B"H

G L I U L T I M I G I O R N I D I I S R A E ‘ L

Di Barry Chamish

Zionist Book Club-Jerusalem-Israel

Prima Edizione

Copyright Barry Chamish 2000

Library of Congress registration pending

Printed in the State of Israèl

ISBN 965-7186-00-5

The Zionist Book Club

P.O. Box 10182

Jerusalem 91101

ISRAEL

Numero verde da Israèl

00

972 1 800-RABINY (722469)

USA 1-877-RABINYY (7224699)

Fax dall’ I TAL YA

972 2 6259239

 

 

 

@Mail

ph 00972 08 9720804

perkins@netvision.net.il <mailto:perkins@netvision.net.il>

www.webseers.com/rabin.

traduzione di Maritsì & Franco JAL Joseph Arturo LEVI

via Fratelli Faschini 7

20142 MILANO di Sotto Gratosoglio

ph +39 02 89301262

fx 89306182 @Mail levidlmontemolcazion@libero.it

cell +39 3492218113 3492217868

MOLCA MOVIMENTO PER LA LOTTA CONTRO l’ antisemitismo

Muoviti, o Levi colpirà ancora……

 

 

 

=================================

Ultima di copertina:

Barry Chamish cambia la prospettiva su Israèl più d’ ogni altro giornalista nel suo campo. I suoi libri precedenti

CHI E’ L’ ASSASSINO DI YITZHA’K RABI’N ?

TRADITORI E CORRUTTORI NELLA TERRA PROMESSA

ISRAELE TRADITA

Documentano l’ esistenza di una classe dirigente Israeliana controllata da pericolosi e segreti intermediari Europei e Americani, che usano l’ omicidio per "Mandare avanti la Pace", e facendo ingollare tutto a un pubblico Israeliano cui pure va di traverso.

Dopo quei libri il messaggio è stato recepito, in Israèl, e altrove. L’ opera di Chamish è spesso in cima alle liste dei bestseller in Israèl, mentre le edizioni in Inglese, Francese, Russo e Tedesco hanno già avuto forte impatto sul pubblico di tre Continenti. Ora arriva il turno dell’ I

Tal Ya . In Ivrìth, in Ebraico, I Tal Ya significa "Isola della Rugiada Divina".

"Gli Ultimi giorni di Israèl". Questo libro di Barry Chamish (scritto profeticamente ben prima dell’ 11 Settembre 2001, con le migliaja di morti ai "Twins" di New York, al Pentagono a Washington, con la guerra in Afghanistan, col terrorismo all’ antrace…) si spinge ancora più in là. Ora fa nomi e cognomi. Dà le identità dei nemici nascosti d’ Israèl, e dice ai lettori chi fu veramente a assassinare Yitzhàk Rabìn. Le precedenti ricerche vengono messe a fuoco con precisione . La prospettiva è chiara: e potrebbe salvare Israèl. Più che un libro, questa è un’arma potente per la difesa d’ Israèl.

=======

===============PROLOGO

PAGE iii

IL PREZZO UMANO DELLA VERITA’ SU RABI’N

Il mio lavoro è un fardello. So troppe cose. Ora ne pago il prezzo, e può diventare soltanto più alto. Tre anni e mezzo fa, io scrissi a proposito d’ Israèl da due prospettive: quella positiva, e molto, glorificando il mio Paese su varie riviste lette per lo più da Gentili; e quella negativa, e molto, denunciai la corruzione politica in una mia pubblicazione INSIDE ISRAE’L, letta per lo più da Ebrei. L’ idea: fare pulizia nel nostro sistema politico, per avere poi da scrivere soltanto in merito alle nostre conquiste.

Poi, il 4 Novembre 1995, Yitzhàk Rabìn fu assassinato, e io rapidamente raccolsi le prove.Il nostro Governo d’Israèl non aveva detta una sola parola vera sulle reali circostanze della sua fine. E per questo sono stato insultato, dai mass media Israeliani. Due volte brutte contestazioni hanno interrotto le mie conferenze. La mia famiglia è stata costretta a leggere frottole in prima pagina sulla mia vita: io ero un negazionista dell’ Olocausto; uno della mafia; un seguace del Rabbino Kahane (crimine numero uno secondo i mass media d’ Israèl), e peggio ancora.

Ma potevo considerarmi fortunato: il mio socio in INSIDE ISRAE’L, Joel Bainerman, nel 1992 volò a Washington, per fare cercare il suo libro sull’ era Bush, CRIMES OF A PRESIDENT. Prima di chiunque altro, egli aveva riferito del traffico di cocaina gestito da una cricca vicina a Clinton e a Bush, in Arkansas, attraverso l’ aeroporto di Mena. Joèl è stato il primo a rivelare l’ assassinio di Amiràm Nir, autorevole consigliere di Shimon Peres, e grande protagonista del caso Iran-Contra. Ha tolto il velo al coinvolgimento di Peres e di Rabìn a tutto ciò che era Iran-Contra: armi in cambio di ostaggi, droghe in cambio di soldi e di armi e di controllo.

Mentre Joèl stava a Washington, un’ ammiratrice gli regalò una bella cravatta. Gli stava benissimo al collo. La sera stessa, il collo di Joèl si gonfiò in misura così spaventosa, che chiamò la moglie per dirle che qualche cosa non funzionava. Quattro mesi dopo egli aveva il cancro alle glandole del collo, che si era esteso al sistema linfatico.

