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furono presi da Yuvāl Schwartz,un mio amico sul lavoro".Ecco il punto.Rubėn disse che le pallottole erano state prese da un agente della Shabāk.Allora da che tipo di agente sono state prese?Da un Poliziotto come dice il Dott.Hiss,o da uno della Shabāk come dice Rubėn?

Proprio cosė.Nessun verbale spiega adeguatamente come le pallottole dalla cassaforte giunsero al Laboratorio di Polizia.La catena delle prove č stata spezzata,e non esisteva prova che le pallottole testate fossero le stesse che il Dott.Hiss aveva detto d’aver tolte dal cadavere di Rabėn.Sussiste un’ altra difficoltā insolubile.Pure il Dott.Kluger testimoniō di avere estratte le pallottole dal corpo del defunto Premier.Non possono avere ragione ambedue i medici.

Il lettore,se ritiene contradditoria la testimonianza su chi portō le pallottole al Laboratorio di Polizia, fa ancor meglio a prendere in considerazione il fato dell’arma stessa.Andiamo a cominciare con la copiosa deposizione di Yamėn Yitzhāk,Supervisore di Polizia e,al comizio del 4 Novembre 1995,capo dell’unitā antiterrorismo.

Yitzhāk:"Io stavo scendendo le scale dietro al podio.Ero a due o tre gradini dal fondo,quando udii tre spari di fila.Corsi subito gių… vidi un tale in camicia blu,impugnava una pistola nera.Gli balzai addosso.Passō qualche secondo tra gli spari e quando io lo presi. Lo percossi sulla mano,gli tirai i capelli,e lottai sino a farlo cadere a terra.Poi altri si unirono nella mischia,l’arma era sempre in mano sua."

La Corte:"Dal momento del contatto fisico,non vi furono altri spari?"

Yitzhāk:"Dopo allora,no.Il cane dell’arma era alzato,il nastro delle pallottole era dentro.Io afferrai la mano destra dell’imputato, sapendo che il cane era su.Torsi la sua mano e rapidamente gli portai via l’arma.Qualcuno dei Servizi(Shabāk)arrivō e mi chiese la pistola,io mi rifiutai di consegnargliela e scoppiō la guerra:"Dālla a me quella pistola" eccetera.Io tenevo ben salda l’arma in mano mia,mentre il mio pollice bloccava il cane.L’agente della Shabāk insisteva perché gli dessi l’arma,e io dissi no,in quanto non era disarmata quella pistola.Ero accerchiato dalla gente,e urlai loro di ammanettare l’imputato… Dopo che l’imputato era stato portato via,l’agente della Shabāk ha continuato a intimidirmi.Sono andato a cercare il Comandante d’Area e gli ho chiesto di levarmi dalle calcagna quel Tizio.Era un agente della Shabāk,ma non ne conosco il nome.Continuava a pretendere che consegnassi proprio a lui quella pistola.Dopo che l’imputato era stato posto spalle al muro, io mostrai quella pistola al Comandante d’Area, e poi portai in disparte la pistola per esaminarla.Rimossi la pallottola dalla canna o camera della pistola(chamber).La pallottola cadde a terra dove non riuscii a vederla.Domandai un sacchetto di nylon,vi rinchiusi arma e nastro delle pallottole,e nascosi il tutto dentro le mie mutande davanti.Dopo che fu organizzato un setacciamento a tappeto su quell’area di asfalto,io diedi l’ arma dell’imputato all’ Ufficiale delle investigazioni,il Viceispettore Naftali."

Difesa:"Quanto distavi tu Yamėn Yitzhāk dall’imputato quando udisti gli spari?"

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Yitzhāk:"Circa come da qui al banco dei difensori." (tre metri)

Difesa:"E l’imputato stava sempre in piedi quando lo hai raggiunto".

Yitzhāk:"Stava sempre in piedi.Accanto a lui c’era qualcuno,indossava una camicia o una giacca grigia."

A questo punto,Yigāl Amėr non ne poteva pių.Controinterrogō con vigore Yitzhāk.Sporse la mano destra come se ci fosse una pistola,e chiese a Yitzhāk di dimostrare come glie la avesse tolta.La dimostrazione fu differente da quanto aveva deposto.Invece di acciuffare Amėr per i capelli,gli diede un pugno alla nuca con la destra,e afferrō la pistola con la sinistra.Giustificō la posizione goffa spiegando d’essere ambidestro. Amėr rabbioso esplose.

Amėr:"Tu dici d’avermi tolta la pistola.Io dico:č caduta in terra,ho sentito quando ha toccato gių."

Yitzhāk:"Io sono sicuro di averla presa".

Amėr alla Corte:"C’erano due guardie che accompagnavano il Primo Ministro.E racconti che non han tentato di prendermi finchč tu non sei corso gių per tutto il tratto dai gradini.Mistero,bizzarro."

Yitzhāk:"La distanza fra il luogo in cui erano le guardie,e quello dov’ero io,stavo proprio lė sotto i gradini,penso la distanza fosse poca.Solo ricordo c’era altra gente lė,io ti tolsi l’arma sicuro.Ti diedi una spinta,sicuro.So quel che feci.Forse c’era altra gente con me.Arrivarono,fu questione di secondi anzi no di meno.Se lė c’era qualcun altro si dimenticō di toglierti l’arma,io lo ho fatto.Io non vidi il Primo Ministro,ma ero proprio vicino, davvero vicino."

Studente,al terzo anno di Giurisprudenza,Amėr era riuscito a sconcertare completamente Yitzhak il Poliziotto,e ora lo serrava per la mossa finale.

Amėr:"Forse la hai raccolta da terra,e credevi d’avermela tolta".

Yitzhāk:"No."

Amėr:la gente mi ā saltata addosso,poi vi furono due spari.Un sacco di gente č balzata simultanea. Io ho mollata l’arma perché non mi sparassero.Ho sentito il suo rumore mentre colpiva terra."

Yitzhāk:"No,posso dirti con assoluta certezza,io prima ho uditi tre spari,poi entro pochi secondi,dopo i tre spari,ti ho beccato, ho fatto cadere a terra te,e ti ho tolta la pistola."

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Difesa:"Tu dici d’aver fatto ciō che facesti,ma č possibile che Amėr abbia davvero prima mollata la pistola."

Yitzhāk:"Lo ripegto,dal momento in cui vidi la pistola, pochi secondi e glie la tolsi".

Ora che accadrā? Il supervisore Yitzhāk č un Ufficiale di Alto Rango,e insiste nel ripetere d’aver strappata la pistola dalla mano di Amėr.E ricorda il momento in gran dettaglio,e nella deposizione include il fatto d’aver posto il suo pollice fra il cane e la cartuccia,di aver disarmata la pistola,e di averla data all’Ufficiale Naftali.E mentre succedeva tutto ciō,un agente della Shabāk cercava disperatamente di indurre Yitzhāk a dare la pistola di Amėr proprio a lui.

Puō aver mentito?Nell’interesse dello stato fudesse meglio.In quanto insisteva,aveva fatta una corsa da una distanza di tre metri,roba di pochi secondi,e Amėr era sempre in piedi.In diretta contraddizione con tutte le precedenti deposizioni,inclusa quella di Amėr, Yamėn Yitzhāk disse che Amėr aveva sparato tre volte senza interferenza qualsivoglia dalle guardie del corpo di Yitzhāk Rabėn. E insistč: l’ arma da lui strappata a Amėr era la pistola che aveva fatta la sparatoria.E allora perché la Shabāk era tanto disperatamente ansiosa di tenerla lontana dalle mani della Polizia?

La risposta,se Yitzhāk disse il vero,č: gli onesti investigatori della Polizia andavano a scoprire,come scoprirono,che Amėr sparō una volta sola,e che le pallottole nel corpo di Rabėn non quagliavano con questa pistola.Adesso cercheremo di scoprire se Yitzhāk dicesse il vero secondo un altro testimone.

1-Adi Adulai,Ufficiale della Shabāk,nella sua dichiarazione alla Polizia, la sera della morte dichiarō di aver vista la pistola cadere,DI ESSERE STATO LUI A TROVARLA PER TERRA,che pallottola nella chamber c’era,e che glie la aveva presa un Ufficiale della Polizia.

