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AMI’R SU E Y A L

Si supponeva che Amėr fosse stato membro attivo del gruppo estremistico EYAL.Questa č l’immagine di lui diffusa dai media di Israele.Tale immagine č servita a poco per spiegare la sua sparatoria contro Rabėn.Lui perō non č d’accordo.

SI:"Ai tuoi seminari venivano membri di EYAL o del Kach?"

Amėr:"Uno Shabbāth solo arrivarono,ma io li scacciai via.Proprio di brutto.Non riesco a sopportare quei tipi.Proprio,non date pubblicitā a quel fatto".

SI:"C’erano giovani che vennero a Hebrōn di Shabbāth,e rovesciarono le bancarelle del mercato".

Amėr:"Non col mio gruppo,mai.Chiedetelo a chiunque.Non permettevo a nessuno di stare vicino a loro. A Gerusalemme Estg alla Orient House una volta uno di loro tentō di scatenare il caos,ma io mi opposi con ogni forza perché non sopporto tali assurditā…Non avevo familiaritā coi gruppi estremistici….Non mi crederete ma non sono un estremista."

E allora che era? I moderati allegramente accettano la colpa d’aver assassinato il Primo Ministro?Mentre l’affermazione di Amėr di non voler colpire gli Arabi nasce dai fatti,e da ampie testimonianze,la sua non associazione con gruppi estremistici,spčcie con EYAL,non quaglia coi fatti.Puō aver tentato di proteggere le persone dall’arresto per associazione con lui.Allora una volta di pių,considerate la sua testimonianza riguardo Avishai Ravėv.

AMI’R SU RAVI’V

Amėr:"Io feci la conoscenza di Avishai Ravėv all’Universitā.Sul Campus non era nulla lui.Organizzava incontri dello Shabbčth,e non ci andava nessuno.Io vi andai perché era importante vedere i posti.Non lo ammiravo per i suoi talenti di organizzatore…Era emarginato prima d’injcontrare me.Soltanto attraverso i seminari miei egli ottenne legittimazione.Non capivo perché li distruggesse tutti sempre con le sue pubblicizzate cerimonie di giuramenti e robe del genere.

"Ora capisco un sacco di cose,tante pių cose…dopo Goldstein (e il "suo" massacro a Hebrōn),Ravėv si trasferė a Hebrōn,a Kiryat Arba,e tutti dicevano che lavorava per la Shabāk.Malgrado il crescente sospetto,io arrivai a conoscerlo come persona,e io ero un po’ contrario a tutto quello…Dopo Goldstein vi furono parecchi arresti,e la gente sospettava che Ravėv ne fosse il regista.Cosė mi dissero di non fare amicizia con lui.Io risposi :anche se č un agente della Shabāk,č un essere umano

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…Avishai Ravėv mi ha molto aiutato.Mik ha portato un telefono cellulare,mi ha portato tante cose…Io ho amici che sono compagni spirituali,coi quali posso parlare,e Avishai era un amico cosė.Egli č immaturo,e fa un sacco di cose stupide,ma č un bravo ragazzo,e ne apprezzo il carattere.Ne esistono lati positivi.Organizzava visite agli ospedali dei bambini,e alle case di riposo per anziani,proprio per rendere tutti felici.Credo tuttora in lui.So,ha buon cuore."

SI:"C’erano testimoni che hanno visto te e Ravėv discutere dell’assassinio di Rabėn con un gruppo di Kahane-isti."

Amėr:"E’ vero che Avishai Ravėv pure diceva bisogna ammazzare Rabėn,ma io non sedevo con questo gruppo."

SI:"Hai mai sentito Avishai Ravėv affermare che Rabėn andava ucciso?".

Amėr:"Sė,ho sentito questo un mucchio di volte".

Secondo Amėr,Ravėv era un organizzatore sfortunato,ai margini della vita universitaria,fino a quando egli non lo incontrō e legittimō.E per tutto il tempo nel quale Amėr puntellava la carriera di Ravėv,Amėr sapeva che Raviv era un agente della Shabāk.Eppure non trovō strano che Ravėv gli fornisse un cellulare e altri beni,in quanto Ravėv fondamentalmente aveva buon cuore,quantunque costantemente esprimesse l’opinione che Rabėn andava ammazzato.

Quel che noi qui abbiamo č una storia incoerente.Se Amėr sapeva che Ravėv era un agente della Shabāk,non avrebbe dovuto voler nulla a che fare con lui La sua scusa che le spie persino sono esseri umani,non ha il menomo senso…a meno che egli,Amėr,non avesse i legami suoi con la Shabāk.

AMI’R SULLA SHABA’K

"Nello scorso anno ho avute informazioni esatte sui movimenti di Rabėn,sapevo a quali comizi sarebbe comparso,dove si stesse recando,tutti i posti in cui andava."

Amėr:"Loro spingevano al Shabāk a fare servizio contro la gente.E dopo l’assassinio,che cosa fanno? Reprimono la gente ancora di pių.E’ assurdo.Non fu la loro istigazione a farmio fare quel che ho fatto… Il capo della Shabāk disse che un pistolero solitario non avrebbe mai ucciso Rabėn.Cosė egli esortō Pistolero Solitario a provarci. "

SI:"Dove hai sentito che ha detto quello?"

Amėr:"Correva voce.La gente crede che Rabėn sia stgato ucciso perché la Shabāk non interferė con l’assassinio.Affermo io,non lo avrebbero potuto fermare."

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Kmessaggio piuttosto arruffato,ma tolta la peluria alla torta,Amėr dice che la Shabāk non ebbe nulla a che fare con l’assassinio.Egli ha scelto di perdonare a Ravėv d’essere stato un agente della Shabāk,e probabilmente di aver tradite le persone che venivano ai suoi seminari;e ha scelto di perdonare il capo della Shabāk che,afferma,indirettamente istigō lui a uccidere Rabėn.E’ troppo misericordioso verso l’apparato di servizi segreti che lo ha manipolato regalandogli l’ergastolo.Assume pari atteggiamento verso l’agenzia d’intelligence per la quale al di lā di ogni dubbio lavorō direttamente.

AMI’R SU RIGA,LETTONIA

SI:"Vogliamo sentire in merito al tuo lavoro quale emissario nell’Unione Sovietica nel 1992.Ci sono mille e una speculazione su questo periodo. Che hai fatto lā?

Amėr.L’Ufficio Collegamento non č un segreto ormai.Una volta era segreto.Loro volevano organizzatori per le attivitā sionistiche,e insegnanti di Ebraico,ogni genere di cose.Chiedevano alla mia unitā dell’Esercito(la unitā di religiosi Yeshivāt Hesder)di mandare gente.Ogni due mesi mutavano personale,eio andavo col mio amico Avinoam Ezer.Quando ci arrivavamo,loro lavoravano con le persone di 15 anni,cercavano di convincerli a venire comme immigranti in Israele.Pensavo che fosse tutto sbagliato,che sarebbe stato pių intelligente puntare su studenti pių grandi.Cosė scesi in strada con la mia kippāh sulla testa,e li trovai.Ero una vera attrazione,uno Yemenita con la kippāh.Alla fine radunai attorno a me 100 studenti per gl’incontri sociali.Grande successo….

A quanto č possibile ricordare,Amėr era un ragazzo timido,introverso,al liceo della Yeshivāh,e un soldato tutt’altro che socievole. Tuttavia la sua personalitā mutō drasticamente a Riga. E’ quanto mai improbabile che di sua spontanea iniziativa sia andato per le vie a raccogliere studenti.NATIV era una branca dell’intelligence,non una libera scuola.Amėr aveva ricevuto addestramento pratico nell’organizzazione sociale,e ritornō in Israele con un carattere nuovo,e con una missione forse che non capiva.

SI:Lā c’erano guardie del corpo?

Amėr:Ora state correndo troppo in lā.

SI:Comprendiamo,tu hai segato un corso di sicurezza personale.

Amėr:Niente,nemmeno una cosa.Soltanto minore addestramento alla sicurezza.Che cosa state insinuando?Non avevamo armi,solamente gas lacrimogeni.