Mio compatriota e collega, Adìr Zik mi ha aiutato a rivelare al pubblico quale fosse la cospirazione contro Rabìn. Grazie alle sue "column" e al suo show alla radio, egli raggiunge molte più persone di me. E più di chiunque altro ha denunciato il ruolo della Shabàk (GSS, General Security Services, i servizi segreti d’ Israèl) nell’ omicidio. Due mesi fa mi ha chiamato per annunciarmi che gli era stato scoperto il cancro alla gola. Un altro bel regalo di cravatte? E’

========PAGE iv ========

dovuto ricorrere al chirurgo immediatamente. Spero soltanto che si rimetta bene, come Joèl ce la ha fatta.

Ci sono vittime morte del caso Rabìn, e ci sono persone innocenti, che marciscono in carcere. Arnold e Marilyn Cytryn sono due Americani Israeliani. Somigliano, notò Joèl, a "mio zio e mia zia". Sono saliti a Sionne per vivere liberi, orgogliosi di essere Israeliani e Ebrei. Poi, nel 1985 Shmùel, loro figlio, fu arrestato, e tenuto in cella d’ isolamento dalla Shabàk, per oltre quattro mesi. Sino ad oggi non si conoscono le accuse contro di lui. Ma ora si capisce perché ha subita perché nel tanta tortura. Nel Settembre 1995, poco prima dell’ assassinio di Rabìn, Shmùel pubblicamente indicò nel provocatore Avishài Ravìv un agente della Shabàk. Ciò non potè essere tollerato perché nel Novembre 1995 Ravìv giucò un ruolo essenziale nell’ assassinio di Rabìn, sapendolo o no.

Così due bravi Ebrei pensionati, che invece di starsene nella ricca America sono venuti in Terra Promessa, han dovuta subire un’ agonia, che oggi alcuni di noi riescono a cominciar a scandagliare. Chiedendosi se il loro figlio sarebbe riuscito a sopravvivere al carcere duro, pur senza aver perpetrato crimine qualsivoglia. Il suo "crimine": aver puntato il dito contro un covo di assassini.

Ma Shmùel Cytryn è più fortunato di tale Yitzhàk Newman, che compì lo sbaglio di fare amicizia con Ravìv. Nel giro di settimane 2 dopo il …suicidio di Rabìn, Newman pure era morto, di suicidio si disse. Figlio unico d’ una vedova, la quale è troppo spossata e costernata per far ancora cause, e per esporre ulteriori suoi sospetti sui trucchi sporchi.

Invece io sono qui, in buona salute, e sempre in grado di scrivere. Soltanto, devo ingollare intimidazioni. Oggi sono stato intervistato da tre programmi radio Americani. La mia linea

Telefonica è stata interrotta durante tutti e tre i collegamenti. Se qualcuno dice "coincidenze", voglio scendere. Gira voce: l’ impossibilità statistica si spiega con le coincidenze. Da cinque anni la mia famiglia e io vivevamo in relativa tranquillità in un bel posto, Bet Shèmesh. La "Casa del Sole". Poi un balordo ha costruita la sua casa accanto alla nostra, dove non doveva esserci nessuna casa. I latrati dei suoi cani all’ alba ci buttavano giù dalla branda. I più rumorosi del Mondo. Poi ha dedicata la sua vita a isolarci dai nostri vicini. E atti di vandalismo, minacce, diffide dalla Polizia. Ormai è certo, era stato infiltrato per soffocarci. La tensione ha fatto il suo mestiere. La nostra famiglia non conosce più il quieto vivere.

Senza contare la posta smarrita, le lettere che arrivano già aperte, il passaporto che non arriva mai, certi giovanotti col cellulare che già alle 3 del mattino stanno davanti a casa nostra, amici che stanno alla larga perché fiutano il pericolo; l’improvvisa difficoltà

================= PAGE v ==========

nel sapere di chi fidarci… E peggio di tutto, l’ esperienza: ogni momento sbucano nuovi ostacoli.

HA-ARETZ ha scritto di recente in prima pagina: io mi sono stabilìta una reputazione. Di massima autorità nelle ricerche sulla congiura per assassinare Rabìn. E vari lettori, con grave rischio per sé, hanno poste in mie mani ulteriori robuste documentazioni. Nelle due settimane scorse ho ricevute le pagelle dell’ esercito di Yoràm Rubìn, guardia del corpo di Rabìn; di Menachèm Damti, autista di Rabìn la sera della morte; e di Yehudi Hiss, il patologo dello Stato che mentì a proposito delle ferite di Rabìn. E ho ricevuta copia del rapporto di Hiss, fatto sparire, irto di balle; e per sbaglio, pure di verità scioccanti. Aggiunte alle mie precedenti

centinaja di pagine di rapporti della Polizia e degli Ospedali, di verbali dei processi, di testimonianze anche private, costituiscono un edificio blindato e impermeabile. L’ UOMO iIN CARCERE COME ASSASSINO,NON HA PERPETRATO IL CRIMINE. MA IL VERO PROBLEMA E’ UN ALTRO. IO SO CHI E’ STATO. E PERCHE’. Nel Febbraio 1996, il giornalista Yehoshua Meiri mi ha detto chi, e perché. Abbiamo concordato di videoregistrare le sue affermazioni. Egli era tanto sicuro delle sue affermazioni, che ha rintracciato Joèl nel Regno Unìto, per fargli conoscere i fatti. Meiri ha insistito: SHIMON PERES HA ORGANIZZATO L’ ASSASSINIO DI RABI’N, CON LA CONNIVENZA DEL GOVERNO E DEI SERVIZI SEGRETI DI PARIGI. HA AGGIUNTO: "Washington e Londra sono furibonde. Se Peres non abbandona i suoi alleati Francesi, in Israèl scoppierà ogni genere d’ inferno." Proprio così, nel giro d’ una settimana Israèl è stata insanguinata dagli attentati kamikaze.

