Alice nel Paese delle Meraviglie".

Nemmeno la Hae Shefi, né i suoi zii, riescono a impedire che la verità venga fuori.

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AVI DICHTER. CAPO DELLA SHABA’K, E VENDITORE DI MERDA

Trenta giorni dopo l’ assassinio di Binyamin Kahane, e di sua moglie Talya, il capo della Shabàk trascorse lo Shabbàth coi familiari della coppia uccisa. Suo incarico era scaricare una non richiesta partita di merda in putrefazione.

Ma prima di descrivere la sua fine-settimana, studiamo alcuni classici casi di successo nella vendita di merda. L’ 1 Novembre 1990, il Padre di Binyamin, il Rabbino Meir Kahane,a New York teneva un discorso. Fu interrotto dalle pallottole che lo assassinarono. L’ aggressore, un Arabo di nome Nosair, era un killer bene addestrato. Con un’ arma piccola abbattè il Rabbino dalla distanza di 60 piedi, quasi 20 metri. Si precipitò all’ esterno, dove un postino, che proprio per caso passava di lì indossanto un giubbotto a prova di pallottole, lo avrebbe dovuto uccidere mentre fuggiva. Ma Nosair sparò per primo, e si salvò.

Poi si è scoperto che Nosair era arrivato negli USA, chi sa come, senza passaporto. E chi sa come, nel New Jersey aveva aderito a una cellula Islamica, guidata da un Prèsule Egiziano cieco, il quale avrebbe poi ordinato l’ attentato del World Trade Center. L’ attentato "Piccolo" del 1993, non quello grande al Pentagono e ai Twins dell’ 11 Settmbre 2001.

Nella stessa cellula si era infiltato un Arabo, che poi si è trasferito in Israèl, per la propria incolumità. Egli aveva incontrato Binyamin Kahane, e aveva firmata per lui una dichiarazione sotto giuramento, dichiarando che aveva riferito l’ imminente attacco contro Rav Meir Kahane ai suoi contatti, nell’ FBI, e nel Mossàd. Essi nulla fecero per impedire il killeraggio. Anzi, poi sono intervenuti nei Tribunali, per impedire a Nosair di essere incriminato per l’ assassinio di Rfav Kahane.

I Mass media di tutto il Mondo, anche di Israèl, hanno scritto che Rav Kahane era stato ucciso da un Arabo estremista. Merda. Meir Kahane era una minaccia politica soprattutto per il Partito Likùd, e per il leader di esso, l’ allora

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Primo Ministro Yitzhàk Shamìr. La Sinistra lo detestava per la sua aspra opposizione alle loro delusioni. La Destra temeva che gli portasse via (così dicevano i sondaggi) il 20% dei voti. Rav Kahane è stato assassinato in una operazione coperta d’ Intelligence, questa è la verità.

Primavera 2.000 : l’ Ambasciatore d’ Israèl in Francia, Eliyahu Ben Elissàr, ebbe notizia della verità sull’ assassinio di Rabìn, e sulle collusioni della Francia. Uomini dei Servizi Segreti Francesi gli soffiarono che Shimon Peres aveva fatto un patto con Parigi. Parigi autorizzò l’ eliminazione di Rabìn, e in cambio Peres firmò un accordo, per un patto di Pace approvato dalla Francia. Le Nazioni Unite si sarebbero presa la sicurezza sulla Città Vecchia di Gerusalemme, e avrebbero garantita all’ OLP la capitale a Gerusalemme, e il Vaticano avrebbe assunta la sovranità sui Luoghi Santi in essa. Ben Elissar era deciso a informare il suo Popolo, e le Autorità Francesi non glie lo consentirono.

Il Primo Ministro Ehùd Baràk fu invitato a Parigi, a incontrare Ben Elissàr, e Jacques Chirac. Ben Elissàr fu avvertito nel più franco dei linguaggi, non doveva intervenire per salvare la sua Nazione. Egli disobbedì. Baràk tornò in Patria sapendo che cosa i Francesi avrebbero fatto al suo Ambasciatore, e fece del suo meglio per salvarlo.

