POETTO - DOSSIER di stefania Lestate è finita e a Cagliari si torna a parlare della nota spiaggia del Poetto. Cosa accadrà questinverno con le sciroccate? Il Poetto si trasformerà nuovamente in un acquitrino? Innanzitutto dobbiamo premettere che il Poetto 120 mila anni fa non esisteva. Da 75 mila fino a 18 mila anni fa, il mare ha cominciato ad abbassarsi in tutto il mondo scendendo fino a meno 130 metri rispetto al livello attuale. In quel momento larea del Golfo di Cagliari e del Golfo di Quartu divenne terra emersa, ricoperta da campi di dune eoliche con stagni e spiagge molto lontane rispetto a quelle attuali. Da 18 mila fino a circa 10 mila anni fa il mare è lentamente risalito, cancellando i campi dunari e lasciando una serie di spiagge, che attualmente si trovano sommerse nel Golfo di Cagliari; fino ad arrivare, circa 6500 anni fa, ad un momento molto caldo in cui il mare è risalito fino a mezzo metro sopra il livello attuale. E proprio allora che si è formata la spiaggia del Poetto. Da 6500 anni fa ad oggi il livello del mare ha subito numerose variazioni, sono scomparse le dune di retrospiaggia ed è scomparso il cordone di spiaggia e cioè il limite dei massimi frangenti. Lavanspiaggia, invece, è stato modificato negli ultimi anni dalla costruzione di stabilimenti, ospedali, ecc. Sotto il livello del mare, nella zona detta della spiaggia sommersa, si ha la massima attività dinamica, perché il movimento dei sedimenti e delle sabbie in tale zona è molto maggiore. Attualmente nella spiaggia sommersa e nella piattaforma continentale del Golfo di Quartu è presente una prateria di posidonie molto estesa. Le funzioni di questultima sono varie e tutte estremamente importanti, ma quella più interessante è che rappresenta il limite inferiore della spiaggia sommersa ed impedisce la dispersione dei sedimenti al largo e quindi frena lerosione. Tuttavia il limite superiore della prateria, rivolto verso la costa, è in condizioni critiche e con evidenti segni di degrado e di arretramento. Causa di ciò è stata la pesca a strascico e lazione delle correnti, alterate dalla presenza delle costruzioni a mare. Il primo importante studio sullerosione del Poetto è stato svolto una decina di anni fa dallMSS (Mediterranea Survey & Service) per conto della Comunità economica europea. Il primo motivo di degrado ambientale rilevato nello studio è causato dalle numerose costruzioni in muratura sullavanspiaggia e sulla battigia, che interrompono la continuità della spiaggia con effetti disastrosi. Anche la Sella del Diavolo è un elemento strettamente legato al sistema Poetto, visto che, nel corso dei millenni, la maggior parte della sabbia del Poetto è venuta dallerosione delle scogliere della Sella del Diavolo. Questultima deve la sua importanza al fatto che essa ha favorito per molto tempo il cosiddetto effetto baia nellimpostazione delle correnti nella spiaggia sommersa, un effetto necessario per alimentare il litorale. Ecco perché la modificazione della morfologia del promontorio ha portato a profonde alterazioni dellintero sistema. Attualmente in questa zona del Poetto, che doveva diventare la pineta marina della città, si trovano numerose cave di sabbia. Queste ultime, che sono attive dal 1950, hanno ulteriormente compromesso la spiaggia. Inoltre, la sabbia dellarenile è stata per anni prelevata anche da barche a vela e sorbone, che aspiravano oltre alla sabbia le posidonie. Ledilizia, infatti, richiedeva la sabbia in grandi quantità per fabbricare intonaci e malte. Questo è durato fino al 1975, quando il prelievo delle sabbie è stato proibito anche nella spiaggia sommersa. Secondo i calcoli effettuati nel 1989 dallo studio sullerosione, sarebbero stati sottratti dalla spiaggia del Poetto più di 2.000.000 di metri cubi di sabbia, di cui circa il 75% riguarda la spiaggia sommersa. Ad aggravare questo tragico bilancio, dobbiamo ricordare che il Poetto è un sistema chiuso e cioè non ha apporti di sedimenti dallesterno e quindi dai fiumi o dai mari, per cui ogni metro cubo di sabbia che viene perso non verrà in seguito sostituito da altra sabbia. La spiaggia tende a ristabilire il suo equilibrio in modo autonomo ridistribuendo le sabbie nella parte emersa e in quella sommersa. Il risultato di questo è un arretramento della linea di battigia. Tale processo è rimasto in atto per lungo tempo ed è stato rallentato dalle opere delluomo. Queste ultime, quasi sempre in muratura, hanno impedito al mare di agire liberamente secondo i processi naturali. Tali