I membri di NATIV non sono famosi per loquacitā.Persino dopo oltre 40 anni di esistenza,si sa ben poco delle loro operazioni.Amėr quasi di certo era

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a Riga per qualche sorta d’operazionje segreta,per quanto secondaria.Tornato in Israele ha raddoppiato il suo successo in Lettonia,sul campus dell’Universitā Bar Ilān.E’ divenuto un’attrazione in Israele,anche prima dell’assassinio.Dopo,č diventato un’attrazione mondiale.ED tutto a causa di una sparatoria che continua a confonderlo.

AMIR SULLA SPARATORIA

SI:"Sfōrzati di ricordare chi esattamente gridō:’’Sono a salve’’ o qualsiasi cosa fu detta.Tutti dicono di aver sentito qualcosa di differente.E sforzati di ricordare se tu hai detto qualcosa."

Amėr:"Non ho detta una parola.E nulla detto avrei,perché li avrei messi in guardia.Dire qualcosa,assurdo."

SI:"Forse immediatamente dopo,per salvarti,per esempio?"

Amėr:"No,le grida ‘’E’ a salve’’ arrivarono prima che io fossi buttato per terra.Fu durante gli spari.E’ difficile per una sola persona sparare,e gridare,sei troppo concentrato su quel che fai."

SI:"Nell’esercito gridano:’’Fuoco,fuoco’’,mentre sparano."

Amėr:"Soltanto durante le prove a vuoto.Io non urlai nulla.Distintamente ricordo,qualcuno dalla mia destra urlō quello."

Si:"Quali furono le sue parole esatte?"

Amėr:" ‘’E’ a salve,non č vera’’,sulle parole esatte consono sicuro,ma quello fu il messaggio2.

SI:"Non qualcosa come ‘’cessate il fuoco’’ ?"

Amėr:"No,no.Fu ‘’E’ a salve,non č vera.’’ "

SI:"Il suono degli spari che effetto ti fece?2

Amėr:"Non sono sicuro.Ricordo,sparai,mi balzarono addosso,io feci altri due spari.Ricordo,la prima cosa che la Polizia mi domandō mentre ero a terra fu se avessi sparato a salve o no.Io non risposi,ma allora ricordai che qualcuno aveva urlato ‘’a salve’’ mentre stavo sparando.Mi ficcai in testa:’’Che cosa sta tentando di fare questo,di lavarmi il cervello?’’.Non so,č stato molto incredibile. Era irreale,una guardia del corpo,nel momento nel quale sparano al suo Primo Ministro,domanda se fosse a salve.Per prima cosa doveva puntare sul peggio.A meno che qualcosa di altro non si aspettasse."

SI:"Nessuna delle guardie del corpo ha detto d’aver gridato quelle parole."

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Amėr:"Ti pare probabile che lo ammetta oggi?Loro lo farebbero fuori".


Perchā Amėr č tanto certo che un gorilla,ove ammettesse d’aver urlato ‘’Sono a salve’’,verrebbe ucciso? E’ una pena un po’ duretta per aver gridate due parole.Amėr sa pių di quanto dica,molto di pių probabilmente.Ma č troppo spaventato,o troppo minacciato,troppo intimidito,troppo lavato di cervello,troppo imbottito di pasticci e pasticche,otroppo ignorante per dire qualcosa che somigli alla veritā intera.

Non aveva motivo la Shabāk per tenere Amėr sigillato in isolamento di rigore un mese dopo l’assassinio.Aveva giā collaborato con la Polizia lui,e confessato.Avrebbe dovuto poter vedere parenti e avvocati nel giro di pochi giorni.Ma ci volle un mese prima che la Shabāk lo sentisse pronto per parlare con civili.Si possono facilmente immaginare quali tipi di raccapricciante pressione gli siano stati applicati per indurlo a restare fedele a una storia di autoincriminazione.

Ma gl’investigatori si rifiutarono di rinunciare.Volevano risolvere il mistero centrale delle urla ‘’A salve!’’ e,idealmente,volevano che Amėr confessasse d’essere stato lui a urlare.L’interrogatori continuō durante le sessioni successive.

SI:"Lo sai,abbiamo testi i quali dicono che sei stato tu a urlare".

Amėr:"Sė,lo ho sentito ma non č vero.E’ stato qualcuno alla mia desra,uno dei gorilla.Non sono sicuro se fosse quello in abito nero,o quell’altro,ma era uno di loro.Ero scioccato.Invece di darsi da fare per aiutarlo,urlavano che le palle erano una palla.Lā sono successe cose stranissime":

SI:"Strane cose quali?"

Amėr:"Mentre sto sparando,lui grida:’’Sono a salvce’’.Io non ricordo se lo ho sentito dopo il primo sparo o dopo il secondo o dopo il terzo."

SI:"Qualcuno dice che fu la Polizia a urlare quello".

Amėr:"No,la Poliziza no.Era una guardia del corpo.Quando ho udto il grido,ero sbalordito.Cosa,non ho controllato le pallottole?Un gorilla quando sente uno sparo non si ferma per domandare se sono pallottole a salve.Se agisce cosė famiglio a andare a casa per un pisolino.Deve passare all’azione".

La Shabāk č addestratata a sparare a un assassino in 0,8 secondi.Ci vuole pių tempo per gridare:

‘’Sono a salve,non sono vere’’.Le guardie del corpo,se anziché urlare avessero sparato,Amėr non avrebbe potuto sparare gli asseriti altri due projettili.Egli si rende conto,qualcosa č terribilmente sbagliata,ma non arriva a dire che,forse,ha proprio sparato a salve,come disse(ro) i(l) gorilla.

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Un giorno, potrā giungere proprio a quella conclusione,se mette in giusta prospettiva quanto č accaduto dopo che egli "ha sparato" a Rabėn.

Amėr:"Ho mirato alla spina dorsale,non al cuore,alla corda spinale… lo volevo paralizzare,non uccidere.Dopo lo sparo,smisi di sparare per vedere qual tipo di reazione,di reazione corporea,vi fosse."

SI:"Vi fu una reazione qualsivoglia?"

Amėr:"Niente,continuō a stare in piedi nello stesso modo.Allora mi balzarono addosso dai lati,e io sparai ancora due volte.Ma non ricordo nulla di quegli spari,io non ho mai nemmeno vista la schiena di Rabėn."

Amėr puntava alla spina dorsale,e colpė Rabėn alla schiena.Ma con sua sorpresa,Rabėn non fece nemmeno una piega.Cosė Amėr sparō e sparō ancora,mentre gli saltavano addosso da ogni lato.Ma lui non vide la sua preda,non potč prendere la mira,e non sa se colpė davvero qualcuno.

Forse ora č in grado di capire perché loro urlarono:E’ a salve non č vera".

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17 CAPITOLO DICIASSETTE

LA RIVOLTA SI RIVOLTA E I TESTIMONI SI FANNO SENTIRE

Il 30 Marzo era previsto un mio intervento all’Universitā Ebraica di Gerusalemme,per una conferenza organizzata dall’Associazione Studenti Esteri,una organizzazione studentesca ufficiale,che fa parte del consiglio studentesco del campus.Tuttavia due gruppi studenteschi di sinistra,Meretz (Socialista)e Ofek(affiliata al Partito Laburista)decisero di sabotare l’impegno.Nei giorni precedenti la conferenza,strapparono i manifesti d’invėto,diffusero ai media disinformazione:ero membro di organizzazioni estremiste,ero un negazionista dell’Olocausto.Quest’ultima accusa era particolarmente insultante,vari anni prima avevo scoperto che un terzo della mia famiglia era stato cancellato dalla faccia della Terra nell’ Olocausto.

Quando la sera della conferenza arrivō,i sabotatori erano pronti.Riuscii a intrufolarmi nell’aula per il rotto della scuffia.I dimostranti,in tee shirt colore rosso porpora del Mčretz,bloccavano il mio passaggio,ma non troppo.Era pių importante che un oscuro parlamentare (MK)Laburista,Eitan Cabel,potesse attaccarmi davanti alle telecamere.

