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Benny Elòn si rese conto di essere stato strumentalizzato, dopo l ‘assassinio di Rabìn. E dichiarò che Ravìv era un Agente della Shabàk. Doveva proteggere se stesso e la nipote ove fossero incriminati per coinvolgimento nell’ assassinio, cosa puntualmente capitata a Margalit. Poi la situazione si fece proprio infernale, e l’ Onorevole Elòn smise di raccontare ciò che sapeva. Ha colta la sfumatura, dopo l’ assassinio di Shaul.

Russo, Shaul era amico di Ravìv. Bruttissimo, con denti soprannaturalmente orribili, nessuno sa dove prendesse i soldi per bighellonare sempre, reclutando giovani da convertire a Eyàl. Dopo l’ assassinio di Rabìn, e dopo la "scopertura" di Ravìv, venne suicidato a Dimona. Spinto giù da un alto edificio, per l’ ufficialità fece tutto da solo.

Un altro "Membro di EYAL" mi ha detto: "Ecco perché hanno ucciso Yoàv Kuriel, guardia del corpo di Rabìn. Colto dal panico, comprò un biglietto per andare all’ estero, intendeva dire alla stampa all’ estero tutto ciò che sapeva. Venne fermato all’ aeroporto Ben Guriòn, infagottato in un’ auto, e ammazzato fuori Lod". Il suo cadavere fu poi portato al Patologo di Stato, Prof. Yehuda Hiss; rimossi gli organi interni, si tentò di cancellare le tracce dell’ omicidio. Si è tolta la vita da solo, sette pallottole al torace, un sucidida proprio ostinato.

C.

Io non sono il Tenente Colombo. Non cerco le prove con la lente d’ ingrandimento. Tanti Israeliani preoccupati passano le informazioni a me. Molti mi aspettano sino alla fine delle mie conferenze, e così ricevo informazioni dall’ "interno" di vari ambienti.Questo metodo è stato ùtile specialmente nel denunciare la verità sull’ assassinio di Motta Gur, viceministro della Difesa di Rabìn, nel Luglio 1995.

Agli Israeliani fu raccontato che si era ucciso per la depressione: aveva un cancro terminale. Ma proprio nel giorno del suo "suicidio", il suo medico, primario al Reparto Oncologìa dell’ Ospedale Ichilòv, Prof. Samario Chaitchik, dichiarò a Ma’arìv, e al Jerusalem Post, che Gur non aveva il cancro: era stato tre mesi a Manhattan, al Memorial Hospital, e era tornato sette settimane prima, col tumore completamente sparito.

Un mese fa, una infermiera, che aveva curato Gur, mi ha aspettato finchè la folla alla mia conferenza è uscita, e poi mi ha detto: "Hai ragione, Motta Gur era completamente guarito".

Poi la settimana scorsa un’ altra donna ha aggiunto: "Io conosco la sorella di Motta Gur. Mi ha detta la stessa cosa. Era guarito quando è morto. Non c’ era motivo per nessun suicidio".

Salvo uno: Gur ne aveva le tasche piene del "Processo di Pace". E aveva presentata alla Knesset una Legge per fare un referendum nazionale sul ritiro dal Golàn. Aveva pubblicamente incoraggiata la costruzione di nuovi

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insediamenti, in Yesha (Giudea e Samaria, o West Bank), e sapeva ormai troppo su chi stava orchestrando la morte di Israèl.

D.

Un’ altra donna, che mi ha aspettato a una conferenza, conosce la famiglia Rabìn. Aveva lei pure molto da riferire: "Era Venerdì, il giorno prima della commemorazione di Rabìn a Tel Avìv. Si pensava che Leah venisse e facesse un breve discorso. Era molto malata, ma sempre forte. Aveva letta su Ma’arìv l’ intervista al Dott. Gutman, dal titolo: "Non c’ era una terza pallottola". Da cinque anni le dicevano che suo marito era stato colpito tre volte, e d’ improvviso ha letta la intervista al chirurgo che lo aveva operato, il quale d’ improvviso negava l’ esistenza del terzo colpo. Si è resa conto che le avevano mentito, e ha avuto un attacco di cuore. Girava voce che il male non fosse naturale, e io non ci credo. Ma dopo aver capita la verità sulle pallottole, in pochi giorni è morta. "

E.

Infine, il capitolo ricatti per omosessualità a Yossi Beilin, Ministro della Giustizia. Ho sfiorato il tema di recente, e subito sono stato bombardato d’ informazioni. Da sempre, mia politica è lasciar fuori del mio lavoro le tendenze di qualsiasi persona. Sono fatti loro, e di nessun altro. Ma una volta di più è questione di sopravvivenza nazionale, e dunque il buon gusto va sacrificato.

Beilin è stato manovrato, proprio per il suo segreto. Mi ha spiegato una fonte: "Dalla fine degli anni ’80 gli Europei e gli Americani lo ricattavano. E per garantirsi la cooperazione sua nei piani loro, gli Americani sono andati incontro ai suoi gusti quando egli ha fatta visita a Washington. Tutti avevano uno scheletro nell’ armadio, e Beilin non voleva che il suo saltasse fuori. Era la scelta ideale, per introdurre in Israèl il NOM, Nuovo Ordine Mondiale".

In varie occasioni ho ricevuto materiale così "delicato". C’è un politico del Likd, passato alla sinistra per il suo sadomasochismo. Un Ministro Religioso va a pagamento con ragazze bendate, perché non lo riconoscano, etc ecc etc …. La mia politica non cambia, non riferirò questo aspetto delle inclinazioni di nessuno, ho fatta la mia prima e unica eccezione soltanto perché il vizietto di Beilin sta portando la nostra Nazione alla morte.

5. LA PACE STRANIERA DI SHLOMO BEN-AMI

A quanti non voglion credere che estranei marci stiano costringendo Ehùd Baràk a svendere il suo Paese: per favore, prendete il vostro motore di ricerca preferito, cercate il sito ufficiale del Council on Foreign Relations. Poi, fate doppio click su Middle East, e trovate i loro piani per Israèl. Vedete

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il CFR Middle East Task Force Report del 1997, sguazzate nel piano per il ritorno d’ Israèl ai confini del 1948, e per la divisione di Gerusalemme in Capitali Due.

Fate poi doppio click sull’ elenco dei membri del CFR. Scendete alla "P", e ecco qui, scopriamo: Colin Powell, il nuovo Segretario di Stato, è autorevole membro del CFR. Cari miei, è o no una coincidenza, che un pensatojo di 3.000 membri abbia prodotto ogni tutti e ciascun Capo della Di Pelo Mazìa degli States a memoria di donna e di uomo? Un’ occhiata alla lista: Kissinger, Vance, Baker, Christopher, Albright, Shultz, tutti in elenco.

