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***Ciao Barry.

Importanti sviluppi. Avigdor Eskin (assente) è stagto eletto membro del Consigliko Politico (dirigenza) del movimento "Eurasia" con sede centrale in Russia, a Mosca. Il movimento socialpolitico Eurasi è finanziato e strutturalmente sostenuto dal FSB (Servizio Sicurezza Federale), e dall’ Amministrazione Presidenziale Russa. Ufficialmente è un’ organizzazione "patriottica", e "neo-eurasiana", e "antiamericana", ma in realtà fa quel che vuole il NOM (Nuovo Ordine Mondiale), è pagata dai suoi emissarii in Russia, è proprio un partito pro-Nuovo Ordine Mondiale, che si nasconde dietro una facciata pseudo-patriottica. Ufficialmente, l’ organizzatore è l’ autorevole filosofo geopolitico, e politico, Alexander Dugin. Risulta che cerchino di usare Eskin, e le sue coorti, per peggiorare le relazioni fra la elite Russa filo-Occidentale (Putin, etc), i criminali oligarchi (Deripaska, Abramovich, Chubais…), e i massimi ambienti Israeliani , di affari, e politici.

Si sa che Eskin ha connessioni con la lobby Israeliana a Washington: col Senatore Repubblicano Jesse Helms, e col capo della Commissione Relazioni Internazionali della Duma di Stato Russa, Dmitrii Rogozin. E’ stato usato per creare contatti fra le Amministrazioni della Russia, e degli Usa.

Avrei molto di più, ma m’ interessa sapere quanto puoi dire in merito dal tuo osservatorio privilegiato.

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Nel Novembre scorso, ho fatta una conferenza a Kochav Yaìr, a un gruppo formato per lo più da Ufficiali dell’ Esercito, nell’ abitazione di un importante Colonnello delle IDF (suo fratello era addetto stampa del Presidente Weizman). Alla fine della conferenza, un alto Ufficiale mi ha raccomandato di non essere così pessimista verso le IDF: ai vertici della gerarchia militare stava fermentando una ribellione, che poteva addirittura comportare un golpe contro il Premier Baràk.

La fonte era bene informata di prima mano, e così scrissi un articolo sull’ incipiente colpo di Stato. MOLTE persone mi hanno rimproverato, esageravo, in Israèl un golpe sarà sempre impossibile. Ma è bello essere attendibili. Un mio lettore-corrispondente mi ha mandato questo dispaccio dell’ UPI, United Press International:

"

Come di recente l’UPI ha riportato in esclusiva, nel Novembre scorso c’è stato un complotto. Alti Ufficiali Israeliani, capeggiati dal Generale Shaul Mofas, Capo di Stato Maggiore dell’ Esercito di Israèl, hanno guidato un partito ribelle di Generali Israeliani, i quali esigevano venissero prese "Più drastiche misure" contro i rivoltosi Palestinesi, incluso l’ assassinio del presidente dell’ ANP; Autorità Nazionale Palestinese, Yassèr Arafat. Lo riferiscono funzionari del Governo degli Stati Uniti.

Dice Pat Clawson, analista politico a Washington, all’ Istituto per la Politica Mediorientale: Ehud Baràk ha commentata la proposta "col graffiante disprezzo che merita".

Una fonte del Congresso degli USA descrive la tensione e il commento del Premier "la più grave crisi dell’ autorità civile nella storia d’ Israèl". Spiega tale fonte: "Il braccio di ferro riguardava l’ ampiezza con la quale il Governo non tiene conto dell’ establishment della difesa, e le valutazioni dei capi dei Servizii Segreti, nei confronti della politica".

"

Bene, sapete? Avevo ragione. E non si tratta d’ un colpo di fortuna. L’ articolo che ha moltiplicata per cento la mia credibilità si chiama: "Sharòn: nessun motivo per festeggiarne la vittoria". Scritto il giorno del suo trionfo elettorale, sosteneva: egli è controllato da quelli del NOM, e farà il loro volere. Per dimostrare

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ciò, ho previsto che Arìk Sharòn avrebbe nominato Ministro degli Esteri Shimon Peres, l’ assassino di Rabìn, l’ architetto dell’ Accordo di Oslo.

La stessa sera, Sharòn ha esposta la politica del suo nuovo Governo, e ha indicato : fine ultimo della sua strategìa di Pace era la promessa che Israèl avrebbe aderito alla "economia globale". I lettori hanno immediatamente colta la sfumatura, comprendendo che egli stava mandando un messaggio ai suoi padroni. Poche settimane dopo Peres è divenuto capo della diplomazia d’ Israèl, e… conoscete il resto. La gente si chiedeva perché io fossi l’ unico che avesse valutati con esattezza i motivi di Sharòn. Da allora, tanti mi hanno detto che Sharòn era soltanto furbo: poteva ricattare Peres per l’ assassinio di Rabìn. La loro prova: i recdenti voltafaccia di Peres verso la "Pace". Verso gl’ insediamenti, verso il terrorismo, verso Arafat. Tale ragionamento non mi soddisfa affatto. Sharòn ha assunto un arcicriminale, e ciò è imperdonabile. Ma era solo parte della struttura, come conferma nel seguente articolo un professore del Massachusetts college:

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Sharòn fa proprio come prevedeva Chamish . Di Eugene Narrett. 13 Maggio 2001, 20 Iyàr 5761

Lunedì sera, 7 Maggio 2001, Pèsach Shenì (il secondo giorno della Pasqua Ebraica) io discutevo di Israèl sulla TV via cavo. Più tardi ho parlato coi mecenati della Yeshiva Beit Oròt, e dei restauri del quartiere di Gerusalemme "Shimòn ha Tzaddìk". Ci siamo scambiata la buona notte, e la mattina dopo, mentre andavo a casa in auto, i giovanissimi Kobi Mandel e Joseph Ishràn, di Tekoa, sono stati rapiti, torturati, uccisi a coltellate, e fatti a pezzi da un gruppo di Arabi alla caverna di Haritoun.