Per rendere più logica la convocazione di Ben Elissar a Gerusalemme, Baràk chiamò al suo cospetto sei alti funzionari del Ministero degli Esteri. Fece girare voce di voler licenziare quelli nominati dal da lui rinnegato Ministro degli Esteri Davìd Levy. Vedendo che Ben Elissar stava preparando le valigie, la squadra d’ attacco Francese andò all’ azione.

Tolsero a Ben Elissàr le guardie della Polizia Parigina. E, non sappiamo con quali mezzi, fecero in modo che lo abbandonassero anche le sue guardie del Corpo della Shabàk Israeliana. Da solo, a fine mattina dello Shabbàth, Ben Elissàr andò al piccolo albergo usato dall’ ambasciata per gli ospiti, e vi incontrò due uomini. Chiaramente pensava che tale appuntamento fosse d’ importanza vitale, al punto d’ interrompere il suo giorno di riposo, normalmente tranquillo.

I tre entrarono in una stanza. Ben Elissar fu aggredito, denudato, e legato al letto. Una bolla d’ aria gli fu iniettata con un ago, e quando la sacca vuota di sangue raggiunse il cuore, morì d’ infarto.

Alla stampa d’ Israèl fu raccontata la lurida favola di BenElissar, che avrebbe trascorsa la sua ultima mattina in compagnìa di due puttani maschi, e d’ un attacco di cuore che lo avrebbe stroncato mentre indulgeva in un’ orgia sadomasochista. I mass-media diligenti diffusero tutta la merda. A nessuno è venuto in mente non soltanto che un uomo della statura morale di Ben Elissar non avrebbe mai fatto nulla del genere. Ma nemmeno che un uomo così intelligente, se proprio avesse deciso di spassarsela con due prostituti, non sarebbe andato proprio nell’ hotel nel quale tutti lo conoscevano, proprio quello frequentato dalla gente dell’ Ambasciata.

Questa mattina dall’ America mi ha telefonato un signore, che lavorava nello stesso Dipartimento di Ben Elissar, quando era ambasciatore a Washington. Sua moglie lavorava con lui personalmente. E’ stata informata che Ben Elissar è stato assassinato. Ma in Israèl continua a circolare la merda.

Trentatré giorni fa, Binyamin Kahane, sua moglie e tre bambini sono ritornati da Gerusalemme nella loro casa, a Kfar Tapùah. Era di ottimo umore. Dopo la mortre di suo Padre, aveva abbandonato il suo partito politico Kach (tutto infiltrato da Agenti della Shabàk), e aveva messo insieme un movimento alternativo, "Kahane Chai", Kahane è vivo.

La rivolta Araba cominciata tre mesi prima aveva convinte decine di migliaja d’ Israeliani a proclamare apertamente che la filosofìa di suo Padre si stava dimostrando profetica. Appiccicarono ovunque autoadesivi con le parole: Kahane aveva ragione".

Non è questo che ha tanto allarmate le autorità di Israèl: a scatenare le loro ire sono state le centinaja di migliaja di cittadini che hanno pensato: "OK, Kahane era andato troppo in là, era un estremista. Ma su certe cose aveva ragione". Per impedire che il virgulto fiorisse, la Polizia di Israèl ha recentemente chiusa la Yeshivà di Binyamin Kahane. Ma l’ ostinato virgulto ha minacciato di fiorire, e così andava stroncato.

I killer di Binyamìn Kahane hanno aspettato dalla distanza di soltanto 60 metri, audacia, quanto vicini. Hanno irrorato il suo veicolo con 62 pallottole. Per favore, trovate un altro esempio di "terrorismo a casaccio" nel quale gli sparatori sono così decisi a abbattere la preda, da sparare 62 projettili nella sua auto. Non esiste. Era un’ operazione da gente bene addestrata. I colpi hanno raggiunto soltanto il sedile davanti. Nessuno ha sfiorato i bambini dietro. Sono stati feriti dalle schegge di vetro, e dal successivo incidente stradale.

AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTO

SHABA’K AMMETTE. "ANCORA LIBERI GLI ASSASSINI DI KAHANE." E SMENTISCE….