Una volta entrato,la rivolta cominciō a tutta birra.Quasi 150 persone erano venurte a vedermi.Il loro ingresso fu bloccato violentemente da cinque dei cinquanta manifestanti presenti.I due capi erano sulla trentina,studenti attempati.Essi "lottarono" con gli studenti addetti alla sicurezza,ma come poi mi disse Brian Bunn,organizzatore della conferenza,"Sotto alla divisa la maggior parte dei ragazzi della sicurezza indossava camicie del Meretz.Erano li per fomentare la rivolta,e non per

impedirla".

Se la Polizia fosse arrivata subito dopo che qualcuno aveva fracassata una porta a vetri,e che varie persone fra cui una signora di 75 anni erano state percosse,il tumulto orchestrato sarebbe stato sedato in pochi secondi col solo arresto dei due istigatori.Ma due funzionari della sicurezza del campus poi mi han detto che il presidente dell’universitā aveva impartito ordini ben prima:non permettete che alla conferenza ci sia pubblico. E come riferito da varie persone,che avevano chiamata la Polizia,l’universitā si rifiutō di consentire alle auto della squadra di entrare nel territorio del campus.

Tuttavia ai giornalisti fu consentito di entrare,probabilmente perché registrassero la mia umiliazione.Ma il destino era diverso.Logicamente spiegai quel che avrei detto,presentai prove,e pochi dei reporter cominciarono a ascoltare.Questo non era ciō che si aspettavano.cosė due Poliziotti del campus tentarono di chiudere tutto,trascinandomi

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a un incontro privato con un MK,che mi salutō cordialmente a uso e consumo delle telecamere.Io mi rifiutai di andare di lā,e i reporter presero appunti.

Benché alcuni di loro abbiamo scritte le previste disinformazioni,alcuni,fra cui il solitamente vigliacco Jerusalem Post,furono equilibrati.E altri,fra cui Yerushalayim e Vesti,pubblicarono articoli lunghi,favorevoli.Indubbiamente,con disdoro di quanti avevano organizzata la rivolta per chiudermi la bocca,le mie apparizioni in TV mi avevano data una certa dignitā.

Il risultato fu una significativa vittoria per la veritā.Il pių profondo risultato della pubblicitā nazionale che eruppe attorno a me,fu che i testimoni uscirono dalla clandestinitā,almeno in parte.Le loro deposizioni si sono dimostrare finora credibili,e hanno percorso lunghe distanze.Considerate alcune delle prove emerse a causa di un complotto strampalato per delegittimare il mio lavoro.

1.Prima del tumulto,ero stato intervistato alla radio.Un ascoltatore telefonō all’annunciatore,e gli

chiese di fare da intermediario con me a nome del suo amico.L’amico aveva aiutato a costruire il

podio per il comizio dove Rabėn era stato assassinato.La squadra costruė la pedana con le usuali caratteristiche di sicurezza.Agenti della Shabāk ordinarono di smantellare i metal detector piazzati allo scopo di rendere sicuro il retroscena.Per farla breve,disse,Amėr o qualsiasi altro intruso armato sarebbe riuscito a entrare nell’area retrostante il podio senza essere pedrcepėto.L’amico desiderava incontrarmi?Forse ove io avessi promesso che la sua identitā non sarebbe mai stata rivelata.Se io accettavo,potevo mettermi in contatto con lui attraverso l’annunciatore della radio.

2.Dopo i tumulti,i miei primi dati cominciarono a piovere dal nord d’Israele.Riguardavano Yorām Rubėn,guardia del corpo personale di Rabėn.Chi chiamava disse:"Penso che questo sia molto importante." "Conosco bene la famiglia di Yorām Rubėn.Noi conosciamo Yoram da quando era un bebč a Acco,San Giovanni d’Acri.La famiglia ha dietro una storia che avrebbe dovuto impedire a Yoram persino di avvicinarsi alla Shabāk.Per non parlare poi del diventare la guardia del corpo pių vicina al Primo Ministro.

"Il padre trattava i suoi figli come un capitano della Gestapo.Lavorava per il governo,e teneva in gran segreto tutto,specialmente il suo mestiereSuo figlio crebbe sotto questa abnorme disciplina.Uno dei figli,Gershon,crollō venti anni fa,dopo il trasloco della famiglia a Karmiel.Divenne dipendente da droghe pesanti,e accoltellō undici volte la fidanzata.Fu condannato all’ergastolo per omicidio,e morė in prigione,si suppone per suicidio.L’assassinio uscė su tutt’i giornali,e confermarlo non č impossibile.

"Cosė come puō un ragazzo del genere diventare l’uomo prescelto dalla Shabāk per proteggere Rabėn?Conosci che genere di test psicologici e sui precedenti

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fanno prima di arruolarti?Io lo so.Yoram non li avrebbe mai superati,c’č qualcosa di proprio sbagliato qui.2

3. S. vive in un Moshāv(fattoria cooperativa,ben diversa da un Kibbutz,fattoria collettiva)e ha una esperienza terrificante,solo per aver notato qualcosa sui giornali. Aveva tenuti da parte i giornali d’inizio Novembre 1995,come tanti altri lettori,per ragioni storiche.Dentro c’erano le foto di Amėr che ricostruisce l’assassinio.Poco pių d’un mese dopo,il Kempler video dell’assassinio fu annunciato,e i giornali pubblicarono a mezza pagina istantanee di Amėr al momento degli spari,tratte dal film.

S. per caso paragonō le foto di Amėr che ricostruisce l’assassinio,il 16 Novembre,solo due settimane dopo il fatto vero. S. era sbalordito,nel ricostruire l’omicidio,Amėr faceva funzionare l’arma con la destra,cosa non sorprendente,visto che mancino non č mai stato.Ma le istantanee tratte dal Kempler film mostrano "Amėr" che spara allungando la mano sinistra.E non c’č alcun modo di sbagliare.

E c’era di pių.Amėr durante la ricostruzione aveva scarmigliate basette folte fino a metā orecchie.Ma lo "Amėr" delle istantanee tratte dal Kempler film mostrano brevi basette ben curate che finiscono in cima alle orecchie.Confermavano il wsuo sospetto,e ben di pių.Era cosė eliminata la possibilitā d’un negativo capovolto per sbadataggine.Un’immagine capovolta non altera la posizione del braccio che spara,sarebbe sempre con la mano sinistra.Inoltre il profilo di Amėr senza basette non somiglia al profilo di Amėr in altre foto.

I redattori del giornale non pubblicarono le foto,e lo diffidarono dal mostrarle a chiunque altro.Poi a casa sua arrivarono telefonate anonime di minaccia.L’informazione si provō esatta. Nell’ immediato futuro avrei scoperto che le istantanee erano state manipolate in vari altri modi,e che la Commissione Shamgār ne era al corrente.

Chiunque desideri puō ripescare tali foto dagli archivii dei giornali d’Israele.Le prove non possono essere nascoste,né lo possono le conclusioni.La foto di Amėr č stata sostituita con la foto di qualcun altro.

4. Ho ricevuto informazioni chiare e terse che Yoav Kuriel non ha scelto il suicidio.Kuriel,sospettato di essere agente della Shabāk,morė poco dopo Rabėn.Causa stabilėtsa ufficialmente:suicidio.Gli organi vitali furono tolti dal cadavere,lui fu sepolto da un funerale per soli ėntimi.Il traffico al raccordo Hayarkon fu dirottato per 90 minuti durante lo svolgimento

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del funerale. Silenzio e onori vi furono per una sconosciuta vittima suicida,e ciō portō vari giornalisti a fare ricerche,invano,su connessioni fra le morti sua e di Rabėn.

Nell’ultimo suo momento di baldanza,Amėr urlō ai giornalisti che ne annotavano l’udienza:"Perché non scrivete della guardia del corpo che loro hanno uccisa…Tutta la faccenda č marcia. Se dicessi ciō che sapevo,tutto il sistema crollerebbe.Io non pensavo che avrebbero preso a ammazzare la gente." Dopo quello scoppio --o pių precisamente,dopo essere tornato nelle confortevoli stanze chiuse della Shabāk -Amėr si trasformō per sempre in teste modello.

