LA
CATENA DI SAN LIBERO di riccardo orioles
E cosi' manca un mese alle
elezioni. Non sono elezioni democratiche
(ormai, perche' un'elezione sia democratica bastano un
paio di passanti
intervistati alla meno peggio davanti a un seggio) e non
lo sono perche'
l'elettore ha perduto il diritto concreto di scegliersi i
propri
rappresentanti: liste bloccate, niente preferenze, ecc.
Una volta,
sarebbe scoppiata una rivoluzione.
Non e' un'elezione, e' un referendum. Un referendum
amaro, fra un
aspirante imperatore e una classe di senatori: ma un
referendum che
bisogna vincere, perche' anche fra Mussolini e il re c'e'
una bella
differenza, o fra il senato e Caligola, e persino fra un
Berlusconi e un
D'Alema.
Se vince il centrosinistra, la tendenza sara' - con tante
belle parole
- di lasciare tutto piu' o meno com'e', con governanti
meno cialtroni ma
sempre con un paese diviso fra vip e cococo'. Ma se vince
la destra,
comanderanno i Goebbels e i Calderoli. Per questo, io
vado a votare e vi
consiglio di andarci pure voi.
Eppoi chissa': puo' darsi che questa fine catastrofica di
dieci anni di
governo degl'imprenditori - il signor B. era
ufficialmente sostenuto
dalla Confindustria, il suo era il loro regime - ridesti
nel popolo
qualcosa. Puo' darsi che le antiche idee - i diritti
degli uomini, la
dignita', il non-ammazzare - riprendano vigore, come -
per contraccolpo
- la liberta' dopo l'otto settembre. Puo' darsi che non
sara' poi cosi'
facile, cacciato traumaticamente Berlusconi,
berlusconeggiare con garbo
e stile dopo di lui. Puo' darsi, ci ricordano i vecchi,
che si riesca a
cacciare sullo slancio, dopo il duce e il fascismo, anche
il re: chi lo
sa. Intanto, come cittadini, ci schieriamo. Non sono
tutti uguali. Non
si resta a guardare.
* * *
In Sicilia, in questa terra cialtrona e miracolosa, si
combatte non per
un meno peggio ma proprio per un qualcosa. Qua,
irrazionalmente o forse
per profondissime ragioni, la lotta fra potenti e popolo,
in forme
sempre piu' sotterranee ma sempre improvvisamente
risgorganti, non e'
mai morta del tutto: la mafia e l'antimafia, forme
estreme della
politica italiana, vi si affrontano ancora,
esplicitamente, ora come
prima. E questa e' un'occazione grandissima, da non
sminuire.
Vincere le elezioni nazionali e' un dovere. Ma Borsellino
in Sicilia, e
Vendola nelle Puglie, e la generazione di Locri fra i
calabresi, questo
e' assai piu' della politica. Puo' essere il confuso
inizio di un mondo
nuovo.
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Fisicamente, il tono di voce del signor B. - ormai
irriconoscibile - e'
quello dei vecchi oratori professionali d'altri tempi:
venditori
ambulanti, rappresentanti di commercio, imbonitori. Le
stesse
barzellette-standard con autorisata, lo stesso
abbassamento commosso
seguito dall'improvviso, e un po' stridulo, acuirsi del
tono. Strano:
eppure, lui sarebbe uno nato con la tivvu'.
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Pregmo Dott Banch Comp Lupmann Ivan Gardini, sede.
Gentile Dottore, mi
dicono che Lei sia ora il nuovo proprietario di Left (la
nuova rivista
dell'italian left) e vorrei umilmente chiederLe una
cortesia. Le
spiacerebbe togliere la parola "Avvenimenti" da
sotto la testata? E'
vero che e' scritta piccina piccio', ma egualmente
potrebbe ingenerare
confusione con cose con cui Lei non c'entra niente. E
anche quel
"settimanale dell'Altritalia": non le sembra un
po' kitsch, poco trendy,
addirittura communista? Tolghi, tolghi anche quello, mi
facci il
piacere. Grazie, troppo gentile. Oh, com'e' buono Lei,
dottor Gardini.
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Buone notizie. Non si candidera' stavolta nel
centrosinistra il
produttore Vittorio Cecchi Gori, finora noto per le sue
catastrofiche
performances politiche (trombature, indagini per voto di
scambio,
cacciata dei dirigenti diessini che l'avevano candidato)
in Sicilia.
