LA STORIA DI MARZIA

di doriana goracci

Era luglio del 2003 quando mi trovai di fronte alla bottega di Marzia.
Dovevo ancora arredare la casetta che avevo acquistato a Capranica ma per
una vecchia passione, metto prima i quadri al muro e poi passo alle sedie.
Avevo notato una piccola bandiera della pace in vetrina, lei faceva cornici,
2 porte a fianco ad un circolo di Rifondazione.Andai con le mie vecchie foto
greche e lei, capace di non perdere il passaggio di nessuno sull'unica
strada di Capranica, fu pronta ad accogliermi. Era la prima persona con la
quale scambiai una parola e le chiesi, oltre alle cornici, se quella a
fianco era una sede del Prc: mi invitò a tornare dopo due giorni per una
riunione. Cominciai a conoscerla e e con lei il paese, diceva che il quadro
sarebbe stato pronto di lì a pochissimo, ma non era vero: faceva tutto da
sola.E allora si ripassava da Marzia, c'era sempre una buona ragione per
fermarsi, avere una notizia, un'informazione, il gusto di due chiacchiere.
  Marzia che oggi ha 34 anni, decise da giovanissima di apprendere il
mestiere, abitare da sola e poi acquistare con molti debiti il macchinario, 
e rischiare, aprendo un laboratorio artigianale che sembrava servire assai
poco in un paese di 6000 abitanti.


E invece serve questo negozio, serve dico io. E' passato di tutto nelle sue
mani, ricami antichi, pergamene, tele brutte e belle, ricordi delle vacanze,
passioni passeggere,lutti, foto di matrimoni, di Mussolini, del Che,
mostre.Negli ultimi tempi Marzia era diventata irritabile, a dicembre aveva
accellerato follemente i suoi tempi. Corse la voce che chiudeva e tutti
fecero quello che avrebbero voluto fare nel tempo: chiudere in una bella
cornice un sogno, un'immagine, un ricordo.
Bene, l'artigiana l'imprenditrice la compagna la splendida cuoca la
conversatrice Marzia, parte. Non sostiene più le bollette, l'affitto, le
richieste accumulate dell'Inps, la vita quotidiana in questo Paese. Marzia
diventa emigrante. Se ne va in Inghilterra: "almeno imparo l'inglese".
Spera di poter mettere a frutto là la sua esperienza. Ci collegheremo in
internet, lei già lo faceva per uscire dal confine della Tuscia, ma la
mattina quando gli abitanti del centro storico escono di casa e passano
davanti al suo negozio che dovranno vedere? Una serranda chiusa, come tante
lo sono in questo paese, come già di fatto è la sua.


Marzia non è fallita:  è fallito il governo cialtrone di questo paese, le
pari opportunità che non esistono se non per fare campare quelle che ci
lavorano, i fondi europei che solo per capirci qualcosa devi chiamare un
consulente, è fallita l'amministrazione comunale- provinciale- regionale che
non riesce a sostenere la voglia di campare dignitosamente se non per quelli
di "famiglia". E' fallito un sistema che fa chiudere le botteghe e aprire i
mercati globali, i supermercati del quotidiano, che sostiene incoraggia
.l'insostenibile.


Marzia, che non è una santa, ha amato ed è stata amata ma non è diventata né
moglie, né donna di nessuno. Marzia ha lavorato con passione e tanto. E'
quella che trovava sempre una soluzione: non posso dimenticare quando, dal
cappello senza fondo delle sue relazioni,trovò  una casa per una famiglia
curda  di sei persone, che nessuno voleva dare, poi quella porta del circolo
di Rifondazione.in due anni si sono alternati tra donne e uomini 4
segretari: sempre più chiusa.


Con Marzia e Valentina, che ha meno di 30 anni, siamo andate in Puglia due
estati fa. Ho ricordato con loro e realizzato quello che facevo a vent'anni:
godermi 15 giorni di mare e una splendida terra con pochi soldi. Fermarci un
po'. Abbiamo condiviso e ridiviso l'esperienza l'altro anno a Bruxelles.
Siamo state a manifestare contro la Bolkestein come Donne in Nero, come
donne, come precarie, io con loro che potrei essergli madre. Una boccata
d'ossigeno e di ribellione a poche decine di euro prenotando un volo in
internet con la mia carta di credito, che certo loro non possedevano.
Marzia ha dato via tutto, ha trovato un biglietto aereo per Londra a 30
euro.
Marzia parte l'8 marzo: la *festa* delle donne.