Ma’arėv grazie al reporter Davėd Ronen č riuscito a procurarsi dall’ospedale il certificato di morte di Kuriel.Eccezione illegale,sul documento non č indicata la causa della morte.Ronen ha trovata pure la tomba di Kuriel in un angolo recondito del cimitero Hayarkon.E’ quasi impossibile leggere il nome.E’ una tomba quasi invisibile,in pieno contrasto con la tradizione ebraica.

L’informatore mi disse:Io vidi il corpo di Yoav Kuriel,e non sono l’unico.Aveva nel petto sei o sette buchi di pallottola.Strano sistema per togliersi la vita da sé.." Ha aggiunto che in futuro ci saremmo potuti incontrare,ma non ha mai richiamato.

Meno d’una settimana dopo,da Kfar Saba mi ha chiamato Ronnie Schwartz-Mi ha detto che un amico dello scavatore di fosse che aveva sepolto Kuriel gli aveva detto che Kuriel aveva sette fori di pallottole nel torace.Aggiungeva di avere un testimone.

Ho incontrati Schwartz e il testimone,Avi Shekel,a Tel Avėv.Ambedue erano businessmen bene affermati e rispettati. Shekel ha ripetuta la medesima cosa dei sette fori di pallottole nel petto,e mi ha promesso che avrebbe cercato di organizzare un incontro fra me e lo scavatore di fosse.

L’incontro,poi č saltato fuori,doveva essere concordato da Yehoshua Mittleman,stretto amico dello scavatore il quale abitava a Bnei Brak,cittā ortodossa. Senza aggiungere dettagli non necessari, l’intermediario m’informō che,sė,il suo amico aveva avuto in mano il cadavere di Kuriel.E non solo c’erano sette fori di pallottole nel petto,ma altri organi vitali erano stati lesi.Lo scavatore di tombe,mi fu detto,non č Sionista,e "non rischierā la sua vita per il Paese.Ha visto che accade se fai arrabbiare le persone sbagliate".

Il 17 Maggio mi fu dato il dossier della previdenza sociale di Kuriel.Io chiamai Ronen e venne a casa mia per esaminarlo."Eccolo qui"lui disse dopo un’attenta lettura veloce."Lavorava alla Polizia di Isračl,al Quartier Generale Sheikh Jarrah.Lė ha sede il settore servizi segreti della Polizia":

Quello di Kuriel non era l’ unico "suicidio" sospetto collegato con la morte di Rabėn. D.S.,Americano,studente all’Universitā Bar Ilān, egli pure si č presunto

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si fosse tolta la vita in quanto "depresso" per la morte di Rabėn.Un suo amico mi ha informato:"Era stretto amico di Avishai Ravėv.Nessuno dei suoi amici ha bevuta la storia del suicidio.Gli han chiusa la bocca permanentemente".

5: Docente di Giurisprudenza all’Universitā di Tel Aviv, il Prof.Arieh Rosen-Tzvi era membro della Commissione Shamgār.Morė di cancro poco dopo la diffusione delle conclusioni della Commissione.Ho ricevuto una telefonata da qualcuno che lo conosceva.Mi disse di avere importanti informazioni,ma di non poterle ripetere al telefono.L’indomani c’incontrammo a casa mia.

L’informatore ricopre una autorevole posizione nel campo della pubblica istruzione.Mi ha detto:"Ho visto Arieh la settimana in cui č morto.M’ha detto di aver nel cuore profondi segreti sulla morte di Rabėn,e di non poterli mai rivelare.Pochi giorni dopo era morto.Il cancro non č un infarto.Negli stadi finali si č costretti a letto.Non puō essere morto di cancro dalla sera al mattino".

Tale vicenda ricorda in modo increscioso un’altra morte collegata con Rabėn.Alle 8.45 di una calda mattina nel Luglio 1995,Motta Gur,viceministro della Difesa nel Governo Rabėn,fu trovato morto in casa sua.Si era sparato al collo;si raccontō che aveva lasciata una riga su un biglietto per dire di non voler che la sua famiglia soffrisse ulteriormente per il suo dolore.Il biglietto non č mai stato mostrato al pubblico.Alle 17 con strana fretta il Generale Gur,il liberatore di Gerusalemme,eroe nazionale,fu sepolto.Motivazione diffusa dai media:Gur era depresso a causa del cancro terminale.

Giusto poche settimane prima,Gur aveva scatenato il putiferio alla Knčsset.Scrive Ma’arėv il 15 Giugno 1995:"Gur non soltanto si č rifiutato di condannare i coloni,ma li ha pure difesi:"Debbo dire.Mi sono domandato perché non fossimo andati a abitare in quel luogo anni fa?Da ragazzi nel 1946 abbiamo fondato tredici kibbutzėm nello stesso modo". Il pronunciamento di Gur ha scatenate ore di infocato dibattito;risultato,vari MK sono stati espulsi dall’aula."

Attivamente Gur si opponeva al "Processo di Pace"di Rabėn.Di recente aveva visitata Hebrōn e l’adiacente insediamento di Barkai per incoraggiareil movimento dei coloni.Conseguenza,i coloni lo consideravano l’unico amico loro rimasto nel governo Rabėn. E quale vice di Rabėn nel Ministero della Difesa,era in possesso del genere di segreti che potrebbero risultare utilissimi agli oppositori del "Processo di pace".

Ma il cancro terminale spinse Gur a togliersi la vita da solo.Ma lo ha fatto per davvero lui?No,secondo il medico di Gur,e secondo il primario del Dipartimento Oncologėa dell’ospedale Ichilov dove Gur era curato.Il Prof.Samario Chaitchik ha detto a Ma’arėv:"Due mesi fa abbiamo trovato un tumore al cervello.E’ stato curato al

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Memorial Hospital a Manhattan. Sette settimane fa Gur č tornato in Isračl.Era molto migliorato,il suo tumore era del tutto sparėto,cosė come gli effetti collaterali delle terapėe.Lo abbiamo visto tre giorni fa e non manifestava alcun segno di depressione.Ci ha fatto un appuntamento per rincontrarci fra dieci giorni."

Ecco sistemata la versione ufficiale,il suicidio di Gur.Il suo cancro era in fase remissiva,egli aveva ogni buon motivo per vivere.La sera prima della morte concordō un altro appuntamento,stavolta per essere intervistato dal telereporter Avi Bettleheim.Parenti e amici tutti hanno espresso amara sorpresa per quella morte perché Gur non era il tipo che sceglie il suicidio.

Ebbi immediatamente sospetti.Come poteva prendere appuntamenti,e programmare il suicidio,allo stesso tempo? Penai. . Primo,non vi era motivo per il suicidio.E poi chi si uccide sparandosi dentro al collo?E come mai lui,membro del governo,fu seppellito nel giro di otto ore,prima che potesse essere organizzato un funerale acconcio?

Come il cancro di Rosen-Tzvi,il cancro di Gur secondo ogni evidenza fu una scusa usata dagli assassini per coprire le loro orme….giusto sei mesi prima che il suo boss,Yitzhāk Rabėn,venisse assassinato.

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18 CAPITOLO DICIOTTO FINALMENTE UN ALTRO RICERCATORE =====

Nell’Ottobre 1996,la TV Canale Due trasmette un reportage sulle persone che respingono la versione ufficiale sull’assassinio di Rabėn.Perō il programma era per lo pių dedicato alla mia ricerca.Alcuni secondi furono dedicati a un ricercatore di Ramat Gan,Natan Gefen.Dopo aver visto il programma,un reporter locale fece visita a Gefen.Ai primi di Novembre, Hamekomōn,giornale di Ramat Gan,pubblica una coraggiosa intervista a Natan Gefen,che da un anno compiva ricerche sul coverup dell’assassinio di Rabėn. Scrive l’articolo:"Gefen č stato a quasi tutte le discussioni in tribunale in merito all’assassinio,ha incontrato numerosi esperti,ed č sicuro che Yigal Amėr avesse un socio nell’omicidio,in quale č in libera circolazione." Dopo un anno di ricerche solitarie,ho scoperto,con mia grande gioja,di non esser solo.

