ENERGIE ALTERNATIVE E POLITICA TRANSGENICA

intervista a monica frassoni - eruodeputata del parlamento europeo dei verdi.

di m. d'andrea

Intervistiamo Monica Frassoni, deputata europea, Presidente del Gruppo dei Verdi al Parlamento europeo e candidata dei Verdi alle prossime elezioni europee come N°2 nel collegio Nord-Ovest. Nata nel 1963 a Veracruz, in Messico, vive tra Brescia e Bruxelles,dove e' arrivata nel 1987 in veste di Segretario generale della Gioventů federalista europea. Nel 1999 e' stata candidata dei Verdi in Belgio ed eletta deputata, prima italiana all’estero, al Parlamento europeo.

Cerchiamo di comprendere con lei, quale politiche sta intraprendendo l'Europa, rispetto agli ogm, inquinamento atmosferico, ricerche da mettere in campo per trovare soluzioni necessarie per cambiare ed avere energia pulita.

Quali scelte applica l’Europa, nei confronti dei cibi transgenici ?

Il presidente Prodi e la commissione europea hanno deciso di autorizzare l’importazione di un mais transgenico denominato bt11 e cio’ non e’ importante solo perche’ arrivera’ questo tipo di mais transgenico, ma perche’ , con questa decisione, si toglie una moratoria che l’Unione Europea aveva deciso di applicare nel 1998, da quell’anno cioe’, non si importavano piu’ prodotti transgenici a causa della forte opposizione della popolazione, e del fatto che un buon numero degli stati membri erano scettici rispetto agli ogm.

Tutto questo accade per una minaccia di processo davanti all’organizzazione mondiale del commercio tentato dagli Stati Uniti d’America. Per questo la Commissione ha ceduto rispetto alla pressione subita, anche se manca un accordo degli stati membri che sono rimasti scettici come cinque anni fa esattamente come l’opinione pubblica.

Quindi l’Europa non e’ ancora indipendente dagli Stati Uniti.

Piu’ che L’Europa in questo caso almeno, possiamo considerare responsabile di questa scelta la commissione Prodi, perche’ avrebbe potuto evitarla, visto che era una moratoria di fatto e non aveva nessuno strumento legale avviato, almeno fino a quando non si fosse chiarito l’ultimo vero controverso riguardo agli ogm in Europa e cioe’ la questione della coesistenza e la questione della responsabilita’ in caso di problemi, questi due punti sono ancora aperti e proprio per questi avevamo chiesto alla Commissione di mantenere la moratoria e quindi di non dare nessuna autorizzazione all’importazione di prodotti transgenici.

Ci saranno delle apposite etichette che evidenzieranno i prodotti transgenici immessi sul mercato ?

Questo e’ gia obbligatorio dall’inizio di quest’anno, o da molto prima, non vorrei essere imprecisa, il problema e’ che bisogna decidere come fare l'etichettatura, perche’ una cosa e’ mettere un’etichetta microscopica, nascosta tra gli ingredienti e che dichiara la presenza degli ogm, un’altra e ‘ mettere una bella etichetta grande e in giallo sul prodotto, anche in proposito dobbiamo fare un’altra battaglia che speriamo si concluda a nostro favore e per la seconda ipotesi citata.

Lei sapra’ sicuramente che gli americani hanno rinunciato alla produzione degli ogm proprio in base al fatto che le assicurazioni, le quali dovevano sovvenzionare questi progetti scientifici, facendo un’indagine si sono resi conto che mettendo le etichette sui prodotti l’acquirente rinunciava a comprarli ?

Bisogna ammettere quando si perde e noi abbiamo perso la battaglia di fare l’Unione Europea senza ogm, ma adesso bisogna convincere i consumatori, dobbiamo fare in modo di lasciargli la scelta tra ogm e cibi biologici e siamo sicuri che se questa possibilita’ di scegliere rimarra’ in campo, i consumatori si allontaneranno definitivamente dagli ogm. Per questo la Monsanto ed altre industrie hanno rifiutato di produrre cibi transgenici

Di alcuni prodotti non di tutti.

Sicuramente e’ come lei afferma, ma e’ importante dare un segnale.

In quali prodotti oggi e’ presente l’ogm ?

I prodotti piu’ utilizzati in agricoltura transgenica, sono ; il mais, e la soia.

Questi campi ad agricoltura transgenica sono isolati da altre coltivazioni e flora naturale circostante ad essi ?

Questo e’ il problema ...bisogna chiarire che in Europa la coltivazione di prodotti transgenici e’ limitata rispetto agli Stati Uniti.

Un altro paese che ha un’alta produzione importante degli ogm e’ la Spagna, la quale pero’ con il nuovo governo sta cambiando perche’ il nuovo governo ha deciso di sospendere questo tipo di coltivazione.