Per un bel po’ avevo seguìta la pista sbagliata, la pista Americana. Le prove raccolte indicàvano: Rabìn si stava ribellando ai suoi controllori degli USA, negli ultimi due mesi della sua vita. Ehùd Baràk aveva strette sinistre alleanze con le mesme gang del CFR(Council on Foreign Relations) di Manhattan, sempre meno contente dell’ indipendenza di Rabìn. Movente buono per l’ omicidio, ma poi ho dovuto ammettere: le nuove informazioni puntano sulla Senna.

Pierre Lurcat, giornalista Francese, rammenta ai lettori del suo giornale studentesco Ebraico che una volta Mitterrand aveva orchestrato il suo falso assassinio, nell’ ambito d’ uno scandalo che poi lo perseguitò per tutta la vita, l’ AFFAIRE OBSERVATOIRE. Ma la solidarietà a lui comportata dal (falso) attentato lanciò la sua carriera su fino all’ Eliseo. Peres e Mitterrand, scrive Lurcat, discussero come organizzare una cosa del genere per Rabìn, onde salvarne la popolarità, e, insieme, il "Processo di Pace" con l’ OLP, che stavano fallendo.

A me Pierre ha detto: "Usavo soltanto la logica, non avevo prove concrete. Poi le Autorità hanno picchiato così duro su me, e sul mio giornale, che io

============ PAGE vi ==========

ho sospettato d’ averci azzeccato. Ero studente di Legge allora, sono avvocato adesso, e i mass media Francesi mi hanno trasformato in pazzo".

Poi mi hanno fatto ricordare che l’ alleato di Shimonìto Peres, il magnate Francese dei mass media Jean Frydman (schivo, non si mette mai in mostra lui), aveva finanziato quel comizio dove Rabìn era stato ucciso. E che l’ allora capo della Shabàk, Carmi Gillon,aveva trascorsa a Parigi la sera dell’ assassinio di Rabìn a Tel Avìv. (((Nel 2001 Shimon Peres, Ministro degli Esteri, ha nominato Carmi Gillòn ambasciatore d’ Iraèl in Danimarca))). E il bizzarro incidente all’ inizio del 1996 a Gerusalemme. Jacques Chirac diede inescfandescenze nella Città Vecchia. Come guardia del corpo, Shimon Peres aveva mandato a Chirac proprio Yoràm Rubìn. Tutti quelli che volevan sapere avevan capìto, Rubìn era in sospetto numero uno per la morte di Rabìn. I gorilla Francesi lo dissero a Chirac, egli corse dai reporter più vicini e quasi urlò di non aver bisogno di Israeliani guardie del corpo. Si sarebbe sentito più al sicuro con gorilla Arabi.

Alcune persone anziché "Come stai?" mi chiedono: " Barry, tu perché sei ancora vivo? ". Io rispondevo, prima: "Perché so chi è stato, ma non lo dico". Bene adesso lo dico: "Io sono sulla pista Franosa. E se io sono sulla lista dei bersagli, ormai non importa. In questo Mondo è l’ era del MURDERAMA o del KILLERAMA.

Almeno in certi ambienti bene informati, il mio lavoro aveva acquisito credito. C’ era ormai chi mi esortava a occuparmi di altri omicidii politici. Da quattro anni il Mondo dormiva:

1.Mentre William Colby decideva di abbandonare la cena calda, per fare l’ ultimo viaggio della sua vita, in canoa;

2. Mentre Vince Foster sceglieva di strisciare sulla schiena in modo che il suo àbito si riempisse di fibre di tappeto, per poi spararsi in un parco;

3.Mentre Sonny Bono colpiva un albero, e il suo corpo giaceva per tre ore, visto da nessuno, su una battutissima pista di sci;

4.Mentre gli unici agenti dell’ FBI a morire a Waco erano quattro ex guardie del corpo di Clinton;

5. Mentre Ron Brown decideva che fosse un’ idea grandiosa spararsi alla testa,per poi atterrare in Bosnia per vedere l’ effetto che fa;

6.Mentre una hostess e un controllore del traffico aereo, sopravvissuti, decidevano di seguire Ron Brown alla grande, poche ore dopo;

==== PAGE vii =======

7.Mentre la Polizia Francese non riusciva a localizzare la FIAT Uno-anguilla che aspettava nel tunnel Lady Diana;

8. Mentre un portaborse di Clinton moriva alla Starbucks, in una rapina dove non è stato portato via un soldo;

9.Mentre il Presidente Clinton si sentì in dovere di tornare di corsa a Washington da una vacanza, proprio mentre la sua bella consigliera incontrava la morte…

E ancora, e ancora. Chiaro, è un’ idea fatale andare a incontrare il Presidente troppo da vicino.