2-Avi Cohen,Ufficiale dell’ Unitā della Polizia, riferė,la stessa sera, d’aver vista la pistola cadere mentre Amėr veniva sopraffatto da chi gli balzava addosso.

3-Un Ufficiale di Polizia, senza nome,del Quartier Generale del distretto Yarkōn la sera stessa riferė d’aver lui pure vista la pistola cadere.

4-L’Ucciciale Yisračl Gabai del Quartier Generale del distretto Yarkōn testimoniō al processo Amėr di av er visto Yamėn Yitzhāk togliere la pistola dalla mano di Amėr.

5-Naftali,Vice-Ispettore,testimoniō che altri Ufficiali gli avean detto d’aver tolta l’arma da Amėr.Nella stessa udienza Naftali aggiunse il seducente fatto:per terra sulla scena della morte si erano trovati un orologio e un pajo di occhiali,e i loro proprietari non sono mai stati reperėti.

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6-L’Ufficiale di Polizia Yisrael Gabai testimoniō di aver vista togliere l’arma dalla mano di Amėr.

7-Sh(l’Agente "Shin" della Shabāk )testimoniō che B (l’Agente Bet) Benny Lahāv,alto Ufficiale della Shabāk,aveva chiesta l’arma a Yamėn Yitzhāk.

8-A(L’Agente Aleph)della Shabāk testimoniō d’aver vista la zuffa tra "Bet",Lahāv,e il Poliziotto che tratteneva l’arma.Lahāv pretendeva la pistola,ma il Poliziotto non glie la voleva dare.Lahāv esaminō la pistola,controllō le pallottole,e ridiede il tutto al Poliziotto.

9-Avi Yahāv,Ufficiale di Polizia,testimoniō di aver visto un Poliziotto che teneva l’arma e diceva essere quella di Amėr.

10.Efron Moshe,Ufficiale di Polizia,testimoniō che l’arma era in terra e che la Polizia la raccolse.

11.Avrahām Cohen, Ufficiale di Polizia,inizialmente testimoniō che l’arma era stata tolta con la forza dalla mano di Amėr,poi ritrattō,testimoniando che Amėr aveva fatta cadere la pistola.Concluse che alla fine il Viceispettore Naftali ne era entrato in possesso.

Ecco qui.Due Ufficiali della Shabāk sostennero la testimonianza di Yamėn Yitzhāk,avevano litigato per la pistola con un Ufficiale d’alto rango della Shabāk. Quattro Poliziotti testimoniarono che o Yamėn Yitzhāk,o un altro Ufficiale di Polizia aveva strappata l’arma dalla mano di Amėr.Ma d’ altro canto, un agente della Shabāk affermō d’avere trovata l’arma per terra,e tre Poliziotti testimoniarono che l’arma era caduta al suolo.

A chi si deve credere allora? Se c’era una seconda pistola,a tutti. I pochi ricercatori che hanno esaminate le prove da vicino sono divisi sul QUANDO le pallottole mortali furono sparate.Quanti ritengono che Rabėn sia stato ammazzato in auto o all’ospedale, pųntano il dito sulla porta della vettura che si chiuse prima che qualcuno,a quanto si presumeva,fosse a bordo.E puntano il dito sulla corsa verso l’ospedale inspiegabilmente lunga. E sui test del Laboratorio di Polizia,secondo i quali vi furono due spari a bruciapelo o quasi a bruciapelo.E sulle dic<hiarazioni alla Reuer di Yevgeny Furman,il quale vide Rabėn nella sala emergenza dell’Ichilov con una ferita al gtorace.E sui medici,che misero sul rapporto una terza ferita al torace.

Quanti insistono:"Gli fu sparato mentre era al parcheggio del comizio" sottolineano i tre spari udėti da tante persone;e l’ampia,contradditoria testimonianza degli Ufficiali della Polizia e della Shabāk, qui sopra passata in rassegna,la quale indica loro la probabilitā che sulla scena della morte vi fosse una seconda pistola.La veritā potrā un giorno rivelarsi una combinazione di ambo gli scenari.

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20 VENTI CAPITOLO VENTI IL TERZO SPARO A RABI’N

Adesso abbiamo vista la sostanza della teoria della congiura per sparare a Rabėn.Secondo il Rapporto della Commissione Shamgār;secondo la testimonianza al processo di Yigāl Amėr;secondo il Kempler film; l’asserito assassino Yigāl Amėr sparō due volte a Rabėn,alla schiena.Ma come la mettiamo se Rabėn aveva una terza ferita,al torace? Amėr da dietro non aveva potuto farla…Il caso č precisamente questo.

La storia della scoperta della terza ferita, al petto,comincia quando il ricercatore dilettante Natan Gefen mi mostra una copia dell’ultima pagina di un rapporto firmato dal Dott.Mordecai Gutman alle 22.30 su carta intestata dell’ospedale Ichilov.In proposito Gutman scrisse:Ferita da pallottola nel lobo superiore del polmone ferita di uscita di centimetri 2,5-3 nella direzione di D 5-6 ,con frantumazione delle vertebre."

Come minimo ,il documento era degno di nota.Se non altro perché nessun’altra fonte mai menzionō:il midollo spinale di Rabėn era frantumato.Per meglio capire quanto il Dott.Gutman aveva scritto mi rivolsi a un medico. Egli disse:"Qui viene descritto uno sparo al torace,che entrō nel polmone e ne uscė,frantumando le vertebre numero D 5-6 nella parte superiore della schiena".

Potč una ferita del genere essere causata da uno sparo alla schiena? Rispose il medico: "Improbabile. Per far ciō,la pallottola sarebbe dovuta entrare dalla schiena, avrebbe dovuto perforare il lobo alto del polmone,per poi ritornare onde uscire dal polmone prima di frantumarsi dentro alla spina dorsale.Le pallottole,si sa,possono imboccare itinerari inattesi,ma a primo avviso questo non pare fattibile".

Tale rapporto di Gutman mi creava grave ostacolo,poiché contraddiceva l’onesta testimonianza del Tenente Capo Barųch Gladstein del Laboratorio Forense e Materiali della Polizia di Isračl,al processo Amėr. Dopo aver esaminato l’abito e la camicia di Rabėn,egli aveva stabilito che al Premier si era sparato due volte,a bruciapelo,e quasi a bruciapelo.A Gladstein non sarebbe sfuggito un foro di pallottola al torace. Né,dopo quanto ha rivelato,Gladstein avrebbe mentito in proposito,e in tribunale. Poco probabile. Trovai la soluzione il 16 Maggio, ma prima che la riveli, facciamo un salto in avanti, al 17 Maggio.

Riferii di Gčfen a due giornalisti, Bōaz Gaōn di Ma’arėv, e Jay Bushinsky della NBC: entrambi portarono il documento all’Ichilov, dove funzionari dell’ospedale confermarono

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la sua veracitā. Tuttavia, aggiunsero, secondo Bushinsky, la seguente spiegazione precauzionale: "Questa č l’ultima di sei pagine d’un rapporto procedurale medico, il quale era destinato esclusivamente a uso dei parenti stretti di Rabėn. Senza comprendere le prime cinque pagine, l’ultima pagina č fuori contesto, e priva di significato".

Il rapporto scritto a mano da Gutman non fu mai fatto pervenire a nessuno fuorché a Lčah Rabėn.Il giorno dopo l’assassinio fu invece pubblicamente diffuso un rapporto dattiloscritto, e firmato dai Dott. Gutman, Hāusner e Klųger. Perō Nātan Gčfen era in possesso di tutt’e sei le pagine del rapporto originale.

Il 17 Maggio il medico e sua moglie, medico della Polizia con robusta esperienza sulle ferite da pallottola, mi raggiunsero per una lettura professionale del rapporto del Dott.Gutman, del rapporto procedurale pubblico, del riassunto del patologo, della testimonianza in tribunale del chirurgo Dott. Klųger e del patologo Dott. Hiss.