Sei mesi fa, Barryu Chamish metteva in guardia: da un quarto di secolo Henry Kissinger coccolava Sharòn, per coinvolgerlo poi nello smembramento di Israèl. Proprio come la Guerra del Kippùr del 1973 ha "ammorbidita" Israèl e gl’ Israeliani, rendendoli più flessibili sotto alle pressioni del Dipartimento di Stato, così il Partito Laburista, e il salvataggio sulla stampa di Sharòn dopo la vendetta dei Maroniti falangisti a Sabra e Chatila nel 1982 hanno aiutato a preparare il Generale Sharòn perché faccia la sua pace separata con quelli del NOM, il Nuovo Ordine Mondiale. Già Sharòn coi suoi bulldozere aveva rasa al suolo la città Israeliana di Yamìt nel Sinai. E aveva salvata anche la faccia a Arafat a Beirut. Da allora il Golem si è fatto sempre più grande, e sempre più mortale.

Nel 1993, Sharòn disse a una donna a Efrat, appena resa vedova dai terroristi Arabi, che la sicurezza della popolazione di Gush Etziòn richedeva ulteriori insediamenti. Ma non ne sono stati creati di significativi, e il bilancio degli Ebrei assassinati continua a aggravarsi. Il Dott. Shmùel Gittis, Asaf Hershkowitz, e ora i due bambini di Tekoa hanno pagato con la vita il prezzo dei politicanti, le cui grazie vengono comperate da quanti sono decisi a eliminare Israèl dai suoi luoghi più sacri, se non a distruggerla completamente.

Nell’ autunno 1998 varie notizie indicarono che Sharòn era il punto più debole ai negoziati di Wye Plantation. Su un solo punto il Generale si è dimostrato forte, la liberazione di Jonathan Pollard. Ora che è Primo Ministro, ha abbandonato quell’ Agente Israeliano, e recentemente ha ignorato un appello personale a lui per Pollard, rivoltogli dal suo commilitone, il Generale (della riserva ora) Rehavam Ze’evi.

Un altro grande papavero, sulla cui organizzazione spesso Chamish discute , fa notizia oggi. Edgar Bronfman, capo della Seagrams, del Congresso Ebraico Mondiale, e massimo sponsor di "Pace Adesso", ha firmato un "annuncio a pagamento" nel quale varie dozzine di Israeliani dichiarano di avere interessi in comune con l’ OLP (HA-ARETZ, & INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE, 11 Maggio 2001). La "coalizione per la Pace", cui aderisce una ventina di Parlamentari, HK, Laburisti e Meretz, esige "Un congelamento di ogni costruzione negli insediamenti" in Giudea e Samaria. E chiede di accettare il Rapporto della Commissione Mitchell (ex Senatore USA, George Mitchell), che con ogni cura evita di attribuireil terrorismo all’ OLP, e che ripete la vecchia frottola secondo cui la visita di Sharòn al Monte del Tempio sarebbe in parte responsabile della "Guerra di Oslo", da lungo tempo programmata. La "Coalizione per la Pace" insiste pure. Israèl deve appoggiare la "iniziativa di Pace" Giordano-Egiziana, che rafforza la posizione dell’ OLP.

I firmatari di questo accordo stanno perpetrando il tradimento dello Stato, fanno affari, si incontrano e coordinano la politica coi nemici di Israèl, che da mesi (in realtà da decenni) si dedicano all’ assassinio degli Ebrei, e che perseguono il loro fine, distruggere Israèl. Negli USA, sarebbero perseguiti in base alla Legge "Logan Act". Non sorprende se i firmatari pure chiedono che "gli ambienti vicini al Governo e ai coloni" smettano di definirli

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traditori, quali essi sono.

Mister Bronfman è attivo membro del Council On Foreign Relations (CFR) i cui piani anti-religiosi e anti-Israèl per uno Stato Globalizzato Chamish ha spesso messi in risalto. Il suo "Pace adesso" è strumento principale per cancellare 3.500 anni di Fede Ebraica, di perseveranza e di sacrifici. Il suo attivismo d’ alto profilo negli anni passati contro l’ antisemitismo Europeo oscura la sua mancanza di preoccupazione per l’ antisemitismo Arabo di oggi. E per l’ odio contro Israèl e contro gli Ebrei, ìnsito negli sforzi dei Ministri degli Esteri d’ Europa per mettere al bando l’ importazione di merci Israeliane (Specie se provenienti da Yesha), e per legittimare gli attentati Arabi contro i "coloni".

Nel 1993, Ariel Sharòn dichiarava che ulteriori insediamenti e coloni avrebbero migliorata la sicurezza in Giudea: "Solo la continuazione delle presenza Ebraica qui può garantire una vita Ebraica normale". Ma ora che è uno statista, la sua bocca gronda "ammirazione" per i coloni, mentre la sua mano riduce del 60% gli stanziamenti dell’ erario loro destinati. Così Sharòn obbedisce alla politica del Dipartimento di Stato, secondo cui gli insediamenti Ebraici nel cuore della Terra Ebraica sono provocazioni e danneggiano le possibilità di Pace". Come notano molti giornalisti (ma non i giornali principali), da 30 anni i capi del Dipartimento di Stato, e i candidati alla Presidenza degli USA (sia Democratici, sia Rfepubblicani) sono membri del CFR, e attivi promotori della riduzione di Israèl ai confini di Auschwitz.

Il giorno nel quale i bambini sono stati sepolti, ho guardato sul Web le foto di Tekòa. Giacciono là, fra le colline della Giudea, i cerchi di case alternati agli alberi. Più grandi saranno, e più Comunità e fattorie Ebraiche vi esisteranno, e più D-o sarà esaltato e obbedito, e più gl’ Israeliani saranno sicuri e orgogliosi.

