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Vivo ad Ostia, mi chiamo Mario e sono un cinquantunenne con i capelli talmente bianchi, che a volte mi dicono che assomiglio a Kit Carson http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Kit_Carson&action=edit , il pard di Tex, che tra i pellerossa Navajo http://it.wikipedia.org/wiki/Navajo è proprio per questo motivo soprannominato Capelli d'Argento. Scrivo per parlare di una sagra: quella della Crostata. A Collevecchio, grazioso paesino sabino alle porte di Roma, domenica 2 luglio 2006 è tornato infatti, come ogni anno, il tradizionale appuntamento con la sagra della Crostata, organizzata dal Comune e dalla Pro-Loco. Così, una crostata lunga più di 300 metri, preparata dagli stessi collevecchiani suddivisi in contrade, si è snodata per il corso e lungo le mura di questo splendido borgo medievale. Una striscia continua di crostata, che aveva già raggiunto i 240 metri nel 2004 e superato i 250 nel 2005, record mondiale, segnalato nel Guinnes dei Primati, è stata quindi ammirata nelle varietà dei colori e preparazione anche in questo 2006. Anche se negli ultimi tempi ho ricordi simili a istantanee sbiadite, tuttavia mi sembra che nel comune di Collevecchio la Sagra della Crostata sia in voga dal 2000. C'era un gioco che facevamo da bambini. Bisbiglio, si chiamava, o gioco del telefono. Il primo bambino pensava qualcosa, una parola o una frase, e la bisbigliava ad un altro. Lo potevi sentire una volta sola, non erano ammesse le ripetizioni. Poi un bambino passava il messaggio all'altro, ciascuno riferendo quello che credeva di aver sentito. Ora che arrivava all'ultimo della fila, era qualcosa di completamente diverso e vi assicuro che c'era da spanciarsi dal ridere. Così è accaduto la domenica della sagra: il rappresentante della contrada di Cicignano, situato all'inizio del nastro di crostate ha riferito al suo vicino una frase che quando è arrivata a me ed a mio figlio Alessandro, rappresentanti dell'ultima contrada, quella di Piedicolle, era stata completamente travisata. Immaginate: il primo a parlare, juventino doc, ha definito Moggi innocente, mentre la frase giunta a noi auspicava, al contrario, un deciso intervento di Borrelli e company contro calciopoli o moggiopoli che dir si voglia. Comunque, ammesso e non concesso che Moggi sia colpelvole, ritengo che non per questo anche i suoi amici debbano per forza esserlo anche loro. Difatti non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili!

Mario Pulimanti

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assolutamente NO - MARCO DI CARLO

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LA VITTORIA AI CAMPIONATI DEL MONDO E' UNA COSA CHE MI HA RIEMPITO D'ORGOGLIO E L'AMINISTIA PER CALCIOPOLI NON DEVE ASSOLUTAMENTE AVVENIRE SENZA SE E SENZA MA. CHI HA SBAGLIATO DEVE PAGARE E TUTTI COLORO CHE SARANNO CONDANNATI DEVONO SPARIRE, PER SEMPRE, DAL MONDO DEL CALCIO ITALIANO E NON SOLO. BASTAAAAAAAAAAA. PASQUALE FAGIANI

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ti ringrazio per darmi l'opportunità di esprimere il mio totale dissenso ad una eventuale amnistia. Non c'entra niente la nazionale con lo scandalo, i giocatori con i "gestori" del sistema calcio italiano. Quindi, se vogliamo essere profondamente diversi, eticamente diversi da questi usurpatori del nostro bel calcio, rendendolo solo una macchina per fare più soldi possibile e senza alcun controllo, dobbiamo rifiutare una eventuale lisciatura delle pene che dovrebbero ricevere i fautori di questo scandalo. ciao.   Gianni

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Non sono d'accordo per un'amnistia, è giusto che la giustizia faccia il suo corso nel rispetto di tutti coloro che sono stati raggirati dal sistema sporco creando un'immagine a livello mondiale poco credibile del nostro calcio. Anche per gli artefici di chi ha combatutto con grande bravura non solo per la vittoria raggiunta ma anche per dimostrare le nostre vere capacità di un giorco pulito raggiunto con professionalità per poi ottenere il risultato raggiunto sul campo e non a tavolino.  La vittoria della nazionale è un grande significato. In questa occasione abbiamo assaporato anche un senso di giustizia per motivi diversi e per la grandezza degli stessi giocatori e del ct. Per il resto, mi scuso non sono un grande appassionato di calcio. A dire il vero seguo con grande passione gli interventi della Nostra Grande Nazionale Azzurra. Saluti.

VINCENZO

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    Non è certo giusta l'amnistia, ma retrocedere sarebbe sconveniente anche per tutte le altre società soprattutto per quelle di serie B, che vedrebbero compromessa un'eventuale promozione. Sono invece favorevolissimo ad una fortissima ammenda a vantaggio di tutte le altre società meno abbienti ed ai punti di penalizzazione nello stesso campionato di appartenenza. Francesco Tonnera.

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Con la presente comunico che io non sono d'accordo per un'eventuale amnistia in quanto il calcio deve essere pulito e quindi chiunque faccia parte di calciopoli deve pagare. Manca Alessandra

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Amnistia? E ci vorrebbe un bel coraggio,
io propongo la radiazione definitiva.
Si diano all'ippica.

MARCO SICCO

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Volevo rispondere alla tua domanda riguardo l'eventuale amnistia per le squadre coinvolte nello scandalo del calcio...ti premetto che sono juventina.....assolutamente contraria a mettere a tacere le cose. Bisogna sputtanare questo mondo insulso, se era per me non avrebbero dovuto nemmeno vincere I mondiali, perchè avrebbero avuto bisogno di una lezione. Anche il Ghana avrebbe dovuto batterli.......ma purtroppo non è andata come speravo. Ci sarebbe da parlare le ore su questo argomento. A presto. Roberta

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Ovviamente un'amnistia non sarebbe giusta né auspicabile.
Sarebbe anzi auspicabile che l'inchiesta si allargasse dai favori arbitrali
a tutte le magagne che fanno del calcio una repubblica a parte (bilanci
taroccati, passaporti finti). Temo che non sarà così, perchè altrimenti più
di mezza serie A dovrebbe trasmigrare in B e C. Ricordiamo che alcune
società (diverse rispetto a quelle coinvolte in calciopoli), se fossero
comuni aziende, avrebbero dovuto chiudere i battenti per fallimento e sono
state graziate da un decreto salva-calcio che ha fatto ridere (o piangere)
tutta Europa. E che altre società sono miracolosamente sopravvissute al
tracollo finanziario dei gruppi di cui facevano parte...
Insomma, stando così le cose, si può avere la brutta sensazione che, per la
giustizia sportiva, il tentato omicidio è reato mentre lo stupro è semplice
maleducazione.
Comunque non succederà nulla di tutto ciò. Il processo in corso è
prevalentemente mediatico e simbolico. Finirà con la Juve in B; Milan,
Fiorentina e Lazio in A con penalizzazioni. Tra un paio d'anni tutto
tornerà come prima, con nuovi protagonisti al posto dei vecchi.
Ricordate quando, nel ciclismo, Pantani che pure aveva sbagliato pagò per
l'universo mondo?

Ciao. Massimo.

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assolutamente nessuna amnistia !!!!    Angelo

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NO! anche se sono un grande e sfegatato tifoso juventino - CGIL NUORO

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