La primissima riga del rapporto di Gutman stabilisce che Rabėn fu portato nella sala emergenza "senza battito del polso o del cuore, e affetto da priapėsmo." Il medico ha subito spiegato: "Il priapėsmo significa che gli era stato gravemente lesionato il sistema nervoso".

L’indomani il medico mi mandō via fax una pagina da un rapporto medico che rčcita: "Nel maschio verificate l’esistenza di priapėsmo (erezione prolungata del pene) che, quando presente, č segno caratteristico di lesione al midollo spinale".

Il Medico sua moglie notō: "Per me ciō prova che il rapporto č genuino.Considerando la sensibilitā della nazione in quel momento, nessun medico avrebbe diffusa la notizia del priapėsmo, a meno che non fosse persona onesta nelle osservazioni".

Poi il rapporto descrive le procedure che sono riuscite a fare rinvenire Rabėn.Il polso e il cuore hanno ripreso a battere, e di corsa lui č stato portato in sala operatoria. Lā č stata rimossa l’imbottitura, e sono state descritte le ferite.Il danno causato da un foro di pallottola dal polmone destro superiore, che frantumō le vertebre D 5-6; e una ferita dal fianco che trapassō la milza, e si conficcō nel polmone inferiore sinistro. Quest’ ultima ferita fece perdere poco sangue, e non fu fatale.Durante l’operazione sulle ferite furono trasfuse otto unitā di sangue.In definitiva la prima ferita al petto e al midollo spinale fu la causa della morte.Malgrado la tardiva protesta dell’Ichilov, nell ’ ultima pagina del rapporto del Dott. Gųtman nulla era fuori contesto.Egli descrive una ferita al torace il cui percorso comportō la frantumazione del midollo spinale.

Il chirurgo, Dr. Gųtman, firmō il suo rapporto alle 22.30 del 4 Novembre 1995. Il patologo,Dott: Hiss, cominciō il lavoro sul cadavere di Rabėn circa 90 minuti dopo.Poi,si verificō un mutamento assai notevole.Sparirono il priapismo, la ferita al torace,e la frantumazione del midollo spinale.Egli conclude: "Non

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c’č stato danno al midollo spinale." Sia lui, sia il Dott. Klųger, cosė deposero al processo verso Yigāl Amėr, nel Marzo 1995.

Cosė disse un giorno dopo la morte il pubblico rapporto dei Dott. Gųtman, Hāusner e Klųger.Scomparsi erano il priapėsmo e la ferita al torace, e le vertebre frantumate erano state alterate non troppo discretamente. Le VERTEBRE 5-6 erano divenute le COSTOLE numero 5 e numero 6.La nuova versione dei fatti voleva Rabėn colpito alla schiena, e che la pallottola passando fra le costole 5-6 si fosse conficcata sul lobo superiore del polmone sinistro.

E ALLORA CHE COSA ACCADDE FRA LE 23.30 E LE 1.30 ? ECCO LA RISPOSTA,

ACCADDE CHE PROPRIO ALLORA RABI’N FU ASSASSINATO.

COMINCIA IL MISTERO

Che cosa fare in merito alle contraddizioni fra il Tenente Capo Gladstein (il suo rapporto su due pallottole attraverso la schiena e gl’indumenti di Rabėn),e il Dott.Gutman(la sua descrizione di una ferita mortale al torace)?

Il 2 Maggio ho ricevuta una visita da parte del ricercatore di questo libro,l’energico Yechiel Mann,meno di venti anni.In precedenza via e-mail m’aveva scritto di avere raccolto prove sin dalla stessa sera della morte. Mi lasciō una videoregistrazione del servizio di Canale Uno sull’assassinio,che egli aveva avuta la lungimiranza di memorizzare quella sera. Durava quasi quattro ore,e la accantonai pel prossimo futuro.

La sera del successivo Venerdė venne a farmi visita Zeev Barcella,redattore di VREYMA,giornale in lingua Russa(tiratura 200.ooo copie) insieme con Emma Sodnikov,del corpo redazionale.Giusto per caso ci fece compagnėa pure un’amica di famiglia, nata in Russia,Assia Miller,farmacista.Nel corso dell’intervista,io diedi il numero telefonico di Nātan Gčfen,e descrissi il documento da lui scoperto. Zeev riferė una storia di rilievo degna.

"La mattina dopo l’assassinio,un’ infermiera della sala operatoria (parlava Russo)mi chiamō,e mi disse: ‘’Qualcosa non va. I mass media non riferiscono le vere ferite di Rabėn.La spina dorsale fu frantumata,e dicono di no. ‘’ Novanta minuti dopo mi richiamō,aveva la voce terrorizzata,e mi disse. ‘’Prima non ti ho telefonato.Me non mi hai sentita’’. Clic."

Decisi di presentare a Zeev la prova che pių di tutte lasciava perplessi.In uno dei pių bizzarri episodi nella sera della morte,mentre Rabėn veniva operato,il suo collaboratore Eitan Haber frugō nelle proprie tasche,e tirō fuori l’intero contenuto.Fra i vari oggetti recuperō il testo di una canzone , tutto insanguinato,che Rabėn aveva nella tasca del petto.Dentro alla macchia di sangue c’era un buco nero,quasi perfettamente rotondo.

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Ero andato in TV l’Ottobre precedente,e avevo reso noto che nel foglio di carta c’era un buco di pallottola.Sfortunatamente per me,il foglio era piegato in quattro,e il foro era in un solo settore.Il telereporter balzō sull’errore,disse che il foro era una macchia di sangue,e io persi tanta attendibilitā.

Ma,come Assia notō,quel buco non era una macchia di sangue.Il sangue non č nero,né si raggruma in cerchi quasi perfetti della dimensione d’una pallottola. Zeev tirō a indovinare:"Sembra

Che qualcuno abbia cercato di bruciare il foglio per fare un buco dentro al foglio.Poi ci ha pensato su,e ha smesso". Emma si disse d’accordo:"Ciō spiegherebbe il colore nero".

Pallottola o no,il testo insanguinato della canzone pių che meramente indicava:Rabėn sanguinava dal petto.Due settimane dopo il Dott.Barshov spiegō:E’ proprio improbabile che una ferita alla schiena sia stata assorbita da carta nella tasca del torace". E allora come ha fatto il sangue a raggiungere il foglio?

Il 15 Maggio avevo ricevuto un documento importante.Era un appello rivolto alla Suprema Corte di Isračl il 31 Giugno 1996. Testo:un taxista,da buon cittadino,sentiva il dovere di riferire dati importanti sull’assassinio di Rabėn. Aggiungo:il taxista non cercava pubblicitā.Il suo nome non č stato conosciuto dal pubblico,e la gente non manda per divertimento prove alla Corte Suprema. E aggiungo:le conclusioni della udienza della Corte suprema in merito alla seguente testimonianza non sono mai state rese note al pubblico.

Incluse nella richiesta di poter sottoporre prove nuove sono i seguenti passaggi:

"Secondo le dichiarazioni del testimone,il Primo Ministro fu colpito da una terza pallottola,di calibro diverso rispetto alle altre due."

"I.T. (nome intero nascosto perché il testimone teme rappresaglie)dichiara essere vero quanto segue."

Il 27 Marzo 1996 č stato letto il verdetto nel processo a Yigāl Amėr.

"Io sono un taxista,e nel momento nel quale la radio annunciava il verdetto,stavo portando un passeggero, abbronzato e con occhiali cerchiati d’argento,da Yaffa a Tel Aviv,ospedale Ichilov.

"Dopo aver udėto il verdetto su Amėr,il passeggero ha avviata una conversazione con me.Ha detto che Amėr aveva ragione,e che in base ai fatti egli non avrebbe potuto uccidere il Primo Ministro,nemmeno se avesse voluto.Ho chiesto al passeggero che cosa intendesse,disse che una pallottola era stata sparata da meno di 20 cm di distanza,l’altra ancora da pių vicino,e una terza,di calibro differente,era stata sparata a bruciapelo.