Sharòn e i suoi incaricati hanno dichiarato spesso di voler accrescere grandemente l’ immigrazione dal Nord America. La famiglia di Jacob Mandel aveva fatta la aliyah dal Maryland. Kobi non vedeva l’ ora d’ insegnare ai suoi amici sabra l’ arte del Baseball. Di certo Mister Sharòn capisce: gli Ebrei Americani verranno in Israele in piccoli numeri, se i loro bambini non possono fare una passeggiata presso casa, e se loro non possono andare tranquilli in ufficio, o in negozio.

Nulla di significativo è stato fatto per punire gli assassini di Kobi Mandel, e di Joseph Ishram, e per scoraggiare ulteriori crìmini. I missili che colpiscono Gaza, Gerico e Jenin tornano a dimostrare che Israèl può militarmente (e legalmente, vedi Accordi di Oslo II, Articoli 1, 10 e 11) cancellare i terroristi Palestinesi in qualsiasi momento. Se si rifiuta di farlo, mentre gli Arabi continuano a far guerra contro Israèl, e contro gli Ebrei, dimostra che la politica di Sharòn è dettata dai poteri del Dipartimento di Stato.

Questo governo sta fallendo molto male, e Netanyahu si è dimostrato ancora meno attendibile. Il tradimento dei dirigenti del Partito Shas nel sostenere la maggioranza Baràk alla Knesset si dimostra più costoso ogni giorno. Israèl ha bisogno di elezioni nuove, e una dirigenza del tutto nuova, per vendicare il sangue Ebraico versato, e per avvicinare, con la vittoria, la Pace vera.

Concediamo al Primo Ministro il beneficio del dubbio. La "Pesach Shenì" di Sharòn consiste nell’ espellere i Laburisti dal suo Governo, nel formare una coalizione nazionalista, e nel cercare vittorie per dare sicurezza ai suoi bambini. A lungo termine, soltanto una generazione nuova salverà Israèl dalle macchinazioni di quanti ora la affliggono dall’ esterno, e la mutilano dall’ interno.

EJUGENE NARRETT . Autore del libro "Coalizzati contro Gerusalemme-Saggi su una falsa pace"

(Dicembre 2.000) .

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Ora vado a presentarvi l’ ultima lettera ricevuta per ora, lascio intatti gli errori di punteggiatura, giusto per dimostrare quali e quante preziose informazioni mi mandano i miei lettori.

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D-o ti benedica per il tuo meraviglioso lavoro. Vorrei riferirti la mia personale esperienza coi Massoni, e col lavoro dall’ interno a alti livelli. Dal 1954 al 1964 sono stato nei Servizi Sicurezza della Air Force. Avevo studiato come Linguista Russo, e analista d’ intercettazioni radio dei Militari Sovietici. I miei manuali di addestramento erano stati scritti dai Tedeschi. Quando mi sono laureato, mi han detto che se fossi stato catturato, e se avessi avuto un anello da Massone, sarei stato subito liberato.. ..

E la conversazione finì lì. Ma mi è rimasta in un angolo della nuca. A metà anni ’50 ebbi il privilegio di lavorare al programma U-2, prima come operatore intercettori in Medio Oriente, monitorando la reazione dei Caccia sovietici contro gli U-2. Poi partecipai alla crisi dei missili di Cuba e vidi tutta la situazione degenerare proprio come le cose stanno andando adesso, e noi siamo matti qui in America… Ecco perché scrivo a Bush, perché spero che vada contro quanto gli dice suo Padre, che è tutto contro Israèl. Se il piccolo Bush è davvero Cristiano, spero che abbia il coraggio di opporsi a Arafat, non invitandolo a Washington.

Quanto al CFR, o alla famiglia Rockerfeller (sic)… nel 1963, per sbaglio mi fu dato un messaggio d’ emergenza, top secret, destinato alla Casa Bianca. Veniva da Saigon, diceva:"Abbiamo ucciso il loro Presidente", e dava tutti i dettagli. Mi trovavo nel nostro Quartier Generale Mondiale a San Antonio, e ero responsabile di qualsiasi "segnalazione dal posto" dell’ attività in Europa dei Bombardieri Sovietici. Il centro comunicazioni pensò che il messaggio fosse per me… lo ho letto e riletto per un’ ora, lo ho dato ai miei capi civili, che lo hanno restituito al Centro Comunicazioni perché lo inoltrasse alla Casa Bianca. Un capo di disse che, quando noi volevamo fermare, o scatenare una guerra, non si doveva chiamare la Casa Bianca o il Pentagono, bensì New York… Senza troppi dettagli, mi ha detto che sopra al 36° piano a New York un’ organizzazione programma tutti gli eventi dei successivi 50 anni, e decide chi governerà, e dove. Penso che parlasse della Chase Bank, e di David Rockefeller.

Poi venni chiamato in un ufficio segreto, e mi fu letta la Legge sulla insubordinazione: se avessi parlato, mi avrebbero subito tolta la divisa… Poi Kennedy fu assassinato …. Mi dissero che al largo del Vietnam c’ era tantissimo petrolio, e che il nostro traguardo era quel greggio più le altre risorse naturali, poi mi dissero che noi mettevamo su tutti i governi in America Centrale e del Sud…

Nel Febbrajo 1964 diedi le dimissioni, perché mi avevano minacciato di togliermi la clearance, la autorizzazione di lavorare ai top secret, e io sapevo che stava arrivando il conflitto in Vietnam. Io credo che D-o mi abbia aiutato a restare soltanto 10 anni, e a vedere soltanto la punta dell’ iceberg. Così mi sono potuto preparare e oggi, se non altro, umilmente, a modo mio posso mettere in allerta tutti quelli che posso, perché amino e sostengano Israèl.

