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e, coi propri occhi, constatò che era stato colpito tre volte, una dal davanti.

Grazie, Shimon, per aver data conferma al mio lavoro.

Ora ci dobbiamo porre alcune dure domande. La notte dell’ assassinio, Peres annunciò al Gabinetto dei Ministri che Rabìn era stato colpito attraverso il foglio della canzone, affermazione da lui ripetuta 30 giorni dopo alla commemorazione. Tuttavia tutti sentivano che stava esprimendo concetti di alta letteratura, creando un’ immagine della Pace che veniva assassinata.

Però nel Gennajo 1996, l’ ormai Primo Ministro Shìmon Peres ha deposto alla Commissione Shamgàr, e non ha parlato né dei tre spari, né dello sparo dal davanti. Peggio, molto peggio, Peres, da Premier, accettò le menzognere conclusioni della Commissione Shamgàr. Se il leader d’ Israèl sapeva che a Rabìn si era sparato non soltanto due volte alla schiena, perché egli permise che la Knesset accettasse come veritiere le conclusioni della commissione? Perché consentì a na bugìa di diventare Storia?

IL FUTURO PROCESSO A SHIMON PERES

Ideale processo a Shìmon Peres un giorno…

Pubblico Ministero: è o no un fatto? noi abbiamo te su nastro. Dichiari d’ aver visto il cadavere di Rabìn, e che Lui era stato colpito tre volte, una dal davanti attraverso il torace

Peres: sì, ma non è questo che io intendevo dire

PM: Dici di aver mentito?

Peres: No, facevo il drammatico, non intendevo essere preso letteralmente.

PM: Quale parte non va presa letteralmente: la tua affermazione secondo cui Rabìn mise il foglio della canzone nella tasca della sua giacca?

Peres: no intendevo proprio questo.

PM: Allora la dichiarazione secondo la quale tu hai visto il cadavere di Rabìn era non letterale ma letteraia?

Peres: no, lo ho proprio visto.

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PM: Allora era letteratura la tua dichiarazione che a Rabìn fu sparato tre volte? C’era significato lettrerale o letterario ? Hai voluto esprimere il numero tre qual metàfora?

Peres: forse. Ci sono tanti significati. La Santa Trinità, per esempio. In senso Cristiano. E’ giusto. Io ho visto Rabìn come crocifisso. Ecco perché ho detto tre colpi. O forse io intendevo tre nel senso della perfezione di un triangolo equidistante. Anque questo funziona. E non dimenticare che tre è una folla. C’ è un mucchio di motivi pei quali potrei aver detto tre.

PM: Così egli non fu davvero colpito tre volte, e una pallottola non ha trapassato il foglio della canzone?

Peres: Nom io scherzavo, non sai stare allo scherzo ?

In altre parole, Peres, durante un leale processo, Peres non potrà mai smentire la videoregistrazione. Sono le stesse sue parole a intrappolarlo. Come minimo, egli sapeva come si era svolto l’ omicidio, e, per qualche ragione, permise a una menzogna di essere propagandata a livello nazionale, e permise che si prendessero la colpa d’ un omicidio non da loro perpetrato Yigàl Amìr, e gli abitanti della Giudea e della Samaria.

Esiste la più grande probabilità che Peres abbia coperta la complicità sua nell’ omicidio.

IL FOGLIO DELLA CANZONE

Peres dichiara che Rabìn fu colpito attraverso il foglio. Questa è una menzogna, e lo dimostrerò. Vedi l’ allegata foto del foglio della canzone, e vedi anche la superba analisi svolta da Arthur Vered. I suoi punti principali sono:

1) Il foglio è stato piegato ripetutamente. Ma Rabìn lo piegò volte UNA, perché lo avrebbe dovuto ripiegare ancora dopo, e ancora?

2)C’è una macchia tonda, nera. Ma non c’ è nessun buco. E in un angolo del foglio. Poiché il foglio fu trovato ripiegato in quattro, un vero projettile lo avrebbe perforato quattro volte.

3) Se Rabìn fosse stato colpito attraverso il foglio, la forza di gravità avrebbe mandato il sangue giù verso il fondo del foglio. Invece, la più oscura

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tra le macchie è al centro, e la propagazione è uguale in ogni verso. Ergo: IL SANGUE FU VERSATO SUL FOGLIO DOPO ESSERE STATO TOLTO DALLA TASCA DI RABI’N

FOTO DEL FOGLIO MACCHIATO DI SANGUE

Artur Vered conclude: NON E’ DI RABI’N IL SANGUE SUL FOGLIO.

SORPRESA: proprio questo sospetta l’ Avvocato Shomroni-Cohen,

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legale di Avishài Ravìv, attualmente sotto processo "Per non aver prevenuto l’ assassinio di Rabìn". Eglio mi ha detto di aver perseguìte direttive sìmili alle mie, per provare l’ innocenza del suo cliente. E d’ aver chiesto alla Corte il foglio, per compiere i test atti a provare se fosse davvero colato il sangue di Rabìn su di esso.

Che significa tutto ciò? I miei affezionati lettori sanno che i documenti dell’ Ichilov dimostrano: Rabìn entrò in ospedale con due ferite alla schiena, fu fatto rinvenire, e poi colpito una terza volta, questa dal davanti. Il mio sospetto iniziale, che poi è stato più che giustificato dalle successive prove, è: i congiurati cercarono di fabbricare la prova d’ un colpo sparato dal davanti, fabbricando un buco attraverso il foglio, allo scopo di spiegare la nuova ferita di Rabìn. Cominciarono a fare un falso buco di pallottola, si resero conto della futilità del tentativo, e presero una scorciatoja nuova: minacciarono medici e infermieri, affinché modificassero i rapporti, raccontando al pubblico che i buchi erano due. Questo coverup cominciò attorno alle 2 del mattino del 5 Novembre 1995, quando il Patologo dello Stato, Prof. Yehudà Hiss, cancellò la terza ferita dal suo rapporto di autopsia.