"Tali fatti,gli dissi,non erano stati pubblicati da nessuna parte,e dunque non gli credevo. A sto punto il passeggero mi ha mostrata la sua carda d’identitā,dalla quale risultava egli essere un

patologo.Ho dimenticato il suo nome,ma potrebbe essere Peretz.(In Ebraico Peretz e Hiss contengono tre lettere di simile aspetto - Barry Chāmish).

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"Io fui sorpreso,nel vedere che era un patologo.Poi mi disse di aver esaminato il corpo di Rabėn la sera dell’assassinio.

"Io dissi che la sera della morte un altro patologo annunciō in TV che Rabėn era stato colpito da due pallottole. Domandai al passeggero se č possibile che dopo l’annuncio in TV qualcuno sia entrato in sala operatoria e abbia sparato ancora a Rabėn. Il passeggero non mi ha risposto, ma ha sorriso.Gli ho chiesto se fosse sicuro che le pallottole fossero state tre, e rispose di avere esaminato il corpo di Rabėn, trovandovi tre ferite di entrata.

"Durante il tragitto, il passeggero mi disse che nell’ospedale quella sera c’era un altro cadavere: dai vestiti e da altri segni, era convinto che fosse una guardia del corpo dell’incontro di quella sera.Mi disse che il Governo non stava dicendo tutta la storia; aggiunse che non dicevano nemmeno certe cose sugl’indumenti del Primo Ministro, ma non aggiunse dettagli.

"Questa č la mia testimonianza, e č la veritā."

Il 16 Maggio io stavo leggendo i verbali del processo Amėr, ero sbalordito dalla testimonianza di Yorām Rubėn, guardia del corpo di Rabėn.Mentre il Premier era in sala operatoria, il suo autista, Menachčm Damti, corse su dal gorilla "ferito" Rubėn e brandė la sua arma. Rubėn depone:"Io glie la diedi perché non ero in me,e temevo che un Arabo o qualcuno delle minoranze potesse prendersela". Non ci si aspetta che un Arabo venga autorizzato a entrare nell’area in cui erano ricoverati Rabėn e Rubėn.Non riuscivo a capire perché Rubėn avesse consegnata la sua pistola a Damti, né quale bisogno ne avesse in quel momento.Nei verbali l’arma di Rubėn non č pių citata.

Il 16 Maggio io finalmente guardai il videotape datomi da Yechiāl, il servizio di Canale Uno sulla sera della morte. Verso le 23.30 il direttore dell’ospedale Ichilov, Dott. Gabi Barabash, annunciō la causa del decesso.

"Il Primo Ministro č arrivato all’ospedale col polso e il cuore fermi.Era clinicamente morto.Siamo riusciti a farlo rinvenire, e gli abbiamo trasfuse 21 unitā di sangue, ma le ferite erano troppo gravi.Egli ha finito per soccombere a esse."

"Quali ferite erano?" domandō il telereporter Chaėm Yavėn.

"C’era una ferita alla milza, c’era un foro aperto al torace che raggiungeva la spina dorsale.La prima pallottola poteva non essere mortale.L’altra pallottola ha squarciato vasi sanguigni che portano al cuore, e ha frantumato il midollo spinale… Il Premier č morto di shock spinale."

A mezzanotte e 45 minuti il Ministro della Sanitā, Ephraim Sneh, apparve in tv, e annunciō la causa della morte di Rabėn. Premettendo all’annuncio

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le seguenti parole: In seguito a istigazioni, il Primo Ministro Rabėn č morto stasera….ha ricevute pallottole tre, una al petto, una allo stomaco, e una alla spina dorsale."

Alle 23.30 il direttore generale dell’Ospedale Ichilov annunciava che Rabėn era stato colpito due volte.Circa un’ora pių tardi, il Ministro della Sanitā, sicuramente in veste informata e ufficiale, parlō d’un terzo projettile.Ma entrambi concordavano su due fatti essenziali: Rabėn era stato colpito al torace; e il suo midollo spinale era stato frantumato.

Yigāl Amėr sparō due volte a Rabėn, ferendolo al fianco, alla cintola, al diaframma e ai polmoni.Perō mai nel Rapporto Shamgār, o nel Processo Amėr,ce sta ‘na parola su una ferita al torace,o sul midollo spinale frantumato….perché se le ferite fossero state quelle, Amėr avrebbe dovuto sparare dal davanti, e coi nervi recisi Rabėn sarebbe crollato sul posto.Il Kempler film mostra Amėr che spara da dietro,e Rabėn che continua a camminare,dopo lo sparo.

Sono rimasto lė seduto a pensare.Sempre la stessa cosa,Amėr ha sparato da dietro.Non potč aver causata la ferita al petto.Ma come la mettiamo con le deposizioni del Tenente Capo Gladstein:gl’indumenti di Rabėn recavano i fori di pallottole due soltanto,e nessuna dal davanti?

Prova diretta del terzo colpo ora proveniva, e dal Ministro della Sanitā,e dal direttore generale dell’ospedale Ichilov,e dalla testimonianza alla Corte Suprema,e dal rapporto firmato dal Dott. Gųtman., e dall’infermiera che aveva chiamato Zeev Barcella. Prove soverchianti.Doveva esserci un terzo colpo, e dal davanti. Ma come?

Poi mi si accese la lampadina.Chiamai il cameraman Alōn Eilāt e gli dissi: "Eureka, (esatto o no, citai proprio Archimede), io so come č successo".

Alōn si precipitō da me, e per la prima volta vide le testimonianze filmate di Sneh e di Barabash. E reagė dicendo: "Queste sono le testimonianze del massimo livello possibile.Doveva proprio esserci una ferita dal davanti al petto".

"Cosė, domandai, come la mettiamo con le prove di Gladstein, basate su due pallottole dietro al vestito di Rabėn?"

Alōn pensō profondamente, e alla fine gettō la spugna.

Io dissi: "L’unica possibilitā č che Rabėn non indossasse i vestiti mentre gli hanno sparato al petto. Deve essere accaduto in ospedale."

Ripassammo in rassegna le prove, per giungere al pių probabile scenario. Rabėn arrivō vivo in Ospedale.Aveva ricevuto due pallottole durante il tragitto verso l’Ichilov, e in qualche modo era riuscito a sopravvivere. Quando i medici lo fecero rinvenire, i cospiratori colti dal panico usarono una delle loro pistole per finire Rabėn con una pallottola attraverso il petto, che ha frantumata la spina dorsale.

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IL COVERUP comincia a quel punto.I congiurati si resero conto che lo sparo definitivo era la falla che li avrebbe traditi. Rabėn non indossava i suoi vestiti, e non c’era foro sul davanti del suo abito né della camicia. Cosė perquisirono le sue tasche, trovarono il foglio della canzone, e tentarono di farci in mezzo qualcosa che somigliasse a un foro di pallottola, probabilmente con una sigaretta. Si resero subito conto di quanto ciō fosse futile, e abbandonarono l’idea. Non esisteva modo credibile per aggiungere un terzo foro agl’indumenti, o al loro contenuto.

Invece, minacciarono i medici e il personale affinché mentissero.Si possono soltanto immaginare le brutali minacce. Ne abbiamo avuto un saggio nel Maggio 1996, quando la rivista Zman Tel Aviv

Ha scritto: quanti all’Ichilov avevano lavorato per salvare Rabėn, diciassette persone, avevano ricevute per posta minacce anonime di morte.Il primo a essere minacciato, la sera stessa, fu il patologo (e probabile passeggero del taxi) Dott. Hiss. Alle UNA del mattino egli fece piazza pulita delle veritiere conclusioni dei medici Gutman, Sneh e Barabash, e inventō una storia nuova che cancellasse le ferite al petto e alla spina dorsale. E da quel punto in poi il COVERUP continua.Gente che non ha nulla da perdere ha molto da ottenere facendo minacce di morte, per far stare zitte molte persone, specialmente Ministri.