Poi cerchiamo Powell altrove, e troviamo: come si temeva, è infangato da serio scandalo. Sapevate, uno dei suoi primi compiti nell’ Esercito fu: fa’ il cover-up del massacro di My Lai ?

Così, più le cose cambiano, e più Israèl deve aspettarselo: a Washington il nuovo regime CFR ci farà ingollare la stessa "Pace" del NOM, anche se fra poco non avremo più nemmeno la gola.

Sono tanto grato alle brillanti persone che mi parlano e mi scrivono. Senza Rick di Toronto, per esempio, non avrei mai saputo delle connivenze fra il NOM o NWO (New World Order) e il nostro Ministro degli Esteri, Shlomo Ben Ami. Sinora il massimo che avevo scoperto su di lui era: Arabista, Professore all’ Università di Tel Avìv. Ora vediamo i suoi recenti viaggi organizzati dal NOM.

Il Re di Spagna ha appena ospitato il Re del Marocco. Poi a Roma ha avuta un’ udienza col Papa, poi il 28 Novembre 2.000 udienza col Capo della Segreteria di Stato Vaticana, Zenit. Ora, il 12 Dicembre 2.000 , il Vaticano ha mandato un funzionario con un messaggio del Papa al Re del Marocco.

Cito ciò soltanto perché è interessante leggero oggi: ora Ben Ami, e Arafat, hanno deciso di riprendere i "negoziati di Pace". Faccio click sulla storia di Ben-Ami, e leggo: nacque in Marocco, è stato Ambasciatore in Spagna. E’ proprio lui che il 12 Agosto ha suggerito: Re Juan Carlos negozii l’ "accordo di Pace" con gli Arabi, grazie al suo buon rapporto con loro. Connessioni davvero interessanti, che ne dite?

**Il 4 Settembre 2.000 Ben-Ami ha incontrato in Marocco il Re Mohammed VI, per discutere la Pace in Medio Oriente, e lo ha invitato a visitare Israèl. (Io non mik rendevo conto che il Re del Marocco avesse avuto tanto importante ruolo nel Processo di Pace, quale presidente del Comitato Al-Quds, formato per proteggere il carattere Musulmano di Gerusalemme).

** !8-20 Settembre 2.000 . Mohammed VI ha fatta visita a Re Juan Carlos in Spagna.

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** 28 Novembre 2.000 : Re Juan Carlos in Vaticano ha incontrato il Papa, e il Segretario di Stato.

**12 Dicembre 2.000 : Arafat e Dennis Ross ciascuno per proprio conto han fatta visita in Marocco a Re Mohammed VI.

**13 DIC 2.000 : (il 13, NON il 12) il Vaticano ha mandato un esponente con un messaggio del Papa a Re Mohammed VI .

Cerchiamo di ricordare la Costituzione di Gerusalemme (clausola/paragrafo IV) che permetterà a tutti di pregare a Gerusalemme, secondo la propria fede, e nel proprio nome della Divinità. (Questo suona bene, MA NON è in linea con la Parola di D-o -- Quando tutte le nazioni pregheranno a Gerusalemme, PREGHERANNO IL D-O DI ABRAHAMO, DI ISACCO E DI GIACOBBE.) .

Ho visto un articolo che forse avete visto anche voi. 100 Rabbini hanno deciso che Israèl non abbia sovranità sul Monte del Tempio. E’ questa la Costituzione CHE PRESTO SARA’ CONFERMATA DA MOLTI (Dan. 9: 26, 27) ? E che inaugurerà una pace ingannevole a Gerusalemme, e al Mondo? IL TEMPO LO DIRA’, PRESTO 1

Vi siete mai chiesti perché la CNN sia tanto anti-Israeliana? Ora, grazie al mio corrispondente lo sappiamo: il proprietario TED TURNER è membro del CFR da lunga pezza. E’ ANCHE NAZISTA.

QUANDO TED TURNER INDOSSAVA IL CAPPUCCIO

Non lasciatevi ingannare dal tentativo che Ted Turner fa, di apparire progressista, opponendosi alle atrocità di Rockefeller & Co. Turner è nazista quanto i suoi rivali nell’ ala principale della classe dirigente. Ancora non laureato, alla Brown University affiggeva manifesti del KKK, Ku Klux Klan, e cantava inni nazisti pubblicamente, per insultare gli studenti Ebrei. Alla fine, la Brown University lo espulse, non per aperta attività fascista, ma per avere intrattenute donne nella sua stanza durante le ore non autorizzate.

Turner, e i suoi compàri della Oil Patch, magari si azzuffano con Rockefeller & Co., ma basta grattare un po’ ciascuno di essi, e si trova sangue nazista (dalla biografìa di Ted Turner scritta da

Porter Bibb: "It Ain’ t Easy as It Looks , 1993- Non è facile quanto sembra- ; Hank Whittemore: CNN, The Inside Story 1990).

Sono particolarmente grato a chi mi scrive per correggermi. Ho sbagliato nell’ ultima mia notizia sulla guardia del corpo di Rabìn rapita all’ Aeroporto Ben Gurion, uccisa e sepolta il 5 Novembre 1995. Quello non era Yoàv Kuriel, che è stato sepolto due settimane dopo al Cimitero Hayarkon, "Suicida" con sette pallottole nel torace. Questa guardia del corpo è stata sepolta a Gerusalemme, e io ho appreso il nome del Rabbino incaricato della cerimonia. E Asher Zuckerman, redattore capo e editore di KOL HASHAVUAH, riferisce, in base a fonte di alto livello della Sicurezza: "CARMI GILLON, allora capo della Shabàk, ordinò l’ assassinio di Kuriel. Ma nessuno della sua organizzazione erfa disposto a obbedire. Così Gillòn ha incaricato la sua controparte dell’ OLP, Jibrìl Rajoub, di mandargli i sicari suoi.

6. GENNAJO 2001: UN SIMPOSIO INTRAPPOLA GILLO’N

Un simposio, "The Root and Branch Rabìn Association Conference," ha avuto un successo magnifico. Grazie a un ampio servizio del Jerusalem Post sull’incontro ormai prossimo, scritto da una splendida signora di nome Abigail, era strapieno il salone dello Windmill Hotel a Gerusalemme. Il Prof. Arieh Zaritzky ha moderato magistralmente I I sei oratori, tutti molto applauditi. Ma la parte più interessante della serata era un film (messo al bando dai potenti) sull’ omicidio di Rabìn, film realizzato da validi studenti della Facoltà Comunicazioni della Università di Tel Aviv.