strutture, infatti, impediscono alle onde di svolgere la loro attività di trasporto delle sabbie. Dopo anni di abbandono dellarea costiera si è tentato, così, di realizzare delle opere che ponessero fine a questo processo di arretramento. Ciò che è certo è che levoluzione naturale è stata compromessa dalluomo e solo in piccola misura hanno inciso altri fattori legati al global change (aumento della temperatura su scala planetaria dovuto alla combustione di sostanze fossili ad opera delluomo, che ha favorito lincremento di CO2 nellatmosfera terrestre) e alle conseguenze che esso provoca sul clima. Uno dei primi importanti interventi che venne realizzato per contenere lo scalzamento al piede della falesia del colle di SantElia, è stato la costruzione della scogliera sotto la Sella del Diavolo, che avrebbe dovuto contenere larretramento, ma che ha anche contribuito a frenare quei pochi apporti che potevano arrivare alla spiaggia dal franamento delle scarpate del colle. Il mancato apporto sedimentario ha causato una modificazione dellambiente, che si è adattato ad una condizione di instabilità. La sabbia del Poetto, per colmare le depressioni che si sono create negli anni sul fondale, si è spostata dallarenile che è risultato sempre più povero di sabbia sia in spessore che in larghezza. La soluzione che è sembrata più appropriata per il recupero della spiaggia del Poetto è stata lattuazione del ripascimento. La scelta di tale intervento è giusta, in quanto la spiaggia non potrebbe essere recuperata in altro modo. Loperazione, infatti, avrebbe dovuto ridare alla spiaggia il sedimento che gli era stato sottratto nel corso degli anni. Il progetto inizialmente prevedeva, al posto dell'attuale scogliera lineare, la rimodellazione del litorale con sabbia marina, dalla radice esterna del molo di Levante fin quasi alla torre de "Su Perdusemini", mediante lo sversamento di circa 500.000 mc di sabbia, che avrebbe consentito di creare un suggestivo litorale a spiaggia di circa 2 km di lunghezza per una profondità di 60-80 m (circa 140.000 mq di nuova spiaggia). L'attuale intervento al Poetto ha sversato circa 370.000 mc, tra la prima fermata e lo stabilimento dell'Aeronautica, e deve considerarsi come ripascimento pilota a carattere sperimentale, in quanto il piano generale della Provincia per il risanamento di tutta la spiaggia prevede complessivamente la posa di 2,1 mil. di mc di sabbia. La sabbia che è stata versata, però, è grossolana e molto diversa, per colore e granulometria da quella preesistente (bianca e fine). Quindi, nel corso delle operazioni di ripascimento della spiaggia del Poetto, effettuate a cura dell'Amministrazione Provinciale di Cagliari, qualcosa non ha funzionato per il verso giusto! Dal punto di vista operativo, si è scelto di utilizzare la draga "Antigoon" (vedi foto a destra), cioè una draga auto-propulsa aspirante-refluente, con capacità di carico effettiva di circa 7.000 mc. La draga belga è dotata di una sorta di braccio meccanico con un pettine d'acciaio posto all'estremità. Tale sofisticato meccanismo, lungo oltre 40 metri, è in grado di risucchiare in pochi secondi enormi quantità di sabbia che viene progressivamente accumulata nella stiva della nave dove viene ripulita. In seguito, mediante un'apposita condotta, la sabbia viene "sparata" sull'arenile in vari punti precedentemente individuati. La sabbia (370.000 mc) è stata prelevata da una cava sottomarina a circa 5 miglia di distanza dalla costa (9 km circa), ad una profondità di 45 metri. Per l'esecuzione dell'intero lavoro di dragaggio e versamento dei 370.000 mc sono occorsi 14 giorni lavorativi (a parte qualche giorno di fermo tecnico, per problemi alle pompe), effettuando nelle 24 ore giornaliere 4-5 cicli di lavorazioni con adeguate turnazioni del personale. Il tempo utilizzato per la realizzazione di unopera simile sembra essere effettivamente poco dato che il ripascimento consiste nell'immissione pianificata, graduale e ingegneristicamente controllata di materiali di adeguate caratteristiche al fine di rivitalizzare il bilancio sedimentario. Si nota invece e immediatamente la differenza del colore della sabbia nuova in netto contrasto con quello della sabbia già presente. Lerrore fondamentale di questo tipo di ripascimento è riscontrabile, quindi, nella sabbia. Dopo aver confrontato la sabbia versata tra la prima fermata e lo stabilimento dell'Aeronautica e la sabbia naturalmente presente, si è appurato che queste ultime mostrano una composizione chimica e mineralogica