PENSIERINI

di enrico cornaggia

La moda , e le donne snob che seguono molto la moda , vestono sempre colori
spenti  , o scuri.
Come se, per dire che si è meglio degli altri , si debba assumere tonalità
spente o nere.
Una superiorità ... finta
E' strano.
Dovrebbe essere il contrario : l'essere superiori agli altri dovrebbe
derivare dall'essere più vivaci degli altri , più pieni di vita , più
colorati nel vestire.
Invece , no.
Questo minimalismo , questo chic fatto di colori tenui , sembra sì elegante
, ma , subito sotto l'apparenza , denota donne poco lanciate e poco piene di
vita , poco proiettate verso il futuro.
Come mai sia sempre questo nero o questi colori spenti , insomma questo
istinto di morte e non invece un istinto di colore e di vita a sedurre i
maschi , è difficile capire.

Forse , la paura di vivere è quella che domina questi anni.
Forse è questo che , paradossalmente , i maschi cercano nelle donne e
viceversa.
E' perversione , speriamo che lo si capisca.
Io sogno rapporti più solari tra i due sessi , anche per me stesso.
Basta con le donne che mi fanno morire , vorrei donne che mi fanno vivere !

Ipocrisia è una parola troppo difficile.
Non so cosa vuole dire.
Vuole dire fare finta di avere una vita bella , ma di nascosto ce l'hai
brutta.

Molte persone vivono in questo brutto modo , io non potrei mai essere così.
Quello che segue è un incubo , non è la realtà.

A Lodi c'è una persona di quasi 40 anni.
Possiede un negozio.
La sua vita sembra bella : una moglie circa bella , 2 figli , economicamente
tutto bene.
Però , chissà perchè , si droga , con quella di tipo pesante , persino.

Io , sono un esperto di solitudine , purtroppo.
Vivo da solo da 20 anni , cerco un bell'amore da 28 anni.
Io sono convinto che le persone si drogano perchè sono sole.
Io mi drogo di cibo , sono grasso da un po' di anni.

La soltudine è un male molto grande.
Quelli del terzo mondo , quelli contro i paesi avanzati non sanno che brutta
bestia è la solitudine da ricchi o da benestanti.
E' qualcosa di terribile.
E' per quello che non riusciamo, in questa nazione ricca e in altre , a non
capire nè ad aiutare chi sta peggio di noi : perchè siamo tremendamente
soli.

Pur essendo più della metà della popolazione , in Europa solo il 3 % dei
parlamentari europei è donna , solo il 10 % è donna nei parlamenti
nazionali.

Fino al 1963 , per un imprenditore era possibile licenziare una donna , in
Italia , solo perchè si sposava.
Solo dal 1971 , le lavoratrici madri vengono tutelate dalla legge , in
Italia.
Lentamente , le donne raggiungono certi diritti , ma , per altri , il
cammino è ancora lungo.
L'anno in cui in Italia sono nati più bambini : il 1965 : 990.000 nati , si
era nel boom !

ENRICO MATTEI

Enrico Mattei era cattolico.
Pare che non fosse laureato : fece il fattorino e il viaggiatore di
commercio , prima di dirigere l'Agip.
SI VANTO'  di avere infranto la legge per ottomila volte.
In che modo ?
L'Agip doveva fare  espropri di terreni per costruire i metanodotti , furono
usate la prepotenza e metodi sbrigativi.
Racconta Guido Piovene :
" gli sterratori entravano di sorpresa sul fondo dei propriretari renitenti
, scavavano fossati , facevano saltare muri , protetti da squadre di ex
partigiani;
" essendo deputato  - disse Mattei sorridendo  - ero al riparo dalla legge
".
Così , il metanodotto fu introdotto a Cremona quasi di forza , ho fatto "
spaccare le strade della città " .
Adesso , ci sono  politici quasi sempre laureati , si spera che siano più
onesti di questo finto mito.




LETTERA NUMERO 4

( dal libro di Pietro Ingrao  : Le cose impossibili )
Certe cose oggi sono utopia , domani saranno vere grazie alle lotte di
alcuni.
Nonostante la cattiveria o l 'ignoranza di altri.

Scuole elementari : fino agli anni '60 non erano miste.
Adesso sì !