Verra' presentato invece dal Movimento per l'autonomia,
la formazione
dei leghisti siciliani guidati da Raffaele Lombardo. La
sua adesione ha
tuttavia posto qualche problema ai comandanti della Lega.
Come toscano,
infatti, avrebbe in linea di massima diritto al
trattamento riservato ai
leghisti di razza bianca, ma essendosi arruolato in un
reparto coloniale
dovrebbero valere anche per lui le norme che regolano
(rancio separato,
obbligo del saluto, rinuncia ai simboli, carriera
limitata a sciumbasci)
la disciplina degli ascari. Il Comando leghista decidera'
in questi
giorni sulla delicata questione.
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Marchette nazionali. La telenovela della pubblicita'
occulta
commissionata dalla Fiat ai principali Tg, per il lancio
della "nuova,
Grande Punto" ci riserva ogni giorno nuove sorprese,
e questa volta e'
il Garante Antitrust a dare la sua benedizione alle
marchette
televisive. Il 28 luglio scorso Sposini (Tg5) e la Mattei
(Tg2) mandano
in onda un identico servizio sulla "nuova, grande
Punto", che perfino un
bimbo delle medie avrebbe riconosciuto come una
pubblicita' passata
sottobanco dalla Fiat agli autorevoli Tg in questione.
Siccome credo
ancora che esistano delle utopie chiamate giornalismo e
dignita'
professionale, mi prendo la briga di scrivere all'ordine
dei giornalisti
e al garante per la concorrenza segnalando questa
turbativa al libero
mercato, e le risposte che arrivano mi lasciano di
stucco.
A novembre il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del
Lazio prende le
difese di Sposini perche' "quando un'azienda lancia
sul mercato una
nuova auto tutti indistintamente, i giornali, oltre la
radio e la Tv
sono portati a illustrare le caratteristiche della nuova
auto. Non
avendo quindi riscontrato nessuna violazione delle norme
deontologiche,
il consiglio ha deciso all'unanimita' di archiviare il
caso". Ma perche'
solo le auto Fiat e non quelle di altre marche? La
risposta mi arriva
pochi giorni fa, con la lettera dell'Antitrust datata 2
febbraio che mi
comunica l'archiviazione finale del caso. Secondo il
garante della
concorrenza e del mercato (italiano dell'automobile) la
Fiat non avrebbe
danneggiato le sue concorrenti infilando pubblicita' nei
telegiornali
perche' le espressioni enfatiche utilizzate nel servizio
(straordinaria
abitabilita' del veicolo, rilancio in grande stile della
Fiat) "non
risultano artificiose, ma tipiche della prospettazione di
un evento di
attualita' di interesse in quanto riguardante uno storico
gruppo
industriale nazionale". Morale della favola: le
marchette Fiat servono
alla nazione per tenersi informata, ma quelle di altre
aziende non vanno
bene. I colleghi sono avvertiti: fate attenzione alla
mano occulta che
vi da' da mangiare, se non e' quella di uno "storico
gruppo industriale
nazionale". Bene, a questo punto e' ufficiale: mi
vergogno del mio
tesserino amaranto. [carlo gubitosa]
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Manifesti elettorali. Casini, da tutti i muri: "Io
centro". Veramente lo
slogan fu inventato da Follini. Che ora - cacciato
perche'
anti-Berlusconi - non c'entra piu'.
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Fanciulli. Una transessuale brasiliana di nome Gisberta
e' stata trovata
morta in un fosso dentro un edificio in costruzione ad
Oporto, la
seconda piu' importante citta' del Portogallo. Le
indagini hanno portato
all'identificazione di un gruppo di quattordici ragazzi
fra i dieci e i
sedici anni, che hanno confessato di aver torturato la
vittima per
diversi giorni, prima di seppellirla viva nel fosso..
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Sergente York. Chissa' che fine ha fatto il sergente
Kevin Benderman,
che un anno fa di questi tempi fini' sotto corte marziale
per essersi
rifiutato di fare un secondo turno di servizio in Iraq.
Nell'esercito da
dieci anni, nella primavera 2003 aveva partecipato in
prima linea alla
presa di Bagdad. Ma poi c'e' stata l'occupazione.
"Quanto ho visto in
Iraq mi ha cambiato e mi ha reso moralmente contrario
alla guerra".