Il tentativo di create un buco attraverso il foglio della canzone era NOTO SOLTANTO ALLA SQUADRA DEGLI ASSASSINI. A meno che non tiri fuori una valida spiegazione, del motivo per cui egli pensasse che la pallottola aveva attraversato il foglio, egli deve essere stato uno della squadra.

Un giorno, in una Israèl migliore, un Procuratore DOMANDERA’ A PERES perché egli abbia dichiarato che Rabìn fu colpito attraverso il foglio. Se risponderà di avere ricevute informazioni sbagliate, la domanda successiva dovrà essere: "DA CHI HAI RICEVUTE TALI INFORMAZIONI? ".

Se non dagli assassini, allora da chi altro? Non esiste un appunto di nessun medico, infermiere, o investigatore di Polizia, che segnalasse uno sparo attraverso il foglio della canzone. Soltanto coloro i quali hanno cincischiato col foglio, sapevano del tentativo di creare un buco attraverso la carta, e loro dovevano avere lo zampino del complotto per l’ assassinio.

A Shìmon Peres, io auguro lunga vita, fino ai 120 anni e oltre. Così avrà l’ opportunità di rispondere a tali domande in un Tribunale, e così trascorrerà in prigione il resto della sua vita, si spera pentendosi dei suoi crìmini contro Yitzhàk Rabìn e contro il Popolo Ebraico.

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EPILOGO

E’ LA VOSTRA ULTIMA POSSIBILITA’ O STUPIDI EBREI !

Il Primo Ministro Ehùd Baràk ha appena firmato un accordo con l’ arciterrorista Yassèr Arafàt. L’ incubo è tornato, o Ebrei, ma non era mai andato via. Voi Ebrei guarderete la CNN, leggerete i giornali, non importa quali. E vi racconteranno comunque una storia totalmente falsa su come Baràk oggi ha scelto di dar via un ulteriore 10% della Giudea e della Samaria. E fra pochi mesi vi racconteranno un’ altra storia totalmente falsa, sui mesmi mass media, sul successivo ritiro, dritto dritto da Gerusalemme.

Ecco qui quanto è davvero accaduto, e voi Ebrei non lo crederete, perché vi hanno resi decisamente troppo stupidi affinché voi vi difendiate con la Verità

Vedete, c’è a Manhattan un piccolo pensatojo, chiamato CFR, the Council on Foreign Relations. Consta di soltanto 3.000 membri. Ma uno è Clinton, uno è Gore, uno è Dole. Così nell’ ultima generazione ogni Presidente degli USA ne era membro. E così ogni Segretario di Stato, e ogni National Security Adviser. In pratica, il CFR controlla la Politica Estera degli USA, e è responsabile, letteralmente, di tutti i deliberati fiaschi diplomatici del Ventesimo Secolo.

Ora, noi sappiamo con precisione quali siano i loro piani per Israèl, perché ce li hanno raccontati nel LORO Middle East Task Force Report del 1997. Tale task force ebbe per presidente dapprima Willliam Cohen (CFR), ma Clinton (CFR) gli domandò di diventare Segretario alla Difesa. Allora gli subentrò Henry Seigman (CFR). E quali sono le scoperte del CFR? Ebbene, per chi si fosse messo in collegamento soltanto negli ultimi minuti, Israèl deve ritirarsi ai confini del 1948, e Gerusalemme va spaccata, per dare spazio alla Capitàle Palestinese.

Nel Gennajo 1995 Yitzhàk Rabìn scelse per suo successore Eahùd Baràk, precisamente perché era in incompetente Capo di Stato Maggiore, ricoperto di scandali. Rabìn invitò Baràk a un incontro privato con Warren Christopher (CFR), e la boccia cominciò a rotolare. Marzo 1995, Baràk era negli USA da quattro mesi, quattro mesi di addestramento CFR, ben preparato per subentrare al timone del Primo Ministro di Israèl. Ebbe alcuni incontri con Henry Kissinger (CFR), con Lawrence Tisch (CFR), con Edgar Bronfman (CFR), e tutti decisero di finanziare anche, in ultima analisi, la sua elezione a Premier d’ Israèl. Però, o Ebrei Mìopi anzi Ciechi, c’ era un prezzo, e il prezzo da pagare era aderire completamente al "Processo di Pace in Medio Oriente" del CFR.

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Nel Novembre 1995 Shìmon Peres, rivale anche di Ehùd Baràk, operativamente guidato dai servizi segreti Francesi, assassinò Yitzhàk Rabìn. Questo per il CFR fu un disastro, e mandarono tutti i loro Pezzi da Novanta al funerale di Rabìn. Ford, Carter, Bush e Clinton misero Peres con le spalle al muro. E lo avvertirono, in termini non approssimativi. Peres ha dovuto nominare Ministro degli Esteri il massimo rivale nel suo stesso partito: Ehùd Baràk. Compiuto tale lavoro, il CFR stabilì che Peres non avrebbe vinte le successive elezioni generali, e utilizzarono ogni sanguinario trucco presente nel loro manuale assassino per andare a colpo sicuro.

A loro non importava. Netanyahu era già stato comprato da loro. Chi guidasse Israèl a loro non importava. Lo stile sarebbe stato differente, ma i risultati sarebbero stati gli stessi. Vedete, la politica del CFR invariabilmente sfocia nella guerra, e non sto a citarvi tutti gli esempi. Ma di recente han messe le loro mani su: Somalia, Randa, Angola, Kosovo, praticamente su tutta la ex-Jugoslavia, e su Panama …. Oh diavolo e vanno avanti, e avant…. Quando quelli del CFR parlano di un "Processo di Pace", significa: hanno ben cesellato un piano di guerra. E con l’ ajuto di tanti soci nei mass media più influenti, creano una realtà falsa che sembra piena di speranza e di logica. Un’ atmosfera bene infiocchettata che gli Stùpidi Ebrei ovunque comprano ogni giorno senza pensarci su.