Avevo sperato che la Conference portasse dati nuovi, ma nei miei sogni non mi sarei mai aspettata la mole di documentazione esplosiva che è venuta fuori. Sto ancora analizzando il materiale che mi è stato consegnato, per il futuro. Intanto però ecco le più importanti informazioni nuove pervenute nell’ ultimo anno.

Un signore mi ha consegnato un "File", e mi ha detto: "Farai bene a guardarlo. Conferma la tua tesi, di coinvolgimento straniero nell’ assassinio di Rabìn." L’ indomani ho aperta la sua busta. E’ saltato fuori il edossier di Carmi Gillòn al Ministero degl’ Interni…

Gillòn (nel 2001 nominato dal Ministro degli Esteri Shimon Peres ambasciatore d’ Israèl in Danimarca), era Capo della Shabàk prima e durante l’ assassinio di Rabìn. Come in tanti abbiamo dimostrato, è stato uno dei capi della congiura. Non domanderò mai come quel mio amico si sia procurato il suo File, ma è la prova più preziosa che ricevessi da mesi.

Il Ministero degl’ Interni rilascia passaporti, e registra arrivi e partenze di chiunque passi per l’ Aeroporto Ben Gurion. Ecco l’ itinerario di Gillon nei due mesi precedenti l’ assassinio.

1-5 NOV 1995 (rabìn fu ucciso il 4): Gillon era all’ estero. Nessun segreto, era a Parigi, afferma, a incontrare I Servizi Segreti Francesi, che gli chiedevano consigli sui terroristi Algerini. PERO’ UN VIAGGIO PRECEDENTE mica lo menziona nel suo libro. Né mai, che mi risulti, ne era stata data notizia.

Il 16 SET 1995, Gillòn aveva lasciata Israèl, e non era tornato sino al 31 OTT. Atterrò in Israèl, e nel giro d’ un giorno era sull’ aereo per la Francia, donde sarebbe rientrato la notte dell’ assassinio. Il File non rivela una motivazione per il lungo viaggio. In pratica, le motivazioni sono deliberatamente cancellate dal documento, con la spiegazione: "Chiusura Amministrativa".

Per favore, meditate bene questo fatto: per un mese e mezzo, prima del suo viaggio a Parigi, o per 51 giorni prima dell’ assassinio di Rabìn, il comandante della

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Shabàk NON ERA IN ISRAE’L .

Così…

Chi comandava la Shabàk, in Patria, se Gillon la comandava dall’ estero?

Dove era Gillòn e che cosa faceva lontano dal suo posto per 51 giorni?

Perché si è fatta la Chiusura Amministrativa (sive Cover-Up) al suo viaggio? Perché manco lo nomina, Gillòn, nel libro suo?

Perché Gillòn è tornato in Israèl per meno d’ un giorno, prima di volare in Francia l’ 1 NOV 1995?

Il mio amico aveva ragione. Il File porta alla conclusione: Il "Processo di Pace" culminato con l’ assassinio di Rabìn fu manovrato dall’ estero con la collusione del capo delle forze della sicurezza interna, e dell’ intelligence. Ora noi dobbiamo obbligare Gillòn a render conto della gita,e a spiegare che cosa ha fatto all’ estero per 51 giorni, prima dell’ assassinio di Rabìn.

Il modo migliore, è diffondere questo documento urbi et orbi. Lo manderò a chiunque mi mandi via @Mail il proprio numero di fax. Mettetelo nelle mani delle persone più influenti che conoscete. Io ho la merce, e Gillon è in trappola. Fatelo parlare !

Mentre il Gillon File è finora l’ informazione più scottante sinora arrivata, c’è pure ben altro da considerare. Un signore mi ha detto: "Yoràm Rubìn non era la guardia del corpo personale di Rabìn. Io quello vero ben lo conosco. E’ stato proprio un mio socio in una piccola azienda. Il suo nome è Tzahi, e era stato spedito all’ estero pochi giorni prima dell’ omicidio. Egli sa di essere stato mandato via onde consentre che l’ uccisione avvenisse. Però non parla più di quanto sa".

La Conference si è svolta proprio il giorno nel quale sono stati assassinati Binyamin Kahane, e sua moglie: altrimenti il pubblico sarebbe stato almeno il doppio. E così il pubblico era quasi tutto laico, i religiosi avevano altro da fare.

Ciononostante una "COLONA" della Samaria è riuscta tanto a andare ai funerali, quanto a venire al simposio. Mi ha detto: "Poche settimane fa un amico, Nissim, è stato colpito mentre era nella sua auto, appena fuori Pedule. E’ stato ricoverato in ospedale, dove un Agente della Shabàk non permetteva che venisse operato, finchè Nissim non avesse firmata una confessione: di essersi sparato da solo alle gambe, per istigare l’ odio contro i Palestinesi. Egli si è rifiutato. L’ agente ha insistito. Alla fine l’ Agente ha ceduto, ma tutti ci domandiamo se per caso la Shabàk non stia lavorando direttamente per l’ OLP".

E’ proprio così. Da un mese a questa parte, l’ OLP e una squadra di assassini delle IDF si scambiano informazioni sulla ubicazione, e sugli spostamenti, dei nemici che vogliono eliminare. Arafat prende di mira i capi dei Tanzìm, e di altre milizie contrarie al suo potere, mentre gli Israeliani stanno eliminando i leader religiosi della Yasha, Giudea e Samaria, o West Bank.

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Nei due mesi scorsi, 39 Israeliani sono stati assassinati dall’ OLP , fra cui i leader religiosi, i Rabbini Herling, Raanan, Lieberman, e Kahane. E’ stata assassinata anche Ayelet Hashahar Levy, figlia del Rabbino Yitzhàk Levy. Ci sono stati tentativi di assassinare il Rabbino Capo d’ Israèl, Lau, e il Rabbino Brovinger.

Chiedete a un esperto di statistica quali e quante siano le probabilità che questi attacchi avvengano a casaccio.

Scopo degli Israeliani burattinati dall’ estero che spingono verso il "Processo di ace" sono la distruzione del Sionismo, e dell’ Ebraismo, attraverso la sistematica uccisione dei leader religiosi.

Per concludere. Spesso ricevo lettere dall’ analista politico Daniel Pipes. Protesta, è orgoglioso di essere un membro del CFR, Council On Foreign Relations, e afferma che io li presento tutti in modo sbagliato. Ma davvero?

Oggi Pipes, membro del CFR, ha scritto per il JERUSALEM POST un articolo. Assolve gli

USA, afferma che Washington nulla ha avuto a che fare col processo "di Pace" Di Oslo. Titolo: "Il Processo di Oslo: Una Scelta Israeliana".