Cosi', il sergente B. s'e' dichiarato obiettore di
coscienza, e in tale
veste e' finito per un breve periodo sui giornali. Poi,
non se n'e'
parlato piu'.
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Cartelli. "Benvenuti a Colgate comune di
Antieuropa"
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Scontri di civilta'. Rinviato il duello alla scimitarra
fra Gheddafi e
Calderoli. S'erano accusati a vicenda di essere un
razzista fascista e
un sanguinario tiranno. Avevano ragione tutt'e due.
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Incontri di civilta'. Come ulteriore riconoscimento del
suo impegno
della lotta contro il terrorismo, Bush ha regalato a
Berlusconi un
prigioniero da torturare, tutto per lui.
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Bavaglio. Confermata in appello la condanna di Umberto
Santino, il
principale esperto italiano di mafia, per alcuni stralci
del suo
"L'alleanza e il compromesso" edito nel '97. A
ritenersi diffamato e'
stato l'ex ministro Calogero Mannino, su cui Santino
aveva pubblicato un
documento circolato nel '92 dopo la strage di Capaci.
"La sentenza - secondo Libera e le altre
associazioni antimafiose - e'
preoccupante perche' sottovaluta la distinzione tra
attivita'
giornalistica (diritto di cronaca) e attivita' di analisi
e
intepretazione (diritto di critica e liberta' di
ricerca). Risente di
una concezione angusta della tutela della reputazione
individuale, poco
sensibile all'esigenza di un giusto contemperamento con
l'interesse
pubblico a conoscere, commentare e studiare le
contiguita' tra politica,
mafia e affari, duramente stigmatizzata anche dal
Presidente della Corte
d'Appello di Palermo nella recente inaugurazione
dell'anno giudiziario.
Rilanciamo la "campagna per la liberta' di stampa
nella lotta antimafia"
per rivendicare il diritto di conoscere e studiare
responsabilita'
politiche e morali indipendentemente da eventuali
responsabilita'
penali, di competenza della magistratura; rielaborare le
leggi sulla
diffamazione tutelando sia reputazione personale che la
liberta' di
informazione, di critica e di ricerca; rilanciare la
sottoscrizione per
il fondo di solidarieta'".
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Palermo. Successo della festa organizzata da Addiopizzo
per sostenere le
sorelle Pilliu, proprietarie di un locale piu' volte
minacciato dai
mafiosi per aver resistito alle minacce dell'imprenditore
Pietro Lo
Sicco, e per questo motivo boicottato anche (il locale,
non il mafioso)
dagli abitanti del quartiere.
Bookmark: http://www.addiopizzo.org
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Stiamo facendo molte Auschwitz in Africa... Il nazismo e'
"razionale"
nel senso che con la ragione si puo' anche assassinare la
gente e
giustificarne l'assassinio in nome di "valori
superiori". Non lo faceva
solo Hitler. Il nazismo e' "democratico" nel
senso che la democrazia
puo' essere ridotta a una formalita' di consenso (ieri
con Goebbels: e
oggi?) e che un popolo puo', nella sua maggioranza,
indursi a sostenere
valori inumani. E il nazismo e' "normale" nel
senso che, tranne coloro
che materialmente trattano la carne umana, tutti gli
altri partecipati
al meccanismo inumano possono anche non commettere di
persona alcunche'
di anormale. I pacifici cittadini di Dachau; la
"normalita' del male";
le "cannonate in pancia" buttate li', come
battuta semiseria che pero'
interviene nella politica e ottiene dei risultati. Il
nazismo non e' una
mostruosita', ma un episodio che si puo' ripetere sotto
altre forme, che
in parte gia' si ripete. Dobbiamo sempre chiederci, nella
nostra
"normalita'", come verremo ricordati fra
cinquant'anni. I tedeschi non
si sentivano mostri, allora. Vivevano una normalita',
anche loro.
Quanto a Speer: studiatelo bene, studiate bene tutti i
nazisti
"normali" e cercate - se potete - di
riconoscerli intorno a voi.
Leggete Fatherland, leggete La Svastica sul Sole. Non
assolvete mai,
neanche di un millimetro, i nazisti perbene. Speer e'
altrettanto
assassino quanto Eichmann, e avrebbe meritato la stessa
fine.