All’ inizio della sua nuova amministrazione, Netanyahu ha giocato con la boccia impòstagli dal CFR, me poi si è fatto un po’ troppo pignòlo e ostinato per i loro gusti. Era piacevole come farsi strappare i denti cercare la sua collaborazione nel suicidio di Israèl. Eppure alla fine lui, e l’ infiltrato da lunga pezza dalla sinistra nel cuore del Likùd, Ariel Sharòn, scelsero l’ acquiescenza a Wye Plantation, amena località appartenente all’ Aspen Institute. Magari non di sinistra, ma sinistra organizzazione di proprietà del CFR. Ma tale processo per i gusti del CFR era troppo lento, Bibi Netanyahu logorava i loro nervi, così i cervelloni del CFR decisero d’ inviare in Israèl lal loro migliore squadra di esperti in lavaggio del cervello, per scaricare Bibi e mettere Ehùd in sella. La loro strategìa prìncipe: imbavagliare Baràk, far parlare soltanto Nethanyahu durante la campagna elettorale, perché i loro esperti lo trasformassero in Sàtana.

Tale strategìa fu vincente per Baràk, ma non per il cosiddetto "Campo pro-Pace". Il Partito Laburista di Baràk ottenne soltanto 26 seggi alla Knèsset, su 120. Alla sua sinistra il Socialista Meretz, suo alleato, ne ebbe soltanto 10. La Sinistra Sionista al Parlamento di Gerusalemme aveva ormai soltanto 36 eletti. Persino con l’ appoggio dei loro "soci", i Parlamentari Arabi, che sarebbero felici di vedere Israèl liquidata del tutto e per sempre, Baràk non aveva alcuna autorità per cacciare nella gola della Nazione gli "Accordi di Wye Plantation".

L’ èsito del voto gettò nel pànico Gorge Shultz, che si precipitò in Israèl e disse a Baràk di cooptare più partiti politici possibile, onde ridurre l’ opposizione al miserabile Likùd. E gli fu ulteriormente ordinato di obbedire alle istruzioni della squadra di "psicologi" del CFR. La gente doveva vedere che Baràk lavorava sodo per il bene della gente, e ciò sarebbe stato ottenuto con la cooperazione di

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Arafàt. Bisognava superare qualche minore crìsi prima che potesse diventare realtà la prossima fase dello smembramento di Israèl. Quando i tempi fossero stati maturi, sarebbe stata Madeleine Albright (CFR) a fare la sua mossa, e l’ affare sarebbe stato fatto.

Bene, ora che l’ inchiostro è asciutto, o Stùpidi Ebrèi, fareste meglio a darvi una svegliata, e in fretta. Le vicende sopra esposte sono i veri fatti veramente accaduti. Ma i miei Stùpidi Ebrei ne faranno barzellette, per demitizzare la teorìa del complotto. E questo è il ritornello nel corso del presente XX Sècolo che va a concludersi. Una sessantina di anni fa, gli Ebrei dovettero lasciare le loro case Europee, per spazi sempre più angusti in remote regioni, poi furono stipati in ancor più affollati ghetti, e finalmente in "campi" ancora più piccoli. E i miei Stùpidi Ebrei collaborarono, proprio come stanno facendo oggi nel 2000.

Ora o Ebrei, ci rimane una settimana per aprire gli occhi. Io conosco una via per uscire noi tutti da questo inferno. Ve lo potete scordare, di opporvi all’ ultimo "accordo" firmato dal Governo d’ Israèl. Sarebbe fùtile. E non provateci nemmeno, a denunciare le ignobili congiure del CFR. Otterreste soltanto derisione, perché questo è il modo nel quale sono state manipolate le cose, contro l’ obiettiva realtà. Non si riesce a acciuffare con le mani nel sacco i di pelo matici congiurati.

Se volete far sapere a tutti quanto malvagia sia la "PACE CON L’ OLP", dovete denunciare l’ assassinio di Rabìn ADESSO !!! In questa occasione ùnica più che rara, i cospiratori sono stati beccati. Se ci fosse uno sforzo comune e concertato, gli assassini non se la caverebbero. Abbiamo tutti i documenti: dall’ ospedale, dal laboratorio di Polizia, dai Tribunali, dalla scena del delitto, e non esiste altra possibile conclusione. L’ individuo in carcere non può fisicamente aver perpetrato il crìmine. Centinaja di migliaja di Israeliani Furbi ora conoscono la verità, ma hanno consentito troppo a lungo al Governo e ai mass media dell’ establishment di menarli per il naso. Se volete che rimanga un pezzettino d’ Israèl in grado di sopravvivere, o Ebrei fareste meglio a denunciare tutti il crìmine, e alla svelta, resta poco tempo. Proprio come gli originali Accordi di Oslo, il più recente disastro è stato firmato giusto prima dei Moadìm, delle Grandi Solennità, quando gli Ebrei Irrequieti sono troppo occupati, per potersi politicamente e giuridicamente organizzare. Vi restano soltanto 72 ore per muovervi.

Io suggerirei i seguenti passi:

Prendi il mio libro: "Chi è l’ assassino di Yitzhàk Rabìn ?", trova il crìmine di tua scelta, e inoltra una denuncia presso la tua locale stazione di Polizia. Denuncia il Patologo dello Stato, che ha alterate le ferite registrate da medici e infermieri; (anche se sappiamo che non le han fatte pervenire a chi di dovere); accusate la Polizia d’ aver alterate le prove, scoprendo che Rabìn fu colpito a bruciapelo; accusate Eitan Haber d’ aver nascoste alla Polizia le prove. Ci sono

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centinaja di illegalità su cui indagare; incalzate la Polizia perché usi i documenti presenti nel libro come base delle denunce.