fondamentalmente diversa. A tale conclusione si è arrivati mediante numerose analisi chimiche e granulometriche. La causa di ciò potrebbe essere stata la scelta del giacimento. La sabbia, infatti, non è facile da reperire, soprattutto se deve avere delle caratteristiche specifiche, come quelle che avrebbero dovuto caratterizzare la sabbia da immettere nel Poetto. In ogni caso, il quantitativo di sabbia versato sullarenile è esiguo se lo si confronta con gli oltre due milioni di metri cubi che necessiterebbe il lido. In definitiva, le uniche azioni delluomo effettuate negli ultimi anni positive sul Poetto sono state leliminazione dei casotti avvenuta nel 1986, la demolizione dei bracci a mare di alcuni stabilimenti, la costruzione di muretti di contenimento della sabbia e la possibilità di una, seppur ancora esigua, libertà di crescita della vegetazione. Purtroppo ancora oggi prevalgono gli aspetti negativi e i mali che affliggono il Poetto sono ben lontani dallessere curati. Sono ancore troppe le infrastrutture che mettono in pericolo il litorale: le rotonde, i bracci a mare, gli stabilimenti balneari, i ristoranti, i bunker in cemento armato, le strutture dellidrovora delle Saline di Stato, lospedale, ecc. Infatti, mentre i casotti di legno sono stati demoliti senza problemi, le costruzioni private ben più solide sono ancora intatte. Lintervento delluomo, sia con realizzazioni industriali, edili, sia con la sua stessa presenza, sia con i rifiuti prodotti dalle sue attività, costituisce, dunque, la prima causa del dissesto territoriale del Poetto. Ora è molto difficile immaginare un futuro per il Poetto, in quanto esso presenta unelevata vulnerabilità naturalistico-ambientale con noti fenomeni di erosione. Secondo il WWF, occorre lavorare da subito per individuare dei trattamenti correttivi che eliminino i danni sinora subiti dall'arenile e completare nel migliore dei modi l'opera di ripascimento. Infatti, dalle analisi promosse dagli esperti del WWF, il chimico Giorgio Spiga e l'ingegnere minerario Mario Figus, è emerso che non risulta possibile ipotizzare, in tempi brevi, una selezione naturale per dimensione, per massa volumica e per colore che possa trasformare la sabbia di ripascimento in una sabbia simile per colore, composizione chimico-mineralogica e per granulometria a quella preesistente. Per questo, su richiesta del WWF, gli stessi esperti stanno studiando la possibilità di un intervento correttivo che a breve potrà essere sottoposta all'attenzione della Provincia, della Regione e di tutti i soggetti pubblici e privati che in qualche modo sono coinvolti nel progetto di "rinaturalizzazione" della spiaggia dei cagliaritani. Quindi, si può affermare che il WWF vuole offrire un aiuto costruttivo e non di sola critica sui lavori sinora svolti dall'Amministrazione Provinciale e dai suoi esperti. Secondo i consulenti della Provincia di Cagliari che hanno seguito nel 2002 i lavori di ripascimento della sabbia del Poetto, le preoccupazioni dei cagliaritani e delle associazioni ambientaliste sul futuro aspetto della spiaggia a seguito del rinascimento, sono ingiustificate. Il Prof. Antonio Ulzega, docente del dipartimento di Scienze della Terra dellUniversità di Cagliari, ha affermato che la qualità della nuova sabbia è ottima. La colorazione scura deriva dal fatto che si tratta di sabbia prelevata dopo millenni di giacenza sul fondale marino. E quindi normale che abbia la colorazione scura. Ma col tempo questa è destinata a schiarirsi per effetto degli agenti atmosferici e, soprattutto, per lesposizione al sole. Anche lodore sgradevole del materiale depositato dalla draga Antigoon è solo temporaneo: deriverebbe dalla presenza delle sostanze organiche mischiate alla sabbia e destinata a scomparire nel giro di qualche giorno. Anche il Prof. Paolo Orrù, esperto di dinamica geomineraria e componente della commissione scientifica che per la Provincia di Cagliari ha predisposto il progetto di ripascimento, non ha avuto dubbi sul fatto che la nuova sabbia sia del tutto analoga a quella preesistente. E chiaro che lesito delle prove di laboratorio effettuate dagli esperti incaricati dal WWF ha, quindi, suscitato solo polemiche. Molti hanno pensato che sono dei pareri di parte con scarso valore scientifico. Ed è proprio per queste ragioni che il WWF ha chiesto che lAmministrazione Provinciale, titolare dei lavori di ripascimento, si affidasse al parere di altri esperti super-partes, individuando unaltra struttura qualificata che, alla presenza