Segue il sunto delle tre pagine d’intervista.Aggiungo:Gefen non č d’accordo con la conclusione mia che Yigāl Amėr sparō una sola pallottola a salve,e che Rabėn fu in realtā ammazzato sull’auto durante il viaggio verso l’ospedale Ichilov.

Tuttavia eravamo d’accordo sui dettagli del coverup organizzato dalla Shabāk,sul quale coverup farō commenti in conclusione della sua intervista.

RGH (Ramat Gan Hamekomōn):"Natan Gefen,la tua tesi su che cosa si basa?"

Gefen:"Si basa su un cumulo di fatti che ho letti,raccolti e studiati.Yigāl Amėr ha affermato nel suo primo interrogatorio di non aver voluto uccidere Rabėn,ma soltanto ferirlo.Eppure ha sparato pallottole dum dum,che al corpo causano danni ben peggiori rispetto ai projettili comuni.Cosė deve aver mentito.

"Tuttavia le pallottole a punta scavata hanno potere penetrante ben minore,dunque egli deve aver saputo prima che Rabėn non avrebbe indossato un giubbotto blindato.Ne concludo,aveva inside information.Inoltre le pallottole dum dum si sbriciolano,e non possono essere identificate,una volta entrate nel corpo."

RGH:"Queste non sono affermazioni serie.Yigāl Amėr fu preso,sparō tre volte,e ha persino ricostruito il fatto."

Natan Gefen:"Yigāl Amėr sparō soltanto una volta,e poi le guardie del corpo di Rabėn gli sono balzate addosso.Il colpo successivo contro Rabėn fu a bruciapelo,e Amėr non gli arrivō mai tanto vicino.Amėr fisicamente non toccō mai Rabėn".

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RGH:"Come fai a saperlo?"

Natan Gefen:"Dal film sull’omicidio,e secondo le testimonianze rese da ufficiali della Polizia e della Shabāk."

RGH:"Eppure nella ricostruzione Amėr sparō tre volte."

Natan Gefen:"La sua ricostruzione non fu accurata.Ha affermato che,dopo essere stato agguantato dai gorilla,sparō altri due colpi,io non gli credo."

"Dopo che gli fu tolta la sua arma,la Polizia e la Shabāk han trovato all’interno otto pallottole.Amėr afferma di averne caricate nove.Amėr nasconde i fatti."

RGH:"Diciamo che hai ragione.Chi sparō le altre pallottole?"

Natan Gefen:"La risposta fu soffocata in precedenza.Insisto:le guardie del corpo di Rabėn dovevano essere arrestate sul posto.Stiamo parlando dell’assassinio di un Primo Ministro,non di un tale che avesse fatta irruzione con la forza. Dal momento in cui i gorilla non sono stati arrestati,han potuto coordinare le loro testimonianze,e lasciare nelle mani della Shabāk l’identitā del killer."

RGH:"Dunque tu affermi:qualcuno della Shabāk sparō a Rabėn?"

Natan Gefen:"Forse,o qualcuno connesso con la Shabāk o magari no."

RGH:"Per farla breve,tu affermi che vi fu una cospirazione della Shabāk?"

Natan Gefen:"No.Vi fu una cospirazione fra Amėr e un agente della Shabāk,il quale era riuscito a guadagnarsi la fiducia dei gorilla di Rabėn che aiutarono l’omicidio.Secondo la mia opinione,qualcuno approfittō del pigia pigia su Amėr per sparare a Rabėn."

RGH:"E chi sparō al gorilla Yorām Rubėn?"

Natan Gefen:"Penso sia stata tutta una messinscena,perché non si č mai trovata una terza pallottola.Il Laboratorio Investigazioni sul Crimine della Polizia ha scoperto che la composizione chimica del foro di pallottola su Rsubėn era differente dal resto delle pallottole di Amėr.2

RGH:"Amėr č stato interrogato cosė spesso,eppure tu dici che nessuno degli interroganti č riuscito a fargli identificare il suo socio nel crimine?"

Natan Gefen:"Io dico che la Shabāk gli ordinō di non rivelare nulla perché avrebbe causato danni ancor maggiori".

RGH:"Amėr ha fatto accordi con quale interesse?"

Natan Gefen."Forse gli hanno promesso che sarebbe stato presto rimesso in libertā.Amėr ha pienamente collaborato con la Polizia,ha confessato.Gli avrebbero dovuto permettere di incontrare un avvocasto o un visitatore dopo una settimana.Ma Amėr fu tenuto oltre un mese senza

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vedere un esterno.Perché?A mio parere quel tempo fu necessario per persuaderlo a non esporre un socio suo connesso con la Shabāk."

RGH:"Quando hai raggiunta la conclusione che Amėr avesse un socio?"

Natan Gefen:"Proprio all’inizio dei fatti.Dopo l’assassinio,la Shabāk ha agito in modo alquanto peculiare. Di solito le persone sotto investigazione cercano di nascondere il loro coinvolgimento.Cosė la Shabāk fece dopo l’incidente dell’autobus 300,e cos’ fecero le IDF durante la Commissione Agranāt.La velocitā con la quale la Shabāk si assunse la responsabilitā su di sé,e avviō l’inchiesta sua,indica che volevano mettere in corto circuito uno scandalo ancor maggiore.Alla Commissione Shamgār,la Shabāk tentō di dimostrare che LORO erano stati inetti,e questo č innaturale.Ho fiutato che c’era qualcosa di molto strano.Ho fatto appello alla Corte dei Conti,e al Ministro della Giustizia,perché riaprissero l’intera investigazione.Nessuno dei due mi ha risposto."

RGH:"Pare pių che una coincidenza che il tuo lavoro sia comparso in TV nell’anniversario dell’assassinio."

Natan Gefen:"Sono andato a cercare i media perché sapevo che qualcuno mi poteva fregare,farmi fuori.Cosė ho mandato fax e lettere a pių gente possibile,onde diventare troppo noto per essere ucciso."

RGH:"Non pensi che il tuo lavoro dia fastidio a troppe persone?"

Natan:"E non dā fastidio il fatto che a causa delle pressioni della Shabāk un assassino sia in libera circolazione?Io voglio far esplodere l’intera faccenda.E’ impossibile descrivere quanto l’assassino potrā fare,se non viene preso. E se non č preso,č un invito ai servizi di sicurezza,perché ci riprovino".

Ne ho concluso:Natan Gefen non aveva visto il film,sulla porta dietro di Rabėn che si chiude prima che egli entri nel veicolo.L’avesse visto,son certo ,avrebbe concluso che Rabėn č stato colpito nell’auto,e non durante la confusione dell’acciuffamento di Amėr.Ma concordavamo:qualcun altro ha sparato a Rabėn,e gli spari a Rubėn erano una falsa pista.Tuttavia,sulla base del film che mostra Rabėn illeso dopo lo sparo di Amėr,io sostenevo che Amėr aveva sparata una pallottola a salve.E quantunque egli intendesse colpire Rabėn,il che lo rende colpevole di tentato omicidio,il vero lavoro sporco č stato svolto da qualcun altro.

Tali dettagli a parte,la ricerca di Natan Gefen era ben seria,e non sussistono dubbi sul suo coraggio,e sulle sue convinzioni etiche.Meritava l’apprezzamento di tutti gli Israeliani onesti.Ma io scelsi di non cercare contatti con lui,credendo dall’intervista che egli non possedesse nessuna prova che io giā non avessi.

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Verso la fine del Marzo 1997,Natan Gefen lesse che io avrei parlato dell’assassinio a Gerusalemme alla Universitā Ebraica.Mi chiamō,e decidemmo un incontro prima della conferenza.Fedele alla sua parola,arrivō e fu uno dei pochi visitatori che riuscirono a aggirare i manifestanti violenti,e a entrare nell’aula conferenze.Tuttavia non vi fu tempo per scambiarci informazioni.Ciō fu possibile il giorno dopo la conferenza-tumulti,quando lui,chiaramente impressionato dal volume di pubblicitā nazionale lasciato sulla scėa dell’incidente,insistč che c’incontrassimo.Disse di avere la pistola fumante.