Conclude: "Gli Israeliani compiono le proprie scelte, e forgiano il proprio destino".

Allora signor Pipes del CFR, tieni bene in mente questo: nel Febbrajo 1994, Joèl Bainerman e io abbiamo intervistato in un caffè di Tel Aviv Ron Pundak, negoziatore a Oslo. Ci ha detto che il Dipartimento di Stato ha tirati i fili delle trattative, dalla prima sera iniziale, e: "Dapprima Warren Christopher era scettico, ma è diventato uno dei più entusiasti sostenitori del Processo di Oslo".

Questo è un piccolo dettaglio, uno dei tanti raccolti. Dimostrano: il Processo di Oslo fu avviato il 17 Settembre 1992 durante un incontro fra il dirigente del CFR George Bush, e Yitzhàk Rabìn, nel Maine, a Kennebunkport. Infatti Rabìn stesso ha detto: "Bush mi ha ordinato di preparare il Popolo di Israèl per dolorose concessioni".

Così, Daniel Pipes membro del CFR, chi stai cercando di prendere in giro, e a nome e per conto di chi?

AFFONDARE ISRAE’L

His Majesty’s sinking ship Israèl by Barry Chamish

Chapter One A Lesson in evil- Expelling the settlers

A LESSON IN EVIL- UNA LEZIONE DI MALE

Espellere i "coloni"

Una delle clausole segrete di Oslo, negoziate da Uri Savir, Yossi Beilin, Shimon Peres e accòliti fu la promessa, all’ OLP, di consegnare loro la Giudea, la Samaria e Gaza, tutte, a loro. Ciò significava espellere tutti gli Ebrei ivi residenti, i cosiddetti "coloni", o "settler" o "insedianti" dalle loro case. I mezzi concordati prevedevano la totale demoralizzazione, attraverso l’ assassinio dei leader politici e spirituali di quelle Comunità Ebraiche. Ciò richiedeva collaborazione fra l’ OLP e un gruppo scelto di ufficiali della Shabàk. Tale cooperazione non è finita.

La demoralizzazione attraverso l’ assassinio di leader ammirati, come Binyamin Kahane, non ha ottenuto l’ effetto desiderato, forse pare addirittura avere rafforzata la determinazione di molti nella Comunità degli Ebrei locali. Così nei due mesi scorsi è stata avviata una campagna di gran lunga più insidiosa, e ciò comporta l’ assassinio di persone che avevano recentemente subite tragiche perdite.

L’ assassinio di Assaf Herskovitz, esattamente nel luogo dell’ imboscata nella quale il veicolo nel quale, nel Dicembre scorso, 2.000, era stato crivellato con 62 pallottole, è uno dei casi emblematici. Il Padre di Assaf, giusto due mesi prima, era stato assassinato mentre guidava l’ auto sua presso Efrat. Suo figlio è morto nello stesso modo. Un solo fratello è rimasto, a recitare il Kaddìsh sul padre e sul fratello. L’ immenso disastro abbattutosi sulla famiglia Herskovitz è stato un grave colpo al morale della loro Comunità, Ofra.

Proprio questo era il programma.

Non diverso dal caso straziante di Sheri Mandel, 14 anni, immigrato dagli Stati Uniti e residente a Tekoa. Con un amico aveva fatta una passeggiata poco lontano da casa . Sono stati rapiti da un gruppo di Arabi, che li hanno legati e percossi a morte, sfondandone i cranii a sassate. Dopo essersi deliziati alle urla dei ragazzi man mano che ogni pietra ne squarciava ancora più i cervelli, gli assassini han tratto ancora maggior goduria dal colpo sadico di grazia, di fare i corpi a pezzi a coltellate.

Stasera ho ricevute notizia ancora non diffuse dai mass media d’ Israèl. I cecchini hanno sparato contro la casa di Sheri Mandel, una pallottola è entrat nella stanza della figlia di lei, nove anni. Fosse stata in camera, si sarebbe aggiunta alla lista degli assassinati.

Sheri ha colta la sfumatura, e stasera ha lasciata la abitazione a Tekoa. Probabilmente non sarà l’ ultima, la sua famiglia è nella lista della tragedia e della demoralizzazione, e altre seguiranno.

Altre, come la famiglia Mizrahi. Idit, 21 anni, è stata uccisa a fucilate la settimana scorsa mentre guidava presso l’ insediamento di Michmash. Prima suo fratello era morto in combattimento. Ne sopravvive uno solo di quei fratelli. Al funerale di Idit inaspettatamente ha presa la parola una persona, che ha offerto di fare la pace con Arafat alle condizioni di lui. La demoralizzazione continua. I metodi sono spietati e orrendi. Quanti organizzano il tutto non si fermeranno davanti a nessuna atrocità pur di continuare la loro guerra contro qualsiasi presenza di Ebrei nella terra avìta.

Prendiamo l’ esempio di Amicai Yifrah, 14 anni. Lui e tre amici giuocavano nel circolo giovanile di Netzer Hazani nella striscia di Gaza, quando su loro è piombata una bomba di mortajo dell’ OLP. Tre settimane dopo Amicai è stato dimesso dall’ ospedale, e è ritornato a casa. L’ indomani su quella casa è piombata una bomba di mortajo.

Coincidenze? No. Rivolgiti a un esperto di statistiche, domandagli di calcolare la probabilità che queste duplici tragedie siano accadute a casaccio. Si arriva alla terribile conclusione che i killer Arabi debbono avere ricevute informazioni segrete quanto esatte sulle situazioni sui luoghi e sugli spostamenti delle loro vittime, in quanto da soli non erano in grado di racimolarle. Soltanto i servizi segreti Israeliani possono averle fornite loro, così assicurando i desiderati sanguinosi risultati.

Assistiamo al male quintessenziale in Giudea e in Samaria, così fondamentale, che è considerata operazione legittima anche sparare dalla strada nel cortile di un’ abitazione, uccidendo una bambina di 10 mesi, Shalèvet o Fiammella, mentre sta nelle braccia di sua Madre. Questo tiratore scelto si era probabilmente diplomato in Virginia, su raccomandazione di Gorge Tenet, allora semplice mediatore della CIA:

Questa squadra di cecchini ha coordinate le sue attività coi colleghi della Shabàk, o Shin Bet, o IGSS (Israeli General Security Services). Shabàk o Shin Bet, Sherùt Bittahòn, Servizio Sicurezza, che qualcuno definisce l’ FBI d’ Israèl. Agli ordini di Shimon Peres dall’ Estate 1993. Tiratori scelti concepìti dal vice di Peres, Yossi Beilin.

