Riflessioni sulla Timidezza

-Ampliamo i nostri orizzonti-

Ampliamo, ampliamo! Non ricordo chi diceva che tutti avrebbero dovuto “Ampliare, sbalancare le porte della percezione” Huxley?Forse…Sicuramente qualche tipo della Beat generation. Qui non si parla di percezione ma di consapevolezza, ovvero

– nell’accezione della parola che più mi piace – conoscenza di se, o di qualche aspetto di se.


La rubrica parla della bellezza e del sistema. Ma non è proprio vero. In effetti si parla degli effetti devastanti che causano i “valori”, relativi al campo della bellezza fisica,creati dal sistema e veicolati dai media.

 

Ovviamente quelle che seguono sono mie riflessioni: superficiali, poco scientifiche e assolutamente opinabili, ma penso che possano servire a qualcuno, per questo ho deciso di metterle nero su bianco.

 

Quindi la “bellezza” c’entra si, ma di sbiego, non è il centro del problema e della nostra trattazione.

Carlo DellePiane diceva ”Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”. Una frase conosciuta da tutti ed usata da molti, con questo semplice concetto aveva dribblato un pantano di incertezze su cui il sistema, incessantemente ed impudicamente, mangia.

 

La "Bruttezza"o la "non-bellezza" non esiste. Ciò che è bello per una persona può non esserlo per un'altra. Quante volte ho fatto notare ad un mio amico una ragazza per me assolutamente eccezionale che a lui non piaceva per niente? E viceversa. Un mio amico ha la fama di adorare le “anoressiche” un altro sembra sia attratto verso le tappe,io ad esempio, sono stato spesso “accusato” di avere un’occhio particolare per le tipe che seguendo l’accezione comune di “bellezza” dovrebbero mettersi a dieta. Penso sia lo stesso dall’altra parte (il fronte femminile),anche se non ne ho la certezza…Forse è questo che ci frega…

 

Il problema nasce dal momento in cui ci hanno cominciato ad insegnare che il Bello DEVE corrispondere a certi requisiti standard,datici dai media,dal sistema,dalla società occidentale(e “occidentalocentrica”). Da qui l'idea del bello e , ovviamente, del brutto. Ma sopratutto da qui scaturisce il senso di inadeguatezza che attanaglia 9
persone su 10, sopratutto nella fase adolescenziale e post-adolescenziale;
per dirla alla psicologa ”In quella fascia d'età in cui è naturale che l'individuo (maschio o femmina che sia) tenda ad abbandonare il gruppo dei pari (amici/che) per formare una coppia.”

 

I problemi tipici di questa età: l’insicurezza, la timidezza, l’essere( o il sentirsi) “imbranati”, non sono nati con i Mass-Media, sarebbe una sciocchezza
sostenerlo, sono esistiti da sempre, penso, credo e spero. Anche se forse in passato dalle mie parti(Sud) sul fronte maschile, erano meno “pubblicizzati”poiché un’altro stereotipo(quello tradizionale) voleva il “maschio” deciso, sicuro e sbrigativo e la “femmina” timida, imbarazzata, ingenua e tentennante. So per certo che in nessun modo questo stereotipo rispondeva a verità, conosco e ho conosciuto gente adolescente ai tempi, che non si sentiva affatto “decisa, sicura e sbrigativa”,ma il modello a cui attenersi era, perlomeno, rassicurante.

 

Ora le cose stanno in maniera diversa. Non voglio rubare il lavoro ai sociologi che si sbellicherebbero dalle risate leggendo la faciloneria delle mie osservazioni, ma è ovvio che il sistema di valori di riferimento è cambiato. Nelle società tecnologicamente ed economicamente  “avanzate”, i valori di riferimento non sono più stabiliti dalla comunità (in progressivo decadimento) ma dai mass-media che servono anche a dare modelli di comportamento alla popolazione, in particolare:

“Portano a conoscenza di tutti i problemi di ciascuno, aboliscono le distanze, comprimono il mondo alla dimensione di un villaggio o di una tribù dove tutto arriva a tutti, dove ciascuno ne viene a conoscenza e vi partecipa al momento stesso dell’avvenimento.”[1]

 

 

Questo avviene principalmente nelle città e negli strati della popolazione più abbienti. Il fenomeno si chiama in ambito sociologico[2]: Braid Socialization, ovvero “Socializzazione allentata” fenomeno che causa, tra le altre cose, un attaccamento prolungato alla famiglia d’origine, la tendenza ad allontanare la data del matrimonio e a fomentare l’indipendenza, l’individualismo, e l’autoespressività.

 

Effetto ovvio di tali tendenze è il prolungarsi dell’età post-adolescenziale e quindi il radicarsi delle paure&reticenze legate a questo periodo della vita.

 

Un altro importantissimo fenomeno dal punto di vista sociologico, che ha sicuramente fomentato il potere dei media e minato alle fondamenta delle culture tradizionali sono stati i cambiamenti dei vari Gender.

Si intende per “Gender” “Il carattere sessuato, maschile o femminile, delle identità, dei ruoli e delle relazioni socialmente costruiti, quindi non biologici ma culturali, incluse le credenze, le percezioni, le preferenze,gli atteggiamenti, i comportamenti, le attività svolte in generale”[3] .