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21 CAPITOLO VENTUNO MISTERI IN MISCELLANEA

Dopo oltre 18 mesi di ricerca, le prove sulla congiura per uccidere Rabėn parean quasi complete.Restava da collegare qualche capo del nastrino, e il caso sarebbe stato pronto come un pacco regalo ben confezionato. Spedii il mio ricercatore, Yechičl Mani, a Beit Aričllah, all’archivio nazionale dei giornali, per trovare citazioni su due fastidiosi misteri. Incarico primo: trovare un articolo che, mi era stato ripetutamente detto, era uscito su Ma’arėv un due mesi dopo l’assassinio.In esso il giornalista fornisce prove sotto forma di lettere fra la Polizia e la Shabāk: Yigāl Amėr era stato arrestato il 27 Giugno 1995, sospettato di prepararsi a uccidere Rabėn. E era stato rilasciato l’1 Luglio, su ordine della Shabāk.

Incarico secondo, particolarmente importante. Avevo in precedenza scritto che il Capo Chirurgo dell’Ichilov, Dott.Yehuda Skornik, aveva affermato: in base alle tracce di polvere trovate sulle ferite di Rabėn, e alla forma delle ferite stesse, il Premier era stato colpito a bruciapelo.Avevo dimenticato dove avessi letta l’informazione, ma era uscita attorno al 3 Maggio 1996, giusto prima dell’appello di Amėr.

Il viaggio all’archivio fu un fiasco. Yechiel trovō riferimenti validi, e quando aprė i giornali per trovare gli articoli, erano stati tagliati via.Aveva trovato un pezzo sui medici dell’Ichilov strappato a metā. Metā era leggibile, l’altra, con informazioni sul Dott. Skornik, mancava.

La settimana successiva egli tentō ancora. Stavolta inspiegabilmente gli andō incontro una donna sui vent’anni, che aveva un "File" sull’omicidio, pronto per i suoi occhi. Spiegō che lei stava facendo ricerche sull’argomento, ma non fu in grado di spiegare come lei sapesse che pure Yechiel era lė proprio per lo stesso motivo.La ragazza del mistero fornė qualche utile informazione d’importanza secondaria, ma i dati importanti sul Dott. Skornik erano irreperibili, a quanto pare il File era stato cancellato dal computer. Nell’hard drive di Bet Ariellah il Chirurgo Capo dell’Ichilov NON ESISTEVA PIU’.Non figurava nessuna sua citazione, neppure a proposito di ferite da incidenti del traffico.

Cosė il mio ricercatore stava investigando a ruota libera. Lasciō l’archivio con le fotocopie d’articoli forniti dalla ragazza cosė prodiga d’ajuto, e con un pajo di succose scoperte proprie. Questi articoli non erano graditi.Proprio mentre speravo di finalmente avvicinarmi a qualcosa che somigliasse a uno scenario inattaccabile, nuovi misteri

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saltavan fuori, e richiedevano spiegazioni ….verranno fuori forse con uno dei libri successivi. Dovevo ammetterlo, l’assassinio era troppo complicato per essere completamente risolto, e nuove informazioni non avrebbero mai cessato di arrivare.Incluse nelle ultime scoperte dei giornali c’ erano le seguenti questioni:

IL DOTT .YEHUDA SKORNIK CHE COSA SA, E PERCHE' NON LO DICE?

Come Chirurgo Capo all’ospedale Ichilov, il Dott.Skornik era non solo in possesso delle schede cliniche di Rabėn, ma era obbligato a leggere ogni parola scritta dai suoi chirurghi in merito alle cure prestate al Premier nell’ultima sua sera di vita.Eppure Skornik non ha deposto alla Commissione Shamgār, né al processo Amėr.Da qualche parte, ne son certo, una dichiarazione sua sulle ferite di Rabėn una volta č comparsa sulla stampa.

Yechiel ha fatto visita spesso all’Ichilov per parlare con Skornik.Visite e telefonate erano tutte filtrate dalla sua segretaria, che non lo faceva passare "Perché il Dott.Skornik č un uomo molto occupato".

PERCHE’ TANTA SEGRETEZZA?

Lettore, tieniti forte.La sera dell’assassinio di Rabėn Ohad Skornik, figlio del Chirurgo, fu arrestato, e accusato d’esser complice dell’omicidio.Lo scenario č un po’ troppo bizzarro: mentre lo staff del Capo Chirurgo si prodigava per salvare Rabėn, suo figlio veniva ricercato a proposito dell’omicidio. La Polizia sospettava che Ohad, amico di Yigal Amėr alla Universitā Bar Ilān, avesse tenuta nascosta la sua precedente conoscenza sull’ assassinio.Cinque giorni dopo l’arresto, Ohād fu scarcerato. Mi domando, quali capi di QUESTO filo non quagliano?

PERCHE’ I MEDICI NON HANNO POTUTO RENDERE NOTE LE LORO INFORMAZIONI?

Finchč il mio ricercatore non mi portō il suo mazzolino di guai stampati, pensavo, in base alle

Scoperte annunciate dalla Commissione Shamgār, che la Commissione nulla sapesse sul midollo spinale di Rabėn frantumato. Ma sepolta in un articolo sulla testimonianza dell’autista Damti alla Commissione, ecco la testimonianza del Prof. Gabi Barabash:

"La prima pallottola lese le vertebre e il midollo spinale di Rabėn "

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Era informata la Commissione Shamghār, e allora perché non ha formulate le successive, pių ovvie domande? "Era il midollo spinale di Rabėn gravedmente leso?E in tal caso, perché il Kempler film mostra Rabėn che cammina dopo lo sparo?"

E se non occorressero ulteriori prove, era stato sparato alla spina dorsale e al torace, Yechiel trovō il seguente articolo pubblicato da Ma’arėv l’indomani dell’omicidio. I reporter Yossi Levy; Yaacōv Galanti, e Shira Imerglick scrissero: "Secondo fonti esperte, la prima pallottola ha colpito Rabėn al torace, e la seconda al midollo spinale…. Amėr ha sparato da due o tre metri di distanza."

Mentre gli esperti rivelavano le cruciali ferite al petto e al midollo, il loro ordine di ferita veniva rimescolato.Ma che fare con i due o tre metri di raggio?Qui come vediamo subito sbuca selvaggia disinformazione.

Se il Dott. Barabash ha testimoniata al processo Amėr la presenza di una ferita spinale, ebbene tale sua deposizione non č mai comparsa nei verbali.Anche due altri autorevoli medici non hanno mai testimoniato al processo, il Dott. Mordechai Gutman (il cui rapporto originale afferma essere stato colpito al petto dal davanti) e il su citato Dr.Yehuda Skornik.

Ma c’era ancora un ulterior medico, che č scomparso dall’arena legale.Prima che da Bet Ariellah arrivasse la pur mųtila palata di ritagli, io non ne avevo mai sentito parlare.Il 6 Novembre 1995 la

Reporter di Ma’arėv Yisraela Shakčd intervistō il Dott. Nir Cohen:

"Un esperto chirurgo in servizio al centro traumi dell’ospedale alle 21.52, fu il primo a occuparsi di Rabėn. E dice: ‘’Solamente dopo due minuti di lavoro per fare rinvenire il paziente, io mi resi conto che stavo curando il Primo Ministro’’.

"Ricordo d’aver udita suonare una sirena dal rumore differente.Immediatamente dopo,ho visto che dall’ambulanza lo trasferivano in sala traumi.Era pallido,non aveva polso,ansava profondamente.Avviate le pratiche di rinvenimento, compresi la realtā quando vidi il suo abito di lusso,e quando la guardia del corpo entrō urlando:’’Questo č un disastro,questo č un disastro’’.

"Poi per telefono e per stampante giunsero i rapporti,Rabėn stava per arrivare da noi. I rapporti giunsero mentre si stava giā facendo rinvenire Rabėn."

Noi possiamo perdonare il Dott. Cohen per il suo errore d’un minuto sull’attimo dell’arrivo.

PERO’ Rabėn arrivō NON IN AMBULANZA. Ed č quanto mai improbabile che potesse scambiare per ambulanza una limousine nera. Il Dott.Cohen non dice la veritā.

Rabėn non fu colpito al volto,e č incredibile che il Dott.Cohen non lo abbia riconosciuto subito.Poi alla fine il Dott.Cohen indovinō chi fosse il paziente dall’abito di lusso e dalla guardia del corpo che urlava. Implausibile.