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BUGIE BUGIE E SEMPRE ANCORA BJUGIE BUGIE

L’ acqua della regione di Tel Aviv è avvelenata con l’ ammoniaca. Al culmine del pànico, l’ ispettore nazionale dell’ acqua annuncia al TG Sera di Canale Due, di non poter escludere il sabotaggio. Un’ orfa dopo, una Guardia della Sicurezza che lavora alla stazione pompaggio dell’ Acquedotto Nazionale, a sud di Modiin, viene assassinato, le sue armi vengono rubate. Ma i mass-media di Israèl non considerano tale omicidio degno di nota. Si racconta a tutti che gli scoli agricoli chi sa come erano entrati in un piccolo tubo, cui si era rotta una valvola per il flusso unidirezionale.E questo avrebbe resa saporita l’ acqua usata da due milioni di persone.

Bugie, bugie, ancora bugie.

Due mesi fa, i parenti dei tre soldati rapiti dagli Hizbullah sono all’ aeroporto Ben Guriòn, vanno a incontrare a New Yhork il capone delle Nazioni Unite, Kofi Annan. Per caso, ci sono anch’ io. Dico loro: non credete a una sola delle parole di Annan. Su una strada lunga 40 km, i vostri figli sono stati rapiti davanti a un avamposto delle UN, da terroristi che indossavano le divise delle UN, e che guidavano un veicolo delle NU. Era un’ operazione delle NU, probabilmente coordinata con la Siria. Alcuni parenti dei rapiti hanno letto il mio libro "Chi è l’ assassino di Yitzhàk Rabìn?", e mi stanno ascoltando molto attentamente. Promettono di fare ulteriori indagini. A New York dichiarano alla stampa che le NU sono responsabili dei rapimenti. Questa settimana vien fuori un film, che lo dimostra.

Da 25 anni, Shimon Peres scrive, e dichiara, di avere personalmente parlato con Yoni Netanyahu (fratello di Binyamin) prima che decollasse per salvare gli ostaggi Ebrei tenuti a Entebbe da Idi Amin Dada. Questa settimana, alle celebrazioni per l’ anniversario, un altro Ufficiale ha detto che Peres mente.Peres ha ammesso, dice di essersi sbagliato, e di non aver mai parlato con Yoni Netanyahu. Il quale riuscì a salvare gli altri, ma ci lasciò lui la pelle.

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Altre menzogne sfacciate di Peres, e la stampa d’ Israèl le lascia cadere, patate bollenti. Proprio come non scrivono una parola sulla denuncia sporta dal leader di Hebròn, Davìd Wilder, e pubblicata sul sito Internet di ARUTZ SHEVA.

"

Per favore, ascoltate con attenzione, altrimenti non crederete alle vostre orecchie. Siamo a Venerdì, 14 Luglio 1995, vari mesi prima dell’ assassinio dell’ allora Primo Ministro Yitzhàk Rabìn. Il cui Ministro degli Esteri altri non era, se non l’ attuale Ministro degli Esteri, Shimon Peres.

Io stavo scrivendo un articolo, quando alla radio Kol Yisraèl ho udìta un’ intervista al Rabbino Nahum Rabinovitch, di Ma’ale Adumìm. Egli aveva parlato a un reporter, che poco prima aveva intervistato Peres. Il reporter aveva chiesto a Peres: "Non sei preoccupato di quanto accadrà ai coloni in Yesha, dopo il ritiro dell’ esercito?". Peres rispose (cito quell’ articolo del 1995: "Io non ho problemi con quanto accadrà in Yesha. Ritireremo l’ Esercito, poi vedremo quel che accadrà. Loro (gli Ebrei di Yesha) o fuggiranno immediatamente, o gli Arabi ne massacreranno alcuni, e poi vedremo quel che accadrà".

Voi probabilmente vi state domandando: "Ha detto che cosa?". Ha detto proprio così, parola per parola. Così . E ripeto: Ha detto, Shimon Peres: "Io non ho problemi per quanto accadrà in Yesha. Noi ritireremo l’ esercito, e poi vedremo quel che accade. Loro (gli Ebrei) o fuggiranno immediatamente, o gli Arabi ne massacreranno alcuni, e poi vedremo quel che accadrà." Era nel 1995 il Ministro degli Esteri, Shimon Peres.

"

Stavolta, Peres non ha mentito. Facile verificare, www.afsi.org/shimon.htm

Nulla spiega l’ esplosione alla Discoteca Dolphinarium a Tel Aviv, che ha uccisi 23 ragazzi in fila fuori l’ ingresso. Israèl ha data la colpa a Hamas, o a Jihàd, ma nessuna ha rivendicata la responsabilità della bomba, né ha filmato il "martire" prima della missione, cosa che sempre fanno. La disinformazione dilaga, si racconta che sia stato Osama Bin Laden a mandare il dinamitardo. La sua meta in partenza era l’ Ambasciata Americana, ma era troppo ben guardata. Così ha mirato alla vicina discoteca.Ora, perché l’ attentatore avrebbe dovuto far saltare la sua bomba davanti a un’ Ambasciata completamente deserta il Venerdì sera? Perché avrebbe scelto un altro bersaglio distante mezzo miglio, quando i più affollati bar erano a pochi passi dall’ Ambasciata?

L’ attentatore è un Giordano residente in Israèl, con visto governativo La Shabàk lo avrebbe dovuto tenere sotto stretta sorveglianza. Adesso leggete i prossimi dettagli. Ignorati (nessuna sorpresa) dai mass-media.

Dal Sunday Times di Londra:

***.

L’ attentatore alla discoteca ha usato un guidatore Israeliano come talpa

UN PALESTINESE con legami con l’ Intelligence di Israèl ha stupidamente fatto da autista per l’ attentatore kamikaze, responsabile della terribile esplosione che ha uccise 22 persone fuori da una discoteca di Tel Aviv.