Quando la sete di sangue di Clinton risulta insaziabile in patria, egli trova qualche scusa per placarla all’ estero. Lo sciagurato bombardamento sul Sùdan, non su altri obiettivi, bensì su una fabbrica di medicinali, non gli è bastata. E così per qualche giorno ha placata la sete facendo lo stesso sull’ Iraq. Negli anni successivi il Sùdan e l’ Iraq sono divenuti Paesi liberi, democratici, pluralisti e benedetti dalla Pace. Intanto a Clinton la sete era ritornata, e così si è calmati i nervi con una guerra in Kosovo "umanitaria", che ha reso il Kosovo libero, democratico, pluralista e benedetto dalla Pace.

Israèl è la prossima della lista, e i miei leader fanno del loro meglio per aiutarlo. In Israèl c’ è KILLERAMA nell’ aria.

========= PAGE 5 =========

a. Arieh Deri, ex Ministro Israeliano degl’ Interni , è finito in prigione IN ISRAE’L . Ma prima aveva avuto tutto il tempo per combinare tanti affaretti (((vedi ISRAELE TRADITA di Barry C.-Nota del traduttore))). A New York la madre adottiva di sua moglie si rifiutò di firmare la dichiarazione giurata con la quale avrebbe testimoniato il falso, d’ esser stata lei a dargli tutti i soldi che Deri era accusarto d’ avere rubati al Tesoro d’ Israèl. In effetti lei, e il marito(defunto lui sì pare proprio di raffreddore) avevano dato a Deri e moglie tutti i soldi che avevano, 10.000 US$. E i Milioni o più? Pochi giorni dopo, a Jew York, la suocera adottiva di Deri è morta, d’ incidente stradale. Investita da un tizio che poi risultò essere dipendente d’ un socio di Deri. L’ FBI iscrisse Deri sul registro degl’ indagati, anche per un business di 650 kg di cocaina. A Gerusalemme pochi giorni dopo, alla Knèsset, il SHAS, votò pro ritiro d’ Israèl da Hebròn, e negli USA il dossier Deri fu insabbiato. Prima,lo SHAS era scatenato CONTRO il ritiro. Intanto Rav OvadiaYossef, leader spirituale dello SHAS, cominciava a dare i numeri, senza saperlo aveva bevuto Cappucci,o tè conditi da Deri.

b. Motta Gur, viceministro della Difesa di Rabìn, s’ è tolta la vita dopo aver saputo d’avere il cancro. Il suo medico, ma mui soltanto, e solo dopo, ha detto ai giornalisti che quel cancro era curabile, e curato.

c. Hanno scelto il suicidio pure due gorilla di Rabìn. Uno, Yoàv Kurièl, si è sparato al petto sette volte: un suicida proprio ostinato.

Ho saputo ciò soltanto perché han preso contatto meco amici della persona che ha preparato il cadavere pel funerale. Per dimostrare che la vicenda così andò, mi han faxati i certificati di morte di Kuriel. EGLI E’ MORTO DI RAFFREDDORE, E NESSUNO E’ ANDATO A IDENTIFICARE IL MORTO. Era proprio necessario fare conoscere a me tutte queste cose? Intendevo soltanto analizzare la morte di un Primo Ministro umano, e

=============== PAGE VIII ===========

prima di rendermene conto ero alle calcagna di vari serial killer. Ebrei, serial killer Ebrei nel mio Paese, Israèl. Forse ne ho uno per dirimpettajo.

Io sono nato e cresciuto negli USA. Nel 1973, durante la guerra dello Yom Kippùr, ho visto sui magazine illustrati Americani le foto degl’ Israeliani prigionieri di Guerra, soprattutto in Siria. Ho scoperta la mia anima Sionistica. Ho giurato di fare la mia parte per il mio Popolo. Sono salito a Sionne, mi sono arruolato nell’ Esercito, ho combattuto nel 1982 nella guerra del Libano, e ho difeso il mio Paese. Ora mi trovo a racimolare prove inconfutabili, inoppugnabili: certi capi del Paese per il quale rischio la vita sono coinvolti nel killeraggio: o orchestrandolo, o impedendo che lo si scopra.

E allora, da un giornalista Israeliano onesto, che cosa ci si aspetta? Qualcuno mi dice: fa’ tu pure il cover-up, come tutti gli altri. Altrimenti tu, Barry Chamish, metti in pericolo la sicurezza d’ Israèl. A brevissimo termine può esser vero. Ma a lungo, non si sopravvive al marciume morale. Il comportamento di quei capi, non ha nulla a che vedere con l’ Ebraismo, né col Sionismo, come intesi dagl’ Israeliani, dal Popolo. Vanno denunciati, e processati. Ci vuole gente nuova. Poi gli Ebrei per bene metteranno le cose a posto. E’ precisamente questa l’ opinione di centinaja di migliaja di miei concittadini, è proprio il loro incoraggiamento che m’ impedisce di mollare. Certi giorni arrivano dozzine di messaggi di incoraggiamento.

Adesso, per esempio, che dobbiamo fare con le informazioni che stanno emergendo, in merito alla esplosione dell’ aeroplano di John John Kennedy? Il giorno stesso io ho scritto: John Fitzerald Kennedy Junior stava facendo più di chiunque altro nel giornalismo Americano per raggiungere la verità sull’ assassinio di Rabìn. Ho ricordato ai lettori: la rivista GEORGE aveva pubblicato 13 pagine sul coinvolgimento della Shabàk nell’ omicidio. Ho accennato: è un atteggiamento coraggioso, ma rischioso.