E’ importante sottolineare il problema per il futuro, nel senso che se si autorizzeranno piu’ di questi prodotti e non soltanto per la commercializzazione, come nel caso di questo grano che l’europa sta importando, perche’ non potra’ essere coltivato, ma soltanto venduto quando e’ prodotto definitivo, se si dovesse dare l’autorizzazione per poter produrre gli ogm in campo Europeo, il problema sara’ proprio quello della contaminazione e come assicurarsi la sua assenza.

Secondo molti ambientalisti ed anche secondo noi, cio’ e’ impossibile in un territorio come quello Europeo, perche’ non puoi fermare il polline e quindi la contaminazione da una pianta all’altra e la questione e’ di problematica seria.

La Germania e il Regno Unito, hanno cominciato a confrontarsi su questo problema scegliendo una strada abbastanza efficace, affermando che se esiste una contaminazione tra una cultura transgenica con una biologica, chi inquina deve pagare i danni, ma non solo, chi scegli di avere una coltivazione transgenica deve anche assicurare prima di tutto che cio’ sara’ evitato , e puoi comprendere che tutto questo serve per rende la vita delle multinazionali difficile.

Ma il transgenico viene utilizzato per eliminare la vecchia coltivazione a base di pesticidi ?

Dal punto di vista fattuale e’ dimostrato che nella maggior parte dei casi, ma soprattutto per il mais, l’ultilizzo di prodotti ogm non ha diminuito il consumo di pesticidi o erbicidi.

Dal momento stesso che si sceglie una coltivazione transgenica, bisogna comunque eliminare intorno alle piante coltivate le altre nocive e quindi si utilizza ancora l’erbicida per le piante infestanti.

Il concetto che la pianta transgenica non assorba il pesticida e l’erbicida che gli danno intorno non fa diminuire il loro utilizzo anzi, proprio perche’ non li assorbe ne fa aumentare la quantita’ di utilizzo distruggendo tutto quello che di sano e di innocuo per le piante conltivate esiste.

In Italia ci sono industrie che affermano di non utilizzare e quindi vendere prodotti transgenici, che tipo di prodotti forniscono quindi ?

Queste grandi catene di distribuzione hanno fatto una scelta che approviamo, perche’ l’ogm non da nessuna garanzia di qualita’ maggiore e non solo, per il tipo di cultura italiana, la coltivazione ogm deve essere fatta su scala industriale e lei sapra’ benissimo che quando un prodotto alimentare viene realizzato in grande quantita’ industriali, spesso non e’ di qualita’.

Ma l’ogm puo’ far male alla salute dell’uomo e ci sono studi scientifici in merito ?

E’ una questione di punti di vista, se non si sa che fanno male, significa che potrebbero far del male, e quindi visto e considerato che questi prodotti transgenici, non sono particolarmente utili ne per la qualita’ ne per la quantita, non vedo il motivo di attendere risultati negativi o ricerche in merito.

Tra l’altro un’altra cosa da sottileneare e’ che gli organismi geneticamente modificati, oltre che a non avere una loro utilita’ certa, sono sinonimo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo di un vero e proprio sfruttamento da parte delle multinazionali, perche’ i contadini dopo la semina mettono da parte alcuni semi per poterli ripiantare nella stagione successiva, con gli ogm questo non e’ possibile perche’ i semi bisogna ricomprarli.

Stessa cosa da sfatare e’ che questi cibi transgenici possano eliminare la fame nel mondo, perche’ le piante sono resistenti alla siccita’ e ai pesticidi, stanno investendo tanto danaro per questi esperimenti e ricerche che l’utilizzo dello stesso investimento economico in altro modo avrebbe in parte risolto il problema della fame.

La questione e’ un tantino piu’ complessa di quella che ci raccontano, credo che sia una questione economica e di sfruttamento delle risorse naturali di quei paesi da parte dell’occidente il vero problema della fame nel mondo non basta certo l’ogm.

Sono d’accordo con lei, ma quello della fame nel mondo e’ l’argomento propagandistico molto potente che si ripete al consumatore ponendolo davanti a sensi di colpa, tipo, non posso non mangiare la pasta ogm perche’ il resto del mondo potrebbe morire di fame.

Si ma quello che ci vendono come biologico e’ quello che mangiavamo prima spendendo quattro soldi.

Esatto.

Siete a conoscenza che l’Eni sta riconvertendo le proprie centrali in centrali a carbone perche’ ha fatto degli accordi con i paesi dell’est nei quali il carbone si puo’ acquistare a bassissimo costo ? cosa ci attende in futuro ?

E’ un ritorno al passato negativo, si puo’ comprendere che bisogna fare degli investimenti che danno dei guadagni, ma c’e’ investimento e investimento . E’ il punto centrale nella discussione che si attua sull’energia. In questo momento se si decide di investire sul carbone o sul nucleare, tanto per fare un’esempio di moda, almeno nell’Unione Europea degli ultimi anni, si sbaglia obiettivo. E’ chiaro che queste due produzioni sono estremamente pericolose e difficilmente sostenibili anche economicamente. La questione delle Centrali e’ impostata, come purtroppo accade per le autostrade, viene diretta da chi vuole fare investimenti, senza considerare quale e’ il territorio quale la domanda e la necessita’ di una certa opera, seguono solo gli interessi di chi ci guadagna.