Non ero sicuro di ciō che volesse dire,ma compresi immediatamente l’importanza del documento che estrasse dall’archivio.Era il rapporto iniziale del chirurgo su Rabėn all’ospedale,scritto appena prima che il coverup cominciasse,e riferiva:Rabėn era stato colpito al torace dal davanti,da una pallottola che finė per frantumargli la spina dorsale.

Questa era una pistola fumante,benché ne esistano altre.Fui impressionato da questa scoperta,e dalla sua diligenza.Quando il redattore e un reporter del giornale in lingua Russa VESTI mi intervistarono dopo i tumulti orchestrati all’Universitā di Gerusalemme,io raccomandai che loro si incontrassero con Natan Gefen.Lo fecero,e decisero che una intervista congiunta a lui e a me avrebbe dato un articolo bello e molto lungo.Segue l’intervista a Natan Gefen per il pezzo pubblicato nel Maggio 1997.

VESTI:"Quando hai cominciata la tua investigazione dell’assassinio di Rabėn?"

Natan Gefen:"La stessa sera dell’assassinio ritenni incredibile che l’assassinio avesse agito cosė facilmente.Non riuscivo a capire perché le guardie del corpo lo avessero lasciato lė;dunque per primo passo decisi di registrare i servizi della TV sulla sera della morte.Seguirono subito altri interrogativi."

VESTI:"Per esempio?"

Natan Gefen:"Perché Rabėn arrivō cosė tardi all’Ospedale?Perché l’Ospedale non era preparato per Rabėn,visto che la sua auto aveva una radio mobile a bordo?Dov’era l’auto di Rabėn se bastano due minuti per raggiungere lo Ichilov?"

VESTI:"La Commissione Shamgār non ha trovato nessuno sbaglio,solo negligenza,da parte delle guardie del corpo.E gli avvocati autorizzati a vedere i paragrafi segreti del rapporto Shamgār affermano:detti paragrafi non rivelano altro che procedure di sicurezza."

Natan Gefen:"Lasciate che faccia io una domanda a voi.Perché la prima investigazione sull’assassinio fu intrapresa da ufficiali della Shabāk?Non avrebbero dovuto investigare,dovevano essere investgigati.E perché nessuna delle persone incaricate di perseguiree la veritā almeno investigō sul tema:

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aMėR Agė DA SOLO?e SE NO,CHE C’ERA DIETRO A LUI?Mio dovere č anche far domande,e non solo rispondere.Avete voi qualche risposta?"

VESTI:"No.E tu?Quali sono le tue conclusioni?"

Natan Gefen:"Yigāl Amėr agė non da solo.Il colpo fatale venne da una seconda persona,e penetrō dal torace,mentre Amėr sparō alla schiena.Il vero assassino č in libera circolazione.I giudici al processo Amėr conclusero che Rabėn era stato colpito due volte.Tre,dico io,e il colpo fatale venne dal davanti."

La sera della morte,il ministro della Sanitā Ephrāim Sneh,e Gabi Barabash,direttore dell’Ospedale Ichilov,entrambi annunciarono che Rabėn era stato colpito al petto dal davanti,e che aveva sofferta una ferita spinale.Sono entrambi medici,e erano nella sala operatoria,e videro il corpo di Rabėn.E’ impossibile che si siano sbagliati.

VESTI:"Dov’č la pallottola che colpė Yorām Rubėn?"

Natan Gefen:"Sono convinto che la ferita di Rubėn sia stata orchestrata.La pallottola non fu mai trovata.L’esperto di materiali della Polizia,Barųch Gladstein,testimoniō:la pallottola che aveva fatto il foro negl’indumenti di Rubėn era di composizione metallica diversa da quella trovata nelle altre pallottole di Amėr.Gladstein ha inoltre concluso:una delle pallottole che attraversarono i vestiti di Rabėn era stata sparata a bruciapelo.Se guardate il Kempler film,vedete:Amėr mai ebbe la possibilitā di sparare a bruciapelo."

VESTI:"Il film č di qualitā cosė scarsa,che difficilmente puoi trarne dettagli."

Natan Gefen:"Ma va’,guardiamo il film.Vi dimostrerō che al rallentatore si capisce,č stato addomesticato il film.Fate attenzione alla reazione di Rabėn dopo che gli han sparato.Ci sono 24 fotogrammi al secondo,e se conti i fotogrammi puoi calcolare il tempo degli eventi con precisione.

"Vedi,si spara a Rabėn,e lui gira la testa verso lo sparo.Sai quanto tempo occorre a una normale persona sana per reagire fisicamente allo shock o al dolore? 0,75 secondi,come dire 18 immagini.E Rabėn non era James Bond,aveva 72 anni,era in pessima forma.Quanto tempo occorse a Rabėn per reagire?Conta le immagini, 0,2 secondi. Questa parte del film č stata mutilata di oltre mezzo secondo. Ora esamina il rapporto del chirurgo.Rabėn,afferma,fu colpito attraverso il torace e la spina dorsale.Subito dopo in TV il Dott.Barabāsh riferisce che a Rabėn sono state trasfuse due unitā di sangue.Significa:Rabėn sanguinava abbondantemente.Dove? Non si č trovato affatto sangue sull’asfalto sul quale era asseritamene stato colpito."

Natan Gefen sottovalutō il caso suo.Quando poi io lessi l’intero rapporto del cerusico,scoprii che,secondo il Dott.Gutman,a Rabėn furono trasfuse OTTO unitā di sangue.Comunque ha sanguinato di gran lunga pių abbondantemente di quanto Gefen immaginasse allora.

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VESTI:"Non ci vedo nulla di strano.SI puō cominciare a sanguinare dopo.Il versamento di sangue deve essere cominciato dopo che Rabėn č stato messo in auto.

Natan Gefen:"Non č cosė.Quando una persona č colpita gravemente,viene coricata per terra,e protetta con una coperta per prevenire ulteriore perdita di sangue.Non č possibile che non ci fosse sangue per terra.Né si vede in auto nulla o nessuno".

Giā,l’auto di Rabėn manifestamente non č stata esaminata dopo l’assassinio.Non una volta nel Rapporto Shamgār,o nei verbali del processo Amėr,c’č menzione di un esame dell’auto o del sedile posteriore.Sbadataggine mica da poco.Sono sicuro,qualcuno della Polizia deve aver studiato il sedile posteriore.Chiunque sia,non č mai stato chiamato a testimoniare,né mai si č fatto avanti volontariamente.

VESTI:"Chi ti ha dato il rapporto del chirurgo?"

Natan Gefen:"Nel Novembre scorso il giornale di Ramat Gan ha pubblicato un pezzo sulla mia ricerca.Ho copiato il servizio,e lo ho distribuito per tutto l’ospedale Ichilov.

"La strategėa ha funzionato.Qualcuno anonimamente mi ha mandato il rapporto via fax.Immediatamente ho mandata copia alla Corte dei Conti,e ho chiesto che facesse riaprire una investigazione sull’assassinio di Rabėn.Hanno risposto che c’era giā una investigazione ufficiale,e che sarebbe stato assurdo aprirne un’altra":

VESTI:"Perché Amėr tace?Non sa che qualcun altro ha sparato a Rabėn?".

Gefen:"Deve saperlo.Amėr fu arrestato,e non gli furono consentite visite per un mese.Perché,se collaborava con gl’inquirenti?NoamFriedman,che sparō a sette persone a Hebrōn,cooperō,e gli fu permesso di vedere un avvocato l’indomani.La Shabāk ha impiegato un mese per convincere Amėr a cooperare.E lo ha fatto sempre,dopo!"

"Sono stato alla maggior parte delle udienze del suo processo.Ogni volta che i suoi avvocati sollevavano un argomento forte in sua difesa,era luji che li faceva tacere urlando:"Io lo ho ucciso,ho agito per conto mio."Era lui che strafaceva,ovvio.Ma quel che dice non importa.Ho documenti che lo sbugiardano, sono forti abbastanza da ottenere una riapertura dell’investigazione sull’assassiniko.Ma il Governo non permetterā mai che ciō sia fatto".