Arafat fa il suo giuoco. Esercita il suo ruolo banchè deliberatamente alla stampa arrivino soffiate, che raccontano: Arafat ha perso il controllo delle sue forze e dei suoi sensi. E’ sopravvissuto tutti questi anni proprio così, obbedendo agli ordini. I suoi manipolatori stranieri gli hanno ordinato di avviare la prossima Guerra in Medio Oriente, e egli sta facendo il loro sporco lavoro con piena loro soddisfazione. Quanti abbiano proprio voglia di sapere chi sono i burattinai e padroni, possono leggere il miei libri. Per esempio "Gli ultimi giorni di Israèl", e "Traitors and Carpetbaggers in The Promised Land", e "Israèl tradita", e "Chi è l’ assassino di Yitzhàk Rabìn?". vi ho scritti i nomi degli stranieri, i quali hanno imposto a Israèl un falso "processo di Pace", proprio sapendo che esso avrebbe portato alla guerra alla vera svolta del Millennio.

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Detti libri dèdicano ampio spazio alla stampa mondiale, a come essa era stata arruolata per diffondere immense bugìe contro Israèl una volta scatenata la conflagrazione. I lettori constateranno che si sono dimostrate sbagliate ben poche di quelle mie previsioni.

Ora la conflagrazione è in atto, e la stampa ha perduto ogni pudore, ogni senso di vergogna, nei suoi bugiardi reportage da Israèl. Arafàt ha messa nell’ angolo Israèl con le spalle al muro, e la ha costretta a fargli la guerra per sopravvivere. Il Mondo ora è stato ben erudito, deve accettare come legittime le rivendicazioni territoriali dell’ OLP. La Comunità Ebraica di Giudea e Samaria e Gaza porrà poca resistenza alla completa dissoluzione delle sue case e delle sue vite. Quegli Ebrei si rifiutano ancora di capire ciò che loro viene fatto. =========================

Preferisco andarci coi piedi di piombo nell’ aggiungere notizie. Sono stato bombardato dalle richieste di fornire prove e dettagli sul mio pezzo mandato all’ inizio di questa settimana, nel quale affermo che una squadra di tiratori scelti CIA-OLP-Israèl è stata incaricata di eliminare i leader Ebrei di Giudea, Samaria e Gaza, e di diffondere la demoralizzazione, quale preludio alla rimozione dei "coloni" dalle loro case.

Cominciamo con Gorge Tenet, che durante il mandato Netanyahu fu incaricato dal capo della CIA, John Deutsch, di essere il suo collegamento fra Israèl e OLP. Saltiamo al mandato di Ehùd Baràk, e a un fatto ridicolmente sottovalutato quantunque comparso su tutta la stampa Israeliana. Shimon Peres, Ministro degli Esteri di Baràk, e la spia residente qui Gorge Tenet avevano raggiunto un piccolo accordo: Peres aveva dato il suo benestare all’ invio di 40 "poliziotti" dell’ OLP a un corso avanzato per tiratori scelti in Virginia.

Unaz volta nella vecchia Virginee, i cecchini migliori, specialmente quelli con le migliori predisposizioni all’ omicidio, sono diventati una squadra speciale di attacco. I loro còmpiti venivano decisi dalla CIA e da una minuscola quasi indipendente cellula della Shabàk. Cellula esclusiva, accessibile soltanto a una manciata di ufficiali, devotissimi all’ Estrema Sinistra dell’ arco politico d’ Israèl. Tali ufficiali hanno trascorsa la maggior parte dell’ ultimo decennio nell’ organizzare operazioni di provocazione, spesso mortali, contro gli Ebrei religiosi, della "Destra", e sono responsabili del coinvolgimento di Yigàl Amìr nell’ assassinio di Yitzhàk Rabìn. E di Baruch Goldstein in un massacro a Hebròn, e dei fratelli Kahalani (Eitan e Yehodidya) in un massacro progettato da loro, del quale i due nulla sapevano, etc.

Tali ufficiali hanno peferito lasciare che i killer di Jibril Rajoub, capo della sicurezza dell’ OLP, perpetrassero la maggior parte degli ammazzamenti. Compito facile per loro: bastava che loro, tali ufficiali, indicassero a quegli Arabi l’ ubicazione delle vittime, poi gli uomini di Rajoub provvedevano a fare i lavoretti. Una indicazione sui legami fra i due servizi segreti è trapelata. La ha pubblicata il giornale religioso KOL HASHAVUAH, citando un "alto funzionario governativo". Egli afferma: quando Yoàv Kuriel, guardia del corpo di Rabìn, ha minacciato di raccontare tutta la verità sull’ assassinio del Primo Ministro, Carmi Gillòn, capo della Shabàk ((((Nel 2001 nominato dal ministro degli Esteri, Shimon Peres, Ambasciatore di Israèl in Danimarca----Nota del traduttore)))), ordinò di far tacere per sempre Yoàv Kuriel. Gillòn non è riuscito a trovare fra gli uomini ai suoi ordini nessun assassino disposto a uccidere un amico, e così ha lasciato che fossero gli uomini di Rajoub a ficcargli sette pallottole nel torace. A lui è costata poca fatica dir loro dove Kuriel si trovasse.

Un momento di pausa. Sinora le notizie pubblicate dai mass-media sono state le principali fonti di dati. Tante volte la stampa di Israèl ha scritto che Peres è stato capace di tradire, e di mandare i "migliori" elementi dell’ OLP negli Usa a perfezionarsi come cecchini. Naturalmente, i giornalisti Israeliani hanno creduto che tali tiratori, e il loro equipaggiamento aggiornatissimo dalla CIA, sarebbero stati usati per favorire la Pace . Hanno creduto a Peres quando ha spiegato che tali tiratori avrebbero mirato soltanto ai terroristi di Hamas, e della Johàd Islamica.

Quanto alla notizia su Kuriel in KOL HASHAVUAH… ho incontrato l’ editore, Asher Zuckerman, in varie occasioni. Ho constatato che si tratta di persona quanto mai responsabile. Per giunta le sue notizie (per lo più gli vengono riferite da funzionari civili Haredi, Ebrei religiosi, che lavorano entro il sistema alla luce del sole) si sono dimostrate fondate e attendibili. Ecco un esempio: egli due volte ha pubblicato che i chirurghi di Rabìn soffrivano di malattie debilitanti non spiegate. Ambo le vicende poi mi sono state confermate durante le mie conferenze, da colleghi dei medici.

