intervista a GIULIETTA CHIESA

di m. d'andrea.

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Per quale motivo Giulietto Chiesa, come altri giornalisti, scende in campo, presentandosi per le elezioni Europee ?

Intanto dico immediatamente che non intendo rinunciare in nessun caso alla professione di giornalista, quindi posso affermare al massimo che sono un giornalista e in piu’ un politico.

Comunque, seriamente, la ragione di fondo e’ legata al fatto che la questione nazionale e internazionale si e’ gravemente deteriorata e sta precipitando verso una crisi drammatica, soprattutto per causa della guerra.

In questi anni mi sono occupato delle problematiche della globalizzazione e dell’informazione, ritengo che la sinistra nel suo complesso abbia poco capito di queste realta’, il centro sinistra in particolare quasi niente, quindi potrei dare un contributo per l’elaborazione di un programma che sia di alternativa reale all’attuale clima.

In questi anni ho girato in lungo e largo l’Italia e sono diventato parte dei cosi’ detti : “ movimenti “ e da qui’ al 2006, noi dobbiamo cercare di mettere in campo una parte importante di quei due milioni e mezzo di persone, che non hanno votato alle ultime elezioni. Io so che c’e’ un’enorme potenziale democratico nell’Italia, che non si esprime ancora attraverso il voto e che fa parte dei movimenti, i quali hanno dato vita e scosso positivamente la politica di questi ultimi anni.

Vorrei cercare di vedere, se si puo’,portare al voto, alla politica democratica, una parte importante di questo paese.

La risoluzione dell’onu presentata ultimamente con enfasi dagli Stati Uniti, e acclamata anche da Silvio Berlusconi, il quale afferma di esserne stato lui l’ideatore e di averla suggerita a Bush e Blair, risulta ridicola o dobbiamo prenderla seriamente ?

Diro' di peggio, perche’ questa risoluzione non e’ solo ridicola, e’ grave e pericolosa, il rischio che venga approvata e’ molto alto e in merito ho scritto ed inviato a tutte le agenzie un comunicato stampa, in cui dico sostanzialmente tre cose :

Primo – questa risoluzione lascia il comando agli americani e ne legittima la presenza militare occupante nel territorio iracheno.

Secondo – di fatto lascia in mano agli americani anche la gestione del petrolio, perche’ questa fantomatica agenzia che dovra’ controllarlo, e' a sua volta sotto controllo degli Stati Uniti d’America e queste sono gia’ due ragioni sufficienti.

Terzo – rappresenta un colpo drammatico alle Nazioni Uniti, perche’ nel momento stesso in cui gli Stati Uniti, fingono di voler rivalutare il ruolo delle Nazioni unite, di fatto costringono quest’ultime a violare la loro stessa carta costitutiva e quindi colpiscono gravemente anche il loro prestigio nel futuro.

Per queste ragioni bisogna lottare, e se le Nazioni Unite, approveranno questa risoluzione, andranno contro il loro stesso e nostro interesse.

In parte questa guerra si attua per la conquista del petrolio, ma Afghanistan e Iraq, sono posizionate geograficamente contro la Cina, c’e’ dell’altro che motiva la guerra ?

No, non e’ soltanto il petrolio, questa e’ una delle guerre, una delle guerre ripeto, che serve per costruire il dominio degli Stati uniti sul mondo intero, il petrolio e’ un piccolo elemento secondario, il vero scopo e’ quello di piegare il mondo intero alla volonta’ imperiale degli Usa.

L’America si sta preparando ad una guerra molto piu’ importante ed e’ quella contro la Cina, questo lo avevo scritto, e sono molto orgoglioso di averlo detto, sui miei due libri : “ Afghanistan anno zero “ e : “ la guerra infinita “, perche’ e’ evidente che queste due guerre sono state programmate e la prossima con tutta probabilita’ sara’ contro l’Iran.

Tutto cio’ , serve a ridisegnare il pianeta in funzione del dominio americano, e sono guerre anche contro l’Europa, contro di noi, perche’ nel futuro immediato i tre giganti che si contenderanno o comunque avranno un’influenza sulla tesi strategica di cui parlo, sono Stati Uniti; la Cina che si sta armando a tutto spiano, perche’ i cinesi hanno compreso perfettamente quello che sta accadendo, e i terzi siamo noi anche se l’europa non ha ancora deciso cosa fare.

L’allargamento dell’Europa verso i paesi dell’est, come puo' essere giudicata e cosa significa politicamente ?

Significa tantissime cose che non posso elencarle in breve tempo, provero’ a dire che lo considero positivo dal punto di vista strategico a lunga portata, perche’ costruisce un’Europa piu’ grande, e siccome l’Europa e’ disarmata, penso che a questo ampliamento, con la sua tecnologia, la sua capacita’ commerciale , storica e culturale, potra’ dargli una mano per i prossimi anni.

Tuttavia nella fase immediata, questo allargamento verso l’est sara’ un problema per l’Europa, perche’ questi dieci paesi che entrano nell’unione, sono di fatto paesi a sovranita’ limitata, dominati dagli Stati uniti d’America, e quindi porteranno in europa una certa quota di americanismo o filo americanismo, cosa della quale non abbiamo assolutamente bisogno, perche’ a mio avviso gli interessi in Europa sono fino a questo momento antagonisti a quelli degli Usa.