========= Page 112 Diciannove CAPITOLO 19 L’ARMA ====

Immediatamente dopo la sparatoria un testimone,Nam Kedem,disse alla Reuters:"Io ho sentito qualcosa come quattro , cinque colpi,poi ho visto il collasso di Rabėn." E’ uno di parecchi testimoni,fra i quali il Poliziotto Yossi Smadja,che udirono cinque spari.Rabėn,secondo il suo resoconto,non cadde se non dopo il quarto,o quinto colpo.

Intervistato ancora dalla rivista HATIKSHORET nel Maggio 1997,Kedem aggiunse un’altra descrizione:"Vidi per terra un nastro di arma da fuoco.Lo buttai con un calcio veso i gorilla".E’ possibile che in mezzo al trambusto,un Poliziotto o una guardia del corpo abbia perso un nastro di pallottole.Ma cd’č un’altra possibilitā. Boaz Gaōn,reporter di Ma’arėv,che mi telefonō dopo aver letto il pezzo di Hatikshoret,reagė:"E’ una storia strana.Suona come se vi fosse coinvolta una seconda arma".

Questa č la tesi del ricercaore Natan Gefen,e č una teoria presentata alla Corte al processo Amėr dal suo avvocato Gabi Shahāt. In breve,Amėr sparō il suo petardo,e il vero assassino approfittō del caos dopo per sparare a Rabėn.

Contraddice la tesi lo sconvolgente racconto di Yevgeny Furman, paziente ambulatoriale all’ospedale Ichilov.A un reporter della Reuter disse d’aver visto Rabėn in sala emergenza,gli occhi erano chiusi,sanguinava abbondantemente dal petto e dalla schiena.Se c’era una ferita frontale al petto,non la aveva causata Amėr,perché dal davanti egli non sparō.D’altro canto,poiché la ferita al petto non lasciō fori di pallottola negl’indumenti di Rabėn, non si era potuta verificare nel caos del posteggio in Piazza "I re di Israele".

La testimonianza di Furman,insieme con quelle dei medici Barabash,Gutman,Sneh(e con quella del patologo senza nome rivelata in una deposizione alla Corte Suprema ,dove si afferma che egli disse a un testimone che Rabėn era stato colpito tre volte)č poderosa prova che una seconda pistola ha ucciso Rabėn.Ma se č cosė,come si spiega che le due pallottole estratte dal corpo di Rabėn quagliarono con l’arma di Amėr nei test balistici?

Noi cerchiamo la risposta dapprima nel rapporto del Laboratorio Balistico della Polizia d’Isračl,

redatto dal perito balistico Bernard Shechter.Ha ricevuto un vero arsenale di munizioni e di armi per fare le prove,a cominciare dalla pistola di Amėr.Si lamentō,perché avrebbero dovuto dargli quell’arma con una pallottola tuttora in

========== Page 113 ==Shechter testimoniō:"Le due prime pallottole caricate erano dumdum,seguite da una normale." Amėr contestō i test di Shechter insistendo che egli aveva sbagliato ordine.

In questi settori,le perizie balistiche forse non sono infallibili.Tuttavia non c’era facile via di uscita per i cospiratori in un altro settore delle perizie. Le conczave,o dumdum,a punta d’Argento o Silver-Tip vengono spesso prodotte con una pallottolina metallica in cima,che aggrava molto i danni al corpo.Amėr dichiarō di aver usato le pallottole pių potenti disponibili,cosė nel corpo di Rabėn se ne sarebbero dovute trovare due.Guardate la deposizione di Bernard Shechter al processo Amėr il 3 Marzo 1996:

Difesa:"Hai riferito che non c’erano sferette.Tu dove hai chiesto che si facesse l’esame per le pallottoline?"

Shechter:"Ai raggi X.Ho chiesto che fossero esaminati i reperti per trovare le sferette nel cadavere.Non ricordo esattamente quando feci la richiesta,ma so di aver fatta domanda cinque volte dopo aver viste le munizioni,e dopo aver viste le sferette in quattro altre pallottole.Cosė domandai al patologo Dott:Hiss,per favore controlla ai raggi X e forse troverai le sferette.Ha detto di aver controllato e ricontrollato,e non le ha trovate".

L’indomani, il Dott.Hiss testimoniō sulle sferette mancanti:"A parte le due pallottole che ho rimosse dal corpo del deceduto,non c’erano altre particelle estranee". Ergo,Amėr non usō le pių dannose pallottole a sua disposizione.

E ora la linea ufficiale diventa implausėbile a precipizio.Subito dopo l’arresto di Amėr,la Polizia fece irruzione nella casa dei suoi genitori,alla ricerca di armi e di munizioni.Ne uscė a mani vuote.Due giorni dopo,la Shabāk condusse la ricerca sua,e ne venne fuori con materiale sufficiente per dotare una piccola milizia.Fu trovato in un attico sopra alla stanza di Hagai,fratello di Amėr.

Hagai fu accusato,e poi condannato per avere rigate le pallottole che avevano ucciso Rabėn.Hagai ricevette una condanna leggera,solamente anni sette,basata sulla sua testimonianza,egli non aveva idea che suo fratello intendesse assassinare nessuno con le sue pallottole.Come se uno manipolasse le munizioni per qualche altro scopo.

Altri ricercatori sono stati altamente perplessi in quanto la Shabāk nell’arsenale di Hagai ha trovato due pallottole a salve,e un silenziatore.Io sono ancora pių

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perplesso da tutto il resto.Ecco parte della lista dell’armamento di Hagai mandato a Shechter per le prove.

_ 5 pallottole Silver-Tip (a punta concava)produzione Winchester

_Un pacco di 380 pallottole Winchester Automatic Super-XLLe due pallottole trovate nel corpo di Rabėn erano Silver-Tip(a punta concava)prodotte dalla Winchester

Il che ci porta alla confusione.Se Hagai Amėr aveva nel suo attico centinaja di pallottole prodotte con la punta concava dalla fabbrica,perché ebbe bisogno di concavāre le pallottole di suo fratello?

Risposta:non le ha mica lavorate.Le pallottole sparate a Rabėn erano giā state concavate dalla Winchester.La potenza di tali projettili č comunemente accresciuta con l’aggiunta di una piccola sferetta di metallo inserita nella punta.Tali sferette non furono trovate nel corpo di Rabėn.

Per accantonare questi problemi,la versione ufficiale vuole che Hagai Amėr abbia ulteriormente scavate pallottole giā prodotte scavate,e che nel far ciō abbia rimosse le pallottoline di metallo.Ora perché avrebbe dovuto fare una roba simile?Winchester non ha bisogno del suo ajuto per rafforzare le sue pallottole,e rimuovendo le sferette avrebbe ottenuto l’effetto opposto.

Il Dott.Hiss non fa che aggravare la confusione quando,nella medesima udienza,testimonia:la seconda pallottola che colpė Rabėn fu sparata orizzontalmente.Amėr lo appoggia dopo,quando dichiara di non aver mai abbassata la sua pistola.Ma la Commissione Shamgār ha concluso:Amėr sparō a Rabėn dall’alto mentre il Prfemier era bocconi steso per terra.Finchč Yorām Rubėn non rinunciō a tutte le sue precedenti testimonianze su come gli era stato sparato,il caso dello Stato si fondō,per gran parte del processo,sulla peculiare testimonianza dell’ufficiale di Polizia Yisrael Gabai,il quale ne aveva di cose da raccontare.

Difesa:"Tu ricordi di avere testimoniato di aver visto l’imputato tenere la pistola a un angolo di 45 gradi?"

Gabai:"Ricordo.Non ricordo di avere dato alla Polizia una dichiarazione nello stesso senso.Non so perché non lo ho detto alla Polizia".

Difesa:"Com’č che nessun altro Poliziotto disse la stessa cosa in merito all’angolo?"

Gabai:"Chiedetelo a loro".

Difesa:Come č possibile che dopo tre mesi,la tua sia l’unica testimonianza in tribunale,che ricordi come l’imputato tenesse l’arma a un angolo di 45 gradi?"