Per poter risolvere questo problema dell’energia, bisogna riprendere il timone e saper dirigere bene gli investimenti, perche’ non credo che la centrale a carbone ne tanto meno quella nucleare siano una risposta.

Ma queste scelte economiche sbagliate da parte dell’Italia per quanto riguarda le politiche per l’ambiente, non puo’ condurre il nostro paese fuori dai trattati di kyoto ?

L’Italia e’ gia’ fuori dagli obiettivi di Kyoto, cosi’ come la maggior parte degli altri paesi dell’Unione Europea,calcoli che se tutte le centrali pianificate della Lombardia, una volta portate a termine le loro costruzioni in atto ed avviata la produzione, le emissioni inquinanti, soltanto in quella regione, aumenterebbero del 45 per cento nei prossimi dieci anni.

Che gli americani non rispettavano il trattato, lo avevano detto chiaramente, ma l’Europa e soprattutto l’Italia avevano firmato, perche’ ora ci stiamo spostando da quella linea scelta per tutelare l’ambiente e di chi sono le responsabilita’ ?

Ci sono due responsabilita’, la prima e’ quella del governo nazionale, perche’ se la Germania, il Regno Unito e il Lussemburgo, sono riusciti a diminuire drasticamente le loro emissioni inquinanti, significa che cio’ e’ possibile. Quindi da noi c’e’ un problema di capacita’ industriale e quello di adattarsi ad una nuova realta’. Viviamo cioe’ un’atteggiamento schizofrenico da parte del governo italiano, una volta si presenta con il suo Ministro dell’Ambiente a Bruxell per comunicarci che siamo bravi e che rispettiamo l’ambiente,  poi nella realta’  imposta una politica che dalla costruzione delle autostrade e quindi all’utilizzo dell’automobile, alla riduzione dei prezzi di gasolio per i camion, alla costruzione di tante nuove centrali inquinanti, fa concludere le sue ipotesi in realta’ drammatiche. C’e’ insomma una seria responsabilita’ politica del governo italiano e poi c’e’ una chiara responsabilita’ dell’Unione Europea.

Monti, il nostro commissario, e’ super stravigile a dare multe e ingiunzioni quando c’e’ un problema di concorrenza nel mercato, poi pero’ la stessa commissione non e’ affatto energica nel riportare i membri alla loro responsabilita’ per il clima e l’eliminazione di sostanze inquinanti.

Non investire in energie pulite come quella del sole, dell’idrogeno per le automobili, del vento, e’ solo un fattore economico ?

A parte cambiare a livello tecnologico, ci sono delle rigidita’ del mercato, come quella sull’energia nucleare che e’ fortemente sostenuta dallo stato che la sceglie di applicare. In Francia il costo dell’energia elettrica viene dichiarato in parte, il resto e’ lo stato che se ne assume i costi e quindi la collettivita’. Per cambiare questa situazione bisogna toccare degli interessi consistenti del potere. C’e’ quindi un interesse economico, perche’ se uno stato e’ attento ad investire soltanto in energie petrolifiche sara’ meno attento ad un discorso economico da parte di energie alternative e pulite, c’e’ poi anche una motivazione psicologica che e’ quella legata ad un investimento nel futuro, cioe’ non avere la sicurezza di un reale guadagno immediato. Continuare a sostenere il trasporto delle merci su camion e realizzare autostrade, rende dei profitti immediati anche a livello elettorale.

Dalla guerra in Iraq si deduce che l’America si prendera’ tutto il petrolio mondiale, non c’e’ bisogno di un cambiamento per la produzione di energia in Europa, proprio per essere meno dipendenti dagli Stati Uniti ?

Io penso che gli stati membri dell’Europa e la commissione, hanno una visione tradizionale e conformista dell’economia e sono estremamente pochi coloro che hanno una capacita’ di visione ampia e a lungo termine. Questa incapacita’ istituzionale di stare insieme,perche’ la vera Europa si sta sviluppando in questi anni,si combina sfociando in una certa mediocrita’ e con delle idee che negano le energie alternative.

Su cosa si sta impegnando in Europa ?

Lavoro sostenendo le ricerche sulle risorse innovative e non inquinanti, passando nella battaglia per la costruzione di grandi opere che rispettino l'ambiente, ad una crescita finanziata dal contribuente europeo, ma non per costruire delle cose inutili soprattutto per la sua salute e quelle delle generazioni future. Poi sicuramente ogm e costituzione europea, rimangono due punti importanti i quali hanno inevitabilmente tematiche legate ai diritti, da quelli degli immigrati a quelli degli omosessuali ed altro ancora per i quali cerchiamo di essere, noi verdi, un’avanguardia.