A causa delle lotte femministe, e della progressiva emancipazione (perlomeno formale)della donna, il suo ingresso nel mondo del lavoro con tutti i contraccolpi che ne conseguono (soprattutto nell’ambito familiare)l’uniformarsi delle carriere scolastiche e accademiche dei “maschi” e delle “femmine”, tutto è cambiato.

Lungi da me condannare questi cambiamenti! Vorrei che questo sia chiaro. Non avrei mai potuto esser felice vivendo con una donna-casalinga con le ciabatte in bocca!

 

Ma proprio a causa di questi cambiamenti, i dettami delle dottrine tradizionali sulle differenze di gender,sui ruoli della donna e dell’uomo, sull’atteggiamento che l’uomo e la donna(o il ragazzo e la ragazza)avrebbero dovuto mantenere per poter essere accettati in società,NON sono più applicabili.

 

Detto in maniera più semplice: chi dice al ragazzo come comportarsi per apparire “maschio” e ad una ragazza per apparire “femmina”? Falso problema, si dirà, non vi sono comportamente precostituiti, ognuno si comporta come vuole, liberamente, acquisendo caratteristiche “unisex”.

Sciocchezze. Questo è appunto uno degli imperativi più forti che ci ha imposto il potente “sostituto” delle dottrine tradizionali. Che sia giusto o sbagliato non ci riguarda, perlomeno adesso. Vi sono molti imperativi che questo “sostituto” ci comunica continuamente, non staremo ad analizzarli uno ad uno in questa sede, attualmente il nostro interrogativo pià importante è un altro.

Chi è il sostituto?

 

I Mass-Media.

 

I Mass-Media dunque hanno preso il posto delle comunità tradizionali favoriti dai fenomeni sociali brevemente riportati in precedenza.

 

E finalmente chiudiamo la lunga parentesi introduttiva e torniamo al nostro ambito d’appartenenza.

 

La comunità e la cultura tradizionale, era pregna di meschinerie e grettezze,ma certamente non aveva come scopo il fomentare le paure della popolazione, obiettivo che, in quest’ambito, sembra primario nella propaganda Mass-mediatica attuale.

Non ci staremo ovviamente molto a capire perché il Sistema gioca a fomentare le nostre paure. Imponendoci standard di bellezza irraggiungibili fa il proprio gioco per due principali motivi:

 

1)Impedisce o perlomeno limita che il pensiero della popolazione si rivolga ad “altri” argomenti, potenzialmente dannosi per la propria continuazione

 

2)Si mantiene!

L 'insicurezza è un grande affare per il sistema mercificatorio in cui viviamo.
Quanto si spende per le diete?Per i giornali che danno consigli sul
sesso?Per le lozioni per far riscrescere i capelli? Per le pillole anoressizzanti? Per quelle che tolgono l’appetito? Per quelle altre che ti pompano i muscoli(legali o illegali che siano)?Quanto si spende per pomate che servono a migliorare l'elasticità e la compattezza della pelle, per tingersi i capelli o per pagare istruttori di palestre vari?

E’ un business ultramiliardario che si fonda sul nostro senso di inadeguatezza.

 

La timidezza, il sentirsi inadeguato, la paura della solitudine, il ritenersi “brutto” o imbranato, comunque fuori posto,il classico pensiero – è meglio che sto a casa – è un’ effetto voluto,causato, indotto,desiderato e han studiato parecchio per fomentarlo. Non è facile condizionare continuamente milioni di persone nello stesso ambito per decenni!

Quante persone ho sentito dire:
"Certo se fossi bello ci andrei..."Riferendosi alla tipa seduta al pub,

oppure
"Non appena sarò fisicamente a posto...Le cose cambieranno!Ci provo con tutte!"
o ancora

“No,non mi piace il mare,poi sai..Devo rassodare…”

Tralasciando il fatto che è risaputo che il miglior metodo per rassodare è proprio il nuoto, magari poi vengo a scoprire che quel mio amico ADORA il mare.

 

Questa gente non si sentirà mai "a posto" perchè deve dimagrire, o
deve rassodare,si sente troppo alto o troppo basso,non gli piace la forma della sua
testa,o i suoi occhi sono troppo piccoli o più semplicemente pensa di essere
una persona banale

E qui non si parla solo del rapporto con l'altro sesso(che significa MOLTO
per MOLTI)ma di tutta la sfera delle relazioni.

Si parla spesso della sessualità(o più spesso,in questi casi,del mancato
approccio ad una sana sessualità)proprio perché, credo, questa particolare zona delle
relazioni sociali è il frutto e insieme lo specchio della propria autostima
e del ruolo che si è riusciti ad instaurare all'interno del gruppo dei pari.

Non avete mai visto un vostro amichetto oggettivamente brutto, o tarchiato o
tamarro(volgare ndr)rimorchiare alla grande, solo perchè ci provava?O
meglio, solo perchè aveva il coraggio di farlo? Lo stesso dicasi per il fronte femminile(anche se non in maniera perfettamente speculare qui al Sud)

Cosa faceva la differenza fra voi e quel vostro amico?
Non di certo la bellezza.No, solo la timidezza.

O meglio il soggiacere di fronte al bombardamento mass-mediatico, l’accettazione passiva dei suoi(perversi)modelli,e,come naturale conseguenza,il susseguirsi delle fobie e degli incubi di cui abbiamo deciso di occuparci.



[1] MacLuhan.

[2] “La famiglia come relazione di Gender, morfogenesi e nuove strategie” di PierPaolo Donati

[3] Idem