Plausibile invece č:l’ospedale fu avvertito dell’imminente arrivo di Rabėn,ben dopo che Cohen aveva cominciato a curarlo. Dentro a questo brandello di veritā puō darsi che si trovi la ragione per la quale il Dott. Cohen mentė,poco convincente,a Ma’arėv.

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CON COSI’ TANTE BUGIE,COME HA FATTO A CAVARSELA L’AUTISTA DAMTI?

Non era previsto che dovesse essere Menachčm Damti l’autista di Rabėn la sera del crimine.E’ strato all’ultimo secondo messo al posto del solito autista di Rabėn,Yeheskiel Sharabi. Non č difficile immaginare il vero motivo della decisione di rimpiazzare Sharabi con Damti. Damti era l’abituale autista di Shėmon Pčres. E’ invece difficile concepire fino a qual punto Damti č stato autorizzato a giurare il falso.

Proviamo a confrontare le veritā di Damti coi fatti.Poco dopo l’assassinio,Damti ha detto al telereporter Rafi Reshef:

Quando il Primo Ministro scendeva l’ultimo gradino,io ho visto qualcuno alla sua destra alzare la mano,e cominciare a sparare2.

I fatti:Rabėn non era sui gradini,era quasi accanto all’auto,a tre metri,quando gli spararono. Amėr non avrebbe avuto lo spazio per sparargli,se Rabėn fosse stato ancora sulla scalinata,scendendo.Ciō nonostante, come presto vedremo,anche Ma’arėv adottō questo scenario nelle prime fasi del coverup.

Damti:"Lo sparatore gridava: ‘’Non č niente, non sono pallottole vere, sono a salve,non era vero."

I fatti: E’ tanta roba da gridare,mentre si sta sparando a qualcuno. Amėr nega d’aver gridato alcunché,e quasi tutti i testimoni udirono sė frasi del genere,ma urlate dai gorilla.

Damti:"La veritā č:io stesso pensavo fosse cosė,che non fosse vero. Ciononostante,ho fatto quanto loro mi avevano insegnato,balzai al volante".

I fatti:il Kempler film dimostra indisputabilmente che Damti non saltō immediatamente dentro all’auto;invece restō fuori,e ebbe un certo ruolo nel mettere Rabėn dentro il veicolo.

Damti:"Guidai per venti o trenta metri,e poi domandai al Primo Ministro: ‘’Sei stato colpito?’’.Lui rispose:’’Sė’’.A quel punto sapevo,era vero. E passai all’azione.Gli domandai:’’Dove ti fa male?’’.Lui rispose:’’Ay,Ay,la schiena fa male,ma non terribilmente.’’ Allora io accelerai."

I fatti:Siamo invitati a credere che Damti facesse una gita per diletto,finche non scambiō una conversazione con Rabėn,che finalmente lo convinse a accelerare il viaggio.Una delle tante sospensioni di scetticismo necessarie per credere a questa storia, č il fatto che Rubėn la raccontō quasi identica al New York Times l’8 Novembre 1995. Solo che stavolta Rabėn aveva detto A LUI, RUBI’N,

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di essere stato colpito troppo male. A meno che non abbiano fatto i turni per chiedere la stessa cosa a Rabėn,o Damti o Rubėn sono impegnati in falsitā piuttosto sfacciate.

Damti:"Improvvisamente vi furono barricate nella strada. Con Poliziotti a presidiarle.La guardia del corpo Rubėn urlō:’’Vai, vai’’, ma io mi fermai brevemente,e domandai a uno dei Poliziotti di guidare me all’ospedale."

Esaminiamo ora che cosa Damti disse alla Commissione Shamgār:

Damti:"Il Primo Ministro discese i gradini,e arrivō a un mezzo metro dalla sua limousine blindata.

Io aprii la porta per la signora Rabėn,poi udii uno scoppio.",

I fatti: Damti ha cambiato versione. Rabėn non č pių sull’ultimo gradino.E’ vicino all’auto.Ma Damti non ce la fa a reggere le complicazioni dell’imparare la storia nuova.Stavolta Damti apre la portiera per Leah Rabėn,che davvero č sui gradini,distante nove metri.

Damti."Ho guidato via, in gran fretta. Stavo per imboccare Via Shaul Hamčlekh (via Re Saul), ma c’era troppa gente.Volevo prendere una scorciatoja attraverso via Bloch,ma lė c’era una barriera della Polizia,e pensai che tutta la strada fosse barricata. Io dissi alla guardia del corpo che tutte le vie erano bloccate,e lui mi suggerė di far salire a bordo un Poliziotto che ci guidasse.Per qualche motivo non ho ricevute comunicazioni sul tragitto,di solito succede.Pigiai l’acceleratore,e malgrado i ritardi,arrivai all’ospedale in un minuto e mezzo.

Ifatti:Donde cominciare?sparita č la conversazione in viaggio con Rabėn.Invece Damti si precipita verso via Bloch,e vede una barriera della Polizia. In realtā č proprio ciō che avrebbe dovuto cercare,poiché le barriere erano lė proprio per chiudere la strada alle auto non autorizzate e far filare il traffico di ufficiali e funzionari. Egli invece divenne preoccupato,temeva che l’intera via fosse fatta di barricate.Nella sua storia precedentemente raccontata a Rafi Reshef,egli era pių che felice di vedere le barricate della Polizia,e malgrado le proteste da parte di Rubėn,si fermō,prelevō un Poliziotto che lo guidasse verso l’ospedale.In questa versione alla Commissione Shamgār, accadde l’ opposto; egli non volle fermarsi alla barriera, ma Rubėn suggerė di cattare su uno sbirro. Speriamo che Damti abbia registrato il proprio tempo dal momento in cui si fermō alla barricata della Polizia, perché, sembra dire, che malgrado il ritardo, egli raggiunse la clinica in un minuto e mezzo,oltre otto minuti prima del pių precoce indizio del suo arrivo annotato da chiunque altro.

Perché la Commissione Shamgār glie la ha fatta passare liscia con tanta sua perfidia, e contraddizione, e impossibilitā, e col suo sfacciato guazzabuglio? E perché Damti non č stato

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obbligato a finalmente spiegare perché un viaggio di SETTECENTO METRI fino all’ospedale ha richiesto oltre otto minuti per essere completato?

E che ci facciamo col report di Yediōt Achronōt ? Nella zona sterile pare ci fosse anche Naftali Damti, fratello di Menachčm. "Con un ‘’Pass’’ per VIP, very important person,č stato il primo civile a sopraffarre Amėr." Meritano i fratelli Damti la stessa infamia toccata ai fratelli Amėr?

FU DISINFORMAZIONE O VI FU UNO SPARO DAL DAVANTI ‘

Non riuscivo a credere alla scenetta.La mattina dell’assassinio, Ma’arėv ricostruė il misfatto in uno schema fatto da Eldād Zakobitz. L’assassino stava in piedi sul lato della strada oltre il viale carrozzabile dove l’auto era parcheggiata,e stava sparando al petto di Rabėn dal davanti,da circa tre metri di distanza. La scena disegnata accompagnava il resoconto di Yoāv Limōr,reporter e testimone oculare:

" Poi, accadde. Il terribile momento che io non dimenticherō mai nella mia vita. D’ improvviso io udii uno sparo, poi un altro, poi un altro. Ero a un metro forse due vicino al Primo Ministro,con Aliza Goren… Loro strapparono la pistola al giovane che stava in piedi sul lato opposto della strada, alla distanza di cinque o sei metri dal Primo Ministro… U n minuto dopo, un Ufficiale della Polizia disse che era un’ arma a salve,e che a Rabėn non era successo niente."

L’indomani Ma’arėv pubblicō una pagina tutta disegnata da Zakobitz.Stavolta l’asassino stava

contro il muro opposto alle scale, e sparava a Rabėn da buoni tre metri da lui,ma stando dietro a lui.

Il mio primo istinto: questa č disinformazione. La mia conversazione telefonica con Zakobitz parve dare conferma a tale pensiero.

Barry C.:"Perché in origine hai disegnato l’assassino che spara dal davanti?"