Un alto Ufficiale Palestinese ha detto al Sunday Times che il guidatore, Mahmoud Dahshar Rashid Al-Nadi, il quale si guadagnava da vivere portando i lavoratori Palestinesi nella spola fra la West Bank e Israèl, era un informatore dei servizi segreti della Polizia Israeliana.

Al-Nadi, sulla ventina, è stato arrestato il 2 Giugno 2001, dopo che è risultato sia stagto lui a accompagnare l’ attentatore, che è sceso davanti all’ entrata della discoteca, sul lungomare.

Il Generale di Brigata Tawfik Tirawi, che è capo dei servizi segreti generali Palestinesi nella West Bank, dichiara: non risulta che Al-Nadi si sia reso conto, se non troppo tardi, della missione di morte del suo passeggero.

Le Autorità di Israèl non hanno annunciato l’ arresto di Al-Nadi, forse imbarazzati dai legami stretti che esse avevano con un uomo che, si asserisce, ha favorito il più grave attentato suicida degli ultimi cinque anni.

Al.Nadi risulta fosse ancora in prigione la settimana scorsa, benché non è chiaro se sia stato accusato. Successivamente il gruppo militante Islamico Hamas ha rivendicato l’ attentato.

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"L’ uomo è agli arresti" ha detto il Generale di Brigata Ron Kitri, portavoce capo dell’ Esercito di Israèl. Ma non è un Agente della Shabàk o Shin Bet (il Servizio segreto Israeliano).

Tirawi afferma: Al-Nadi abita a Qalqilia, città della Sponda Occidentale. Dal 1999 Al-Nadi lavorava coi Servizi segreti della Polizia Israeliana. Dava loro informazioni sulle attività Palestinesi nell’ area. Così seguiva l’ esempio di parecchi altri membri della sua famiglia, da decenni sospettati di legami coi Servizii di sicurezza Israeliani.

In cambio, aveva ricevuto un pass speciale, che lo autorizzava a andare avanti e indietro fra la West Bank, e Israèl. Possiede anche una carta d’ identità Israeliana.

***

E allora, il nostro Governo che cosa racconta sull’ attentato al Dolphinarium? Bugie, niente, bugìe. Jeri venti parenti delle vittime del crollo alla Sala da Ballo "Versailles" han fatta una manifestazione. Voglion sapere perché il Governo si rifiuti di indagare. Sono sempre più frustrati dalla politica governativa: bugìe, niente, gugie e nient’ altro che bugìe.

***

Deal 1994 varie persone mi hanno detto che gli Ebrei in preghiera alla Caverna dei Patriarchi a Hebròn hanno sentito il Dott. Barùch Goldstein picchiare alla porta, e supplicare che qualcuno la aprisse. Perché non han potuto, o voluto, nessuno l’ aprì. Ma hanno ben udite le urla di Goldstein che veniva percosso a morte. Il Governo mica ha permessa un’ autopsia sul cadavere del medico, manco quando sua moglie la ha chiesta. Questa settimana ho scoperto perché.

Un amico mi ha dato il numero telefonico di Itzhàk Dov Reinitz dell’ Impresa funebre di Gerusalemme che organizzò il funerale di Goldstein. Tale amico la sa lunga pure sulla guardia del corpo di Rabìn, che fu sepolta proprio la notte dell’ assassinio, anzi degli assassinii. Il 4 Novembre 1995.

Reinitz mi ha detto: "Non ho informazioni personali sulla guardia del corpo. Il giorno dopo l’ assassinio tutti qui dicevano che un gorilla era stato sepolto la notte precedente… Ma Goldstein era qualcosa che non potrò mai dimenticare. Il suo corpo è arrivato a pezzettini, in un sacco. Decapitato, arti strappati, il tronco macellato, dentro e fuori. "

Che cosa occorre per decapitare un corpo? Fu usata o un’ ascia, o un coltello da macellajo, dice Reinitz. Come può esserci un oggetto del genere, in una Moschea, dove i fedeli devono passare fra ispettori militari e metal detector?

La Commissione Governativa Shamgàr Sul Massacro di Hebròn ha concluso: Goldstein è stato ucciso a colpi di spranghe metalliche. Strano, le ha consegnate qualcuno che le trovò nell’ armadio d’ un deposito. Balle bugìe frottole menzogne. Ho parlato con l’ uomo che ha preparato quanto restava del corpo di Goldstein per la sepoltura. Era stato fatto a pezzi a colpi di ascia, e macellato. Il Governo mente: in circostanze normali, asce e coltelli da macellajo non potevano entrare in Moschea.

Un’ amica, e devo ancora verificare quanto afferma, conosce le vere circostanze dell’ assassinio, il mese scorso, del Colonnello Yehuda Edri, della Shabàk, Intelligence Militare. Lei insiste: lui non morì sul posto, come ce la contano, ma in Ospedale qualche giorno dopo. E palesemente, sono molto esagerate le notizie della sua guardia del corpo gravemente ferita.

Mi sono appena giunte queste informazioni, e non posso ancora mettere le mani sul foco. Ma visto quanto sopra, verificatissimo, i rapporti ufficiali sulla morte di Edri si dimostreranno bugìe, bugìe, bugìe, e ancora bugìe, con qualche menzogna per giunta. Perché, mentre il nostro Paese assediato viene spinto alla fine da squadroni della morte, da dinamitardi, sabotaggi e veleni, il nostro Governo è stato obbligato a restare passivo, a coprire i crìmini del nemico, e a mentire al suo Popolo.

Guardate Sharòn negli ultimi tempi, non riesce a smettere di ridere mentre mente.

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IDEE PRATICHE di Barry Chamish

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"Okay, ti credo, ma che posso fare io?"