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(E non c'era Bondi!). "Quando il compagno Stalin
sale alla tribuna e'
accolto da una lunga, fragorosa ovazione di tutta la
sala. Tutti i
presenti si alzano. Da tutte le parti si grida: "Per
il compagno Stalin,
urra'!", "Evviva il compagno Stalin!",
"Per il grande genio, per il
compagno Stalin urra'!", "Viva!",
"Gloria al compagno Stalin!".
(Rapporto all'Ottavo Congresso dei Soviet, 25 novembre
1936, cronaca
parlamentare).
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Spot. In edicola il nuovo numero di Pizzino, la rivista
di satira
antimafiosa dei giovani palermitani. Vignette, disegni,
articoli, mafia,
mafia & politica e tutto il resto: "Dottor
Jekyll e mister Mafien"
Info: Associazione Scomunicazione 334.3884478
________________________________________
Spot. Giornata nazionale per una informazione e
comunicazione di pace,
indetta da: Tavola della Pace, Coordinamento nazionale
Enti Locali per
la pace, Federazione della Stampa Missionaria Italiana,
Fnsi, e
sindacato giornalisti Rai. Venerdi' 10 a Roma, in corso
Vittorio 349,
presso la sede della Fnsi.
Info: stampa@perlapace.it
________________________________________
Spot. Informazione Antifascista e' passato dal web alla
carta stampata:
scrivere alla redazione per ricevere il numero di
marzo. Valerio
Verbano 26 anni dopo; Ieri fascisti oggi santi; Il nero
in curva; destra
neofascista e mondo ultras romano; Skinheads, il progetto
rash.
Info: sioux@autistiti.org
________________________________________
Novantatre'. < Per Alessandra e Marco:
- Chiamate (presto, perche' forse poi parte) Maurizio,
bisogna
spiegargli la situazione attuale e coinvolgerlo col suo
compare nel
mensile. Fatemi anche chiamare da lui al giornale.
Attenzione: chi lo
chiama lo adotta.
- Fate un fax alle sede del Comitato referendum per
aderire formalmente
alla manifestazione del 25.
- Fate un fax ai compagni che organizzano il
controvertice a Napoli per
aderire formalmente come Siciliani.
- Fatevi sentire ogni giorno.
Per Carlo:
- Attenzione: devi organizzare tu i punti di riferimento
Alba in Sicilia
(pochi ma buoni).
- State sopra ai milanesi!
- Avete contattato i ragazzi del Righi? Puo' pensarci
Cecilia
- Distribuite alla manifestazione un bel po' dei giornali
arretrati
(Alba e Siciliani) che avete in sede (dove ingombrano e
non servono a
niente)
- Vorrei notizie da Napoli: a) sul giornale locale in
costruzione, b)
sulla situazione del controvertice.
- Fatevi sentire ogni sera.
Per Francesco:
- Quando vai con Roberto e Marco al Corto (portando il
book e facendolo
vedere)?
- Parlatene anche con Paolo, che ha un'esperienza
formidabile nel
settore.
- Grazie (ma cu ie' 'stu Lisischi?)
- Quando mi dai la data per il casale?
Per Roberto:
- Mettiti in contatto (urgente) con Dino Frisullo. Dagli
il book e il
floppy. Coinvolgilo nella faccenda del giornale romano.
Digli che qui
c'e' un gruppo di immigrati che vuol fare un giornaletto.
Proposta
operativa: giornale immigrati fatto fra Sicilia e Roma,
"Senza Confine",
8 pagine formato manifesto utilizzando book e stampando
coi prezzi di
Firenze (vedi Marco).