Avi Dichter, capo dei GSS (General Security Services- Shabàk o Shin Bet) ha incontrato i familiari di Binyamin e Talia Kahane oggi, e li ha informati che gli assassini della coppia

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(Lasciano sei orfani in età inferiore agli 11 anni) sono stati acciuffati. Dichter ha confermato: i killer sono membri della Guardia Presidenziale di Yasser Arafat. La cellula, la maggior parte dei membri della quale fa parte pure della "Forza 17" di Arafàt, nei tre mesi scorsi ha uccisi 7 Ebrei: Sarah Lisa, e i soldati Elàd Veinshtein e Amit Zana (tutti in attacchi bidirezionali tra Ofra e Shilo); Ariel Jerafi a est di Tapuach; Eliyahu Cohen sulla superstrada di Modi’in; Binyamin e Talya Kahane fuori Ofrah. Tale cellula è chiaramente responsabile di molti recenti attacchi nella parte nord di Gerusalemme.

Tuttavia, quando Dichter e altri capi della Shabàk si sono trovati di fronte la famiglia Kahane, che ha loro domandato se quelli arrestati fossero gli assassinidi Talia e Binyamin, Dichter ha ammesso che i diretti assassini non sono ancora stati presi.

Poi Dichter ha chiarita la ragione vera della sua visita. Gli esponenti della Shabàk hanno espressa preoccupazione, per il dilagare di teorie su un complotto per assassinare i Kahane. Hanno fatto specifici riferimenti anche alle "Teorie cospiratorie" che danno al Governo la colpa dell’ assassinio di Rabìn, e hanno chiesto alla famiglia Kahane di accettare la loro smentita di qualsiasi partecipazione governativa al complotto per uccidere i Kahane: "Noi non abbiamo nulla a che fare".

Davìd Halvri (marito di Molly, sorella di Talia), ha detto a Dichter & Co: "Io personalmente non sospettavo un complotto. Ma molti cittadini ritengono che il Governo possa avere avuto un ruolo.Dopo tutto, voi aveter perseguitato Kahane, e lo avete ucciso così tante volte quando era vivo. Le gente ritiene più di una coincidenza, se il governo ha arrestato Binyamin, e ha chiuso il suo ufficio, poche settimane prima degli omicidii. Tutti sanno con quanta perseveranza voi avete cercato di imbavagliarlo, e di seppellirlo".

Il giorno del killeraggio di Binyamin e dei Talya, ho detto ai miei lettori che gli aggressori venivano direttamente dalla forza personale di Arafat. Il giorno avanti la visita di Dichter, la stampa ha orgogliosamente annunciato che gli assassini dei Kahane erano stati presi. Merda, e Dichter è stato costretto a ammetterlo.

Allora Dichter perché ha fatto il viaggio fin dentro il covo dei Kahane? Perché tutta la merda comincia a venire fuori, a cominciare dal coinvolgimento del Governo nell’ assassinio di Rabìn, e la Shabàk è nel panico. L’ assassinio dei Kahane è stato di troppo, e stavolta non vogliono sia attribuito a loro. Tgroppe persone alla fine riescono a vedere la verità malgrado la cortina di merda.

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PROTEGGERE PERES DA CHIUNQUE SPECIE DAI GIORNALISTI EBREI

Incidente piccolo, ma significativo. In questa prima settimana del Gennajo 2002, il giornalista Italiano Franco JAL (Joseph Arturo Levi) di Gratosoglio (Milano Di Sotto)era tornato per la tredicesima volta in Israèl, stavoltacon una comitiva della FAITI (Federazione Associazioni Amicizia Italia-Israèl), ma gli è stato impedito di entrare per l’incontro col gruppo al Ministero degli Esteri. Vedi, Franco Levi ha tradotto in Italiano tanti scritti provenienti da Israèl, anche i libri di me sottoscritto qui presente Barry Chamish. Anche Franco JAL è giunto alla conclusione che Peres abbia organizzato l’ assassinio di Rabìn. Qualcuno non ha voluto che Levi ponesse imbarazzanti domande sul Ministro degli Esteri. Levi è il segretario del MOLCA (Movimento per la lotta contro l’ antisemitismo - Muoviti, o Levi Colpirà ancora).