Gabai:"Io ho detto ciō che ho visto.Quanto agli altri poliziotti,chiedete a loro".

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Difesa:"Intendi,45 gradi rispetto al suolo."

Gabai:"Sė.Mentre lui teneva l’arma in quella posizione,nessuno gli era ancora addosso.Mentre io correvo verso di lui,ho visto l’imputato stare in piedi con l’arma puntata a 45 gradi verso il suolo.Non so quante persone fossero accanto al Primo Ministro,ma nessuno saltō su di lui,benché fossero soltanto a un metro di distanza da lui".

Difesa:"Cosė stai dicendo che l’arma impugnata dall’imputato era puntata verso terra?"

Gabai:"Vero".

Cosė termina la prima parte della testimonianza di Gabai. In contraddizione con una dozzina circa di testimoni,che videro le altre persone balzare addosso a Amėr subito dopo il primo sparo,Gabai insiste:nessuno lo toccō.Amėr restō in piedi solo,sparando gių su Rabėn e Rubėn che erano caduti.

Ove gli si credesse,Gabai č l’unico testimone oculare dell’assassinio,che vide le cose in sto modo.Ma la sua testimonianza creava pių problemi che soluzioni.Primo e il pių ovvio: perché le guardie del corpo non fecero il loro dovere nei confronti di Amėr?Cosė alla fine la Corte cassō la deposizione di Gabai,secondo la quale Amėr sanza ostacolo niuno sparō all’ingių;e accettō la nuova versione appena scoperta da Rubėn,secondo la quale Amėr in concreto aveva sparato orizzontalmente.Andiamo ora all’Atto Due dell’illuminante testimonianza dell’Ufficiale Gabai:

Difesa:"Tu hai detto alla Corte che ti fu dato ordine di cercare cartucce di pallottole".

Gabai:"Esatto.Io trovai una cartuccia da 9 mm,perō il Comandante dell’area mi disse di cercare cartucce .22."

Difesa:"Tu hai vista l’arma prima di andar a cercare le cartucce."

Gabai:"Non appena l’ imputato fu gių,l’arma fu presa da un Ufficiale dell’Antiterrorismo.Io ho vista l’arma."

Allora Gabai testimoniō che l’arma era stata presa da un Ufficiale dell’ Unitā antiterrorismo della

Polizia.Ciō risulterā significativo tra breve.

Difesa:"Perō tu non hai guardata l’arma da vicino".

Gabai:"Prima dik trovare la cartuccia,ero in grado di dire qual tipo di arma fosse."

Difesa:"E non eri in grado di dire quale tipo di cartuccia".

Gabai:"Io chiesi al Comandante d’area per qual mai motivo al Mondo mi dicesse di cercare una cartuccia .22 ."

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Difesa:"E la cartuccia che trovasti era proprio accanto all’auto del Primo Ministro".

Gabai:"Proprio cosė"

Difesa:"E doveva provenire dall’arma che aveva sparato al Premier."

Gabai."Allora non sapevo.Trovai una cartuccia,e me la tenni".

Difesa:"Allora perché non domandasti al Comandante d’ Area perché tu stessi cercando una cartuccia calibro .22 ,se giā avevi trovato un calibro differente?"

Gabai:"No,no,io non avevo vista l’arma,né sapevo di quale calibro fosse.Io udii tre spari,e non sapevo se a sparare fossero stati i Poliziotti,o le guardie del corpo.Io pensai che la vera arma con la quale era stato sparato al Primo Ministro fosse una calibro .22 ,e ciō compresi dal Comandante di

Area."

Piuttosto rapido il voltafaccia.Gabai prima aveva vista l’arma,e poi non l’aveva vista. Chiaro,se il Comandante d’Area gli ordinō di cercare una pallottola calibro .22 in quel momento,doveva esserci una buona ragione.Ma la difesa incalzō,senza riuscire a farla contar giusta a Gabai.Esasperato, l’ avvocato di Amėr tentō una nuova linea di interrogatorio,ma inspiegabilmente non riuscė a dare un sčguito opportuno.

Difesa:"Hai tu chiesto al Comandante di Area se tu dovessi anche cercare un’ arma calibro .22 ?"

Gabai:"Non lo domandai ."

Difesa:"In precedenza eri stato avvertito che al comizio c’ era il sospetto di guai?"

Gabai:"Sė,di guai dagli Arabi,non d’un attacco al PrimoMinistro da uno della folla."

Difesa:"Tu non hai parlato di possibili sospetti nella folla."

Gabai." No".

Una forza di Polizia formidabile davvero.Presso il comizio un membro della gioventų del Likųd aveva detto a Amėr :circola voce, Itamār Ben Gvėr (famoso nemico di Rabėn)aveva giurato di accoppare il Premier quella sera.Il giovane del Likud disse a Amėr d’avere giā riferita la minaccia alla Polizia.Perché tale minaccia di morte da un serio e pericoloso nemico di Rabėn non fu presa in corretta prospettiva dalla Polizia? Perché Gabai,e presumibilmente tutti gli altri Ufficiali,non furono preventivamente avvertiti,cercate un potenziale assassino che puō sbucare dalla folla,né ebbero ordine di acciuffare Ben Gvir sul posto?

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L’avvocato di Amėr tentō di cavare la risposta dalla bocca dell’Ufficiale di Poliziaz Yoav Gazėt,e ne trasse una testimonianza degna di attenzione,che poi fu negletta completamente,

Difesa:"Il 3 Dicembre hai interrogato l’imputato,e il nome di Itamār Ben Gvir č venuto fuori."

Gazėt:"Noi sappiamo chi č. Con l’incidente non ha nulla a che fare.Yigal Amėr lo collegō con l’ incidente ma poi ha ritirato tutto.Alla Shabāk diede ognio sorta di teorie…. Disse che Avishai Ravėv aveva passate pallottole a salve a Itamār Ben Gvėr,e ciō in coordinamento con la Shabāk…."

Difesa:Noi abbiamo un rapporto.Ne risulta che la Shabāk fu responsabile dell’investigazione di Polizia.Sai tu il perché ?"

Gazėt:"Non ne ho idea.Ma la Shabāk era il fattore dominante in certi punti dell’investigazione."

Difesa:"Perché la responsabilitā dell’investigazione fu affidata alla Shabāk?"

Gazėt:"Non sono autorizzato a dirvelo…."

Difesa:"Quale sensazione sentivi a proposito del ruolo della Shabāk?"

Gazėt:"Non lo ho apprezzato".

Amėr, in sostanza,non ha mai avanzate teorie in tutta la sua testimonianza.La sua dichiarazione:Avishai Ravėv passō pallottole a salve a Ben Gvir sotto istruzioni dalla Shabāk ;č uno

sguardo estremamente raro su quei segreti che Amėr potrebbe tenersi stretti.E’ la prima e unica volta che collega insieme Ravėv, la Shabāk,un potenziale assassino,e pallottole a salve. Amėr,quantunque momentaneamente,ritiene che un secondo "assassino" giā segnalato alla Polizia fosse al comizio,portatore di un’arma caricata a salve fornita da Avishai Ravėv.

Erano queste le cartucce calibro .22 che Gazit ebbe ordine di cercare?

La Corte non ha consentito di esplorare "dettagli secondari" come l’ordine,impartito dal Comandante di Area,di trovare cartucce calibro .22 mm . Non lo ha consentito perché balisticamente quagliavano con l’arma di Amėr,le pallottole che il patologo Dott.Hiss estrasse dal cadavere di Rabėn,come testimoniato da Bernard Shechter.

Problema:Hiss non aveva idea di quanto fosse accaduto alle pallottole,dopo che lui le ebbe messe in una cassaforte.Lo disse alla Corte:"Un poliziotto prese le pallottole che io avevo estratte da Rabėn,e l’indomani le trasferė al laboratorio della Polizia. Non ne conosco il nome,non ricordo il suo aspetto,ma le pallottole furono trasferite".

A proposito,il citato Dott.Hiss testimoniō che le pallottole erano state consegnate a un Poliziotto.Ma Yoram Rubėn, guardia del corpo di Rabėn,ha testimoniato che "Le pallottole e gli abiti