Zakobitz:"Lavoravo con le notizie che avevamo, risultarono sbagliate.L’ indomani tutto OK".

Barry C.:"Il realtā il tuo schema č una descrizione ben precisa di quanto Yoāa Limōr ha scritto. Posso capire gli errori se lui sbagliava.Tu fai sparare quello da tre metri vicino ai gradini."

Zakobitz: "Ciō tutti pensavano fosse accaduto. I fatti ancora non erano chiari".

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Barry C.: " L’ indomani, dozzine di persone hanno riferito che Amėr ha sparato a Rabėn da un metro di distanza. La tua č l’ unica ricostruzione che gli fa sparare da tre metri."

Zakobitz:"Spero che tu non scriva: questo č stato un assassinio della Shabāk."

Barry C.:"E’ la strada indicata dalle prove".

Zakobitz: "Gli ospedali mentono tutti. Sono stato in uno, scarabocchiava immondizie."

Barry C.:"E io ho rapporti della Polizia…"

Zakobitz:"Loro pure mentono. Rabėn č stato assassinato dalla destra,e da nessun altro".

Con Yoāv Limōr ho avuta una conversazione pių dignitosa.

Barry C.:"Hai scritto di essere a un metro o due da Rabėn quando gli han sparato:"

Limōr:"Sė,c’ č una foto che lo dimostra".

BC:"Allora devi essere stato proprio accanto a Amėr?"

Limōr:"Mi hanno detto che era proprio di fronte a me".

BC:"Allora come hai potuto pensare che gli spari venissero da sei metri davanti a Rabėn?"

Limōr:"Prima di tutto,la distanza non era sei metri.Ci sono ritornato, ho misurato.Ci sono solo tre metri fra il punto donde i colpi venivano davvero,e il punto dal quale ho creduto arrivassero."

BC:"Eppure tre metri, gran differenza da dove stavi tu, forse meno d’un metro da Amėr.Avresti davvero potuto compiere tale tipo di errore?"

Limōr:"Devo averlo fatto naturalmente. Veramente non ho dimestichezza con le armi, e ce ne era di isteria in quel momento".

BC:"Non č necessario essere esperti per udėre un rumore. Guidare con te, da tremare se č cosė che tu giudichi le distanze.. Guarda, che accadrebbe se io ti dicessi puoi avere avuto ragione. Ho solide prove mediche,Rabėn ha subita una ferita al petto dal davanti. Puō darsi che tu abbia sentito giusto lo sparo fatale."

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Limōr:"Qual genere di prove?"

BC:"Il rapporto del primo chirurgo dell’Ichilov annotō dichiarazioni di Ephrāim Sneh e di Gabi Barabash. Loro pure riferiscono di una ferita dal davanti".

IL SENTIMENTO COLPISCE L’ OCCHIO O QUALCHE COSA DI PIU’ ?

Una delle domande che spesso mi sento porre č se penso o no, che gli organizzatori del comizio,Chich Lahāt e Jean Frydman, fossero coinvolti nella cospirazione. Io rispondo di non sapere. Ma sicuramente loro hanno avuti strani ruoli nel " processo di pace".

Lahat era sindaco di Tel Avėv, del Likųd. Eppure,una volta che Rabėn annunciō la "pace" sua con l’ OLP, Lahāt fece ben pių che semplicemente saltare sul vagone dell’ opposizione. Lahāt organizzō un gruppo di ex Generali ricilati delle IDF come lobby pro-pace e fu vistosamente premiato con un posto di manager nel "Fondo Ifshār" di Jean Friedman.

Friedman,o Frydman, č un magnate francese delle TV, strettamente legato a Shimon Peres.Ha speso 6 Milioni di $ USA di tasca propria, per finanziare una massiccia campagna di relazioni pubbliche a nome e per conto degli "Accordi di Pace". Decine di migliaja di cartelloni sulle strade,e di manifesti sui muri hanno inondata Israele: "Vogliamo la Pace". Ciascuno di essi č stato brutalizzato da artisti dei graffiti che hanno aggiunta una sola parola al messaggio: "Vogliamo Un’ ALTRA Pace".

Frydman ha fondato il "Fondo Ifshār", si presume per finanziare progetti economici,main realtā si trattava di un’ altra idea per "promuovere la Pace".Nel piano Lahāt č stato suo partner. Frydman ha finanziato il comizio dove Rabėn č stato assassinato. Lahāv ha sistemato i permessi e gli altri dettagli municipali.

Yediōt Achronōt ha scritto:"Jean Frydman non sarā intervistato sulla sua reazione alla morte di Rabėn. Ha spiegato:’’Ho tali di quei sensi di colpa, non riesco a dormire".

Per aver organizzato il comizio fatale,speriamo,e per nulla pių.

AMI’R E ALTRE QUESTIONI MISCELLANEE

Quali erano i legami di Amėr coi servizi segreti?Dai ritagli dei giornali scopriamo : le investigazioni interne della Shabāk sull’assassinio rivelano come uno dei compiti di Avishāi Rav’v fosse reclutare nel servizio Yigāl Amėr. Siamo informati pure che Amėr era stato messo alla prova,e giudicato inadatto.

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Apprendiamo inoltre da Gabi Bron, reporter alla Knčsset di Yediōt Achronōt: "Come impiegato dell’Ufficio Collegamento a Riga,Yigāl Amėr aveva frequentato corsi di sicurezza , sparare e armamenti. Durante un corso fu addestrato alla sicurezza personale.Gl’insegnanti informarono la classe che i punti pių deboli in un assassinio sono quando la vittima entra in un’ auto, o ne esce."

Una lezione che Yigāl non ha mai dimenticata?

CHI ERA L’UOMO CON LA BARBA ?

Gli Ufficiali di Polizia Moti Sergei,e Boaz Harān, hanno testimoniato alla Commissione Shamgār di aver visto Amėr parlare con un uomo barbuto con t-shirt nera pochi minuti avanti gli spari.Gli Ufficiali hanno aggiunto che sembrava esistere una buona conoscenza tra loro.

Da un’udienza Amėr, il corrispondente di Yediōt Achronōt Booky Naeh ha scritto:"Yigal Amėr,l’ assassino del Primo Ministro, ha improvvisata una conferenza stampa in aula….Amėr non ha risposto alla domanda: chi era il barbuto che gli parlō pochi minuti prima dell’assassinio? La sua esistenza č stata stabilita alla Commissione d’Inchiesta.

Tuttavia la Reuter da un’ udienza ha riferito:"Come Amėr č entrato, un uomo con la barba gli ha fatto un saluto militare." La stessa Reutrer, che risultava avesse le antenne ben tese sul tema, ha scritto che Amėr "Pochi minuti prima dell’assassinio č stato visto parlare in un telefono pubblico".

COSI’ FOTOGENICO, PERCHE’ ?

Nel Maggio 1966 l’Universitā Bar Ilān ha pubblicato l’annuario 1995-6. I lettori sono rimasti sorpresi nel trovare all’interno VENTIQUATTRO FOTO di Yigāl Amėr. In aula di studio,in preghiera,in dibattito. Su un Campus con 18.OOO studenti,proprio lui risultava il pių fotogenico di tutti.Il portavoce dell’ateneo ha spiegato: "Il volume č stato stampato negli USA,e noi non abbiamo avuta la parola finale nel redigerlo." Allora chi la ha avuta?

QUELLE INFORMAZIONI COME FECERO A CIRCOLARE SUBITO SUBITO ?

La sera dell’assassinio, la TV Israeliana riferė che Amėr aveva tentato di uccidere Rabėn in altre due occasioni. Il mio ricercatore, e parecchi corrispondenti, considerano il fatto quanto mai sospetto. Uno, perché fu il primo argomento riferito su Amėr; due,perché al suo processo Amėr ha smentito e vigorosamente che fosse esistito alcun precedente tentativo di assassinare Rabėn

L’indomani,titolone su Ma’arėv:"L’ASSASSINO AVEVA ANCHE PIANIFICATO L’ASSASSINIO DI PERES." Ciō non solo č stato negato da Amėr,ma sarebbe stato impossibile per Jesse James persino. Allora perché queste soffiate false, provenienti,come scritto, dall’ interrogatorio della Polizia?