Poi è arrevato un maremoto di dati. Il Rapporto Preliminare dell’ FBI conferma: la bomba sull’ aereo, e l’ esplosivo, erano del tipo usato da certi servizi segreti stranieri. Poi nel programma THE CRIER REPORT della Fox TV, Catherine Crier ha annunciato: JFK Jr. stava per incontrare alti funzionari del Mossàd per riceverne l’ intera ricostruzione dell’ assassinio di Rabìn. Poi Ma’arìv ha pubblicato una intervista all’ autista di JFK Jr, si dà il caso sia un Israeliano. Poi la gente ha ricordato che Ehùd Baràk era a Washington, nelle ultime ore di vita di John John.

Diverse radio degli USA mi han telefonato, progandomi di fare ricerche su un possibile colpo del Mossàd. Osservano: l’ autista di John John era in grado di mettere una bomba nel bagaglio di JFK… E che a Ehùd Baràk poteva non dispiacere, se a John John fosse stato impedito di scoprire la verità sull’ assassinio di Rabìn. E così via, a cadere sempre più in basso, a scavare la verità sempre più profondamente.

========= PAGE ix ===========

Riuscirò a proseguire nella stessa direzione? Rivoluzionare la mia Nazione non è mia intenzione, per raggiungere la soluzione finale di farla affondare… di alimentare le più selvagge fantasie di ogni antisemita… di giustificare ogni diatriba anti-Sionista che venga scritta… di regalare ai nemici, i fuehrer e i duci e i boss dei Musulmani l’ arma che da sempre cercano per schiacciarci, per farci sprofondare nelle sabbie. Mi debbo fermare ???????????

Penso da sempre: la verità è buona per natura sua, e la bugìa è cattiva per propria natura. Ne ho passate di ogni colore per averne cercata UNA di verità. Che cosa davvero accadde a Rabìn, il 4 Novembre 1995? Per quel caso io non riesco a fare il mio normale lavoro di GIORNALISTA, e la mia vita familiare è sempre più tesa. Un certo ambiente di Ebrei mi infanga per quanto sto facendo. Ma i vantaggi per tutti sono veri. I Sionisti più sinceri mi ammirano, gl’ Israeliani più rispettabili mi amano. Vengono a sentire le mie conferenze. Talora rischiano di brutto, per trovarmi documenti d’ importanza vitale. E diventano più numerosi, di giorno in giorno. Mica li posso scaricare.

Penso di dover seguire l’ esempio di John John Kennedy, e di dovder continuare pure su tale pista. Se il CRIER REPORT ha ragione, se il Preliminary Report non è fraudolento, verranno sollevatri sospetti contro Israèl. La mia Nazione verrà messa in grave pericolo, da certi nostri capi e dai lorfo servi segeti. E stavolta non voglio saperne nulla.

==== Page 1 =====

DENTRO E FUORI

IL POSTINO SUONO’ DUE VOLTE

L’ Egiziano Nosair nel 1990 assassinù il Rabbino Meir Kahane. Qualche mese dopo, uno dei figli di Rav Meir , Binyamìn Kahane, tenne una conferenza stampa. Presentò una dichiarazione giurata, o affidavit, mozzafiato. Ma sono stato uno dei pochi reporter a scriverne. A quanto pare, il Mossàd e l’ FBI erano stati avvertiti in tempo, ma non avevano fatto nulla per prevenire il crimine. Un Arabo era stato infiltrato nel gruppo politico di Nosair, e per non farsi ammazzare viveva ormai al sicuro in Israèl. Egli ha firmato l’ affidavit, giurando d’ avere avvertito i suoi burattinai del Mossàd: Rav Kahane sarà colpito. E loro coordinarono una strategìa con l’ FBI. Strategìa atta a lasciare che l’ omicidio fosse perpetrato.

(Se Nosair fosse stato arrestato, forse sarebbe stato possibile evitare l’ attentato allo WTC, al World Trade Center, alle Torri Gemelle di New York. Ma io sto divagando -Barry C.)

((((Nota del traduttore: Barry Chamish qua si riferisced al "Piccolo" attentato del 1993. Questo libro è stato scritto nel 2000, ben prima delle stragi ai Twins e al Pentagono, 11 Settembre 2001)))

Per avere assassinato Rav Kahane, Nosair non fu riconosciuto reo. Ebbe una breve condanna per una infrazione alla Legge sulle armi, e basta. Soltanto la causa poi intentata da alcuni Ebrei Ortodossi di Jew York riuscì a ottenere un secondo processo, stavolta per l’ uccisione d’ un postino davanti all’ Hotel di New York dove Meir Kahane stava parlando. Stavolta Nosair ha avuta una lunga pena.

La tragedia del postino continuava a tormentarmi. Al pubblico si raccontò che il portalettere era stato ammazzato mentre tentava di acciuffare Nosair. Ora, perché mai un postelegrafonico avrebbe dovuto manifestare tanto altruismo, mentre persino i più ferventi sostenitori di Rav Kahane erano tutt’ altro che propensi a farsi sparare da un assassino armato?