"Anche se hai ragione, non possiamo far niente per cambiare le cose"

"Bene, hai colto il problema, qual è la soluzione?"

Sì, i modi esistono. Con talento e immaginazione in abbondanza, POSSIAMO CAMBIARE LE COSE

1.

Una Legge che rèvochi… Nel Novembre 1993, il Governo Rabìn fece passare una Legge, che dichiarava retroattivamente legali gl’ incontri fra Israeliani, e membri dell’ OLP. Sino allora , tali incontri erano crìmini, tradimento. Tale Legge salvò la genìa di Peres, Yossi Beilin, Ron Pundak, Yair Hirschfeld e Uri Savìr dal carcere, per averee illegalmente incontrata l’ OLP.

Revochiamo la Legge retroattiva. Dal punto di vista giuridico, abbiamo tutte le carte migliori. Autorevoli legali spiegano: non esiste precedente di Legge retroattiva, che protegga i fuorilegge da gravi crìmini. Legalizzare l’ alto tradimento è come legalizzare l’ assassinio, o lo stupro.

Molte, molte persone cercano di fare abrogare l’ Accordo di Oslo, perché l’ OLP ne ha violate le clausole migliaja di volte. Ma non è semplice sbarazzarsi di un trattato, internazionalmente sanzionato. Revocare la legge "retroattivante" è, giuridicamente parlando, facile facile. E’ un pezzo di carta incredibilmente no0n vincolante. Poche semplici considerazioni alla Corte suprema, e il giuoco è fatto. Pensa che bel risultato poi. Nessuno, né Sharòn, né Peres, può incontrare alcun leader dell’ OLP, finchè non viene approvata uan Legge nuova. E combatteremo pure quella. E meglio ancora, potranno essere perseguiti in Tribunale i criminali di Oslo. Finalmente. Allora, esiste almeno un pajo di Avvocati coraggiosi?

2.

Denunciare la CIA. Ora il Ministro della Difesa d’ Israèl, Binyamin Ben Eliezer, ha ammesso: la CIA ha addestrati gli squadroni della morte dell’ Olp, con benedizione da Shimon Peres: Vari esperti confermano: la CIA ha addestrati numerosi "Poliziotti" dell’ Olp nelle belle arti del cecchinaggio, e delle peggiori operazioni mortali.

Chi ce la racconta? Il contribuente Americano non ha accettato di pagare il conto per addestrare l’ OLP in sofisticate operazioni omicide. Chi dice che la CIA avesse il diritto di addestrare tali squadre, che hanno ucciso oltre 100 Ebrei, mutilandone oltre 500 ? Anche se Peres la ha autorizzata? Si indaghi su George Tenet, pel suo ruolo diretto nell’ assassinio di massa di cittadini Israeliani. Sia perseguito, se ha violata qualsiasi Legge.

Già che ci siete, potete denunciare l’ ulteriore addestramento dell’ Olp in Texas, alla Lackland Airforce Base. Tante fonti mi garantiscono, proprio ora vi apprendono tecniche nuove per massacrare innocenti. Avvocati, dove siete?

3.

Basta coprire Yoram Rubìn. Già, la Procura ha trovato un trucco per far cadere una delle due accuse contro Avishài Ravìv. Già, lo scherzo consiste nel tirare più alla lunga possibile l’ inizio del processo, finchè non verrà approvato lo Statuto per la limitazione dell’ incriminazione per nuove accuse. Apriamo qui un fronte nuovo. L’ ultimo gorilla di Yitzhàk Rabìn, deponendo alla Commissione Shamgàr, ha mentito. Ha detto che mentre egli proteggeva Rabìn, Amìr gli sparò una pallottola nel braccio. Abbiamo il suo rapporto clinico, che lo coglie in flagrante. Al processo Amìr, Rubìn ha detto: Rabìn saltò testa avanti nella sua auto. Abbiamo il film "amatoriale". Sia Rubìn denunciato per grave menzogna sotto giuramento. E’ facile come sparare a un’ acciuga in barile.

Sinora, Rubìn ha evitato ogni controllo. Due anni fa, ha avuto un incidente d’ auto incredibile, che quasi lo accoppava, ma questa è diplomazia interna della Shabàk.

E’ ora che, prima d’un altro incidente magari efficace sino in fondo, Rubìn sia processato per aver giurato il falso. Vedremo cò dove porteraà. Fornirò gli atti ufficiali a chiunque ne abbisogni per dimostrare l’ accusa. Deve saperlo, non sfuggirà alla Giustizia. Giornalisti, ricercatori, amanti della verità, avvocati, bambini. Ecco i suoi dati: da fuori Israèl, 00972 e poi (0) 9 8611122 fax 00972 (0)9 8625831. Ufficio, indirizzo, la cantina Rehòv Herzl 53, Netanya. LUI HA UCCISO RABI’N .

4.

Lo sbaglio grave di Gillòn - Che fatica, tante @Mail, ma ha funzionato. Giovedì scorso il quotidiano più diffuso della Danmarca ha pubblicato in prima pagina il ruolo di Carmi Gillòn nell’ assassinio di Rabìn. Ministro degli Esteri, Shimon Peres ha nominato Gillòn ambasciatore d’ Israèl a Copenaghen, e l’ intera Scandinavia è furiosa. Non per Rabìn, ma per i crìmini contro gli Arabi perpetrati da Gillòn quando era capo della Shabàk. Giusto ma non basta. Tutti devono essere informati: chi è davvero Gillòn?

Per colpa dei suoi crimini contro tutti, specie contro gl’ Israeliani, tutti, specie gli Europei, odiano tutti gl’ Israeliani, specie i religiosi, i "coloni", le prime vittime di Gillòn.

Cari lettori, guardate il motore di ricerca che preferite. Cercate i nomi dei Danesi più autorevoli, in ogni campo: professori, giornalisti, ministri, diplomatici, copiate e incollate, mandate loro la vera versione: Fate loro sapere chi i Danesi ora hanno

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come rappresentante ufficiale di Israèl.