1) Spruzzate su ogni muro i graffiti: "Chi è l’ Assassino di Yitzhàk Rabìn ? "

2) Bombardate i fili diretti delle radio con le vostre opinioni sull’ assassinio di Rabìn; avviàte una massiccia campagna d’ invìo di messaggi ai giornali, ai partiti politici, al Mondo Accademico etc, chiedendo che il pùbblico venga informato dei fatti

3) Stampate volantini, per chiedere che venga finalmente detto al Pubblico in qual modo Rabìn morì, e appiccicateli sui banchi degli alberghi, e nei supermarket, nei ristoranti, da per tutto.

4) Mettete insieme un po’ di gente, che picchetti il Ministero della Giustizia, e chieda la riapertura delle indagini su Rabìn;

5) Ho chiesto al mio editore di mandare il mio libro a ogni Onorevole HK, ha accettato. Fate la stessa cosa con ogni persona influente che conoscete. Esercitate pressioni da ogni dove. Mettete tutti sulla difensiva a proposito di Rabìn. E poi, passate all’ offensiva su Wye.

Ebrei, voi siete il mio Popolo, e ne troviamo tanti di stùpidi fra noi, però siete tutto ciò che io ho. I poteri forti che esistono, non sono nulla di buono. Gli Ebrei Furbi avvertono ciò, ma sono privi di leader, e di punti di riferimento. Tutti leader gli Ebrei Furbi, non han bisogno di un Uomo Forte. Avete in mano i dati buoni sulla morte di Rabìn, è la nostra forza, e ben lo sanno anche gli Ebrei Cattivi. Sanno pure che voi potete rendere contati i loro giorni al Potere, se li mettete spalle al muro su Rabìn. E’ il loro Tallone di Achille. E’ l’ unico modo degno per concludere il secolo degli Ebrei Cretini.

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LA BOTTEGA DEI LIBRI

"GIUDIZIO FINALE" visto da un Sionista

"Giudizio Finale" di Michael Collins Piper è stato ignorato, o morbosamente attaccato dai giornali e dalle organizzazioni Ebraiche Americane, Nulla di strano, visto che Piper Spiattella tutti i dati e i fatti sul Mossàd, primo motore dell’ assassinio del Presidente John Fitzgerald Kennedy. Tenterò di rimediare allo squilibrio, e di proporre una recensione del volume, fatta da un Sionista impegnato nella forza e nella sopravvivenza d’ Israèl.

Per essere sintètico sin dall’ inizio, Piper molte ne azzecca giuste, e molte no. Nel suo libro, ciò che scoccia è: non usa molto di quanto azzecca, per chiarire il ruolo d’ Israèl nell’ assassinio. Punto centrale di Piper, e rivelazione clamorosa: Clay Shaw, il burattinajo di Oswald, era sul ruolino paga di una ditta promozionale con base a Ginevra, chiamata Permindex, che, ammetto, era facciata Mossàd per covert operations.

Da sto punto, Piper lavora in retromarcia. Collega Clay col Mossàd, il Mossàd con Lansky, lansky con Davar Scelanu (Cosa Nostra), e con la CIA o SIAIEI, e la CIA con la produzione di eroina nel Sudest Asiatico; i produttori di eroina coi "distillatori" di Marsiglia, i chimici di Marsiglia coi servizii segreti Francesi deviati, decisi a assassinare De Gaulle per impedire il ritiro dall’ Algeria, e l’ OAS con Israèl, e ora il cerchio si chiude.

JFK mandò in ciampanelle Charles, e Davìd Ben Guriòn, allora primo Ministro d’ Israèl, chiedendo a Israèl di farla finita col programma nucleare suo. E mandò su tutte le furie Davàr Scelanu (Cosa Nostra), promettendo la fine del coinvolgimento USA in Viet Nam, e così di tagliare la massima fonte di oppio grezzo per la Mafia. Benché avesse spaventata molta gente della CIA, con le sue dichiarazioni, che l’ organizzazione andava rimpiazzata, e col suo rifiuto di rovesciare Fidèl Castro, non fu questo il motivo primario dell’ assassinio di JFK.

La CIA era coinvolta perché James Angleton, il suo massimo calibro, era un agente d’ Israèl. Suo còmpito era preparare gli zimbelli, e infiltrare "false bandiere" nella Comunà degli èsuli Cubani. In pratica, era una bandiera falsa pure l’ asserìto coinvolgimento anche dei dirigenti della Mafia Italiana. I veri killer erano i tiratori scelti della Còrsica, impiegati dalla CIA. Uno almeno è dato per sicuro. Erano stati reclutati dal capo asassino Europeo del Mossàd, Yitzhàk Shamìr.

Sarei pronto a derubricare l’ intera faccenda a parto della fantasìa. Non fosse che, quattro anni fa io cominciai a fare ricerche sull’ assassinio di Yitzhàk Rabìn. E

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in modo indipendente scoprii troppi fatti identici a quelli scoperti da Piper. Il più inquietante: anch’ io concludo che l’ Intelligence Francese fornì la guida operativa dietro all’ assassinio di Rabìn

Non ho intenzione qui di ricopiare FINAL JUDGMENT. I seguenti punti suoneranno familiari a chi abbia già letto il libro di Piper:

A) Avevo già sentito parlare della Permindex, è impossibile sfuggire alla "Letteratura" di Lyndon Larouche, dei suoi gruppi del tipo POE Partito Operajo Europeo etc. E’ triste adottare scoperte "rivelate" da gruppi nazisti per LA SUPREMAZIA ARIANA, il cui principale scopo pare sia la distruzione della Famiglia Reale Britannica. Piper è al soldo della Liberty Lobby, e del suo "giornale" SPOTLIGHT. Ciò non è precisamente esaltante specialmente per me. Ancora meno esaltanti sono le sue citazioni da Ebrei traditori come Ostrovsky, e Lilienthal. E passiamo a qualche considerazione in mèrito.