Il pensiero corre veloce alle recenti sparatorie contro il Contro della Comunità Ebraica di Los Angeles. Naturalmente, il pistolero aveva i suoi contati coi servizi segreti, e aveva soggiornato nelle strutture psichiatriche federali. Egli odia gli Ebrei,e vuole ammazzarne più che può. Così lascia nella sua automobile quasi tutte le sue munizioni. Ciononostante spara settanta colpi, senza interferenza alcuna. Ma colpisce soltanto cinque persone, nessuna gravemente. Le ferite sono per lo più alle gambe. Il pistolero pare abbia mirato al pavimento. Se voleva fare vittime, ha sbagliato tutto.

Svolto il turpe còmpito, è fuggito dalla scena del crimine, e ha sparato, uccidendo un postino. Stavolta ha sparato con una certa precisione.

============= PAGE 2 =========

Le Patrie Poste sono una buona copertura per uno specialista in operazioni sanguinose sotto copertura. Se moglie e amici gli domandano quale lavoro faccia, egli risponde di lavorare per i servizi postali, e lo dimostra congli assegni che il Governo gli versa. E i postini coraggiosi che sbucano fuori per acciuffare gli assassini in fuga sono un finale comodo e quasi credibile per il crimine perfetto. A meno che i killer non riconoscano i postini, decidendo di sconvolgerne i programmi.

Se io investigassi sulle sparatorie al Centro della Comunità di Los Angeles, per prima cosa andrei a scavare profondamente nel passato del postino. Potrebbe benissimo essere un altro Officer Tippet.

============ PAGE 3 =========

SEROUSSI, LA BUSTARELLA

Nei tre giorni scorfsi sono stato sommerso dale lettere di chi mi chiede un commento sui "regali" di Eduard Seroussi a Ezer Weizman. Presidente della Repubblica di Israèl (((Poi dimessosi- Nota del traduttore))). Ero riluttante a mettere il naso nel caso, senza documentazione aggiornata, ma farò del mio meglio coi fatti già disponibili, ricorrendo alla logica elementare.

Di logico c’è: sappiamo, dal 1988 al 1991 Weizman ricevette da Seruossi regalini per 450Mila US$. Peeeffavooorreee! Nessuno sgancia 450.000 Dollari in cambio di niente. Parliamo d’ una bustarella, e per andare in fondo alla faccenda, dobbiamo cercare quanto Weizman diè in cambio. Jeri il giornalista Yoàv Yitzhàk ha rivelato: i regalini in realtà comnciarono nel 1986, quando Seroussi regalò SEIMILIONIEMEZZODIDOLLARI USA al partito di Weizman, Yàhad. Ora di due cose possiamo esser certi: soldi così sono bustarelle e non regali,e la bustarella per sua natura è politica.

Ora facciamo un po’ di ricerca sui retroscena, ricorrendo al talento di autori, cui l’ establishment di Israèl ha dato l’ ostracismo.

Il Prof. Uri Milstein mi ha informato di avere testimonianze inoppugnabili: nel 1977 il Presidente Jimmy Carter obbligò il neoeletto Primo Ministro Menachèm Begin a nominare suo ministro degli Esteri Moshè Dayan. Gli Israeliani erano furibondi per le disastrose prestazioni di Moshè Dayan, Ministro della Difesa nel 1973, prima e durante l’ attacco degli Arabi contro Israèl in occasione della solennità Ebraica del Kippùr. Carter e i ragazzi della Commissione Trilateral e del Gruppo Bilderberg che lo avevano messo al potere (Brezhinski e Vance erano soci di ambo i Club) avevano un atteggiamento differente. Per quelle prestazioni, loro a Dayan erano grati, e lo volevano bene inserito nel Governo di Begin perché assumesse le posizioni loro, arrivavano i "Negoziati di Pace".

Cominciarono a Camp David nel 1979, e massimo negoziatore per Begin era Ezer Weizman. Il Dott. Yosef Doriel, autore d’ un libro brillante sulla manipolazione dell’ economia d’ Israèl, da lunga pezza lavorava dentro al Governo, e mi ha descritte le tattiche a Camp David. Citando fonti personali d’ alto livello mi ha assicurato che:

"su Begin si usarono poderose leve psicologiche, fra cui caffè drogato. Weizman e Dayan dovevano prendere la posizione di Anwar El_Sadàt, e di Carter, e su ogni tema, isolando Begin, e convincerlo che il suo punto di vista era sbagliato, su tutto. "

Dorièl insiste: la metamorfosi presunta inspiegabile di Ezer Weizman, da falco del Likùd a supercolomba dello Yahad, non fu scelta sua personale, bensì avvenne su incoraggiamento non resistibile di estranei. Uno di tali estranei fu quasi certamente il multi-millionaire Francese Eduard Seroussi, che girò US$ 6.500.000 al Partito Politico di Weizman, Yàhad, "Insieme". Il Rabbino Marvin Antleman, autore dell’ ampiamente ammirato libro sulla coperta guerra contro l’ Ebraismo, TO ELIMINATE THE OPIATE, jeri sera mi ha telefonato e mi ha fatto osservare:

"Vari anni fa fui intervistato da un giornale Olandese. Il reporter mi informò che Seroussi aveva partecipato a una recente riunione del Gruppo Bilderberg. Mi ha chiesto se io avessi altre notizie sulla attività internazionale i Seroussi."

