AMBIGUITA DI PRINCIPIO E FINE di carla guidi dellacqua quando cè, ritorno dellorigine silente matrice di laghi sotterranei sopravvissuti allarsura di città pietrificate, acqua di perdute sorgenti e di pensieri oscuri pensati in silenzio, acqua di vasi rituali conservati per la sete a venire acqua che sale o scende dal cielo acqua pura, onorata, sprecata, avvelenata aggredita o dispersa acqua privata di memoria acqua perduta per sempre nella terra arsa linfa vitale che nutre radici e foglie acqua indispensabile indispensata a tutti recintata, razionata, rubata, controllata sottratta alle bocche assetate al desiderio di chi muore ai bambini inariditi dalla mancanza damore acqua di mare che cinge la terra acqua che sembra infinita negli orizzonti finiti delluomo acqua che finisce e diventa scura come la notte più nera della storia tra le navi nei porti, nelle discariche di veleni industriali nei fiumi e nei laghi con reflui subdoli ed illegali acqua minerale in bottiglie di vetro, di plastica, di carta acqua degli sciacquoni, dei lavandini, dei lavabi delle docce, dei cessi, delle vasche da bagno delle piscine, dei bacini artificiali nei vasi da fiori, nei tegami per cucinare, nelle tinozze dove galleggiano corpi nudi nella schiuma del sapone acqua dei globi trasparenti pieni di pesci rossi acqua di coltura piena di batteri, acqua di cimiteri di pesci morti acqua dove nascono gli amori estivi acqua delle canzoni senza motivi, ritmi ripetitivi giulivi che inneggiano al benessere di chi beve. CARLA GUIDI PUBBLICATA IN "COME LE BESTIE" ONYX EDIZIONI 2004 |