Gli uccellini del fruttivendolo in corso Vittorio Emanuele.
Forse in gabbia tutta la vita , ma un po' felici lo stesso , perchè ... in
coppia.

Utopia : carceri miste, un lui e una lei , celle a due , amici , morosi o
sposi.
Un bel giorno , come per le classi miste , io sento che accadrà.



LETTERA NUMERO 3
Buongiorno.

Sono le ore 7.40 di Sabato mattina 28 - 2 - 2004.
Spettabile redazione di " Uomini liberi ",

vorrei sapere cosa ne pensate del fenomeno dei suicidi.
Dei tentati suicidi.
Perchè, chi ci è purtroppo riuscito , non può parlare ...
E' diverso tentare un suicidio in carcere o in qualsiasi altro posto ?

IO ,L'HO TENTATO CIRCA 4 VOLTE.

Adesso c'è una parte scritta alle 9.30 di Sabato mattina 28 - 2 - 2004.

Cosa potreste dire a qualcuno disperato che è sul punto di  ... ( non io
adesso ).
Voi sapete che i carabinieri e la polizia hanno reparti speciali per
dissuadere le  persone  , mentre stanno tentando ciò.
Forse , potrebbero farsi aiutare ... da qualcuno di voi , facendovi
interviste , perchè , forse , alcuni di voi hanno tentato , siete esperti ,
purtroppo ...


Vorrei dire cose in più su questo argomento.
Ma ora sono stanco.
Prererisco spedirvi il poco che ho scritto.



LETTERA NUMERO 2
Buongiorno.

Ore 7.40 di Sabato mattina 28 - 2 - 2004.
Septtabile redazione di " Uomini liberi ".

Vorrei sapere cosa ne pensate del fenomeno dei pedofili e cose analoghe.
Di essi , me ne intendo poco.

Mi spiego : perchè certi tipi di carcerati sono visti male dagli altri
carcerati ?
Perchè certi tipi di malefatte sono " normali " e altri tipi isolano nel
carcere gli autori, fino a minacce di morte o di percosse o la morte stessa
?

Secondo me , ogni delitto va visto tenendo conto del retroterra in cui
avviene.
Magari uno ha fatto dei delitti , ed aveva una vita tranquillissima.
Magari invece un pedofilo , o altri tipi di malefatte che nel carcere sono
mal viste ( quali ? potete dirmi quali ? ) , è vissuto con una solitudine
terribile per anni ,o in un contesto sociale molto disgregato per anni ...
insomma , può avere molte attenuanti , o no ?

I carcerati sono degli emarginati.
Poi , nel carcere stesso , ci sono degli emarginati tra gli emarginati : i
pentiti , i pedofili , e altre categorie che voi sapete , io no.

Quello che , forse , la società fa pagare a voi , voi lo fate pagare a
qualcuno all'interno delle carceri stesse , e i secondini possono farci poco
, per cambiare queste cose ...

Avviene così in tutte le carceri , o no ?

Se potete rispondere sul vostro giornale anche a questo articolo , grazie.

Buongiorno.

Ore 7.15 di Sabato mattina 28 - 2 - 2004.
Septtabile redazione di " Uomini liberi ".
Vorrei sapere cosa ne pensate del fenomeno dei pentiti.
Di esso , me ne intendo poco.

A parte la convenienza della pena ridotta , come si vive dopo essersi
pentiti ?
Io credo sempre a qualsiasi cosa , fino a prova contraria.
Quindi , credo ad ogni pentimento.

Come si vive , per quelli che devono cambiare nome e cognome , a  vivere
lontano dagli amici ,dai luoghi preferiti , forse anche dagli affetti ?
Come si vive , con quelli che prima erano i tuoi compagni di malefatte , a
perderli tutti in un colpo ?
Perchè vengono chiamati traditori e non pentiti ?

Quando le B.R. hanno ucciso il fratello di Patrizio Peci , Roberto.
Me li confondo , non so quale dei 2 è stato ucciso e quale vive ancora ,
costretto , sotto false generalità.
Credo che sia stato un gesto infame.
In quel caso , le B.R. hanno dimostrato di essere come la droga : è forse
facile entrarci , è impossibile uscirci , pena sanzioni orribili.

Della mafia e dei pentiti di mafia, me ne intendo ancora meno.
Ma , so che sono successe cose simili.
Anche se hanno avuto meno risonanza del caso dei fratelli Peci , non so il
perchè.