In fenomeno dei protettori di Peres ora è diffuso, e costante. Neik giorni scorsi, il coccolo di Peres, l’ On HK Ophir Pines-Paz, ha sponsorizzata una Legge che proibisce di concedere in qualsiasi momento del futuro la grazia a Yigàl Amìr, lo zimbello condannato per l’ omicidio di Rabìn perpetrato dalla guardia del corpo Rùbin.

Sivàn Amìr, 18 anni, fratello di Yigàl, è stato escluso dalla possibilità di prestare Servizio Militare. Dopo sei anni di ricerche, e di pulizie quotidiane, la Polizia ha fatta un’ incursione a Herzlya in casa Amìr. Tenetevi forte, ecco, ha trovato il nastro di pallottole di una pistola c<he, afferma, apparteneva al complice di Amìr nell’ assassinio, il fratello Hagai. Il tutto al fine di far prevalere l’ immagine dell’ assassinio di Rebìn proprio come la vuole Peres.

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Shimon Peres per ripulirsi la reputazione sta reclutando anche i suoi manipolatori Francesi. Questo mese, Uri Savìr (il complice di Peres nell’ Accordo di Oslo) e la sua fidanzata, Collette Avigtal, hanno ricevuta la Legion d’ Onore Francese.

La French connection invade Israèl perfino. Due settimane fa, il quotidiano più diffuso, YEDIO’T ACHRONO’T, nella sua rivista della fine-settimana ha pubblicato un servizio (sei pagine) sul crescente numero di prestigiosi Accademici, che stanno investigando sui veri fatti della morte di Rabìn. La TV di Stato, Canale Uno, non ha perso tempo nell’ organizzare un programma, in ora di massima audience,per gettare nel ridicolo il giornalista di YEDIO’T e i professori, e i professionisti, da lui intervistati.

Il demistificatore prescelto è Michaèl Bar Zohàr, autore d’ un libro di apoteosi per Jean Frydman, il magnate della stampa Francese, che finanziò l’ ultimo comizio di Rabìn, e discusse con Peres tutti i dettagli per la sicurezza.

Nessun segreto: Yasser Arafat sta ricattando Peres, e non necessariamente per Rabìn. Ci sono pure le tangenti che Peres riceva dalla compagnia telefonica dell’ OLP, e dal suo Casinò (ora defunto, a Gerico), per non ripetere tante altre infamie, come la strage di Hebròn del Febbrajo 1994.

Ma Arafàt ha giocato le sue carte troppo sfacciatamente per l’ assassinio del Ministro del Turismo, Rehavàm Zeevi, assassinato cinque giorni dopo aver dato l’ ultimatum al Primo Ministro Sharòn: o tu licenzii Peres, o mi dimetto, e mi porto dietro due partiti fuori della maggioranza.

E’ stato chiamato in azione il PFLP controllato dai Francesi (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina), e Zeevi è stato ucciso sei ore prima che si dimettesse portandosi dietro nove Onn. HK. Superflujo a dirsi, i leader dei due Partiti, l’ On. HK Benny Elòn, e l’ On. HK Yves Lieberman, han colta la sfumatura, e sono ritornati nel Governo.

Nel Dicembre 2001 Arafàt alla TV d’ Israèl ha detto che non c’ erano "Palestinesi" fra gli assassini di Zeevi, bensì Israeliani. Poco dopo le bom,be d’ Israèl sono piovute vicino all’ ufficio di Arafat, e poi anche i carri armati hanno fatto in modo che non si possa allontanare troppo. Anche il cinico giuoco di Arafàt, di voler andare a Betlemme per il Natale, non ha commosso Sharòn. La tragicommedia continua. Sharòn esigendo che Arafat consegni gli assassini di Zeevi, afferma che non c’erano uomini suoi dietro all’ assassinio del Ministro. Arafat ha mal stimato la vendetta che colpisce chi tradisca Shimon Peres.

