Berlusconi ed il condono elettorale di fine legislatura.

Massimiliano Vitolo


I Radicali di sinistra bocciano il condono sui mancati versamenti di contributi previdenziali dei datori di lavoro del settore agricolo: elargizioni senza copertura e disastrosi per l'Inps  
  
Il governo Berlusconi a fine legislatura ancora ci prova con condoni senza copertura finanziaria disastrando le già esigue casse dell’Inps.
Stavolta oggetto del condono sono i mancati versamenti di contributi previdenziali dei datori di lavoro del settore agricolo appartenenti a zone svantaggiate. I debitori del settore agricolo di contributi previdenziali e assistenziali obbligatori possono regolarizzare la propria posizione, senza maggiorazioni di mora e sanzioni civili, pagando il debito contributivo, oltre a quanto dovuto al concessionario a titolo di rimborso per le spese sostenute per le procedure esecutive intraprese.

L’adesione alla regolarizzazione prevede che -entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge agricolo- gli enti previdenziali informino, per iscritto, i debitori della possibilità di adesione entro il 20 giugno 2006.
Per il perfezionamento della regolarizzazione contestualmente all’adesione si versa almeno il 2% dell’importo dovuto.
Il residuo si versa in rate semestrali di uguale importo fino al 31 dicembre 2030. Fino alla presentazione della domanda di adesione e, comunque, non oltre il 30 giugno 2006, sono sospesi i giudizi pendenti e le azioni esecutive di recupero.

Il pacchetto di misure è contenuto nel decreto legge agricolo che, dopo l’approvazione dal parte del Senato il 9 febbraio 2006, sarà in aula mercoledì 22 febbraio alla Camera, rinviato per un esame più approfondito dell'impatto del condono sui conti.
Sotto la lente la copertura finanziaria del provvedimento, visto che la Ragioneria di Stato stima in 1.259 milioni di euro il maggior costo 2006 delle misure previdenziali, condono in prima linea. Una bella differenza rispetto ai 195 milioni previsti per il 2006 dall'articolo 01 del provvedimento.
Il decreto legge al Senato è più che raddoppiato, passando da 8 a 20 articoli.

I Radicali di sinistra mettono in evidenza il forte impatto sulle cartolarizzazioni: i crediti agricoli oggetto del condono, infatti, sono stati quasi tutti ceduti dall’Inps alla società Scci spa, che li ha utilizzati in sei operazioni di cartolarizzazione. L’Istituto di previdenza dovrà rimborsare i crediti condonati a Scci spa, saldando anche interessi e spese, con notevole aggravio per le casse dell’Istituto.

La sostituzione dei crediti ai fini della cartolarizzazione e l’operazione di concambio studiata dal Tesoro rallenterà l’avvio della cartolarizzazione “Inps7” e il gettito destinato al debito pubblico . La riclassificazione della cartolarizzazioni potrebbe avere un impatto sul debito valutabile nello 0,5% del Pil.
Insomma una misura senza coperture finanziarie e senza vantaggi tangibili che produrrà di fatto solo l’aumento ulteriore del rapporto debito/PIL.


Responsabile economia e welfare Radicali di sinistra
massimiliano.vitolo@radicalidisinistra.it