Esiste qualche superficiale analogìa fra me. Barry C., e Victor Ostrovsky, in quanto entrambi denunciamo i misfatti dei Servizii Segreti Israeliani. Differenza sostanziale: egli fuggì in Canada per raccontare la sua fiaba, mentre io vivo in Israèl dove ho tirata e tiro su la mia famiglia. I suoi moventi sono altamente sospetti, il mio movente è l’ onestà. Io voglio che tutti, e specie i miei parenti, in particolare i miei figli, vivano in una Israèl migliore nelle prossime generazioni tutte. Ciò detto, sono Ebraiche una metà delle fonti di Piper. Salvo Gerald Poster, sono quasi tutti rispettati ricercatori su omicidii. Piper non è riluttante a citare come suo ispiratore l’ avvocato-investigatore Ebreo Mark Lane, e in realtà Mark Lane non esitò per nulla a rappresentare SPOTLIGHT, in una causa ben pubblicizzata contro la CIA. Nel complesso, Piper non risulta un antisemita. Io invece ne vedo uno a colpo sicuro, e non è lui. Piper è un sincero ricercatore della verità.

B) La differenza principale fra la mia ricerca e quella di Piper: io ho trovato le prove del coinvolgimento di UN servizio segreto Israeliano nell’ assassinio di Rabìn. Ho messe insieme centinaja di pagine di documenti di ospedali, tribunali, Polizia, le ho ordinate insieme con indisputabili testimonianze di prima mano, e ne ho ricavato un caso giudiziario a tenuta stagna. Piper non ci va nemmeno vicino a ricavare un caso giudiziario. Benché destro e abile, il suo lavoro è tutto fatto di indizii indiretti, o circostanziale. L’ ònere, il peso dei suoi indizii è impressionante, ma non dà conclusioni provate.

C) Piper non ha contatto con la dinamica personale della politica Israeliana. Dà un colpo di spugna a Menachèm Begin, definendolo un terrorista, e basta. Sbagliato, era un Combattente per la Libertà, nel più vero senso della parola, e probabilmente è l’ unica persona davvero Onorevole che abbia ricoperto l’ incarico di Primo Ministro d’ Israèl.

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Piper collega Begin col complotto, perché in qualche modo Begin aveva contatti col gangster Mckey Cohen. Mannaggia, tutti in Israèl sanno di quei "contatti". Alla fine degli Anni Quaranta, quando nessuno ci dava armi, quei gangster usarono i muscoli loro per salvare il nostro Stato implume. E alloraaaaa ? Ma Piper infiltra la conclusione: poiché conosceva Cohen, Begin faceva parte del complotto. Questo è escluso. Nel 1948, Ben Guriòn ordinò a Yitzhàk Rabìn di assassinare Begin su una nave chiamata ALTALENA. Begin non avrebbe mai potuto collaborare con Ben Gurion manco nell’ organizzare una Festa di Hanukkà. Figuriamoci nell’ assassinare un Presidente degli STATI UNITI D’ AMERICA.

Idem per Shamìr. A metà degli Anni Quaranta, Ben Guriòn circondò Yitzhàk Shamìr e la sua milizia, a nome e per conto degl’ Inglesi, e le fece deportare nei campi di prigionia dell’ Africa Centrale. Apertamente Shamìr conferma d’ aver lavorato per il Mossàd durante i regimi di Ben Guriòn, ma i loro rapporti personali erano tesi, per usare un eufemismo. Begin non avrebbe mai collaborato con Ben Gurion nel colpire un Presidente; Shamìr men che meno. Candidato migliore è Shìmon Peres, stretto collaboratore di Ben Guriòn. Con entusiastica collaborazione Francese, Peres avviò il programma nucleare d’ Israèl. Per l’ assassinio di Rabìn egli è il sospettato numero uno.

D) Piper menziona il fatto arcinoto. La notte prima di ammazzare Lee Hervey Oswald, Jack Ruby, nel commissariato di Dallas, incontrò "Giornalisti Israeliani". A conferma delle affermazioni di Piper. Nell’ autobiografìa Leah Rabìn nota che suo marito, Yitzhàk, era a Dallas il 22 Novembre 1963. Lo stesso Rabìn ammette che nel 1964 egli era in Cambogia, a ispezionare una "Fattoria sperimentale Israeliana". Sì, Rabìn può essere stato uno di quei "Giornalisti", sì, forse quella fattoria coltivava papaveri.

Che Rabìn fosse coinvolto sino alle orecchie nei narcotraffici, è documentato dalla sua condotta quale Ministro della Difesa dal 1984 al 1986. Il periodo Iran-Contra: Israèl era coinvolta nel vendere armi all’ Iràn, per ottenere la liberazione degli OSTAGGI USA. I soldi venivano usati per compràr cocaina in LATAMERICA o America Latina, per spedirla negli States, e i guadagni compravano armi da spedirsi ai CONTRAS.

Come Piper, anche Poindexter e North cercarono di scaricare su Israèl ogni colpa dell’ operazione. Siamo logici, nella faccenda Israèl aveva gl’ interessi suoi. Soldi, e chiaroscuri punti diplomatici. Ma non era Israèl interessata a liberare gli ostaggi Americani, o a finanziare i Contra. L’ operazione Iran-Contra era esclusivamente Americana, e gl’ Israeliani vi sono stati chiamati per ajuto operativo.