Se mandiamo tanta posta, persino i Principi dell’ Umanità moderna in Danimarca coglieranno il messaggio. Se la verità su Rabìn non può essere fatta conoscere a tutti in Israèl, alomeno esca in Europa.

Ecco quanto io ho trasmesso. Forse vi serve come appunti per i vostri messaggi ai Popoli Europei.

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CARMIK GILL’N, IL NUOVO AMBASCIATORE D’ ISRAE’L IN DANIMARCA

Il cover-up sull’ assassinio di Rabìn ha raggiunto vette nuove di vergogna jeri, 14 Aprile 2001, sui giornali Israeliani. Sia YODIO’T ACHRONO’T, sia HA-ARETZ han pubblicate lunghe interviste, nei supplementi della fine-settimana, all’ ex capo degli affari legali delle GSS (General Security Forces, o Shin Bet, o Shabàk), Shabtai Ziv. Cari miei, che coincidenza, due giornali concorrenti, stesso tetro personaggio. E due settimane prima, YEDIO’T ACHRONO’T, con strillo in prima pagina, aveva pubblicati nel supplemento "Pèsach"ben due capitoli interi del nuovo libro a firma di Carmi Gillòn, a proposito dell’ assassinio di Rabìn. Gillon è l’ ex capo della Shabàk.

Potete immaginare il terrore nel Quartier aGenerale della Shabàk, mentre i maldestri alti ufficiali lanciano un blitz giornalistico su vasta scala, nel tentativo di bloccare la vasta e precisa documentazione: Gillòn fu uno dei congiurati, dietro all’ assassinio di Rabìn. In sostanza, Ziv ammette che l’ attuale capo della Shabàk, Ami Ayalòn, non ha fatto nulla per ostacolare il processo a Avishài Ravìv, còmplice e istigatore del presunto assassino Yigàl Amìr, "Perché era stufo di sentir parlare della teoria della cospirazione".

Molto utile per queste insabbiature o cover-up sui giornali, è fare sparire tanti documenti. Ziv ha detto a HA-ARETZ, e a YEDIO’T ACHRONO’T: "Posso dichiarare: tutte le attività di carattere giudiziario a proposito di Ravìv sono state svolte in consultazione e piena trasparenza verso la State Attorney e il di lei Dipartimento. Su Ravìv si sono svolte numerose discussioni, durante le quali noi abbaiamo fornite al Ministero della Giustizia tutte le informazioni in nostro possesso sulle illegalità da Ravìv commesse…..".

Nulla di nuovo, sta scritto anche nel mio libro: "Chi è l’ assassino di Yitzhàk Rabìn?". Allora, io non ero il capo dell’ Ufficio legale della Shabàk. La significativa ammissione di Ziv significa: Davìd Libai, ex-Ministro della Giustizia, e Dorit Beinish, ex Attorney General dello Stato, e il di lei personale, erano bene al corrente dei crìmini e delle provocazioni di Ravìv, e ne approvarono la continuazione. Ciò ne giustifica la denuncia e l’ incriminazione come correi, in crìmini innumerevoli. Problemino, come incriminare proprio le persone addette a spiccare incriminazioni?

E Ziv, come chiaramente richiesto dalle Autorità sue, è uscito eda par suo con vari complimenti verso Carmi Gillòn: "E’ un gentiluomo umano e simpatico". Macchè, è un essere brutale e crudele. E un bugiardo impenitente. Ecco perché io ne presento un ritratto più realistico rispetto a quello del suo libro. Gillon racconta che l’ assassinio di Rfabìn fu una serie di insuccessi, e che egli è tanto triste. L’ indomani offrì le proprie dimissioni. Olra descrive la assassina comunità nemica della Pace, gli Ebrei religiosi coloni di Destra. Era necessario infiltrarvi gente come Ravìv, per proteggere la Democrazia, che è la gloria di Israèl. Arriverà a raccontare, come già una volta ha fetto, di non aver manco mai incontrato Rfavìv. Così, prima che chiunque abbia la sventura di credere a tale bugiardo, consentitemi di presentarvi il ritratto del mostro.

COSI’ DIVENTO’ CAPO DELLA SHABA’K

Nel 1990, Gillòn scrisse una tesi di laurea, all’ Università di Haifa, sui pericoli che la Destra Israeliana rappresenta per la Nazione. Molta gente insiste: si era fatta scrivere la gtesi da qualcun altro. Come chiaramente si è fatti scrivere analisi per i giornali sulla Pace, subito dopo l’ assassinio di Rfabìn. Allora, egli era capo del "Dipartimento Ebraico" della Sahabàk, e mandò Ravìv a infiltrarsi in gruppi (al confine fra legalità e illegalità) come il Kach, e I Fedeli del Monte del Tempio.

Ma qualcuno, potentissimo, aveva piani ancora più grandi per Gillòn. Dopo il massacro di Hebrfòn (Febbrajo 1994), Gillòn divenne capo della Shabàk. O Shin Bet. Naturalmente, in un Mondo onesto ciò sarebbe stato impossibile, perchè già qual capo del "Dipartimento Ebràico della Shabàk" aveva fallito miserabilmente nel còmpito di prevenire il massacro. In apparenza: in realtà aveva avuto pieno successo, era proprio riuscito a fare ciò che voleva, e che doveva fare secondo quel potentissimo. Ma non è questa la sede per ricostruire la trappola in cui il Dott. Barùch Goldstein fu attirato, per prendersi la colpa del massacro, e essere massacrato.