Metto la mano sul fuoco per la professionalità di Asher Zuckerman, e idem per un altro giornalista, Steve Rodan. Nel 1994 egli era lo specialista di problemi della sicurezza al JERUSALEM POST. Oggi collabora con una varietà di giornali che si occupano di problemi militari e spionistici, anche per JANE’S.

Allora io ero uno dei due redattori della Newsletter "INSIDE ISRAE’L", specializzata in notizie sui servizii segreti. Mi telefonò un signore, che mi disse di possedere trasmissioni intercettate dai "Negoziati di Pace" di Oslo, e si trattava di discorsi tanto autentici, quanto terrificanti. Riferii al mio collega, e andammo a incontrare quel signore nella lobby dell’ Hotel Hilton di Gerusalemme. Quel signore rappresentava "Un impiegato di un ministero del Governo". Anche questo trovò conferma. Incontrai l ‘ "Impiegato", nel suo ufficio, e poi di tanto in tanto ho visto foto sue sui giornali. Quel signore mi consegnò risme di documenti. Li ho letti, ho concluso di non poter loro credere, almeno alla parte che parlava dell’ uccisione dei leader dei "coloni" onde liberare i Territori degli sgraditi Ebrei. Quel signore rispose:

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"Abbiamo dato tali documenti a Steve Rodan. Il JERUSALEM POST da tre mesi continua a fare le pulci a questi scritti. Desidero che tu pubblichi le cose che il POST ha paura di toccare" Gli risposi che anch’ io dovevo fare le verifiche mie.

Chiamai Rodan, confermò che era tutto vero. Da tre mesi il POST continuava a controllare . Quel signore era proprio chi diceva di essere, e i fatti erano precisi. Pochi giorni dopo la cronaca firmata da Rodan uscì sulla prima pagina del POST. Le clausole segrete dell’ Accordo di Oslo negoziate da Yossi Beilin prevedevano il ritorno d’ Israèl alle linee pre-1967, i "coloni" dovevano andarsene.

Il Governo, il Ministero degli Esteri, persero la compostezza, e annullarono tutti gli abbonamenti al JERUSALEM POST, nel Mondo Intero. Ciò costò 50.000 US$ al POST, che però non ritirò nulla, e non fu denunciato. Quel signore per noi aveva superato abbastanza esami, e decidemmo che il successivo numero di INSIDE ISRAE’L avrebbe messa come notizia principale "Le clausole segrete di Oslo". Il tutto è stato ristampato per intero nel mio libro "Traitors and Carpetbaggers in the Promised Land" (Hearthstone Publishing, 1997).

I documenti che il POST ha tentennato tanto prima di pubblicare, accusano Yossi Beilin, che allora era in Parlamento il vice di Shimon Peres, d’ aver approvato il seguente piano con Abu Mazen dell’ OLP:

"

Il Programma del Ministero degli Esteri per il futuro d’ Israèl è dettagliato in un documento redatto dallo stesso Beilin, denominato PISGA, "The Palestinian Interim Self-Government Agreement" (L’ Accordo Interinale sull’ Autogoverno Palestinese". Punti principali del PISGA: scopo ultimo del Processo di Pace sono:

il ritorno dei territorii di Israèl ai confini del 1949;

creare una "Entità" Palestinese che dopo un periodo interinale avrà garantita la qualità di Stato;

consentire il ritorno nella loro Nazione a qualsiasi Palestinese….

Il Piano Beilin comporta la rimozione di tutti gli Ebrei da oltre la Linea Verde. Prima che tale mutamento sia realizzato, è necessario eliminare l’ opposizione degli insedianti nei Territorii Amministrati. Beilin è ben conscio che decine di migliaja di Ebrei residenti nei Territorii si opporranno al suo programma. E troveranno vasta solidarietà in tutta Israèl. Pertanto, se vanno spostati, egli ha deciso che ciò dovrà avvenire per fasi.

FASE UNO disarmare i coloni…. Una volta meno in grado di difendersi, verrà grandemente ridotta la presenza dell’ esercito sulle strade che portano alle loro abitazioni, comportando gravi perdite a opera di terroristi, e sensazione di paura e di impotenza. Ciò causerà il panico fra i residenti più passivi. Venderanno le case, e fuggiranno. In seguito al crollo nei prezzi delle case, il Governo si offrirà di comprare le case ai correnti prezzi di mercato….

Onde facilitare tale bisogno, Beilin ha chiesta o ottenuta significativa espansione di Servizi Segreti dell’ Esercito (AMAN) onde fornire alla Shabàk le informazioni richieste per la totale soppressione delle voci di opposizione….. "

Poi il folle programma prosegue attraverso una campagna giornalistica, finalizzata a trasformare i "settler" in mostri, e nel chiudere ogni voce d’ opposizione. Il Piano venne fuori nel Febbrajo 1994, quando vennero attaccati tre personaggi politici: Miriam Lapid, numero quattro del Partito Moledet (Terra Intera), perse il marito e il figlio sotto il fuoco dei cecchini. Da allora lei si è ritirata DIETRO alle linee pre-1967. David Axelrod, portavoce di "Kahane Chai" (Kahane vive) è riuscito a sopravvivere a un attacco a pugnalate: Chaìm Druckman, capo del PNR (Partito Nazionale Religioso) è sopravvissuto a un attacco di cecchini, ma il suo autista è stato ucciso. Poco tempo dopo il medico Barùch Goldstein è stato attirato nella trappola della Grotta di Machpelach, a Hebròn. Lo zimbello nel massacro di oltre cinquanta Arabi.

Questa non è invenzione mia. Ho letta la deposizione dei testimoni oculari superstiti. Nessuno, Arabo o Ebreo, vide un solo "sparatore". Giusto per cominciare. Altri dettagli nel mio libro "Israèl Tradita". Chi ne vuole copia può scrivere a

perkins@netvision.net.il <mailto:perkins@netvision.net.il>

Eppure con tutta la carneficina, il programma concepito da Yossi Beilin, da lunga data ricattato per omosessualità, non ha funzionato. Così di recente è stata aggiunta una FASE NUOVA, accrescere l’ effetto demoralizzante di ciascuna tragedia, attraverso l’ assassinio di coloni che avevano appena subite simili tragedie; attraverso orrende torture alle vittime, e a spietatezza totale, arrivando a sparare a una neonata fra le braccia della Madre.

Nella speranza di dare una frenata all’ agonia, identificherò i membri della squadra d’ attacco, su su fino al vertice, e là io smarrirò le tracce della maggior parte delle vittime di questo spargimento di sangue, perché sembrerà che SI RACCONTINO TROPPE FANDONIE SUI COMPLOTTI.