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Nei medsimi termini vedo l’ assassinio di Kennedy. Oswald era stato addestrato dal 1957 come zimbello dai Servizii Segreti Militari dello Zio Sam,ancor prima che fosse posta la prima pietra del Reattore Nucleare d’ Israèl nel Deserto del Negev, a Dimona. Di sicuro, Ben Gurion era furibondo con Kennedy, il quale insisteva per lo smantellamento di Dimona, e può avere accettato di fornire consulenza Mossàd per l’ assassinio. Ma il cuore del complotto fu Americano, e la gènesi dell’ assassinio di JKF è precedente a ogni qualsivoglia possibile coinvolgimento d’ Israèl.

E)Con medèsima tecnica, Piper coinvolge il Mossàd nell’ assassinio di Americani che sapevano troppo, negli anni successivi la morte del Presidente Kennedy. Il suo esempio principe è William Colby. Tale implicazione dimentica la lunga lista di assassinii politici e di tentativi di assassinii negli States dopo il 1963, o se ne seguiamo la logica, dai tempi almeno di Lincoln. NEGLIK USA ESISTE UNA CULTURA DELL’ ASSASSINIO POLITICO, ha innestata la sestaq marcia da quando al potere è andato Bill Clinton, risale almeno a 150 anni prima, e Israèl, il Mossàd, nulla hanno a che farci.

F) Piper dipinge Israèl come capitale dell’ omicidio, e del crimine, del Medio Oriente. Ci è gentilmente concesso di ricordare che l’ assassinio era l’ unico mezzo per cambiare i regimi del Medio Oriente da mille anni almeno prima che il Sionismo nascesse, e che il grosso della droga leggera e pesante venduta in Europa proviene dalla Valle della Bekaa, controllata dalla Siria, e dall’ Afghanistan ? Non è stata Israèl a inventare le règole della politica Mediorientale, e per sopravvivere può ben essere stata costretta a adottarle.

G) Piper racconta una connessione fra l’ assassinio di JFK, e l’ ajuto tecnico d’ Israèl nel fondare il programma nucleare Cinese. Il fatto della cooperazione nucleare Sino/Israeliana può essere vero,ma Piper non trova connection fra ciò e Dealey Plaza. E allora perché ce la canta e se la suona?

H) Analogamente: poiché forse 9, forse 22 Avvocati della Commissione Warren sono Ebrei, devono avere avuto un interesse nel cover-up. Sospettissima è la connection fatta da Piper, fra Max Fischer, multimiliardario di Detroit, e Gerald Ford, allora Parlamentare al Congresso, nel cover-up. Da Presidente, per Israèl fu un disastro. Due volte bloccò le consegna di jet caccia finchè Israèl non abbandonò postazioni nel Sinai, e nel Golàn. Non era un fantoccio d’ Israèl Ford, e faceva festa ogni volta che riusciva a fregare Yitzhàk Rabìn, allora Primo Ministro d’ Israèl.

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Se io dovessi trarre qualsìasi conclusione, ammettendo che Piper sia nel giusto, eccola. La conoscenza del coinvolgimento d’ Israèl nell’ assassinio di John Fitzgerald Kennedy, viene usata per costringere Israèl al suicidio. In quale altro modo si potrebbe spiegare la decisione d’ Israèl, nel 1993, di piegarsi alle domande Americane (del CFR) e di dar via proprio il cuore della Nazione a una banda di terroristi, e di armare questi dai denti agli stivali? Forse la strana presenza di Rabìn a Dallas fu lo strumento usato contro il Popolo Ebraico nella incessante lotta Americana per rendere Israèl priva di difese.

I) Né si può ignorare la strana morte del figlio di JFK, John John, o John Fitzgerald Kennedy junior. Quattro testimoni han vista l’ esplosione che ha abbattuto l’ aereo. Un testimone: un reporter del MARTHA’ S VINEYARD TIMES . Kennedy via radio annunciò alla torre dell’ aeroporto d’ esser pronto a atterrare, e poi il suo aereo cadde per 8.000 piedi in pochi secondi. Sì, fu assassinato, ne sono sicuro. Sì, il disastroso establishment politico d’ Israèl aveva un’ inferno di motivi per esservi coinvolto. Il Kennedy di più recente morte violenta era l’ unico Capo Redattore Americano che avesse pubblicato il vero complotto dietro all’ assassinio di Rabìn. Lo ha fatto in grande stile, in un articolo di 13 pagine sul numero del Marzo 1997 della sua rivista GEORGE. Era fermamente deciso a continuare le ricerche, e le pubblicazioni, sino a raggiungere il fondo della vicenda. Noi non sappiamo che cosa lo avesse spinto a cercare, solo e abbandonato dagli altri, la verità su Rabìn. Ma probabilmente la sua spinta ebbe molto a che fare con le informazioni contenute nel libro FINAL JUDGEMENT.

Si può concludere qui, osservando: il pubblico d’ Israèl nulla sapeva su come Rabìn fu davvero ucciso, sinchè non me la sono presa io, la briga di esporre i veri fatti. Oggi i sondaggi indicano: il 65% dei miei compatrioti Israeliani vuole nuove indagini sull’ assassinio di Rabìn. Ci stiamo svegliando, stiamo aprendo gli occhi sulla brutta realtà , che razza di capi politici ci è stata rifilata. Ma la mia opinione è l’ opposto, rispetto a quella di Piper. La mia ricerca dice: l’ America ha corrotta Israèl, e non il contrario. E probabilmente, diversamente da Piper, io continuo a cercare la verità, con ciò sia cosa che, un bel mattino, quei marci assassini, che Americani e Israeliani chiamano i propri leader politici, non riescano a rendere Israèl, il mio Paese, disperatamente incapace di difendersi da forze ancora più marce.

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IN MEDIO ORIENTE NON VERRA’ MAI LA PACE.