C’ E’ STATO UN TERZO COVERUP DELLA COMMISSIONE SHAMGAR SULL’ASSASSINIO ?

Non tutti furono terribilmente felici quando Meir Shamgār fu nominato presidente della Commissione d’Inchiesta sull’assassinio.Michal Goldberg di Yediōt Achronōt riferė:"I tre giudici han tagliata corta la loro sessione pomeridiana per ascoltare le dichiarazioni di Yitzhāk Keren,ex Ufficiale di Polizia, il quale protestava all’ esterno dell’ edificio. Disse a Shamgār:’’Ti chiedo di

Rinunciare,č stato durante la tua prestazione quale consigliere legale del Governo,che hai fatto il coverup della veritā dietro all’assassinio della soldatessa Rachel Heller." Shamgār ascoltō ma non reagė.

SHIMON PERES CHE COSA TENTO’ DI DIRE ?

Al funerale di Rabėn l’ eulogėa pronunciata da Shimon Peres conteneva un brano quanto mai suggestivo. "Sabato scorso" ha detto "mentre incrociavamo le armi,Rabėn mi ha detto che c’era alto allarme per un tentativo di assassinio a questo immenso comizio. Non sapevamo chi l’avrebbe fatto, nā ci aspettavamo che il danno sarebbe stato cosė grande".

Peres parve dire al Mondo che, tanto lui quanto Rabėn, sapevano dell’imminente tentativo di omicidio al comizio,ma a loro non fu detto chi l’avrebbe compiuto.Né si aspettavano sarebbe stato cosė fatale. Trenta giorni pių tardi, come tante persone mi hanno sottolineato,Peres,a una commemorazione di Rabėn,disse: " LE PALLOTTOLE CHE HANNO PERFORATO IL TUO PETTO NON HANNO STRONCATO I FRUTTI DEL TUO LAVORO."Ignorando la metafora inappropriata,allora comunemente si riteneva che le pallottole avessero perforata la schiena.

IN TUTTO CIO’, QUALE RUOLO EBBE EITAN HABER ?

Mistificante fin che si vuole l’ eulogėa di Peres, nulla č paragonabile per surrealismo puro a quella di Eitan Haber. Per chi avesse dimenticato i piccoli dettagli di questo dramma, Eitan Haber con Rabėn era il direttore dell’ Ufficio del Primo Ministro. La sera della morte andō dentro all’ospedale Ichilov per uscirne tenendo in mano sua il foglio della canzone di Rabėn insanguinato. Haber annunciō alla nazione la morte del Premier, poi si precipitō nell’ ufficio di Rabėn portando via archivi dagli armadietti. Se ciō non apparve

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sospetto abbastanza, Haber accrebbe il suo carattere di inconfessato coinvolgimento,montando una personale vendetta contro la famiglia Amėr. Si presentō a ogni e ciascuna udienza del processo Amėr,definendo senza fine gli Amėr una famiglia di mostri. Senza dubbi, io ricevo pių corrispondenza in merito al tondo cubo nero nel foglio della canzone che su qualsiasi altro tema. Nessuno č in grado di spiegarlo, ma dozzine di persone al foglio della canzone hanno dedicato le proprie migliori pallottole,se mi č consentito il termine.

Raanān Bavlik,corrispondente, mi ha mandato una copia dell’ eulogėa di Haber, coi commenti: "Va facendosi interessante, su Internet ho trovata una citazione dal Rabbino Capo Lau,il quale ha detto che il foglio della canzone č stato dato a Rabėn dentro all’ospedale. Tuttavia nessuno, salvo Shimon Peres, ha mai detto che il foglio della canzone avesse dentro un buco. Inoltre i nastri mostrano che Rabėn non aveva il suo,leggeva dal foglio di Raanān Cohen".

Ciō č tipico della corrispondenza intelligente e inquietante che io ricevo.Allora cerchiamo di immaginare che cosa nel foglio della canzone accenda cosė tanto interesse. Primo, diamo una occhiata all’eulogėa di Haber. Egli disse: "Cinque minuti prima che ti sparassero tu, Yitzhāk, hai cantato leggendo dal foglio che loro ti avevano dato. Cosė come sempre hai potuto esprimere le parole con la tua bocca. Avevi mille pregi e doni, ma non si poteva annoverare il canto fra essi.Con un po’ di bluff sei riuscito a cantare la canzone, e poi,come sempre, hai piegato il foglio in quattro parti imprecise, e lo hai infilato nella tasca della tua giacca. All’ospedale mi hai dato il foglio,ancora piegato in quattro parti imprecise. Vorrei leggere le parole da quel foglio,ma č difficile. Il tuo sangue copre le parole stampate. Il tuo sangue č sulla Canzone della Pace.Il tuo sangue č stato da te tolto negli ultimi momenti della tua vita, per coprire questo foglio.Yitzhāk,noi giā sentiamo la tua mancanza."

Da quanto dice risulta che Haber sente ancor pių la mancanza del foglio della canzone.Quasi tutto il suo discorso riguarda il foglio. Quanto a Rabėn, apprendiamo: era stato meticoloso nel piegare il foglio,e non era riuscito a cantare molto bene. Allora perché Haber prova interesse soverchiante per quel foglio di carta? Emergono alcuni indizi dal resoconto pubblicato da Yediōt Achronōt il 6 Novembre 1995,

Haber aspettava che Rabėn lo raggiungesse a una festa,quando gli giunse notizia degli spari.

"Sono saltato in auto, ho guidato come un pazzo raggiungendo l’ospedale in pochi minuti.Ho cominciato a correre verso le sale operatorie. Non sapevo dove andavo né come arrivare.Mentre andavo ho visto le sue cose madide di sangue,e le ho raccolte."

Gli ospedali non consentono a nessuno di avvicinarsi alle sale operatorie,eppure Haber ha saputo correre,cosė, senza sapere dove andasse,in un grande complesso ospedaliero,

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entrare nell’area degl’interventi chirurgici e vedere per terra gli oggetti di Rabėn.Superfluo dirlo,Haber non aveva diritto di toccare le prove, eppure non soltanto le ha toccate,le ha anche

raccolte.

"Sapevo, stava succedendo qualcosa di storto, quando entrai in ospedale,e vidi l’autista, Menachem Damti. Qualcuno disse che non c’era pių nulla da fare,ma le nostre speranze si accesero di nuovo quando la pressione del sangue di Rabėn ritornō su, a 90. Lčah Rabėn arrivō, e io non le dissi le cattive notizie. Per non stare con le mani in mano, ho scritto qualche annotazione per i reporter, e ho telefonato all’ Ambasciatore degli Stati Uniti per informare la Casa Bianca che Rabėn era stato colpito. Qualcuno doveva informarli".

Ma perché proprio Haber, che non era membro del Governo, né un HK o membro della Knčsset come dire non era nemmeno un parlamentare? Perchō toccava a un semplice direttore d’un ufficio essere l’ unico che teneva la Casa Bianca informata sulla sparatoria? Piccola violazione del galateo diplomatico.

In tutto il resoconto di Haber, non c’č una sola menzione del foglio della canzone. In ospedale non glie lo dā nessuno. Stando alla sua versione, lui cosė lo raccoglie da terra e lo prende insieme con gli altri oggetti inzuppati di sangue. Perché non li consegnō alla Polizia? Perché il foglio era in mano sua al funerale di Rabėn, anziché stare come prova dello stato nel Laboratorio Forense della Polizia?

Quali altri effetti personali di Rabėn Haber si portō via prima che la Polizia potesse arrivarci?Chi lo autorizzō a tirarli su? In primo luogo, che ci faceva Haber nell’area delle sale operatorie?E nel bel mentre, tra il raccogliere una cosa e l’altra, Haber ha pure trovato il tempo per telefonare all’ambasciatore degli Stati Uniti e d’ informarlo che Rabėn stava morendo, nonché per redigere un comunicato stampa. Ma era troppo occupato per dire a Leah Rabėn la veritā.

Vi abbiamo raccontata la storia d’un uomo in missione.