Martedì 1 Gennajo 2002, il Comitato Pubblico per la Riapertura delle Indagini Sull’ assassinio di Rabìn ha tenuta una conferenza stampa a Tel Avìv, presentando prove che incriminano Shimon Peres. L’ indomani, YEDIO’T ACHRONO’T ha pubblicato un isterico editoriale dal titolo: "Balle, tutto ciò che andava scoperto è già stato pubblicato".

A firma Eitan Haber. Haber, la notte dell’ assassinio di Rabìn, incontrò Peres all’ Ospedale Ichilov. Un terrorizzato medico (residente a Raanana), vide la scena. Peres ordinò a Haber di correre dentro alla sala operatoria, e poi nell’ ufficio di Rabìn, "E di far sparire tutte le prove".

Altrettanto terrorizzato oggi è Shimon Peres, perché non riesce più a ingannare il Popolo. Un sondaggio pubblicato due giorni fa rivela: il 60% degl’ Israeliani giunti dalla Russia considera Peres il peggior nemico di Israèl. Segue Arafàt, col 32% .

Venerdì scorso, Amnon Lord su MAKO’R RISHO’N ha scritto un brillante pezzo, dice fra l’ altro: " Il Popolo d’ Israèl ha completamente persa ogni fiducia in Sharòn e nel governo che lo tormenta. La stragrande maggioranza dei cittadini non ha votato a Sinistra. E si chiede perché Sharòn abbia nominato Peres Ministro degli Esteri".

Nello stesso articolo Amnon Lord cita l’ autore di autorevoli scritti finanziarii Yaacòv Verker: "Shimon Peres è capace di tutto. Nel 1977, approcciò un Americano, con un piano per eliminare Menachèm Begin. Ecco perché Yigàl Yadìn, alleato di Peres, decise di aderire al Governo di Begin, per proteggerlo da Peres".

Jeri lo scrittore Americano Dell Griffin, che nei mesi precedenti era stato espulso da Israèl dove abitava da tanti anni, ha accusato Peres di averlo fatto deportare perché egli aveva comprato un terreno che Peres ha promesso all’ OLP.

Il giorno precedente, l’ On HK Mikchael Kleiner ha annunciata l’ intenzione di fare un’ interpellanza parlamentare che invèstighi sulle fonti di finanziamento al "Centro Peres per la Pace", e afferma che Peres viene finanziato coi soldi di stranieri nemici della sopravvivenza di Israèl. Se le indagini si svolgono, si scoprirà chi copre Peres e i suoi crìmini. Chi sa che cosa siano il Gruppo di Bilderberg, e il CFR (Coincil on Foreign Relations), può dare un’ occhiata a alcuni componenti del "Centro Peres per la Pace":

--Dott. Ahmad Mango - Consigliere del Principe Ereditario di Giordania Hassàn;

--Hani Masri - Presidente della Capital Investment Management Corporation

--Alex McCalla -Direttore Sviluppo Rurale alla Banca Mondiale

--Aaron Miller - Consigliere del Governo USA per il Medio Oriente

--Miguel Moratinos - Inviato UE in Medio Oriente

--Jens Neumann - Membro del Consiglio di Amministrazione della Volkswagen

--Wayne Owens - Ex Senatore USA, presidente della Middle East Peace and Economics Corporat

--Ferdinand Piech - Presidente Consiglio Amministrazione Volkswagen

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--Lester Pollak - Direttore Amministrativo, Lazard Freres & Co.

--Bruce Rappaport - Criminale internazionale, e presidente Bank of New York, graziato da Clinton

--Terje Rod-Larssen - Norvegese, distruttore della sicurezza e della sovranità di Israèl

--Dennis Ross - Ambasciatore speciale USA in Medio Oriente

--Barone Eric de Rothschild - Leader degli ILLUMINATI

--Susana Sam-Vargas - Specialista Programma UNESCO

--Chaìm Saban - Produttore spettacoli per bambini, per finanziare illegalmente l’ ultima campagna elettorale di Ehùd Baràk

--Andrè Sassoon - Avvocato degli ILLUMINATI

Qui abbiamo visto soltanto dalla M alla S. I crìmini di Peres sono protetti dai tiranni del NOM, NWO o Nuovo Ordine Mondiale. Ecco perché è così difficile metterlo davanti alle sue responsabilità per l’ assassinio di Rabìn, per inoppugnabili che siano le prove.