ECCO PERCHE’ E. G. BAN LA PENSA COSI’

Un mese fa ho condivisa una serata di firma di libri con E. G. Ban . Egli spiega che la tesi del suo libro THE CONSTANT FEUD, la faida costante, è questa: nessun personaggio, nessuna personalità politica, o di altro tipo, riesce a avere influenza ùltima effettiva sul Medio Oriente. Senza aver letto il suo libro, io avevo fatto l’ errore di scaricare la sua idea, definendola ridicola. Ora che lo ho letto, mi rimangio tutto. E. G. Ban ha messo le mani su qualcosa di grosso.

Ban risale agli albori dell’ Umanità. Fa risalire i problemi dell’ odierno Medio Oriente alla fine dell’ ultima Era Glaciale, UNDICIMILACINQUECENTO ANNI FA . Fino allora, il Medio Oriente era una regione ricca di piogge, fertile, un Giardino dell’ Eden . Quando i ghiacci si ritirarono, le piogge puntarono verso nord, e l’ Europa divenne ricca e fertile, mentre il Medio Oriente s’ inaridì. Il senso di questa pèrdita, e il risentimento contro il Nord che rubò le piogge, è ìnsito nei miti antichi della regione.

Sparìte le foreste, quasi tutte le terre desertificate, finì l’ antica civiltà di cacciatori, rimpiazzata dall’ agricoltura. L’ allevamento degli animali consentì alle donne di sostituire l’ allattamento al seno con latte animale, e la popolazione esplose. I popoli della regione furono costretti a insediarsi densamente accanto a pochi grandi fiumi, e presto non rimase più terra disponibile presso le sponde. Unica opzione: dirottare le acque dei fiumi verso terre interne, e ciò richiese i primi grandi progetti d’ ingegnerìa. Solo un grande tiranno poteva organizzare le opere d’ irrigazione, e assegnare le acque. Nacque così la società idrica, il precursore del Fondamentalismo Islamico.

In Europa nel frattempo non c’ era bisogno di rompersi la schiena per coltivare. L’ acque, e la selvaggina abbondavano. Mentre il Medio Oriente inventava città gestite da dittatori, gli Europei si potevano permettere il lusso di creare democrazie tribali. Chiunque trovasse da obiettare alla vita entro la propria nazione, era poco pericoloso lasciarla. Come dice il proverbio: "La foresta nasconde, il deserto rivela", the forest conceals, the desert reveals.

In Europa la foresta offriva protezione. Mentre invece una persona esposta al deserto non ha dove nascondersi. L’ ùnica protezione possibile era la famiglia, o il clan. E la protezione era necessità vitale, in quanto le città-stato nate, avevano poche risorse oltre quelle fornite dai loro fiumi. Così, a cominciare da Sargon I, quegli stati organizzarono massicci gruppi o partiti di predatori, le prime guerre internazionali, per acquisire ricchezze attraverso i saccheggi. Da qui nasce il torbido dell’ odierno Medio Oriente.

Citando da E. G. Ban.

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Sull’ Islàm:

"Ben più che una religione, l’ Islàm è anche una sistematica e coerente ideologìa… Può essere democratico, almeno in teorìa, in quanto tutti sono eguali avanti D-o, ma di certo liberale esser NON può, in quanto non può includere universalità dei Diritti Umani, e libertà di coscienza, e di religione…. Il Fondamentalismo Islamico colpisce duramente soprattutto le società in apparenza ammodernate, ove i valori culturali tradizionali sono massimamente minacciati. Ecco pure perché i Paesi del Medio Oriente non riescono a varare un serio piano d’ industrializzazione. Significa capitalismo l’ industrializzazione, un òrdine sistematico nel lavoro, e, chiaro, il capitalismo non si può sviluppare senza spirito nazionale… In contrasto con l’ Occidente, il moderno Islàm si è diffuso principalmente fra la elite culturale. E’ triste pensiero per gli Occidentali rendersene conto: la maggior parte di coloro i quali hanno ricevuta educazione tecnica in Occidente, se ne sono ritornati in Patria rafforzati nelle loro credenze Islamiche, con tutto ciò che questo comporta."

Onore in Guerra:

"La gente che è vissuta così a lungo nelle cleptocrazìè , sa benissimo che per i vincitori, e per i predati , non può fare nulla. Anche sa. Qualsiasi sbaglio il capo abbia fatto, verrà portato sino alla conclusione, persino quando sia ovvio che un grande sbaglio è stato compiuto. Un buon esempio può essere l’ occupazione del Kuwait da parte dell’ Iràq, che scatenò la Guerra del Golfo. La sindrome onore-vergogna non può consentire a nessuno di ammettere sbagli, e di accettarne responsabilità."

Sull’ Occidente:

"L’ odio contro l’ Occidente è così profondo e universale, che non bisogna incoraggiamento dall’ alto niuno. Tuttallincontrario, è la gente che tiene attenta d’ occhio i capi, con ciò sia cosa che non cadano nello sbaglio di venire a patti con GLI INFEDELI ".

Sui Loro BOSS E DUCI

"La gente sa le règole del giuoco. Si rende conto di ciò che è meglio per essa. Sa che la migliore e probabilmente ùnica chance di vita migliore è essere sul treno giusto del prossimo cambio di regime. Così quando gli Occidentali vedono in TV una Folla Orientale inneggiare a un obsolèto leader, non è che sia obbligata, lo ama esattamente come amava Harun-ar-Rashìd, e Hammurabi e Sargon, come amava i Faraoni

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e era fiera dei loro successi delle loro conquiste d’ ogni tipo, militari, tecniche etc. Amerà pure il prossimo avventuro dittatore… Il proverbio: " Il Sultano che conosciamo è meglio" significa: la folla ama sempre il presente Sultano, per paura che venga rimpiazzato da uno peggiore… E’ difficile accettare con serietà elezioni vinte col 99,99 % dei voti. Ciò non signìfica sospettare che le elezioni siano state truccate… possono produrre tali risultati elezioni oneste sanza turcchi. L’ esito di lavaggi del cervello lunghi magari millenni.