Non è questa la sede per esporre in dettaglio il sinistro controllo esercitato dal gruppo Bilderberg sulla politica globale. Il lettore fa bene a addentrarsi nei motori di ricerca, e a trovarsi da solo le notizie. Limitiamoci a dire, esiste forte indicazione che Weizman venga manipolato da estranei potenti. E’ piuttosto improbabile che Seroussi abbia cavato di tasca sua Sette Milioni Di Dollari, regalandoli a Weizman. Egli fu semplicemente l’ oleodotto col quale altri investirono sul futuro politico di Weizman. Con ogni probabilità, Seroussi fu l’ uomo di punta della corruzione Francese di Weizman, proprio come Jean Frydman esercitò il mesmo ruolo con Shimon Peres.

Cambiando discorso, il magnate dei mass media di Francia, Jean Frydman, investì simile cifra nel 1994, in una campagna per promuovere l’ accordo di Oslo, US$ 6,5 Milioni. Lo stesso Frydman pagò il comizio durante il quale Yitzhàk Rabìn fu assassinato il 4 Novembre 1995, in un complotto dei servizi di sicurezza.Così andiamo sul sicuro e molto affermando: i Francesi fecero investimento serio nella capitolazione d’ Israèl all’ OLP, e il burro di questo non ultimo Tango di Parigi cominciò a arrivare verso la fine del 1989.

Fu allora che Ezer Weizman avviò il "Processo di Pace" con una serie d’ incontri illegali coi capi dell’ OLP a Ginevra, la base di Seroussi. Nel Gennaio 1990 la notizia dilagò, e la fonte delle soffiate fu quanto mai probabilmente Shimon Peres… Con ogni probabilità perché Simon Peres sfruttò gli appuntamenti Ginevrini nel tentativo di buttar giù il Governo di Yitzhàk Shamìr, (Peres era membro riluttante della coalizione) per causare elezioni anticipate. Shamìr e Arièl Sharòn cascarono nella trappola. Chiesero l’ allontanamento dal Governo di Weizman, allora Ministro della Ricerca Scientifica, e l’ avvio di indagini sulle sue traditrici attività. E secondo Legge tradimento fu,

=========== PAGE 5 ============

perché gl’ incontri con l’ OLP erano proibiti. Peres prese le parti di Weizman, e quasi cadde il Governo. Ma Shamìr si svegliò, fiutò il complotto, e accettò un compromesso: Weizman rimase nel Governo, ma non più nel "gabinetto ristretto".

Ma gl’ incontri con l’ OLP continuarono imperterriti. La "Solàn", compagnia Israeliana di telecomunicazioni, tirò un cavo diretto fra Weizman e i terroristi, e nel Governo nessuno scelse di farlo tagliare. Alla stessa condotta nel 1992 si attaccarono Simon Peres, Yossi Beilin, e Yitzhàk Rabìn, e conosciamo il sèguito sventurato. Come premio per le sue attività incredibilmente illegali, i "Portatori di Pace" nominarono Weizman Presidente di Israèl.

Weizman fu ben premiato per aver tradita la Legge della sua Nazione, e la settimana scorsa, dopo aver dichiarato che si dimetterà dalla Presidenza se non verrà fatta la "Pace" con la Siria, qualcuno ha fatto arrivare notizia dei regalini a Yoàv Yitzhàk. Quasi tutti i mass media cercano di indovinare: è stato Ophir Nimròdi a soffiato, per vendetta. Ma pochi reporter coraggiosi ora dichiarano pubblicamente di aver constatato qualcosa di differente: le soffiate venivano da Peres perché vuole diventar lui Presidente.

Il ragionamento fila. Peres e Weizman condividono gli stessi padrini francesi, e erano stati corrotti nel preciso identico modo. Ben sapeva delle bustarelle e come noto Peres non èsita a rovinare le carriere altrui quando si tratti di mandare avanti la propria. Tutt’ altra pasta Yitzhàk Rabìn, che sa ma non parla.

============= PAGE 9 ======

ALLA LARGA DA LIEBERMAN

Candidato alla Vicepresidenza degli Stati Uniti d’ America, Joseph Lieberman è membro del CFR, Council on Foreign Relations. Come Dick Cheney, e Al Gore. Unico candidato che non figuri sull’ elenco è Gorge Walker Bush Junior, il quale è membro coperto. Il suo nonno Prescott fu tra i pionieri del CFR, mentre Babbo Gorge Senior era alto dirigente del culto detestato, che si prefigge di formare Un Solo Governo Mondiale… a immagine e somiglianza del CFR. Il CFR ha soltanto 3.000 membri, ma è chiaro: soltanto i membri del CFR e i loro accoliti possono diventare Presidenti. La volta precedente i personaggi erano gli stessi. Gore, Dole e Clinton erano membri del CFR. LA storia va avanti così da due generazioni.

Il Rabbino Marvin Antelman da tre decenni lotta contro il CFR. Nel 1972 egli propose al Consiglio dei Rabbini d’ America di condannare il CFR, e d’ impedire a chi ne fosse membro d’ infiltrarsi nelle istituzioni Ebraiche. Nel 1974 uscì il suo libro TO ELIMINATE THE OPIATE .

Considerato un classico in tanti ambienti, il volume rivela il programma del CFR: cancellare l’ Ebraismo, piazzando membri del CFR ovunque, nei giornali Ebraici, nelle organizzazioni di beneficenza, nelle scuole e negli enti culturali.

Jeri sera mi ha telefonato Rav Marvin Antleman, e mi ha detto: "Ho riletto il ‘’ who’s who’’ del CFR, e Lieberman c’è, continuano a venderci la stessa merce".