LA SQUADRA D’ ATTACCO YESHA

L’ attuale squadra d’ attacco prosegue la politica della precedente, capeggiata da Carmi Gillòn, che a lungo gestì il provocatore Avishài Rfavìv, il quale è stato beccato. Causa primaria dei rinvii infiniti del processo a Ravìv è il timore di esporre la precedente squadra di attacco. Poiché Gillòn ha gestita la prima manifestazione della nuova squadra, è possibile che sia sempre lui a dirigere le operazioni? Dopo tutto, dalla Shabàk egli è stato licenziato. Fonti attendibili mi dicono: se le cose stan così, la "SQUADRA" viene diretta dal "Centro Shimon Peres per la Pace", possibile, tutt’ altro che impossibile.

Eli Baràk, che tirò i fili della squadra trucchi sporchi, la quale impiegava gente come Avishai Ravìv, è sempre nella Shabàk, e violento e scatentato come sempre. In breve, è sempre della squadra.

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Mi è giunta soffiata: un altro agente della Shabàk, G. Ben Ami, è in possesso dei segreti della squadra Gillòn, prova robusta d’ un ruolo interno. (Vedi capitolo "Giocherellare coi verbali" dal mio libro "Gli Ultimi Giorni di Israèl". Originale in Inglese come tutti i miei libri sulle "Librerie in rete", tipo "Amazon.com").

Il piano Beilin prevede cooperazione con l’ Intelligence Militare (AMAN). Tre uomini della squadra sono, probabilmente assai:

Il Brigadiere Generale(ora della Riserva) Yisraèl Blumenthal. Ha dirette varie operazioni di provocazione a nome e per conto della primissima squadra. Come per esempio prendere in trappola

17 membri di una inesistente "organizzazione clandestina", e analoga cattura dei fratelli Kahalani, per un massacro che non avevano nessuna intenzione di perpetrare;

Colonnello Shlomo Mofàz. Fratello dell’ attuale Capo di Stato Maggiore delle IDF. Ufficiale dei Servizii Segreti, con assoluta certezza è stato visto incontrare Barùch Goldstein a Hebròn il giorno prima del massacro. Recentemente scoperto sulla lista dei bersagli di una squadra d’ attacco dell’ OLP.

Shlomo Edelstein-Ufficiale delle comunicazioni, coordinò l’ operazione massacro di Hebròn, come massimo. O, come minimo, mentì senza posa alla commissione governativa d’ inchiesta sul massacro. Indiscutibile: contro ogni regola, egli mandò la "sua" Jeep delle IDF a prender su Goldstein e a portarlo a "pregare" alla Caverna dei Patriarchi. Ancora, si è appena agli inizi delle indagini.

Questi sono gli ufficiali di massimo rango della squadra, ma essi permisero a altri di fare i massacri, e le loro identà sono le più protette. Il capo dei cecchini dell’ OLP altri non può essere, se non Jibril Rajoub, capo della Sicurezza e della Polizia dell’OLP. A nessun altro verrebbe affidata una squadra del genere, e il suo collegamento con gl’ Israeliani è ‘ ex vicecapo della Shabàk, Yossi Ginosar. Ginosar è il messaggero personale fra Rajoub e Peres, e ha parecchi interessi d’ affari in comune con Rajoub, fra cui azioni non dichiarate di un Casinò a Gerico, che per qualche tempo aveva reso bene.

Tra i componenti la squadra che praticamente premono il grilletto, per certo ne conosciamo uno: Yoram Rubìn. Tre giorni prima dell’ ultima sera di vita di Rabìn, la sua guardia del corpo abituale, Tzahi, fu spedita all’ estero per un incarico superfluo. Tzahi fu rimpiazzato da Rùbìn, il quale sparò tre volte a Yitzhàk Rabìn, e questo è al di là di ogni dubbio. Tutte le prove necessarie sono reperibili nel mio libro "Chi è l’ assassino di Yitzhàk Rabìn?" (Brookline Books, Boston, 2000). Il volume fornisce ampie prove: Shimon Peres organizzò l’ assassinio di Rabìn. Chi ha seguito il mio lavoro non pretende che io torni a ripetere le prove, e ormai a dubitarne sono in pochi.

Ma ora viene la parte più spinosa per queste persone. Da tanti anni continuo a spiegare che un "Pensatojo" di 3800 cervelli a Manhattan (CFR, o The Council On Foreign Relations) si dà un gran daffare per eliminare Israèl. Ho fatto circolare ampiamente il loro "Middle East Task Force Report 1997", ma le vittime degli squadroni d’ attacco ancora non han colta la sfumatura. Il CFR è potente. Nessun Segretario di Stato, a memoria di donna e d’ uomo, è andato a capeggiare la diplomazia USA senza essere membro del CFR, non è esistito Presidente che non fosse loro alleato. E ora dal loro Report apprendiamo: vogliono che i "coloni" abbandonino le loro case, e che Israèl sia costretta a ritornare nei confini del 1948.

Davanti al naso ho l’ elenco dei membri CFR di quest’ anno. Ricordate, John Deutsch, capo della CIA, nominò suo collegamento personale e collegamento Israel/AP (Autorità Palestinese) George Tenet. Guardiamo la lista, e tra I. M. Destler e Phillip J. Deutch, troviamo John Deutsch. Altri nomi, e dopo Dina Simone Temple-Raston, troviamo nientepopodimenochè George J. Tenet, proprio l’ agente che con l’ approvazione di Shimon Peres mise insieme la squadra d’ attacco dell’ OLP.

Già, la CIA fa il banditore all’ asta per il CFR, e nel caso d’ Israèl attraverso i loro leali membri John Deutsch, e George J. Tenet. E van facendo in Giudea, Samaria, Gaza, ciò che fanno ovunque. Un assaggio? Ecco

THE PRESIDENT’S INTELLIGENCE OVERSIGHT BOARD (1996) cha ha fatte le pulci alle operazioni della CIA in Guatemala:

"

Nel corso della nostra rassegna, troviamo che parecchi attivi della CIA sono stati fondatamente accusati d’ aver ordinato, pianificato, o partecipato a violazioni gravi dei diritti umani, come assassinii, esecuzioni extragiudiziarie, o rapimenti, mentre erano in attività ; e che al momento delle accuse ne fosse al corrente il Quartier Generale del Direttivo delle Operazioni della Central Intelligence Agency.

… numerosi contatti della stazione di collegamento -funzionari Guatemaltechi con i quali la stazione lavorava in veste ufficiale- pure sono stati accusati di essere stati coinvolti in violazioni dei diritti umani, o di averle coperte.

"

Ora, abbiamo gli attivi della CIA, i collegamenti, l’ OLP, gli assassinii, le esecuzioni, i rapimenti, le torture, esattamente come nell’ America Centrale. E col benestare di qualche Ebreo al potere di brutto privo di moralità.