Riassunto della Società Mediorientale.

"La legge è ciò che il Capo decreta"

"Non esiste nessun centro indipendente di potere, ma soltanto l’ autorità centrale".

"Il poso nella Società dipende dalla famiglia. Il talento individuale non fornisce mezzi per salire nella scala sociale".

"Non esiste modo ordinario per mutare l’ ordine sociale".

"Il potere è sempre una tirannìa, mitigata dall’ assassinio".

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L’ ALTRO LIBRO SULL’ ASSASSINIO DI RABI’N

UNA RECENSIONE DI THE FATAL STING DI NATAN GEFEN

La mia documentazione sui veri fatti dell’ assassinio di Yitzhàk Rabìn, "CHI E’ L’ ASSASSINO DI YITZHA’K RABI’ N ? ", ha ricevuto un coacervo di attenzione, perché era la prima, e perché è uscita sinora in quattro lingue. L’ uscita di un secondo libro sul complotto, THE FATAL STING di Natan Gefen, è stata accolta un po’ più in sordina, sia perché ciò accade quando si arriva per secondi: sia perché sinora il libro suo è disponibile soltanto in Ivrìth, in Ebraico.

Quanto leggono l’ Ivrìth, spesso domandano se vi sia rivalità fra Gefen e me. La risposta è: NO. Siamo sulla stessa barca. E io non sono particolarmente magnànimo, quando concludo che il suo libro è ùtile quanto il mio per quanti cèrchino la verità su quanto a Rabìn veramente accadde. In pratica, Gefen aggiunge parecchi documenti che mancavano al mio lavoro, e che vanno verso il completamento dello studio sull’ assassinio. MI CONSENTA di sottolineare le più luminose rivelazioni, caro Natan Gefen.

NON E’ VERO CHE ALL’ INIZIO YIGA’L AMI’R ABBIA CONFESSATO

Il 3 Dicembre 1995, un mese dopo l’ omicidio, si svolse in Tribunale un’ udienza che esaminò la richiesta della Polizia d’ Israèl, di poter estendere le sue investigazioni su quella morte. Prima che l’ udienza principiasse, Amìr urlò ai reporter presenti, chiedendo di sapere perché non indagassero sull’ assassinio dell’ agente di Sicurezza Yoav Kuriel. In TV quasi tutti gl’ Israeliani videro la sua scenata, e sentirono il successivo battibecco fra lui e il Giudice Dan Arbel, il quale ordinò a Amìr di desistere dal parlare ai mass media.

Ma’arìv, 4 Dicembre 1995:

Domanda un reporter a Amìr: "Lo rifaresti ancora?".

Amìr: "Sì, quando capirai il perché, capirai cheil sistema è marcio. Tutto è prefabbricato. Quel che vedi è una facciata. Non pensavo che sarebbero arrivati a ammazzare la gente. Da quando Oslo B…".

Giudice Arbel: "non parlare di Oslo B.Non sei mica il Minstro degli Esteri tu".

Yigàl Amìr: "Stanno ammazzando la gente. Ma non la capisci? E’ tutta una menzogna".

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Giudice Arbel: "Una menzogna, che cosa? "

Yigàl Amìr: "Che sono stato io a uccidere Rabìn, io non ci ho manco provato".

Il mio libro comprende pure sto battibecco, ma non avevo idea se la smentita di Amìr comparisse nei verbali della Corte. Gefen è riuscito a rintracciare i verbali di tale udienza, e li ristampa interi nel suo THE FATAL STING. Dopo che i repoprter vengono espulsi dall’ aula, e la udienza continua con le telecamere, Amìr dice al Giudice Arbel:

"In merito alla richiesta d’ estensione, quanto ora hai visto era tutta una facciata. CONSENTIMI, ti chiedo, di spiegare i retroscena delle mie azioni. Stanno ammazzando la gente. Se ascolti la verità, tutto il popolo insorgerà in armi".

Stupefacente: un mese dopo l’ assassinio, Amìr tentava ancora di dire la verità, e a un Tribunale d’ Israèl, ma il giudice bocciava la sua richiesta di parlare. Dal principio il sistema giudiziario era taroccato contro Amìr, e Gefen lo dimostra. Dopo questo incidente, Amìr fu portato via per un mese e mezzo. Quando ricomparve dal carcere della Shabàk, per affrontare gl’ inquirenti della Commissione Shamgàr, e i giudici al processo suo, era un’ altra persona. Ormai era un buffone, rideva e sorrideva sempre, Ogni volta che un testimone deponeva in suo favore, egli confessava di essere l’ assassino. Ah, se soltanto il Giudice Arbel avesse permesso a Yigàl Amìr di riferire la verità.

LE PALLOTTOLE

A pagina 9 del suo libro, Gefen fa un’ astuta osservazione, su HAGAI Amìr e su Dror Edni. Entrambi furono processati, e condannati a lunghe pene detentive, per aver fornite le munizioni all’ assassino. Il grosso della causa contro di loro era fondato sui seguenti edventi.

La notte della morte, la Polizia perquisì casa Amìr a Herzliya, e ne uscì a mani quasi vuote. Due giorni dopo, fu la Shabàk (GSS General Security Services, la "FBI" di Israèl) a riperquisirla, e ne uscì brandendo due pistole, e un immenso arsenale di pallottole. Osserva Gefen: se davvero fossero stati coinvolti nell’ assassinio, Hagai Amìr, e Dror Edni NON avrebbono lasciato simile arsenale in casa Amìr.

Ora saltiamo a Pag. 30 e Gefen affronta la pallottola che si presume abbia colpito la guardia del corpo personale di Rabìn. Si tratta del personaggio che io più di tutti sospetto sia il vero assassino di Rabìn, Yoràm rubin. La vera pallottola non fu mai trovata, e