Il "Middle East Task Force Report" del CFR ( Luglio 1997) espone il piano dell’ organizzazione in termini che più chiari non si può. Israèl deve tornare ai confini non del 1967, ma del 1948, e Gerusalemme va divisa, in due capitali di due Nazioni. Rav Antelman pertanto dùbita dell’ autenticità dell’ impegno di Lieberman verso l’ Ebraismo Ortodosso. E commenta.

"Come puoi essere Ebreo Ortodosso, e appartenere a un’ organizzazione che promuove la divisione di Gerusalemme? E che in passato ha finanziariamente appoggiato movimenti irreligiosi come il comunismo e il nazismo?". Il CFR "Ha lo scopo di promuovere i movimenti armati violenti e sovversivi, al fine di sconvolgere lo status quo del Mondo, e rimpiazzarlo con la sua alternativa di Ordine Mondiale. Lì dentro non c’è posto per un Ebreo religioso, a meno che non sia un pericoloso manichino da vetrina".

Ciò per Israèl significherà ulteriori concessioni suicide, con gli Ebrei Americani nella impossibilità di accusare l’ Amministrazione di essere anti-Israeliana. Pari trucco fu usato nel 1972, quando Henry Kissinger, dirigente del CFR, fu nominato Segretario di Stato. Orgogliosa allora di

========== 10 ==========

Kissinger come oggi di Lieberman, la Comunità Ebraica non potè accusare l’ Amministrazione di aver deliberatamente ten tato di eliminare Israèl nella guerra del Kippùr del 1973, né riuscì a capire i sinistri motivi dell’ isolamento d’ Israèl nel "Processo di Pace" che ne derivò.

Stavolta paro paro ne trae impulso, non soltanto l’ attuale "Processo di Pace", ma anche la campagna di Hillary Clinton a New York, per un seggio in Senato. E gli Ebrei, così commossi, come sempre, per la nomination di Lieberman, non sospettano neppure di quanto vengano cinicamente presi in giro.

Chiunque voglia riesce a vedere i segni. L’ anno scorso Lieberman ha dato il benvenuto in America a Arafat, e ha addirittura pregato per il successo della sua missione. E ha mandata avanti lui una ben pubblicizzata lettera al Presidente Clinton, per dire no alla scarcerazione di Jonathan Pollard, vittima del CFR. Come ha notato il Jerusalem Post, il sito Internet su Pollard ha accusato Lieberman di essere un volonteroso strumento della CIA.

Prima o poi diverrà argomento di dibattito l’ asserita doppia lealtà di Lieberman,a Israèl, e agli USA. Rav Antelman nota: "E’ così sfuggirà il vero punto, la lealtà di Lieberman al CFR. Si dimostrerà più forte di tutti i suoi legami sentimentali con Israèl, e con lo stesso Ebraismo."

=========== PAGE 11 =========

LA MALEDIZIONE CONTRO RABI’N CONTINUA

STAVOLTA TOCCA A ELIAHU BEN-ELISSAR

Una settimana dopo che il Primo Ministro Ehùd Baràk aveva licenziati sette diplomatici, uno di loro, l’ Ambasciatore d’ Israèl in Francia, Eliahu Ben-Elissàr, era morto.

Ha scritto il Jerusalem Post:

"Le circostanze della morte hanno scatenata una ridda di voci. Le voci sulla sua morte sono maliziose, ha detto un portavoce del Ministero degli Esteri".

E perché non dovrebbono? Ecco che cosa è stato detto a noi:"La mattina di Sabato, 12 Agosto 2000, Ben-Elissàr è arrivato all’ Hotel Atala, edificio abbastanza modesto dove l’ Ambasciata d’ Israèl da anni alloggiava gli ospiti, e teneva incontri. Non era accompagnato da guardie del corpo. Come ha osservato Ma’arìv:

"In Israèl, vengono sollevati molti quesiti sull’ organizzazione della sicurezza dell’ Ambasciatore. Domanda centrale: perché Ben-Elissàr giunse sanza gorilla che, secondo le regole, dovrebbero accompagnarlo ogni volta che egli lascia il suo appartamento".

Mancava pure la sua protezione da parte della Francia. Scrive il Jerusalem Post:"Una speciale branca della Polizia Francese normalmente tiene d’ occhio come un’ ombra ogni movimento dei VIP a rischio. " Ma le guardie del corpo di Ben Elissàr, Israeliane e Francesi, non erano vicine a lui, "Su richiesta sua" pare. A mezzogiorno Ben-Elissàr, 68 anni, ha detto al personale dell’ Hotel di non sentirsi bene. Alle 13.30 era morto d’ infarto cardiaco. Benché, citato da Ma’arìv, un impiegato dell’ Ambasciata abbia detto:" Era in ottima salute. Non si lamentava mai della salute, e di rado si ammalava."

La Polizia Francese ha svolta una investigazione praticamente formale e basta, e in poche ore ha definita naturale la morte di Ben-Elissàr. Naturalmente è la stessa Polizia che ha definita la morte della Principessa Diana "Un incidente". Chiamatela coincidenza, ma il giorno della morte di Ben-Elissàr ho ricevuta la seguente @Mail, che debbo parafrasare perché il suo English fa pietà:

"Ho appena letto il tuo articolo ‘’Rigged’’, ‘’Manovrato’’. Come hai fatto a scoprire la French connection nell’ assassinio di Rabìn? Io la ho scoperta tre mesi