Se potete scrivere qualcosa su questo argomento nel prossimo numero di "
Uomini liberi " , grazie , è un argomento che conosco poco e che mi
interessa abbastanza.
Oltretutto , sentire il parere di carcerati non accade spesso.

Anche sentire il parere delle forze dell'ordine , accade davvero poco
spesso.
Peccato che essi risentono del linguaggio troppo burocratico che devono
usare nel loro lavoro.
Quando il dottor Morsello (  o qualsiasi altro del suo lavoro ) scrive sul
vostro giornale , per me è parimenti interessante , ma , voi , spesso ,
scrivete in un italiano più chiaro ed efficace di lui.
Anche se , magari ,  lui è laureato e voi no.
Strana , la vita ...






LETTERA NUMERO 1


Buongiorno.

Il numero odierno di " Uomini liberi ", mi sembra più interessante dei
precedenti.

Sono rimasto colpito dall'articolo sul giornale " Uomini liberi " , dove
scrive
un tossicodipendente , che , dice , dal 1976 , ha problemi di droga e , dopo
, di Aids.
Mi dispiace che sua moglie è morta.
Io , potrei essere meglio , in un certo senso , di vari assistenti sociali.
Perchè ?
Perchè mai in vita mia mi drogherò , ne sono sicuro.
Mai fumerò una sigaretta in vita mia , ne sono certo.
Mai berrò superalcoolici in vita mia, ne sono certo.
Sempre berò davvero pochissimo vino o poco vino , da anni quasi nulla , ne
sono certo.
A meno che qualcuno mi punta una pistola alla tempia obbligandomi a simili
hobbies molto discutibili.
Ma , io non vado a cacciarmi nei guai così da farmi puntare una pistola alla
tempia da qualcuno ....
In compenso , non sono mai stato molto capace in vita mia con le donne , e ,
da un po' di anni , c'ho pure una pancia...

Vi allego pure un mio scritto del Novembre 2003 , in cui dico cosa penso
dell'Aids e dei malati di Aids.

Il dottor Luigi Morsello dice che , questo malato , di sicuro può curarsi
meglio in carcere che a casa propria.
Cosa penso di ciò ?

Io ho problemi di schizofrenia , secondo i medici.
Ma , amo molto la mia casa , come tutti o quasi tutti.
Mi  deprimendo , sono stufo di vedere
ospedali , preferisco tentare di curarmi a casa , tenendo comunque dei
contatti con i medici.
Oltretutto lo stato risparmia molto se io non mi ricovero.
Per il signor A. R . , lui non può scegliere se stare a casa a curarsi o
curarsi in carcere.
E' sperabile allora che il carcere sia una specie di casa , un po' un
sentirsi a
casa propria.
Più si ha il coraggio di concedere qualcosa ai detenuti , più questi si
comporteranno meglio , almeno , così dice la logica e pure  il cuore.




Perdonarsi e perdonare


Dicono che l'AIDS è un problema mondiale.
L' 1 Dicembre è la giornata mondiale per questo problema.
Io sono un po' ignorante , non riesco a partecipare al dolore.
Ma , c'è un perchè.
Io la penso circa come  Susan Sontag in un suo libro di qualche anno fa.
" L'AIDS come metafora ".
Come lei , credo molto all'origine quasi sempre psicosomatica delle
malattie.
Dice Susan Sontag , con i sensi di colpa , si sono inventati l'AIDS.
Cioè :
Se trasgredisci ( droga o gay o sesso sfrenato ) , almeno abbi
l'intelligenza di non sentirti
in colpa , perdona te stesso.
E' il senso di auto punirsi che ha fatto inventare l'AIDS , la paura del
sesso libero.
O non lo pratichi , o perdonati !
Perdonati subito , più che puoi.
Dopo , se sei un credente , anche un prete ti perdonerà , quando ti
confesserai .

Le vie di mezzo tra questi 2 estremi : la castità e la trasgressione  di chi
si perdona , sono , come sempre , patetiche e hanno
portato , sarà un
caso , alla nascita dell'AIDS.

Quindi , un consiglio che dò al signor A.R. è :
perdona te stesso , e cerca di perdonare gli altri più che puoi.