- In qualche modo (ti possono aiutare Marco o Paolo)
Mettimi in contatto
entro martedi' con l'editore di Stampa Alternativa
(quello che fa i
millelire) >
________________________________________
dostimolo@tiscali.it wrote:
< Esprimiamo la nostra piu' viva solidarieta' a
Luciano Vullo, preside
del Liceo scientifico Vittorini, e assessore
dell'amministrazione
comunale di Gela, vilmente e mafiosamente aggredito oggi
nella sua
citta'. Auguri di pronta guarigione. Comitato a sostegno
del
giornalista Marco Benanti >
________________________________________
esperito@libero.it wrote:
< Due articoli sulle sostanze nocive appaiono oggi sul
Giornale di
Brescia. Due articoli, dei quali, uno c'e' e l'altro non
c'e'. (Vi pare
assurdo? Non e' poi tanto assurdo. Vediamoli insieme). Il
primo, dal
titolo: "Cocaina in ovuli, ghanese nei guai",
mostra la foto di un
poliziotto che tiene in mano un sacchetto di cellofan
trasparente,
contenente una ventina di palline bianche. Il secondo,
dal titolo
"Tabagista muore di cancro fra atroci dolori",
racconta di come gli
spacciatori di tale sostanza mortale, tabaccai, politici,
e naturalmente
i loro scagnozzi, riescano sempre a farla franca >
________________________________________
stefasha@libero.it
< "Totale solidarieta' con gli agenti della
popolazione locale che non
percepisce alcuna differenza fra interventi legali o
illegali della
forza di polizia. E' successo a Sassuolo, in
Alabama". La popolazione
locale, sospetta totale imbecille e impercipiente,
benvivente, cattiva e
votante-bossi-berlusconi (nonche' efficientemente
protetta in un
quartiere noto per la cronaca mondana). Si, dobbiamo
essere proprio in
Alabama, dov'e tutto bianco o tutto nero (e Pasolini e'
buono solo per
le commemorazioni da bookshop). Riccardo, e dai, che
palle. Almeno tu >
* * *
Conosco benissimo Sassuolo: e' un pezzo di Emilia rossa,
buono,
laborioso e civile. Eppure, a Sassuolo e' successa questa
storia qua.
Giustificazioni ce ne sono tante: la paura, il panico,
l'impatto in una
comunita' tranquilla della delinquenza "di
fuori": non hanno ragionato
piu'. Il mio lavoro, pero', e' di ricordare ai compagni
che bisogna
ragionare, sempre, che bisogna restare civili anche
quando la situazione
si fa dura. Sempre. Senno' si diventa, da pepponi che
eravamo,
schwarzenegger americani.
________________________________________
sandro bengodi wrote:
< Ho letto il pezzo di Giulietto Chiesa sul suo
licenziamento da Left.
Che ne pensi? >
* * *
luigi ficarra wrote:
< Sarebbe molto interessante sapere perche' Left e'
finita a ...
fagioli >
* * *
Boh. Gli amici di Avvenimenti-Left hanno trovato degli
imprenditori "di
sinistra" per finanziargli il giornale. Costoro, una
volta immessi nel
pollaio, hanno cominciato subito a mangiarsi le galline.
Si sono fatti
il giornale da se', fregandosene dei redattori, e quando
i direttori
hanno protestato li hanno cacciati su due piedi:
trattandosi di colleghi
come Chiesa e Minucci (che fa questo mestiere da
quarant'anni) il loro
comportamento, oltre che ovviamente fascista, e' stato
squallidamente
insolente. Hanno trovato un tizio, tale Di Maula, per
"dirigere" a modo
loro il giornale (e nei momenti liberi spazzare le scale,
cambiare
l'acqua al canarino ecc.) e adesso andranno avanti
facendo un brutto
giornale, partecipando solennemente ai dibbattiti
"della sinistra" e
percependo contributi pubblici, che non fanno mai male.
Tutto questo, in realta', con Avvenimenti non c'entra
niente,
Avvenimenti era quello che facevamo con Fracassi allora,
con una
redazione bellissima di giovani giornalisti bravi e
compagni, nessuno
dei quali e' stato recuperato, o anche semplicemente
interpellato, da
quella sinistra perbene che pure parla tanto di
giornalismo libero e
professionale. Questo, a mio parere, e' stato il vizio
d'origine di
tutta la faccenda. E' stato sbagliato e presuntuoso, in
questi anni,
utilizzare una testata come Avvenimenti per vendere una
cosa
completamente diversa. E' finita cosi'.
(Sembra che Bonaccorsi, Gardini e gli altri neo-padroni
che hanno fatto
questa bella impresa siano politicamente legati a
Rifondazione
Comunista: sono anche iscritti? In questo caso, che
provvedimenti
disciplinari nei loro confronti prendera' questo partito?
E perche' i
dirigenti *politici* non hanno ancora preso posizione? Mi
piacerebbe
saperlo, anzi - come compagno - lo pretendo.
Diversamente, dovremmo
cominciare a chiamarla Riquotazione Comunista).
________________________________________
bb wrote:
< Scrivo le mie promesse in una lingua durevole
Perche' temo che molto ci voglia
Prima che siano adempiute >,
________________________________________
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semplicemente per liberarsene, basta scrivere a
riccardoorioles@sanlibero.it -- Fa' girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di
lottare?" (Giuseppe
Fava)
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