Nulla potrebbe essere più chiaro. La campagna di violenza mirante a eliminare i "coloni" è deliberata. Per queste ubertose plaghe fanno scorreria squadre d’ attacco addestrate dalle CIA. Gli obiettivi dei Pacificatori di Oslo non saranno sventati, per numerosi che siano gli ostacoli, i "coloni".

FORSE E’ ORA DI APRIRE LE ORECCHIE di Barry Chamish

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Dalle notizie di Arutz Sheva

1.ALMENO DUE MORTI NELLA ESCALATION DI ATTACCHI AP OGGI.

"Sangue si mescola a sangue" [Osea 4, 2]. I residenti di Gush Etzion, città di Efràt, a sud di Gerusalemme, hanno partecipato oggi al funerale della vittima del terrorismo di questa mattina, e loro stessi sono caduti vittime del fuoco assassino dei terroristi. L’ Ufficiale di Sicurezza del Consiglio Regionale di Shomròn (Samaria) Gilad Zar, è stato assassinato questa mattina da agenti del Fatah di Arafat. Zar è morto sul posto dopo che alcuni Arabi hanno sparate due raffiche contro la sua auto sulla bretella sud di Shechèm, fra Kedumim e Yitzhar. Presso l’ auto sono stati trovati i resti di circa quaranta pallottole. L’ attacco è stato perpetrato vicino al villaggio Arabo di Kafr Jit, e i killer pare siano fuggiti a Shechem. Benché Zar viaggiasse su una vettura della Sicurezza chiaramente riconoscibile, il Generale di Brigata Benny Ganz, Comandante delle IDF in Giudea e Samaria, afferma: nulla indica che i terroristi avessero preso di mira specificatamente lui in quanto tale. Gilad Zar era stato gravemente ferito in un attacco analogo poco più di due mesi fa. Residente a Itamar, lascia otto figli. Suo Padre, Mosè Zar, fu tra i pionieri, tra i primi residenti della Samaria."

Non sto a dettagliare i miei due precedenti dispacci. Espellere i "coloni". La Squadra d’ Attacco Yesha. Chi li ha letti, sa: ho riferito dell’ esistenza d’ una squadra d’ assalto, addestrata dalla CIA, e gestita dal capo della Polizia dell’ OLP Jibril Rajoub, in coordinamento con la "Squadra della Pace" formata da Shimon Peres, e da Yossi Beilin. Siete al corrente del còmpito che in partenza fu affidato a tale squadrone della morte, in partenza creato per assassinare i leader della Yesha. Ora lo squadrone moltiplica il dolore colpendo persone che avevano già subiti attacchi contro esse o le loro

Famiglie. Scopo: Totale demoralizzazione del movimento dei "coloni", cui dovrà far sèguito il totale smantellamento delle case Ebraiche in Giudea, Samaria, Gaza. Le IDF vanno riducendo la presenza lungo le strade di Yesha per facilitare gli attacchi. Gli assassini dello squadrone non saranno mai presi, né sul fatto, né dopo. Le atrocità saranno coperte dalla stampa locale e internazionale, ormai coordinagta dal Pensatojo di Manhattan CFR, Council On Foreign Relations. Questo è il riassunto. Che altro occorre per svegliare le vittime, perché guardino in faccia la realtà?

Gilad Zar era stato ferito due mesi fa, e oggi è stato finito dallo squadrone d’ attacco. Bersaglio prescelto proprio per ottenere demoralizzazione totale. Se è stato possibile attaccare impunemente due volte il capo della sicurezza nel Distretto della Samaria, allora nessuno è al sicuro. Un altro leader della Yesha morde la polvere, ma il Comandante dell’ Esercito di Giudea e Samaria nega e smentisce che sia stato scelto dagli assassini in quanto tale.

Accidenti se lo è! Lo squadrone d’ attacco, professionalmente addestrato, ha sparato oltre 40 projettili nella sua auto, poi si è avvicinato per raggiungere certezza che lui fosse morto facendogli esplodere la testa. Questo non è terrorismo alla cieca, questo è assassinio a sangue freddo. E, senza precise informazioni segrete sugli spostamenti di Zar, forniti dall’ ala Israeliana dello squadrone, ciò non si sarebbe potuto verificare!

Ora, riflettiamo su quei fatti, prima di assorbire l’ intero quadro. Adagio con comodo. Ora si spera siete pronti per il resto dei fatti.

Soltanto pochi giorni fa, il settimanale MAKOR RISHON ha pubblicato un servizio su un bombardamento, da parte di carri armati, della casa di Jibril Rajoub. Insiste il pezzo, i colpi sono stati una esercitazione, mirante deliberatamente a ripristinare la reputazione di Jibril presso il Popolo Palestinese, che cominciava a risentirsi per i suoi stretti legami con le agenzie informative Israeliane, in particolare con Shin Bet (Shabàk) e con Aman, le forze dei servizi segreti, rispettivamente interna e militare. Nota: dopo gli odierni attacchi, un volantino diffuso dalle milizie "Indipendenti" Tanzìm, annuncia: togliamo via la Legge dalle mani di Jibril Rajoub. Altro dirottamento. I cecchini dei Tanzìm, addestrati dalla CIA, lavorano mano nella mano con Rajoub, che lavora mano nella mano con quegli ufficiali dell’ Intelligence d’ Israèl che sono decisi a eliminare ogni presenza Ebraica da Yesha. Giudea Samaria e Gaza.

Lo stesso numero di MAKOR RISHON pubblicava un altro pezzo, stavolta di Amnòn Lord. Il quale con ricchezza di dettagli spiega come i mass-media internazionali siano intimiditi dai loro capi affinché riferiscano in modo sbagliato le atrocità dell’ OLP, sia contro gli Ebrei, sia contro gli stessi Arabi. Cita il caso d’ un reporter di USA TODAY,( Matthew Kalman, credo), il quale ha denunciato la politica dell’ OLP, fare ammazzare bambini proprio per la gloria del sangue. E’ stato indicato all’ OLP dal capo redattore dell’ ABC News, e costretto pertanto a trasferirsi altrove o a soffrirne le conseguenze. Amnon Lord parla pure della Reuter, di proprietà dell’ Arabia Saudita, e diretta da due pennivendoli pagati dall’ OLP.

Fra le carneficine di oggi, è passato inosservato un fatterello. Tre giornalisti, uno Britannico, uno Arabo, uno Americano, sono stati rapiti nelle Striscia di Gaza, e rilasciati tre ore dopo, avendo raggiunto un