La politica dell’attuale maggioranza del governo italiano, imposta da Silvio Berlusconi, spesso si accosta a quella americana, e’ un problema di incapacita’ nel comunicare con l’Europa, oppure e’ una vera e propria scelta politica ?

C’e’ molto altro, non e’ una questione di ingenuita’, c’e’ un patto tra l’imperatore e il suo vassallo.

L’imperatore ha ottenuto dal suo vassallo la divisione dell’Europa, e ci e’ riuscito perfettamente, Bush ha spaccato in due l’Europa, fino ad ora, dopo le scelte della Spagna la questione gli si e’ complicata, ma fino ad ora e’ riuscito a condurre l’Europa in guerra insieme alla Gran Bretagna.

Questo e’ cio’ che il vassallo ha dato all’imperatore,ora resta da chiedersi;

che cosa l’imperatore ha promesso al vassallo in cambio di questi suoi servizi ?

io temo molto che se il vassallo si prendera’ l’Italia, l’imperatore applaudira’ e dira’ che e’ d’accordo, quindi dobbiamo attenderci qualche brutta sorpresa da questo vassallo amico dell’imperatore che vuol fare la guerra.

Entrambi la fanno perche’ sono solidali ad un dominio strategico che deve portare il nostro paese succube degli americani.

Ma i soldati italiani in Iraq e precisamente a Nassiriya, stanno difendendo dei pozzi di petrolio legati all’Eni ?

Sissignore,questo e’ vero, c’era un’accordo tra l’Eni e Saddam Hussein, prima della guerra. Saddam Hussein aveva concesso proprio i giacimenti di Nassiriya all’Eni, abbiamo le prove e c’e’ un’interrogazione parlamentare alla quale il governo non ha ancora risposto e bush ha semplicemente contrattato questo bottino con Silvio Berlusconi;

la nostra presenza in cambio dei pozzi.

E lo aveva detto chiaramente il presidente americano, quelli che vengono in Iraq al nostro fianco a spendere un po delle loro vite umane e di sangue, per l’impresa degli Stati Uniti, verranno premiati con interessi economici.

Questo stiamo facendo, crudamente e semplicemente.

L’unico dettaglio importante da sottolineare e’ che noi abbiamo un capo del governo che e’ un bugiardo e che queste cose non le dice.

Non lo dicono neanche i giornali e le tv perche’ sono subalterni al bugiardo ed e’ questa un’altra menzogna da accumulare a tante altre che questo signore va dicendo in tutta Italia.

Come mai la Russia e’ fuori da queste politiche attuali ?

La Russia e’ stata brutalmente colonizzata dagli Stati Uniti d’America, con il silenzio complice dell’Europa.

La Russia e’ stata colonizzata, comprata, venduta e in merito posso dire solo due cose. Che i russi dopo dieci dodici anni di questa natura, a cavallo del capitalismo selvaggio, sono stufi dell’occidente,ci odiano, ci disprezzano e ci considerano degli bugiardi.

Gli avevamo promesso dopo il Comunismo, benessere ricchezza e democrazia, e non gli abbiamo dato nulla di tutto cio’, e quindi non ci sono sicuramente grati.

Il signo Putin e’ un uomo cinico, spregiudicato e pronto a qualunque compromesso, cosa che ha fatto fino ad ora, ma dagli Stati Uniti, a sua volta, ha subito soltanto schiaffi in faccia e adesso si sta armando anche lui silenziosamente e attende il momento della rivincita. Personalmente Putin non mi piace, non lo stimo, ma nello stesso tempo capisco benissimo il suo unico e principale scopo, che e’ quello di rimanere per ora ,fuori dal mirino degli Stati Uniti, per poi trovare il momento, mi faccia passare il termine, di fare vendetta.

Noi occidentali non abbiamo fatto amici, noi stiamo creando solo nemici, avversari, odio, stiamo seminando solo odio in tutto il mondo e se continuiamo cosi’, raccoglieremo odio e soltanto odio.

Per questo affermo continuamente che dobbiamo dire agli Stati Uniti che la loro linea politica economica militare, non e’ la nostra e che l’Europa li abbandona al loro destino.

Come pensa risolvera’ Putin la crisi politica con la Cecenia ?

Temo che non abbia nessuna soluzione se non quella di continuare a massacrare i ceceni e per il momento e’ quello che sta facendo e non prevedo nient’altro di meglio, ma non prevedo neanche una vittoria dei russi, e’ impossibile vincere in Cecenia, Puntin non li vincera’, avra’ solo molti altri cadaveri, tanto altro terrorismo, altro sangue, le politiche repressive hanno queste conseguenze.

Non le sembra strano che la Croce Rossa abbia avvertito, denunciado le torture agli iracheni solo gli americani e gli inglesi, e all’Italia non e’ stata fatta alcuna segnalazione ?

Puo’ accadere che non sapessimo niente delle torture, ma non penso che noi siamo molto meglio degli altri.

Come occupanti e come aggressori non siamo molto meglio degli americani, in Somalia abbiamo torturato anche noi.

Gli italiani hanno torturato e non vedo per quale ragione dobbiamo pensare di essere meglio degli Stati Uniti, purtroppo il problema di base ci accomuna, questo occidente aggressore barbaro e selvaggio che vuole esportare la democrazia, tortura e dimostra di essere quello che e’.

Non c’e’ differenza tra noi e gli americani, entrambi facciamo parte di una civilta’ che sta dando il peggio di se stessa e che sta morendo insieme alla sua democrazia.