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LA PROTEZIONE A PERES PUNTA SUL PARANORMALE

Dopo la molto pubblica accusa pubblicata due settimane fa da YEDIO’T ACHRONO’T, che Shimon Peres organizzò l’ assassinio di Yitzhàk Rabìn, e che a ammazzarlo fu la sua guardia del corpo Yoràm Rubìn, si à scatenata una campagna decisa a neutralizzare le accuse, con ogni mezzo. Nel mio precedente posting "Protecting Peres", ho documentata tale campagna.

Solo tre giorni dopo tale posting, la campagna si è fatta disperata e decisamente bizzarra. Guardate l’ articolo pubblicato da MA’ARI’V jeri (5 Gennajo 2002):

titolo: "YIGA’L AMI’R NON E’ L’ ASSASSINO, SCRIVE UN LIBRO PUBBLICATO DAL COGNATO DEL MINISTRO ELI YISHAI".

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Secondo un libro pubblicato dal fratello di Eli Yishai, Chariman del Partito SHAS, Yigàl Amìr è presentato come uno zimbello. "The Whole Truth", scritto dal Rabbino Yosef Shashua, ricorda una seduta col defunto Primo Ministro Yitzhàk Rabìn, durante la quale egli indica il suo killer nella sua guardia del corpo della Shabàk, Yoràm Rubìn. Il libro è stato presentato jeri sera a Canale Due, nel programma "Questa sera con Gabi Gazìt". Rav Shashua, marito della sorella del Ministro degli Interni Eli Yishai, Chairman del Partito Shas, riceve dal Governo stipendio di 3.000 Shekalìm il mese. La prefazione del libro è stata scritta dal leader spirituale dello Shas, Rav Ovaia Yosef, che afferma:

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Nel nome di fornire al nostro Popolo forza nel cuore, il libro di Rav Shashua "L’ intera verità" dimostra: siamo lungi dall’ aver udìta la verità. E veniamo allontanati dalla Santa Toràh".

In un capitolo del libro si tiene una seduta con Rabìn, su richiesta di Geula Ben Eliezer, figlia di Davìd Ben Gurion. Lo spirito di Ben Guriòn le ha chiesto di farla. Nella seduta, Ben Gurion dice: "Io ho preparato Rabìn perché fosse una vittima… Lo ho messo in guardia contro il connivente (Peres) … non esiste Oslo…. Rubìn ha ucciso Rabìn.

Poi Rabìn ha esortato i convenuti a leggere il suo libro "Pincas Sherùt" ("Registrazione del Servizio"), perché Peres lo ha tradito, e è stato parte del suo assassinio. Durante la seduta, Rabìn ha detto: "Rubìn ha sparato alla guardia del corpo che gridava "sono a salve". Egli è parte della più grande cospirazione. Yigàl Amìr era una vittima".

Yitzhàk Sudri, portavoce Shas, ha spiegato: "Il Ministro non è responsabile delle attività dei suoi parenti".

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Ora, che succede là? La seduta si tenne cinque anni fa, il libro circola dal 1999 almeno. Che c’è di nuovo? Ecco il meccanismo. Sabato sera, Canale Due trasmette annunci, promettono che lo show di Gazìt farà conoscere il ruolo di Yoràm Rubìn, gorilla di Rabìn. Hanan Avrahàm, il più famoso parapsicologo d’ Israèl avrebbe dovuto tenere una seduta, cancellata all’ ultimo istante. Invece, Gazìt ha soltanto parlato del libro di Shashua.

Scandalo. L’indomani i talk show a tutte le radio sono invasi da telefonate di gente che reagisce allo show. Uno riesce a parlare a Radio Due, e riassume l’ atteggiamento generale: "L’ autore del libro è un idiota, e Peres, se non lo denuncia, è un idiota peggiore." Poi arriva MA’ARI’V, con lo strillo: "L’ assassino non è Yigàl Amìr".