Il punto dolente era Yitzhàk Rabìn, che con ogni forza si opponeva alla nomina di Gillòn. Così Gillòn mandò Avishai Ravìv a organizzare una protesta "di Destra" contro l’ abitazione di Rabìn, a Mevasseret Tziòn, per metterlo alle strette. Rabìn accettò la sua nomina, a purchè lo tenesse d’ occhio Yaacov Perry, allora capo della Shabàk. Procedura inaudita. Rabìn ammise: l’ inesperienza da Gillèn dimostrata nell’ affrontare il terrorismo Arabo, lo rendeva inadattoper l’ incarico, ma Rabìn cedette "Alle pressioni dei Ministri". Leggi, di Shimon Peres. Oggi Gillòn è il Presidente del "Centro Shimon Peres per la Pace". Come capo della Shabàk, e come tutto, Gillòn era un infiltrato da Peres.

Vediamo ora l’ attività di Gillòn, e il suo ruolo centrale nell’ assassinio di Rabìn, secondo vari esperti.

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Scrive Adìr Zik, su HATSOFE’:

"Carmik Gillòn è stato il burattinajo diretto di Avishai Ravìv per lungo periodo. Gillòn trasformò Ravìv nel massimo provocatore della Storia d’ Israèl. ..

Persino quando i vice di Gillòn manovravano Ravìv, Gillòn era in contatto diretto con lui. Come copertura, gli ordinò di sposare una "colona", nata in Russia. Gillòn ordinò a Ravìv di scatenare un’ ondata di violenze contro Arabi e Ebrei. A Hebròn, a Gerusalemme, a Tel Aviv, e a Rehovòt, specie all’ Università Bar Ilàn. Gillòn ordinò a Ravìv di compiere violenti attacchi contro gli On. HK (Parlamentari) di Sinistra, specie contro Tamar Guzonsky, e contro Shulamit Aloni. A nome e per conto di EYAL, organizzazione di estrema destra, usata dalla Shabàk per copertura. L’ odio di Gillon per la Destra lo spinse a utilizzare i servigi d’ un infiltrato di Shabàk nell’ IBA (Israel Broadcasting Authority) chiamato Eitan Oren, affinchè riprendesse e trasmettesse una serie di false notizie, il cui scopo era umiliare e infangare gli Ebrei residenti in Yesha: Giudea,.Samaria, Gaza, i "coloni". .. Gillòn ordinò a Ravìv di stampare un fotomontaggio di Rabìn in divisa delle SS, e di diffonderne tante copie ai comizi dell’ opposizione al Governo Rabìn. Rabìn chiamò Gillòn nel suo ufficio, gli chiese spiegazioni. Gillòn gli disse di non preoccuparsi, Ravìv era sotto la autorità sua. Immediatamente dopo l’ assassinio di Rabìn, Ravìv disse agl’ inquirenti della Polizia d’ aver sentito Yigàl Amìr minacciare almeno quattro volte la vita di Rabìn. Ravìv doveva avere informati i suoi superiori, Gillòn incluso, delle intenzioni di Amìr, essi debbono averne deliberatamente ignorati gli avvertimenti. Amìr sparò pallottole a salve a Rabìn, e l’ agente di Gillon Yoram Rubìn, guardia del corpo di Rabìn, è il vero suo assassino".

LE INCAURTE PREVISIONI DI GILLON

Il 24 Agosto 1995, due mesi prima dell’ assassinio di Rabìn, Gillon disse a un gruppo di giornalisti che la vita di Rabìn era minacciata da un assassino, e ne diede la "teorica" descrizione: "Non è necessariamente un colono. E’ uno Sefardita dalla pelle scura, studia all’ Università Bar Ilàn, abita a Herzlia". Quanti poteri paranormali. Amìr è proprio Sefardita, ha pelle scura, abitava a Herzlia, e studiava alla Bar Ilan. Ophir Shalakh di MA’ARIV era uno dei tanti giornalisti presenti, e ha notato: "Carmi Gillòn diede precisamente l’ identikit di Yigàl Amìr".E chi può dimenticare la classica reazione del Profeta Gillon a Parigi, quando per telefono fu informato dell’ assassinio di Rabìn? Esclamò: "E’ stato un Ebreo". (YEDIO’T ACHRONO’T, 24 Novembre 1995).Come faceva a saperlo ?

GILLON CHE COSA FACEVA A PARIGI LA SERA DELL’ ASSASSINIO DI RABI’N ‘

Non si contano le citazioni delle lamentele dei subordinati di Gillòn nella Shabàk: perché prendeva l’ aereo per Parigi, due giorni prima del comizio più pericoloso, come sicurezza, nella Storia di Israèl? Egli si rifiutò di rispondere, ma ordinò ai suoi sostituti di non mutare una virgola delle sue procedure per la manifestazione. Nei precedenti libri e articoli, sono risalito a Parigi, lì porta la pista dell’ assassinio di Rabìn. Scopo: mettere al potere Shimon Peres, marionetta dei Francesi. E Gillon era lì per sistemare tutto. Per connivenza e silenzio è stato premiato, con la nomina nel 1999 a Presidente dell’ "Istituto Shimon Peres per la Pace".

HAN PROCESSATO L’ UOMO SBAGLIATO

Mati Golàn scrive sul GLOBE (11 Dicembre 1997): "Carmi Gillon si oppone all’ incriminazione di Avishai Ravìv perché farebbe conoscere a tutti le procedure operative della Shabàk. Forse ha ragione, a processo dovrebbero essere i suoi superiori, mica Ravìv. "

Tuttavia l’ Attorney General alla fine incriminò Ravìv per due illegalità poco importanti nel 1999.

Egli aggiunse una strana considerazione, annunciando le incriminazioni: "Non abbiamo trovato nulla che giustificasse l’ incriminazione per il suo superiore, Carmi Gillòn". Mentre il Gvoverno proteggeva Gillòn, una buona parte del pubblico d’ Israèl già era convinta che Gillon sia stato il capo(o quasi) del complotto per uccidere Rabìn.

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