dei consulenti della Provincia, della Regione, dellUniversità, delle associazioni ambientaliste e di altri soggetti, potesse ripetere le analisi di laboratorio sulla nuova sabbia del Poetto. Solo in questo modo si potrebbero dare risposte certe ai cittadini che, sulla sorte della spiaggia del Poetto, attendono ancora che si faccia la massima chiarezza. Ma nellUnione Sarda del 25 settembre 2004 il docente universitario Di Gregorio afferma: "La spiaggia può rinascere". Felice Di Gregorio, docente di Geologia ambientale nel dipartimento di Scienze della Terra dellUniversità ha elencato ciò che ha portato di positivo e di negativo il rinascimento. Di positivo cè stata la maggiore disponibilità di spazi per la balneazione e un aumento della capacità dellarenile in termini di protezione contro lerosione della costa. Bisogna specificare che Di Gregorio considera il ripascimento per quello che deve essere: e cioè non un intervento di estetica ma di protezione civile. Ma secondo il parere del decente universitario, larenile così come è strutturato non esercita la sua efficacia nei confronti di eventi estremi, naturali e umani. Di negativo cè laspetto visivo in quanto la composizione mineralogica è differente da quella del sedimento preesistente. A questo si aggiunge lo scarso grado di evoluzione del sedimento immesso dalla draga Antigoon, laccentuata presenza di frammenti conciliari biancastri, che fanno risaltare il colore grigiastro della sabbia, assieme allelevata quantità di frammenti di rocce metamorfiche di colore grigio scuro. Anche leffetto riscaldamento che ha colpito il Poetto è conseguenza del ripascimento. A causa del ripascimento, inoltre, il mare ha assunto un colore molto torbido. Ma allora le colpe di quanto è avvenuto nel 2002 allora a chi dovrebbero essere attribuite? alla Provincia? alla Giunta? Sta di fatto che Sandro Balletto non ci sta ad ammettere che la responsabilità del disastro ambientale avvenuto al Poetto è della sua amministrazione e continua a ribadire che lui aveva ereditato il piano del ripascimento dalla giunta Scano e che la Provincia al tempo era in mano del centro-Sinistra. A inchiodare lamministrazione di centro-Destra a responsabilità lampanti vi sono però molti elementi inconfutabili, che confermano la sostanza delle accuse rivolte dai cittadini allamministrazione provinciale e a quella comunale, allora come oggi guidate da Forza Italia. Il primo è la scelta del consiglio comunale di Cagliari per il NO alla firma dellaccordo. La giunta Scano aveva espresso chiaramente le sue idee: si doveva prelevare la sabbia alle cave di Maracalagonis! Ma per risparmiare venne inserita anche lopzione di prelevare la sabbia dal mare. Pochi mesi dopo Sandro Balletto divenne presidente della Provincia e si trovò in mano la gestione del piano-Poetto, compresa la costruzione della nuova litoranea. Una volta aver superato gli ostacoli legali frapposti dallimpresa che aveva perso la gara dappalto, Balletto si affrettò a chiarire pubblicamente che delle due possibilità - sabbia di cava o sabbia di mare - era valida la seconda. E così, detto fatto, larenile si trasformò in una poltiglia nerastra con grande indignazione di cittadini e associazioni ambientaliste. Per cui i fatti sono questi e le responsabilità politiche sono chiare, così come quelle penali che, se ci sono, riguardano solo la magistratura. Balletto può continuare ad affermare di non avere colpe ma è chiaro che così come era pronto ad attribuirsi il merito di aver risanato il Poetto, doveva essere pronto a prendersi la responsabilità di aver trasformato la spiaggia dei cagliaritani in un litorale di un deprimente grigio Altro che spiaggia da costa Adriatica!!!! FONTI Poetto e Molentargius il parco possibile, Demos EditoreIvo Neviani e Cristina Pignocchino Feyles, 1998, Geografia generale, SEI Mario Panizza, Geomorfologia, Pitagora Editrice Bologna Bell, Geologia Ambientale, Zanichelli Articoli dellUnione Sarda Annalisa Deiana e Robero Paracchini, 1999 www.portici.enea.it/Attivita/Clim-Amb/ModCostiera/RTAMB2001724.pdf http://www.marevivo.it/approfondimenti/approfondimenti07.php http://www.iltaccoditalia.com/ambiente/dune/ecologia.html http://www.ateneonline-aol.it/030613nomi.html http://www.algherocronache.it/RisorseHTML/ Ambiente/Poetto/Poetto.htm http://www.soscostesardegna.it/caso_poetto www.castrignanodeigreci.it/giornale/journal/journal_comments.asp?JournalID=161&PagePosition=35 http://www.apat.it/site/it-IT/Temi/Suolo_e_Territorio/ Ingegneria_naturalistica |